IT201600103075A1 - Tappo per un contenitore, e metodo per ottenere un tappo di contenitore. - Google Patents

Tappo per un contenitore, e metodo per ottenere un tappo di contenitore.

Info

Publication number
IT201600103075A1
IT201600103075A1 IT102016000103075A IT201600103075A IT201600103075A1 IT 201600103075 A1 IT201600103075 A1 IT 201600103075A1 IT 102016000103075 A IT102016000103075 A IT 102016000103075A IT 201600103075 A IT201600103075 A IT 201600103075A IT 201600103075 A1 IT201600103075 A1 IT 201600103075A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
shaped element
cap
cap according
shaped
cup
Prior art date
Application number
IT102016000103075A
Other languages
English (en)
Inventor
Alessandro Falzoni
Original Assignee
Sacmi Imola Sc
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Sacmi Imola Sc filed Critical Sacmi Imola Sc
Priority to IT102016000103075A priority Critical patent/IT201600103075A1/it
Publication of IT201600103075A1 publication Critical patent/IT201600103075A1/it

Links

Classifications

    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
    • B65DCONTAINERS FOR STORAGE OR TRANSPORT OF ARTICLES OR MATERIALS, e.g. BAGS, BARRELS, BOTTLES, BOXES, CANS, CARTONS, CRATES, DRUMS, JARS, TANKS, HOPPERS, FORWARDING CONTAINERS; ACCESSORIES, CLOSURES, OR FITTINGS THEREFOR; PACKAGING ELEMENTS; PACKAGES
    • B65D41/00Caps, e.g. crown caps or crown seals, i.e. members having parts arranged for engagement with the external periphery of a neck or wall defining a pouring opening or discharge aperture; Protective cap-like covers for closure members, e.g. decorative covers of metal foil or paper
    • B65D41/02Caps or cap-like covers without lines of weakness, tearing strips, tags, or like opening or removal devices
    • B65D41/04Threaded or like caps or cap-like covers secured by rotation
    • B65D41/0492Threaded or like caps or cap-like covers secured by rotation formed by several elements connected together
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
    • B65DCONTAINERS FOR STORAGE OR TRANSPORT OF ARTICLES OR MATERIALS, e.g. BAGS, BARRELS, BOTTLES, BOXES, CANS, CARTONS, CRATES, DRUMS, JARS, TANKS, HOPPERS, FORWARDING CONTAINERS; ACCESSORIES, CLOSURES, OR FITTINGS THEREFOR; PACKAGING ELEMENTS; PACKAGES
    • B65D2565/00Wrappers or flexible covers; Packaging materials of special type or form
    • B65D2565/38Packaging materials of special type or form
    • B65D2565/381Details of packaging materials of special type or form
    • B65D2565/387Materials used as gas barriers
    • YGENERAL TAGGING OF NEW TECHNOLOGICAL DEVELOPMENTS; GENERAL TAGGING OF CROSS-SECTIONAL TECHNOLOGIES SPANNING OVER SEVERAL SECTIONS OF THE IPC; TECHNICAL SUBJECTS COVERED BY FORMER USPC CROSS-REFERENCE ART COLLECTIONS [XRACs] AND DIGESTS
    • Y02TECHNOLOGIES OR APPLICATIONS FOR MITIGATION OR ADAPTATION AGAINST CLIMATE CHANGE
    • Y02WCLIMATE CHANGE MITIGATION TECHNOLOGIES RELATED TO WASTEWATER TREATMENT OR WASTE MANAGEMENT
    • Y02W30/00Technologies for solid waste management
    • Y02W30/50Reuse, recycling or recovery technologies
    • Y02W30/80Packaging reuse or recycling, e.g. of multilayer packaging

Landscapes

  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Lining Or Joining Of Plastics Or The Like (AREA)
  • Pens And Brushes (AREA)
  • Closures For Containers (AREA)

Description

“Tappo per un contenitore, e metodo per ottenere un tappo di contenitore”
L’invenzione concerne un metodo per ottenere un tappo per un contenitore, particolarmente una bottiglia o un vasetto. L’invenzione concerne inoltre un tappo per un contenitore, realizzato ad esempio in materiale polimerico tramite un procedimento di stampaggio.
Sono noti e largamente utilizzati tappi comprendenti un corpo a tazza avente una parete laterale, estendentesi attorno ad un asse ed atta ad impegnarsi con un collo di un contenitore, ed una parete trasversale, disposta trasversalmente all’asse per chiudere il contenitore.
Quando occorre chiudere contenitori contenenti determinati liquidi, per esempio bibite gasate o soggette facilmente a fenomeni di ossidazione, è opportuno che i tappi utilizzati siano in grado di limitare il più possibile il passaggio di sostanze gassose dall’interno del contenitore verso l’ambiente esterno e viceversa.
Per raggiungere questo risultato, è possibile utilizzare tappi aventi proprietà barriera alle sostanze gassose. E’ stato proposto che i tappi di questo tipo siano realizzati tramite stampaggio a compressione di dosi di materiale polimerico aventi una struttura multistrato. Le proprietà barriera sono in questo caso conferite da uno strato della struttura multistrato realizzato in materiale barriera, mentre i restanti strati fungono da supporto, servono per conferire al tappo una sufficiente resistenza meccanica o hanno altre funzioni tecniche.
Tuttavia, stampare a compressione dosi multistrato presenta alcune difficoltà tecniche che ne rendono l’utilizzo difficoltoso.
In primo luogo, occorre estrudere o comunque produrre dosi aventi una struttura multistrato, il che richiede un dispositivo di erogazione per erogare le dosi avente una conformazione più complicata dei dispositivi di erogazione che vengono tradizionalmente utilizzati per erogare le dosi realizzate con un singolo materiale.
In secondo luogo, le dosi aventi una struttura multistrato devono essere erogate e stampate a compressione ad una temperatura più elevata rispetto alle dosi monostrato. Di conseguenza, la relativa macchina per produrre tappi è più lenta delle macchine che producono tappi realizzati con un singolo materiale, perché occorrono tempi più lunghi per raffreddare i tappi.
Infine, quando si stampano a compressione dosi aventi una struttura multistrato, occorrono stampi differenti dagli stampi utilizzati per produrre un medesimo tappo con una dose monostrato. Ciò è legato al fatto che il ritiro termico delle dosi aventi una struttura multistrato è differente dal ritiro termico delle dosi realizzate con un singolo materiale. Di conseguenza, si devono affrontare costi più elevati e difficoltà a causa della necessità di acquistare e tenere a magazzino molti stampi diversi. Si hanno inoltre perdite di tempo legate al montaggio degli stampi sulla macchina di stampaggio, e al relativo smontaggio.
Uno scopo dell’invenzione è migliorare i tappi per contenitori, ed i metodi per ottenere tali tappi.
Un altro scopo è fornire tappi che siano adatti anche a chiudere contenitori contenenti liquidi per i quali si desidera evitare gli scambi gassosi con l’ambiente esterno, che possano essere prodotti senza utilizzare dosi multistrato.
Un ulteriore scopo è produrre tappi per contenitori, che consentano di limitare gli scambi gassosi fra l’interno del contenitore e l’ambiente esterno, senza complicare eccessivamente il dispositivo di erogazione per erogare dosi da stampare a compressione per ottenere i tappi.
Un ulteriore scopo è produrre tappi per contenitori, che consentano di limitare gli scambi gassosi fra l’interno del contenitore e l’ambiente esterno, senza aumentare eccessivamente le temperature di lavorazione del materiale costituente i tappi.
In un primo aspetto dell’invenzione, è previsto un tappo per un contenitore, il tappo comprendendo un corpo conformato a tazza, detto corpo avendo una parete laterale estendentesi attorno ad un asse ed una parete trasversale disposta trasversalmente all’asse per delimitare una concavità del corpo, la parete trasversale avendo una faccia interna affacciata alla concavità ed una ulteriore faccia opposta alla faccia interna, in cui su detta ulteriore faccia è ricavata una rientranza nella quale è almeno parzialmente alloggiato un elemento sagomato realizzato in materiale polimerico, l’elemento sagomato essendo ancorato a detta ulteriore faccia, ed in cui l’elemento sagomato è realizzato con un materiale avente proprietà barriera nei confronti di almeno una sostanza gassosa o allo stato di vapore.
Grazie alle sue proprietà barriera, l’elemento sagomato consente di minimizzare il passaggio di sostanze gassose o allo stato di vapore dall’interno del contenitore su cui il tappo è applicato verso l’ambiente esterno o viceversa. In questo modo, è possibile limitare deterioramenti e/o perdite di qualità del contenuto del contenitore a cui il tappo è applicato, particolarmente nel caso in cui tale contenuto sia una bevanda. In particolare, l’elemento sagomato permette di limitare il passaggio di determinate sostanze gassose attraverso la parete trasversale del tappo, a cui l’elemento sagomato è applicato. Il passaggio di sostanze gassose attraverso la parete laterale del tappo non desta eccessive preoccupazioni, perché il collo del contenitore, con cui la parete laterale del tappo si impegna, può avere – se desiderato – proprietà barriera ai gas.
Grazie all’elemento sagomato, non è più necessario produrre il tappo tramite stampaggio a compressione di dosi di materiale polimerico aventi una struttura multistrato. Il corpo del tappo può infatti essere prodotto tramite stampaggio di un singolo materiale polimerico, mentre l’elemento sagomato può essere ricavato, in una fase successiva, tramite stampaggio a compressione di una dose monostrato direttamente sul corpo del tappo. Ciò rende superfluo utilizzare dispositivi di erogazione configurati per erogare dosi aventi una struttura multistrato, con conseguente semplificazione della macchina per produrre i tappi.
Inoltre, le temperature di processo a cui i tappi vengono prodotti non devono essere aumentate, come accade qualora si utilizzino dosi aventi una struttura multistrato, il che permette di evitare aumenti dei tempi di produzione del tappo.
Ancora, eventuali cambiamenti nel materiale costituente il corpo del tappo o l’elemento sagomato sono meno critici.
Infine, selezionando opportunamente il materiale, e/o il colore, e/o l’aspetto dell’elemento sagomato, è possibile conferire ad una regione esterna della parete trasversale particolari proprietà tecniche, come pure personalizzare il tappo su cui l’elemento sagomato è applicato.
In una versione, il materiale che forma l’elemento sagomato ha proprietà barriera nei confronti dell’ossigeno. Ciò consente di limitare, in particolare, il passaggio di ossigeno dall’ambiente esterno verso l’interno del contenitore. Si evitano in questo modo fenomeni di ossidazione indesiderata del contenuto del contenitore a cui il tappo è applicato.
In una versione, il materiale che forma l’elemento sagomato ha proprietà barriera nei confronti dell’anidride carbonica.
Ciò permette di evitare fuoriuscite indesiderate di anidride carbonica dal contenitore a cui il tappo è applicato, e conseguentemente di evitare perdite di qualità di una eventuale bevanda gasata, ossia addizionata di anidride carbonica, contenuta nel contenitore a cui il tappo è applicato. In un secondo aspetto dell’invenzione, è previsto un metodo comprendente le fasi di:
- fornire un corpo conformato a tazza di un tappo per un contenitore, detto corpo avendo una parete laterale estendentesi attorno ad un asse ed una parete trasversale disposta trasversalmente all’asse per delimitare una concavità del corpo, la parete trasversale avendo una faccia interna affacciata alla concavità ed una faccia esterna opposta alla faccia interna;
- depositare una dose di materiale polimerico sulla faccia esterna della parete trasversale, detto materiale polimerico avendo proprietà barriera nei confronti di almeno una sostanza gassosa o allo stato di vapore;
- stampare a compressione la dose a contatto con la faccia esterna ottenendo così dalla dose un elemento sagomato attaccato alla parete trasversale.
Il metodo previsto dal secondo aspetto dell’invenzione permette di ottenere tappi aventi i vantaggi già descritti con riferimento al primo aspetto dell’invenzione.
Inoltre, stampando a compressione la dose di materiale polimerico a contatto con la faccia esterna del corpo conformato a tazza, è possibile ottenere un tappo personalizzato secondo le esigenze del produttore. In particolare, l’elemento sagomato ottenuto dalla dose può avere un colore diverso dal colore del corpo conformato a tazza, oppure può recare scritte, disegni o loghi, il che consente di distinguere l’oggetto recante l’elemento sagomato da altri oggetti dello stesso tipo realizzati da produttori diversi. Inoltre, l’elemento sagomato consente di limitare gli scambi gassosi fra l’interno del contenitore a cui il tappo è applicato e l’ambiente esterno, così da preservare le proprietà della sostanza contenuta nel contenitore.
Infine, l’elemento sagomato è stabilmente ancorato al corpo conformato a tazza, dal momento che è stato stampato a compressione direttamente sulla faccia esterna della parete trasversale. Pertanto, l’elemento sagomato è difficilmente danneggiabile.
L’invenzione potrà essere meglio compresa ed attuata con riferimento agli allegati disegni, che ne illustrano alcune forme esemplificative e non limitative di attuazione, in cui:
Figura 1 è una sezione trasversale mostrante un corpo conformato a tazza di un tappo per contenitore;
Figura 2 è una sezione trasversale come quella di Figura 1, mostrante un tappo provvisto di un elemento sagomato e di un corpo conformato a tazza secondo una versione alternativa;
Figura 3 è uno schema mostrante come un componente barriera dell’elemento sagomato possa essere reso solidale ad un corpo conformato a tazza di un contenitore.
La Figura 2 mostra un elemento di chiusura o tappo 1 per un contenitore, comprendente un corpo conformato a tazza 2 sul quale è applicato un elemento sagomato 3.
Il corpo conformato a tazza 2 comprende una parete laterale 4, estendentesi attorno ad un asse Z. La parete laterale 4 definisce una sorta di gonna del corpo conformato a tazza 2. La parete laterale 4 può avere una geometria sostanzialmente cilindrica.
Il corpo conformato a tazza 2 comprende inoltre una parete trasversale 5, disposta trasversalmente, in particolare perpendicolarmente, all’asse Z. La parete trasversale 5 può avere una forma in pianta sostanzialmente circolare. La parete trasversale 5 è unita alla parete laterale 4 in una zona di unione 6.
La parete trasversale 5 e la parete laterale 4 definiscono una concavità 7. Quest’ultima è adatta a ricevere una porzione terminale di un collo di contenitore, cosicché il tappo 1 possa chiudere il contenitore.
La parete trasversale 5 è delimitata da una faccia interna 8, affacciata alla concavità 7. Sulla faccia interna 8 possono essere ricavati uno o più elementi di tenuta, atti ad impegnarsi con il collo del contenitore per impedire a sostanze liquide e/o gassose di uscire dal contenitore verso l’ambiente esterno oppure di entrare dall’ambiente esterno dentro il contenitore, contaminandone il contenuto.
Gli elementi di tenuta possono essere conformati come elementi anulari. In particolare, nell’esempio raffigurato, sulla faccia interna 8 è ricavato un anello di tenuta interno 10, concentrico con l’asse Z e proiettantesi all’interno della concavità 7 dalla faccia interna 8. L’anello di tenuta interno 10 è conformato per impegnarsi con una zona di bordo interno del collo del contenitore.
Nell’esempio raffigurato, sulla faccia interna 8 è ricavato anche un anello di tenuta esterno 11, concentrico con l’anello di tenuta interno 10 ed avente un diametro maggiore di quest’ultimo. L’anello di tenuta esterno 11 è conformato per impegnarsi con una zona di bordo esterno del collo del contenitore.
Fra l’anello di tenuta interno 10 e l’anello di tenuta esterno 11 è inoltre ricavato un anello di tenuta frontale 20, atto ad impegnarsi con un bordo superiore del collo del contenitore per esercitare un’azione di tenuta frontale nei confronti di liquidi e gas. L’anello di tenuta frontale 20 è concentrico con l’anello di tenuta interno 10 e con l’anello di tenuta esterno 11 ed ha un diametro compreso fra il diametro dell’anello di tenuta interno 10 e il diametro dell’anello di tenuta esterno 11. L’anello di tenuta frontale 20 sporge dalla parete trasversale 5 verso l’interno della concavità 7 ed ha un’altezza, misurata perpendicolarmente alla parete trasversale 5, minore dell’altezza dell’anello di tenuta esterno 11 e dell’anello di tenuta interno 10.
La parete trasversale 5 è inoltre delimitata da una ulteriore faccia o faccia esterna 9, rivolta dalla parte opposta rispetto alla faccia interna 8, ossia verso l’esterno del tappo 1.
Sulla faccia esterna 9 è ricavata una rientranza 12, che penetra all’interno della parete trasversale 5 per una profondità ad esempio minore della metà dello spessore della parete trasversale 5. La rientranza 12 può avere una forma in pianta sostanzialmente circolare, e può essere ad esempio concentrica con l’asse Z.
La rientranza 12 è circondata da una zona di bordo 16.
Nell’esempio mostrato in Figura 2, la rientranza 12 ha un diametro maggiore del diametro interno dell’anello di tenuta interno 10 e minore del diametro dell’anello di tenuta esterno 11.
La parete laterale 4 è provvista, su una propria superficie interna, ossia affacciata alla concavità 7, di uno o più elementi di fissaggio 13 sagomati ad esempio come porzioni di filetto. Gli elementi di fissaggio 13 sono atti ad impegnarsi con ulteriori elementi di fissaggio ricavati sul collo del contenitore per fissare rimuovibilmente il tappo 1 al contenitore.
La parete laterale 4 può essere provvista, su una propria superficie esterna, di una pluralità di zigrinature 14, sagomate ad esempio come righe in rilievo che si estendono parallelamente all’asse Z. Le zigrinature 14 consentono di afferrare meglio il tappo 1 quando esso deve essere ruotato per essere applicato sul collo del contenitore o rimosso da quest’ultimo, limitando o eliminando il rischio che le dita dell’utilizzatore scivolino a contatto con la parete laterale 4.
Alla parete laterale 4 è associato un anello di garanzia 15, disposto ad un bordo circonferenziale della parete laterale 4 opposto all’estremità della parete laterale 4 che è connessa alla parete trasversale 5.
L’anello di garanzia 15 è inizialmente unito alla parete laterale 4 lungo l’intero bordo circonferenziale di quest’ultima. Successivamente, è possibile realizzare una serie di tagli circonferenziali fra l’anello di garanzia 15 e la parete laterale 4. In questo modo, sul tappo 1 finito, l’anello di garanzia 15 sarà unito alla parete laterale 4 per mezzo di una pluralità di elementi a ponte, separati l’uno dall’altro da rispettivi tagli.
Quando il tappo 1 viene rimosso per la prima volta dal contenitore a cui è applicato, l’anello di garanzia 15 si impegna con un risalto anulare ricavato sul collo del contenitore, che ostacola la rimozione dell’anello di garanzia 15 dal contenitore. Almeno alcuni degli elementi a ponte si rompono e l’anello di garanzia 15 si stacca, parzialmente o totalmente, dalla parete laterale 4. In questo modo, il consumatore può riconoscere che il contenitore è già stato aperto.
Il corpo conformato a tazza 2 può essere realizzato in materiale polimerico, per esempio polipropilene (PP), polietilene ad alta densità (HDPE), polietilene a bassa densità (LDPE) o altre poliolefine.
Il corpo conformato a tazza 2 può essere prodotto ad esempio tramite stampaggio a iniezione o stampaggio a compressione.
L’elemento sagomato 3 è stabilmente ancorato alla faccia esterna 9 del corpo conformato a tazza 2. Nell’esempio raffigurato, l’elemento sagomato 3 è conformato come un disco, particolarmente un disco circolare.
L’elemento sagomato 3 può essere disposto in una posizione concentrica rispetto all’asse Z.
L’elemento sagomato 3 può essere sostanzialmente piano.
L’elemento sagomato 3 è realizzato in un materiale, particolarmente di tipo polimerico, avente proprietà barriera nei confronti di almeno una sostanza gassosa o allo stato di vapore, così da ostacolare il passaggio di tale sostanza dall’interno del contenitore verso l’ambiente esterno o viceversa. In particolare, l’elemento sagomato 3 può avere proprietà barriera nei confronti dell’anidride carbonica, così da impedire sostanzialmente il passaggio dell’anidride carbonica – disciolta in un liquido, particolarmente una bevanda, contenuta all’interno del contenitore – verso l’ambiente esterno. Si evitano in questo modo perdite di qualità del liquido contenuto nel contenitore.
In alternativa o in aggiunta a quanto sopra, l’elemento sagomato 3 può avere proprietà barriera nei confronti dell’ossigeno. Ciò consente di eliminare sostanzialmente fenomeni di ossidazione del liquido contenuto nel contenitore da parte dell’ossigeno proveniente dall’ambiente esterno. Si nota che, quando si desidera evitare il passaggio di determinate sostanze gassose dall’interno del contenitore verso l’ambiente esterno o viceversa, il contenitore viene realizzato con un materiale avente proprietà barriera alla sostanza gassosa coinvolta. Non è pertanto necessario prevedere proprietà barriera particolarmente buone nella parete laterale 4 del tappo 1, perché tale parete si impegna con il collo del contenitore ed è il collo che funge da barriera alle sostanze gassose. Nessuna azione di barriera è invece esercitata dal contenitore in corrispondenza della parete trasversale 5, perché il contenitore è assente nella zona della parete trasversale 5. E’ dunque particolarmente critico che, nella zona della parete trasversale 5, il tappo 1 riesca ad impedire o quantomeno limitare il passaggio dei gas, il che è reso possibile dalle proprietà barriera dell’elemento sagomato 3.
Il materiale dell’elemento sagomato 3 può essere una miscela comprendente una matrice polimerica, un materiale o componente barriera e una sostanza compatibilizzante.
La matrice polimerica può essere polipropilene (PP), polietilene ad alta densità (HDPE), polietilene a bassa densità (LDPE) oppure un’altra poliolefina.
In particolare, la matrice polimerica può essere lo stesso materiale con cui è realizzato il corpo conformato a tazza 2, per ottenere un’elevata affinità fra il corpo conformato a tazza 2 e l’elemento sagomato 3 e quindi favorire l’ancoraggio dell’elemento sagomato 3 al corpo conformato a tazza 2. Il materiale barriera può essere un polimero barriera, per esempio poliammide, quale il cosiddetto “Nylon MXD6”, poliestere, etilene vinil alcool (EVOH) o altro materiale appropriato.
La sostanza compatibilizzante ha lo scopo di rendere fra loro compatibili il materiale barriera e il materiale della matrice polimerica, a sua volta compatibile con il corpo conformato a tazza 2, cosicché l’elemento sagomato 3 possa più facilmente aderire al corpo conformato a tazza 2. A tal fine, la sostanza compatibilizzante può comprendere anidride maleica o un altro componente avente proprietà compatibilizzanti, ancorato ad un substrato compatibile con il materiale del corpo conformato a tazza 2 su cui l’elemento sagomato 3 deve essere applicato.
In Figura 3 viene mostrato schematicamente come la sostanza compatibilizzante rende possibile l’unione fra il materiale barriera e il materiale della matrice polimerica.
La parte superiore di Figura 3 mostra, a sinistra, un esempio (indicato con A) di sostanza compatibilizzante, ossia l’anidride maleica, ancorata ad un substrato di polietilene a bassa densità. L’anidrde maleica comprende un anello di cui fa parte un atomo di ossigeno O, indicato dalla freccia F1. A destra è invece mostrato (indicato con B) un componenete barriera, sulla cui superficie è presente un gruppo OH. In tale gruppo è incluso un atomo di ossigeno O, indicato dalla freccia F2.
Quando i due componenti sopra indicati vengono processati al di sopra di una predeterminata temperatura (che nel caso dell’anidride maleica è maggiore di 205°C), l’anello dell’anidride maleica si apre. A tale temperatura, si è rotto anche il legame interno al gruppo OH presente sulla superficie del componente barriera. L’atomo di ossigeno (indicato dalla freccia F2) che faceva parte di tale gruppo OH si lega con l’anello, ora aperto, dell’anidride maleica, come visibile nella parte inferiore di Figura 3. Viene così stabilito un legame fra il componente barriera e il substrato, compatibile con il materiale del corpo conformato a tazza 2, a cui è ancorata l’anidride maleica. Questo aumenta l’adesione fra il corpo conformato a tazza 2 e l’elemento sagomato 3.
Le percentuali in peso dei componenti del materiale che forma l’elemento sagomato 3 possono essere le seguenti:
- matrice polimerica: 0% - 70%
- materiale barriera: 15% - 50%
- sostanza compatibilizzante: 15% - 50%
E’ consigliabile che la quantità di sostanza compatibilizzante sia uguale a, o maggiore di, la quantità di materiale barriera.
L’elemento sagomato 3 può essere trasparente oppure opaco, e può essere di qualsiasi colore desiderato. In particolare, l’elemento sagomato 3 può avere un colore diverso dal colore del corpo conformato a tazza 2, in modo da risultare chiaramente distinguibile dal corpo conformato a tazza 2.
Come mostrato in Figura 2, l’elemento sagomato 3 può essere posizionato all’interno della rientranza 12 ricavata sulla faccia esterna 9 della parete trasversale 5. Una superficie libera 17 dell’elemento sagomato 3, che nella posizione di Figura 2 è la superficie superiore, può essere a filo con la zona di bordo 16 della parete trasversale 5 che circonda la rientranza 12. Questa caratteristica non è tuttavia necessaria, in quanto la superficie libera 17 potrebbe essere leggermente sporgente dalla zona di bordo 16 oppure leggermente rientrante rispetto alla zona di bordo 16.
La superficie libera 17 dell’elemento sagomato 3 può non essere liscia, ma essere piuttosto dotata di almeno un segno grafico, per esempio un logo, un disegno o una scritta, che può proiettarsi in rilievo dalla superficie libera 17 oppure estendersi in profondità attraverso lo spessore dell’elemento sagomato 3. Tale segno grafico può essere ottenuto per stampaggio a compressione, nello stesso momento in cui l’elemento sagomato 3 viene formato direttamente sul corpo conformato a tazza 2.
In una versione alternativa, la superficie libera 17 può essere liscia. In questo caso, se desiderato, è possibile associare all’elemento sagomato 3 un messaggio, per esempio in forma di scritta, tramite una tecnica di stampa, particolarmente digitale.
Per esempio, il messaggio può essere stampato sulla superficie libera 17. E’ anche possibile stampare almeno un segno grafico, per esempio definente un messaggio, su una superficie di fondo della rientranza 12. Realizzando l’elemento sagomato 3 con un materiale trasparente, il segno grafico stampato sulla superficie di fondo della rientranza 12 risulterà visibile attraverso l’elemento sagomato 3.
In una ulteriore versione, la superficie di fondo della rientranza 12 non è liscia, ma presenta un segno grafico in rilievo o in depressione. L’elemento sagomato 3 è in questo caso realizzato con un materiale trasparente e la sua superficie libera 17 è liscia. E’ così possibile, attraverso l’elemento sagomato 3, vedere il segno grafico ricavato sulla parete esterna 9.
Come menzionato in precedenza, l’elemento sagomato 3 può essere prodotto direttamente sul corpo conformato a tazza 2 tramite stampaggio a compressione di una dose di materiale polimerico.
Ciò può avvenire in una macchina masticiatrice disposta alla fine di una linea produttiva per fabbricare tappi 1. La linea produttiva può comprendere una pressa per produrre il corpo conformato a tazza 2, eventualmente una macchina piegatrice per ripiegare l’anello di garanzia 15 verso l’interno del corpo conformato a tazza 2, una macchina di taglio per ricavare sul corpo conformato a tazza 2 i tagli circonferenziali definiti fra l’anello di garanzia 15 e la parete laterale 4, ed eventualmente una ulteriore macchina masticiatrice per ricavare una guarnizione sulla faccia interna 8. La macchina masticiatrice che produce l’elemento sagomato 3 sarà in questo caso posizionata a valle di tutte le macchine sopra elencate.
In una versione alternativa, la macchina masticiatrice che produce l’elemento sagomato 3 può essere prevista anche in altre posizioni lungo una linea di produzione di tappi 1.
Durante la produzione dell’elemento sagomato 3, il corpo conformato a tazza 2 viene supportato da un opportuno supporto, con la concavità 7 rivolta verso il basso, mentre la faccia esterna 9 della parete trasversale 5 è rivolta verso l’alto.
Una dose di materiale polimerico viene depositata sulla faccia esterna 9 del corpo conformato a tazza 2. La dose viene in particolare appoggiata nella rientranza 12 ricavata sulla faccia esterna 9.
La dose può essere ottenuta prelevando da un estrusore una quantità predeterminata di materiale destinato a formare l’elemento sagomato 3 allo stato fuso.
Nel caso in cui il materiale destinato a formare l’elemento sagomato 3 abbia la composizione descritta con riferimento alla Figura 3, la temperature di tale materiale nell’estrusore è maggiore di 205°C, cosicché si rompano i legami fra il carbonio e l’idrogeno dell’anidride maleica e si apra il relativo anello. Tale temperatura può essere ad esempio pari a 210°C o anche maggiore.
La dose può essere portata sulla faccia esterna 9 da un dispositivo di trasferimento, per esempio comprendente uno o più elementi di trasferimento girevoli attorno ad un asse. Quando viene depositato sulla faccia esterna 9, il materiale della dose ha ancora una temperatura sufficientemente alta per poter essere sagomato da un elemento di stampaggio disposto in posizione contrapposta al corpo conformato a tazza 2.
L’elemento di stampaggio e il supporto del corpo a tazza 2 vengono movimentati l’uno rispetto all’altro, in modo tale che l’elemento di stampaggio possa interagire con la dose depositata sulla faccia esterna 9 per dare origine all’elemento sagomato 3.
Successivamente, l’elemento di stampaggio e il supporto del corpo a tazza 2 vengono allontanati l’uno dall’altro e il tappo 1 provvisto dell’elemento sagomato 3 viene allontanato ed indirizzato verso successive fasi di stoccaggio o di lavorazione.
La Figura 1 mostra un corpo conformato a tazza 102 secondo una versione alternativa, sul quale può essere formato un elemento sagomato 3 analogo a quello precedentemente descritto con riferimento alla Figura 2. Gli elementi del corpo conformato a tazza 102 analoghi a quelli del corpo conformato a tazza 2 vengono indicati con i medesimi numeri di riferimento già utilizzati in precedenza e non vengono nuovamente descritti in dettaglio.
Il corpo conformato a tazza 102 della Figura 1 differisce dal corpo conformato a tazza 2 della Figura 2 principalmente perché non comprende l’anello di tenuta frontale 20, ma solo l’anello di tenuta interno 10 e l’anello di tenuta esterno 11. Inoltre, il corpo conformato a tazza 102 è dotato di una rientranza 112 avente un diametro minore del diametro dell’anello di tenuta interno 10. Al contrario, nell’esempio di Figura 2, la rientranza 12 aveva un diametro maggiore del diametro dell’anello di tenuta interno 10, ma minore del diametro dell’anello di tenuta esterno 11.
L’elemento sagomato 3, essendo stampato a compressione direttamente sulla faccia esterna 9, è stabilmente ancorato alla parete trasversale 5. Per migliorare l’adesione dell’elemento sagomato 3 alla parete trasversale 5, è possibile adottare, nella rientranza 12 o 112, una particolare rugosità superficiale. Ciò può essere di aiuto in particolare per determinate combinazioni di materiale dell’elemento sagomato 3 e del corpo conformato a tazza 2 o 102.
Anche se negli esempi precedenti si è sempre fatto riferimento ad elementi sagomati 3 aventi la forma di un disco pieno, altre forme sono teoricamente possibili per gli elementi sagomati 3.
Inoltre, sulla faccia interna della parete trasversale del corpo conformato a tazza su cui viene stampato l’elemento sagomato 3, può essere formata una guarnizione, anulare o piena, tramite stampaggio a compressione di una corrispondente dose di materiale polimerico, da effettuarsi prima o dopo aver ottenuto l’elemento sagomato 3.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Tappo per un contenitore, il tappo (1) comprendendo un corpo conformato a tazza (2; 102), detto corpo (2; 102) avendo una parete laterale (4) estendentesi attorno ad un asse (Z) ed una parete trasversale (5) disposta trasversalmente all’asse (Z) per delimitare una concavità (7) del corpo (2; 102), la parete trasversale (5) avendo una faccia interna (8) affacciata alla concavità (7) ed una ulteriore faccia (9) opposta alla faccia interna (8), in cui su detta ulteriore faccia (9) è ricavata una rientranza (12; 112) nella quale è almeno parzialmente alloggiato un elemento sagomato (3) realizzato in materiale polimerico, l’elemento sagomato (3) essendo ancorato a detta ulteriore faccia (9), ed in cui l’elemento sagomato (3) è realizzato con un materiale avente proprietà barriera nei confronti di almeno una sostanza gassosa o allo stato di vapore.
  2. 2. Tappo secondo la rivendicazione 1, in cui il materiale dell’elemento sagomato (3) ha proprietà barriera nei confronti dell’ossigeno.
  3. 3. Tappo secondo la rivendicazione 1 oppure 2, in cui il materiale dell’elemento sagomato (3) ha proprietà barriera nei confronti dell’anidride carbonica.
  4. 4. Tappo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui il materiale dell’elemento sagomato (3) comprende una matrice polimerica, un componente barriera e una sostanza compatibilizzante avente lo scopo di aumentare la compatibilità fra il componente barriera e la matrice polimerica.
  5. 5. Tappo secondo la rivendicazione 4, in cui la matrice polimerica è selezionata in un gruppo costituito da: polipropilene (PP), polietilene ad alta densità (HDPE), polietilene a bassa densità (LDPE), altre poliolefine.
  6. 6. Tappo secondo la rivendicazione 4 oppure 5, in cui la matrice polimerica e il corpo a tazza (2; 102) sono realizzati con lo stesso materiale.
  7. 7. Tappo secondo una delle rivendicazioni da 4 a 6, in cui il componente barriera è un polimero barriera selezionato in un gruppo costituito da: poliammide, poliestere, etilene vinil alcool (EVOH).
  8. 8. Tappo secondo una delle rivendicazioni da 4 a 7, in cui la sostanza compatibilizzante comprende un componente avente proprietà compatibilizzanti rispetto alla matrice polimerica, ancorato ad un substrato compatibile con la matrice polimerica.
  9. 9. Tappo secondo la rivendicazione 8, in cui il componente avente proprietà compatibilizzanti è anidride maleica.
  10. 10. Tappo secondo una delle rivendicazioni da 4 a 9, in cui il materiale dell’elemento sagomato (3) comprende: - matrice polimerica; da 0% a 70% in peso; - componente barriera: da 15% a 50% in peso; - sostanza compatibilizzante: da 15% a 50% in peso.
  11. 11. Tappo secondo una delle rivendicazioni da 4 a 10, in cui, nell’elemento sagomato (3), la quantità di detta sostanza compatibilizzante è uguale a, o maggiore di, la quantità di detto componente barriera.
  12. 12. Tappo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui l’elemento sagomato (3) è conformato come un disco, particolarmente di forma circolare.
  13. 13. Metodo per produrre un tappo (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti, il metodo comprendendo le fasi di: - fornire un corpo conformato a tazza (2; 102) del tappo (1), detto corpo (2; 102) avendo una parete laterale (4) estendentesi attorno ad un asse (Z) ed una parete trasversale (5) disposta trasversalmente all’asse (Z) per delimitare una concavità (7) del corpo (2), la parete trasversale (5) avendo una faccia interna (8) affacciata alla concavità (7) ed una faccia esterna (9) opposta alla faccia interna (8); - depositare una dose di materiale polimerico sulla faccia esterna (9) della parete trasversale (5), detto materiale polimerico avendo proprietà barriera nei confronti di almeno una sostanza gassosa o allo stato di vapore; - stampare a compressione la dose a contatto con la faccia esterna (9) ottenendo dalla dose un elemento sagomato (3) attaccato alla parete trasversale (5).
IT102016000103075A 2016-10-13 2016-10-13 Tappo per un contenitore, e metodo per ottenere un tappo di contenitore. IT201600103075A1 (it)

Priority Applications (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT102016000103075A IT201600103075A1 (it) 2016-10-13 2016-10-13 Tappo per un contenitore, e metodo per ottenere un tappo di contenitore.

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT102016000103075A IT201600103075A1 (it) 2016-10-13 2016-10-13 Tappo per un contenitore, e metodo per ottenere un tappo di contenitore.

Publications (1)

Publication Number Publication Date
IT201600103075A1 true IT201600103075A1 (it) 2018-04-13

Family

ID=57910070

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT102016000103075A IT201600103075A1 (it) 2016-10-13 2016-10-13 Tappo per un contenitore, e metodo per ottenere un tappo di contenitore.

Country Status (1)

Country Link
IT (1) IT201600103075A1 (it)

Citations (7)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
EP0239238A1 (en) * 1986-02-27 1987-09-30 W.R. Grace & Co.-Conn. Container caps
EP0926078A1 (en) * 1997-12-24 1999-06-30 Owens-Illinois Closure Inc. Plastic closure with compression molded sealing/barrier liner
EP0983945A1 (de) * 1998-09-03 2000-03-08 Crown Cork & Seal Technologies Corporation Verfahren zum Herstellen einer Verschlusskappe und Verschlusskappe
WO2001047679A1 (en) * 1999-12-23 2001-07-05 Sacmi-Cooperativa Meccanici Imola-Soc. Coop. A R.L. Method for decorating the top of a container closure cap
WO2002066222A1 (en) * 2001-02-20 2002-08-29 Bormioli Rocco & Figlio S.P.A. A process for manufacturing gas-tight capsules and a capsule obtained therefrom
WO2005092728A1 (en) * 2004-03-24 2005-10-06 Bapco Closures Research Ltd Closure with integral gas barrier
WO2015162572A2 (en) * 2014-04-23 2015-10-29 Sacmi Cooperativa Meccanici Imola Societa' Cooperativa Method and apparatus for obtaining an object and an object having a cup-shaped body

Patent Citations (7)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
EP0239238A1 (en) * 1986-02-27 1987-09-30 W.R. Grace & Co.-Conn. Container caps
EP0926078A1 (en) * 1997-12-24 1999-06-30 Owens-Illinois Closure Inc. Plastic closure with compression molded sealing/barrier liner
EP0983945A1 (de) * 1998-09-03 2000-03-08 Crown Cork & Seal Technologies Corporation Verfahren zum Herstellen einer Verschlusskappe und Verschlusskappe
WO2001047679A1 (en) * 1999-12-23 2001-07-05 Sacmi-Cooperativa Meccanici Imola-Soc. Coop. A R.L. Method for decorating the top of a container closure cap
WO2002066222A1 (en) * 2001-02-20 2002-08-29 Bormioli Rocco & Figlio S.P.A. A process for manufacturing gas-tight capsules and a capsule obtained therefrom
WO2005092728A1 (en) * 2004-03-24 2005-10-06 Bapco Closures Research Ltd Closure with integral gas barrier
WO2015162572A2 (en) * 2014-04-23 2015-10-29 Sacmi Cooperativa Meccanici Imola Societa' Cooperativa Method and apparatus for obtaining an object and an object having a cup-shaped body

Similar Documents

Publication Publication Date Title
CA2996208C (en) Closure system for container
US7124905B2 (en) Closure cap for a standard glass ring
JP5857668B2 (ja) 容器用口栓
JP6867111B2 (ja) 二重構造容器成形用プリフォーム及び二重構造容器
TWI400183B (zh) 用於可倒出食物製品之密封容器的封閉件及其製作方法
JP4071831B2 (ja) 切取り部一体型クロージャおよびその形成方法
JP2017105487A (ja) ピルファープルーフキャップ、及びピルファープルーフキャップ付容器
IT201600103075A1 (it) Tappo per un contenitore, e metodo per ottenere un tappo di contenitore.
US8714417B1 (en) Injection molded jar with pour feature
JP2002068229A (ja) 積層ボトルの口上面シール構造
US11377271B2 (en) Plastic closure part with severable membrane
JP2018062146A (ja) スタック型二重構造容器成形用プリフォーム及び二重構造容器
JP4781805B2 (ja) 中栓の製造方法
US10786941B2 (en) Double-layered container and method for production of the same
JP5365466B2 (ja) インナーシール封鎖型注出口付き延伸ブロー成形容器
JP7286436B2 (ja) 容器の樹脂製口部
JP4449458B2 (ja) 螺合方式密封機構を有する容器
JP7483308B2 (ja) バリアキャップ
JP2020037415A (ja) 合成樹脂製容器、合成樹脂製容器の製造方法、及び積層プリフォーム
JP7282465B2 (ja) 合成樹脂製容器、合成樹脂製容器の製造方法、及び積層プリフォーム
US11383892B2 (en) Fluid container closure
WO2010134931A1 (en) Dispensing closure with removable membrane
JP4574029B2 (ja) バージン栓付きの容器
JP2022038905A (ja) ヒンジキャップ
JP2008254749A (ja) スパウト用口栓