IT201600102025A1 - Dispositivo a magneti permanenti da applicare in motori a combustione interna per ridurne le emissioni di sostanze inquinanti ed i consumi - Google Patents

Description

“Dispositivo a magneti permanenti da applicare in motori a combustione interna per ridurne le emissioni di sostanze inquinanti ed i consumi”

DESCRIZIONE

La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo a magneti permanenti, da applicare in motori a combustione interna per ridurne le emissioni di sostanze inquinanti ed i consumi.

Sono noti nella tecnica, in campo aeronautico, dispositivi dotati di un magnete per ridurre i consumi di combustibile di un motore: tuttavia, la resa di tali dispositivi ne ha di fatto impedito la commercializzazione e diffusione.

Scopo della presente invenzione è risolvere i problemi della tecnica anteriore, fornendo un dispositivo a magneti permanenti, da applicare in motori a combustione interna per ridurne le emissioni di sostanze inquinanti ed i consumi, che sia di semplice realizzazione e molto efficace funzionamento e resa.

I suddetti ed altri scopi e vantaggi dell’ invenzione, quali risulteranno dal seguito della descrizione, vengono raggiunti con un dispositivo a magneti permanenti come quello descritto nella rivendicazione 1. Forme di realizzazione preferite e varianti non banali della presente invenzione formano l’ oggetto delle rivendicazioni dipendenti.

La presente invenzione verrà meglio descritta da alcune forme preferite di realizzazione, fornite a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni allegati, nei quali:

- la Figura 1 è una vista in prospettiva di una realizzazione preferita del dispositivo secondo la presente invenzione in posizione aperta;

- la Figura 2 è una vista in prospettiva dell’ interno del dispositivo di Figura 1; e - la Figura 3 è una vista in prospettiva del dispositivo di Figura 1 in posizione operativa di applicazione su un tubo per il carburante di un motore.

Facendo riferimento alle Figure, è illustrata e descritta una forma di realizzazione preferita del dispositivo 1 della presente invenzione. Risulterà immediatamente ovvio che si potranno apportare a quanto descritto innumerevoli varianti e modifiche (per esempio relative a forma, dimensioni, disposizioni e parti con funzionalità equivalenti) senza discostarsi dal campo di protezione dell'invenzione come appare dalle rivendicazioni allegate.

Secondo le Figure, il dispositivo 1 dell'invenzione è da applicare in motori a combustione interna per ridurne le emissioni di sostanze inquinanti ed i consumi; esso comprende sostanzialmente:

- un involucro esterno ignifugo 3;

- almeno un primo ed un secondo magnete permanente 5, 7 separati tra loro da almeno un primo elemento magnetico 9, in cui tali primo e secondo magnete permanente 5, 7 e tale primo elemento magnetico 9 sono collocati dentro all'involucro 3; e

- mezzi di connessione 15 del dispositivo 1 ad un tubo 16 per il carburante di un motore.

Secondo la realizzazione preferita illustrata nelle Figure, il dispositivo 1 inventivo comprende inoltre almeno un terzo magnete permanente 11 separato da uno tra il primo ed il secondo magnete permanente 5, 7 da almeno un secondo elemento magnetico 13, in cui tale terzo magnete permanente 11 e tale secondo elemento magnetico 13 sono collocati anch'essi dentro all'involucro 3.

Inoltre, il dispositivo 1 inventivo può comprendere almeno un elemento 18 di protezione dell’ ambiente dalle emissioni del primo, del secondo e del terzo magnete permanente 5, 7, 11: tale elemento 18 è preferibilmente un foglio di cartone, ma potrebbe ovviamente essere qualsiasi altro elemento atto allo scopo.

Ancora, il primo, il secondo ed il terzo magnete permanente 5, 7, 11 sono preferibilmente magneti al neodimio di circa 15000 Gauss ciascuno, perché tali magneti sono attualmente quelli rivenuti sufficientemente potenti da realizzare lo scopo dell'invenzione: futuri sviluppi nel campo dei magneti stessi potranno ovviamente prevedere l'impiego di altri tipi di magneti più potenti.

In modo preferibile, ma assolutamente non limitativo, il primo, il secondo ed il terzo magnete permanente possono essere a forma di parallelepipedo, preferibilmente di dimensioni pari a 10 x 10 x 40 mm.

Anche preferibilmente, ma non in modo limitativo, il primo ed il secondo elemento magnetico 9, 13 sono realizzati con un elemento cilindrico al neodimio da 10.000 Gauss, preferibilmente di dimensioni pari a 10 x 10 x 40 mm, che, per effetto magnetico, si auto-posiziona da solo nel senso giusto, mentre la carica FIR viene data dall’ involucro.

Per quanto riguarda le forme esterne, che non costituiscono caratteristica tecnica peculiare dell'invenzione, il primo ed il secondo elemento distanziatore 9, 13 possono essere a forma di parallelepipedo o di cilindro.

E ancora, per facilitarne il montaggio su un tubo del carburante, l'involucro esterno ignifugo 3 può essere di tipo rigido o, meglio, flessibile.

Come sopra descritto, e come illustrato nella sua forma di realizzazione preferita (ma non limitativa), il dispositivo 1 inventivo è costituito dall’ involucro 3 avente cuciti (o saldati) al suo interno tre magneti 5, 7, 11, montati con due lati a sud e uno a nord (posizione centrale) inframmezzati dai due elementi distanziatori 9, 13 caricati all’ infrarosso. L’ involucro 3 è dotato di due asole laterali, che contengono fascette 15 in plastica per ancorare il dispositivo 1 sul tubo 16 di alimentazione del carburante.

Tale dispositivo 1 è atto ad emanare onde magnetiche e FIR (infrarosso lontano) verso il carburante, che passa nel tubo 16 intorno a cui è collocato il dispositivo 1 stesso. Questo fa sì che la molecola del carburante, cioè l’ involucro che contiene tale molecola, si indebolisca assottigliandosi, aumentando così la capacità di combustione (esplosione) del carburante stesso anche del 30% (o più) e producendo i seguenti effetti:

- diminuzione della quantità di emissione dei gas di scarico e di sostanze inquinanti varie di circa il 40% o più

- aumento della potenza e della capacità di spunto del motore

- risparmio sul consumo di carburante fino al 15% o più

- riduzione della temperatura di esercizio del motore

- rimozione dei depositi carboniosi e conseguente pulizia dei condotti del motore - diminuzione della rumorosità del motore

- aumento della durata di vita del motore.

L’ effetto magnetico sul carburante funziona su motori a benzina, gasolio, GPL, metano, ecc.

Infatti, bruciando meglio, il carburante non causa incrostazioni, anzi le toglie, ed il motore gira in modo molto più sciolto e libero, aumentando la propria durata di esercizio. Inoltre, il motore ha più ripresa e potenza in accelerazione, oltre ad ottenere una diminuzione della fumosità in uscita dalla marmitta.

Sono possibili ovviamente numerose varianti costruttive del dispositivo 1 inventivo: ad esempio, esso potrebbe essere composto da tre contenitori rigidi in plastica (non illustrati), contenenti all’ interno un magnete in neodimio, con adeguate cerniere che rendono possibile il posizionamento del dispositivo sul tubo, e un contenitore con barretta caricata all’ infrarosso.

Questa tecnologia è stata testata per molti anni su diversi tipi di alimentazione dei motori a scoppio e il dispositivo 1 inventivo non interferisce nè con le componenti meccaniche, nè con quelle elettriche dei veicoli.

Il dispositivo 1, di dimensioni molto ridotte (dell’ ordine di grandezza di una lattina di bevanda), viene applicato posizionandolo sul tubo 16 di alimentazione del carburante, dopo il filtro, con un montaggio universale molto rapido e semplice (meno di 10 minuti).

Dato il forte magnetismo emanato, è consigliabile collocare il dispositivo 1 ad una distanza almeno pari a 10 cm dalle centraline elettroniche di comando del veicolo.

Per motori di grandi dimensioni, con doppia alimentazione, sono preferibilmente necessari due dispositivi 1.

L’ attività del dispositivo 1 inventivo non ha limiti di tempo, ed esso può essere facilmente trasportato e spostato da un veicolo ad un altro, non richiedendo alcun tipo di manutenzione.

I vantaggi economici derivanti dall’ abbattimento dei consumi diventano evidenti dopo una percorrenza di circa 1000/1500 km, ammortizzando in brevissimo tempo il costo dell’ investimento. Occorre tener conto anche del risparmio indotto sulla manutenzione del veicolo, dovuto alla miglior efficienza del motore.

Inoltre, non sono da sottovalutare, specialmente nell’ ambito del trasporto pubblico, i benefici per l’ ambiente derivanti dalla riduzione considerevole delle emissioni.

Claims (5)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo (1) da applicare in motori a combustione interna per ridurne le emissioni di sostanze inquinanti ed i consumi, comprendente: - un involucro esterno ignifugo (3); - almeno un primo ed un secondo magnete permanente (5, 7) separati tra loro da almeno un primo elemento magnetico (9) atto ad autoposizionarsi per effetto magnetico, detti primo e secondo magnete permanente (5, 7) e detto primo elemento magnetico (9) essendo collocati dentro a detto involucro (3), detto primo elemento magnetico (9) essendo caricato all’ Infrarosso Lontano, FIR; e - mezzi di connessione (15) di detto dispositivo (1) ad un tubo (16) per il carburante di un motore, caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre almeno un terzo magnete permanente (11) separato da uno tra detti primo e secondo magnete permanente (5, 7) da almeno un secondo elemento magnetico (13), detto terzo magnete permanente (11) e detto secondo elemento magnetico (13) essendo collocati dentro a detto involucro (3), detto secondo elemento magnetico (13) essendo caricato all’ Infrarosso Lontano, FIR, ed auto-posizionandosi per effetto magnetico, e dal fatto di comprendere inoltre almeno un elemento (18) di protezione dell’ ambiente dalle emissioni di detti primo, secondo e terzo magnete permanente (5, 7, 11), e dal fatto che detto involucro esterno ignifugo (3) è di tipo flessibile ed è realizzato in tessuto ignifugo di tipo 1.
2. 2. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti primo, secondo e terzo magnete permanente (5, 7, 11) sono magneti al neodimio di circa 15000 Gauss ciascuno.
3. 3. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti primo, secondo e terzo magnete permanente (5, 7, 11) sono a forma di parallelepipedo, preferibilmente di dimensioni pari a 10 x 10 x 400 mm.
4. 4. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti primo e secondo elemento magnetico (9, 13) sono cilindri al neodimio da 10000 Gauss ciascuno.
5. 5. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di essere atto all'impiego in motori del tipo a benzina, gasolio, GPL o metano.