IT201600093926A1 - Macchina di taglio di lastre di vetro - Google Patents

Macchina di taglio di lastre di vetro

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IT201600093926A1
IT201600093926A1 IT102016000093926A IT201600093926A IT201600093926A1 IT 201600093926 A1 IT201600093926 A1 IT 201600093926A1 IT 102016000093926 A IT102016000093926 A IT 102016000093926A IT 201600093926 A IT201600093926 A IT 201600093926A IT 201600093926 A1 IT201600093926 A1 IT 201600093926A1
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IT
Italy
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cut
cutting
movement device
longitudinal direction
axis
Prior art date
Application number
IT102016000093926A
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English (en)
Inventor
Davide Abello
Fabio Arnaudo
Leonardo Ghinamo
Original Assignee
Bottero Spa
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Publication date
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Priority to ES17191918T priority patent/ES2936839T3/es
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    • C03GLASS; MINERAL OR SLAG WOOL
    • C03BMANUFACTURE, SHAPING, OR SUPPLEMENTARY PROCESSES
    • C03B33/00Severing cooled glass
    • C03B33/02Cutting or splitting sheet glass or ribbons; Apparatus or machines therefor
    • C03B33/023Cutting or splitting sheet glass or ribbons; Apparatus or machines therefor the sheet or ribbon being in a horizontal position
    • C03B33/03Glass cutting tables; Apparatus for transporting or handling sheet glass during the cutting or breaking operations
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    • C03B33/023Cutting or splitting sheet glass or ribbons; Apparatus or machines therefor the sheet or ribbon being in a horizontal position
    • C03B33/037Controlling or regulating
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
    • B65GTRANSPORT OR STORAGE DEVICES, e.g. CONVEYORS FOR LOADING OR TIPPING, SHOP CONVEYOR SYSTEMS OR PNEUMATIC TUBE CONVEYORS
    • B65G2249/00Aspects relating to conveying systems for the manufacture of fragile sheets
    • B65G2249/04Arrangements of vacuum systems or suction cups

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Description

“MACCHINA DI TAGLIO DI LASTRE DI VETRO”
La presente invenzione è relativa ad un macchina di taglio di lastre di vetro, provvista di un sistema per posizionare una lastra di vetro che deve essere poi tagliata. In particolare, senza perdere in generalità, la descrizione seguente fa riferimento al posizionamento di un pezzo di lastra, denominato comunemente “traverso”, che è stato dapprima tagliato a partire da una lastra principale di dimensioni relativamente grandi, è stato poi ruotato di 90° e dovrà essere sottoposto ad un taglio successivo, lungo una linea di taglio ortogonale alla precedente.
Sono note macchine di taglio di lastre di vetro provviste di un piano orizzontale a cuscino d’aria, su cui le lastre di vetro vengono appoggiate e fatte avanzare lungo una direzione longitudinale. Per essere tagliata, la lastra di vetro deve essere disposta longitudinalmente in una posizione pre-definita, in corrispondenza di un ponte di taglio. Dopo il posizionamento, la lastra di vetro viene incisa lungo una linea trasversale e poi troncata, in modo da staccare un pezzo di lastra, disposto a valle e denominato comunemente “traverso”, da una parte rimanente di lastra, disposta a monte.
In genere, la lastra di vetro viene fatta traslare tramite sistemi di movimentazione che sono disposti in scanalature longitudinali del tavolo di supporto e sono definiti, ad esempio, da nastri convogliatori o da ventose mobili longitudinalmente.
Per quanto riguarda il posizionamento che precede le operazioni di taglio, una soluzione nota ha una fila trasversale di tasselli di riscontro, disposti a valle del ponte di taglio e supportati da un ponte di attestatura, previsto al di sotto del piano di appoggio. Grazie ad una traslazione relativa di ponte di attestatura e lastra di vetro in direzione longitudinale, un bordo frontale di quest’ultima si appoggia contro i tasselli di riscontro e, di conseguenza, si posiziona automaticamente in modo perfettamente ortogonale alla direzione longitudinale. In genere, questa operazione viene denominata “squadratura”. A questo punto, la lastra di vetro viene bloccata rispetto al ponte di attestatura, ad esempio tramite ventose, e viene traslata indietro, spostando il ponte di attestatura stesso, fino a raggiungere la posizione pre-definita in cui eseguire le operazioni di taglio.
Solitamente il traverso deve essere sottoposto ad altre operazioni di taglio, lungo linee ortogonali a quella precedente. In alcune soluzioni note, il traverso viene ruotato di 90°, sottoposto ad una nuova operazione di squadratura e posizionato nuovamente in corrispondenza del ponte di taglio per essere tagliato nella stessa macchina.
In genere, in questa nuova operazione di squadratura, il lato minore del traverso si va ad appoggiare contro un numero limitato di tasselli di riscontro sul ponte di attestatura, e non a tutta la fila. Se la lunghezza del lato minore è molto piccola, la squadratura automatica secondo la tecnica nota sopra descritta potrebbe provocare errori di posizionamento.
Infatti, se il lato minore del traverso è così piccolo da appoggiarsi solo contro due tasselli di riscontro, un eventuale lieve errore di allineamento tra questi due tasselli verrebbe amplificato dallo sfavorevole rapporto di lunghezza tra i lati del traverso. Se poi il lato minore del traverso fosse ancora più piccolo, tanto da appoggiarsi contro un unico tassello di riscontro, la squadratura sarebbe impossibile da eseguire con la tecnica nota.
Scopo della presente invenzione è quello di realizzare una macchina di taglio di lastre di vetro, la quale consenta di risolvere in modo semplice ed economico gli inconvenienti sopra esposti.
Secondo la presente invenzione, viene realizzata una macchina di taglio di lastre di vetro, come definita nella rivendicazione 1.
L'invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:
- la figura 1 illustra, schematicamente ed in pianta dall’alto, una preferita forma di attuazione della macchina di taglio di lastre di vetro secondo la presente invenzione; e
- le figure da 2 a 5 illustrano, in prospettiva, una sequenza di fasi relative ad un sistema automatizzato di posizionamento eseguito sulla macchina di figura 1. Nella figura 1, il numero di riferimento 1 indica, nel suo complesso, una macchina (parzialmente e schematicamente illustrata) per il taglio di lastre di vetro. La lastra di vetro illustrata è indicata dal numero di riferimento 2 e, in particolare, è definita da un pezzo di lastra che è stato tagliato da una lastra principale di dimensioni maggiori (non illustrata) e poi ruotato di circa 90°.
La macchina 1 comprende un tavolo da taglio 3 definente un piano di appoggio orizzontale 4 per l’appoggio delle lastre. In particolare, il tavolo 3 è provvisto di sistemi di alimentazione di aria in pressione per generare un cuscino d’aria sul piano di appoggio 4 e quindi ridurre l’attrito tra il vetro ed il piano di appoggio 4.
La macchina 1 comprende, inoltre, uno o più dispositivi di movimentazione 5 per fare traslare le lastre di vetro lungo una direzione longitudinale rettilinea 6 sul piano di appoggio 4. Convenientemente, i dispositivi 5 sono del tipo comprendente ventose o nastri trasportatori, alloggiati in scanalature longitudinali 10 ricavate nel tavolo da taglio 3 in corrispondenza del piano di appoggio 4. I dispositivi 5 trasferiscono le lastre di vetro in un senso di avanzamento da un ingresso verso una uscita della macchina 1 (da sinistra a destra in figura 1) lungo la direzione 6, attraverso una stazione di taglio 11 avente almeno un ponte di taglio 12, il quale è trasversale alla direzione 6 ed è disposto al di sopra del piano di appoggio 4, in posizione verticalmente distanziata da quest’ultimo.
La stazione di taglio 11 ha un gruppo di taglio 18, di per sé noto e non descritto in dettaglio, associato al ponte 12 e controllato da una unità di comando 19 in modo da eseguire le necessarie operazioni di taglio, ossia controllato in modo da incidere le lastre di vetro lungo una o più linee di taglio parallele ad una direzione orizzontale 20, ortogonale alla direzione 6, e poi troncare le lastre di vetro incisa. Come accennato sopra, tali operazioni consentono di staccare la lastra 2 rispetto ad una parte rimanente di lastra, non illustrata, disposta a monte della linea di taglio (considerando il senso di avanzamento sopra descritto). La lastra 2 normalmente viene denominata “traverso”.
Il gruppo 18 ed il ponte 12 sono disposti in posizione longitudinale fissa rispetto al tavolo da taglio 3. Tuttavia, la presente invenzione potrebbe essere applicata anche a macchine in cui il gruppo 18 e/o il ponte 12 sono scorrevoli lungo la direzione 6. Inoltre, la presente invenzione si applica sia a macchine per il taglio di lastre di vetro monolitico, denominato anche vetro float, sia a macchine per il taglio di lastre di vetro stratificato.
Sempre con riferimento a quanto mostrato schematicamente in figura 1, la macchina 1 comprende un dispositivo rotatore 22, anch’esso di per sé noto e non descritto in dettaglio, ad esempio del tipo comprendente una ventosa rotante motorizzata o una pinza rotante motorizzata. Il dispositivo 22 è comandato dall’unità 19 in modo da afferrare la lastra 2 dopo il troncaggio e poi eseguire una rotazione attorno ad un asse verticale 23. Il dispositivo 22 viene azionato, in particolare, se la lastra 2 deve essere ulteriormente tagliata secondo una o più linee di taglio trasversali alla precedente, nella medesima stazione di taglio 11.
La macchina 1 comprende, inoltre, un ponte di attestatura 24.
Preferibilmente, il ponte 24 è disposto al di sotto del piano di appoggio 4 ed a valle della stazione di taglio 11, nel senso di avanzamento delle lastre di vetro lungo la direzione 6, ed è mobile lungo la direzione 6, sotto l’azione di un attuatore (non illustrato) comandato dall’unità 19. Il ponte 24 supporta una fila di tasselli di riscontro 25, i quali impegnano rispettive scanalature 10, sono allineati tra loro lungo un asse orizzontale ortogonale alla direzione 6 e sono mobili, sotto l’azione di uno o più attuatori (non illustrati) comandati dall’unità 19, tra una posizione abbassata ed una posizione sollevata. In quella abbassata, i tasselli 25 sono disposti al di sotto del piano di appoggio 4, mentre in quella sollevata sporgono verso l’alto rispetto al piano di appoggio 4 in modo da definire uno spallamento di riferimento A per un bordo frontale 26 delle lastre di vetro, rivolto verso l’uscita della macchina 1.
Vantaggiosamente, come visibile nelle figure 2-5, il ponte 24 supporta una o più ventose 27, che sono scorrevoli nelle scanalature 10 e possono essere attivate dall’unità 19 per afferrare la superficie inferiore delle lastre di vetro. Secondo una variante preferita non illustrata, il dispositivo 22 è supportato dal ponte 24, per cui è mobile longitudinalmente con quest’ultimo. Ad esempio, la ventosa 27 delle figure 2-5 costituisce parte del dispositivo 22.
Lo spallamento A, definito dall’insieme dei tasselli 25, è disposto ortogonalmente alla direzione 6 e viene utilizzato per orientare correttamente ed in modo automatico lastre di vetro di dimensioni relativamente ampie, prima delle operazioni di taglio sopra descritte. Tale posizionamento è detto comunemente “squadratura” e consiste nel appoggiare l’uno contro l’altro la lastra di vetro e lo spallamento A, grazie ad un movimento relativo longitudinale. In questo modo, il bordo frontale della lastra di vetro va ad impegnare tutti i tasselli 25, per cui si dispone ortogonalmente alla direzione 6. Il moto relativo longitudinale può essere ottenuto azionando il dispositivo 5, o più frequentemente traslando i tasselli 25 e/o il ponte 24 verso il bordo frontale 26 (ossia verso il ponte 12).
Dopo la squadratura, la lastra di vetro viene bloccata, ad esempio tramite la ventosa 27, nell’orientamento che è stato ottenuto. Infine, la lastra di vetro viene traslata indietro verso la stazione di taglio 11, ad esempio azionando il ponte 24, in modo da disporre longitudinalmente la lastra di vetro nella posizione pre-definita in cui devono essere eseguite le operazioni di taglio.
Come visibile in figura 1, la lastra 2 è definita da un rettangolo avente un lato minore relativamente piccolo, come bordo frontale 26. Ad esempio, il bordo frontale 26 ha una lunghezza che è inferiore alla distanza tra due tasselli 25 consecutivi, per cui si potrebbe teoricamente appoggiare solo su uno dei tasselli 25. Pertanto, la squadratura sulla lastra 2 viene eseguita tramite un secondo sistema comandato dall’unità 19 e diverso dal primo sistema automatizzato di squadratura descritto sopra per le lastre di dimensioni relativamente ampie (e definito dai tasselli 25 in combinazione con il movimento longitudinale provocato dal dispositivo 5 e/o dal ponte 24).
Il secondo sistema automatizzato di squadratura comprende uno spallamento di riferimento BB, disposto parallelamente alla direzione 6 lungo una porzione laterale del piano di appoggio 4; ed un dispositivo di movimentazione 30 comandato dall’unità 19 in modo da spingere la lastra 2 lungo un asse 31 trasversale alla direzione 6 contro lo spallamento B. Preferibilmente, l’asse 31 è rettilineo, orizzontale ed ortogonale alla direzione 6.
Vantaggiosamente, lo spallamento B è definito da una fila di tasselli di riferimento 32, allineati e distanziati tra loro lungo un asse orizzontale parallelo alla direzione 6. In particolare, i tasselli 32 sono mobili tra una posizione abbassata ed una posizione sollevata sotto l’azione di uno o più attuatori (non illustrati) comandati dall’unità 19: in una di tali posizioni, i tasselli 32 si trovano ad una altezza tale da definire lo spallamento B per l’appoggio di un bordo laterale 33 del lastra 2, mentre nell’altra posizione sono al di fuori dello spazio previsto sul piano di appoggio 4 per lo spessore delle lastre di vetro. Nello specifico, i tasselli 32 definiscono lo spallamento B nella posizione sollevata, mentre nella posizione abbassata sono alloggiati nel tavolo da taglio 3.
Vantaggiosamente, i tasselli 32 sono definiti da rispettivi rulli, che sono girevoli attorno a rispettivi assi verticali quando definiscono lo spallamento B. In particolare, tali rulli sono girevoli folli.
Nel caso preferito illustrato, il dispositivo 30 è disposto interamente al di sopra del piano di appoggio 4 e, vantaggiosamente, è supportato dal ponte 12.
Secondo una forma preferita di attuazione, il dispositivo 30 comprende un organo di spinta 35, il quale è mobile tra una posizione inattiva sollevata ed una posizione attiva abbassata. Nella posizione abbassata (figure 4-5), l’organo 35 è disposto al di sopra del piano di appoggio 4 ad una altezza tale da andare in impegno contro un bordo laterale 36 del lastra 2, opposto al bordo laterale 33. Nella posizione sollevata (figura 2), l’organo 35 è al di fuori dello spazio previsto sul piano di appoggio 4 per lo spessore delle lastre di vetro che devono essere trasferite.
Il dispositivo 30 comprende, inoltre, un attuatore 37 comandato dall’unità 19 in modo da spostare l’organo 35 lungo l’asse 31, e quindi esercitare una spinta sul bordo laterale 36 verso lo spallamento B (figure 4-5) quando l’organo 35 è attivo. Preferibilmente, ma non esclusivamente, l’attuatore 37 è un attuatore lineare, di tipo pneumatico, oleodinamico o elettrico. Ad esempio, l’attuatore 37 è un cilindro a doppio effetto. Secondo varianti non illustrate, l’attuatore 37 potrebbe essere definito da un motore rotativo e/o potrebbe azionare l’organo 35 tramite una trasmissione addizionale.
Vantaggiosamente, il dispositivo 30 è disposto a valle del ponte 12, considerando il senso di avanzamento delle lastre lungo la direzione 6. In particolare, l’attuatore 37 è fissato tramite staffe ad una faccia frontale del ponte 12 che è rivolta verso l’uscita della macchina 1.
Preferibilmente, il dispositivo 30 è configurato in modo da spostare l’organo 35 tra le posizioni attiva ed inattiva tramite l’azionamento dell’attuatore 37, senza necessità di attuatori addizionali.
In particolare, con riferimento alla figura 3, il dispositivo 30 comprende una guida 40 che è fissa rispetto al piano di appoggio 3, coopera con l’organo 35 e comprende due diverse porzioni di guida 41,42: la porzione 41 è sagomata (ad esempio ad elica) in modo da provocare lo spostamento dell’organo 35 tra le posizioni attiva ed inattiva in corrispondenza di una estremità della corsa lungo l’asse 31; la porzione 42 è rettilinea parallela all’asse 31 per mantenere l’organo 35 nella posizione attiva per la restante parte della corsa.
Più in dettaglio, il dispositivo 30 comprende uno stelo 43, il quale si estende lungo l’asse 31, è azionato dall’attuatore 37 ed è collegato all’organo 35 tramite un braccio radiale 44, scorrevole nella guida 40. Nel contempo, l’organo 35 è libero di ruotare attorno all’asse 31. Preferibilmente, la guida 40 è definita da una scanalatura realizzata in un guscio 45 che alloggia lo stelo 43 ed è coassiale all’attuatore 37.
Preferibilmente, l’organo 35 è definito da un rullo, girevole folle attorno ad un suo asse 46 che è radiale rispetto all’asse 31. L’asse 46 è sostanzialmente verticale quando l’organo 35 è disposto nella posizione attiva.
Con riferimento alle figure 1 e 5, la spinta esercitata dal dispositivo 30 sulla lastra 2 lungo l’asse 31 provoca il perfetto allineamento del bordo laterale 33 lungo lo spallamento B e quindi consente di squadrare la lastra 2. La squadratura è precisa, in quanto il bordo laterale 33 è relativamente lungo è quindi va in appoggio su un’ampiezza rilevante dello spallamento B, ossia su numero elevato di tasselli 32.
A questo punto, con riferimento alla figura 1, è possibile fare traslare longitudinalmente la lastra 2 per disporla nella posizione di taglio desiderata al di sotto del ponte 12, mentre l’unità 19 mantiene stabilmente l’orientamento ottenuto dal secondo sistema automatizzato di squadratura. In particolare, il ponte 24 viene fatto traslare verso il ponte 12 in modo da appoggiare almeno uno dei tasselli 25 sul bordo frontale 26 e quindi spingere indietro la lastra 2 tramite tale tassello 25. Nel contempo, il dispositivo 30 è comandato in modo da continuare a spingere il bordo laterale 36 e mantenere il bordo laterale 33 in appoggio contro lo spallamento B. Durante questa traslazione longitudinale per raggiungere la desiderata posizione di taglio, il bordo laterale 33 scorre sui tasselli 32, e il bordo laterale 36 scorre sull’organo 35. Il fatto che i tasselli 32 e/o l’organo 35 siano definiti da rulli folli consente di ridurre l’attrito.
Secondo varianti non illustrate, l’organo 35 è sostituito da una pinza o da una ventosa o da un nastro trasportatore trasversale, agenti sulla faccia superiore e/o sulla faccia inferiore della lastra di vetro che deve essere spinta contro lo spallamento B.
Secondo ulteriori varianti non illustrate, il dispositivo 30 è disposto al di sotto del piano di appoggio 4. In questi casi, se il dispositivo 30 ha uno spintore, come l’organo 35, quest’ultimo è attivo quando sollevato, ed è inattivo quando abbassato. In alternativa all’organo 35, è vantaggioso utilizzare una ventosa, disposta al di sotto del piano di appoggio ed azionata da un attuatore comandato dall’unità 19 per spostarsi trasversalmente.
In particolare, questa ventosa potrebbe essere definita dalla ventosa 27 delle figure 2-5, mobile trasversalmente (anche di pochi centimetri) rispetto al ponte 24 e con gioco trasversale nella rispettiva scanalatura 10. Al limite, come accennato sopra, la ventosa 27 potrebbe essere dotata anche di movimento rotatorio per definire il dispositivo 22, per cui svolgerebbe tre funzioni in questa forma di realizzazione (ossia: presa e trasferimento della lastra di vetro in direzione longitudinale; presa e rotazione della lastra di vetro; presa e spinta della lastra di vetro verso lo spallamento B).
Secondo un aspetto dell’invenzione, per orientare correttamente la lastra di vetro che deve essere sottoposta alle operazioni di taglio, l’unità 19 è configurata in modo da selezionare in modo automatico se comandare il primo o il secondo sistema automatizzato di squadratura in funzione della forma della lastra e/o in funzione della lunghezza di almeno uno dei bordi della lastra.
Ad esempio, l’unità 19 stabilisce se il bordo frontale 26 ha una lunghezza maggiore di una data soglia, o se il rapporto tra le lunghezze dei bordi 26 e 33 è maggiore di una data soglia (tipicamente tra 0 e 0,2), per poter impiegare efficacemente il primo sistema automatizzato di squadratura. In particolare, tali soglie sono memorizzate nell’unità 19 e possono essere definite da valori assoluti o da valori variabili in base alle condizioni operative e/o alle caratteristiche dimensionali della macchina 1 (ad esempio la distanza tra due tasselli 25 consecutivi).
Le informazioni sulla forma e/o sulle dimensioni della lastra sono contenute (implicitamente o esplicitamente) in un programma di taglio che è memorizzato nell’unità 19. In alternativa o in combinazione alle informazioni del programma di taglio, l’unità 19 potrebbe ricevere segnali da opportuni sensori (ad esempio telecamere o fotocamere) utilizzati per determinare la forma e/o le dimensioni in pianta della lastra da squadrare e poi da tagliare.
In base all’esito della valutazione automatica eseguita dall’unità 19, l’unità 19 comanda il sistema di squadratura selezionato, ossia il primo sistema automatizzato di squadratura (ossia il ponte 24 e/o il dispositivo 5), per appoggiare il bordo frontale 26 sullo spallamento A, oppure il secondo sistema automatizzato di squadratura (ossia l’attuatore 37) per appoggiare il bordo laterale 33 sullo spallamento B.
Da quanto appena indicato, appare evidente come la soluzione descritta e rivendicata ha due sistemi automatizzati di squadratura che definiscono spallamenti A e B ortogonali tra loro e vengono scelti in modo automatico dall’unità 19 ed in alternativa l’uno all’altro, in base alla tipologia di lastra da tagliare. In particolare, il secondo sistema automatizzato di squadratura viene selezionato se è necessario orientare con precisione lastre 2 che hanno un lato minore relativamente piccolo, rivolto verso l’uscita della macchina 1. Ne deriva che la macchina 1 è estremamente flessibile e non richiede interventi degli operatori, in quanto autonomamente utilizza la migliore squadratura, caso per caso.
Per il secondo sistema automatizzato di squadratura, l’organo 35 oppure una ventosa disposta al di sotto del piano di appoggio 4 consentono di evitare azioni sulla superficie superiore della lastra, per cui non danneggiano eventuali rivestimenti superficiali della lastra stessa.
Nel contempo, le soluzioni proposte sono estremamente semplici. In particolare, il dispositivo 30 descritto sopra è estremamente semplice da realizzare dal punto di vista costruttivo, ha un numero limitato di pezzi e ha un costo contenuto. Per di più, il dispositivo 30 occupa un ingombro limitato, non richiede modifiche rilevanti alle macchine attualmente in produzione per essere installato e, addirittura, potrebbe essere montato su macchine già in funzione, aggiornando i software delle unità di comando.
Inoltre, l’installazione del dispositivo 30 sul ponte 12 (o sul ponte 24) permette di utilizzare un supporto normalmente presente nelle macchine da taglio.
Inoltre, quando la lastra 2 deve essere traslata longitudinalmente per essere disposta nella desiderata posizione di taglio, l’interazione tra il bordo laterale 36 e l’organo 35 non altera le condizioni operative di tale traslazione, ma consente di mantenere la squadratura in modo estremamente semplice ed efficace.
Da quanto precede appare evidente che, nella macchina 1 descritta con riferimento alle figure allegate, possono essere apportate modifiche e varianti, che non esulano dal campo di protezione della presente invenzione, come definito nelle rivendicazioni allegate.
In particolare, come accennato sopra, il dispositivo 30 potrebbe avere caratteristiche strutturali diverse da quelle descritte, e/o potrebbe essere collocato e/o supportato diversamente. Ad esempio, il dispositivo 30 potrebbe essere disposto a monte del ponte 12.
Inoltre, il dispositivo 22 potrebbe essere disposto in posizioni diverse da quella illustrata, o addirittura essere assente.
Inoltre, la movimentazione longitudinale del vetro, nell’uno o nell’altro dei due sensi, potrebbe essere ottenuta tramite modalità diverse da quelle descritte sopra. Ad esempio, lo spallamento B potrebbe definire anche un sistema di trascinamento, oltre ad un riferimento laterale (a questo proposito, almeno uno dei rulli definenti i tasselli 32 potrebbe essere motorizzato per ruotare attorno al proprio asse).
Inoltre, il primo sistema automatizzato di squadratura potrebbe comprendere componenti diversi dai tasselli 25 e/o dal ponte 24: ad esempio, lo spallamento A potrebbe essere supportato da un ponte di riscontro e/o di spinta disposto a monte del ponte 12: in questo caso, durante la squadratura lo spallamento A si appoggia su un lato posteriore della lastra, rivolto verso l’ingresso della macchina 2; e/o lo spallamento A potrebbe essere supportato da un ponte disposto al di sopra del piano di appoggio 4.
Inoltre, la stazione di taglio 11 potrebbe essere sostituita da due stazioni distanziate longitudinalmente tra loro, dove eseguire rispettivamente le operazioni di incisione e di troncaggio (la presente invenzione può essere applicata in corrispondenza di una sola o di entrambe tali stazioni).
Infine, la macchina 1 potrebbe prevedere la possibilità di selezionare anche manualmente quale dei due sistemi di squadratura utilizzare, in aggiunta alla funzione di selezione automatica effettuata dall’unità 19.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1.- Macchina di taglio di lastre di vetro (1), comprendente: - un piano di appoggio (4) per almeno una lastra di vetro da tagliare (2); detto piano di appoggio estendendosi lungo una direzione longitudinale orizzontale (6) da un ingresso ad un’uscita; - una unità di comando (19); - un gruppo di taglio (18) comandato da detta unità di comando (19) in modo da eseguire almeno una operazione di taglio in corrispondenza di un ponte di taglio (12), trasversale alla direzione longitudinale (6); - un primo sistema di squadratura comprendente: a) un primo spallamento di riferimento (A) disposto ortogonalmente alla direzione longitudinale (6); b) un dispositivo di movimentazione longitudinale (5;24) comandato da detta unità di comando (19) in modo da appoggiare, l’uno contro l’altro, detto primo spallamento di riferimento (A) ed un bordo frontale o posteriore della lastra di vetro da tagliare (2); - un secondo spallamento di riferimento (B) disposto parallelamente alla direzione longitudinale (6); caratterizzata dal fatto che detto secondo spallamento di riferimento (B) costituisce parte di un secondo sistema di squadratura, comprendente un dispositivo di movimentazione trasversale (30) comandato da detta unità di comando (19) in modo da spostare la lastra di vetro da tagliare (2) lungo un asse (31) trasversale alla direzione longitudinale (6) fino ad appoggiare un primo bordo laterale (33) della lastra di vetro da tagliare (2) contro detto secondo spallamento di riferimento (B); detta unità di comando (19) essendo configurata in modo da selezionare e comandare l’uno o l’altro dei detti primo e secondo sistema di squadratura in funzione della forma della lastra di vetro da tagliare (2) e/o in funzione della lunghezza di almeno uno dei bordi della lastra di vetro da tagliare (2). 2.- Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto dispositivo di movimentazione trasversale (30) comprende un organo di spinta (35) mobile parallelamente a detto asse (31) e mobile tra: - una posizione attiva, in cui l'organo di spinta (35) è disposto al di sopra di detto piano di appoggio (4) ad una altezza tale da impegnare e spingere un secondo bordo laterale (36) della lastra di vetro da tagliare (2), opposto a detto primo bordo laterale (33); ed - una posizione inattiva, in cui l'organo di spinta (35) è al di fuori dello spazio previsto su detto piano di appoggio (4) per lo spessore della lastra di vetro da tagliare (2). 3.- Macchina secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detto organo di spinta (31) è definito da un rullo avente un asse (46) che è verticale quando detto organo di spinta (35) è disposto nella posizione attiva; detto rullo essendo girevole folle attorno al suo asse (46), almeno quando è disposto nella posizione attiva. 4.- Machina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto dispositivo di movimentazione trasversale (30) è disposto al di sopra di detto piano orizzontale (4). 5.- Macchina secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detto dispositivo di movimentazione trasversale (30) è supportato da detto ponte di taglio (12). 6.- Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzata dal fatto che detto dispositivo di movimentazione trasversale è disposto al di sotto di detto piano di appoggio (4). 7.- Macchina secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto di comprendere un ponte di riscontro (24), il quale è mobile lungo detta direzione longitudinale (6) sotto il comando di detta unità di comando (19) è disposto al di sotto di detto piano di appoggio (4) e supporta detto dispositivo di movimentazione trasversale. 8.- Macchina secondo la rivendicazione 6 o 7, caratterizzata dal fatto che detto dispositivo di movimentazione trasversale comprende una ventosa mobile lungo detto asse (31). 9.- Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto dispositivo di movimentazione trasversale (30) è disposto a valle di detto ponte di taglio (12), considerando un senso di avanzamento longitudinale da detto ingresso verso detta uscita. 10.- Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto asse (31) è definito da un asse rettilineo orizzontale, ortogonale a detta direzione longitudinale (6).
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