IT201600091431A1 - Utensile pieghevole - Google Patents

Utensile pieghevole

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IT201600091431A1
IT201600091431A1 IT102016000091431A IT201600091431A IT201600091431A1 IT 201600091431 A1 IT201600091431 A1 IT 201600091431A1 IT 102016000091431 A IT102016000091431 A IT 102016000091431A IT 201600091431 A IT201600091431 A IT 201600091431A IT 201600091431 A1 IT201600091431 A1 IT 201600091431A1
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IT
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handle
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Alberto Gariboldi
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Alberto Gariboldi
Ravot Fiammetta
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Description

DESCRIZ IONE
UTENSILE PIEGHEVOLE
La presente invenzione ha per oggetto utensile pieghevole del tipo precisato nel preambolo della prima rivendicazione.
L’oggetto della presente invenzione è un utensile comprendente un manico e una parte attiva (identificabile ad esempio in una lama, un puntatore laser, un cavatappi o altro) mobile rispetto al manico così da assumere una configurazione di uso in cui la parte attiva è esterna al manico permettendo l’utilizzo dell’utensile e una configurazione di non uso in cui la parte attiva è inserita nella sede del manico impedendo l’utilizzo dell’utensile.
Come noto, uno degli utensili pieghevoli più comuni sono i coltelli pieghevoli detti anche coltelli a serramanico.
Tali coltelli presentano, in aggiunta al manico e alla lama identificante la parte attiva dell’utensile, un perno incernierante lama e manico così che ruotando la lama possa rientrare nel manico celando il tagliante.
Nella configurazione di non uso, essendo la parte attiva pressoché interamente alloggiata nell’impugnatura, i coltelli pieghevoli, così come gli altri strumenti pieghevoli, presentano una piccola porzione della parte attiva ricavata, nel caso di coltello, in corrispondenza del dorso della lama, in vista e dotata di un’incisione di presa per l’utilizzatore.
La tecnica nota sopra citata presenta alcuni importanti inconvenienti.
Un primo inconveniente risiede nel fatto che gli utensili pieghevoli, pur presentando dimensioni inferiori agli utensili non pieghevoli, continuano ad avere elevati ingombri a causa della necessità di celare l’intera parte attiva. L’ingombro del manico, in particolare, è notevole e uguale o superiore rispetto all’ingombro della lama o utensile.
Si evidenzia come, essendo questi utensili nati per rispondere a una richiesta di utensili piccoli e facilmente trasportabili, sia rilevante.
Un altro importante inconveniente degli utensili richiudibili è appresentato dalla difficoltà di apertura data dalla limitata porzione di parte attiva in vista quando l’utensile è in configurazione di chiusura.
Per risolvere questo inconveniente sono stati ideati dei particolari utensili pieghevoli a scatto.
Questi utensili pieghevoli sono provvisti di una molla che, al passaggio in configurazione di non uso, si comprime e di un fermo che blocca la molla quando compressa. Al passaggio in configurazione di uso l’utilizzatore preme un pulsante che comanda la rimozione del fermo liberando la molla che spinge la parte attiva al di fuori del manico.
Tuttavia gli utensili pieghevoli a scatto possono incorrere in aperture accidentali che, soprattutto nel caso di coltello a scatto, sono pericolose.
Non ultimo inconveniente è costituito dal fatto che i detti utensili pieghevoli hanno meccanismi di apertura e chiusura molto fragili.
In questa situazione il compito tecnico alla base della presente invenzione è ideare un utensile pieghevole in grado di ovviare sostanzialmente agli inconvenienti citati.
Nell'ambito di detto compito tecnico è un importante scopo dell'invenzione avere un utensile pieghevole di ridotti ingombri e facile apertura.
Un altro importante scopo dell'invenzione è avere un utensile pieghevole pratico e sicuro da utilizzare.
Il compito tecnico e gli scopi specificati sono raggiunti da un utensile pieghevole come rivendicato nell’annessa Rivendicazione 1.
Esecuzioni preferite sono evidenziate nelle sottorivendicazioni.
Le caratteristiche e i vantaggi dell’invenzione sono di seguito chiariti dalla descrizione dettagliata di un’esecuzione preferita dell’invenzione, con riferimento agli uniti disegni, nei quali:
la Fig. 1 illustra un utensile pieghevole secondo l'invenzione;
la Fig. 2 è l’utensile pieghevole di Fig.1 in una diversa configurazione;
le Figg. 3a-3e rappresentano il passaggio dell’utensile pieghevole dalla configurazione di Fig. 1 alla configurazione di Fig. 2; e
le Figg. 4a-4e schematizzano un assieme dell’utensile pieghevole durante il passaggio dalla configurazione di Fig. 1 alla configurazione di Fig. 2.
Nel presente documento, le misure, i valori, le forme e i riferimenti geometrici (come perpendicolarità e parallelismo), quando associati a parole come "circa" o altri simili termini quali "pressoché" o "sostanzialmente", sono da intendersi come a meno di errori di misura o imprecisioni dovute a errori di produzione e/o fabbricazione e, soprattutto, a meno di una lieve divergenza dal valore, dalla misura, dalla forma o riferimento geometrico cui è associato. Ad esempio, tali termini, se associati a un valore, indicano preferibilmente una divergenza non superiore al 10% del valore stesso.
Inoltre, quando usati, termini come “primo”, “secondo”, “superiore”, “inferiore”, “principale” e “secondario” non identificano necessariamente un ordine, una priorità di relazione o posizione relativa, ma possono essere semplicemente utilizzati per più chiaramente distinguere tra loro differenti componenti.
Con riferimento alle Figure citate, l’utensile pieghevole secondo l'invenzione è globalmente indicato con il numero 1.
Esso è identificabile ad esempio in un coltello, un puntatore laser, un cavatappi, una forchetta, un cucchiaio, una penna USB, un seghetto o altro utensile atto a definire una configurazione di uso (Figg. 2, 3e, 4e) in cui è possibile utilizzare l’utensile 1 e una configurazione di non uso (Figg. 1, 3a, 4a) in cui non è possibile utilizzare l’utensile 1. In alcuni casi, l’utensile pieghevole 1 definisce una supplementare configurazione di utilizzo intermedia tra la configurazione di uso e la configurazione di non uso.
Preferibilmente l’utensile pieghevole 1 è un coltello pieghevole.
L’utensile pieghevole 1 comprende una parte attiva 2 definente un primo asse longitudinale 2a e atta a svolgere una funzione quale, ad esempio, il taglio; un’impugnatura 3 definente un secondo asse longitudinale 3a; un quadrilatero articolato 4 vincolante labilmente la parte attiva 2 all’impugnatura 3.
Detti assi longitudinali 2a e 3a sono preferibilmente baricentrici.
La parte attiva 2 comprende un corpo funzionale 21 identificante la porzione di parte attiva 2 atta a svolgere una funzione dell’utensile pieghevole 1; e un corpo base 22 d’impegno all’impugnatura 3 e opportunamente atto a disporsi tra parte attiva 21 e impugnatura 3 nella configurazione di uso.
Il corpo funzionale 21 si estende sostanzialmente lungo l’asse longitudinale 2a. Esso è solidale al corpo base 22 e opportunamente realizzato in un sol pezzo con il corpo base 22.
Il corpo funzionale 21 è identificabile in un elemento elicoidale nel caso di utensile 1 costituito da un cavatappi; in un emettitore laser nel caso di utensile 1 identificabile in un puntatore laser; in un tridente nel caso di utensile pieghevole 1 identificabile in una forchetta; o in una lama nel caso di utensile 1 identificabile in un coltello o un seghetto.
Preferibilmente, l’utensile 1 è un coltello pieghevole, il corpo funzionale 21 è una lama e il corpo base 22 può rappresentare il nodo (detto anche codolo) di detta lama.
Il corpo base 22 può comprendere una cavità di battuta 22a per l’impugnatura 3 quando l’utensile pieghevole 1 è in configurazione di uso.
Inoltre, Il corpo base 22 può comprendere una protuberanza perpendicolare al primo asse longitudinale 2a estendentesi oltre il corpo funzionale 21 così da identificare, nel caso di utensile 1 identificabile in un coltello, il ramo/braccio di guardia del coltello.
L’impugnatura 3 presenta una lunghezza, calcolata lungo il secondo asse longitudinale 3a, inferiore alla lunghezza della parte attiva 2 calcolata lungo il primo asse longitudinale 2a.
Essa comprende una sede 3b per almeno parte di detta parte attiva 2 e, preferibilmente, del quadrilatero articolato 4.
La sede 3b è sostanzialmente controsagomata alla porzione di parte attiva 2 e, per la precisione, di corpo funzionale 21 in essa disponibile in configurazione di non uso. Di conseguenza, solo il corpo funzionale 21 è atto a essere accolto nella sede 3b, mentre il corpo base 22 rimane al suo esterno.
Opportunamente, l’impugnatura 3 comprende un dente di riscontro 3c atto ad andare in battuta con il corpo base 22 e, per la precisione, con la cavità di battuta 22a quando l’utensile pieghevole 1 giunge in configurazione di uso. Il quadrilatero articolato 4 vincola la parte attiva 2 all’impugnatura 3 permettendo all’utensile pieghevole 1 di passare da una configurazione all’atra variando, durante detto passaggio, l’inclinazione tra gli assi 2a e 3a .
Nella configurazione di non uso il corpo funzionale 21 è almeno parzialmente inserito, opportunamente pressoché interamente, nella sede 3b e gli assi longitudinali 2a e 3a possono divergere tra loro di un angolo sostanzialmente inferiore a 10°, in dettaglio, a 5° più in dettaglio essere pressoché paralleli tra loro. Opportunamente in detta configurazione di non uso il corpo base 22 è esterno alla sede 3b.
Nella configurazione di uso il corpo funzionale 21 è esterno alla sede 3b e il primo asse longitudinale 2a e gli assi longitudinali 2a e 3a possono divergere tra loro di un angolo sostanzialmente inferiore a 10°, in dettaglio, a 5° più in dettaglio possono essere pressoché paralleli tra loro.
Nell’eventuale supplementare configurazione di uso il corpo funzionale 21 è esterno alla sede 3b e gli assi longitudinali 2a e 3a sono tra loro trasversale. Per la precisione, in questa configurazione gli assi 2a e 3a possono divergere tra loro di un angolo sostanzialmente compreso tra 60° e 90°, in dettaglio, tra 75° e 90° e più in dettaglio essere pressoché perpendicolari tra loro.
Il quadrilatero articolato 4 può comprendere almeno un bilanciere superiore 41 incernierato all’impugnatura 3 e alla parte att iva 2 e almeno un bilanciere inferiore 42 incernierato all’impugnatura 3 e alla parte attiva 2 così da permettere all’utensile pieghevole 1 di passare tra le possibili configurazioni (di uso, di non uso ed eventuale supplementare configurazioni di uso) variando l’inclinazione reciproca tra gli assi longitudinali 2a e 3a.
Preferibilmente, il quadrilatero articolato 4 comprende due coppie di bilancieri superiori 41 e inferiori 42 poste da parte opposta alla parte attiva 2.
Per ogni coppia di bilancieri 41 e 42 il quadrilatero 4 può comprendere una prima cerniera 43 definente un primo asse di rotazione tra bilanciere superiore 41 e impugnatura 3 (opportunamente ricavata sul dente di riscontro 3c); una seconda cerniera 44 definente un secondo asse di rotazione tra bilanciere superiore 41 e parte attiva 2 e, per la precisione, corpo base 22; una terza cerniera 45 definente un terzo asse di rotazione tra bilanciere inferiore 42 e impugnatura 3; e una quarta cerniera 46 definente un quarto asse di rotazione tra bilanciere inferiore 42 e parte attiva 2 e, per la precisione, corpo base 22 e più precisamente tra bilanciere inferiore 42 e detta protuberanza del corpo base 22.
I bilancieri 41 e 42 giacciono, rispetto agli assi di rotazione, su distinti piani così da essere sovrapponibili lungo detti assi di rotazione.
Gli assi di rotazione sono tra loro paralleli.
La seconda cerniera 44 e la quarta 46 sono disposte da parti opposte rispetto al primo asse longitudinale 2a. In dettaglio, nel caso di utensile 1 identificale un coltello pieghevole, la seconda cerniera 44 è sul corpo base 22 e prossima al dorso della lama e la quarta cerniera 46 è sul corpo base 22 e prossima al tagliente della lama.
La prima cerniera 43 e la terza cerniera 45 sono da parti opposte rispetto al secondo asse longitudinale 2a. In dettaglio, la prima cerniera 43 è prossima al dente di riscontro 3c.
La distanza tra prima cerniera 43 e seconda 44 e, quindi, tra primo e secondo asse di rotazione è diversa e, opportunamente, inferiore alla distanza tra terza cerniera 45 e quarta 46 ossia tra terzo e quarto asse di rotazione. Per la precisione la distanza tra le cerniere 43 e 44 è pressoché inferiore all’80% e, in dettaglio, compresa sostanzialmente tra il 50% e l’80%, in dettaglio, tra il 60% e il 70% e opportunamente sostanzialmente pari al 65% della distanza tra le cerniere 45 e 46.
Di conseguenza, anche il bilanciere superiore 41 ha una lunghezza diversa e, in dettaglio, inferiore alla lunghezza del bilanciere inferiore 42.
La distanza tra prima cerniera 43 e terza cerniera 45 e, quindi, tra primo e terzo asse di rotazione è diversa e, in particolare, maggiore della distanza tra seconda cerniera 44 e quarta 46 ossia tra secondo e quarto asse di rotazione. Opportunamente, la distanza tra le cerniere 43 e 45 è compresa sostanzialmente tra il 110% e il 140%, in dettaglio, tra il 120% e il 130%, più in dettaglio, e opportunamente pressoché pari al 125% della distanza tra seconda cerniera 44 e quarta cerniera 46.
La distanza tra prima cerniera 43 e seconda cerniera 44, quindi, tra primo e secondo asse di rotazione è diversa e, in particolare, inferiore alla distanza tra prima cerniera 43 e terza 45 ossia tra primo e terzo asse di rotazione. Opportunamente, la distanza tra le cerniere 43 e 44 è compresa pressoché tra il 60% e il 90%, in dettaglio, tra il 70% e l’80% e opportunamente pressoché pari al 74% della distanza tra le cerniere 43 e 45.
Riassumendo, la distanza tra le cerniere 43 e 44 è inferiore alla distanza tra le cerniere 45 e 46 e alla distanza tra le cerniere 43 e 45 che a sua volta è maggiore della distanza tra le cerniere 44 e 46. In dettaglio, la distanza tra le cerniere 43 e 44 è compresa sostanzialmente tra il 50% e l’80% della distanza tra le cerniere 45 e 46 e tra il 60% e il 90% della distanza tra le cerniere 43 e 45 che a sua volta è compresa sostanzialmente tra il 110% e il 140% della distanza tra le cerniere 44 e 46. Più in dettaglio, la distanza tra le cerniere 43 e 44 è compresa sostanzialmente tra il 60% e il 70% della distanza tra le cerniere 45 e 46 e tra il 70% e l’80% della distanza tra le cerniere 43 e 45 che a sua volta è compresa sostanzialmente tra il 120% e il 130% della distanza tra le cerniere 44 e 46. Preferibilmente, la distanza tra le cerniere 43 e 44 è sostanzialmente pari al 65% della distanza tra le cerniere 45 e 46 e pari al 74% della distanza tra le cerniere 43 e 45 che a sua volta è sostanzialmente pari al 125% della distanza tra le cerniere 44 e 46.
Il quadrilatero articolato 4 è sintetizzato nelle Figg. 4a-4e dove il telaio è da identificarsi nell’impugnatura 3, la biella è rappresentata dalla parte attiva 2; il segmento superiore A congiungente le cerniere 43 e 44 schematizza il bilanciere superiore 41; e; il segmento inferiore B congiungente le cerniere 45 e 46 schematizza il bilanciere inferiore 42.
Il quadrilatero articolato 4 nella configurazione di non uso è identificabile in un parallelogramma (schematizzazione di Fig. 4a) dove il segmento superiore A non incrocia (non si accavalla) il segmento inferiore B, ossia con il bilanciere superiore 41 non incrociante (non accavallante) il bilanciere inferiore 42; mentre nella configurazione di uso il quadrilatero articolato 4 identifica un antiparallelogramma (schematizzazione di Fig. 4b) in cui il segmento superiore A incrocia (si accavalla) il segmento inferiore B, ossia con il bilanciere superiore 41 incrociante (accavallante) il bilanciere inferiore 42;
Per passare da un parallelogramma a un anti-parallelogramma o viceversa, il quadrilatero articolato 4 può determinare un cambio, opportunamente in successione, di moto di almeno uno e, preferibilmente, di entrambi i bilancieri 41 e 42. Tale cambio di moto è realizzabile attraverso ad esempio l’arresto o l’inversione del verso di avanzamento ottenibile grazie a un punto morto, ossia una configurazione in cui almeno tre assi di rotazione sono allineati.
Preferibilmente, il quadrilatero articolato 4 può determinare l’inversione di moto del bilanciere inferiore 42 e l’arresto del moto del bilanciere superiore 41.
L’inversione di moto del bilanciere inferiore 42, ossia del segmento inferiore B, si ha quando il quadrilatero articolato 4 attraversa un punto morto in cui sono allineati il primo, il terzo e il quarto asse di rotazione. Tale punto morto è schematicamente rappresentato in Fig. 4c dove si evidenzia l’allineamento de l segmento superiore A alla congiungente le cerniere 46 e 44, ossia alla parte attiva 2.
L’arresto del moto del bilanciere superiore 42 è realizzabile portando a battuta il bilanciere superiore 42 con l’impugnatura 3 e, per la precisione, con il fondo della sede 3b (Fig. 3d).
Si evidenzia come, opzionalmente, l’arresto del bilanciere superiore 41 può essere seguito da un moto dello stesso bilanciere superiore 41 di verso opposto a quello precedente l’arresto.
In alternativa, il quadrilatero articolato 4 può passare da un parallelogramma a un anti-parallelogramma o viceversa grazie a un’inversione di moto del bilanciere inferiore 42 e del bilanciere superiore 42.
In questo caso, oltre al punto morto sopra descritto, il quadrilatero articolato 4 attraversa un punto morto supplementare in cui sono allineati il primo, il secondo e il quarto asse di rotazione (ossia le cerniere 43, 45 e 46) determinando così un’inversione dell’avanzamento del bilanciere superiore 42. Nel punto morto supplementare sono allineati il segmento inferiore B e la congiungente le cerniere 43 e 45, ossia all’impugnatura 3.
Il bilanciere superiore 41 è atto ad almeno parzialmente inserirsi nella sede 3a. Esso può essere di forma sostanzialmente poligonale (per esempio triangolare) e presentare le cerniere 43 e 44 in corrispondenza di due vertici.
Il bilanciere superiore 41 definisce un lato di appoggio 41a al fondo della sede 3b, ossia un lato, sotteso tra prima cerniera 43 e vertice privo di cerniere adiacente a detta prima cerniera 43, atto ad andare in battuta con il fondo della sede 3b limitando la corsa dello stesso bilanciere superiore 41.
Inoltre, almeno nel caso di utensile 1 identificabile in un coltello, il bilanciere superiore 41 può comprendere un lato di presa 41b sotteso tra seconda cerniera 44 e vertice privo di cerniere adiacente a detta seconda cerniera 44 e atto a definire un ramo di guardia del coltello quando l’utensile è in configurazione di uso.
Il bilanciere inferiore 42 è atto ad almeno parzialmente inserirsi nella sede 3a. Esso presenta un profilo arcuato e, opportunamente, un profilo a doppia curvatura o a S.
Infine, il quadrilatero articolato 4 può comprendere un fermo 47 atto a limitare la corsa del bilanciere inferiore 42 andando in battuta con esso quando l’utensile pieghevole 1 giunge in configurazione di uso.
Detto fermo 47 è solidale al bilanciere superiore 41 e opportunamente posto in corrispondenza della prima cerniera 43.
In alcuni casi l’utensile pieghevole 1 può comprendere un dispositivo di arresto 6 atto a bloccare l’utensile pieghevole 1 in configurazione di uso e, se presente, nella supplementare configurazione di utilizzo.
Si sottolinea come il bloccaggio dell’utensi le pieghevole 1 in configurazione di uso e, se presente, nella supplementare configurazione di utilizzo è ottenuto bloccando il bilanciere inferiore 42 tra fermo 47 e dispositivo di arresto 6 impedendo così un moto reciproco tra i bilancieri 41 e 42.
Il dispositivo di arresto 6 può essere vincolato al primo bilanciere 41 e atto a definire una configurazione contratta in cui è allogliato nel primo bilanciere 41 così da permettere uno scorrimento reciproco tra i bilancieri 41 e 42 e, in corrispondenza della configurazione di uso e, se presente, della supplementare configurazione di uso, primo bilanciere 41 una configurazione espansa in cui protrude dal primo bilanciere 41 impedendo uno scorrimento reciproco tra i bilancieri 41 e 42.
Il funzionamento di un utensile pieghevole, sopra descritto in senso strutturale, definisce un innovativo procedimento di apertura di un utensile pieghevole attuabile dallo stesso utensile pieghevole 1.
Il procedimento di utilizzo, schematizzato nelle Figg. 3a-3e, è atto a essere comandato da uno spostamento reciproco tra la parte attiva 2 e l’impugnatura 3 definito dal quadrilatero articolato 4 e comprende una fase di movimentazione iniziale in cui la parte attiva 2 è movimentata rispetto all’impugnatura 3 e i bilancieri 41 e 42 ruotano, rispetto all’impugnatura 3, opportunamente nello stesso verso; una fase di movimentazione intermedia in cui la parte attiva 2 è movimentata rispetto all’impugnatura 3 senza variare il verso di avanzamento e uno solo dei bilancieri 41 e 42 si arresta e/o inverte il verso di avanzamento; e una fase di movimentazione finale in cui la parte attiva 2 è movimentata rispetto all’impugnatura 3 senza variare il verso di avanzamento mentre anche l’altro bilanciere 41 e 42 si arresta e/o inverte il verso di avanzamento.
Opzionalmente, il procedimento di utilizzo può infine comprendere una fase di bloccaggio in cui il dispositivo di arresto 6 blocca il bilanciere inferiore impedendo 42 contro il fermo 47 impedendo un moto reciproco tra i bilancieri 41 e 42.
A titolo di esempio descriviamo il procedimento di utilizzo nel caso di passaggio in configurazione di uso. Il passaggio in configurazione di non uso è sostanzialmente opposto al passaggio in configurazione di uso. Inizialmente, l’utensile pieghevole 1 è in configurazione di non uso e il procedimento di utilizzo prevede che nella fase di movimentazione iniziale (Figg.
3a-3c e 4a-4c) la parte attiva 2 roto-trasli fino a che il quadrilatero articolato 4 giunge al punto morto (Fig.3c e 4c).
In questa fase il bilanciere superiore 41 e il bilanciere inferiore 42 ruotano rispetto all’impugnatura 3 con verso uguale tra loro, ma opposto a quello della parte attiva 2.
Opportunamente nella fase di movimentazione iniziale è variata l’inclinazione tra gli assi longitudinali 2a e 3a.
Al raggiungimento del punto morto, ha inizio la fase di movimentazione intermedia (Figg. 3c-3d e 4c-4d) in cui la parte attiva 2 e il bilanciere superiore 41 ruota rispetto all’impugnatura 3 senza cambiare verso mentre il bilanciere inferiore 42, avendo il quadrilatero oltrepassato il punto morto, ruota rispetto all’impugnatura 3 con verso opposto a quello della fase di movimentazione iniziale.
In conclusione, nella fase di movimentazione intermedia il bilanciere superiore 41 e la parte attiva 2 si muovono con verso uguale tra loro, ma opposto a quello del bilanciere inferiore 42.
Opportunamente nella fase di movimentazione intermedia è variata l’inclinazione tra gli assi longitudinali 2a e 3a.
La fase di movimentazione intermedia è conclusa quando il lato di appoggio 41a va a contatto con il fondo della sede 3b.
Ha così inizio la fase di movimentazione finale (Figg. 3d-3e e 4d-4e) in cui il bilanciere superiore 41 arresta la propria corsa mentre la parte attiva 2 e il bilanciere inferiore 42 continua a ruotare rispetto all’impugnatura 3 senza variare verso fino a quando l’utensile pieghevole 1 è in configurazione di uso. In alcuni casi, prima del conseguimento della configurazione di uso, il bilanciere superiore 41 può, dopo l’arresto, ruotare rispetto all’impugnatura 3 con verso opposto a quello avuto nella fase di movimentazione intermedia.
La configurazione di uso è ottenuta quando il dente di riscontro 3c va a battuta con la cavità di battuta 22a e/o il bilanciere inferiore 42 urta contro il fermo 47. In alternativa, la fase di movimentazione intermedia è conclusa al raggiungimento del punto morto supplementare. In questo caso, nella successiva fase di movimentazione finale in cui il bilanciere superiore 41 ruota rispetto all’impugnatura 3 con verso opposto al verso di rotazione avuto nella fase di movimentazione intermedia mentre il bilanciere inferiore 42 ruota rispetto all’impugnatura 3 con verso uguale a quello avuto nella fase di movimentazione intermedia.
Conclusa la fase di movimentazione finale l’utensile pieghevole 1 è in configurazione di uso.
A questo punto il procedimento di utilizzo può prevedere la fase di bloccaggio in cui il dispositivo di arresto 6 blocca il bilanciere inferiore impedendo 42 contro il fermo 47 impedendo un moto reciproco tra i bilancieri 41 e 42.
L'invenzione consente importanti vantaggi.
Un primo vantaggio risiede nel fatto che l’utensile pieghevole 1 presenta, a parità di dimensioni del corpo funzionale 21 (in particolare nel caso di lama), ingombri molto ridotti rispetto agli utensili pieghevoli fino a oggi noti.
Tale aspetto è stato innovativamente ottenuto grazie al particolare quadrilatero articolato 1 che, ponendo solo il corpo funzionale 21 all’interno dell’impugnatura 3, permette di ridurre le dimensioni dell’impugnatura 3 e quindi dell’utensile pieghevole 1.
Un altro vantaggio è quindi rappresentato dalla trasportabilità che caratterizza l’utensile pieghevole 1.
Un altro vantaggio è nella semplicità di apertura dell’utensile pieghevole 1.
Infatti, esso, presentando in configurazione di non uso il corpo base 22 esterno all’impugnatura 3, consente un’agevole presa della parte funzionale e, quindi, una comoda movimentazione della stessa.
Un ulteriore vantaggio è dato dal fatto che l’utensile 1, avendo una pluralità di perni e cerniere è molto robusto rispetto a quelli noti.
L'invenzione è suscettibile di varianti rientranti nell'ambito del concetto inventivo descritto nelle rivendicazioni indipendenti e dei relativi equivalenti tecnici. In tale ambito, tutti i dettagli sono sostituibili da elementi equivalenti e i materiali, le forme e le dimensioni possono essere qualsiasi.

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Utensile pieghevole (1) comprendente - una parte attiva (2) definente un primo asse longitudinale (2a) e atta a svolgere una funzione di detto utensile pieghevole (1); - un’impugnatura (3) definente un secondo asse longitudinale (3a) e comprendente una sede (3b) per almeno parte di detta parte attiva (2); - caratterizzato dal fatto di comprendere: - un quadrilatero articolato (4) vincolante labilmente detta parte attiva (2) a detta impugnatura (3) definendo per detto utensile pieghevole (1) una configurazione di uso e una configurazione di non uso; - e dal fatto che detto quadrilatero articolato (4) comprende - due bilancieri (41, 42) incernierati a detta impugnatura (3) e a detta parte attiva (2) così che detto utensile pieghevole (1) passi tra dette configurazioni variando l’inclinazione reciproca tra detti assi longitudinali (2a, 3a).
  2. 2. Utensile pieghevole (1) secondo la rivendicazione 1, due bilancieri (41, 42) si incrociano reciprocamente quando detto utensile pieghevole (1) passa tra dette configurazioni.
  3. 3. Utensile pieghevole (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui in detta configurazione di non uso detto bilanciere superiore (41) non incrocia detta bilanciere inferiore (42) così che detto quadrilatero articolato (4) è un parallelogramma e in detta configurazione di uso detto bilanciere superiore (41) non incrocia detta bilanciere inferiore (42) così che detto quadrilatero articolato (4) è un anti-parallelogramma.
  4. 4. Utensile pieghevole (1) secondo almeno una rivendicazione precedente, in cui detto quadrilatero articolato (4) comprende una prima cerniera (43) incernierante detto bilanciere superiore (41) a detta impugnatura (3), una seconda cerniera (44) incernierante detto bilanciere superiore (41) a detta parte attiva (2), una terza cerniera (45) incernierante detto bilanciere inferiore (42) a detta impugnatura (3) e una quarta cerniera (46) incernierante detto bilanciere inferiore (42) a detta parte attiva (2); in cui la distanza tra detta prima cerniera (43) e detta seconda cerniera (44) è inferiore alla distanza tra detta terza cerniera (45) e detta quarta cerniera (46) e alla distanza tra detta prima cerniera (43) e detta terza cerniera (45); in cui la distanza tra detta prima cerniera (43) e detta terza cerniera (45) è maggiore della distanza tra detta seconda cerniera (44) e detta quarta cerniera (46).
  5. 5. Utensile pieghevole (1) secondo la rivendicazione precedente, detta distanza tra detta prima cerniera (43) e detta seconda cerniera (44) è compresa sostanzialmente tra il 60% e il 70% di detta distanza tra detta terza cerniera (45) e detta quarta cerniera (46) e tra il 70% e il 80% di detta distanza tra detta prima cerniera (43) e detta terza cerniera (45); e in cui detta distanza tra detta prima cerniera (43) e detta terza cerniera (45) è compresa sostanzialmente tra il 120% e il 130% di detta distanza tra detta seconda cerniera (44) e detta quarta cerniera (46).
  6. 6. Utensile pieghevole (1) secondo la rivendicazione precedente, identificabile in un coltello pieghevole; in cui detta distanza tra detta prima cerniera (43) e detta seconda cerniera (44) è sostanzialmente pari a 0,82 cm; in cui detta distanza tra detta terza cerniera (45) e detta quarta cerniera (46) è sostanzialmente pari a 1,27 cm; in cui detta distanza tra detta prima cerniera (43) e detta terza cerniera (45) è sostanzialmente pari a 1,11 cm; e in cui detta distanza tra detta seconda cerniera (44) e detta quarta cerniera (46) è sostanzialmente pari a 0,89 cm.
  7. 7. Utensile pieghevole (1) secondo almeno una rivendicazione precedente, in cui detti assi longitudinali (2a, 3a) sono baricentrici; in cui detta seconda cerniera (44) e detta quarta cerniera (46) sono poste da parti opposte rispetto a detto primo asse longitudinale (2a); e in cui detta prima cerniera (43) e detta terza cerniera (45) sono da parti opposte rispetto a detto secondo asse longitudinale (2a).
  8. 8. Procedimento di utilizzo di detto utensile pieghevole (1) secondo almeno una rivendicazione precedente - caratterizzato dal fatto di comprendere - una fase di movimentazione iniziale in cui detta parte attiva (2) è movimentata rispetto a detta impugnatura (3) e detti bilancieri (41, 42) ruotano variando l’inclinazione tra detti assi longitudinali (2a, 3a) ; - una fase di movimentazione intermedia in cui detta parte attiva (2) è movimentata rispetto a detta impugnatura (3) senza variare il verso di avanzamento rispetto a detta fase di movimentazione iniziale e in cui uno solo di detti bilancieri (41, 42) si arresta o inverte il verso di avanzamento; e - una fase di movimentazione finale in cui la parte attiva 2 è movimentata rispetto all’impugnatura 3 senza variare il verso di avanzamento mentre anche l’altro di detti bilancieri (41, 42) si arresta e/o inverte il verso di avanzamento.
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