IT201600083082A1 - Stazione di posteggio per veicoli, in particicolare velocipedi - Google Patents

Stazione di posteggio per veicoli, in particicolare velocipedi

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IT201600083082A1
IT201600083082A1 IT102016000083082A IT201600083082A IT201600083082A1 IT 201600083082 A1 IT201600083082 A1 IT 201600083082A1 IT 102016000083082 A IT102016000083082 A IT 102016000083082A IT 201600083082 A IT201600083082 A IT 201600083082A IT 201600083082 A1 IT201600083082 A1 IT 201600083082A1
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parking station
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Moreno Naldi
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Wayelog S R L
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Description

STAZIONE DI POSTEGGIO PER VEICOLI, IN PARTICICOLARE VELOCIPEDI
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente invenzione ha per oggetto una stazione di posteggio per veicoli, in particolare per velocipedi, come biciclette e/o biciclette elettriche o simili.
Le biciclette -ed ancor più le biciclette elettriche- sono diventate nel tempo sempre più attraenti come mezzo di spostamento alternativo, ad esempio nelle città, sia per evitare il traffico che per ridurre i costi di trasporto e preservare un basso impatto ambientale.
Un fattore che ostacola la loro diffusione è tuttavia costituito dalla relativa facilità al furto: le biciclette infatti hanno un peso contenuto e normalmente non sono provviste di complessi sistemi di allarme che le possano difendere in tal senso, essendo, questi ultimi, soventemente costituiti da catene e lucchetti, che, oltre ad essere facilmente tagliabili, necessitano anche di una struttura fissa a cui essere ancorati .
Del resto, visto che la propulsione è affidata in larga parte alla forza dell'utente e che lo spazio di carico è estremamente ridotto, non è neppure pensabile di dotare tali veicoli con dispositivi di sicurezza troppo pesanti o ingombranti.
In questo senso è sentita la necessità di disporre di stazioni di posteggio che siano in grado di proteggere le biciclette dal furto.
Questa necessità si scontra però con uno stato dei fatti che vede in circolazione un gran numero di diversi tipi di bicicletta, ciascuna provvista di un certo tipo di telaio, di un certo manubrio, con o senza portapacchi etc etc.
La predisposizione di una stazione in grado di assicurare rispetto al furto i diversi tipi di bicicletta è quindi una necessità vieppiù sentita, specie nei luoghi densamente popolati, come le città.
Questa necessità inoltre è tanto più sentita quando si pensi ad un parco di biciclette in sharing, formula simile all'affitto temporaneo, che prevede la presenza di plurime stazioni sul territorio, nelle quali stazioni sono prelevabili e depositabili le biciclette direttamente da parte dell'utente, senza supervisione specifica della stazione.
In questo caso è infatti importante che le biciclette possano essere assicurate da eventuali furti in modo sicuro ed a prescindere da eventuali modifiche che le biciclette disponibili possano presentare: se infatti, normalmente, le biciclette in sharing sono tutte uguali, potrebbe darsi il caso che il proprietario del servizio di sharing voglia inserire nuovi modelli, oppure versioni da uomo e da donna, oppure ancora biciclette elettriche e simili.
Una stazione di posteggio per bike-sharing è usualmente progettata espressamente per un certo tipo di biciclette ed è munita di dispositivi di sicurezza, che impegnano le biciclette usualmente al manubrio, in corrispondenza delle ruote o di altre parti.
Questo comporta -naturalmente- che l'introduzione di nuovi o diversi modelli potrebbe risultare facilmente incompatibile con i dispositivi di sicurezza stessi, costringendo il proprietario del servizio di sharing ad utilizzare modelli sempre uguali e/o a sostituirli tutti insieme con diversi modelli; alternativamente il proprietario del servizio dovrebbe verificare la compatibilità delle biciclette con la stazione di posteggio.
Un altro limite deriva dal fatto che le stazioni di posteggio per bike-sharing non sono normalmente utilizzabili per il posteggio (ancorché,magari, dietro pagamento) di biciclette private, perché difficilmente i dispositivi di sicurezza adatti agli specifici modelli di biciclette in sharing si adattano anche a modelli diversi, come quelli in uso tra l'utenza privata, dove la variabilità è rilevante.
Un primo scopo dell'invenzione è quello di superare i limiti delle stazioni dell'arte nota.
Un secondo scopo dell'invenzione è quello di mettere a disposizione una stazione di posteggio che possa alloggiare diversi modelli di veicoli, in particolare di velocipedi, quali biciclette e/o biciclette elettriche, assicurandoli contro il furto, senza richiedere l'installazione sulle biciclette di alcuno specifico dispositivo.
Un altro scopo ancora dell'invenzione è quello di mettere a disposizione una stazione di posteggio in cui possano essere ospitati indifferentemente ed a prescindere dal modello o dalle dotazioni biciclette destinate al bike-sharing e biciclette di utenza privata .
Ancora un altro scopo dell'invenzione è quello di mettere a disposizione una stazione di posteggio che sia facilmente installabile ed autosufficiente a livello energetico.
Questi ed altri scopi dell'invenzione sono raggiunti mediante una stazione di posteggio secondo la prima rivendicazione allegata, avente opzionalmente le caratteristiche delle rivendicazioni dipendenti.
L'idea alla base dell'invenzione è di realizzare una stazione di posteggio per veicoli, in particolare per velocipedi quali biciclette e/o biciclette elettriche, comprendente
- un basamento destinato ad andare in appoggio sul terreno
- un gruppo di fissaggio di telai di biciclette che comprende
- due bracci che si estendono ciascuno su un piano sostanzialmente verticale , i piani che contengono i due bracci essendo sostanzialmente paralleli e distanziati tra loro per definire una zona di fissaggio atta a ricevere, in condizione operativa, un telaio di bicicletta ,
un perno di sicurezza che impegna in modo amovibile estremità libere corrispondenti dei due bracci.
La Richiedente ha infatti compreso che volendo assicurare contro il furto biciclette di diverso tipo o modello avrebbe dovuto realizzare una stazione in grado di impegnarle a prescindere dalle differenze esistenti; la Richiedente ha anche notato che il telaio, pur se diverso da modello a modello, avrebbe potuto prestarsi bene come porzione di impegno della bicicletta, adottando una soluzione che, come nell'invenzione, fosse in grado di far fronte alle differenze tra un modello ed un altro per consentire 1'impegno.
Secondo una caratteristica vantaggiosa, anche indipendente dalle altre caratteristiche, almeno uno dei bracci, preferibilmente entrambi, è oscillante ed infulcrato al basamento; si riesce così a consentire un più semplice adattamento della stazione ad impegnare telai diversi tra loro.
Secondo una caratteristica vantaggiosa, anche indipendente dalle altre caratteristiche, il perno di sicurezza è mobile lungo i bracci, essendo preferibilmente prevista in ciascun braccio una sede asolata di alloggiamento del perno; si riesce così a consentire un più semplice adattamento della stazione ad impegnare telai diversi tra loro.
In alcune forme esecutive particolarmente vantaggiose le ultime due caratteristiche appena enunciate sono combinate, ottenendo così una stazione particolarmente versatile nel fissaggio di diversi tipi di biciclette.
Secondo una caratteristica vantaggiosa, anche indipendente dalle altre caratteristiche, la stazione di posteggio comprende inoltre un dispositivo di impegno per una ruota di una bicicletta, detto dispositivo di impegno essendo accoppiato a detto basamento e provvisto di una sede di alloggiamento di detta ruota di bicicletta, detta sede essendo allineata alla zona di fissaggio.
Secondo una caratteristica vantaggiosa, anche indipendente dalle altre caratteristiche, la stazione di posteggio comprende elementi di bloccaggio in posizione della rotazione di detti bracci oscillanti; in questo modo si riesce a bloccare in modo sicuro una bicicletta senza che il peso della struttura gravi sulla bicicletta stessa.
Secondo una caratteristica vantaggiosa, anche indipendente dalle altre caratteristiche, il perno di sicurezza si estende perpendicolare ai bracci ed è spostabile, preferibilmente traslabile, tra una prima posizione, di chiusura, in cui impegna entrambi i bracci ed una seconda posizione, di apertura, in cui impegna un solo bracci; in questo modo l'impegno/disimpegno della bicicletta sulla stazione è semplice e rapido.
Secondo una caratteristica vantaggiosa, anche indipendente dalle altre caratteristiche, la stazione di posteggio comprende primi mezzi servoassistiti di bloccaggio/sbloccaggio di detto perno; si riesce così ad automatizzare l'operazione di blocco/sblocco rendendola semplice e veloce.
Secondo una caratteristica vantaggiosa, anche indipendente dalle altre caratteristiche, la stazione di posteggio comprende secondi mezzi servoassistiti di azionamento di detto perno; si riesce così ad automatizzare l'operazione della stazione.
Secondo una caratteristica vantaggiosa, anche indipendente dalle altre caratteristiche, la stazione di posteggio comprende terzi mezzi servoassistiti di azionamento di detti bracci ; si riesce così ad automatizzare l'operazione di regolazione della stazione rispetto ad un particolare modello di bicicletta, rendendola semplice e veloce.
Secondo una caratteristica vantaggiosa, anche indipendente dalle altre caratteristiche, la stazione di posteggio comprende una unità di controllo operativamente connessa a detti primi e/o detti secondi e/o detti terzi mezzi servoassistiti e ad una interfaccia utente locale o remota per comandare detti mezzi servoassistiti in funzione di un comando di un utente; si riesce così a controllare da remoto la stazione, potendo renderla adatta ad ospitare, tra l'altro, veicoli in bike-sharing e/o veicoli di un utente privato.
Secondo una caratteristica vantaggiosa, anche indipendente dalle altre caratteristiche, la stazione di posteggio comprende una sorgente di energia elettrica, preferibilmente almeno un pannello fotovoltaico o simili; in questo modo la stazione è una entità autosufficiente a livello energetico e può essere installata praticamente ovunque, senza dover necessariamente prevedere modifiche alle strutture esistenti (es. alle linee di alimentazione elettrica).
Secondo una caratteristica vantaggiosa, anche indipendente dalle altre caratteristiche, la sorgente di energia elettrica alimenta almeno detta unità di controllo e/o detti primi e/o detti secondi e/o detti terzi mezzi servoassistiti; si riesce così a realizzare una stazione che non solo può essere installata praticamente ovunque, ma che riesce anche ad essere azionata da remoto.
Secondo una caratteristica vantaggiosa, anche indipendente dalle altre caratteristiche, la stazione di posteggio comprende una pluralità di gruppi di fissaggio tra loro allineati su due file parallele; si migliora complessivamente la capienza di veicoli che possono essere assicurati alla stazione.
Secondo una caratteristica vantaggiosa, anche indipendente dalle altre caratteristiche, la lunghezza complessiva delle file della pluralità di gruppi di fissaggio è inferiore a 6 metri, preferibilmente compresa tra 4,2 e 5 metri, ed la larghezza complessiva delle file della pluralità di gruppi di fissaggio è minore di 3 metri, preferibilmente minore di 2,5 metri; si riesce così a realizzare una stazione modulare che può essere installata in un normale posteggio per auto di dimensioni standard e che ospita una pluralità di biciclette senza occupare spazio non necessario.
Queste ed altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno più chiaramente dalla seguente descrizione di alcuni esempi esecutivi illustrati nei disegni allegati in cui:
la fig.l illustra una vista prospettica di una prima forma esecutiva di base della stazione dell ' invenzione;
la fig.2 - 5 illustrano viste prospettiche rispettivamente di una seconda, terza, quarta, quinta forma esecutiva, via via più evoluta della stazione dell ' invenzione;
la fig.6 illustra un dettaglio di un particolare della stazione delle figure precedenti.
Con riferimento alla fig. 1 in essa viene mostrata una prima forma esecutiva, di base, della stazione dell'invenzione, indicata con 1 nel suo complesso.
La stazione di posteggio 1 per veicoli, in particolare per velocipedi quali biciclette e/o biciclette elettriche, in questa versione di base viene mostrata nella forma adatta ad ospitare una sola bicicletta B.
La stazione 1 comprende un basamento 2 destinato ad andare in appoggio sul terreno.
Il basamento 2 potrebbe essere fissato sul terreno, ad esempio con appositi mezzi di fissaggio (viti, bulloni o simili) e/o parzialmente cementato; in alternativa il basamento viene realizzato opportunamente appesantito (ad esempio con materiali di zavorra addizionali o realizzato in metallo di adeguato spessore) in modo tale per cui il suo peso supera quello esercitato dalla bicicletta B posteggiata e si evita il ribaltamento.
La stazione 1 comprende poi un gruppo di fissaggio 4 di telai di biciclette connesso al basamento 2.
Nella sua generalità, il gruppo di fissaggio 4 comprende a sua volta due bracci 41 fissati al basamento 2.
In alcune forme esecutive almeno uno dei bracci 41 è oscillante, infulcrato al basamento 2, in altre forme esecutive sono entrambi oscillanti, infulcrati al basamento 2, in altre forme esecutive ancora i bracci 41 sono fissi rispetto al basamento 2.
I bracci 41 si estendono su piani sostanzialmente verticali tra loro paralleli e distanziati così da definire una zona di fissaggio 43 atta a ricevere, in condizione operativa, un telaio di bicicletta.
La zona di fissaggio 43 è sagomata a guisa di fessura o intaglio con estensione verticale, delimitato inferiormente dal basamento 2, lateralmente dai bracci 41 e superiormente dal perno di sicurezza 42, parte del gruppo di fissaggio 4.
II perno 42 impegna in modo amovibile le estremità libere corrispondenti dei due bracci 41, così da liberare o impegnare le estremità stesse e aprire superiormente o chiudere la zona di fissaggio 43.
In alcune forme esecutive, per facilitare l'impegno con il telaio della bicicletta, il perno 42 è spostabile parallelamente all'estensione dei bracci, lungo gli stessi.
A tal fine, con riferimento a fig. 6, sul braccio è prevista una sede asolata -o comunque allungata- in cui scorre il perno 42 nella direzione evidenziata con linea tratteggiata in fig. 6.
In alcune forme esecutive i bracci 41 sono oscillanti e non è prevista la sede asolata 95, in altre forme esecutive i bracci 41 sono fissi ed è prevista la sede asolata 95, in altre forme esecutive ancora i bracci 41 sono fissi e non è prevista la sede asolata 95, infine, in altre forme esecutive ancora i bracci 41 sono oscillanti ed è prevista la sede asolata 95.
Risulta così possibile liberare o assicurare il telaio della bicicletta B nella zona comunemente definita come "canna" della bicicletta, ovvero quella parte di telaio che va dal gruppo pedali al cannotto di sterzo.
Usualmente tale zona è diversamente conformata, a seconda che si tratti di biciclette da uomo, da donna, mountain bike, biciclette da città o altro ancora.
A prescindere dalla conformazione del telaio della bicicletta B, in ogni caso, la presenza dell'intaglio 43 delimitato dai bracci 41 e dal perno 42, consente di alloggiare sostanzialmente qualunque tipo di telaio: 10 stesso presenta in tale zona infatti una estensione longitudinale ed una ridotta larghezza; la Richiedente ha notato che i bracci 41 infatti riescono ad impegnare 11 telaio restando complessivamente aderenti allo stesso, così che la rimozione della bicicletta dalla stazione risulta, una volta che il perno 42 è in impegno su entrambi i bracci 41, sostanzialmente impedita per via del fatto che il manubrio ed i pedali della bicicletta, quando si tenti di rimuoverla, vanno in battuta sui bracci 41, essendo più larghi della distanza tra i bracci 41 stessi.
La stazione di posteggio 1 comprende poi un dispositivo di impegno 3 per una ruota di una bicicletta, di preferenza la ruota anteriore, come in fig. 1.
Il dispositivo di impegno 3 risulta accoppiato al basamento 2 e provvisto di una sede 31 di alloggiamento della ruota la quale viene inserita in condizione operativa al suo interno e mantiene la bicicletta in posizione sostanzialmente verticale.
La sede 31 è preferibilmente allineata alla zona di fissaggio 43, così da consentire il fissaggio della bicicletta con la ruota anteriore non sterzata, come in fig. 1: ciò permette di ottenere sia di semplificare le operazioni di posteggio ed assicurazione della bicicletta alla stazione 1 (in quanto, una volta inserita la ruota nella sede 31, la bicicletta è stabilmente trattenuta in posizione) sia di ridurre lo spazio complessivo occupato.
Per quanto riguarda il perno 42, esso è bloccabile in posizione almeno quando si trova in condizione di impegno di entrambi i bracci 41, così da prevenire il furto della bicicletta una volta assicurata alla stazione 1.
Più in particolare, il perno di sicurezza 42 si estende perpendicolare ai bracci 41 ed è spostabile, preferibilmente traslabile, tra una prima posizione, di chiusura, in cui impegna entrambi i bracci 41 ed una seconda posizione, di apertura, in cui impegna un solo braccio 41.
Al fine di bloccare il perno 42 in posizione di impegno, sono previsti dedicati mezzi di blocco, come serrature, chiavistelli, lucchetti o simili che trattengono il perno 42 nella condizione di impegno dei bracci 41.
Tali mezzi di blocco possono essere, a seconda dei casi, azionabili manualmente oppure di tipo servoassistito o motorizzato essendo a tal fine provvisti di primi mezzi servoassistiti di bloccaggio/sbloccaggio di detto perno 42, non visibili nelle figure allegati.
In modo analogo, anche lo spostamento del perno 42, ad esempio la sua traslazione, tra la condizione di impegno dei bracci 41 e quella di disimpegno di almeno uno di essi, può essere effettuata manualmente, oppure in altre forme più evolute, con secondi mezzi servoassistiti di azionamento di detto perno 42, anche essi non visibili nelle figure allegati.
Tornando ai bracci 41, va da sé che in altre forme esecutive potrebbero essere anche entrambi oscillanti rispetto al basamento 2.
In modo analogo al perno 42, anche l'oscillazione di uno, o entrambi, i bracci 41 può essere impartita manualmente oppure, in forme esecutive più evolute, mediante terzi mezzi servoassistiti di azionamento di detti bracci 41.
In generale, sia i primi che secondi che terzi mezzi servoassistiti o motorizzati di cui sopra possono essere elettrici, pneumatici, idraulici o simili.
A prescindere dalla presenza o meno dei terzi mezzi appena presentati, la stazione di posteggio 1 comprende opzionalmente elementi di bloccaggio in posizione della rotazione di uno o entrambi i bracci 41.
Tali elementi bloccano in posizione almeno uno dei bracci 41, o entrambi, nella loro rotazione rispetto al basamento 2, così che il peso proprio non li porti a ruotare verso terra e ad appoggiarsi al telaio della bicicletta quando posteggiata o al terreno quando la bicicletta non è assicurata alla stazione 1.
In forme esecutive più evolute, come quelle delle figure 2-5, la stazione 1 comprende una pluralità di gruppi di fissaggio 4 tutti realizzati in modo analogo a quanto appena descritto.
Segnatamente la stazione 1 della fig. 2 può ospitare due biciclette, la stazione 1 di fig. 3 ne può ospitare tre.
Le stazioni di fig. 4 e 5 invece ospitano un numero di biciclette superiore su una fila (fig. 4) o su due file parallele (fig. 5); a tal fine vi sono gruppi di fissaggio 4 disposti su una fila o su due file parallele affacciate .
Poiché le stazioni delle fig. 2-5 sono sostanzialmente analoghe alla stazione di fig.l, -per concisione- di esse non viene qui fornita una descrizione dettagliata,ma si rimanda alla descrizione già fornita in relazione ai numeri di riferimento che nelle fig. 2-5 indicano le stesse parti e con la stessa funzionalità di fig. 1.
Giova notare che la stazione di posteggio della fig. 5, comprendente due file parallele ed affacciate di gruppi di fissaggio 4, risulta particolarmente vantaggiosa quando la lunghezza complessiva delle file della pluralità di gruppi di fissaggio è inferiore a 6 metri, preferibilmente compresa tra 4,2 e 5 metri, ed la larghezza complessiva delle file della pluralità di gruppi di fissaggio è minore di 3 metri, preferibilmente minore di 2,5 metri.
In questo caso infatti è possibile disporre la stazione in questione in uno spazio pari a quello occupato da un posto auto (di dimensioni standard) usualmente previsto in un posteggio, senza che la stazione stessa fuoriesca dallo spazio normalmente occupato da un'auto di medie dimensioni.
In questo senso la stazione 1 è particolarmente vantaggiosa, perché può essere installata in ogni luogo in cui sia disponibile uno spazio per auto, come un posteggio pubblico o simili.
Le stazioni delle fig. 3-5 inoltre comprendono una cabina esterna aggiuntiva 90, in cui trovano posto componenti funzionali della stazione.
In particolare, in queste forme esecutive evolute, la stazione di posteggio dell'invenzione comprende un'unità di controllo operativamente connessa a detti primi e/o detti secondi e/o detti terzi mezzi servoassistiti e ad una interfaccia utente locale o remota per comandare detti mezzi servoassistiti in funzione di un comando di un utente.
L'unità di controllo, usualmente sotto forma di un processore, trova posto nella cabina 90, che a tal fine presenta una camera stagna interna dotata di una chiusura di sicurezza con chiavistello, lucchetto o simili, in modo da poter essere installata all'aperto senza sorveglianza.
Con il termine "operativamente connessa" usato più sopra si intende indicare la presenza di una connessione, fisica (es. cavi) o radio (es. wireless), che consente lo scambio di comandi almeno in un senso (dalla unità di controllo ai mezzi servoassistiti).
In questo modo un utente, o un dedicato sistema di controllo in funzione delle indicazioni dell'utente, può autonomamente bloccare/sbloccare la bicicletta agendo sui relativi mezzi servoassistiti, rendendo la stazione particolarmente utile nel campo del bikesharing, in cui le biciclette divengono disponibili all'utente quando quest'ultimo si identifica al sistema (sia per questione di responsabilità che di addebito costi).
Onde rendere maggiormente vantaggiosa la stazione 1, si prevede in forme esecutive evolute, di dotarla di una sorgente di energia elettrica, utile ad alimentare sia l'unità di controllo che i mezzi servoassistiti presenti sulla stazione.
Preferibilmente, sia per semplicità di installazione che per ragioni di tipo ecologico, la sorgente di energia elettrica è un pannello fotovoltaico 91 o simili, montato ad esempio sulla sommità della cabina 90.
La stazione 1 così equipaggiata non solo risulta semplice da utilizzare, ma anche da installare, perché non richiede la fornitura di linee di alimentazione dedicate, potendo essere installata in modo completamente funzionale praticamente ovunque, sul terreno.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Stazione di posteggio (1) per veicoli, in particolare per velocipedi quali biciclette e/o biciclette elettriche, comprendente - un basamento (2) destinato ad andare in appoggio sul terreno - un gruppo di fissaggio (4) di telai di biciclette caratterizzato dal fatto che il gruppo di fissaggio (4) comprende - due bracci (41) che si estendono ciascuno su un rispettivo piano, i piani dei due bracci essendo sostanzialmente verticali e paralleli, distanziati tra loro per definire una zona di fissaggio (43) atta a ricevere, in condizione operativa, un telaio di bicicletta, - un perno di sicurezza (42) che impegna in modo amovibile estremità libere corrispondenti dei due bracci (41).
  2. 2. La stazione di posteggio (1) della rivendicazione precedente, in cui almeno uno dei bracci (41), preferibilmente entrambi, è oscillante ed infulcrato al basamento (2).
  3. 3. La stazione di posteggio (1) della rivendicazione 1 o 2, in cui il perno di sicurezza (42) è mobile lungo i bracci, essendo preferibilmente prevista in ciascun braccio una sede asolata (95) di alloggiamento del perno (42).
  4. 4. La stazione di posteggio (1) di una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre un dispositivo di impegno (3) per una ruota di una bicicletta, detto dispositivo di impegno (3) essendo accoppiato a detto basamento (2) e provvisto di una sede (31) di alloggiamento di detta ruota di bicicletta, detta sede (31) essendo allineata alla zona di fissaggio (43).
  5. 5. La stazione di posteggio (1) della rivendicazione 2, 3 o 4, comprendente elementi di bloccaggio in posizione della rotazione di almeno uno di detti bracci (41).
  6. 6. La stazione di posteggio (1) di una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui il perno di sicurezza (42) si estende perpendicolare ai bracci (41) ed è spostabile, preferibilmente traslabile, tra una prima posizione, di chiusura, in cui impegna entrambi i bracci (41) ed una seconda posizione, di apertura, in cui impegna un solo braccio (41).
  7. 7. La stazione di posteggio (1) di una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente almeno uno tra: primi mezzi servoassistiti di bloccaggio/sbloccaggio di detto perno (42), - secondi mezzi servoassistiti di azionamento di detto perno (42), terzi mezzi servoassistiti di azionamento di almeno uno dei detti bracci (41).
  8. 8. La stazione di posteggio (1) della rivendicazione precedente, comprendente una unità di controllo operativamente connessa a detti primi e/o detti secondi e/o detti terzi mezzi servoassistiti e ad una interfaccia utente locale o remota per comandare detti primi e/o secondi e/o terzi mezzi servoassistiti in funzione di un comando di un utente.
  9. 9. La stazione di posteggio (1) di una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente una sorgente di energia elettrica, preferibilmente almeno un pannello fotovoltaico o simili.
  10. 10. La stazione di posteggio (1) della rivendicazione precedente quando dipendente dalla rivendicazione 8, in cui la sorgente di energia elettrica alimenta almeno detta unità di controllo e/o detti primi e/o detti secondi e/o detti terzi mezzi servoassistiti .
  11. 11. La stazione di posteggio (1) di una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente una pluralità di gruppi di fissaggio (4) tra loro allineati su due file parallele.
  12. 12. La stazione di posteggio (1) della rivendicazione precedente, in cui la lunghezza complessiva delle file della pluralità di gruppi di fissaggio (4) è inferiore a 6 metri, preferibilmente compresa tra 4,2 e 5 metri, ed in cui la larghezza complessiva delle file della pluralità di gruppi di fissaggio è minore di 3 metri, preferibilmente minore di 2,5 metri.
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