IT201600082736A1 - Innesto e gruppo valvolare per camere d'aria. - Google Patents

Innesto e gruppo valvolare per camere d'aria.

Info

Publication number
IT201600082736A1
IT201600082736A1 IT102016000082736A IT201600082736A IT201600082736A1 IT 201600082736 A1 IT201600082736 A1 IT 201600082736A1 IT 102016000082736 A IT102016000082736 A IT 102016000082736A IT 201600082736 A IT201600082736 A IT 201600082736A IT 201600082736 A1 IT201600082736 A1 IT 201600082736A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
coupling
channel
valve
rim
compartment
Prior art date
Application number
IT102016000082736A
Other languages
English (en)
Inventor
Adriano Barbieri
Original Assignee
Barbieri S N C Di Barbieri Nadia E Kalman
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Barbieri S N C Di Barbieri Nadia E Kalman filed Critical Barbieri S N C Di Barbieri Nadia E Kalman
Priority to IT102016000082736A priority Critical patent/IT201600082736A1/it
Publication of IT201600082736A1 publication Critical patent/IT201600082736A1/it

Links

Classifications

    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B60VEHICLES IN GENERAL
    • B60CVEHICLE TYRES; TYRE INFLATION; TYRE CHANGING; CONNECTING VALVES TO INFLATABLE ELASTIC BODIES IN GENERAL; DEVICES OR ARRANGEMENTS RELATED TO TYRES
    • B60C29/00Arrangements of tyre-inflating valves to tyres or rims; Accessories for tyre-inflating valves, not otherwise provided for
    • B60C29/02Connection to rims
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B60VEHICLES IN GENERAL
    • B60CVEHICLE TYRES; TYRE INFLATION; TYRE CHANGING; CONNECTING VALVES TO INFLATABLE ELASTIC BODIES IN GENERAL; DEVICES OR ARRANGEMENTS RELATED TO TYRES
    • B60C29/00Arrangements of tyre-inflating valves to tyres or rims; Accessories for tyre-inflating valves, not otherwise provided for
    • B60C29/005Arrangements of tyre-inflating valves to tyres or rims; Accessories for tyre-inflating valves, not otherwise provided for characterised by particular features of the valve stem
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B60VEHICLES IN GENERAL
    • B60CVEHICLE TYRES; TYRE INFLATION; TYRE CHANGING; CONNECTING VALVES TO INFLATABLE ELASTIC BODIES IN GENERAL; DEVICES OR ARRANGEMENTS RELATED TO TYRES
    • B60C29/00Arrangements of tyre-inflating valves to tyres or rims; Accessories for tyre-inflating valves, not otherwise provided for
    • B60C29/04Connection to tyres or inner tubes
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B60VEHICLES IN GENERAL
    • B60CVEHICLE TYRES; TYRE INFLATION; TYRE CHANGING; CONNECTING VALVES TO INFLATABLE ELASTIC BODIES IN GENERAL; DEVICES OR ARRANGEMENTS RELATED TO TYRES
    • B60C2200/00Tyres specially adapted for particular applications
    • B60C2200/12Tyres specially adapted for particular applications for bicycles

Landscapes

  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Tubes (AREA)
  • Surgical Instruments (AREA)
  • Braking Systems And Boosters (AREA)

Description

INNESTO E GRUPPO VALVOLARE PER CAMERE D'ARIA.
D E S C R I Z I O N E
Il presente trovato ha come oggetto un innesto e un gruppo valvolare per camere d'aria.
Come è noto, gli pneumatici sono involucri deformabili, tipicamente realizzati in mescola, che rivestono i cerchi rigidi di biciclette, motocicli e veicoli in genere.
Gli pneumatici sono mantenuti nella conformazione desiderata, nella quale riescono ad espletare le loro funzioni, grazie all'aria in pressione contenuta in un vano tubolare, direttamente o indirettamente delimitato dai pneumatici stessi, eventualmente in cooperazione con i rispettivi cerchi del veicolo.
Più precisamente, mentre sono note soluzioni realizzative (denominate "tubeless") in cui il vano è direttamente delimitato dall'involucro deformabile e dal cerchio, in altre forme di realizzazione ormai consolidate il vano è interno ad una camera d'aria, un elemento tubolare destinato appunto a cooperare con lo pneumatico.
Più in dettaglio, e con specifico riferimento al settore delle biciclette, gli pneumatici con camera d'aria possono essere suddivisi in due categorie, nelle quali assumono corrispondenti denominazioni: copertoncini e tubolari.
Nei copertoncini, la camera d'aria è ospitata dall'intercapedine delimitata dal cerchio e dall'involucro deformabile stesso, che in questo caso presenta sezione sostanzialmente anulare aperta. Viceversa, nei tubolari, l'involucro deformabile è una sorta di toro a sezione trasversale circolare chiusa, che quindi può ospitare al suo interno la camera d'aria.
Va peraltro osservato come talvolta nella tecnica il termine "pneumatico" (di qualsiasi tipologia) identifichi proprio l'insieme composto dall'involucro deformabile (che assume il nome di carcassa del pneumatico) e dalla camera d'aria (più altri elementi accessori, come il battistrada applicato esternamente sull'involucro) e non il solo involucro deformabile.
In ogni caso, ad ogni pneumatico e alla relativa camera d'aria è associato un rispettivo gruppo valvolare, cui è demandato il compito di mettere in comunicazione il vano con l'esterno, consentendo di immettere aria nella camera (o lasciarla fuoriuscire) e quindi di gonfiare lo pneumatico (o sgonfiarlo) .
Secondo modalità ben note, il gruppo valvolare comprende un corpo principale assialsimmetrico, attraversato da un condotto longitudinale e vincolato alla camera d'aria. Più precisamente, una prima estremità del corpo è annegata nello spessore della camera d'aria, in modo comunque da lasciare la corrispondente estremità del condotto interno affacciata al vano interno della camera d'aria stessa. Il corpo si sviluppa radialmente verso l'esterno, potendosi così inserire in uno o più fori (radialmente allineati) realizzati lungo il cerchio, per poi fuoriuscire con una porzione sporgente verso l'esterno.
Con il condotto interno, il corpo principale pone quindi in comunicazione il vano della camera d'aria (cui è affacciata una estremità del condotto) con l'esterno (dove si trova la porzione sporgente) .
Tipicamente, in corrispondenza della porzione sporgente il condotto è richiuso da uno stantuffo supportato da uno spillo cavo internamente, a sua volta avvitato sulla testa del corpo, corrispondente all'estremità libera della porzione sporgente .
L'immissione di aria nel vano è ottenuta provocando il temporaneo spostamento dello stantuffo e immettendo aria nello spillo mediante una pompa, da agganciare allo spillo stesso in corrispondenza della citata testa.
Tale soluzione realizzativa non è però priva di inconvenienti .
In fase di montaggio, è necessario determinare un accoppiamento stabile fra il corpo principale e il cerchio: tale obiettivo si ottiene avvitando dall'esterno una ghiera filettata sulla porzione sporgente del corpo stesso, fino a forzarla contro la superficie più esterna del cerchio. Tale azione determina contestualmente una trazione sul bordo della camera d'aria, che da parte opposta si porta in pressione contro la superficie più interna del cerchio e quindi, complessivamente, si ottiene il desiderato bloccaggio del corpo sul cerchio.
Al termine delle operazioni sopra descritte però, la porzione sporgente del corpo principale del gruppo valvolare presenta lunghezza di volta in volta differente, in quanto tale parametro dimensionale dipende dalle dimensioni e dalla sagoma trasversale dei componenti coinvolti, e in particolare del cerchio, variabili in funzione delle esigenze e/o delle scelte delle case costruttrici .
L'impossibilità di conoscere e controllare a priori la lunghezza della porzione sporgente del corpo principale rappresenta però un inconveniente assai sgradito, soprattutto quando, dopo il montaggio, tale parametro dimensionale si rivela essere di entità significativa.
Si è infatti già visto che per gonfiare lo pneumatico 1 'utilizzatore deve vincolare una pompa ad uno spillo collocato in corrispondenza della testa del corpo principale, all'estremità della porzione sporgente. Pertanto, quando il corpo principale sporge in modo significativo dal cerchio, mentre 1 'utilizzatore impiega la pompa egli sottopone il corpo a sollecitazioni che, per effetto del braccio elevato, determinano momenti flettenti e torcenti di intensità rilevante, che possono provocare rotture o indesiderate deformazioni .
Compito precipuo del presente trovato è quello di risolvere i problemi sopra esposti, realizzando un innesto e/o un gruppo valvolare che assicurino elevata resistenza alle sollecitazioni, scongiurando o quantomeno limitando il rischio di rotture o deformazioni.
Nell'ambito di questo compito, uno scopo del trovato è quello di realizzare un innesto e un procedimento che consentano di montare un gruppo valvolare su uno pneumatico con camera d'aria, potendo nel contempo controllare la lunghezza della sua porzione sporgente, all'esterno del cerchio .
Un altro scopo del trovato è quello di realizzare un gruppo valvolare in cui la lunghezza della sua porzione sporgente, all'esterno del cerchio, possa essere predeterminata e indipendente dalle dimensioni e dalla forma del cerchio, così come da altri parametri.
Un altro scopo del trovato è quello di realizzare un innesto e/o un gruppo valvolare strutturalmente semplici e versatili, facilmente adattabili a qualsiasi tipologia di pneumatico con camera d'aria e di pompa.
Non ultimo scopo del trovato è quello di realizzare un innesto e un gruppo valvolare che assicurino un'elevata affidabilità di funzionamento, di costi contenuti, sicura applicazione e che risultino facilmente ottenibile partendo da elementi e materiali di comune reperibilità in commercio.
Un altro scopo ancora del trovato è quello di proporre un innesto e un gruppo valvolare che adottino una architettura tecnica e strutturale alternativa a quelle dei gruppi di tipo noto.
Questo compito e questi ed altri scopi che risulteranno maggiormente chiari nel seguito vengono raggiunti da un innesto secondo la rivendicazione 1, da un gruppo secondo la rivendicazione 9 e da un procedimento secondo la rivendicazione 11.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, dell'innesto e del gruppo secondo il trovato, illustrata a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni, in cui:
la figura 1 illustra l'innesto e il gruppo secondo il trovato, in vista assonometrica esplosa;
la figura 2 illustra l'innesto e il gruppo di figura 1 montati su uno pneumatico, in alzato frontale;
la figura 3 mostra l'innesto e il gruppo di figura 1 sezionati secondo un piano longitudinale, in vista parzialmente esplosa.
Con particolare riferimento alle figure citate, è indicato globalmente con il numero di riferimento 1, un innesto per gruppi valvolari 100, che possono trovare tipica applicazione su pneumatici A comprendenti un involucro B (deformabile) posto a rivestimento di un cerchio rigido C di un veicolo .
Giova precisare sin da ora come nell'applicazione tipica lo pneumatico A è destinato a rivestire cerchi C di biciclette, sebbene possa essere utilizzato per cerchi C di altri veicoli.
Più in dettaglio, l'innesto 1 (così come il gruppo 100) è impiegato per involucri B che, secondo modalità ben note, cooperano con una camera d'aria D che delimita internamente un vano E sostanzialmente tubolare, che può essere riempito con un gas in pressione (tipicamente aria).
Giova osservare come lo pneumatico A possa identificare sia il solo involucro B, che l'involucro B stesso e la camera d'aria D con cui coopera (e eventuali altri componenti accessori). Nel settore delle biciclette, o in altri ancora, il trovato può quindi trovare applicazione per pneumatici A (noti anche come "copertoncini "), in cui la camera d'aria D alloggia nell'intercapedine delimitata dall'involucro B, che presenta in questo caso sezione trasversale anulare aperta, e il cerchio C.
Inoltre, l'innesto 1 e il gruppo 100 possono essere validamente impiegati con pneumatici A (denominati anche "tubolari"), in cui la camera D è interamente alloggiata nell'involucro B, che in questo caso assume conformazione toroidale e sezione trasversale circolare chiusa.
Non si esclude comunque l'impiego dell'innesto 1 e/o del gruppo 100 per differenti tipologie di pneumatici A e/o, come detto, di veicoli, senza con ciò fuoriuscire dall'ambito di protezione qui rivendicato .
Secondo il trovato, l'innesto 1 comprende un primo elemento 2 sostanzialmente tubolare, che è assialmente attraversato da un primo canale 3 passante. Il primo elemento 2 può essere ancorato, con una sua prima estremità 2a, al bordo esterno della camera d'aria D, con orientamento radiale. Di fatto cioè, come risulta evidente in particolare dalla figura 3, il primo elemento 2 è affacciato al vano E interno alla camera D con la sua prima estremità 2a, e da lì si sviluppa radialmente verso l'esterno.
Inoltre, l'innesto 1 comprende un secondo elemento 4 sostanzialmente tubolare, che è assialmente attraversato da un secondo canale 5 passante.
Il secondo elemento 4 è idoneo alla cooperazione con una valvola 101 (anche di tipo noto) che è compresa quantomeno nel gruppo 100 e che è in grado di chiudere in modo selettivo il secondo canale 5.
La protezione qui rivendicata ricomprende innanzitutto innesti 1 in cui, come nelle figure allegate, la valvola 101 è un componente separato, distinto dal secondo elemento 4. In tal caso quindi, la valvola 101 non fa parte dell'innesto 1 secondo il trovato ma, come detto, è compresa nel gruppo 100, comunque oggetto della presente trattazione .
Parimenti, l'ambito di tutela qui delineato deve senz'altro intendersi esteso a innesti 1 comprendenti la valvola 101, in questo caso integrata nel secondo elemento 4, che può essere del tipo che verrà descritto nelle prossime pagine o anche differente, comunque in grado di impedire e selettivamente consentire il passaggio di aria. A seguito della progressiva introduzione, dall'esterno, del secondo elemento 4 in almeno un foro F realizzato lungo il cerchio C, un tratto terminale 2b del primo elemento 2 può liberamente e coassialmente inserirsi a tenuta nel secondo canale 5 (avendo precedentemente avuto cura di allineare il primo elemento 2 al foro F), ma solo fino ad una quota predefinita (cioè, lasciando una quota longitudinale predefinita del secondo elemento 4 al di fuori del foro F).
Il raggiungimento della quota predefinita corrisponde infatti ad una configurazione operativa di bloccaggio (nella quale il trovato è illustrato nelle figure 2 e 3), in cui un organo di arresto 6 impedisce automaticamente un ulteriore avanzamento del secondo elemento 4 (verso la camera d'aria D evidentemente) e il secondo elemento 4 stesso è trattenuto (nella configurazione raggiunta) da rispettivi mezzi di ritegno 7, che impediscono un successivo sfilamento dal foro F.
Giova quindi in primo luogo osservare come a seguito dell'inserimento del tratto terminale 2b del primo elemento 2 nel secondo canale 5, i canali 3, 5 (ora allineati) definiscano una via di comunicazione (l'unica) fra il vano E e l'ambiente esterno, via che è richiusa selettivamente dalla valvola 101.
Così, normalmente risulta impedito qualsiasi scambio di aria fra la camera d'aria D e l'ambiente esterno, mentre agendo sulla valvola 101 è possibile immettere aria nel vano E (o farla fuoriuscire) per gonfiare lo pneumatico A (o sgonfiarlo) .
Grazie alla scelta di inserire il tratto terminale 2b nel secondo canale 5 a tenuta, risulta altresì scongiurato il pericolo di perdite di aria: l'aria contenuta nel vano E può fuoriuscire dal secondo canale 5 solo da parte opposta alla prima estremità 2a del primo elemento 2, ovviamente se ciò è consentito dalla valvola 101.
Poiché l'avanzamento del secondo elemento 4 (il suo progressivo inserimento nel foro F e il suo conseguente avvicinamento alla prima estremità 2a e alla camera d'aria D) può avvenire solo fino ad una quota predefinita, scelta a priori, corrispondentemente il secondo elemento 4 sporge all'esterno del cerchio C per una quota longitudinale fissa e definibile a sua volta a priori, con ciò conseguendo sin da ora la scopo prefissato .
In particolare, in una forma di realizzazione di rilevante interesse pratico, proposta nelle figure allegate a scopo illustrativo e non limitativo dell'applicazione del trovato, l'organo di arresto 6 è sostanzialmente costituito da un lembo intermedio 4a, a sezione trasversale maggiorata, del secondo elemento 4.
A seguito dell'introduzione del secondo elemento 4 nel foro F infatti, il lembo 4a si avvicina progressivamente al cerchio C, fino ad appoggiarsi contro una superficie esterna di quest'ultimo in corrispondenza della quota predefinita, per appunto impedire automaticamente un ulteriore avanzamento del secondo elemento 4.
Di fatto quindi, la posizione assunta nella configurazione operativa di bloccaggio dal secondo elemento 4 rispetto al cerchio C e, soprattutto, la lunghezza del suo tratto sporgente, dipendono unicamente da un parametro geometrico facilmente fissabile a priori (indipendentemente dalla tipologia di pneumatico A), ovvero la distanza tra il lembo intermedio 4a e la testa esterna 4b del secondo elemento 4, opposta alla parte avvitata nel primo canale 3.
Giova precisare come qualsiasi conformazione assunta dal lembo intermedio 4a a sezione trasversale maggiorata sia da ritenersi compresa nell'ambito di protezione qui rivendicato.
Utilmente, in una scelta realizzativa di rilevante interesse pratico, proposta anche nelle figure allegate, il lembo intermedio 4a conforma una sorta di ghiera zigrinata, che può essere serrata, in modo senz'altro agevolato, da un rispettivo utensile per la movimentazione facilitata del secondo elemento 4.
Nella forma di realizzazione preferita, illustrata a scopo esemplificativo e non limitativo dell'applicazione del trovato, i mezzi di ritegno 7 comprendono un cannotto 8 internamente filettato, che può essere accoppiato in modo stabile (secondo varie modalità, anche di tipo noto) al cerchio C, coassialmente al foro F. Di fatto quindi, il cannotto 8 viene a trovarsi allineato agli elementi 2, 4 (e ai rispettivi canali 3, 5), oltre che appunto al foro F.
A sua volta, il secondo elemento 4 è almeno parzialmente filettato esternamente, da parte opposta allo spezzone compreso tra la testa 4b e il lembo intermedio 4a: ciò consente al secondo elemento 4 di potersi avvitare nel cannotto 8 durante la sua progressiva introduzione nel foro F e di essere poi trattenuto dal cannotto 8 stesso, in corrispondenza della configurazione operativa di bloccaggio.
Di fatto quindi, nella soluzione preferita l'inserimento del secondo elemento 4 nel foro F (che si realizza per avvitamento) si arresta quando il lembo intermedio 4a si porta in battuta contro la superficie esterna del cerchio C, e in tale condizione (nella configurazione operativa di bloccaggio) , il successivo sfilamento accidentale del secondo elemento 4 è impedito dall'accoppiamento vite-madrevite realizzato fra secondo elemento 4 e cannotto 8.
Più particolarmente, e con ulteriore riferimento alla forma di realizzazione preferita, qui illustrata, il secondo elemento 4 è filettato esternamente in corrispondenza di un suo segmento operativo 4c, distanziato dall'organo di arresto 6 (e preferibilmente terminale) .
A sua volta, nella forma di realizzazione preferita il cannotto 8 si inserisce in un orifizio G, realizzato lunga una lamina interna H del cerchio C e allineato al foro F, a sua volta realizzato lungo una lamina esterna I del cerchio C (definente la citata superficie esterna).
Nella forma di realizzazione preferita quindi, che corrisponde ad un'applicazione in cui il cerchio C presenta due lamine H, I concentriche, il cannotto 8 è inserito (dall'interno) lungo la lamina interna H, in quanto in fase di montaggio ciò si rivela più agevole.
In tal contesto, il segmento operativo 4c filettato esternamente è scelto distanziato dal lembo intermedio 4a, per assicurare un avvitamento ottimale nel cannotto 8, a sua volta distanziato dal foro F.
Non si esclude comunque di inserire (dall'esterno) il cannotto 8 lungo la lamina esterna I (o lungo la unica lamina di cui altri cerchi C possono essere provvisti) , in questo caso accoppiando il cannotto 8 direttamente al foro F.
Più in generale, non si escludono differenti forme di realizzazione dei mezzi di ritegno 7, comunque rientranti nell'ambito di protezione qui rivendicato .
Si osservi come la tenuta, in corrispondenza dell'inserimento del tratto terminale 2b del primo elemento 2 nel secondo canale 5, possa essere ottenuta in vari modi, comunque rientranti nell'ambito di protezione qui rivendicato.
Parimenti, in una forma di realizzazione di rilevante interesse pratico, il primo elemento 2 comprende un organo di tenuta 9, del tipo di un oring o simili, che è alloggiato in una scanalatura circonferenziale 10, a sua volta esternamente realizzata lungo il tratto terminale 2b del primo elemento 2, per ottenere appunto il suo inserimento a tenuta nel secondo canale 5.
Si osservi come il ricorso ad un o-ring (o simili) inserito in una scanalatura 10 esterna, per ottenere l'inserimento a tenuta del tratto terminale 2b del primo elemento 2, sia di facile realizzazione pratica, in quanto richiede un semplice intervento sul tratto terminale 2b, per realizzare appunto la scanalatura 10, e il successivo alloggiamento dell'o-ring, facilmente attuabile .
Con ulteriore riferimento alla forma di realizzazione proposta nelle unite figure a scopo illustrativo e non limitativo dell'applicazione del trovato, il primo elemento 2 è sostanzialmente costituito da un manicotto cilindrico, che può essere annegato nello spessore del bordo esterno della camera d'aria D in corrispondenza della citata prima estremità 2a.
La prima estremità 2a è comunque mantenuta affacciata al vano E della camera D (così da permettere il passaggio di aria per gonfiare o sgonfiare lo pneumatico A) ; inoltre, la prima estremità 2a presenta sezione trasversale ingrossata, così da poter essere più saldamente trattenuta dal bordo della camera d'aria D.
Utilmente, il tratto sporgente del secondo elemento 4, nella configurazione operativa di bloccaggio, presenta esternamente un solco circonferenziale 11, collocato preferibilmente (ma non esclusivamente) in prossimità del lembo intermedio 4a (da parte opposta al segmento operativo 4c) .
Il solco 11 incrementa la praticità d'uso del trovato, in quanto consente l'accoppiamento con un cappuccio di protezione, collocabile a rivestimento del secondo elemento 4.
Si osservi come variando semplicemente il solco 11 (e quindi con minime modifiche al secondo elemento 4 e mantenendo lo stesso primo elemento 2) sia possibile adattare l'innesto 1 a differenti tipologie di cappuccio o comunque predisporlo all'accoppiamento con differenti strutture, assicurando elevata versatilità al trovato.
E' quindi oggetto della presente trattazione (e dell'ambito di protezione qui rivendicato) anche un gruppo valvolare 100, destinato a pneumatici A che, come si è già osservato, comprendono un involucro B posto a rivestimento di un cerchio C rigido di un veicolo. L'involucro B coopera con una camera d'aria D che delimita internamente un vano E sostanzialmente tubolare, che può essere a sua volta riempito con un gas in pressione.
Per quanto concerne l'estensione dell'ambito di applicazione, e della tutela, valgono evidentemente le medesime considerazioni espresse nelle precedenti pagine in relazione all'innesto 1.
Secondo il trovato, oltre ad un innesto 1 presentante una o più delle varie peculiarità illustrate nelle precedenti pagine, il gruppo 100 comprende una valvola 101 di chiusura selettiva del secondo canale 5.
Più precisamente, tale valvola 101 è normalmente posta in ostacolo al libero passaggio di gas nel secondo canale 5 (e quindi anche nel primo canale 3), così da mantenere il desiderato valore di pressione nel vano E.
La valvola 101 può inoltre essere selettivamente (e temporaneamente) disattivata per consentire l'immissione di gas nel vano E (tipicamente mediante una pompa) e/o la fuoriuscita di gas dal vano E (semplicemente lasciando aperto il passaggio e sfruttando la differenza di pressione con l'ambiente esterno) .
E' opportuno specificare come il gruppo 100 secondo il trovato possa innanzitutto comprendere (essere commercializzato con) tre componenti distinti, costituiti appunto dal primo elemento 2, dal secondo elemento 4 e dalla valvola 101. Parimenti, il gruppo 100 può anche semplicemente prevedere (essere commercializzato con) un primo elemento 2 e un secondo componente, in cui sono integrati il secondo elemento 4 e un apparato valvolare (del tipo della valvola 101, del quale si fornirà di seguito un esempio di realizzazione, o anche differente).
In una forma di realizzazione di rilevante interesse pratico, citata a scopo illustrativo e non limitativo dell'applicazione del trovato, la valvola 101 comprende un cilindro 102 che è attraversato assialmente da un condotto passante. Grazie ad una filettatura esterna 103, il cilindro 102 può essere parzialmente avvitato nel secondo elemento 4 (nel secondo canale 5, a sua volta parzialmente filettato internamente) , da parte opposta rispetto alla porzione del secondo elemento 4 destinata all'accoppiamento con il tratto terminale 2b del primo elemento 2.
All'interno del cilindro 102 è quindi scorrevole uno stantuffo 104, che può essere collocato, in almeno una posizione utile, a chiusura del secondo canale 5. Nella soluzione delle figure allegate, ciò è reso possibile dalla forma conferita alla parte terminale dello stantuffo 104, che replica quella di almeno una frazione del secondo canale 5.
Nella posizione utile, lo stantuffo 104 è appunto disposto in modo tale che la sua parte terminale venga a trovarsi in tale frazione, ostruendo completamente il secondo canale 5.
Lo stantuffo 104 è quindi selettivamente moviment abile dalla posizione utile, per consentire l'immissione di gas nel vano E e/o la fuoriuscita di gas dal vano E stesso.
Più in dettaglio, come si evince anche dalle figure allegate, la movimentazione dello stantuffo 104, che consente di estrarlo almeno parzialmente dal secondo canale 5, avviene preferibilmente agendo su un codolo 105 dello stantuffo 104 stesso, che sporge da parte opposta rispetto al cilindro 102 e che si mantiene quindi facilmente accessibile durante l'utilizzo.
Oltre all'innesto 1 e al gruppo 100, costituisce oggetto della presente trattazione (e della tutela qui rivendicata) , anche un procedimento di montaggio di un innesto 1 per gruppi valvolari 100 (e anche, come evidente conseguenza, un procedimento di montaggio di gruppi 100) su pneumatici A. Come già più volte ribadito, tali pneumatici A comprendono un involucro B posto a rivestimento di un cerchio C rigido di un veicolo e cooperante con una camera d'aria D a sua volta delimitante internamente un vano E sostanzialmente tubolare, riempibile con un gas in pressione.
Per quanto concerne l'estensione dell'ambito di applicazione, e della tutela, valgono ancora una volta le medesime considerazioni espresse nelle precedenti pagine in relazione all'innesto 1 e al gruppo 100.
Il procedimento consiste, in una fase a., nel predisporre un primo elemento 2 sostanzialmente tubolare, compreso nell'innesto 1 per gruppi valvolari 100 e assialmente attraversato da un primo canale 3 passante.
Successivamente, in una fase b., il procedimento prevede di predisporre un secondo elemento 4 sostanzialmente tubolare. Il secondo elemento 4 è compreso nell'innesto 1 per gruppi valvolari 100, è assialmente attraversato da un secondo canale 5 passante ed è idoneo alla cooperazione con una valvola 101, compresa nel gruppo 100, di chiusura selettiva del secondo canale 5.
Il procedimento prevede anche, in una fase c., di ancorare radialmente una prima estremità 2a del primo elemento 2 al bordo esterno della camera d'aria D, avendo cura di allineare radialmente il primo elemento 2 stesso ad un foro F realizzato lungo il cerchio C.
Quindi, il procedimento prevede, in una fase d., di introdurre progressivamente, dall'esterno, il secondo elemento 4 nel foro F, con conseguente inserimento a tenuta, libero e coassiale, di un tratto terminale 2b del primo elemento 2 nel secondo canale 5, fino ad una quota predefinita. La quota predefinita corrisponde infatti ad una configurazione operativa di bloccaggio in cui un organo di arresto 6 impedisce un ulteriore avanzamento del secondo elemento 4 e quest'ultimo è trattenuto da rispettivi mezzi di ritegno 7.
Come si è osservato, i mezzi di ritegno 7 possono preferibilmente comprendere un cannotto 8 che, nella forma preferita di attuazione del procedimento, sarà inserito stabilmente dall'interno del cerchio C in una lamina interna H (prima della fase f.).
Il procedimento può inoltre prevedere una fase di accoppiamento della valvola 101 al secondo elemento 4, così da completare il montaggio non solo dell'inserto 1, ma anche del gruppo 100, sullo pneumatico A.
Il montaggio e il funzionamento dell'innesto e del gruppo valvolare secondo il trovato sono quindi già stati sostanzialmente anticipati nelle precedenti pagine, e sono comunque i seguenti.
In fase di montaggio, si prevede di predisporre l'accoppiamento fra primo elemento 2 e camera d'aria D, avendo cura di annegare la prima estremità 2a del primo elemento 2 nel bordo esterno della camera d'aria D, mantenendo nel contempo la prima estremità 2a stessa affacciata al vano E (affinché quest'ultimo possa essere in collegamento con il primo canale 3).
Parimenti, il secondo elemento 4 può essere inserito dall'esterno nel foro F e sospinto verso la camera d'aria D (che è stata preventivamente disposta in modo da allineare il primo elemento 2 al foro F stesso). Ovviamente, quando il secondo elemento 4 intercetta il cannotto 8, il successivo avanzamento si ottiene per avvitamento.
Facendo quindi avanzare il secondo elemento 4 nel foro F (verso la camera d'aria D), il tratto terminale 2b del primo elemento 2 si inserisce a tenuta nel secondo canale 5, definendo una unica via di comunicazione (composta dai canali 3, 5) tra il vano E e l'esterno.
L'avvitamento può così proseguire fino alla quota predefinita, in cui l'organo di arresto 6 impedisce ulteriori avanzamenti: come si è visto, ciò avviene quando il lembo intermedio 4a si porta in battuta contro la superficie esterna del cerchio C.
Si noti come si è sempre fatto riferimento al cerchio C, ma si deve intendere ricompresa nell'ambito di protezione qui rivendicato la possibilità che il lembo intermedio 4a e gli altri componenti coinvolti si riferiscano ad altre superfici al cerchio C solo associate.
Nella configurazione operativa di bloccaggio il vincolo tra primo elemento 2 e il secondo elemento 4 è stabile, in quanto l'accoppiamento vitemadrevite fra il segmento operativo 4c e il cannotto 8, evita lo sfilamento del secondo elemento 4 (che non può nemmeno avanzare, in quanto ciò è impedito dall'organo di arresto 6).
Si ribadisce quindi ancora una volta come, in qualsiasi conformazione del cerchio C e/o per qualsiasi tipologia di pneumatico A, a montaggio terminato il secondo elemento 4 sporga esternamente per la medesima lunghezza, univocamente determinata dalla distanza fra lembo intermedio 4a (appoggiata sulla superficie esterna del cerchio C) e testa 4b.
Come si è già osservato, il passaggio di aria è regolato dalla valvola 101, che si accoppia all'innesto 1 in corrispondenza della testa 4b del secondo elemento 4, sporgente esternamente, laddove peraltro si deve agganciare anche una pompa (secondo modalità di per sé note), quando si vuole gonfiare lo pneumatico A.
Mentre quindi il corpo unico presente nei gruppi valvolari noti (sostituito nel gruppo 100 dall'innesto 1) sporge esternamente per una lunghezza di volta in volta differente, in funzione della conformazione del cerchio C e delle sue dimensioni, ciò non avviene ricorrendo all'innesto 1 secondo il trovato.
Indipendentemente dalla conformazione dei cerchi C (e quindi anche per cerchi C di grandi dimensioni), il secondo elemento 4 sporge sempre e comunque della lunghezza desiderata, scelta quindi sufficiente da consentire un pratico accoppiamento con la pompa (o altri dispositivi), ma non così elevata da determinare un braccio di leva significativo e quindi pericolosi momenti flettenti o torcenti, quando appunto 1'utilizzatore accoppia la pompa alla valvola 101 e/ al secondo elemento 4.
Risulta così conseguito lo scopo prefissato, in quanto è possibile dimensionare il secondo elemento 4 in modo tale da scongiurare il rischio di sottoporre l'innesto 1 e il gruppo 100 (e il secondo elemento 4 in particolare) a eccessive sollecitazioni, rotture o deformazioni indesiderate .
Si è inoltre mostrato come l'innesto 1 e il gruppo 100 siano indubbiamente versatili, potendo essere impiegati o al più facilmente adattati a qualsiasi tipologia di pneumatico A con camera d'aria D, e di pompa.
Il trovato, così concepito, è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
Negli esempi di realizzazione illustrati singole caratteristiche, riportate in relazione a specifici esempi, potranno essere in realtà sostituite con altre diverse caratteristiche, esistenti in altri esempi di realizzazione.
In pratica i materiali impiegati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.

Claims (11)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Innesto per gruppi valvolari (100), per pneumatici (A) comprendenti un involucro (B) posto a rivestimento di un cerchio (C) rigido di un veicolo e cooperante con una camera d'aria (D) delimitante internamente un vano (E) sostanzialmente tubolare, riempibile con un gas in pressione, caratterizzato dal fatto di comprendere un primo elemento (2) sostanzialmente tubolare, assialmente attraversato da un primo canale (3) passante e radialmente ancorabile con una sua prima estremità (2a) al bordo esterno della camera d'aria (D), e un secondo elemento (4) sostanzialmente tubolare, assialmente attraversato da un secondo canale (5) passante e idoneo alla cooperazione con una valvola (101), compresa nel gruppo (100), di chiusura selettiva di detto secondo canale (5), a seguito della progressiva introduzione, dall'esterno, di detto secondo elemento (4) in almeno un foro (F) realizzato lungo il cerchio (C) almeno un tratto terminale (2b) di detto primo elemento (2) essendo liberamente e coassialmente inseribile a tenuta in detto secondo canale (5), fino ad una quota predefinita, corrispondente ad una configurazione operativa di bloccaggio in cui un organo di arresto (6) impedisce automaticamente un ulteriore avanzamento di detto secondo elemento (4) e detto secondo elemento (4) è trattenuto da rispettivi mezzi di ritegno (7).
  2. 2. Innesto, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto organo di arresto (6) è costituito da un lembo intermedio (4a), a sezione trasversale maggiorata, di detto secondo elemento (4), a seguito dell'introduzione di detto secondo elemento (4) nel foro (F) detto lembo (4a) avvicinandosi progressivamente al cerchio (C), fino al suo appoggio contro una superficie esterna del cerchio (C) in corrispondenza di detta quota predefinita, per impedire automaticamente un ulteriore avanzamento di detto secondo elemento (4).
  3. 3. Innesto, secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto lembo intermedio (4a) conforma una sorta di ghiera zigrinata, serrabile da un rispettivo utensile per la movimentazione facilitata di detto secondo elemento (4) .
  4. 4. Innesto, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di ritegno (7) comprendono un cannotto (8) internamente filettato, stabilmente accoppiabile al cerchio (C) coassialmente al foro (F), detto secondo elemento (4) essendo parzialmente filettato esternamente, per il suo avvitamento in detto cannotto (8) durante la sua progressiva introduzione nel foro (F) e il suo trattenimento in corrispondenza di detta configurazione operativa di bloccaggio.
  5. 5. Innesto, secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto secondo elemento (4) è filettato esternamente in corrispondenza di un suo segmento operativo (4c), distanziato da detto organo di arresto (6), detto cannotto (8) essendo inseribile in un orifizio (G) realizzato lunga una lamina interna (H) del cerchio (C) e allineato al foro (F), realizzato lungo una lamina esterna (I) del cerchio (C).
  6. 6. Innesto, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto primo elemento (2) comprende un organo di tenuta (9), del tipo di un o-ring o simili, alloggiato in una scanalatura circonferenziale (10) esternamente realizzata lungo detto tratto terminale (2b) di detto primo elemento (2), per il suo inserimento a tenuta in detto secondo canale (5).
  7. 7. Innesto, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto primo elemento (2) è sostanzialmente costituito da un manicotto cilindrico, annegabile nello spessore del bordo esterno della camera d'aria (D) in corrispondenza di detta prima estremità (2a), mantenuta affacciata al vano (E) della camera (D) stessa e presentante sezione trasversale ingrossata .
  8. 8. Innesto, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il tratto sporgente di detto secondo elemento (4), in detta configurazione operativa di bloccaggio, presenta esternamente un solco circonferenziale (11), per l'accoppiamento con un cappuccio di protezione, collocabile a rivestimento di detto secondo elemento (4) .
  9. 9. Gruppo valvolare, per pneumatici (A) comprendenti un involucro (B) posto a rivestimento di un cerchio (C) rigido di un veicolo e cooperante con una camera d'aria (D) delimitante internamente un vano (E) sostanzialmente tubolare, riempibile con un gas in pressione, caratterizzato dal fatto che comprende un innesto (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti e una valvola (101) di chiusura selettiva di detto secondo canale (5), normalmente posta a ostacolo del passaggio di gas in detto secondo canale (5) e selettivamente disattivabile per consentire l'immissione di gas nel vano (E) e/o la fuoriuscita di gas dal vano (E) stesso.
  10. 10. Gruppo valvolare, secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detta valvola (101) comprende un cilindro (102), attraversato assialmente da un condotto passante e parzialmente avvitabile in detto secondo elemento (4), da parte opposta rispetto alla porzione di detto secondo elemento (4) destinata all'accoppiamento con detto tratto terminale (2b) di detto primo elemento (2), all'interno di detto cilindro (102) essendo scorrevole uno stantuffo (104), collocabile, in almeno una posizione utile, a chiusura di detto secondo canale (5), detto stantuffo (104) essendo selettivamente movimentabile da detta posizione utile per consentire l'immissione di gas nel vano (E) e/o la fuoriuscita di gas dal vano (E) stesso.
  11. 11. Procedimento di montaggio di innesti (1) per gruppi valvolari (100) su pneumatici (A) comprendenti un involucro (B) posto a rivestimento di un cerchio (C) rigido di un veicolo e cooperante con una camera d'aria (D) delimitante internamente un vano (E) sostanzialmente tubolare, riempibile con un gas in pressione, che consiste nel : a. predisporre un primo elemento (2) sostanzialmente tubolare, compreso nell'innesto (1) per gruppi valvolari (100) e assialmente attraversato da un primo canale (3) passante; b. predisporre un secondo elemento (4) sostanzialmente tubolare, compreso nell'innesto (1) per gruppi valvolari (100), assialmente attraversato da un secondo canale (5) passante e idoneo alla cooperazione con una valvola (101), compresa nel gruppo (100), di chiusura selettiva del secondo canale (5); c. ancorare radialmente una prima estremità (2a) del primo elemento (2) al bordo esterno della camera d'aria (D), in allineamento radiale ad un foro (F) realizzato lungo il cerchio (C); d. introdurre progressivamente dall'esterno il secondo elemento (4) nel foro (F), con conseguente inserimento a tenuta, libero e coassiale, di almeno un tratto terminale (2b) del primo elemento (2) nel secondo canale (5), fino ad una quota predefinita, corrispondente ad una configurazione operativa di bloccaggio in cui un organo di arresto (6) impedisce automaticamente un ulteriore avanzamento del secondo elemento (4) e il secondo elemento (4) è trattenuto da rispettivi mezzi di ritegno (7).
IT102016000082736A 2016-08-05 2016-08-05 Innesto e gruppo valvolare per camere d'aria. IT201600082736A1 (it)

Priority Applications (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT102016000082736A IT201600082736A1 (it) 2016-08-05 2016-08-05 Innesto e gruppo valvolare per camere d'aria.

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT102016000082736A IT201600082736A1 (it) 2016-08-05 2016-08-05 Innesto e gruppo valvolare per camere d'aria.

Publications (1)

Publication Number Publication Date
IT201600082736A1 true IT201600082736A1 (it) 2018-02-05

Family

ID=58545033

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT102016000082736A IT201600082736A1 (it) 2016-08-05 2016-08-05 Innesto e gruppo valvolare per camere d'aria.

Country Status (1)

Country Link
IT (1) IT201600082736A1 (it)

Citations (3)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
FR2787064A1 (fr) * 1998-12-14 2000-06-16 Mavic Sa Valve de gonflage pour une roue de bicyclette de type sans chambre a air
US20130186536A1 (en) * 2012-01-19 2013-07-25 Chin Chuan Lee Valve device for tubeless tire
DE102012103455A1 (de) * 2012-04-19 2013-10-24 Yuan-Hung WEN Ventil- und Felgenbandanordnung

Patent Citations (3)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
FR2787064A1 (fr) * 1998-12-14 2000-06-16 Mavic Sa Valve de gonflage pour une roue de bicyclette de type sans chambre a air
US20130186536A1 (en) * 2012-01-19 2013-07-25 Chin Chuan Lee Valve device for tubeless tire
DE102012103455A1 (de) * 2012-04-19 2013-10-24 Yuan-Hung WEN Ventil- und Felgenbandanordnung

Similar Documents

Publication Publication Date Title
ITMI20072231A1 (it) Cerchio per ruota di bicicletta e ruota di bicicletta comprendente tale cerchio
US11673438B2 (en) Bicycle tire repair device
DE202011110209U1 (de) Reifendruckablassvorrichtung
US7309034B2 (en) Air nozzle with a central tube movably received therein to adapt to various positions of a pin in an object to be inflated
US20170009922A1 (en) Quick Connector Structure for a Pneumatic Valve
IT201600082736A1 (it) Innesto e gruppo valvolare per camere d'aria.
BR112015019490A2 (pt) válvula de descarga
BR112014016815B1 (pt) Conjunto e combinação de ventilação de fabricação de compósito emétodo de conexão
DE102018006573A1 (de) Druckmessanordnung für ein Fahrrad
IT201600082758A1 (it) Innesto e gruppo valvolare per camere d'aria
IT201600069496A1 (it) Innesto e gruppo valvolare per camere d'aria
ITMI20102213A1 (it) Dispositivo di serraggio di un cerchio su un apparato per montare/smontare uno pneumatico sul/dal cerchio stesso, e apparato per montare/smontare uno pneumatico comprendente tale dispositivo di serraggio
ITMI962655A1 (it) Struttura di valvola particolarmente per canotti pneumatici
DE102010016294A1 (de) Pumpe zum Pumpen mit hohem Druck/geringem Volumen und mit niedrigem Druck/großem Volumen
DE102012105249A1 (de) Ventilschaft für einen drahtlosen Reifendruckdetektor
DE102019219114A1 (de) Vorrichtung zum Messen des Luftdrucks im Inneren eines Zweiradreifens und Anordnung
ITUB20155293A1 (it) Dispositivo di gonfiaggio provvisto di manometro, in particolare per il gonfiaggio di pneumatici
DE102007021618B4 (de) Tragbare Luftpumpe
TWM558193U (zh) 自行車輪框氣嘴
TW201738106A (zh) 用於無內胎式輪胎之連結器及閥總成及其相關裝配方法
US1346961A (en) Indicator for pneumatic tires
US20050146113A1 (en) Bicycle pump seatpost
IT201900017357A1 (it) Procedimento per la produzione di bossoli di cartucce per fucili a canna liscia.
US1261546A (en) Tire-pressure gage.
IT201800011014A1 (it) Gruppo ruota, particolarmente per una bicicletta