CH679635A5 - Twin lever expansible wire basket for electric toaster - Google Patents

Description

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Descrizione

Il presente trovato si riferisce alle pinze per tostapane, comprendenti una serie di molle a filo sagomate ad U fra loro parallele e distanziate, una coppia di bacchette che intercollegano le estremità dei rami omologhi delle molle a filo, e mezzi di comando manuale associati alle due bacchette per comandarne il reciproco allontanamento ed il conseguente divaricamento elastico dei rami di detto molle a filo da una posizione di chiusura ad una posizione di apertura della pinza.

Nelle pinze note del tipo sopra definito i mezzi di comando manuale per realizzare il divaricamento delie molle a filo sono generalmente constituiti da due sempiici maniglie applicate ad un'estremità delle bacchette e fra loro separabili, oppure da un unica maniglia pure applicata ad una estremità delle bacchette e presentante due pulsanti contraposti fra loro avvicinabili per separare le due bacchette.

In entrambi i casi la manovra di divaricamento delle bacchette, e quindi delle molle a filo, oltre ad essere scomoda e disagevole comporta, a causa della reazione elastica delle molle a filo, un'apertura asimmetrica della pinza: l'entità di separazione fra i rami delle molle a filo è infatti maggiore dalla parte corrispondente alle estremità delle bacchette a cui è applicata la maniglia (o le maniglie), e minore dalla parte oposta, il che può rendere difficile l'introduzione o l'estrazione del prodotto da tostare o tostato, rispettivamente. Questa operazione è inoltre resa ancor più difficile per il fatto che il mantenimento della condizione di apertura della pinza richiede un'applicazione constante da parte dell'utilizzatore della forza di divaricamento sulle due maniglie o sui pulsanti dell'unica maniglia per contrastare il ritorno elastico delle molle a filo verso la posizione di chiusura.

Inoltre la disposizione dei mezzi di comando noti sopra descritti limita, a causa della disuniformità nel divaricamento delle molle a filo, la lunghezza utile della pinza: le pinze note presentano in effetti di norma dimensioni corrispondenti a quelle di un unico toast.

Lo scopo del presente trovato è quello di ovviare ai suddetti inconvenienti, e tale scopo viene raggiunto mediante una pinza per tostapane del tipo definito all'inizio, caratterizzata dal fatto che i suddetti mezzi di comando comprendono due leveraggi a ginocchiera disposti alle estremità opposte delle due bacchette ed azionabili simultaneamente per disporre in modo stabile detto molle a filo nella condizione divaricata.

Grazie a tale caratteristica, l'impiego della pinza viene reso apprezzabilmento più comodo ed agevole rispetto al caso delle pinze convenzionale, in quanto il matenimento delle condizione divaricata realizzata dai due leveraggi a ginocchiera facilita le operazioni di introduzione ed estrazione del prodotto relativamente alla pinza. Inoltre la disposizione dei due leveraggi a ginocchiera consente di effe-tuare un divaricamento sostanzialmente uniforme delle molle a filo lungo la pinza, il che permette di realizzare la pinza stessa con una dimensione in lunghezza maggiore di quella delle pinze convenzionali,

e tale ad esempio da poter accogliere due toast affiancati.

I due leveraggi a ginocchiera sono convenientemente provvisti di rispettivi organi di manovra azionabili in sensi opposti.

Questa caratteristica rende ancora più agevoli e comode le operazioni di apertura e chiusura della pinza da parte dell'utilizzatore.

Preferibilmente ciascun leveraggio a ginocchiera comprende una coppia di bracci articolati ad un'estremità alle due bacchette ed alle estremità opposte ad un perno comune, uno dei due bracci presentando una sporgenza definente l'organo di manovra e la cui rotazione in un verso o nei verso opposto provoca rotazioni reciproche dei due bracci corrispondenti rispettivamente al passaggio del perno comune fra una posizione sollevata in cui esso è situato al disopra delle due bacchette ed una posizione abbassata in cui esso è situato immediatamente al disotto delle due bacchette.

Secondo un altro aspetto del trovato, la pinza comprende un elemento di fondo a vassoio portato dalle molle a filo dalla parte opposta alle suddette due bacchette.

Tale elemento di fondo, che può essere vantaggiosamente collegato alle molle a filo in modo amovibile, funge nell'impiego da raccoglitore di eventuali briciole, evitando che queste penetrino al'interno del tostapane.

II trovato verrà ora descritto dettagliatamente con riferimento ai disegni annessi, forniti a puro titolo si esempio non limitativo, nei quali:

la fig. 1 è una vista schematica in elevazione laterale e parzialmente sezionata di una pinza per tostapane secondo il trovato,

la fig. 2 è una vista in elevazione frontale secondo la freccia II della fig. 1,

la fig. 3 è una vista in pianta dal basso secondo la freccia III della fig. 1,

la fig. 4 e 5 sono due viste in sezione trasversale ed in maggiore scala secondo la freccia IV—IV in due diverse configurazioni della pinza, e la fig. 6 è una vista prospettica della pinza.

Riferendosi ai disegni, con 1 è indicata nel suo insieme una pinza per tostapane formata da una serie di molle a filo sagomate ad U 2 fra loro parallele e distanziate, ciascuna delle quali presenta due rami allungati 2a uniti inferiormente da un giogo 2b. Le molle a filo 2 tendono a mantenersi nella condizione indeformata rappresentata nelle fig. 2 e 4, corrispondente alla condizione di chiusura della pinza 1, in cui i rami 2a convergono alle rispettive estremità libere.

Tali estremità libere delle mole a filo 2 sono inter-collegate da una coppia di bacchette metalliche 3, normalmente saldate alle molle a filo 2.

In pratica le molle a filo 2 e le bacchette 3 definiscono una struttura a gabbia che delimita un ricettacolo per il contenimento di uno o due toast o analoghi prodotti alimentari destinati ad essere riscaldati in un tostapane. Le due bacchette 3 delimitano la cocca di accesso alla pinza 1, attraverso cui il prodotto o i prodotti alimentari possono essere inseriti es es5

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tratti quando la pinza 1 è disposta nella condizione aperta rappresentata nelle fig. 5 e 6. In tale configurazione le bacchette 3 sono fra loro distanziate, grazie alla deformazione elastica delle molle a filo 2, in cui i rami 2a sono fra loro divaricati.

Per comandare l'apertura e la chiusura della pinza 1 sono previsti, secondo l'invenzione, due leveraggi a ginocchiera 4 disposti alle estremità opposte delle due bacchette 3.

Ciascun leveraggio a ginocchiera 4 comprende due bracci 5, 6, normalmente di materia plastica stampata, ciascuno dei quali presenta un'estremità articolata ad una rispettiva bacchetta 3. I due bracci 5 e 6 sono fra loro articolati intorno ad un perno comune 7, parallelo alle due bacchette 3, e ventag-giosamente constituito da un chiodo ad espansione a montaggio irreversibile, come rappresentato in dettaglio nella fig. 1.

Ogni braccio 6 è formato con una sporgenza integrale 8 costituente un organo di manovra manuale per comandare l'azionamente del relativo leveraggio 4 fra le due configurazioni rappresentata nelle fig. 4 e 5.

Nella configurazione della fig. 4 che corrisponde alla condizione chiusa della pinza 1, i due bracce 5 e 6 di ciascun leveraggio 4 formano fra loro un angolo acuto ed il perno comune 7 è disposto al disopra di un piano passante per gli assi delle due bacchette 3. Queste ultime sono, come detto in precedenza, mantenute fra loro accostate grazie alla condizione indeformata dei rami 2a delle molle a filo 2.

A partire da questa configurazione, impartendo all'organo di manovra 8 una rotazione in senso antiorario con riferimento alla fig. 4, si producono il progressivo divaricamento fra i bracci 5 e 6 ed il conseguente abbassamento del perno comune 7. Al termine della rotazione, il leveraggio a ginocchiera

4 si dispone nella posizione della fig. 5 in cui i bracci

5 e 6 formano fra loro un angelo leggermente maggiore di 180° e il perno comune 7 risulta disposto im-mediamente al disotto del piano contenente gli assi delle bacchette 3. Tali bacchette 3 sono fra loro separate a seguito del divaricamento elastico dei rami 2a delle molle a filo 2. Si tratta di una configurazione stabile, la quale si mantiene fintantoché l'organo di manovra 8 non viene ruotato in senso opposto, cioè in senso orario rispetto alla fig. 5, per riportare il perno comune 7 al disopra delle due bacchette 3. Non appena tale perno 7 supera la posizione di punto morto corrispondente all'allineamento con le bacchette 3, il leveraggio a ginocchiera 4 si richiude automaticamente (senza necessità di un'ulteriore spinta sul'organo di manovra 8) a scatto, per effetto del ritorno elastico dei rami 2a della molle a filo 2.

L'entità delle corse di apertura e chiusura dei due bracci 5 e 6 è definita grazie alla presenza di rispettive superfici di arresto 9, 10 formate nel braccio 6 e contro le quali è suscettibile di contrastare il braccio 5.

I due leveraggi a ginocchiera 4 presentano un'in-dentica conformazione: tuttavia, come appare evidente dalle fig. 1 a 3 e 6, essi sono disposti in posizioni invertite l'uno rispetto all'altro, in modo tale per cui le rotazioni di apertura e chiusura dei rispettivi organi di manovra 8 avvengono in sensi opposti: ciò permette di facilitarne l'azionamento simultaneo da parte dell'utilizzatore, che con la mano sinistra aziona un leveraggio 4 e con la mano destra l'altro leveraggio 4. La stabilità della condizione di apertura della pinza 1 permette di facilitare notevolmente le operazioni di introduzione ed estrazione del prodotto alimentare relativamente alla pinza 1. Tali operazioni sono inoltre agevolate grazie al fatto che i due leveraggi 4, situati alle estremità opposte della serie di molle a filo 2, realizzano un divaricamento uniforme con un ampio passagio di accesso alla pinza 1. Tale uniformità consente inoltre di realizzare la pinza 1 con una lunghezza maggiore e ad esempio pari al doppio di quella della pinze convenzionali.

Con 11 è indicato un elemento di fondo sostanzialmente a forma di vassoio disposto all'interno della pinza 1 e fissato in modo amovibile ai gioghi 2b delle molle a filo 2. Come è chiaramente visibile nelle fig.1 a 3, tali gioghi 2b sono intercollegati attraverso una bacchetta mediana 12 parallela alle due bacchette 3, ed i vassoio di fondo 11 è ancorato in prossimità delle sue estremità ad una coppia di gioghi 2b, tramite mollette sfilabili 13.

Nell'impiego, tale vassoio di fondo 11 consente di raccogliere eventuali bricioli o parti del prodotto inserito nella pinza 1, evitando che esse possano penetrare nel tostapane.

Claims (6)

Rivendicazioni

1. - Pinza per tostapane comprendente una serie di molle a filo sagomate ad U fra loro parallele e distanziate, una coppia di bacchette che intercollegano le estremità dei rami omologhi delle molle a filo, e mezzi di comando manuale associati alle due bacchette per comandarne il reciproco allontanamento ed il conseguente divaricamento elastico dei rami di dette molle a filo da una posizione di chiusura ad una posizione di apertura della pinza, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di comando comprendono due leveraggi a ginocchiera (4) disposti alle estremità opposte delle due bacchette (3) ed azionabili simultaneamente per disporre in modo stabile dette molle a filo (2) nella condizione divaricata.

2. - Pinza secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che i due leveraggi a ginocchiera (4) sono provvisti di rispettivi organi di manovra (8) azionabili in sensi opposti.

3. - Pinza secondo la rivendicazione 1 o la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che ciascun leveraggio a ginocchiera (A) comprende una coppia di bracci (5, 6) articolati ad un'estremità alle due bacchette (3) ed alle estremità opposte ad un perno comune (7), uno dei due bracci (6) presentando una sporgenza definente l'organo di manovra (8) e la cui rotazione in un verso o nel verso opposto provoca rotazioni reciproche dei due bracci corrispondenti rispettivamente al passaggio del perno comune (7) fra una posizione sollevata in cui esso è situato al disopra delle due bacchette (3) ed una posizione abbassata in cui esso è situato immediatamente al disotto delle due bacchette (3).

4. - Pinza secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che i bracci (5, 6) presentano ar-

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resti (9, 10) per limitarne la corsa angolare fra dette posizioni sollevata e abassata di detto perno comune (7).

5. - Pinza secondo una qalsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che comprende inoltre un elemento di fondo a vassoio (11) portato dalle molle a filo (2) dalla parte opposta alle suddette due bacchette (3).

6. - Pinza secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che l'elemento di fondo (11) è collegato alle molle a filo (2) in modo amovibile.

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