CH677640A5 - Cardboard blank cutting folding and grooving apparatus - uses suction cutting and grooving rollers to form corrugated double folded blanks - Google Patents
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Description
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Descrizione
L'invenzione si riferisce ad una apparecchiatura per la produzione di manufatti dì carta ripiegati una
0 più volte, del tipo comprendente: una alimentazione continua di nastro; un cilindro di taglio per l'avanzamento con mezzi per effettuare tagli trasversali in cooperazione con lame di un cilindro a lame; sui detto cilindro di taglio, oltre ai mezzi di taglio ed a distanza da essi, mezzi di ritegno in corrispondenza dì almeno una linea dove deve essere effettuata una piegatura trasversale, in modo da ottenere con il veloce avanzamento del cilindro stesso un sollevamento ed un ribaltamento all'ìndietro, lungo detta linea dì piegatura, delia porzione di carta antistante detta linea; un rullo dì pressatura contro detto cilindro di taglio per completare la piegatura; mezzi per interrompere il ritegno lungo detta linea di piegatura, dopo che questa ha superato il rullo di piegatura; e mezzi per allontanare e per raccogliere il pezzo ripiegato ed allontanato. Secondo il perfezionamento in oggetto, detti mezzi per allontanare e per raccogliere il pezzo ripiegato ed allontanato comprendono: un cilindro di prelievo ruotante con almeno una linea di fori di aspirazione atti ad attrarre il pezzo nella zona dì mìnima interdistanza fra cilindro di taglio e cilindro di prelievo; ed altri mezzi per allontanare successivamente i pezzi prelevati e per accumularli.
Detti mezzi per allontanare dal cilindro di prelievo
1 pezzi prelevati e per accumularli in pratica possono comprendere: sul detto cilindro di prelievo scanalature circonferenziali separate da risalti in cui sboccano detti fori della linea dì aspirazione; e mezzi a pettine con i rebbi nelle scanalature per allontanare Î pezzi sopravvenuti lungo detto cilindro dì prelievo.
Vantaggiosamente, può essere previsto un ulteriore cilindro accostato ed analogo al cilindro di prelievo, con scanalature circonferenziali e risalti con fori lungo almeno una linea di aspirazione, disposti per corrispondere alle scanalature ed ai fori di detto cilindro di prelievo nella zona di minima interdistanza fra detti cilindri; uno smistatore con lamine spostabili fra le scanalature circonferenziali dell'uno e quelle dell'altro dei detti due cilindri può essere previsto per deviare i pezzi in arrivo nella zona di minima interdistanza, onde determinare la prosecuzione della loro traiettoria lungo l'uno o l'altro dì detti due cilindri. Mezzi per allontanare i pezzi e per accumularli sono associati al detto ulteriore cilindro e sono analoghi a quelli del cilindro di prelievo.
II trovato verrà meglio compreso seguendo la descrizione e l'unito disegno, il quale mostra una pratica esemplificazione non limitativa del trovato stesso. Nel disegno:
Fig. 1 mostra una vista complessiva in parziale sezione dì una possibile forma di attuazione dell'apparecchiatura;
Figg. 2 e 3 mostrano due particolari ingranditi della Fig. 1;
Fig. 4 mostra una sezione locate secondo IV—IV della Fig. 3;
Fig. 5 mostra un particolare di un estremo del cilindro dì taglio, in sezione locale secondo V-V della Fig. 2;
Fig. 6 mostra una sezione trasversale secondo VI—VI della Fig. 5;
Fig. 7 mostra in sezione una alimentazione multi* pia, di cui la
Fig. 8 è una vista in pianta parziale.
Secondo quanto è illustrato nelle Figg, 1 a 6, il o ciascun nastro N di carta della larghezza di un tovagliolo è rinviato da un rullo 301 verso una superficie triangolare 303, che provoca in modo di per sé conosciuto la piegatura del nastro N lungo una linea di piegatura longitudinale centrale od almeno intermedia o lungo anche più linee di piegatura longitudinali; il nastro così piegato come indicato ad esempio con N2, raggiunge una coppia di cilindri 305, da cui esso è rinviato verso un cilindro di taglio 307 che serve per l'avanzamento ed il taglio trasversale del nastro stesso. Il cilindro di taglio 307 presenta perimetralmente tre organi a lama 309, che sono accolti in corrispondenti cavità del cilindro per risultare non sporgenti dalla superficie del cilindro stesso; i tre organi a lama 309 presentano spìgoli di taglio in posizioni ugualmente distanziate fra loro. Fra due organi a lama 309 contìgui in una posizione equidistante da essi è prevista una fessura 310 e quindi sono previste tre fessure 310, mentre in vicinanza di ciascuno degli organi a lama 309 può essere prevista una eventuale ulteriore fessura aspirante 312, la quale risulta in posizione appena sopravanzata cioè a monte rispetto alla rispettiva lama 309 nel senso del moto indicato dalla freccia f307. Ciascuna delle fessure 310 e 312, che si sviluppa parallelamente all'asse del cilindro, viene formata con una cavità 314 nella parete del cilindro e con una stecca 316 definendo la fessura 310 rispettivamente 312 mediante una sagomatura, la quale può essere costituita con una serie di fessure 316A perpendicolari agli spigoli della stecca 316, in modo da costituire la fessura 310 o 312 come una serie dì aperture allineate. In ciascuna delle cavita 314 può essere creata una depressione lungo una parte della traiettoria circonferen-ziale descritta da ciascuna delle dette cavità 314 con la rotazione del cilindro di taglio 307, per determinare un effetto di aspirazione attraverso la rispettiva fessura 310 o 312. In pratica la aspirazione viene sviluppata lungo un arco A della traiettoria di ciascuna delle cavita 314. Per ottenere questa aspirazione, il cilindro 307 presenta ad almeno una estremità uno spessore discoidale 318, nel quale sono ricavati passaggi 320 circa triangolari in corrispondenza delle cavità 314; questi passaggi 320 si riducono a fessure radiali 321 che sono aperte alla superficie esterna del disco 318. Contro il disco 318 ed in posizione fissa di fronte al cilindro 307 (che ruota insieme al disco 318) è fissata sui supporti del cilindro stesso una cassa 322 con un'ampia cavità 324 che è mantenuta in depressione con adatti mezzi; questa cavità presenta una fessura 326 che si sviluppa per l'ampiezza dell'arco A sopra indicato. II nastro N2 ripiegato che raggiunge tangenzialmente il cilindro 307 viene assoggettato ad un effetto di ritegno dalle fessure 310 e 312, appena queste sono
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coperte dal nastro N2 rinviato sul cilindro 307. L'effetto di aspirazione cessa in corrispondenza della zona di tangenza è di minima interdistanza tra il cilindro 307 ed un cilindro di prelievo 330, che è disposto in vicinanza del cilindro 307 ed in corrispondenza della estremità finale dell'apertura 326. Al cilindro 307 è anche accostato un secondo cilindro 332, che è un cilindro a lame disposto in una posizione intermedia lungo l'arco A in cui si sviluppa l'apertura 326 di aspirazione. Un ulteriore cilindro o rullo 334 è disposto accostato al cilindro 307 fra il cilindro 332 e quello 330, per gli scopi appresso indicati; il cilindro 334 può essere preceduto da un più sottile cilindro (o da una barra levigata) 335 distanziato dai due cilindri 332 e 334. Il cilindro 332 presenta un diametro sostanzialmente corrispondente a quello del cilindro 307 e su dì esso sono montate, in posizioni equidistanti fra loro, tre lame 336 disposte sporgenti dal cilindro 332 stesso e destinate a cooperare ciascuna con uno e stesso degli organi a lama 309 per operare il taglio del nastro N2 in corrispondenza della zona di tangenza cioè di minima distanza fra i cilindri 307 e 332. Ciascuna delle lame 336 viene accolta in una sede ricavata nel cilindro 332, nella quale sede la lama è montata essendo compresa fra due spessori; con 338 è indicato un morsetto di serraggio e di registrazione della posizione della lama rispettiva. Ciascuna delle lame 336 è pertanto registrabile in posizione indipendentemente dalle altre lame, per adattarsi all'organo a lama 309 cioè alla controlama 309 con la quale ciascuna lama deve cooperare senza cambiare la controlama 309 con cui essa deve cooperare. E' possibile così assicurare un regolare funzionamento di taglio fra ciascuna lama 336 e ciascuna controlama 309, che coagiscono sempre Cuna con l'altra. Con f332 essendo indicato il senso di rotazione del cilindro a lame 332 (in modo da avere un movimento concorde delle lame 336 e delle controlame 309 in corrispondenza della zona di taglio) subito a valle di ciascuna delle lame 336 può essere prevista una fessura di aspirazione 340 realizzata analogamente a ciascuna delle fessure 310; una cavità 342 provoca, analogamente alla cavità 314, l'aspirazione dalla fessura 340, venendo posta in comunicazione con una sorgente di depressione attraverso un passaggio 344 sostanzialmente radiale ricavato in un disco non illustrato, in modo analogo a quanto avviene con il passaggio 320 del disco 318 già descritti; i passaggi 344 sono atti a cooperare con una apertura 346 analoga a quella 326 e che si sviluppa in posizione fìssa come illustrato in disegno, per provocare una depressione e quindi un effetto di aspirazione attraverso la fessura 340 quando questa ha superato la zona di minima distanza con il cilindro 307 ed inizia ad allontanarsi dalla superfìcie di questo cilindro. Lo scopo delle eventuali fessure 340 e della loro breve zona di attività in depressione è di impegnare l'estremità anteriore dello spezzone S di nastro che avanza rinviato attorno al cilindro 307 in una zona subito a valle del taglio operato fra la lama 336 e la controlama 309 che operano in vicinanza della fessura 340; la aspirazione operata attraverso la fessura 340 impegna l'estremo iniziale del nastro che è appena stato tagliato e questo estremo iniziale tende ad essere dalla fessura 340 allontanato dal cilindro 307 per «prendere aria» e quindi allontanarsi sempre più dal cilindro 307 con il movimento veloce di quest'ultimo secondo la freccia f307; la sagomatura della apertura 346 può essere tale da ridurre graduamente l'effetto aspirante e di ritegno della eventuale fessura 340. li nastro appena tagliato, e la cui estremità iniziale tende ad essere allontanata dal cilindro 307, viene in ogni caso trattenuto per effetto di aspirazione e depressione dalla fessura 310 che ha iniziato a percorrere l'arco A in cui questa fessura viene assoggettata a depressione e quindi ad aspirazione. Pertanto il nastro appena tagliato «prende aria» fra la linea di taglio operata dalla lama 336 e la successiva fessura di aspirazione 310, mentre da questa fessura 310 il nastro è trattenuto contro la superficie del cilindro; consegue da ciò che la parte di nastro subito seguente una linea di taglio prende aria cioè si distacca dal cilindro 307 fino alla successiva fessura 310 ma è invece trattenuta da quest'ultima, in modo tale per cui il lembo N3 di nastro che «ha preso aria» viene ripiegato in corrispondenza della fessura 310 che lo trascina fino di fronte al cilindro o rullo 334; il cilindro o rullo 334 provoca uno schiacciamento del lembo N3, che viene così piegato ancora più nettamente in corrispondenza della fessura 310 che ha trattenuto lo spezzone di nastro; la eventuale fessura 312 trattiene l'estremo posteriore dì ciascuno spezzone S di nastro N2. Il cilindro o barra 335 accompagna il lembo sollevato in modo da agevolare l'inserimento di esso sotto il cilindro 334. Il materiale nastriforme N2, longitudinalmente piegato e che è suddiviso in spezzoni S da successive lame 336, è quindi ripiegato una seconda volta nel senso trasversale della piegatura longitudinale già subita e quindi si presenta fra il cilindro 307 ed il cilindro 330 ripiegato in quattro ed ancora trattenuto dall'effetto di depressione dalla fessura 310 a da quella 312 fino al termine dell'arco A, cioè fino in corrispondenza della zona di minima distanza fra i cilindri 307 e 330.
Il cilindro 330 presenta una serie di scanalature circonferenziali 350, mentre fra scanalature 350 contigue si creano risalti anulari. In corrispondenza dei risalti anulari sboccano fori 352 disposti su tre file longitudinali, i quali entrano in comunicazione con una cavità 354 interna al cilindro 330; la cavità 354 può essere limitata lungo un arco C della circonferenza, i fori 352 rimanendo in tal caso chiusi lungo l'arco complementare, per la presenza di una parete 356 fissa di otturazione di questi fori 352. Lungo l'arco C, che ha inizio poco prima della zona di minima interdistanza fra il detto cilindro 330 ed il cilindro 307, i fori 352 esercitano un effetto di aspirazione e quindi di ritegno per depressione del materiale tagliato e ripiegato, agendo sul lembo N3 del detto materiale, quando il tovagliolino - delimitato fra due tagli operati dalle successive lame 336 - raggiunge la detta zona di mìnima distanza tra i cilindri 307 e 330 trattenuto dalla depressione delle fessure 310 e 312, la quale depressione cessa di operare questo effetto di ritegno al termine dell'arco A di aspirazione. Il tovagliolino, separato dai due tagli successivi e ripiegato in corrispondenza della fessura 310, può essere trascinato, in cooperazione all'effetto di aspi5
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razione della fessura 310, anche dalla presenza di eventuali cinghiette 358 rinviate fra il cilindro o rullo 334 e le gole anulari 350 dei cilindro 330; queste cinghiette si adagiano sul cilindro 307, nella zona di esso compresa tra il cilindro o rullo 334, e sul cilindro 330, distaccandosi dalla superficie del cilindro 307 molto in vicinanza della zona di minima interdistanza tra questo cilindro ed il cilindro 330. Con ciò si assicura in ogni caso l'avanzamento del tovagliolino lungo il cilindro 307 e fino ad adagiarsi sul cilindro 330 per esservi trattenuto dall'effetto di aspirazione operato attraverso i fori 352 del cilindro 330. Consegue da ciò che - ruotando il cilindro 330 secondo la freccia f330 con la stessa velocità periferica del cilindro 307 e quindi del nastro N2 - i tovagliolini ripiegati in quattro dalle operazioni sopra descritte vengono ulteriormente trascinati lungo il cilindro 330 a partire dalla zona di minima interdistanza tra i cilindri 307 e 330 e sui risalti anulari tra le gole anulari 350, per poi essere accumulati in appositi organi di accumulo in un numero desiderato per costituire una confezione. Eventuali ulteriori fori 353 possono essere disposti dietro I fori 352 di ciascuna fila, per assicurare l'aderenza del tovagliolino sulle costole del cilindro 330.
Per attuare questo accumulo, si utilizza sia il cilindro 330 sia un ulteriore cilindro 360 simile a quello 330 ed affiancato a quest'ultimo ad una certa distanza dai cilindro 307. Anche il cilindro 360 presenta gole anulari 362 analoghe a quelle 350, risalti anulari fra dette gole 362, file longitudinali di fori 364 analoghi a quelli 352 in corrispondenza dei risalti anulari compresi fra gole anulari 362 contigue, ed eventuali fori successivi, analoghi a quelli 353.1 fori 364 vengono posti in comunicazione con una cavità in depressione 366 interna al cilindro 360 in corrispondenza di un arco D delimitato da una struttura fissa 368 analoga a quella 356; l'arco D è sviluppato sostanzialmente in modo molto più limitato dell'arco C, e cioè fra la zona di minima interdistanza con il cilindro 330 e la lìnea inferiore del cilindro 360 stesso, mentre l'arco di apertura C delimitato dalla struttura 356 si estende per un arco maggiore, dalla zona dì minima distanza fra i cilindri 307 e 330 fino alla linea inferiore del cilindro 330; il cilindro 360 ruota secondo la freccia f360 per avere un movimento concorde con il cilindro 330 nella zona di minima interdistanza fra questi due cilindri, e Gon una velocità periferica corrispondente a quella del cilindro 307 e del cilindro 330. In alternativa ai fori successivi a quelli 352 e 364 (come i fori 353), possono essere previste guide a lamina che sì estendono subito all'esterno dei cilindri 330 e 360; a valle della zona di minima distanza fra i due cilindri 330 e 360, queste guide a lamina possono essere associate ad un congegno smistatore qui di seguito descritto.
In corrispondenza della zona di minima interdistanza fra i due cilindri 330 e 360, essendo ciascuna delle gole anulari 350 corrispondente ad una delle gole anulari 362, viene predisposto un congegno smistatore 370 per operare una deviazione del tovagliolino trasferito dal cilindro 307 al cilindro 330 dopo che questo tovagliolino ha percorso la traiettoria fra la zona di minima interdistanza fra i cilindri 330 e 307 e la zona di minima interdistanza fra i cilindri 330 e 360; si noti che I tovagliolini sul cilindro 307 e su quello 330, essendo ripiegati, risultano fra loro distanziati. Lo smistatore 370 consente di imporre alternativamente ai tovagliolini in arrivo o la prosecuzione del percorso con il cilindro 330 oppure il trasferimento sul cilindro 360; il congegno smistato-re 370 opera una commutazione del funzionamento ogni volta dopo il passaggio di un numero di tovagliolini prefissato, ad esempio dopo il passaggio di trenta tovagliolini, per costituire pacchi di un corrispondente numero di tovagliolini al di sotto del cilindro 330 e successivamente al di sotto del cilindro 360 e vice versa; i pacchi di tovagliolini formati sotto il cilindro 330 possono avere un numero di tovagliolini uguale o differente da quello dei pacchi formati sotto il cilindro 360. II congegno smistatore 370 è montato per oscillare con un albero 372 parallelo agli assi dei cilindri 330 e 360, e presenta una pluralità di lamine 374 sagomate a punta in corrispondenza delle gole anulari 350 e 362. Nella posizione illustrata in disegno, le estremità delle lamine 374 si trovano nelle gole 362 e quindi queste lamine favoriscono Io spostamento dei tovagliolini trascinati dalla aspirazione attraverso i fori 352, perché seguono il cilindro 330 fino alla parte inferiore di esso. Nella detta parte inferiore del cilindro 330, entro le gole 350 si estendono i rebbi 376 di un pettine 378, capace di vibrare cioè dì oscillare con l'albero 380 su cui esso è montato. Quando il congegno smistatore 370 viene spostato dalla posizione verso destra alla posizione verso sinistra guardando il disegno e quindi entro te gole 350, Î tovaglioli trascinati dal cilindro 330 vengono sollecitati a deviare sulla superficie del cilindro 360 e quindi ad essere afferrati per depressione dai fori 364, per essere trascinati secondo la freccia f360 fino alla parte inferiore del cilindro 360, ove essi incontrano i rebbi 382 di un pettine 384 atto ad oscillare attorno ai proprio albero di supporto 386 analogamente al complesso 376, 378, 330. Si noti che le file di fori 352, 364 sono disposte sui cilindri 330 e 360 in modo da corrispondersi le une con le altre nella zona di minor distanza fra i due cilindri 330 e 360; inoltre le file di fori 352 raggiungono la zona di minima interdistanza fra i cilindri 307 e 330 quasi contemporaneamente alle fessure 310. I pettini 376, 378 e 382, 334 vengono spostati verso il basso dalia posizione interna alle gole 350 e rispettivamente 362, con la stessa frequenza con cui possono arrivare i tovaglioli sui rispettivi cilindri trascinati dalla aspirazione operata dai fori 352 e 364 e con una fasatura tale per cui il pettine distacca il tovagliolino e questo viene per inerzia lanciato in un corrispondente alloggiamento in cui una serie di tovagliolini TO si raccoglie provenendo dal rispettivo cilindro 330 o 360, per un numero corrispondente a quello prestabilito in funzione dei quale viene tempestivamente deviato il congegno smistatore 370. I fori 352 possono venire otturati tempestivamente dalla parete 356, nella zona inferiore del cilindro 330; gli eventuali fori successivi 353 possono essere otturati con un adeguato anticipo, ad esempio con un loro adeguato disallineamento rispetto ai fori 352 e con una sagomatura a denti del bordo attivo della parete 356. Non si esclude comunque che il distacco dei to-
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vagliólini possa essere effettuato dai pettini 376, 378 è 382, 384, o possa essere favorito dai pettini stessi, in corrispondenza ed al di sotto di ciascuno dei cilindri 330 e 360 viene pertanto realizzato un congegno di raccolta e di allontanamento dei pacchi di tovagliolini TO. Si descrive uno solo dei congegni 390 e 392, predisposti al di sotto dei cilindri rispettivamente 330 e 360, l'altro essendo simmetrico, salvo la eventuale capacità di ricevere un numero differente di tovagliolini per la formazione di ciascun pacco. Il congegno 390 comprende almeno una coppia di catene 394 ed altra coppia di catene 396, disposte per essere rinviate da pulegge 398 e 400, secondo un percorso ad andamento rettangolare. Alle catene 394 e 396 sono articolati in 402 e 404 listelli 406, che formano a sbalzo una griglia di raccolta 408 a pettine, disposta al di sotto del cilindro 330 e quindi al di sotto delle parti estreme mobili sagomate dei rebbi 376 del pettine 376,378; la griglia di raccolta 408 si sviluppa orizzontalmente od inclinata verso l'alto e verso il cilindro 360, ed eventualmente vibrante; detta griglia 408 si estende oltre una griglia di ritegno fissa 410 ad essa ortogonale; la griglia 410 è disposta a fianco di un trasportatore a nastro 412, il cui ramo attivo superiore è circa allo stesso livello dei rami inferiori delle catene 394 e 396 e può essere in parte almeno inclinato. Quando un tovagliolino, che è trascinato secondo la freccia f330 dal cilindro 330, raggiunge la zona inferiore del detto cilindro 330 viene distaccato da esso per il tempestivo spostamento verso il basso dei rebbi 376 del pettine oscillante con l'albero 330; consegue da ciò che i singoli tovagliolini vengono accumulati in TO sulla griglia a pettine 408 con la piegatura anteriore dei tovagliolini che va ad appoggiare ed a scontrarsi contro la parte superiore della griglia 410, ottenendo così Im allineamento di posizione dei tovagliolini del pacco TO; i tovagliolini vengono ogni volta premuti dai rebbi 376. Si noti che questi rebbi possono spostarsi con la elevata frequenza di arrivo dei tovagliolini, dato II piccolo angolo di spostamento richiesto per questi rebbi, il pacco di tovagliolini TO in formazione essendo subito al di sotto del cilindro 330. Le catene 394 e 396 vengono spostate, nella fase di accumulo dei tovagliolini nel pacco TO, con una velocità molto lenta per abbassare la griglia a pettine 408 di una pìccola entità, ad esempio di 1 od 1,5 mm, all'arrivo di ogni tovagliolino, con un moto che per lo più è un moto continuo. Una volta raggiunto il numero desiderato di tovagliolini accumulati nel pacco di tovagliolini TO, il congegno smistatore 370 viene spostato per iniziare l'accumulo di un pacco di tovagliolini sotto l'altro cilindro 360, durante la formazione del quale le catene 394, 396 del congegno 390 vengono comandate per completare un ciclo di spostamento dei punti di articolazione 402, 404; con ciò il pacco di tovagliolini TO formato sulla griglia 408 viene abbandonato sul ramo superiore attivo del trasportatore 412 e la griglia a pettine 403 viene sfilata al di sotto del pacco di tovagliolini TO per effetto dello spostamento delle articolazioni 402 e 404 lungo i rami inferiori delle catene 394 e 396, i tovagliolini essendo trattenuti dalla griglia verticale 410. Il trasportatore 412 può avanzare di moto continuo od a scatti. Il ciclo di spostamento delle catene 354 e 396 si completa con il posizionamento di nuovo della griglia a pettine 408 subito al di sotto del cilindro 330 nella posizione sollevata di inizio dell'accumulo dei tovagliolini di un ulteriore pacco. Tutto questo movimento è attuabile durante il tempo in cui viene accumulato sotto l'altro cilindro 360 un numero desiderato di tovagliolini per formare un pacco. Il funzionamento del dispositivo 392 è uguale a quello del dispositivo 390 ed è sfalsato di mezzo ciclo rispetto ad esso.
La raccolta dei pacchi di tovagliolini può essere attuata dopo un eventuale confezionamento dei pacchi stessi per una più facile movimentazione. I pacchi possono essere opportunamente abbassati rispetto al cilindro 330 (e 360) e possono essere allontanati anche in direzioni differenti da quelle dei trasportatori illustrati come quello 412.
L'apparecchiatura può operare su più nastri di alimentazione N, ad esempio ricavati da un più largo nastro NO (vedi Figg. 7 ed 8) con più triangoli di piegatura 1303 sfalsati e combinati a coppie di rulli di convergenza 1306 che deviano i rispettivi nastri N2 (longitudinalmente ripiegati) fino ad una coppia di cilindri 305 come quella già descritta. I singoli nastri N2 longitudinalmente piegati saranno alimentati fra loro distanziati per esigenze varie.
I trasportatori 412 possono essere associati o possono essere sostituiti da altri idonei congegni per l'allontanamento dei pacchi di tovagliolini.
E' inteso che il disegno non mostra che una esemplificazione data solo quale dimostrazione pratica del trovato, potendo esso trovato variare nelle forme e disposizioni senza peraltro uscire dall'ambito del concetto che informa il trovato stesso. L'eventuale presenza di numeri di riferimento nelle rivendicazioni accluse ha lo scopo di facilitare la lettura delle rivendicazioni con riferimento alla descrizione ed al disegno, e non limita l'ambito della protezione rappresentata dalie rivendicazioni.
Claims (8)
1. Apparecchiatura per la produzione di manufatti di carta ripiegati una o più volte, comprendente: una alimentazione contìnua dì nastro; un cilindro di taglio (307) per l'avanzamento con mezzi (309) per effettuare tagli trasversali in cooperazione con lame (336) di un cilindro a lame (332); sul detto cilindro di taglio (307), oltre ai mezzi di taglio ed a distanza da essi, mezzi di ritegno (310) in corrispondenza di almeno una linea dove deve essere effettuata una piegatura trasversale, in modo da ottenere con il veloce avanzamento del cilindro stesso un sollevamento ed un ribaltamento all'indietro, lungo detta linea di piegatura, della porzione di carta antistante detta linea; un rullo di pressatura (334) contro detto cilindro di taglio (307) per completare la piegatura; mezzi per interrompere il ritegno lungo detta linea di piegatura, dopo che questa ha superato il rullo di piegatura; e mezzi per allontanare e per raccogliere il pezzo ripiegato ed allontanato; detta apparecchiatura caratterizzata dal fatto che detti mezzi per allontanare e per raccogliere il pezzo ripiegato ed allontanato comprendono: un cilindro di prelievo (330) ruotante con almeno una linea di fori di aspirazione
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(352) atti ad attrarre il pezzo nella zona di minima interdistanza fra cilindro di taglio (307) e cilindro di prelievo (330); ed altri mezzi per allontanare successivamente i pezzi prelevati e per accumularli.
2. Apparecchiatura come da rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi per allontanare dal cilindro di prelievo (330) i pezzi prelevati e per accumularli comprendono: sul detto cilindro di prelievo (330) scanalature circonferenziali (350) separate da risalti in cui sboccano detti fori (352) della linea di aspirazione; e mezzi a pettine (376, 378, 380) con i rebbi (376) nelle scanalature (350) per allontanare i pezzi sopravvenuti lungo detto cilindro di prelievo.
3. Apparecchiatura come da rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che ì mezzi a pettine (376, 378, 380) sono vibranti sincronìcamente all'avanzamento dei pezzi sui cilindro di prelievo (330) per assestare i pezzi su di un raccoglitore (390) con una pila di pezzi (TO) in formazione.
4. Apparecchiatura come da rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto di comprendere ulteriormente: un ulteriore cilindro (360) accostato ed analogo al cilindro di prelievo (330), con scanalature circonferenziali (362) e risalti con fori (364) lungo almeno una linea di aspirazione, disposti per corrispondere alle scanalature (350) ed ai fori (352) di detto cilindro di prelievo (330) nella zona di minima interdistanza fra detti cilindri (330, 360); uno smistatore (370) con lamine (374) spostabili fra le scanalature circonferenziali dell'uno e quelle dell'altro dei detti due cilindri (330, 360), per deviare i pezzi in arrivo nella zona di minima interdistanza onde determinare la prosecuzione della loro traiettoria lungo l'uno o l'altro di detti cilindri (330, 360); e mezzi (386; 382) per allontanare i pezzi e mezzi (392) per accumularli, analoghi a quelli (390) del cilindro di prelievo (330), associati al detto ulteriore cilindro.
5. Apparecchiatura come da rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto di comprendere sui detti cilindri (330, 360) mezzi, come fori (353) e/o lamine, per il ritegno dei pezzi avanzanti e trascinati dai fori (352, 364) delle file di fori di aspirazione sui detti cilindri (330,360).
6. Apparecchiatura come da rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detti mezzi (390, 392) per accumulare i pezzi - come i tovagliolini - comprendono: una griglia di raccolta (408) gradualmente abbassarle dal cilindro scanalato (330; 360) rispettivo; una griglia di ritegno (410) fissa, ortogonale ed interferente con detta griglia di raccolta (408), per costituire battuta di appoggio e di ritegno dei pezzi accumulatisi sulla detta griglia di raccolta (408); un trasportatore (412) per ricevere le pile di pezzi formate su detta griglia di raccolta (408); ed un comando a catene (394,396) per movimentare ciclicamente detta griglia di raccolta (408) sfilandola dalla griglia di ritegno (410) al termine della traiettoria di abbassamento, sollevandola e reinserendola sotto il cilindro a scanalature (330).
7. Apparecchiatura come da rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di comprendere un cilindro o rullo (334) accostato al cilindro a lame (330) per attuare la piegatura trasversale del pezzo tagliato; su detto cilindro o rullo (334) essendo avvolte una serie di cinghie (358) rinviate nelle scanalature circonferenziali (350) del cilindro di prelievo (330), per accompagnare il pezzo piegato.
8. Apparecchiatura come da rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di comprendere un rullo o barra (335) per guidare il lembo anteriore sollevato del pezzo tagliato, per accompagnarlo contro il cilindro di taglio (307).
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Publications (1)
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Family
ID=11129895
Family Applications (1)
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CH2125/89A CH677640A5 (en) | 1988-06-06 | 1989-06-06 | Cardboard blank cutting folding and grooving apparatus - uses suction cutting and grooving rollers to form corrugated double folded blanks |
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Cited By (1)
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- 1989-06-06 CH CH2125/89A patent/CH677640A5/it not_active IP Right Cessation
Cited By (2)
Publication number | Priority date | Publication date | Assignee | Title |
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EP1119453A1 (en) * | 1998-03-20 | 2001-08-01 | Specialty Systems Advanced Machinery, Inc. | High speed paper folding machine |
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