CH656017A5 - Gruppo di contatto per apparecchiature elettriche. - Google Patents

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CH656017A5
CH656017A5 CH577683A CH577683A CH656017A5 CH 656017 A5 CH656017 A5 CH 656017A5 CH 577683 A CH577683 A CH 577683A CH 577683 A CH577683 A CH 577683A CH 656017 A5 CH656017 A5 CH 656017A5
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CH
Switzerland
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contact
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central rib
contact group
wall
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CH577683A
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English (en)
Inventor
Giuseppe Muscaglione
Original Assignee
Sace Spa
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    • HELECTRICITY
    • H01ELECTRIC ELEMENTS
    • H01HELECTRIC SWITCHES; RELAYS; SELECTORS; EMERGENCY PROTECTIVE DEVICES
    • H01H1/00Contacts
    • H01H1/12Contacts characterised by the manner in which co-operating contacts engage
    • H01H1/36Contacts characterised by the manner in which co-operating contacts engage by sliding

Landscapes

  • Contacts (AREA)
  • Coupling Device And Connection With Printed Circuit (AREA)
  • Arc-Extinguishing Devices That Are Switches (AREA)

Description

Il presente trovato ha quale oggetto un gruppo di contatto per apparecchiature elettriche, in particolare interruttori, sezionatori, ecc.
In particolare il presente trovato si riferisce a quei gruppi di contatto per apparecchiature elettriche destinati a sopportare il passaggio di correnti di elevata intensità, che comprendono una parete di contatto fisso su cui è scorrevole una parete di contatto mobile con interposizione di una o più lamine di contatto -normalmente ancorate alla parete fissa. Le due pareti di contatto così come le lamine possono essere ad esempio di forma piana o cilindrica. Il movimento relativo tra le due pareti di contatto determina, come noto, l'apertura o la chiusura del gruppo di contatto.
Lamine di contatto note prevedono una striscia metallica -presentante una serie di alette di contatto formate mediante incisioni trasversali parallele e piegate torsionalmente rispetto al piano della striscia stessa. Le alette aderiscono elasticamente contro le due pareti di contatto, fissa e mobile, creando così un saldo contatto per il passaggio di corrente.
È noto però che i gruppi di contatto che impiegano tale lamina richiedono una grande precisione di lavorazione sia della parete di contatto fissa che della parete di contatto mobile per tenere entro strette tolleranze l'interspazio tra di esse in cui contenere la lamina metallica. Anche quest'ultima deve corrispondentemente essere realizzata entro strette tolleranze di lavorazione.
Infatti, variazioni nel valore di distanza tra le due pareti di contatto e nell'entità di piegatura delle alette della lamina di contatto comportano corrispondenti variazioni sia nella resistenza interna che nel carico di strisciamento del gruppo di contatto.
Se la lavorazione non è di massima precisione, una serie di gruppi di contatto prodotti con medesima struttura potrebbero avere caratteristiche tecniche differenti uno dall'altro.
Oltre al problema della lavorazione di precisione, vi è da aggiungere che uno squilibrio nel parallelismo del movimento relativo tra le due pareti di contatto potrebbe nel tempo indurre deformazioni permanenti in quelle alette fortemente sollecitate così da avere un'irreversibile diminuzione dei punti di contatto, con ovvie conseguenze.
Scopo del presente trovato è di ovviare agli inconvenienti sopra descritti dei gruppi di contatto noti.
Tale scopo viene raggiunto realizzando un gruppo di contatto per apparecchiature elettriche comprendente una parete di contatto fissa sulla quale è scorrevole una parete di contatto mobile con interposizione di almeno una lamina elastica di contatto fra due rispettive superfici parallele di contatto di dette due pareti di contatto, caratterizzato dal fatto che detta lamina comprende una costola centrale longitudinale dalla quale si estendono appendici allungate ciascuna costituita in successione da un primo ed un secondo tratto raccordati ad arco, la porzione di raccordo ad arco insistendo elasticamente su una di dette sue superfici di contatto, la porzione terminale di detto secondo tratto insistendo elasticamente sull'altra di dette due superfici di contatto, detta costola centrale essendo accolta in modo stabile in una corrispondente sede di una di dette due pareti di contatto.
Le caratteristiche del presente trovato ed i suoi vantaggi rispetto alla tecnica nota saranno maggiormente chiariti nella seguente descrizione di una sua realizzazione esemplificativa non limitativa illustrata nella tavola di disegno allegata in cui:
la fig. 1 è una vista in sezione trasversale secondo la traccia I—I di fig. 2 di un gruppo di contatto secondo il trovato;
la fig. 2 è una vista parziale secondo la freccia F della lamina di contatto del gruppo di contatto di fig. 1.
Il gruppi di contatto di fig. 1, indicato genericamente con 10, comprende una parete di contatto fissa 11 ed una parete di contatto mobile 12 tra le quali è interposta una lamina elastica di contatto 13. Le pareti 11 e 12 appartengono a due rispettivi elementi di contatto fisso e mobile di un'apparecchiatura elettrica, ad esempio un interruttore.
La lamina 13 comprende una costola centrale longitudinale 14 dalla quale si estende trasversalmente una serie di coppie separate di appendici divergenti sbalzate 15 di forma allungata.
Ciascuna appendice 15 comprende un primo tratto rettilineo 16 a rampa che diparte dalla costola 14 e si prolunga mediante un raccordo ad arco 17 in un secondo tratto rettilineo 18 a rampa di verso opposto al precedente.
La costola 14 ha forma ad «U» ed è accolta in una corrispondente sede 19 della parete di contatto fissa 11 con interposizione di un supporto isolante 20, in modo tale che la lamina 13 non si sposti dalla parete 11 nel movimento relativo di apertura-chiusura contatti tra le due pareti 11 e 12.
Le sede 19 si raccorda, attraverso due facce inclinate a «U» 21 che seguono il corrispondente profilo nelle coppie di appendici 15, ad una superficie 22 di contatto vera e propria della parete fissa 11.
La parete mobile 12 prevede per tutta la sua estensione solo una superficie di contatto, indicata con 23 parallela alla superficie 22.
Come si può vedere dalla fig. 1, per ciascuna appendice 15 il raccordo ad arco 17 insiste elasticamente sulla superficie 23,
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mentre il peduncolo terminale del tratto 18 insiste elasticamente sulla superficie 22.
I tratti 16 e 18 hanno nell'ambito della lamina 13 una loro specifica funzione.
II tratto 18 trasmette la corrente tra le superfici di contatto 22 e 23, mentre il tratto 16 proporziona il carico su ciascuno dei punti di contatto.
Si è verificato sperimentalmente che la sagoma delle appendici 15, con la particolare funzione descritta delle sue parti, garantisce un carico costante e prestabilito sui punti di contatto anche in corrispondenza di variazioni della distanza tra le due superfici di contatto ed impedisce deformazioni permanenti della lamina, grazie ad un particolare lavoro di azione e reazione elastico dei due tratti 16 e 18.
Si rimedia così agli inconvenienti visti nell'introduzione.
Per contenere eccessive espansioni delle appendici 15, la parete 11 presenta due gradini 24 che delimitano lateralmente lo spazio occupato della lamina 13 e contro i quali sono destinati a fermarsi i peduncoli 25 in caso di forti deformazioni della lamina 13.
Il miglior compromesso di funzionamento si ottiene se:
a) l'angolo a tra il tratto 16 e la superficie 23 è compreso tra 35° e 45°;
b) l'angolo ß tra il tratto 18 e la superficie 23 è compreso tra 60° e 70°;
s c) il rapporto tra il braccio di leva elastica a del tratto 16 ed il braccio di leva elastica b del tratto 18 è,compreso tra 2 e 3.
È chiaro che la presente realizzazione esemplificativa non pone limiti ad eventuali varianti e/o aggiunte.
Non è strettamente limitativa la forma delle appendici a io sbalzo della lamina purché si verifichi quella particolare collaborazione tra i due tratti di appendice.
Non è neppure limitativa la forma della costola longitudinale e della corrispondente sede della parete di contatto fissa, purché si realizzi un saldo bloccaggio della lamina a quest'ultima. i5 Nell'esempio illustrato la costola 14 con la sede 19 è adatta ad una forma cilindrica degli elementi del gruppo di contatto e ad un movimento di scorrimento della parete 12 sulla parete 11 secondo la freccia doppia G.
Il supporto isolante 20 non è sempre necessario; in caso di 20 contatto diretto tra la sede 19 e la costola si creano percorsi di corrente secondaria oltre ai percorsi principali lungo i tratti 18.
v
1 foglio disegni

Claims (6)

  1. 656 017
    2
    RIVENDICAZIONI
    1. Gruppo di contatto per apparecchiature elettriche, comprendente una parete di contatto fissa (22) sulla quale è scorrevole una parete di contatto mobile (23) con interposizione di almeno una lamina elastica (13) di contatto fra due rispettive su-perfici parallele di contatto di dette due pareti di contatto, caratterizzato dal fatto che detta lamina comprende una costola centrale longitudinale (14) dalla quale si estendono appendici allungate (15) ciascuna costituita in successione da un primo (16) ed un secondo tratto (18) raccordati ad arco (17), la porzione di raccordo ad arco (17) insistendo elasticamente su una di dette due superfici di contatto, la porzione terminale di detto secondo tratto insistendo elasticamente sull'altra di dette due superfici di contatto (22, 23), detta costola centrale (14) essendo accolta in modo stabile in una corrispondente sede (19) di una di dette due pareti di contatto.
  2. 2. Gruppo di contatto secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che dette appendici (15) sono disposte in coppie longitudinalmente in successione, separatamente una dall'altra, ciascuna di dette coppie essendo costituita da due appendici (15) divergenti da detta costola longitudinale (14).
  3. 3. Gruppo di contatto secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti primo e secondo tratti raccordati (16, 18) presentano un profilo rettilineo a rampa (16) rispetto a dette superfici di contatto (22, 23) secondo versi opposti.
  4. 4. Gruppo di contatto secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta costola centrale (14) e detta corrispondente sede (19) hanno un profilo ad «U».
  5. 5. Gruppo di contatto secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che tra detta sede (19) e detta costola centrale (14) è interposto un supporto isolante (20).
  6. 6. Gruppo di contatto secondo le rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che l'angolo tra detto primo tratto rettilineo
    (16) e dette superfici parallele di contatto (22, 23) è compreso tra 35° e 45°, l'angolo tra detto secondo tratto rettilineo (18) e dette superfici parallele di contatto (22, 23) è compreso tra 60° e 70°, il rapporto tra il braccio di leva elastica di detto primo tratto (16) rispetto a detta costola centrale (14) ed il braccio di leva elastico di detto secondo tratto rispetto al raccordo ad arco
    (17) è compreso tra 2 e 3.
CH577683A 1983-07-26 1983-10-25 Gruppo di contatto per apparecchiature elettriche. CH656017A5 (it)

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ES (1) ES280880Y (it)
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GB (1) GB2144272B (it)
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