ITVR20120210A1 - Dispositivo di supporto di contenitori in macchine riempitrici per prodotti in polvere o similari - Google Patents

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ITVR20120210A1
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IT
Italy
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support
support element
solenoid
support device
axis
Prior art date
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IT000210A
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Carlo Corniani
Antonio Franco Selmo
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Weightpack S P A
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Description

DISPOSITIVO DI SUPPORTO DI CONTENITORI IN MACCHINE RIEMPITRICI PER PRODOTTI IN POLVERE O SIMILARI
DESCRIZIONE
Il presente trovato riguarda un dispositivo di supporto di contenitori in macchine riempitrici per prodotti in polvere o similari.
Come à ̈ noto, le macchine riempitrici per prodotti in forma di polvere o granuli o altri prodotti simili, presentano una struttura fissa che supporta un convogliatore di contenitori, tipicamente costituito da una giostra rotante, che porta una pluralità di dispositivi di supporto sui quali vengono disposti i contenitori da riempire. Al di sopra di ciascuno di tali dispositivi di supporto à ̈ prevista una rispettiva testa di erogazione del prodotto che viene fatto cadere sul sottostante contenitore in modo da riempirlo progressivamente.
In alcune macchine riempitrici, denominate “a peso†, i dispositivi di supporto dei contenitori sono collegati alla restante struttura della macchina mediante l'interposizione di celle di carico, preposte a fornire un segnale proporzionale al peso di prodotto versato nei contenitori, per consentire di determinare, mediante opportuni sistemi di controllo, il raggiungimento del peso di prodotto desiderato all'interno dei contenitori.
Un inconveniente di questo tipo di macchine à ̈ costituito dal fatto che il prodotto che cade nel contenitore tende a non distribuirsi in modo omogeneo all'interno dello stesso ma tende, piuttosto, ad accumularsi nella zona in cui cade all'interno del contenitore, con il rischio di raggiungere e superare il bordo superiore del contenitore ben prima che tutto il prodotto sia stato versato nel contenitore stesso.
Per cercare di risolvere questo inconveniente sono stati proposti dispositivi di supporto dei contenitori provvisti di mezzi attuatori in grado di porre in vibrazione i contenitori, durante il loro riempimento, in modo da ottenere un riempimento più omogeneo dei contenitori da parte del prodotto erogato.
I dispositivi di supporto di questo tipo noti al giorno d'oggi operano mediante movimenti vibratori di direzione radiale rispetto all'asse di rotazione della giostra grazie all'azione di organi meccanici provvisti di un sistema di elementi elastici antagonisti.
Questi dispositivi, oltre a non garantire la medesima affidabilità nel tempo, a causa della perdita delle caratteristiche meccaniche degli elementi elastici, non consentono di poter variare in modo semplice la frequenza di vibrazione.
Inoltre, i movimenti vibratori indotti sui dispositivi di supporto noti tendono ad influenzare la risposta delle celle di carico ad essi associate, con conseguente distorsione del segnale proveniente dalle celle di carico stesse, a causa dell'aggiunta di componenti di forza che alterano l'informazione relativa al peso.
Compito precipuo del presente trovato à ̈ quello di fornire una soluzione agli inconvenienti della tecnica nota, fornendo un dispositivo di supporto di contenitori in macchine riempitrici per prodotti in polvere o similari che sia in grado di ottenere una perfetta distribuzione del prodotto che viene versato all'interno dei contenitori.
All'interno di questo compito, un ulteriore scopo del trovato à ̈ quello di realizzare un dispositivo di supporto di contenitori che sia altamente affidabile nel tempo.
Un altro scopo del trovato à ̈ quello di mettere a punto un dispositivo di supporto che consenta di variare facilmente la frequenza di vibrazione.
E' ancora uno scopo del presente trovato quello di mettere a punto un dispositivo di supporto di contenitori che non interferisca con il corretto funzionamento delle celle di carico.
Non ultimo scopo del presente trovato à ̈ quello di realizzare un dispositivo di supporto di contenitori in macchine riempitrici di prodotti in polvere similare che possa essere ottenuto mediante elementi e materiali di comune reperibilità in commercio e che, inoltre, sia di costo di produzione altamente competitivo.
Questo compito, nonché questi ed altri scopi che meglio appariranno in seguito, vengono raggiunti dal dispositivo di supporto di contenitori in macchine riempitrici per prodotti in polvere o similari, secondo il trovato, come definito nella rivendicazione 1.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di alcune sue forme di esecuzione preferite, ma non esclusive, illustrate a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni in cui:
la figura 1 mostra in vista prospettica il dispositivo secondo il trovato con appoggiato superiormente un contenitore in fase di riempimento mediante un prodotto in polvere su una macchina riempitrice;
la figura 2 Ã ̈ una vista prospettica ed in sezione del dispositivo secondo il trovato e di un contenitore su di esso appoggiato;
la figura 3 mostra una vista in pianta dall'alto del dispositivo secondo il trovato;
la figura 4 Ã ̈ una vista in sezione presa lungo la linea IV-IV di figura 3;
la figura 5 Ã ̈ una vista in sezione lungo la linea V-V di figura 3;
la figura 6 Ã ̈ una sezione lungo la linea VI-VI di figura 3;
la figura 7 mostra una vista in alzato laterale del dispositivo secondo il trovato;
la figura 8 Ã ̈ una sezione secondo la linea VIII-VIII di figura 7;
la figura 9 Ã ̈ una sezione presa lungo la linea IX-IX di figura 8;
la figura 10 mostra una vista prospettica dal basso ed in esploso del dispositivo secondo il trovato;
le figure dalla 11 alla 15 mostrano in modo schematico ed in vista dall'alto diverse possibili forme di realizzazione del dispositivo secondo il trovato.
Con riferimento alle citate figure, il dispositivo di supporto di contenitori in macchine riempitrici per prodotti in polvere o similari, indicato nel suo complesso con il numero di riferimento 1, comprende almeno due elementi di sostegno 2 e 3, tra loro accoppiati, i quali sono, in pratica, costituiti da un primo elemento di sostegno 2, che risulta connesso alla struttura di una macchina riempitrice, e da un secondo elemento di sostegno 3, che risulta, invece, montato sul primo elemento di sostegno 2 con possibilità di muoversi rispetto al primo elemento di sostegno 2 stesso.
Più in particolare, il primo elemento di sostegno 2 à ̈ destinato ad essere solidalmente collegato ad un mezzo convogliatore della macchina riempitrice, quale, ad esempio, una giostra, mediante l'interposizione di una cella di carico, non rappresentata.
Più in particolare, come illustrato ad esempio in figura 2, il primo elemento di sostegno 2 può essere vincolato, mediante opportuni mezzi di collegamento, ad esempio costituiti da uno o più elementi filettati 2a, ad un corpo di connessione 2b, sporgente inferiormente dal primo elemento di sostegno 2, per il suo collegamento alla cella di carico.
A sua volta, il secondo elemento di sostegno 3 Ã ̈ preposto a supportare un rispettivo contenitore 4 destinato ad essere riempito mediante un prodotto in polvere dalla macchina riempitrice.
Più in particolare, sul secondo elemento di sostegno 3 à ̈, ad esempio, montato un piattello 5 sul quale à ̈ destinato ad essere appoggiato un rispettivo contenitore 4.
Vantaggiosamente, come rappresentato in figure 1 e 2, al piattello 5 può essere connessa, in modo di per sé noto, una pinza, dotata, ad esempio di una coppia di leve 5a, 5b, caricate elasticamente, che abbracciano lateralmente il contenitore 4, per mantenerlo appoggiato sul piattello 5.
Al dispositivo secondo il trovato sono, altresì, associati dei mezzi attuatori che consentono di azionare con un moto vibratorio il secondo elemento di sostegno 3 rispetto al primo elemento di sostegno 2, allo scopo di evitare l'accumulo del prodotto in polvere versato nel contenitore 4 in una sola zona del contenitore stesso.
Secondo il trovato, il secondo elemento di sostegno 3 risulta girevole rispetto al primo elemento di sostegno 3 attorno ad un asse di rotazione 6 sostanzialmente verticale.
Sempre secondo il trovato, i citati mezzi attuatori comprendono mezzi generatori 7 di un campo magnetico variabile, i quali sono solidali con uno degli elementi di supporto, preferibilmente con il primo elemento di sostegno 2, nonché mezzi magnetici, che risultano solidali con l'altro elemento di sostegno, preferibilmente con il secondo elemento di sostegno 3, e che sono destinati ad interagire con i mezzi generatori 7, al fine di produrre una oscillazione alternata, nei due sensi di rotazione opposti, del secondo elemento di sostegno 3, relativamente al primo elemento di sostegno 2, attorno all'asse di rotazione 6.
Entrando maggiormente nei dettagli, secondo una prima forma di realizzazione molto semplice, raffigurata schematicamente in figura 11, i mezzi generatori 7 sono, vantaggiosamente, costituiti da un solenoide 8, destinato ad essere alimentato mediante una corrente elettrica, e da mezzi di inversione del verso della corrente elettrica che attraversa il solenoide 8.
In particolare, il solenoide 8 à ̈ realizzato, in modo di per sé noto, mediante almeno una bobina di filo conduttore che si sviluppa attorno ad un asse di avvolgimento.
Vantaggiosamente, il solenoide 8 à ̈ disposto distanziato radialmente dall'asse di rotazione 6 ed à ̈ orientato, con il proprio asse, sostanzialmente orizzontalmente e sostanzialmente perpendicolarmente ad un asse diretto radialmente rispetto all'asse di rotazione 6.
Coassialmente al solenoide 8 Ã ̈, eventualmente, previsto un nucleo in materiale ferromagnetico 8a, come ferrite o altro materiale simile, che consente di aumentare l'efficienza magnetica del solenoide 8.
Opportunamente, i suddetti mezzi magnetici comprendono, a loro volta, almeno un magnete permanente 9, che risulta disposto affacciato, con uno dei propri poli, ad una rispettiva estremità assiale del solenoide 8.
Più preferibilmente, i mezzi magnetici comprendono almeno due magneti permanenti 9 affacciati ciascuno, con il medesimo polo, ad una rispettiva estremità del solenoide 8.
Eventualmente, si può anche prevedere che il o i magneti permanenti 9 siano rispettivamente costituiti da pacchi di più magneti permanenti, per aumentare il campo magnetico ad essi associato e conseguentemente anche il rendimento dei mezzi attuatori.
Secondo una diversa forma di realizzazione, i mezzi generatori 7 comprendono almeno due solenoidi 8, che risultano distribuiti attorno all'asse di rotazione 6, come raffigurato schematicamente a titolo puramente esemplificativo nelle figure dalla 12 alla 15.
E' da notare che ciascuno di tali solenoidi 8 à ̈, opportunamente, disposto distanziato radialmente dall'asse di rotazione 6 ed à ̈ orientato, con il proprio asse, sostanzialmente orizzontalmente e sostanzialmente perpendicolarmente ad un asse diretto radialmente rispetto all'asse di rotazione 6.
In questo caso, i mezzi magnetici comprendono, opportunamente, per ciascuno dei solenoidi 8, almeno due magneti permanenti 9, ciascuno dei quali risulta affacciato, con il medesimo polo, ad una rispettiva estremità assiale del relativo solenoide 8.
Più preferibilmente, secondo quanto à ̈ illustrato schematicamente nelle figure 13, 14 e 15, à ̈ prevista almeno una coppia di solenoidi 8, che sono disposti da parti diametralmente opposte tra loro rispetto all'asse di rotazione 6.
Facendo riferimento a questo caso particolare, si può prevedere che tutti magneti permanenti 9 presenti si affaccino alle estremità assiali dei vari solenoidi 8 con il medesimo polo, ad esempio il polo nord, come nello schema rappresentato in figura 13.
In alternativa, si può anche prevedere che, per uno dei solenoidi 8, i magneti permanenti 9 si affaccino alle estremità assiali del relativo solenoide 8 con uno dei due poli, ad esempio il polo nord, mentre, per l'altro solenoide 8 della medesima coppia di solenoidi 8, i magneti permanenti 9 siano affacciati alla corrispettiva estremità assiale del relativo solenoide 8 con il polo opposto, ossia il polo sud, come rappresentato in modo schematico in figura 14 ed in figura 15.
Si possono, altresì, prevedere, più solenoidi 8 disposti su piani orizzontali differenti tra loro, alle estremità di ciascuno dei quali potranno essere affacciati, con un relativo polo, uno o più magneti permanenti 9.
Come illustrato schematicamente in figura 15, Ã ̈ anche possibile inserire delle espansioni 9a solidali ai magneti permanenti 9, per aumentare l'efficienza magnetica complessiva dei mezzi attuatori.
E' da notare che, per ottenere l'inversione del verso della corrente, l'alimentazione elettrica del o di ciascun solenoide 8 viene, opportunamente, effettuata tramite una corrente elettrica alternata che presenta una intensità variabile secondo una forma d'onda a valore medio nullo. In particolare, la forma d'onda della corrente elettrica potrà essere quadra, sinusoidale o una qualsiasi altra forma a valore medio nullo, che potrà essere ottenuta mediante un circuito lineare oppure a commutazione, di tipo push-pull a mezzo ponte o ponte intero (ponte H). Con riferimento alla forma pratica di esecuzione rappresentata nelle figure dalla 1 alla 10, i solenoidi 8 sono, opportunamente, associati, come precedentemente accennato, al primo elemento di sostegno 2.
In particolare, come si può notare ad esempio in figure 8, 9 e 10, il primo elemento di sostegno 2 può essere realizzato tramite un corpo di base 10, che può avere, opportunamente, una conformazione allungata sostanzialmente parallelepipedica.
Dalla porzione mediana di tale corpo di base 10 si erge superiormente un perno 11 che definisce l'asse di rotazione 6.
Vantaggiosamente, alle estremità longitudinali opposte del corpo di base 10 sono fissati rispettivi solenoidi 8, i quali sono orientati con i rispetti assi sostanzialmente perpendicolarmente allo sviluppo longitudinale del corpo di base 10 e al perno 11.
Sempre con riferimento, in particolare, alla figura 10, il secondo elemento di sostegno 3 presenta, opportunamente, un blocco 12, presentante almeno una porzione di conformazione sostanzialmente cilindrica che presenta, sulla sua faccia destinata ad essere rivolta verso il basso, un alloggiamento 13 corrispondentemente sagomato al corpo di base 10.
Nelle pareti longitudinali opposte dell'alloggiamento 13 sono incassati i magneti permanenti 9 destinati ad affacciarsi alle estremità assiali dei solenoidi 8 portati dal corpo di base 10 del primo elemento di sostegno 2. Coassialmente al blocco 12, à ̈, inoltre, definita una sede di rotazione 14 destinata ad accogliere il perno 11 portato dal corpo di base 10 del primo elemento di sostegno 2.
Opportunamente, il perno 11 si accoppia al blocco 12 nella sede di rotazione 14 mediante l'interposizione di cuscinetti 15 mantenuti in sede da anelli di montaggio 16, di cui uno solidalmente associato al perno 11 mediante una vite 17.
Per assicurare il mantenimento in una posizione sostanzialmente stabile del secondo elemento di sostegno 3 rispetto al primo elemento di sostegno 2, quando i mezzi generatori 7 sono in condizione di disattivata, vengono, vantaggiosamente, previsti dei mezzi limitatori di movimento che agiscono tra il primo ed il secondo elemento di sostegno 2 e 3.
Opportunamente, tali mezzi limitatori comprendono almeno un elemento di riscontro 20, solidale con uno degli elementi di sostegno, ad esempio con il primo elemento di sostegno 2, ed almeno una superficie di battuta 21, definita sull'altro degli elementi di sostegno, ossia, secondo l'esempio, sul secondo elemento di sostegno 3.
Più in particolare, l'elemento di riscontro 20 risulta, vantaggiosamente, interposto, con un certo gioco, tra una coppia di superfici di battuta 21, tra loro contrapposte.
Secondo una forma preferita di realizzazione, Ã ̈ prevista una coppia di elementi di riscontro 20 disposti da parti tra loro opposte rispetto all'asse di rotazione 6 ed interposti, ciascuno, tra una rispettiva coppia di superfici di battuta 21.
Più in dettaglio, ciascun elemento di riscontro 20 à ̈, opportunamente, realizzato tramite un rispettivo piolo 23, sporgente, sostanzialmente parallelamente all'asse dei solenoidi 8, da un relativo fianco longitudinale del corpo di base 10 del primo elemento di sostegno 2.
Come illustrato, ciascun piolo 23 può, ad esempio, essere collegato al corpo di base 10 del primo elemento di sostegno 2 tramite un rispettivo bullone 23a ad esso coassiale.
Opportunamente, le superfici di battuta 21 possono rivestite da uno strato in materiale antirumore. Più particolarmente, come si può vedere, in particolare, in figura 8, le superfici di battuta 21 di ciascun elemento di riscontro 20 possono essere, ad esempio, realizzate tramite una rispettiva boccola 22, che risulta alloggiata in una corrispondente nicchia 24, definita nel blocco 12 del secondo elemento di sostegno 3, e che alloggia, a sua volta, al proprio interno, il relativo elemento di riscontro 20.
Ciascuna boccola 22 viene, opportunamente, realizzata in una materia plastica atta ad evitare che l'urto degli elementi di riscontro 20 contro di essa possa generare rumore.
E' da notare che gli elemento di riscontro 20 fungono, in pratica, in cooperazione con le superfici di battuta 21, anche da elementi di centraggio del secondo elemento di sostegno 3 rispetto al primo elemento di sostegno 2.
Il funzionamento del dispositivo secondo il trovato si basa, in pratica, con riferimento alle forme realizzative sopra descritte, sull'interazione tra campi magnetici costanti, come intensità e distribuzione spaziale, generati dai magneti permanenti 9, e campi magnetici variabili, a valore temporale medio nullo, ma che si invertono di segno come conseguenza dell'inversione della corrente elettrica che attraversa i solenoidi 8 adibiti alla generazione di tali campi magnetici.
Se si prende in considerazione un singolo solenoide 8 con due relativi magneti permanenti 9, si nota come, dato l'orientamento dei due magneti permanenti 9, l'inversione della corrente nel relativo solenoide 8, con la conseguente inversione del verso delle linee del campo magnetico prodotto dal solenoide 8 stesso, provoca una inversione delle forze di interazione tra solenoide 8 e magneti permanenti 9.
In pratica, con la corrente elettrica che percorre il solenoide 8 considerato in un verso, uno dei due magneti permanenti 9 viene attratto, mentre l'altro viene respinto. Quando si inverte il verso della corrente elettrica nel solenoide 8, il magnete permanente 9 che prima era attratto viene respinto, mentre il magnete permanente 9 che prima era respinto viene attratto.
Questo fatto à ̈ evidenziato, in particolare, nel disegno di figura 11, in cui viene mostrato come, in presenza di corrente elettrica che attraversa il solenoide 8 secondo le frecce in linea continua, si generi nel solenoide 8 un campo magnetico che determina forze repulsive, rappresentate da frecce in linea continua, tra il solenoide stesso ed il magnete permanente 9 posto, nel disegno, alla sua sinistra, e forze attrattive, sempre rappresentate con frecce a linea continua, tra il solenoide 8 ed il magnete permanente 9 posto, nel disegno, alla sua destra. Viceversa, sempre considerando il disegno di figura 11, quando la corrente elettrica attraversa il solenoide 8 secondo le frecce a linea tratteggiata, tra il solenoide 8 ed il magnete permanente 9 posto, nel disegno, alla sua sinistra si instaurano forze attrattive, rappresentate da frecce a linea tratteggiata, mentre tra il solenoide 8 ed il magnete permanente 9 posto, nel disegno, alla sua destra si generano delle forze repulsive, come coerentemente indicato sempre dalle frecce a linea tratteggiata.
Tale alternanza di forze repulsive e attrattive tra i vari solenoidi 8 e i rispettivi magneti permanenti 9 si traduce in un momento meccanico di verso variabile nel tempo sul secondo elemento di sostegno 3, il quale momento meccanico produce, a sua volta, una oscillazione alternata, nei due sensi opposti, del secondo elemento di sostegno 3, relativamente al primo elemento di sostegno 2, attorno all'asse di rotazione 6.
E' da notare che il momento meccanico così generato avrà una intensità che à ̈ funzione della corrente elettrica che percorre i solenoidi 8, dell'intensità del campo magnetico dei magneti permanenti 9, del numero dei solenoidi 8 e dei corrispondenti magneti permanenti 9 presenti nel dispositivo secondo il trovato.
E' importante sottolineare che, invertendo il verso della corrente elettrica che alimenta i vari solenoidi 8 con una certa frequenza, si ottiene una vibrazione della parte rotante, costituita dal secondo elemento di sostegno 3, avente la stessa frequenza con cui vengono alimentati i solenoidi 8.
Durante l'oscillazione del secondo elemento di sostegno 3 rispetto al primo elemento di sostegno 2, gli elementi di riscontro 20 si impegnano in appoggio alternativamente contro uno e l'altro delle relative superfici di battuta 21.
In questo modo, i mezzi limitatori di movimento consentono di vincolare l'angolo di rotazione complessivo del secondo elemento di sostegno 3 entro un certo campo di variazione, oltre a permettere, nella condizione di riposo, in cui i solenoidi 8 non sono elettricamente alimentati, di mantenere i magneti permanenti 9 in posizione sostanzialmente simmetrica rispetto al relativo solenoide 8, così da ottimizzare l'efficienza magnetica, nonché di bloccare, o quantomeno limitare, la possibilità di movimento rotatorio del secondo elemento di sostegno 3 rispetto al primo elemento di sostegno 2.
E' da notare che l'inserimento, all'interno dei solenoidi 8, del nucleo di materiale ferromagnetico 8a consente di aumentare l'induzione magnetica prodotta e, quindi, aumenta l'interazione magnetica dei solenoidi 8 con i magneti permanenti 9. Per contro, il nucleo in materiale ferromagnetico 8a aumenta l'impedenza equivalente dei solenoidi 8, riducendo il massimo valore di frequenza applicabile alla corrente elettrica variabile che alimenta i solenoidi 8.
Va anche evidenziato che, nel caso di alimentazione dei solenoidi 8 mediante una corrente alternata a valore medio nullo con durata della parte negativa uguale alla durata della parte positiva, si genera sul secondo elemento di sostegno 3 un momento variabile tra valori positivi e negativi esattamente simmetrici, nel senso che i valori di momento destrorso risultano uguali e opposti ai valori di momento sinistrorso che si esplicano sul secondo elemento di sostegno 3.
Nel caso di intensità della corrente positiva diversa da quella negativa, i valori di momento destrorso e sinistrorso ottenuti risultano, invece, asimmetrici.
Variando, inoltre, la forma d'onda della corrente elettrica che alimenta i solenoidi 8 si possono ottenere diverse tipologie di vibrazione.
In particolare, con una forma d'onda sinusoidale si ottiene la classica vibrazione dei sistemi risonanti, dove, in condizione di risonanza, si realizza la massima ampiezza della vibrazione con il minimo consumo di energia elettrica.
Con una forma d'onda con entrambi i fronti ripidi si ottiene una vibrazione di tipo impulsivo simmetrico.
Con una forma d'onda con un solo fronte ripido, ad esempio a dente di sega, si ottiene una vibrazione con accelerazioni asimmetriche, tipiche, ad esempio, di un avvitatore impulsivo o simile.
Si à ̈ in pratica constatato come il dispositivo secondo il trovato assolva pienamente il compito prefissato ed, in particolare, si sottolinea il fatto che il dispositivo secondo il trovato non solo consente di evitare l'accumulo della polvere durante la fase di riempimento dei contenitori, ma permette il riempimento automatico dei contenitori con un preciso controllo in tempo reale del peso del prodotto inserito nei contenitori, in quanto, grazie al fatto di produrre vibrazioni di tipo rotatorio sul piattello che sorregge i contenitori, interferisce in maniera assolutamente trascurabile, se non addirittura nulla, sulla misura del peso della polvere inserita nei contenitori da parte delle celle di carico della macchina riempitrice.
Va anche sottolineato il fatto che l'estrema facilità con cui à ̈ possibile variare la frequenza di vibrazione, agendo semplicemente sulla frequenza della corrente elettrica che alimenta i solenoidi, consente di impostare tale valore di frequenza in modo da generare la vibrazione con una frequenza corrispondente a quella di risonanza meccanica dell'insieme costituito da piattello, dispositivo di supporto, contenitore e prodotto, ottenendo la massima efficienza.
Inoltre, realizzando un controllo automatico retroazionato del dispositivo secondo il trovato, Ã ̈ possibile aggiustare in tempo reale la frequenza di vibrazione, per ottenere il massimo effetto con il minimo dispendio di energia.
Un altro vantaggio del dispositivo secondo il trovato à ̈ che, grazie all'interazione tra uno o più solenoidi, alimentati con una corrente elettrica alternata, e magneti permanenti, risulta agevole variare anche l'energia della vibrazione, semplicemente agendo sull'intensità della corrente elettrica alternata che percorre i solenoidi, ottimizzando in tal modo l'energia elettrica spesa per realizzare la vibrazione.
Ancora un vantaggio del trovato à ̈ di non presentare elementi elastici antagonisti, che col tempo potrebbero perdere le loro originarie caratteristiche meccaniche, ma solo i citati mezzi limitatori del movimento, che in pratica limitano l'angolo di rotazione attorno ad una posizione sostanzialmente stabile centrale, garantendo una permanenza delle caratteristiche sicuramente migliore rispetto alla soluzione con l'utilizzo di elementi elastici antagonisti, che oltretutto limiterebbero fortemente la possibilità di variare la frequenza di vibrazione.
Va poi evidenziato che l'assenza di elementi meccanici ed elastici antagonisti garantisce una elevata stabilità del dispositivo nel tempo e al variare della temperatura.
Tra gli ulteriori vantaggi del trovato che meritano di essere ricordati vi sono anche l'elevato rendimento elettromagnetico ottenibile grazie all'azione di un solenoide nei confronti di due magneti permanenti ed il fatto che la possibilità di inserire all'interno dei solenoidi di materiale ferromagnetico come ferrite o simile, consente di estendere la frequenza di vibrazione ben oltre i valori raggiungibili con espansioni di ferro dolce, lamierini al silicio o simili.
Un altro vantaggio del trovato che può essere citato à ̈ l'assenza, nelle forme realizzative descritte, di espansioni polari di forma particolare, come in motori o simili, con conseguente semplificazione costruttiva.
Inoltre, Ã ̈ ancora un vantaggio del trovato quello di non determinare la presenza di sforzi trasversali rispetto all'asse di rotazione, con conseguente riduzione dei fenomeni di usura a carico dei cuscinetti del perno di rotazione tra i due elementi di sostegno.
Tutte le caratteristiche del trovato, su indicate come vantaggiose, opportune o simili, possono anche mancare o essere sostituite da equivalenti. Le singole caratteristiche esposte in riferimento ad insegnamenti generali o a forme di realizzazione particolari, possono essere tutte presenti in altre forme di realizzazione o sostituire caratteristiche in queste forme di realizzazione.
Il trovato così concepito à ̈ suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo.
Così, ad esempio, i magneti permanenti descritti potranno essere, eventualmente, sostituiti da elettromagneti, a campo magnetico fisso oppure a campo magnetico variabile, sincrono con quello del corrispettivo solenoide, nulla cambiando dal punto di vista concettuale.
In pratica i materiali impiegati, purché compatibili con l'uso specifico, nonché le dimensioni e le forme potranno essere qualsiasi, a seconda delle esigenze.
Inoltre, tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di supporto di contenitori in macchine riempitrici per prodotti in polvere o similari comprendente almeno due elementi di sostegno (2, 3) tra loro accoppiati, rispettivamente un primo elemento di sostegno (2), connesso alla struttura di una macchina riempitrice, ed un secondo elemento di sostegno (3), mobile rispetto a detto primo elemento di sostegno (2) e destinato a supportare un rispettivo contenitore (4) da riempire, essendo previsti mezzi attuatori atti ad azionare con un moto vibratorio detto secondo elemento di sostegno (3) rispetto a detto primo elemento di sostegno (2), caratterizzato dal fatto che detto secondo elemento di sostegno (3) Ã ̈ girevole rispetto a detto primo elemento di sostegno (2) attorno ad un asse di rotazione (6) sostanzialmente verticale e che detti mezzi attuatori comprendono mezzi generatori (7) di un campo magnetico variabile, solidali con uno di detti elementi di supporto (2, 3), e mezzi magnetici, solidali con l'altro elemento di sostegno (2, 3) ed interagenti con detti mezzi generatori (7) per produrre una oscillazione alternata, nei due sensi di rotazione opposti, di detto secondo elemento di sostegno (3) relativamente a detto primo elemento di sostegno (2), attorno a detto asse di rotazione (6).
  2. 2. Dispositivo di supporto secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi generatori (7) comprendono almeno un solenoide (8) alimentato da una corrente elettrica e mezzi di inversione del verso della corrente elettrica attraversante detto almeno un solenoide (8).
  3. 3. Dispositivo di supporto secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi magnetici comprendono almeno un magnete permanente (9) affacciato con un proprio polo ad una rispettiva estremità assiale di detto almeno un solenoide (8).
  4. 4. Dispositivo di supporto secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi magnetici comprendono almeno un elettromagnete.
  5. 5. Dispositivo di supporto secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi magnetici comprendono almeno due magneti permanenti (9) affacciati ciascuno, con uno dei propri poli, ad una rispettiva estremità di detto almeno un solenoide (8).
  6. 6. Dispositivo di supporto secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto almeno un solenoide (8) à ̈ disposto distanziato radialmente da detto asse di rotazione (6) ed à ̈ orientato, con il proprio asse, sostanzialmente orizzontalmente e sostanzialmente perpendicolarmente ad un asse diretto radialmente rispetto a detto asse di rotazione (6).
  7. 7. Dispositivo di supporto secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi generatori (7) comprendono almeno due solenoidi (8) disposti attorno a detto asse di rotazione (6).
  8. 8. Dispositivo di supporto secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi magnetici comprendono, per ciascuno di detti solenoidi (8), almeno due magneti permanenti (9) affacciati ciascuno, con il medesimo polo, ad una rispettiva estremità assiale del relativo solenoide (8).
  9. 9. Dispositivo di supporto secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una coppia di solenoidi (8) disposti da parti diametralmente opposte tra loro rispetto a detto asse di rotazione (6).
  10. 10. Dispositivo di supporto secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi limitatori di movimento atti a mantenere in una posizione stabile detto secondo elemento di sostegno (3) rispetto a detto primo elemento di sostegno (2), con detti mezzi generatori (7) in condizione di disattivata.
  11. 11. Dispositivo di supporto secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi limitatori comprendono almeno un elemento di riscontro (20), solidale con uno di detti elementi di sostegno (2, 3) ed almeno una superficie di battuta (21) per detto almeno un elemento di riscontro (20), definita sull'altro di detti elementi di sostegno (2, 3).
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