ITVR20070113A1 - Dispositivo e metodo per il proof loading di tavole di legno - Google Patents

Dispositivo e metodo per il proof loading di tavole di legno Download PDF

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ITVR20070113A1
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Federico Giudiceandrea
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Description

D E S C R I Z I O N E
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo:
DISPOSITIVO E METODO PER IL PROOF LOADING DI TAVOLE DI LEGNO
DESCRIZIONE
La presente invenzione ha per oggetto un dispositivo ed un metodo per il proof loading di tavole di legno. Con il termine proof loading, comunemente utilizzato nel settore, si intende l’esecuzione di una prova a trazione sulle tavole che può avere lo scopo o solo di testare la resistenza delle tavole ad un certo carico predeterminato, o anche di permettere il calcolo del modulo elastico delle tavole stesse.
In particolare, tale invenzione trova vantaggiosa applicazione in segherie, in industrie del legname o simili, per valutare di caratteristiche meccaniche delle tavole di legno.
La presente invenzione, quindi, ha per oggetto sia il proof loading a scopo di test delle tavole di legno, sia quello che permette di calcolare il modulo elastico delle stesse.
II modulo di elasticità (o modulo elastico), normalmente contraddistinto dal simbolo E, è definito come il rapporto tra il valore di una forza applicata a trazione su un materiale (che deve essere inferiore al carico di rottura o deformazione permanente del materiale) e la deformazione elastica indotta da tale forza.
Con particolare riferimento aH’ambito del legname, il modulo di elasticità è rappresentativo della qualità della tavola di legno e può essere utilizzato per classificare i vari tipi di legname oppure per valutare le differenti caratteristiche meccaniche di diverse tavole realizzate con il medesimo legname, o ancora per scartare tavole dalle caratteristiche inadeguate alla destinazione d’uso prevista (in particolare nel campo dell’edilizia). Attualmente, per il proof loading delle tavole di legno, nonché per determinarne il modulo di elasticità, sono previsti vari dispositivi e vari metodi. I dispositivi noti, inoltre, possono sia essere impiegati autonomamente sia, più frequentemente, essere integrati in linee di produzione in grandi impianti.
Un primo tipo di dispositivo noto (descritto ad esempio nel brevetto DE 44 35 975) comprende l’impiego combinato di un’apparecchiatura per la scansione ai raggi X delle tavole e di dispositivi per valutare la risposta in frequenza delle tavole colpite da un apposito percussore.
Un secondo tipo di dispositivo di valutazione del modulo di elasticità, descritto nel brevetto US 3714820, prevede invece l'alimentazione di una successione di tavole ad una apposita stazione di prova. In questo caso, le tavole sono disposte con il loro asse di sviluppo prevalente perpendicolarmente alla direzione di alimentazione.
Una volta giunte in prossimità della citata stazione, le tavole vengono prelevate, una ad una, e ganasce contrapposte afferrano le estremità opposte delle tavole per applicare una forza di trazione e per provocare un allungamento delle stesse.
Un opportuno sensore valuta il valore dell’allungamento prodotto ed un’unità a microprocessore calcola il valore del modulo di elasticità come il rapporto tra la forza applicata alla tavola e l’allungamento indotto. Si perviene in tal modo ad un valore del modulo di elasticità complessivo dell’intera tavola di legno.
Tale dispositivo, tuttavia, presenta alcuni inconvenienti,
Innanzitutto, in questo tipo di dispositivo, il proof loading avviene effettuando una prova di trazione per ciascuna tavola e, conseguentemente, è necessario alimentare le tavole una per volta alla citata stazione di prova, fermando tutte le altre in attesa della conclusione della prova.
Questa necessità determina un rallentamento complessivo della successione delle tavole e quindi una riduzione della velocità di esecuzione del proof loading con conseguente diminuzione della produttività dell’impianto complessivo.
In questo contesto, il compito tecnico della presente invenzione è quello di proporre un dispositivo ed un metodo per il proof loading di tavole di legno che siano esenti dai citati inconvenienti.
In particolare, è scopo della presente invenzione quello di proporre un dispositivo ed un metodo per il proof loading di tavole di legno che consentano di effettuare la prova a trazione in modo veloce e in modo continuo (in particolare senza fermare l'avanzamento delle tavole).
È ulteriore scopo della presente invenzione quello di proporre un dispositivo ed un metodo per il proof loading di tavole di legno che consentano elevate velocità di produzione negli impianti.
Non ultimo scopo della presente invenzione è quello di proporre un dispositivo ed un metodo per il proof loading di tavole di legno che permetta di determinarne anche il modulo elastico.
Ancora, è scopo della presente invenzione quello di proporre un dispositivo ed un metodo per il proof loading di tavole di legno che consenta una stima più precisa del modulo di elasticità lungo delle tavole, II compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un dispositivo per il proof loading di tavole di legno e da un metodo per il proof loading di tavole di legno secondo quanto esposto in una o più delle relative rivendicazione allegate.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di alcune forme di realizzazione preferite ma non esclusive di un dispositivo e di un metodo per il proof loading di tavole di legno come illustrato negli uniti disegni in cui:
la figura 1 rappresenta una vista schematica laterale di una prima forma realizzativa di un dispositivo per il proof loading di tavole di legno secondo la presente invenzione;
le figure 1a e 1b rappresentano rispettivi dettagli ingranditi del dispositivo di figura 1 ;
la figura 2 rappresenta una vista schematica laterale di una seconda forma realizzativa di un dispositivo per il proof loading di tavole di legno secondo la presente invenzione;
le figure 2a e 2b rappresentano rispettivi dettagli ingranditi del dispositivo di figura 2;
la figura 3 rappresenta una vista schematica laterale di una terza forma realizzativa di un dispositivo per il proof loading di tavole di legno secondo la presente invenzione;
le figure 3a e 3b rappresentano rispettivi dettagli ingranditi del dispositivo di figura 3.
Con riferimento alle figure citate è stato globalmente indicato con il numero di riferimento 1 un dispositivo per il proof loading di tavole 2 di legno realizzato secondo la presente invenzione.
In particolare, comunque, nelle unite figure è stato rappresentato il caso più completo, in cui il dispositivo per il proof loading permette anche di determinare il modulo di elasticità delle tavole 2 di legno.
Nel seguito, quindi, la presente invenzione verrà descritta sia con riferimento al caso base di solo proof loading, sia con riferimento al caso più complesso di determinazione del modulo elastico (per la determinazione del quale il dispositivo deve comprendere delle caratteristiche aggiuntive rispetto al caso del solo proof loading inteso con prova di trazione).
In generale, il dispositivo 1 comprende una struttura di supporto per le varie parti (non mostrata nelle unite figure) sulla quale sono montati dei primi mezzi di avanzamento 3 e dei secondi mezzi di avanzamento 4 posti in corrispondenza, rispettivamente, di un primo tratto 5 e di un secondo tratto 6 di un percorso di avanzamento lungo il quale le tavole 2 avanzano parallelamente alla propria direzione principale di sviluppo. Nelle unite figure, in corrispondenza del dispositivo 1, il percorso di avanzamento si estende tra una stazione di ingresso 7 ed una stazione di uscita 8 a monte ed a valle delle quali sono previsti appositi mezzi M di movimentazione delle tavole. La direzione di avanzamento è invece indicata dalla freccia contraddistinta dalla lettera D.
Il secondo tratto 6 del percorso di avanzamento si trova, con riferimento alla direzione di avanzamento delle tavole 2 lungo il percorso di avanzamento, a monte rispetto al primo tratto 5.
Inoltre, i primi e i secondi mezzi di avanzamento 3, 4 sono disposti reciprocamente in modo tale da poter agire contemporaneamente su due distinte porzioni di una medesima tavola 2 di legno che avanza lungo il percorso di avanzamento.
Il dispositivo 1 per il proof loading delle tavole 2, comprende inoltre mezzi di deformazione 9 delle tavole 2 atti a causare un allungamento delle tavole 2 lungo la loro direzione principale di sviluppo.
Nel caso in cui il dispositivo 1 sia anche destinato a determinare il modulo elastico delle tavole 2, esso comprende inoltre mezzi di rilevazione 10 dell’allungamento prodotto nelle tavole 2 dai mezzi di deformazione 9, e mezzi di elaborazione e controllo 11 operativamente associati ai mezzi di deformazione 9 e ai mezzi di rilevazione 10 per determinare il modulo di elasticità delle tavole 2. In questo caso, l’allungamento indotto nelle tavole 2 dovrà necessariamente essere di tipo elastico.
In accordo con la presente invenzione, i mezzi di deformazione 9 comprendono i primi ed i secondi mezzi di avanzamento 3, 4 e, tramite l’azione di presa sviluppata sulle tavole 2 da questi ultimi, sono in grado di esercitare una forza di trazione longitudinale sulle tavole 2.
Vantaggiosamente, i primi e secondi mezzi di avanzamento 3, 4 sono realizzati in modo tale da garantire una presa sicura sulle tavole 2 senza rischio di slittamenti tra essi e le tavole 2 stesse.
Nelle forme realizzative preferite, poi, la distanza operativa tra i primi ed i secondi mezzi di avanzamento 3, 4 può essere regolata a seconda delle esigenze.
Per garantire la presa sicura dei primi e secondi mezzi di avanzamento 3, 4 sulle tavole 2, nelle forme realizzative preferite, i primi mezzi di avanzamento 3 comprendono almeno un primo organo di trascinamento 12 ed un secondo organo di trascinamento 13 disposti affacciati e contrapposti che, in uso, sono associabili per attrito a due facce 14 contrapposte delle tavole 2. La distanza tra tali primo e secondo organo di trascinamento 12, 13 è vantaggiosamente regolabile per essere adattata allo spessore delle tavole 2 da misurare.
Mentre in altre forme realizzative possono essere costituiti da uno o più rulli, in quelle illustrate nelle unite figure il primo ed il secondo organo di trascinamento 12, 13 sono costituiti ciascuno da un nastro trasportatore. Sia nel caso in cui sono costituiti da uno o più rulli sia nel caso illustrato, il primo ed il secondo organo di trascinamento 12, 13 sono controrotanti in modo tale da avere ciascuno, in corrispondenza della zona affacciata alla tavola 2, velocità equiversa a quella della tavola 2.
Nelle forme realizzative illustrate, quindi, il primo ed il secondo organo di trascinamento 12, 13 comprendono rispettivamente due primi rulli 15 e due secondi rulli 16 di trascinamento disposti con l’asse di rotazione perpendicolare al percorso di avanzamento delle tavole 2 e parallelo alla superficie delle tavole 2 su cui agiscono. Attorno ai primi ed ai secondi rulli 15, 16 sono avvolti poi, rispettivamente un primo ed un secondo nastro 17, 18 realizzato in un materiale in grado di esercitare un attrito/presa elevato con la superficie delle tavole 2 di legno.
Analogamente, nelle forme realizzative preferite, i secondi mezzi di avanzamento 4 comprendono almeno un terzo organo di trascinamento 19 ed un quarto organo di trascinamento 20 disposti affacciati e contrapposti che, in uso, sono associabili per attrito a due facce 14 contrapposte delle tavole 2. Anche la distanza tra il terzo ed il quarto organo di trascinamento 19, 20 è vantaggiosamente regolabile per essere adattata allo spessore delle tavole 2 da misurare.
Mentre in altre forme realizzative possono essere costituiti da uno o più rulli, in quelle illustrate nelle unite figure il terzo ed il quarto organo di trascinamento 19, 20 sono costituiti ciascuno da un nastro trasportatore. Sia nel caso in cui sono costituiti da uno o più rulli sia nel caso illustrato, comunque, il terzo ed il quarto organo di trascinamento 19, 20 sono controrotanti in modo tale da avere ciascuno, in corrispondenza della zona affacciata alla tavola 2, velocità equiversa a quella della tavola 2. Nelle forme realizzative illustrate, quindi, il terzo ed il quarto organo di trascinamento 19, 20 comprendono rispettivamente due terzi e due quarti rulli di trascinamento 21, 22 disposti con l’asse di rotazione perpendicolare al percorso di avanzamento delle tavole 2 e parallelo alla superficie delle tavole 2 su cui agiscono. Attorno ai terzi ed ai quarti rulli 21, 22 sono avvolti poi, rispettivamente un terzo ed un quarto nastro 23, 24 realizzato in un materiale in grado di esercitare un attrito/presa elevato con la superficie delle tavole 2 di legno.
In generale, poi, o i primi o i secondi mezzi di avanzamento 3, 4 sono atti a far avanzare le tavole 2 con velocità predeterminata (vantaggiosamente costante), mentre gli altri mezzi di avanzamento (rispettivamente i secondi 4 o i primi 3) sono atti ad applicare sulle tavole 2 una forza di trazione longitudinale predeterminata senza dover fermare l’avanzamento delle tavole 2 lungo il percorso di movimentazione,
In particolare, nella forma realizzativa illustrata in figura 1, i secondi mezzi di avanzamento 4 sono atti a far avanzare le tavole 2 con velocità predeterminata, preferibilmente costante, mentre i primi mezzi di avanzamento 3 sono atti ad esercitare una forza F accelerante sulle porzioni di tavole 2 che si trovano in loro corrispondenza.
Per quanto riguarda i secondi mezzi di avanzamento 4 (figura 1a), almeno uno tra il terzo ed il quarto organo di trascinamento 19, 20, e vantaggiosamente entrambi, è motorizzato e la velocità del motore è controllata direttamente dai mezzi di elaborazione e controllo 11. Nel caso in cui solo uno tra il terzo ed il quarto organo di trascinamento 19, 20 sia motorizzato, l’altro è preferibilmente folle ed agisce da organo di contrasto.
Per quanto riguarda i primi mezzi di avanzamento 3 (figura 1 b), invece, anche in questo caso almeno uno tra il primo ed il secondo organo di trascinamento 12, 13 (vantaggiosamente entrambi) è motorizzato, ma la sua velocità non è controllata. Ad essere controllata dai mezzi di elaborazione e controllo 11 è invece la coppia erogata dal motore (non illustrato) associato al primo e/o al secondo organo di trascinamento 13. Essa infatti viene mantenuta ad un livello tale da causare una trazione elastica sulle tavole 2.
Nella forma realizzativa di figura 2, la situazione è rovesciata rispetto a quanto illustrato in figura 1. In figura 2, infatti, i primi mezzi di avanzamento 3 sono atti a far avanzare le tavole 2 con velocità predeterminata (vantaggiosamente costante), mentre i secondi mezzi di avanzamento 4 sono atti ad esercitare una forza frenante sulle tavole 2 durante il loro avanzamento lungo il percorso di avanzamento.
Per quanto riguarda i primi mezzi di avanzamento 3 (figura 2b), almeno uno tra il primo ed il secondo organo di trascinamento 12, 13, e vantaggiosamente entrambi, è motorizzato e la velocità del motore (non illustrato) è controllata direttamente dai mezzi di elaborazione e controllo 11. Nel caso in cui solo uno tra il primo ed il secondo organo di trascinamento 12, 13 sia motorizzato, l’altro è preferibilmente folle ed agisce da organo di contrasto.
Per quanto riguarda i secondi mezzi di avanzamento 4 (figura 2a), invece, in questo caso almeno uno tra il terzo ed il quarto organo di trascinamento 19, 20, o entrambi, è frenato con una coppia controllata dai mezzi di elaborazione e controllo 11. Ciò può essere ottenuto sia con un freno elettromagnetico sia con qualsiasi altro metodo.
Venendo alle caratteristiche che permettono di determinare il modulo elastico delle tavole 2, va notato che in entrambe le forme realizzative illustrate nelle figure 1 e 2, i mezzi di rilevazione 10 determinano direttamente o indirettamente la velocità di avanzamento delle tavole 2 in corrispondenza dei primi e dei secondi mezzi di avanzamento 3, 4, e i mezzi di elaborazione e controllo 11 determinano l’allungamento subito dalle tavole 2 sulla base delle velocità delle tavole 2 rilevate in corrispondenza dei primi e dei secondi mezzi di avanzamento 3, 4.
In particolare, i mezzi di rilevazione 10 comprendono un rilevatore 25 operativamente associato alla tavola 2 in corrispondenza dei mezzi di avanzamento che applicano la forza di trazione (primi mezzi di avanzamento 3 in figura 1 e secondi mezzi di avanzamento 4 in figura 2) per rilevare un valore V1 della velocità della tavola 2 in tale zona.
A titolo di esempio, il rilevatore 25 può essere accoppiato ad uno dei nastri 17, 18 23, 24 degli organi di trascinamento 12, 13, 19, 20 per rilevarne la velocità o direttamente alla tavola 2. Alternativamente, il rilevatore 25 può essere un encoder associato ad uno dei rulli 15, 16, 21 , 22 dell’organo di trascinamento 12, 13, 19, 20 interessato.
Il rilevatore 25 invia quindi ai mezzi di elaborazione e controllo 11 un segnale S1 rappresentativo della velocità istantanea della tavola 2 in corrispondenza dei mezzi di avanzamento 2,3 atti ad applicare la forza di trazione.
A loro volta, i mezzi di elaborazione e controllo 11 , che conoscono anche il valore della velocità V2 della tavola 2 in corrispondenza dei mezzi di avanzamento 3, 2 atti a farla avanzare con velocità predeterminata, possono calcolare il valore dell’allungamento subito da ciascuna porzione della tavola 2 mediante un’integrazione nel tempo della differenza tra il valore V1 ed il valore V2 (vedasi più avanti per maggiori dettagli). Nelle unite figure con S2 è indicato il segnale scambiato tra i mezzi di elaborazione e controllo per mantenere la velocità V2 al valore predeterminato.
Infatti, la velocità V1 varia, istante per istante, in funzione della porzione della tavola 2 che viene a trovarsi tra i primi ed i secondi mezzi di avanzamento 3, 4.
Il valore della citata differenza viene dunque sottoposto, dai mezzi di elaborazione e controllo 11, ad un’operazione di integrazione temporale per determinare il valore istantaneo dell’allungamento.
L’unità di elaborazione può poi calcolare il modulo di elasticità della porzione, considerata istante per istante, della tavola 2 come rapporto tra la forza “F” applicata (nota) ed il valore dell’allungamento prodotto e rilevato.
I mezzi di elaborazione e controllo 11 possono poi fornire il valore del modulo di elasticità complessivo dell’intera tavola 2 mediante opportuni algoritmi di calcolo.
In altre forme realizzative, di cui la figura 3 costituisce un esempio, invece, la forza di trazione F sulle tavole 2 è trasmessa alle tavole 2 tramite i primi e/o i secondi mezzi di avanzamento 3, 4, sui quali agiscono uno o più attuatori.
In generale, quindi, i primi mezzi di avanzamento 3 o i secondi mezzi d avanzamento 4 hanno posizione fissa rispetto al percorso d avanzamento (cioè rispetto alla struttura di supporto del dispositivo 1 mentre, rispettivamente, i secondi mezzi di avanzamento 4 o i prim mezzi di avanzamento 3 sono mobili rispetto alla struttura di supporto lungo il percorso di avanzamento. Almeno un attuatore 26 è montato tra la struttura di supporto, cui sono fissati i mezzi di avanzamento fissi 2, 3, e i mezzi di avanzamento mobili 3, 2 per esercitare la forza di trazione voluta sulle tavole 2.
In altre forme realizzative più complesse, può anche essere previsto che sia i primi sia i secondi mezzi di avanzamento 3, 4 siano mobili lungo il percorso di avanzamento e che l’attuatore 26 sia montato direttamente tra primi ed i secondi mezzi di avanzamento 3, 4.
In tutti questi casi, comunque, è previsto che sia i primi sia i secondi mezzi di avanzamento 3, 4 siano atti a far avanzare le tavole 2 con uguale velocità predeterminata V (preferibilmente costante) secondo le modalità sopra descritte in relazione alle figure 1 e 2.
Nella forma realizzativa di figura 3, i primi mezzi di avanzamento 3 (figura 3b) sono mobili rispetto al percorso di avanzamento, mentre i secondi mezzi di avanzamento 4 (figura 3a) sono fissi. Inoltre, l’attuatore 26 esercita sui primi mezzi di avanzamento 3 una forza diretta secondo il verso di avanzamento delle tavole 2 lungo il percorso di avanzamento (forza accelerante).
In altre forme realizzative può comunque essere previsto che l’attuatore 26 eserciti sui secondi mezzi di avanzamento 4 una forza diretta in senso contrario rispetto al verso di avanzamento delle tavole 2 lungo il percorso di avanzamento (forza frenante).
In tutte queste forme realizzative (quale quella di figura 3) i mezzi di rilevazione 10 comprendono un rilevatore 25 attivo sull’attuatore 26 per misurarne l’estensione.
In questa configurazione, il segnale S1, acquisito dai mezzi di elaborazione e controllo 11 , rappresentativo dell’estensione dell’attuatore 26, istante per istante, rappresenta direttamente il valore dell’allungamento prodotto dalla deformazione della tavola 2.
Anche in questa forma realizzativa, i mezzi di elaborazione e controllo 11 calcolano quindi il modulo di elasticità della porzione, considerata istante per istante, della tavola 2 come rapporto tra la forza “F" applicata e il valore dell’allungamento prodotto, nonché il modulo elastico complessivo mediante appositi algoritmi di calcolo.
Per quanto riguarda il metodo oggetto della presente invenzione, che trova attuazione nei dispositivi sin qui descritti, esso comprende una fase operativa di avanzamento nella quale una tavola 2 di legno viene fatta avanzare lungo un percorso di avanzamento ed una fase di trazione nella quale, tra due porzioni distinte della tavola 2, viene applicata una forza di trazione che agisce lungo la direzione principale di sviluppo della tavola 2 stessa.
In accordo con la presente invenzione, inoltre, da un lato, durante la fase di avanzamento, la tavola 2 viene fatta avanzare parallelamente alla propria direzione principale di sviluppo, dall’altro la fase di trazione viene eseguita contemporaneamente alla fase di avanzamento.
Infatti, la forza di trazione viene vantaggiosamente trasmessa alla tavola 2 mediante una fase di avanzamento controllato della tavola 2 in corrispondenza di una sua prima porzione, ed una contemporanea fase di avanzamento condizionato in corrispondenza di una sua seconda porzione.
In particolare, la fase di avanzamento controllato della tavola 2 prevede l’avanzamento della tavola 2 a velocità predeterminata e/o costante, mediante dei mezzi di avanzamento atti ad imporre la velocità di avanzamento alla prima porzione della tavola 2.
A sua volta, invece, la fase di avanzamento condizionato prevede l'applicazione di una forza di trazione longitudinale sulla seconda porzione della tavola 2 mentre quest’ultima transita in corrispondenza di specifici mezzi di avanzamento.
In una prima forma attuativa, la prima porzione della tavola 2 in corrispondenza della quale viene attuata la fase di avanzamento controllato, si trova, con riferimento al percorso di avanzamento, a monte della seconda porzione in corrispondenza della quale viene attuata la fase di avanzamento condizionato. In questo caso, la forza applicata sulla tavola 2 durante la fase di avanzamento condizionato, è concorde al verso di avanzamento della tavola 2.
In una seconda forma attuativa, invece, la prima porzione della tavola 2 in corrispondenza della quale viene attuata la fase di avanzamento controllato, si trova, con riferimento al percorso di avanzamento, a valle della seconda porzione in corrispondenza della quale viene attuata la fase di avanzamento condizionato. In questo caso, la forza applicata sulla tavola 2 durante la fase di avanzamento condizionato, è una forza frenante che agisce in verso opposto rispetto al verso di avanzamento della tavola 2.
Quando il metodo per il proof loading prevede anche la possibilità di determinare il modulo elastico delle tavole 2, esso prevede inoltre, due ulteriori fasi operative: una fase di rilevazione dell’allungamento prodotto sulla tavola 2 dalla forza di trazione ad essa applicata, ed una fase di calcolo del modulo elastico della tavola 2 in base ai risultati della fase di rilevazione dell’allungamento. Vantaggiosamente, anche tali due ulteriori fasi vengono attuate contemporaneamente alla fase di avanzamento. Per quanto riguarda la fase di rilevazione dell’allungamento, a seconda delle forme attuative, essa può prevedere sia una rilevazione diretta dell’allungamento (ad esempio mediante la rilevazione dell’estensione di uno o più attuatori come nella forma realizzativa di figura 3), sia una rilevazione diretta o indiretta della velocità di avanzamento della tavola 2 in corrispondenza di ciascuna porzione distinta.
In particolare, nel caso in cui la prima porzione sia soggetta ad una velocità di avanzamento predeterminata V, la rilevazione della velocità è chiaramente indiretta, dato che si tratta di un valore già prestabilito e noto ai mezzi di elaborazione e controllo 11.
Per quanto riguarda invece la seconda porzione, la fase di rilevazione può prevedere sia una rilevazione diretta della velocità V2della tavola 2, sia una rilevazione della velocità dei mezzi di avanzamento che agiscono sulla tavola 2.
Preferibilmente, poi, la fase di rilevazione prevede il calcolo dell’allungamento della tavola 2 come integrale nel tempo della differenza tra la velocità della porzione di tavola 2 soggetta ad avanzamento controllato e la velocità della porzione di tavola 2 soggetta ad avanzamento condizionato.
Vantaggiosamente, il metodo oggetto della presente invenzione, può essere attuato in modo ripetuto per poter esaminare una pluralità di tratti distinti, anche parzialmente sovrapposti, di una medesima tavola 2. In particolare, esso può essere ripetuto in modo pressoché continuo per tratti parzialmente sovrapposti uno all’altro della tavola 2.
Infatti, dato che la tavola 2 avanza continuamente, essa presenta ai primi ed ai secondi mezzi di avanzamento 3, 4 via via nuovi propri tratti che possono essere esaminati.
Nella forma realizzativa preferita, pertanto, il metodo oggetto della presente invenzione prevede che l’intera tavola 2 venga esaminata in modo continuo. In particolare, nella forme attuative che prevedono anche la determinazione del modulo elastico è previsto che, istante per istante, vengano memorizzati tutti i dati significativi (velocità, allungamento, forza applicata,...) che possono poi essere elaborati tutti insieme per ottenere tutte le informazioni necessarie.
Ciò è particolarmente utile nel caso in cui la forza di trazione venga applicata in modo continuo sulla tavola 2. In questo caso, infatti, l’allungamento subito da ciascun tratto di tavola 2 è calcolabile solamente se è noto l’intero andamento dell’allungamento dal momento in cui la forza è stata inizialmente applicata alla tavola 2, dato che, istante per istante, quello che si verifica non è un allungamento del tratto di tavola 2 sottoposto alla forza di trazione, ma una variazione dell’allungamento di tale tratto rispetto all’allungamento subito dal tratto esaminato l'istante precedente.
Pertanto, nel primo istante in cui il metodo viene attuato, la tavola 2 che sta avanzando con una certa velocità V, viene sottoposta, tra due sue porzioni, ad una forza F che causa un allungamento X della tavola 2 stessa, dal quale può essere calcolato il modulo elastico E di tale tratto di tavola 2.
Mantenendo la forza F costante, tuttavia, nell’istante successivo (cioè dopo un tempo At) la tavola 2 sarà avanzata di un tratto AL e quindi il tratto che verrà esaminato sarà in parte o del tutto diverso rispetto a quello precedente ed avrà un proprio modulo di elasticità E±AE. Di conseguenza, l’allungamento prodotto dalla forza F sarà variato rispetto a quello precedentemente rilevato e sarà pari a X±AX. Tuttavia, se i mezzi di rilevazione 10 sono atti a rilevare la velocità della tavola 2 allungata e non direttamente l’allungamento, ciò che potrà essere misurato sarà solamente la variazione di allungamento ΔΧ. L’allungamento reale, dal quale calcolare il modulo di elasticità, potrà invece essere calcolato solo sulla base del valore precedentemente rilevato di allungamento X.
Ciò si ripete poi per ogni tratto della tavola 2 che viene esaminato in successione.
La presente invenzione consegue importanti vantaggi.
Innanzitutto, la presente invenzione garantisce un’elevata produttività degli impianti dato che non è necessario fermare l’avanzamento delle tavole per effettuare il proof loading eventualmente determinando anche il modulo di elasticità.
Conseguentemente, quando il dispositivo è integrato nelle linee di produzione di un impianto, la velocità di lavorazione può essere aumentata in quanto il dispositivo non impone alcun arresto delle tavole e la produttività dell’impianto ne risulta sensibilmente incrementata.
Ancora, le forme attuative più complete del dispositivo e del metodo sopra descritte, permettono una valutazione più precisa del modulo di elasticità. Esse, infatti, permettono di determinare in modo semplice e veloce, il modulo di elasticità non solo dell’intera tavola ma anche di una pluralità di suoi tratti.
È possibile quindi individuare anche singole porzione della tavola che siano caratterizzate da un modulo di elasticità inadeguato alla destinazione d’uso della tavola.
Va inoltre rilevato che la presente invenzione risulta di relativamente facile realizzazione e che anche il costo connesso all’attuazione dell’invenzione non risulta molto elevato.
L’invenzione così concepita è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo che la caratterizza.
Tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti ed in pratica tutti i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni dei vari componenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze.

Claims (24)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per il proof loading di tavole di legno, comprendente: primi mezzi di avanzamento (3) posti in corrispondenza di un primo tratto (5) di un percorso di avanzamento lungo il quale le tavole (2) avanzano parallelamente alla propria direzione principale di sviluppo; mezzi di deformazione (9) delle tavole (2) atti a causare un allungamento di dette tavole (2) lungo la loro direzione principale di sviluppo; caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre secondi mezzi di avanzamento (4) posti in corrispondenza di un secondo tratto (6) del percorso di avanzamento che, con riferimento alla direzione di avanzamento delle tavole (2), si trova a monte rispetto al primo tratto (5), i primi e i secondi mezzi di avanzamento (3), (4) essendo disposti reciprocamente in modo tale da poter agire contemporaneamente su due distinte porzioni di una medesima tavola (2) di legno che avanza lungo il percorso di avanzamento, e dal fatto che detti mezzi di deformazione (9) comprendono detti primi e secondi mezzi di avanzamento (3), (4) e sono in grado di esercitare una forza di trazione longitudinale su dette tavole (2) mediante i primi ed i secondi mezzi di avanzamento (3), (4).
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui i primi o rispettivamente i secondi mezzi di avanzamento (4) sono atti a far avanzare le tavole (2) con velocità predeterminata, e dal fatto che i secondi o rispettivamente i primi mezzi di avanzamento (3) sono atti ad applicare sulle tavole (2) una forza di trazione longitudinale predeterminata senza fermare l’avanzamento delle tavole (2) lungo il percorso di movimentazione.
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, in cui detti primi mezzi di avanzamento (3) sono atti a far avanzare le tavole (2) con velocità predeterminata, ed in cui i secondi mezzi di avanzamento (4) sono atti ad esercitare una forza frenante sulle tavole (2) durante il loro avanzamento lungo il percorso di avanzamento medesimo.
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detti primi mezzi di avanzamento (3) sono atti a far avanzare le tavole (2) in propria corrispondenza con velocità costante.
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, in cui detti secondi mezzi di avanzamento (4) sono atti a far avanzare le tavole (2) con velocità predeterminata, ed in cui i primi mezzi di avanzamento (3) sono atti ad esercitare una forza accelerante sulle porzioni di tavole (2) in loro corrispondenza.
  6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detti secondi mezzi di avanzamento (4) sono atti a far avanzare le tavole (2) in propria corrispondenza con velocità costante.
  7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detti primi mezzi di avanzamento (3) o rispettivamente detti secondi mezzi di avanzamento (4) hanno posizione fissa rispetto al percorso di avanzamento, dal fatto che detti secondi mezzi di avanzamento (4) o rispettivamente detti primi mezzi di avanzamento (3) sono mobili lungo detto percorso di avanzamento, e dal fatto di comprendere inoltre almeno un attuatore (26) associato a detti mezzi di avanzamento mobili (4), (3) per esercitare detta forza di trazione sulle tavole (2).
  8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 7, in cui detti primi mezzi di avanzamento (3) sono atti a far avanzare le tavole (2) con velocità predeterminata, ed in cui detto attuatore (26) esercita sui secondi mezzi di avanzamento (4) una forza diretta in senso contrario rispetto al verso di avanzamento di dette tavole (2) lungo il percorso di avanzamento.
  9. 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 7, in cui detti secondi mezzi di avanzamento (4) sono atti a far avanzare le tavole (2) con velocità predeterminata, ed in cui detto attuatore (26) esercita sui primi mezzi di avanzamento (3) una forza diretta secondo il verso di avanzamento di dette tavole (2) lungo il percorso di avanzamento.
  10. 10. Dispositivo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i mezzi di deformazione (9) delle tavole (2) sono atti a causare un allungamento elastico delle tavole (2), e dal fatto di comprendere inoltre: - mezzi di rilevazione (10) dell’allungamento prodotto in dette tavole (2) dai mezzi di deformazione (9); e mezzi di elaborazione e controllo (11) operativamente associati ai mezzi di deformazione (9) e ai mezzi di rilevazione (10) per determinare il modulo di elasticità di dette tavole (2).
  11. 11. Dispositivo secondo la rivendicazione 10 ed una qualunque da 3 a 6, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di rilevazione (10) determinano direttamente o indirettamente la velocità di avanzamento delle tavole (2) in corrispondenza dei primi e dei secondi mezzi di avanzamento (3), (4), e dal fatto che l’allungamento subito dalle tavole (2) viene determinato sulla base delle velocità delle tavole (2) rilevate in corrispondenza dei primi e dei secondi mezzi di avanzamento (3), (4).
  12. 12. Dispositivo secondo la rivendicazione 10 ed una qualunque da 7 a 9, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di rilevazione (10) determinano la variazione della distanza tra i primi (3) ed i secondi mezzi di avanzamento (4).
  13. 13. Dispositivo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti primi mezzi di avanzamento (3) comprendono almeno un primo ed un secondo organo di trascinamento (12), (13) disposti affacciati e contrapposti ed, in uso, associabili per attrito a due facce (14) contrapposte di dette tavole (2).
  14. 14. Dispositivo secondo la rivendicazione 13, in cui detti organi di trascinamento comprendono ciascuno un rullo o un nastro trasportatore (17), (18) controrotanti.
  15. 15. Dispositivo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti secondi mezzi di avanzamento (4) comprendono almeno un terzo ed un quarto organo di trascinamento (19), (20) disposti affacciati e contrapposti ed, in uso, associabili per attrito a due facce (14) contrapposte di dette tavole (2).
  16. 16. Dispositivo secondo la rivendicazione 15, in cui detti organi di trascinamento comprendono ciascuno un rullo o un nastro trasportatore (23), (24) controrotanti.
  17. 17. Metodo per il proof loading di tavole di legno comprendente: una fase operativa di avanzamento nella quale una tavola (2) di legno viene fatta avanzare lungo un percorso di avanzamento; una fase di trazione nella quale, tra due porzioni distinte della tavola (2), viene applicata una forza di trazione che si estende lungo la direzione principale di sviluppo della tavola (2) stessa; caratterizzato dal fatto che durante la fase di avanzamento la tavola (2) viene fatta avanzare parallelamente ad una direzione principale di sviluppo della tavola (2) stessa, e dal fatto che la fase di trazione avviene contemporaneamente alla fase di avanzamento.
  18. 18. Metodo secondo la rivendicazione 17 caratterizzato dal fatto che detta forza di trazione viene trasmessa alla tavola (2) mediante una fase di avanzamento controllato della tavola (2) in corrispondenza di una di dette porzioni distinte ed una contemporanea fase di avanzamento condizionato in corrispondenza dell’altra porzione.
  19. 19. Metodo secondo la rivendicazione 18 caratterizzato dal fatto che detta fase di avanzamento controllato prevede l’avanzamento della tavola (2) a velocità predeterminata e/o costante.
  20. 20. Metodo secondo la rivendicazione 19 caratterizzato dal fatto che detta fase di avanzamento condizionato prevede l’applicazione di una forza di trazione concorde al verso di avanzamento della tavola (2), in corrispondenza di una di dette porzioni distinte della tavola (2), posta, con riferimento alla direzione di avanzamento della tavola (2), a valle rispetto all’altra porzione.
  21. 21. Metodo secondo la rivendicazione 19 caratterizzato dal fatto che detta fase di avanzamento condizionato prevede l’applicazione di una forza frenante opposta al verso di avanzamento della tavola (2), in corrispondenza di una di dette porzioni distinte della tavola (2), posta, con riferimento alla direzione di avanzamento della tavola (2), a monte rispetto all’altra porzione.
  22. 22. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 17 a 21 caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre: una fase di rilevazione dell’allungamento prodotto su detta tavola (2) dalla forza di trazione ad essa applicata; ed una fase di calcolo del modulo elastico della tavola (2) in base ai risultati di detta fase di rilevazione; dette fasi di rilevazione e calcolo avvenendo contemporaneamente a detta fase di avanzamento.
  23. 23. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 17 a 22 caratterizzato dal fatto che detta fase di rilevazione prevede una rilevazione diretta o indiretta della velocità di avanzamento della tavola (2) in corrispondenza di ciascuna porzione distinta.
  24. 24. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 17 a 23 caratterizzato dal fatto che dette fasi operative vengono eseguite in successione per una pluralità di tratti distinti e/o parzialmente sovrapposti di una medesima tavola (2).
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