ITVR20070052A1 - Dispositivo compensatore di inclinazione per piattaforme di sollevamento. - Google Patents

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ITVR20070052A1
ITVR20070052A1 IT000052A ITVR20070052A ITVR20070052A1 IT VR20070052 A1 ITVR20070052 A1 IT VR20070052A1 IT 000052 A IT000052 A IT 000052A IT VR20070052 A ITVR20070052 A IT VR20070052A IT VR20070052 A1 ITVR20070052 A1 IT VR20070052A1
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    • E06CLADDERS
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    • B66F11/00Lifting devices specially adapted for particular uses not otherwise provided for
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Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
“DISPOSITIVO COMPENSATORE DI INCLINAZIONE PER PIATTAFORME DI SOLLEVAMENTO”
La presente invenzione ha per oggetto un dispositivo compensatore di inclinazione per piattaforme di sollevamento, particolarmente per piattaforme per il sollevamento di merci quali, a titolo di esempio, piattaforme impiegate per traslochi o per manutenzione di strutture distanti dal suolo.
E' noto che le piattaforme di sollevamento attualmente note comprendono un organo generalmente estensibile, in particolare una rampa, il quale supporta scorrevolmente un carrello avente un supporto o pianale destinato a sostenere una predeterminata quantità di materiale o merci. Durante un funzionamento operativo, tale carrello fa da spola tra un livello prossimo al suolo, per esempio un marciapiede, ed un livello distante in elevazione dal suolo stesso, per esempio un piano alto di un edificio.
Il posizionamento operativo della rampa avviene estendendo la rampa stessa ed attestando una sua estremità superiore in prossimità od in corrispondenza del luogo da raggiungere. Generalmente ciò avviene appoggiando la citata estremità della rampa ad una ringhiera di un balcone oppure ad un davanzale di una finestra o, ancora, ad una sponda di una terrazza, per consentire il carico e lo scarico delle merci da e verso il pianale.
Svantaggiosamente, accade talvolta che la porzione inferiore della rampa, vale a dire la sua porzione prossima al suolo, non possa essere collocata in una posizione favorevole, per esempio a causa di inaccessibilità dovute a veicoli in sosta, cartelli stradali, lampioni oppure ad impedimenti quali cantieri, ecc.
In tali circostanze, l'orientazione assunta dalla rampa durante il funzionamento è tale da non consentire un corretto appoggio della sua estremità superiore contro una corrispondente porzione dell'edificio da raggiungere. In particolare, si può generare un'inclinazione tra una superficie terminale della rampa ed una superficie esterna dell'edificio che produce un contatto ridotto tra gli stessi, per esempio un contatto in un solo punto determinato da uno spigolo della rampa. Ciò determina una forte instabilità della condizione di appoggio, a cui conseguono movimenti anomali di flessione e/o torsione della rampa la quale, costruttivamente, presenta una snellezza molto pronunciata. Ne scaturisce un elevato fattore di rischio legato all'instabilità del carrello che si trova a percorrere la rampa deformata, ed in particolare all'instabilità del carico trasportato che può cadere su una zona sottostante con evidenti rischi a carico di cose e/o persone.
E' noto attualmente ovviare al citato inconveniente attraverso rimedi provvisori quali tasselli, per esempio in legno, o altri riempimenti (quali coperte appallottolate) che vengono interposti tra l'estremità superiore della rampa e la superficie di appoggio dell'edificio in modo tale da colmare provvisoriamente gli spazi tra gli stessi dovuti al disallineamento della rampa rispetto all'edificio. Tali rimedi sono evidentemente irrispettosi di norme di sicurezza ed inoltre sono fortemente precari ed inadeguati in quanto spesso vengono predisposti all'istante da operatori preposti alla movimentazione del carrello e vengono fissati alla porzione dell'edifìcio od all'estremità superiore della rampa in modo molto rudimentale. Inoltre, i citati tasselli non sono generalmente riutilizzabili in quanto l'inclinazione della rampa varia di volta in volta in funzione di esigenze di spazio e di orientamento della rampa stessa, e pertanto si rende necessario predisporre nuovi tasselli ad ogni installazione della piattaforma di sollevamento.
In questo contesto, il compito tecnico precipuo della presente invenzione è quello di proporre un dispositivo compensatore di inclinazione per piattaforme di sollevamento che sia esente dagli inconvenienti sopra citati.
In particolare, è scopo della presente invenzione mettere a disposizione un dispositivo compensatore di inclinazione per piattaforme di sollevamento che consenta un corretto e completo appoggio della rampa ad una rispettiva porzione dell'edificio.
Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di proporre un dispositivo compensatore di inclinazione per piattaforme di sollevamento che garantisca il rispetto dei requisiti di sicurezza.
E' altresì scopo dell'invenzione mettere a disposizione un dispositivo compensatore di inclinazione per piattaforme di sollevamento che consenta una notevole flessibilità operativa.
Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un dispositivo compensatore di inclinazione per piattaforme di sollevamento comprendente le caratteristiche tecniche esposte in una o più delle unite rivendicazioni.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di un dispositivo compensatore di inclinazione per piattaforme di sollevamento come illustrato negli uniti disegni in cui:
- la figura 1 mostra una vista prospettica di una piattaforma di sollevamento associata ad un dispositivo secondo la presente invenzione;
- le figure 2a, 2b illustrano una vista schematica di un dispositivo secondo la presente invenzione in due distinte configurazioni operative ed in accordo con una prima forma realizzati va;
- le figure 3a, 3b illustrano una vista schematica di un dispositivo secondo la presente invenzione in due distinte configurazioni operative ed in accordo con una seconda forma realizzativa;
- la figura 4 illustra una vista prospettica del dispositivo illustrato nelle figure 2a e 2b;
- la figura 5 illustra una vista prospettica del dispositivo illustrato nelle figure 3 a e 3b.
In accordo con le figure annesse, con 1 è complessivamente indicato un dispositivo compensatore di inclinazione per piattaforme di sollevamento in accordo con la presente invenzione.
Il dispositivo 1 trova particolare impiego per la compensazione di inclinazioni tra piattaforme di sollevamento e strutture fisse alle quali tali piattaforme di appoggiano, come per esempio nel caso di piattaforme di sollevamento adibite a traslochi, in accordo con quanto illustrato in figura 1.
In accordo con tale figura, la piattaforma (complessivamente indicata con 100) comprende una base 101 ed una rampa 102 telescopica la quale è girevolmente montata sulla base 101. La rampa 102 è inoltre inclinabile rispetto ad un piano orizzontale sotto l'azione di un attuatore non illustrato, per raggiungere un piano superiore di un edificio "E". In tale situazione, la rampa 102 è attiva tra un primo livello prossimo al suolo ed un secondo livello sopraelevato rispetto al suolo.
La piattaforma di sollevamento 100 comprende inoltre un carrello 104 il quale presenta una superficie di supporto 105 orizzontale atta a supportare una determinata quantità di merce ed è scorrevo finente montato sulla rampa 102 per realizzare un movimento di spola tra un'estremità inferiore 102a della rampa 102 ed un'estremità superiore 102b della rampa 102 stessa al fine di realizzare un trasferimento di merce tra il suolo ed un piano superiore dell'edificio "E".
Nella situazione illustrata in figura 1, il piano dell'edificio "E" raggiunto dalla rampa 102 presenta una ringhiera o sponda 200 aggettante da un profilo esterno dell'edificio "E". In ogni caso, quanto descritto sarà da ritenersi parimenti valido nel caso di ringhiere, sponde o parapetti non aggettanti, vale a dire allineati al profilo esterno dell'edificio "E".
In una posizione operativamente intermedia tra la rampa 102 e la sponda 200 è disposto il citato dispositivo 1 secondo l'invenzione. Più in dettaglio, come visibile nelle figure da 2a a 5, il dispositivo comprende una porzione di ancoraggio 2 stabilmente associabile alla sponda 200, ed una porzione di supporto 3 impegnabile, preferibilmente in relazione di semplice appoggio, ad una porzione della piattaforma di sollevamento 100, ed in particolare all'estremità superiore 102b della rampa 102. Nelle forme realizzative illustrate, la porzione di ancoraggio 2 comprende un telaio rigido ancorabile alla sponda 200 mediante staffe, illustrate con 4 nelle figure da 2a a 3b, oppure mediante un bordo ricurvo della porzione di ancoraggio 2 che avvolge un corrispondente bordo della sponda 200. Nelle forme realizzative illustrate, inoltre, la porzione di supporto 3 comprende un elemento piano 5 il quale presenta una superficie frontale piana 6 atta ad essere impegnata in relazione di semplice appoggio dall'estremità superiore 102b della rampa 102. L'estremità superiore 102b della rampa 102 può essere infatti provvista di organi di rotolamento 106 atti ad impegnarsi scorrevolmente sulla citata superficie frontale piana 6 dell'elemento piano 5 per assorbire eventuali movimenti di assestamento e/o deformazioni consuete della rampa 102 durante il suo posizionamento.
Vantaggiosamente, la porzione di ancoraggio 2 e la porzione di supporto 3 sono tra loro cinematicamente collegate per consentire una movimentazione reciproca e, più in dettaglio, una movimentazione della porzione di supporto 3 rispetto alla porzione di ancoraggio 2, essendo quest'ultima preferibilmente associata stabilmente alla sponda 200.
Come visibile dalle figure annesse, la porzione di supporto 3, e quindi l'elemento piano 5, è girevole rispetto alla porzione di ancoraggio 2, preferibilmente unicamente attorno ad un asse di incernieramento "X". A seguito del posizionamento operativo del dispositivo 1, tale asse di incernieramento "X" risulta parallelo ad una superficie esterna dell'edificio "E" e, preferibilmente, verticale. In questo modo, la superficie frontale piana 6 può oscillare attorno ad un asse verticale ed assumere una pluralità di posizioni operative differenti, in modo tale da consentire una regolazione di un'orientazione della superficie frontale piana 6 stessa. L'oscillazione verticale dell'elemento piano 5 consente di assorbire variazioni di posizionamento tra l'estremità superiore 102b della rampa 102 e la superficie frontale piana 6, generando un corretto accoppiamento reciproco.
Vantaggiosamente, il dispositivo 1 comprende inoltre mezzi di bloccaggio 11, attivi tra la porzione di ancoraggio 2 e la porzione di supporto 3 per mantenere stabilmente tali porzioni 2, 3 in posizioni reciproche differenti. Nelle forme realizzative illustrate, i mezzi di bloccaggio 11 comprendono almeno un elemento estensibile 7 il quale è girevolmente interposto tra la porzione di ancoraggio 2 e la porzione di supporto 3 per interconnettere ed associare stabilmente le stesse e, preferibilmente, per sostenere la porzione di supporto 3 rispetto alla porzione di ancoraggio 2. L'elemento estensibile 7 comprende preferibilmente un braccio telescopico avente un primo semibraccio 8 collegato girevolmente alla porzione di ancoraggio 2 ed un secondo semibraccio collegato girevolmente alla porzione di supporto 3. I due semibracci 8, 9 sono tra loro collegati attraverso un collegamento a manicotto 10. I due semibracci 8, 9 dell'elemento estensibile 7 sono girevoli, rispetto alla porzione di ancoraggio 2 ed alla porzione di supporto 3, attorno a rispettivi assi di rotazione paralleli tra loro e, preferibilmente, paralleli al citato asse di incemieramento "X".
Vantaggiosamente, ciascun semibraccio 8, 9 è atto ad essere stabilmente mantenuto secondo una pluralità di configurazioni elongate differenti ciascuna delle quali definisce una corrispondente lunghezza complessiva dell'elemento estensibile 7, e quindi una corrispondente posizione operativa della porzione di supporto 3 del dispositivo 1.
Come visibile nelle figure da 2a a 3b, almeno uno dei due semibracci 8, 9 presenta una pluralità di fori 12a disposti in sequenza ed allineati lungo una direzione di scorrimento reciproco dei semibracci 8, 9. Orbene, i mezzi di bloccaggio 11 comprendono inoltre almeno uno spinotto 12b inseribile entro uno dei citati fori 12a per impedire, ad inserimento avvenuto, un ulteriore scorrimento reciproco dei due semibracci 8, 9 almeno lungo una direzione di avvicinamento od allontanamento reciproco.
In accordo con la forma realizzativa preferita ed illustrata dell'invenzione, il dispositivo 1 comprende due elementi estensibili 7 del tipo sopra descritto. Ciascun elemento estensibile 7 è attivo su parti opposte della porzione di supporto 3 rispetto al citato asse "X", per determinare un bloccaggio, e preferibilmente un supporto, della porzione di supporto 3 in modo efficace e stabile.
In accordo con una forma realizzativa non illustrata del dispositivo 1 , i citati due elementi estensibili 7 presentano differenti dimensioni, vale a dire differenti lunghezze, per consentire una regolabilità più marcata verso un lato del dispositivo 1. In altre parole, uno dei due elementi estensibili 7 presenta una lunghezza maggiore dell'altro e, pertanto, presenta sia una lunghezza minima, che una lunghezza massima, maggiori rispetto all'altro elemento estensibile 7. Ciò fa sì che, quando i due elementi estensibili 7 si trovano in una propria posizione centrata, la porzione di supporto 3 non è allineata alla sponda 200 ma è inclinata rispetto alla sponda 200 e più in dettaglio è ravvicinata alla sponda 200 stessa in prossimità dell'elemento estensibile 7 più corto. Ne consegue che tale configurazione permette di aumentare notevolmente la propensione del dispositivo 1 ad assorbire disallineamenti, tra la rampa 102 e la sponda 200, prevalentemente rivolti in una determinata direzione.
In accordo con forme realizzative alternative, gli elementi estensibili possono comprendere attuatori fluidodinamici, sia del tipo alimentato che del tipo non alimentato, meccanismi a vite e madrevite, meccanismi a scatto oppure, più genericamente, organi od attuatori lineari atti ad assumere una pluralità di posizioni elongate e/o retratte differenti.
In accordo con un'ulteriore forma realizzativa non illustrata, i mezzi di bloccaggio 11 comprendono almeno un braccio rigido avente un'estremità collegata alla porzione di ancoraggio 2 e l'altra estremità collegata alla porzione di supporto 3. Tale braccio rigido definisce già di per sé un bloccaggio stabile della porzione di supporto 3. Pertanto, tale braccio rigido è vantaggiosamente rimovibile per essere sostituito con un ulteriore braccio rigido avente dimensioni differenti, ed in particolare lunghezza differente, per consentire il bloccaggio stabile della porzione di supporto 3 in una differente posizione operativa. In altre parole, il braccio rigido è intercambiabile per essere sostituito con uno o più bracci rigidi aventi lunghezze diverse.
Vantaggiosamente, il dispositivo 1 è associabile a sponde 200 lineari od aventi conformazione angolare. Al fine di conseguire i medesimi vantaggi su entrambi i citati tipi di sponda 200, una prima forma realizzativa del telaio rigido della porzione di ancoraggio 2 prevede che il citato telaio rigido comprenda un elemento lineare 13 atto ad impegnarsi mediante le citate staffe 4 alla sponda 200, la quale assume conformazione sostanzialmente lineare. Alternativamente, l'elemento lineare 13 presenta una sezione a "L" o a "C" che lo rende uniformemente associabile alla sponda 200 per tutta un'intera lunghezza dell'elemento lineare 13 stesso.
Una seconda forma realizzativa del telaio rigido prevede che lo stesso comprenda un elemento angolare 14 atto ad impegnarsi alla sponda 200 mediante le citate staffe 4. Alternativamente, l'elemento angolare 13 presenta una sezione a "L" o a "C" che lo rende uniformemente associabile alla sponda 200 per tutto un intero sviluppo dell'elemento lineare 13 stesso.
Una terza forma realizzativa non illustrata del telaio rigido prevede che esso comprenda un elemento snodato capace di assumere almeno una configurazione sostanzialmente lineare, per impegnarsi ad una sponda 200 rettilinea, ed almeno una configurazione angolare, per impegnarsi ad una porzione angolare di una sponda 200. Preferibilmente, l'elemento snodato comprende due tratti lineari tra loro incernierati per far assumere alla porzione di ancoraggio 2 una pluralità di configurazioni angolari diverse a seconda dell’angolo compreso tra i citati tratti lineari (generalmente compreso tra 0° e 90°).
In tale ultima forma realizzativa, il dispositivo comprende un elemento rimovibile (non illustrato) il quale è associabile ad una delle citate porzioni di ancoraggio 2 e di supporto 3, preferibilmente ad una porzione centrale delle stesse, e definisce una porzione removibile di interconnessione tra la porzione di supporto 3 e la porzione di ancoraggio 2. Più in dettaglio, l'elemento rimovibile è associato ad una delle citate porzioni 2, 3 quando la porzione di ancoraggio 2 è collegata ad una sponda 200 sostanzialmente rettilinea. In tale circostanza, infatti, si instaura una distanza massima tra le corrispondenti porzioni centrali delle porzioni di ancoraggio 2 e di supporto 3 (analogamente a quanto illustrato nelle figure 2a, 2b) che deve essere colmata per consentire un corretto accoppiamento tra le porzioni 2, 3 stesse, mentre tale distanza risulta essere decisamente ridotta nel caso in cui la porzione di ancoraggio 2 debba essere collegata ad una porzione angolare di una sponda 200 (analogamente a quanto illustrato nelle figure 3a, 3b) ed in quest'ultimo caso l'elemento rimovibile viene preferibilmente rimosso dal dispositivo 1.
In accordo con le figure annesse, la rotazione della porzione di supporto 3 rispetto alla porzione di ancoraggio 2 è ottenuta attraverso un fulcro 15 il quale si sviluppa attorno al citato asse "X" e mantiene interconnesse le citate due porzioni 2, 3 consentendo alle stesse di muoversi reciprocamente solo con un moto di rotazione attorno all'asse "X". Il fulcro è ottenuto attraverso un accoppiamento reciproco a cerniera di due porzioni "PI", "P2" rispettivamente connesse rigidamente alla porzione di ancoraggio 2 ed alla porzione di supporto 3. E' tuttavia possibile che la rotazione reciproca tra la porzione di ancoraggio 2 e la porzione di supporto 3 sia ottenuta mediante un semplice accoppiamento con relazione di appoggio tra le porzioni 2, 3 stesse. In particolare, in tale soluzione (non illustrata nelle figure annesse) una delle due porzioni di ancoraggio 2 e di supporto 3 presenta una sporgenza, posizionata preferibilmente in una parte centrale della porzione 2, 3 stessa, rivolta verso l'altra porzione 2, 3 ed impegnabile con una corrispondente scanalatura dell'altra porzione 2, 3 stessa in modo tale da definire una cerniera atta a favorire una rotazione reciproca tra la porzione di ancoraggio 2 e la porzione di supporto 3 attorno all'asse "X". In quest'ultima soluzione, pertanto, la scanalatura e la sporgenza sono reciprocamente impegnate in relazione di semplice appoggio e la funzione di sostegno della porzione di supporto 3 rispetto alla porzione di ancoraggio 2 può essere vantaggiosamente svolta dagli elementi estensibili 7. Si noti infine che nel caso di telaio realizzato in accordo con la terza forma realizzativa sopra descritta (munito cioè di un elemento snodato), l’elemento rimovibile, che permette l’allontanamento dalla porzione di aggancio 2 del punto di fulcro della porzione di supporto 3, assolve la medesima funzione che assolve la porzione "PI " nelle allegate figure 2a e 2b.
Secondo un funzionamento operativo del dispositivo 1 secondo l'invenzione, la porzione di ancoraggio 2 viene stabilmente associata alla sponda 200 e, successivamente, la porzione di supporto 3 viene orientata, cioè ruotata attorno al citato asse "X" verticale, fino a quando la superficie frontale piana 6 si trova orientata in una posizione desiderata, vale a dire in una posizione in cui può essere impegnata in modo uniforme dall'estremità superiore 102b della rampa 102 di una piattaforma di sollevamento 100.
A seguito della rotazione della porzione di supporto 3, si genera una corrispondente estensione od un corrispondente accorciamento degli elementi estensibili 7 che collegano la porzione di supporto 3 alla porzione di ancoraggio 2. Successivamente, il bloccaggio degli elementi estensibili 7 nella posizione precedentemente raggiunta fa sì che essi mantengano la porzione di supporto 3 neH'orientamento desiderato, vale a dire nella posizione precedentemente realizzata, in modo tale da mantenere stabile tale il citato orientamento della superficie frontale piana 6. Ciò realizza un appoggio stabile per l'estremità superiore 102b della rampa 102, la quale non è quindi soggetta a movimenti di assestamento rispetto alla sponda 200.
La presente invenzione raggiunge gli scopi proposti, superando gli inconvenienti lamentati nella tecnica nota.
La rampa della piattaforma di supporto può infatti essere posizionata ove più opportuno in quanto la regolabilità dell'orientamento della superficie esterna piana consente di fornire un appoggio stabile all'estremità superiore della rampa, distribuito lungo l'estremità superiore stessa scongiurando eventuali fenomeni di torsione e/o deformazione della rampa stessa. Ciò, del resto, elimina i rischi legati all'irregolarità di avanzamento del carrello della piattaforma di sollevamento, con conseguente eliminazione dei rischi di cadute accidentali del carico sul suolo sottostante al carrello stesso, ed è pertanto rispettoso di normative vigenti in merito alla sicurezza.
La possibilità di orientare stabilmente la superficie frontale piana della porzione di supporto in una pluralità di posizioni operative differenti aumenta la flessibilità operativa del dispositivo secondo l'invenzione, in quanto rende impiegabile il dispositivo stesso in un'ampia gamma di applicazioni, e più in particolare in applicazioni in cui si renda necessario installare la rampa rispetto ad un edificio con disallineamenti fortemente variabili da volta a volta,
Un ulteriore vantaggio del dispositivo secondo la presente invenzione è la possibilità di fissare l'intero dispositivo alla struttura fissa, senza la necessità di associare stabilmente alcuna sua parte alla rampa della piattaforma di sollevamento. Ciò consente di non aumentare le masse sospese, vale a dire le masse della rampa, che aumenterebbero i rischi di instabilità strutturale della rampa stessa.
Va inoltre considerato che l'accoppiamento della porzione di ancoraggio alla struttura fissa, ed in particolare alle sponde, non richiede interventi permanenti sulla struttura fissa stessa. In questo modo si evitano modifiche strutturali e/o estetiche permanenti quali fori od altri accorgimenti che nella tecnica nota si rendevano necessari per un fissaggio stabile dei tasselli o di altri elementi atti a coprire variazioni di allineamento tra la struttura fissa e l'estremità superiore della rampa.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo compensatore di inclinazione per piattaforme di sollevamento, caratterizzato dal fatto di comprendere: - una porzione di ancoraggio (2) , stabilmente associabile ad una struttura fissa; - una porzione di supporto (3), interconnessa alla porzione di ancoraggio (2) e mobile rispetto alla stessa per assumere una pluralità di posizioni operative differenti, detta porzione di supporto (3) essendo operativamente associabile ad una porzione di una piattaforma di sollevamento (100) per definire un appoggio regolabile per detta porzione della piattaforma di sollevamento (100); - mezzi di bloccaggio (11), attivi tra la porzione di supporto (3) e la porzione di ancoraggio (2) per mantenere stabilmente le stesse in una pluralità di posizioni reciproche differenti.
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta porzione di supporto (3) è girevolmente mobile rispetto alla porzione di ancoraggio (2).
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detta porzione di supporto (3) e detta porzione di ancoraggio (2) sono tra loro girevoli unicamente attorno ad un asse (X).
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detto asse (X) è verticale.
  5. 5. Dispositivo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di bloccaggio (11) comprendono almeno un elemento estensibile (7), attivo tra la porzione di ancoraggio (2) e la porzione di supporto (3) e girevole rispetto alle stesse per associare stabilmente la porzione di supporto (3) alla porzione di ancoraggio (2) in corrispondenza di ognuna di dette posizioni operative, detto almeno un elemento estensibile (7) essendo stabilmente configurabile secondo una pluralità di configurazioni elongate differenti ciascuna delle quali definente una corrispondente posizione operativa della porzione di supporto (3) del dispositivo (1).
  6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detto elemento estensibile (7) comprende un braccio telescopico avente due semibracci (8, 9) tra loro collegati attraverso un collegamento a manicotto (10), uno di detti semibracci (8, 9) essendo collegato alla porzione di ancoraggio (2) e l'altro semibraccio (8, 9) essendo collegato alla porzione di supporto (3).
  7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che almeno uno di detti semibracci (8, 9) presenta una pluralità di fori (12a) disposti in sequenza ed allineati lungo una direzione di movimentazione reciproca di detti semibracci (8, 9), detti mezzi di bloccaggio (11) comprendendo inoltre almeno uno spinotto (12b) inseribile entro uno di detti fori (12a) per impedire detta movimentazione reciproca dei due semibracci (8, 9).
  8. 8. Dispositivo secondo le rivendicazioni 3 e 5, caratterizzato dal fatto di comprendere due elementi estensibili (7) attivi da parti opposte rispetto a detto asse (X).
  9. 9. Dispositivo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni da 1 a 4, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di bloccaggio (11) comprendono almeno un braccio rigido, attivo tra la porzione di ancoraggio (2) e la porzione di supporto (3) per associare stabilmente la porzione di supporto (3) alla porzione di ancoraggio (2) in corrispondenza di almeno una di dette posizioni operative, detto braccio rigido essendo removibile da dette porzioni di ancoraggio (2) e di supporto (3) per essere sostituito con almeno un ulteriore braccio rigido di dimensioni diverse.
  10. 10. Dispositivo secondo le rivendicazioni 3 e 9, caratterizzato dal fatto di comprendere due bracci rigidi attivi da parti opposte rispetto a detto asse (X).
  11. 1 1. Dispositivo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detta porzione di supporto (3) presenta una superficie frontale piana (6) atta ad essere impegnata in relazione di appoggio da detta porzione della piattaforma di sollevamento (100).
  12. 12. Dispositivo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detta porzione di ancoraggio (2) comprende un elemento lineare (13) stabilmente impegnabile ad una porzione sostanzialmente rettilinea di detta struttura fissa.
  13. 13. Dispositivo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni da 1 a 11, caratterizzato dal fatto che detta porzione di ancoraggio (2) comprende un elemento angolare (14) stabilmente impegnabile ad una porzione angolare di detta struttura fissa.
  14. 14. Dispositivo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che una di dette porzioni di ancoraggio (2) e di supporto (3) presenta una sporgenza impegnata in relazione di appoggio con una corrispondente scanalatura dell'altra di dette porzioni di ancoraggio (2) e di supporto (3), in modo tale da definire una cerniera atta a favorire una rotazione reciproca tra dette due porzioni (2, 3) attorno ad un asse (X).
  15. 15. Dispositivo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni da 1 a 11, caratterizzato dal fatto che detta porzione di ancoraggio (2) comprende un elemento snodato atto ad assumere una pluralità di configurazioni differenti per essere associato a differenti strutture fisse.
  16. 16. Dispositivo secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto di comprendere un elemento rimovibile, associabile ad una di dette porzioni di ancoraggio (2) e di supporto (3) per definire un vincolo di interconnessione tra dette due porzioni (2, 3) almeno quando la porzione di ancoraggio (2) è in una configurazione associabile ad una struttura fissa sostanzialmente rettilinea.
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