ITVR20000028A1 - Dispositivo di sicurezza per serrature - Google Patents

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ITVR20000028A1
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Paolo Gentili
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Paolo Gentili
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Description

DISPOSITIVO DI SICUREZZA PER SERRATURE
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo di sicurezza per serrature.
A ttualmente, è molto diffusa la tendenza da parte di proprietari di case, uffici, magazzini e di beni mobili ed immobili in generale ad installare sistemi di sicurezza sempre più sofisticati al fine di ostacolare l'intrusione di malintenzionati ed evitare quindi di essere derubati dei propri averi.
Ad oggi, il mercato offre una vasta scelta di sistemi di sicurezza, che va da quelli prettamente meccanici, quali ad esempio le sbarre antitaglio da montare in corrispondenza di porte e finestre, i vetri antisfondamento, le porte blindate, ecc. e quelli più recenti di natura elettronica, i quali si differenziano a seconda dei principi che ne governano il funzionamento e dei parametri che sono destinati a sorvegliare.
Tra i dispositivi di sicurezza elettronici più comunemente usati si possono citare quelli che sfruttano le proprietà dei raggi infrarossi per rilevare la presenza di una persona o di un corpo in movimento dentro una stanza. Quando i raggi infrarossi intercettano un corpo in movimento, il dispositivo di sicurezza elettronico provvede ad attivare un impianto di allarme, il quale, in breve, inizia a diffondere un segnale di avvertimento di natura visiva e/o sonora e, molto spesso, provvede a contattare appositi servizi di sorveglianza o di pubblica sicurezza.
Normalmente, i dispositivi di sicurezza elettronici instali ambienti abitativi o di lavoro sono programmati con un intervallo di tempo di preavviso, durante il quale è possibile interrompere il segnale inviato all'impianto di allarme, grazie alla digitazione di un codice segreto, conosciuto dalle sole persone a cui è consentito l'accesso. In genere, l'intervallo di tempo di preavviso ha inizio nell'istante in cui il dispositivo rileva un'anomalia ed ha una durata relativamente breve, durante la quale si avverte un conteggio sonoro e/o visivo dei secondi e al termine della quale scatta, qualora il conteggio dei secondi non sia stato interrotto, il segnale sonoro e/o visivo di allarme.
L'inconveniente dei suddetti sistemi di sicurezza sta nel fatto che il conteggio dei secondi di preavviso inizia soltanto quando la persona è già entrata nella stanza protetta da allarme e quindi, qualora si tratti di un ladro, esso dispone di tutto il tempo di preavviso per agire indisturbato.
Scopo principale della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un dispositivo di sicurezza tramite il quale sia possibile eliminare o sostanzialmente ridurre gli inconvenienti sopra lamentati relativi agli attuali sistemi di sicurezza.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un dispositivo di sicurezza in grado di attivare un impianto di allarme ad esso collegato quando la persona malintenzionata si trova ancora all'esterno della stanza protetta e sta cercando di forzare l’imposta di una porta o di una finestra entrare.
Non ultimo scopo della presente invenzione è che il suddetto dispositivo di sicurezza sia adattabile alle diverse tipologie di serratura attualmente disponibili in commercio.
Questi ed altri scopi che meglio appariranno in seguito vengono raggiunti da un dispositivo di sicurezza comprendente un impianto di allarme ed almeno una serratura posta in un battente o in un telaio di battuta di detto battente, detta serratura includendo almeno un organo di impegno accoppiabile, con detto battente in battuta, con un rispettivo organo di vincolo posizionato rispettivamente in detto telaio o in detto battente, e mezzi di azionamento del o di ciascun organo di impegno, montati in o in prossimità di detta serratura e comandabili a distanza, atti a muovere, su comando, il o ciascun organo di impegno tra una posizione di disimpegno o arretramento nei confronti del rispettivo organo di vincolo ed almeno una posizione di impegno o avanzamento nei confronti dello stesso, detto dispositivo di sicurezza essendo caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi sensori atti a rilevare movimenti di almeno un componente mobile di detti mezzi di azionamento e/o di detto organo di impegno e collegabili a detto impianto di allarme per attivarlo quando viene rilevato un movimento.
Vantaggiosamente, detti mezzi sensori comprendono almeno un elemento di riferimento sistemabile in corrispondenza di detto organo di impegno e/o del o di almeno un componente mobile di detti mezzi di azionamento oppure su detto organo di vincolo e/o su serratura ed almeno un’unità di controllo per il rilevamento degli spostamenti di un rispettivo elemento di riferimento sistemabile su detto organo di vincolo e/o su detta serratura oppure in corrispondenza di detto organo di impegno e/o del o di almeno un componente mobile di detti mezzi di azionamento.
Opportunamente, il o ciascun elemento di riferimento comprende almeno una porzione attiva capace di produrre nello spazio circostante un campo magnetico e che la rispettiva unità di controllo include un sensore in grado di verificare, entro un predefinito raggio d'azione, la presenza o meno di campo magnetico sviluppato da un rispettivo elemento di riferimento e di segnalare a detto impianto di allarme variazioni di detto campo magnetico entro detto raggio d'azione.
Ulteriori aspetti e vantaggi della presente invenzione appariranno meglio dalla seguente descrizione dettagliata di alcuni suoi esempi, attualmente preferiti, di realizzazione dati a solo titolo illustrativo e non limitativo, con riferimento agli uniti disegni, nei quali:
la FIGURA 1 illustra una vista parziale in sezione di un primo esempio di realizzazione di una serratura dotata di un dispositivo di sicurezza secondo il trovato applicato in corrispondenza del chiavistello;
la FIGURA 2 mostra una vista parziale in sezione di un secondo esempio di realizzazione di una serratura dotata di un dispositivo di sicurezza secondo il trovato applicato sia in corrispondenza scrocco sia del chiavistello;
la FIGURA 3 è una vista parziale in sezione del particolare dello scrocco della serratura di Figura 2;
la FIGURA 4 illustra una vista assonometrica dello scrocco di Figura 3;
la FIGURA 5 illustra in maniera schematica un circuito elettrico di un dispositivo di sicurezza secondo il trovato;
la FIGURA 6 mostra una vista assonometrica di un terzo esempio di realizzazione di una serratura dotata di un dispositivo di sicurezza secondo il trovato; e
la FIGURA 7 è una vista in sezione della serratura, presa secondo la traccia VII-VII di Figura 6.
Negli uniti disegni parti o componenti uguali o simili sono stati contraddistinti con gli stessi numeri di riferimento.
In riferimento dapprima alla Figura 1, un dispositivo di sicurezza secondo il trovato, indicato con il numero di riferimento 1 , comprende, di preferenza, un elemento di riferimento 2 destinato a produrre un campo magnetico nello spazio ad esso circostante e mezzi sensori o unità di controllo 3, atti a rilevare variazioni di campo magnetico provocate da un allontanamento o avvicinamento dell'elemento di riferimento 2 entro un predefinito raggio di azione.
Preferibilmente, l'elemento di riferimento 2 è costituito da un magnete permanente, il quale può essere inserito dentro un'apposita sede di alloggiamento 4 ricavata su un organo di impegno, ad esempio un chiavistello o catenaccio 5, di una serratura 6, di tipo noto e reperibile in commercio. L'elemento di riferimento 2 può inoltre essere costituito da un circuito elettrico (non mostrato in Figura), il quale è in grado di creare nello spazio circostante un campo magnetico quando è percorso da una corrente.
Con il chiavistello 5 posizionato come in Figura 1 , ossia in posizione arretrata rispetto ad un organo di vincolo 7, il battente 8 risulta svincolato dallo stipite 9 ed il magnete 2, montato in corrispondenza della porzione più interna del chiavistello 5, si trova in prossimità di un rilevatore di campo magnetico 3, il quale può essere fissato al telaio 10 della serratura 6 oppure direttamente al battente 8.
Per vincolare il battente 8 allo stipite 9 è necessario far ruotare il nottolino 13, montato girevole nel cilindretto 12 della serratura 6, fino a quando intercetta un dente 14. Continuando ad insistere nella rotazione del nottolino 13, il dente 14 è costretto a sollevarsi e a svincolare così il chiavistello 5 dalla presa di un gancio 15 (solidale al dente 14), mentre il nottolino 13 fa avanzare il chiavistello 5 fino ad accoppiarsi con l'organo di vincolo 7 dello stipite 9.
L'avanzamento del chiavistello 5 determina quindi l'allontanamento del magnete 2 dalla rispettiva unità di controllo 3, la quale, una volta "inserito" il sistema di allarme, invia ad una centralina (non illustrata in Figura) un'informazione di assenza di campo magnetico, che viene dunque associata ad una situazione di normalità.
Quando il chiavistello 5 viene fatto arretrare, forzatamente o tramite il nottolino 13 della serratura 6, rispetto all'organo di vin 7 in modo da svincolare il battente 8 dallo stipite 9, il magnete 2 si porta nuovamente in prossimità del rilevatore 3, il quale, eccitato dal campo magnetico prodotto dal magnete 2 stesso, provvede ad inviare alla centralina un'informazione di presenza di campo magnetico, che viene interpretata dal sistema di allarme come una situazione anomala. Il sistema di allarme inizia dunque il conteggio dei secondi che scandiscono un intervallo di tempo di preavviso, durante il quale è ancora possibile disattivare il sistema di allarme. La mancata interruzione del conteggio dei secondi entro il tempo di preavviso fa scattare il segnale di allarme e provvede spesso ad inviare una richiesta di pronto intervento ad appositi servizi di sorveglianza o di pubblica sicurezza.
Il dispositivo di sicurezza sopra descritto è suscettibile di numerose modifiche e varianti entro l’ambito di protezione definito dal tenore delle rivendicazioni.
Come illustrato nelle Figure da 2 a 5, una serratura 6 può essere dotata oltre che di un chiavistello 5 anche di un organo di impegno a scrocco 17, il quale è destinato ad impegnarsi con una sede di vincolo 18 ricavata sullo stipite 9 ogni volta che il battente 8 si trova in posizione di battuta. In questo caso, il dispositivo di sicurezza 1 può prevedere la presenza di un elemento di riferimento 2 sia in corrispondenza del chiavistello 5 sia dello scrocco 17 e di due unità di controllo o rilevatori di campo magnetico 3, sistemati rispettivamente in prossimità della sede di vincolo 7 del chiavistello 5 e della sede di vincolo 18 dello scrocco 17.
Vantaggiosamente, il dispositivo di sicurezza può essere dotato di una centralina di comando 22 comprendente un collegamento in serie tra un interruttore generale 23 di tipo on/off per attivare o disattivare l'impianto di allarme, un temporizzatore 24 per la scansione dei secondi di preavviso, un trasduttore in grado di trasformare un segnale elettrico in un segnale visivo o sonoro ed un gruppo di comando 25 disposto tra l'interruttore generale 23 ed il temporizzatore 24.
Come mostrato in Figura 5, il gruppo di comando 25 è composto, di preferenza, di due tratti paralleli, un primo tratto 26 intercettato da due interruttori in serie 27 e 28 ed un secondo tratto 29 interessato da un solo interruttore 30. L'interruttore 27 del primo tratto 26 è comandato dall'unità di controllo 3 del chiavistello 5 mentre l’interruttore 28 dipende dall'unità di controllo 3a dello sciocco 17. Vantaggiosamente, in condizioni di chiusura completa del battente 8 sullo stipite 9, ossia con chiavistello 5 e scrocco 17 accoppiati con le rispettive sedi di vincolo 7 e 18, gli interruttori 27 e 28 si trovano rispettivamente in posizione di apertura o stato elettrico "non-passa" e di chiusura o stato elettrico "passa", mentre l’interruttore 30 del secondo tratto 29 è preferibilmente aperto o nello stato elettrico "non-passa". La centralina di comando 22 può prevedere inoltre, a monte del gruppo di comando 25, un deviatore 31 , il quale provvede a collegare in serie all'interruttore generale 23, al temporizzatore 24 ed al trasduttore 25 rispettivamente il tratto 26 o il tratto 29 del gruppo di comando 25, a seconda che il battente vincolato allo stipite 9 tramite il chiavistello 5 e lo scrocco 17 oppure soltanto tramite lo scrocco 17. Supponendo quindi di partire da una situazione di chiusura completa del battente 8 sullo stipite 9, con una siffatta centralina di comando 22, l allontanamento dello scrocco 17 dalla propria sede di vincolo 18 comporta l'apertura dell'interruttore 28 senza attivare l'impianto di allarme, mentre lo spostamento del chiavistello 5 provoca la chiusura dell'interruttore 27 e la conseguente attivazione del temporizzatore 24.
Qualora invece il battente 8 sia vincolato allo stipite 9 soltanto tramite Io scrocco 17, l'arretramento di quest'ultimo rispetto alla sede di vincolo 18 porta alla chiusura dell'interruttore 30 e quindi, anche in questo caso, all'avvìo del conteggio dei secondi di preavviso.
Come mostrato in Figura 3, sia il rilevatore 3 dello scrocco 17 sìa quello del chiavistello 5 sono preferibilmente montati su rispettive sedi 26 e 29 ricavate sullo stipite 9 anziché sul battente 8.
Secondo un altro esempio di realizzazione, il dispositivo di sicurezza 1 può essere adattato in corrispondenza di una serratura 6 (Figure 6 e 7), il cui nottolino 13, montato girevole nel cilindretto 12 e destinato, in uso, ad interagire con un chiavistello (non mostrato in Figura), funge da elemento di riferimento 2 e quindi da sorgente di campo magnetico, mentre il rilevatore di campo magnetico 3 c inserito all'interno del cilindretto 12 in prossimità del nottolino 13.
La rotazione del nottolino 13 rispetto al cilindretto 12, comandabile dall'esterno per mezzo di una chiave o indotta forzatamente con attrezzi da scasso, provoca una variazione di campo magnetico nello spazio circostante il rilevatore di campo 3, il quale provvede ad inviare ad un impianto di allarme, ad esso collegato e preventivamente attivato, un segnale di pericolo. Da quel preciso momento inizia dunque il conteggio dei secondi di preavviso, con l'enorme vantaggio che la persona intenzionata ad entrare si trova ancora all'esterno del locale protetto da allarme e dispone di un tempo appena sufficiente per disattivare, qualora sia a conoscenza del codice segreto o disponga di un'apposita tessera magnetica, il sistema di allarme.
In pratica, i materiali impiegati nonché le dimensioni pc essere vari, a seconda delle esigenze.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di sicurezza comprendente un impianto di allarme ed almeno una serratura posta in un battente o in un telaio di battuta di detto battente, detta serratura includendo almeno un organo di impegno accoppiabile, con detto battente in battuta, con un rispettivo organo di vincolo posizionato rispettivamente in detto telaio o in detto battente, e mezzi di azionamento del o di ciascun organo di impegno, montati in o in prossimità di detta serratura e comandabili a distanza, atti a muovere, su comando, il o ciascun organo di impegno tra una posizione di disimpegno o arretramento nei confronti del rispettivo organo di vincolo ed almeno una posizione di impegno o avanzamento nei confronti dello stesso, detto dispositivo di sicurezza essendo caratterizzato dal sfatto di comprendere mezzi sensori atti a rilevare movimenti di almeno un componente mobile di detti mezzi di azionamento e/o di detto organo di impegno e collegabili a detto impianto di allarme per attivarlo quando viene rilevato un movimento.
  2. 2. Dispositivo di sicurezza secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detti mezzi sensori comprendono almeno un elemento di riferimento sistemabile in corrispondenza di detto organo di impegno e/o del o di almeno un componente mobile di detti mezzi di azionamento oppure su detto organo di vincolo e/o su detta serratura ed almeno un'unità di controllo per il rilevamento degli spostamenti di un rispettivo elemento di riferimento sistemabile su detto organo di vincolo e/o su detta serratura oppure in corrispondenza di detto organo di impegno e/o del o di almeno un componente mobile di detti mezzi di azionamento.
  3. 3. Dispositivo di sicurezza secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che il o ciascun elemento di riferimento comprende almeno una porzione attiva capace di produrre nello spazio circostante un campo magnetico e che la rispettiva unità di controllo include un sensore in grado di verificare, entro un predefinito raggio d'azione, la presenza o meno di campo magnetico sviluppato da un rispettivo elemento di riferimento e di segnalare a detto impianto di allarme variazioni di detto campo magnetico entro detto raggio d'azione.
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che la o ciascuna porzione attiva del o di ciascun elemento di riferimento comprende un magnete permanente.
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che la o ciascuna porzione attiva del o di ciascun elemento di riferimento comprende un circuito elettrico generante, quando percorso da corrente, un campo magnetico.
  6. 6. Dispositivo di sicurezza secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta serratura comprende almeno un organo di impegno a scrocco ed almeno un organo di impegno a catenaccio o chiavistello accoppiabili rispettivamente con un primo ed un secondo organo di vincolo e dal fatto che il o ciascun elemento di riferimento è sistemabile su detto organo di impegno a scrocco e/o su detto organo di impegno a catenaccio oppure in prossimità di detto primo organo di vincolo e/o di detto secondo organo di vincolo, essendo la rispettiva unità di controllo sistemabile in prossimità di detto primo organo di vincolo e/o di detto organo di vincolo oppure in detto organo di impegno a scrocco e/ o in detto organo di impegno a catenaccio.
  7. 7. Dispositivo di sicurezza secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una centralina di comando includente un interruttore on/off per attivare o disattivare detto impianto di allarme, almeno un trasduttore atto a trasformare un segnale elettrico in un segnale visivo e/o sonoro ed un gruppo di comando collegato in serie a monte con detto interruttore on/off e a valle con detto trasduttore e presentante almeno una coppia di interruttori in serie, un primo interruttore governato da detta unità di controllo per detto organo di impegno a scrocco ed un secondo interruttore comandato da detta unità di controllo per detto organo di impegno a catenaccio.
  8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che, con detto organo di impegno a scrocco e detto organo di impegno a catenaccio in posizione di accoppiamento con i rispettivi organi di vincolo, detto primo interruttore è chiuso o allo stato elettrico "passa" e detto secondo interruttore è aperto o allo stato elettrico non-passa cosicché, quando si muove detto organo di impegno a scrocco, detto primo interruttore si apre e non attiva detto impianto di allarme, mentre quando si muove detto organo di impegno a catenaccio detto secondo interruttore si chiude ed attiva detto impianto di allarme.
  9. 9. Dispositivo di sicurezza secondo la rivendicazione 7 e 8, caratterizzato dal fatto che detto gruppo di comando comprende almeno un terzo interruttore comandato da detta unità di controllo per detto organo di impegno a scrocco e collegato in parallelo a detta coppia di interruttori in serie ed un deviatore atto a collegate in serie detto interruttore on/off e detto trasduttore con detta coppia di interruttori in serie o con detto terzo interruttore rispettivamente quando detto organo di impegno a catenaccio è accoppiato o non è accoppiato con il rispettivo organo di vincolo, detto terzo interruttore essendo aperto in condizioni normali e destinato a chiudersi in conseguenza di uno spostamento di detto organo di impegno a scrocco.
  10. 10. Dispositivo di sicurezza secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 4, caratterizzato dal fatto che il o ciascun componente mobile di detti mezzi di azionamento comprende un rocchetto montato girevole su un tamburo di detta serratura e dal fatto che detto elemento di riferimento è posizionabile su detto rocchetto o su detto tamburo, essendo detta unità di rilevamento della posizione relativa di detto elemento di riferimento sistemabile su detto tamburo o su detto rocchetto.
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