ITVI970009A1 - Dispositivo di chiusura stampi a doppia ginocchiera, per stampaggio di materie plastiche, gomma, meteriali termoindurenti e/o a pressofusione - Google Patents

Description

Descrizione

Il presente trovato si riferisce ad un dispositivo per la chiusura degli stampi in una macchina per lo stampaggio di materie plastiche, gomma, materiali termoindurenti, nonché in macchine agenti con il procedimento di pressofusione, nella quale il meccanismo di comando è a doppia ginocchiera, con sensibili vantaggi rispetto alla tecnica precedente, sia sul piano dell'ingombro della macchina in funzione a parità di corsa del piano mobile, che su quello della riduzione dello sforzo a cui sono sottoposti gli elementi della ginocchiera, nonché tutte le altre parti della macchina e in definitiva nel costo complessivo della stessa, per aumentare la corsa del piano mobile.

Le macchine ad iniezione finora in uso comprendono un meccanismo di chiusura/apertura dello stampo, normalmente definito a doppia ginocchiera.

In effetti generalmente esse comprendono quattro colonne orizzontali poste sopra un bancale e posizionate ai vertici di un quadrilatero, essendo fissate tramite mezzi di blocco meccanici, definiti "dadi colonna", il tutto essendo montato su un piano fisso, denominato bancale.

Sulle colonne è scorrevole un piano mobile, dove viene fissata la parte mobile dello stampo.

Detto piano mobile è collegato tramite leveraggi alla testa stampi, a sua volta scorrevole sul bancale, ma con la possibilità di essere fissata alle colonne, grazie allo spostamento dei "dadi colonna", nella posizione più conveniente, in base alle dimensione degli oggetti da realizzare, tramite la macchina.

In una macchina cosi strutturata, il movimento di chiusura / apertura del piano mobile porta stampo rispetto al piano fisso porta controstampo è ottenuto a mezzo di un complesso di bielle e spinotti comunemente definito a doppia ginocchiera, essendo il movimento comandato da un cilindro idraulico opportunamente predisposto sulla testata stampi.

L'azionamento di detto cilindro idraulico, il cui pistone è collegato con la crociera scorrevole sulle colonne denominate "colonne crociera", consente tramite la movimentazi.one delle bielle, di ottenere l'estensione e il raggruppamento e quindi la chiusura e l'apertura del piano mobile portastampo. Il numero di spinotti di collegamento degli elementi del biellaggio definisce la struttura, generalmente chiamata ginocchiera a cinque punti.

Risulta evidente che in meccanismi così realizzati, la corsa di apertura del piano mobile resterà condizionata in modo particolare alla lunghezza della biella di rotazione, in quanto, dovendo il meccanismo richiudersi su sè stesso, questa lunghezza non potrà superare il limite dì interferenza con la corrispettiva biella del lato opposto.

Miglioramenti nella entità della corsa del piano mobile potranno quindi essere ottenuti soltanto aumentando verso l'esterno la lunghezza della biella cosiddetta di rotazione, che collega il meccanismo con una piastra scorrevole sul bancale, denominata testata stampi.

Questi aumenti nella entità della corsa possono perciò essere ottenuti soltanto aumentando verso l'esterno la lunghezza della biella di rotazione, ciò che comporta in generale un aumento delle dimensioni della testata stampi, con aumento di costi e di ingombri e soprattutto creando condizioni di flessione talvolta inaccettabili, in quanto le forze applicate non risultano più in linea con l'asse delle colonne.

Scopo del presente trovato è di realizzare un meccanismo che consenta un notevole incremento della corsa del piano mobile, mantenendo inalterate le posizioni di aggancio del biellaggio.

Detto incremento viene ottenuto grazie all’inserimento di coppie di bielle opportunamente sagomate e munite di tre punti di snodo, i cui punti intermedi sono fulcrati nelle staffe solidali ad una piastra intermedia mobile sulle colonne, piastra che funge solo da guida, mentre i punti di estremità sono collegati da un lato con la ginocchiera, a sua volta collegata, tramite altre bielle al pistone idraulico e alla testata stampi, mentre le altre estremità delle bielle sono collegate, tramite una uteriore coppia di bielle, al piano mobile porta stampo .

La novità di cui al trovato può essere pertanto definita come una ginocchiera a sette punti e comporta i vantaggi sopra definiti, sia sul piano della decisamente maggiore lunghezza della corsa utile del piano mobile, sia su quello dell'ingombro a parità di corsa, nonché su quello della riduzione delle forze di spinta, a cui sono soggetti gli elementi del meccanismo e in definitiva tutte le parti mobili dello stesso, oltreché, cosa assai importante, sul costo della macchina, a parità di produzione .

Il trovato verrà ora più dettagliatamente descritto, con l'aiuto delle tavole di disegni allegate, nelle qual i:

la fig. 1 (Tav. I) rappresenta nella vista schematica di fronte la macchina perfezionata di cui al trovato, nella posizione di massima apertura degli stampi.

La fig. 2 (Tav. II) rappresenta, nella stessa vista, il meccanismo nella posizione di massima chiusura degli stessi.

La fig. 3 (Tav. Ili) rappresenta la vista di fronte della cosiddetta biella di spinta intermedia;

la fig. 4 rappresenta la stessa nella vista di profilo.

La fig. 5 (Tav. IV) rappresenta nella vista di fronte, la piastra intermedia mobile.

La macchina di cui al trovato, come ben visibile nelle figure 1 e 2, comprende un bancale 1, sul quale è montato un piano verticale fisso 2, sul quale sono montate le colonne 3, fissate tramite i dadi colonna fissi 4, mentre alla estremità opposta sono disposti i dadi colonna mobili 5.

Sulle colonne 3 sono montate la piastra di testata 6, nonché il piano mobile 7, entrambi muniti di supporti, rispettivamente 8 e 9, alle estremità dei quali sono fulcrate le bielle di rotazione 10, a loro volta collegate, anzi tutto tramite le bielle di spinta intermedie 11, fulcrate tramite gli spinotti intermedi 12 alle staffe 13, a loro volta solidali alla piastra intermedia mobile 14, meglio visibile in fig. 5.

Nella fig. 5 si noterà che le staffe 13, disposte su entrambi i lati della piastra intermedia mobile 14, formano delle cavità, che possono essere in numero di quattro o anche in numero diverso per la piastra 14, entro la quale ruotano le bielle di spinta intermedie 11, ovviamente non disegnate in fig. 5. Esse sono invece ben visibili nelle figure 3 e 4, dove ciascuna biella intermedia 11 presenta oltreché il fulcro centrale entro il quale alloggia lo spinotto 12, due fulcri laterali 15 e 16, ai quali sono collegati rispettivamente la biella di rotazione 10 (figg. 1 e 2) da un lato e la biella di spinta 17 dall'altro, la prima collegata, tramite la biella crociera 18 alla crociera 19, scorrevole sulla colonna crociera 21, solidale al piano mobile 7 e scorrevole entro la testata stampi 6, essendo previsto un cilindro idraulico 20, il cui stelo è collegato alla crociera 19.

Si noterà pertanto che per ogni meccanismo di spinta sono previsti sette punti di fulcro e precisamente il 15, 12 e 16 previsti sulla biella di spinta intermedia 11, 22 e 23 previsti sulla biella di rotazione 10, 26 previsto sulla biella di crociera 1Θ e 25, previsto sulla biella di spinta 17.

Questi costituiscono pertanto i sette punti di snodo della ginocchiera, che costituiscono appunto la novità fondamentale del trovato.

Da quanto ora descritto risultano pienamente evidenti i vantaggi in precedenza definiti, determinati essenzialmente dalla ginocchiera a sette punti di snodo e dovuti alla maggiore lunghezza della corsa utile del piano mobile 7, rispetto al piano fisso 2, nonché sulla riduzione delle forze di spinta, a cui vengono sottoposte le leve 18, 10, 11 e 17, che costituiscono sostanzialmente il meccanismo di funzionamento della macchina.

Ferme restando le caratteristiche di cui sopra, sarà possibile ovviamente realizzare macchine di dimensioni anche assai diverse fra loro, ottenendo comunque in ogni caso i vantaggi sopra specificati. Naturalmente i particolari costruttivi di dettaglio della macchina ora descritta ed illustrata nelle tavole di disegni allegate potranno assumere forme ed aspetti diversi , ferme restando le caratteristiche essenziali di cui al trovato, enza per questo uscire dall'ambito del brevetto.

Claims (3)

1. RIVENDICAZIONI 1. DISPOSITIVO DI CHIUSURA STAMPI A DOPPIA GINOCCHIERA, PER STAMPAGGIO DI MATERIE PLASTICHE, GOMMA, MATERIALI TERMOINDURENTI E/O A PRESSOFUSIONE, comprendente un bancale (1), sul quale è montato un piano fisso (2), portante quattro colonne orizzontali (3), munite da un lato di dadi colonna fissi (4) e all'estremità opposta di dadi colonna mobili (5), essendo prevista una testata stampi (6) anch'essa mobile a posizione registrabile sul bancale (1), caratterizzato dal fatto che il piano mobile (7), sul quale è montata la testata mobile dello stampo é collegato tramite un dispositivo comprendente gruppi di quattro bielle (IO, 11, 17, 18), fulcrate su sette punti intermedi (12, 15, 16, 22, 23, 25 e 26), che collegano i supporti (8 e 9) emergenti dalle due piastre (6 e 7), nonché la crociera (19), emergente dallo stelo del pistone del cilindro idraulico di comando (20), consentendo di ottenere un meccanismo, che realizza una corsa molto ampia del piano mobile (7), con decisa riduzione dell'ingombro, a parità di corsa, nonché delle forze di spinta, a cui sono soggetti gli elementi del meccanismo ed in definitiva di tutte le parti mobili dello stesso, oltreché con una sensibile riduzione sul costo della macchina a parità di produzione.
2. 2. DISPOSITIVO DI CHIUSURA STAMPI A DOPPIA GINOCCHIERA, come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la biella di spinta intermedia (11) presenta tre punti di snodo, rispettivamente (12) intermedio e (15 e 16) alle estremità, essendo il punto di snodo (12) collegato alle staffe (13), solidali alla piastra intermedia mobile (14), mentre i punti di fulcro di estremità (15 e 16) sono collegati rispettivamente con la biella di rotazione (10) e con la biella di spinta (17), la prima di esse essendo collegata a enodo ad una estremità, tramite la biella (18), alla crociera (19), collegata al pistone del cilindro idraulico (20), all'altra estremità al supporto (8), mentre dal lato opposto la biella (17) è collegata al supporto (9), solidale al piano mobile (7).
3. 3. DISPOSITIVO DI CHIUSURA STAMPI A DOPPIA GINOCCHIERA, come alle rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che la piastra intermedia mobile (14) portante il supporto (13), dove sono fulcrate le bielle di spinta intermedie (11), è mobile lungo le colonne (3), consentendo in tal modo la massima estensione del piano mobile (7) e la massima riduzione delle forze di spinta sulle leve (10, 11 e 17) .