ITVI20120344A1 - Interruttore di sicurezza a cerniera a segnalazione multipla per barriere di protezione mobili - Google Patents

Description

D E S C R I Z I O N E

Campo di applicazione

[0001] La presente invenzione à ̈ generalmente applicabile al campo dei dispositivi elettrici di sicurezza ed ha particolarmente per oggetto un interruttore di sicurezza a cerniera a segnalazione multipla per barriere di protezione mobili.

Stato della tecnica

[0002] E’ noto l’utilizzo di interruttori di sicurezza per monitorare l’accesso del personale in un’area delimitata da barriere di protezione nella quale si trovano sostanze pericolose o sono presenti parti meccaniche in movimento e/o dispositivi elettrici di potenza.

[0003] In particolare, gli interruttori di sicurezza a cerniera presentano un involucro ancorabile alla parte fissa della barriera di protezione ed un elemento mobile collegabile alla porta della barriera.

[0004] L’involucro alloggia al suo interno un’unità di contatto elettrica collegata ad uno o più circuiti elettrici di sicurezza ed atta a promuovere l’apertura e/o la chiusura di uno o più contatti elettrici a seguito della rotazione della parte mobile rispetto all'involucro fisso.

[0005] Questa configurazione consente di determinate l’apertura o la chiusura della parte mobile della barriera rilevando le grandezze elettriche dei segnali presenti nei circuiti di sicurezza.

[0006] Un’esigenza particolarmente sentita nel settore riguarda la realizzazione di interruttori di sicurezza a cerniera atti a generare segnali elettrici ridondanti in funzione dell’apertura e/o della chiusura della barriera.

[0007] La generazione di tali segnali ridondanti aumenta la flessibilità di installazione dell’interruttore e permette di migliorare il grado di sicurezza dell’interruttore stesso.

[0008] Infatti, la generazione di segnali ridondanti può evitare che si rilevino errate segnalazioni di apertura e/o di chiusura della barriera dovute ad uno sfarfallio dei contatti dell’unità elettrica oppure ad archi elettrici transitori che si formano tra gli stessi o ancora dovuti al malfunzionamento degli stessi.

[0009] Inoltre, la generazione di segnali ridondanti associati all’apertura e/o alla chiusura della barriera à ̈ spesso richiesto dalle normative che regolamentano il settore dell'impiantistica elettrica e della sicurezza.

[0010] Per realizzare questa tipologia di interruttori di sicurezza, sono stati messi a punto dispositivi elettrici a cerniera che alloggiano al loro interno due unità di contatto elettrico distinte.

[0011] GB21 50757 descrive un interruttore a cerniera comprendente un perno centrale passante attorno al quale ruota la parte mobile ed una coppia di unità di contatti elettrici posti internamente all’involucro. Le unità elettriche presentano una prima porzione solidale all’involucro ed una seconda porzione collegabile al circuito di sicurezza esterno vincolata alla parte mobile dell’interruttore mediante due coppie di viti.

[0012] L’apertura e/o la chiusura della barriera promuove la reciproca rotazione delle porzioni di ciascuna unità attorno al perno e la conseguente commutazione dei contatti elettrici.

[0013] In questo modo, l’apertura e/o la chiusura della barriera consente di generare due segnali elettrici ridondanti nei circuiti elettrici di sicurezza associati alle unità di contatto.

[0014] Un tale dispositivo a cerniera, pur generando segnali elettrici ridondanti in funzione dell’apertura o chiusura della barriera, non à ̈ esente da alcuni riconosciuti inconvenienti.

[0015] Un primo inconveniente à ̈ rappresentato dal fatto che le porzioni elettriche di ciascuna unità di contatto sono collegate alla parte mobile mediante viti e ciò può ridurre sensibilmente la sicurezza complessiva dell’interruttore.

[0016] Infatti, l’eventuale rimozione o rottura delle viti permettere comunque alla parte mobile dell’interruttore di ruotare rispetto all’involucro fisso attorno al perno centrale senza però promuovere la reciproca rotazione dei contati elettrici.

[0017] Di conseguenza, la rottura delle viti permetterebbe l’accesso di un operatore all’area delimitata dalla barriera senza che l’apertura o la chiusura della stessa provochi una variazione nei segnali elettrici associati ai circuiti di sicurezza.

[0018] Un ulteriore inconveniente à ̈ rappresentato dal fatto che la costruzione di tale interruttore à ̈ particolarmente complessa poiché richiede un elevato numero di componenti e tempi di assemblaggio relativamente lunghi.

[0019] Ancora, tali interruttori richiedono l’utilizzo di unità di contatto che presenta un foro centrale per consentire il passaggio del perno passante e per tale ragione devono essere selezionati all’interno di un ristretto gruppo di contatti commerciali.

[0020] Non ultimo inconveniente del presente trovato à ̈ rappresentato dal fatto che un’eventuale rottura del perno centrale potrebbe provocare la separazione della parte mobile dall’involucro rendendo così inutilizzabile l’interruttore.

Presentazione dell’invenzione

[0021] Scopo del presente trovato à ̈ quello di superare gli inconvenienti sopra riscontrati, mettendo a disposizione un interruttore di sicurezza a cerniera a segnalazione multipla per barriere di protezione mobili che abbia caratteristiche di elevata efficienza e relativa economicità.

[0022] Uno scopo particolare del presente trovato à ̈ quello di mettere a disposizione un interruttore di sicurezza a cerniera a segnalazione multipla che permetta di generare segnali elettrici ridondanti in funzione dell’apertura e/o della chiusura della barriera di protezione.

[0023] Un altro scopo del presente trovato à ̈ quello di mettere a disposizione un interruttore di sicurezza a cerniera a segnalazione multipla che sia particolarmente robusto e che presenti elevata sicurezza ed affidabilità.

[0024] Un ulteriore scopo del presente trovato à ̈ quello di mettere a disposizione un interruttore di sicurezza a cerniera a segnalazione multipla che presenti un ridotto numero di componenti facilmente assemblabili.

[0025] Un ulteriore scopo del presente trovato à ̈ quello di mettere a disposizione un interruttore di sicurezza a cerniera a segnalazione multipla che soddisfi le normative vigenti riguardanti i dispositivi elettrici di sicurezza, in particolare le norme EN ISO 13489-1 e IEC 62061 che consentono di classificare l’interruttore come categoria rispettivamente 4, PLe e SIL3.

[0026] Un ulteriore scopo del presente trovato à ̈ quello di mettere a disposizione un interruttore di sicurezza a cerniera a segnalazione multipla che consenta di utilizzare un’ampia tipologia di unità di contatto elettrico facilmente reperibili dal mercato.

[0027] Tali scopi, nonché altri che appariranno più chiaramente in seguito, sono raggiunti da un interruttore di sicurezza a cerniera a segnalazione multipla per barriere di protezione mobili di macchine o impianti automatici, in accordo alla rivendicazione 1 , il quale comprende un elemento fisso sostanzialmente scatolare ancorabile ad una parte stazionaria di una barriera, detto elemento scatolare avendo un asse longitudinale con una coppia di fori di estremità assiali, un elemento mobile ancorabile ad una barriera di protezione avente una coppia di bracci sostanzialmente trasversali posti esternamente a detto elemento fisso ed imperniati a detti fori di estremità assiali e mezzi elettrici di rilevamento posti all'interno di detto elemento scatolare per commutare uno o più circuiti elettrici di sicurezza di detta barriera in corrispondenza di un angolo di commutazione predeterminato.

[0028] L’interruttore si caratterizza per il fatto di comprendere una coppia di perni cilindrici fissati a sbalzo a detti bracci ed inseriti girevolmente in detti fori, detti perni avendo estremità reciprocamente distanziate per definire un interspazio privo di elementi di collegamento assiale entro il quale sono interposti detti mezzi di rilevamento, in cui detti mezzi di rilevamento comprendono una coppia di rilevatori ognuno interagente con detta estremità di un rispettivo perno ed avente un rispettivo angolo di commutazione, ed in cui detti rilevatori sono operativamente indipendenti tra loro.

[0029] Forme vantaggiose di realizzazione del trovato sono ottenute in accordo alle rivendicazioni dipendenti.

Breve descrizione dei disegni

[0030] Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione preferita ma non esclusive di un interruttore di sicurezza a cerniera per barriere di protezione mobili secondo il trovato, illustrate a titolo di esempio non limitativo con l’aiuto delle unite tavole di disegno in cui:

la FIG. 1 Ã ̈ una vista prospettica di una prima forma di realizzazione di un interruttore di sicurezza secondo il trovato installato su una barriera di protezione;

la FIG. 2 à ̈ una vista prospettica dell’interruttore di sicurezza di Fig. 1 ; la FIG. 3 à ̈ una vista prospettica esplosa di una seconda forma di realizzazione dell’interruttore di sicurezza con rilevatori meccanici;

la FIG. 4 à ̈ una vista prospettica esplosa di una variante dell’interruttore di sicurezza con primi rilevatori elettronici;

la FIG. 5 à ̈ una vista prospettica di un particolare ingrandito di Fig. 4; la FIG. 6 à ̈ una vista in laterale sezione dell’interruttore di Fig. 3 secondo il piano di taglio VI-VI;

la FIG. 7 à ̈ una vista prospettica ingrandita di un particolare di Fig. 3; la FIG. 8 à ̈ una vista dall’alto schematizzata di una variante dell’ interruttore di sicurezza con rilevatori ottici;

la FIG. 9 à ̈ una vista prospettica di un particolare ingrandito di Fig. 8; la FIG. 10 à ̈ una vista laterale in sezione dell’interruttore di Fig. 4 secondo il piano di taglio X-X;

la FIG. 11 à ̈ una vista dall’alto di una variante dell’interruttore di sicurezza con secondi rilevatori elettronici;

la FIG. 12 Ã ̈ una vista prospettica ingrandita di un particolare di Fig. 11;

la FIG. 13 à ̈ una vista dall’alto schematizzata di una variante dell’interruttore di sicurezza secondo il trovato con sensore di prossimità.

Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferito [0031] Con riferimento alle figure citate, un interruttore di sicurezza a cerniera a segnalazione multipla secondo il trovato, indicato globalmente con 1 , Ã ̈ destinato ad essere applicato alle barriere di protezione B poste a sicurezza delle macchine e degli impianti automatici.

[0032] In particolare, l’interruttore a cerniera 1 potrà anche essere utilizzato per segnalare l’accesso di un operatore all’interno di un’area sorvegliata delimitata da una o più barriere di protezione B quale, ad esempio, un cantiere edile o un deposito di sostanze pericolose.

[0033] La barriera di protezione B, come meglio illustrato in FIG. 1 , potrà comprendere una parte stazionaria M ancorabile alla macchina o al terreno ed una parte mobile P, ad esempio un pannello o una porta, collegata alla parte stazionaria M ed atta a consentire l’accesso di un operatore.

[0034] L’interruttore 1 potrà essere elettricamente collegato ad uno o più circuiti elettrici di sicurezza S e potrà essere predisposto per inviare attraverso gli stessi opportuni segnali elettrici s funzione dell’apertura e/o della chiusura della porta P della barriera B.

[0035] L’interruttore 1 secondo il trovato comprende un elemento fisso 2 sostanzialmente scatolare ancorabile alla parte stazionaria M della barriera B definente un asse longitudinale L con una coppia di fori assiali 3, 4.

[0036] Inoltre, à ̈ previsto un elemento mobile 5 ancorabile alla parte girevole P della barriera di protezione B ed avente una coppia di bracci 6, 7 sostanzialmente trasversali posti esternamente all’elemento fisso 2 ed imperniati ai fori di estremità assiali 3, 4.

[0037] L’interruttore 1 comprende mezzi elettrici di rilevamento 8 posti all’interno dell’elemento fisso scatolare 2 ed atti a commutare uno o più circuiti elettrici di sicurezza S della barriera B in corrispondenza di un determinato angolo di commutazione a.

[0038] L’interruttore 1 potrà comprendere una coppia di ingressi elettrici, non illustrati nei disegni, ed una coppia di uscite elettriche, anch’esse non illustrate, per il collegamento con almeno un circuito di sicurezza S.

[0039] Secondo una caratteristica peculiare del trovato, l’interruttore 1 comprende una coppia di perni 9, 10 fissati a sbalzo ai bracci ed inseriti girevolmente nei fori 3, 4.

[0040] I perni 9, 10 presentano estremità 11 , 12 reciprocamente distanziate per definire un interspazio 13 privo di elementi di collegamento assiale.

[0041] Inoltre, i mezzi di rilevamento 8 comprendono una coppia di rilevatori 14, 15 ognuno interagente con l’estremità 11, 12 del rispettivo perno 9, 10 ed avente un rispettivo angolo di commutazione a, a’.

[0042] Opportunamente, i mezzi di rilevamento 8 potranno essere posizionati all’interno dell’interspazio 13.

[0043] I rilevatori 14, 15 sono operativamente indipendenti tra loro ed inoltre potranno essere regolabili separatamente o congiuntamente per variare il loro rispettivo l’angolo di commutazione a, a’.

[0044] Opportunamente, l’angolo di commutazione a, a’ potrà coincidere con l’angolo di rotazione del rispettivo perno 9, 10 ed i rilevatori 14, 15 potranno presentare angoli di commutazione a, a’ uguali o differenti tra loro.

[0045] Ad esempio, la presenza di rilevatori 14, 15 con angoli di commutazione a, a’ diversi consentirà di chiudere e/o aprire rispettivi circuiti elettrici di sicurezza S con un ritardo predeterminato.

[0046] Tuttavia, i rilevatori 13, 14 potranno presentare angoli di commutazione a, a’ sostanzialmente uguali e con ritardo sostanzialmente nullo.

[0047] La presenza di una coppia di rilevatori 14, 15 consentirà di generare sui circuiti elettrici di sicurezza S segnali elettrici s indipendenti e ridondanti tra loro associati al movimento della parte girevole P della barriera B.

[0048] La generazione di segnali ridondanti s consentirà all’interruttore 1 di determinare la posizione di apertura e/o di chiusura della porta P della barriera B in maniera particolarmente sicura.

[0049] Infatti, la generazione di almeno una coppia segnali elettrici ridondanti s associati alla rotazione indipendente di ciascun perno 9, 10 consentirà all’interruttore 1 di mantenere una completa funzionalità anche nel caso in cui si verifichi un’anomalia ad un singolo perno 9, 10 o a un singolo braccio 6, 7 dell’elemento mobile 5.

[0050] Ad esempio, l’interruttore 1 potrà segnalare correttamente l’apertura e/o la chiusura della parte girevole P della barriera di protezione B anche quando si verifica la rottura accidentale di un singolo perno 9, 10 o di un singolo braccio 6, 7 oppure quando si verifica una rotazione a vuoto del braccio 6, 7 attorno al rispettivo perno 9, 10.

[0051] Opportunamente, come meglio illustrato nelle FIGG. 3 e 6, i rilevatori 14, 15 potranno essere di tipo meccanico.

[0052] Ad esempio, i rilevatori meccanici 140, 150 potranno essere microinterruttori, relà ̈ o altri dispositivi similari.

[0053] L’interspazio 13 potrà avere dimensioni tali da consentire l’alloggiamento lungo l’asse longitudinale L di una coppia di rilevatori meccanici 140, 150 aventi rispettive pareti di fondo 160, 170 affacciate tra loro e distanziate di una distanza d predeterminata.

[0054] In particolare, ogni rilevatore meccanico 140, 150 potrà comprendere un cursore 180, 190 mobile lungo una direzione longitudinale X, X’ con un’estremità sporgente 200, 210 dalla superficie superiore 220, 230 del rilevatori 140, 150.

[0055] La traslazione del cursore 180, 190 promuoverà l’apertura o la chiusura dei contatti fissi presenti all’interno del rilevatori 140, 150.

[0056] Opportunamente, tra l’estremità 11 , 12 di ciascun perno 9, 10 ed il rispettivo rilevatore 140, 150 potrà essere interposto un attuatore 16, 17 sostanzialmente anulare, meglio visibile in FIGG. 3, avente una parete di estremità 18, 19 interagente con il rilevatore 140, 150.

[0057] In particolare, l’attuatore 16, 17 potrà essere predisposto per convertire il moto rotatorio del perno 9, 10 in un moto assiale della parete di estremità 18, 19.

[0058] La parete di estremità 18, 19 dell’attuatore potrà essere posta a contatto con l’estremità sporgente 200, 210 del rispettivo cursore 180, 190 per promuovere la traslazione assiale dello stesso a seguito della rotazione della corrispondente estremità 11, 12 del perno 9, 10.

[0059] Opportunamente, ciascun attuatore 16, 17 potrà comprendere mezzi a camma frontali 20, 21 atti a convertire il moto rotatorio dell’estremità 11 , 12 del rispettivo perno 9, 10 in un moto di traslazione della parete di estremità 18, 19.

[0060] In particolare, i mezzi a camma 20, 21 potranno comprendere una prima parete frontale sagomata 22, 23 atta a definire una camma di spinta 24, 25.

[0061] I mezzi a camma 20, 21, inoltre, potranno comprendere una seconda parete frontale di forma complementare 26, 27 affacciata alla prima parete frontale 22, 23 e definente una controcamma 28, 29 destinata ad interagire con la camma di spinta 24, 25.

[0062] La rotazione dell’estremità 11, 12 del perno 9, 10 promuoverà la reciproca rotazione della prima parete frontale 22, 23 rispetto alla seconda parete frontale 26, 27.

[0063] Durante tale rotazione la camma di spinta 24, 25 eserciterà sulla controcamma 28, 29 una forza assiale atta a promuoverne la traslazione lungo una direzione longitudinale X, X’.

[0064] La controcamma 28, 29 potrà essere operativamente associata alla parete di estremità 18, 19 dell’attuatore 16, 17 in modo da promuovere, durante la rotazione del perno 9, 10, la traslazione assiale del cursore 180, 190.

[0065] Vantaggiosamente, l’interruttore 1 potrà comprendere mezzi 30 di regolazione dell’angolo di commutazione a, a’, interposti tra l’attuatore 16, 17 ed il perno 9, 10 per variare la posizione angolare della parete di estremità 18, 19 rispetto al perno 9, 10.

[0066] In particolare, i mezzi di regolazione 30, come meglio visibile nelle FIGG. 3 e 7, potranno comprendere un elemento anulare 31, 32 coassiale all’attuatore 16, 17 con una superficie piana, visibile in FIG. 7 per un singolo elemento anulare ed indicata con 33, comprendente una serie di sporgenze assiali, globalmente indicate con 35, disposte lungo una circonferenza C.

[0067] Le sporgenze assiali 35 potranno essere disposte in modo uniformemente spaziato lungo la circonferenza C.

[0068] Le sporgenze assiali 35, inoltre, potranno essere configurate per impegnarsi selettivamente in corrispondenti rientranze, non illustrate, ricavate nella superficie trasversale di estremità 36, 37 del perno 9, 10.

[0069] Durante la fase di regolazione dell’angolo di commutazione a, a’, la serie di sporgenze assiali 35 sarà disimpegnata dalle corrispondenti rientranze per consentire la rotazione libera del perno 11, 12.

[0070] In questo modo, un operatore potrà ruotare il perno 9, 10 in fase di taratura per ricercare l’angolo di commutazione a, a’ desiderato senza che lo stesso agisca sul corrispondente attuatore 16, 17.

[0071] Opportunamente, l’attuatore 16, 17 ed i mezzi di regolazione 30 dell’angolo di commutazione a, a’ potranno essere del tipo noto dallo stato della tecnica.

[0072] Ad esempio, l’attuatore 16, 17 e i mezzi di regolazione 30 dell’angolo di commutazione a, a’ potranno essere del tipo già descritto nel brevetto IT 1362135 concesso a nome della stessa richiedente.

[0073] Opportunamente, come meglio illustrato nelle FIGG. 8 e 9, i rilevatori 14, 15 potranno essere di tipo ottico 141, 151 oppure, come meglio illustrato nelle FIGG. 4 e 5 e nelle FIGG. dalla 10 alla 13, i rilevatori 14, 15 potranno essere del tipo elettronico e/o elettromagnetico 142, 152.

[0074] Vantaggiosamente, il rilevatore di tipo ottico 141, 151, elettronico e/o elettromagnetico 142, 152 potrà comprendere una porzione mobile 240, 250 associata all’estremità 11 , 12 di ogni perno 9, 10 ed un sensore fisso 260, 270 destinato ad interagire con la porzione mobile 240, 250 ed ancorato all’elemento scatolare fisso 2.

[0075] In particolare, come meglio visibile nelle FIGG. 8 e 9, la porzione mobile 240, 250 dei rilevatori ottici 141 , 151 potrà comprendere un disco 280, 290 ricavato in corrispondenza dell’estremità 11 , 12 del rispettivo perno 9, 10.

[0076] Il sensore fisso 260, 270 invece, potrà comprendere una sorgente ottica del tipo al led o similari, non visibile nei disegni, ed un ricevitore ottico 300, 310 atto a rilevare il fascio luminoso emesso dalla sorgente ottica.

[0077] Opportunamente, il disco 280, 290 potrà essere interposto tra la sorgente ottica ed il ricevitore 300, 310 e potrà comprendere almeno un foro trasversale passante 320 atto a consentire il passaggio del fascio luminoso prodotto dalla sorgente.

[0078] Il passaggio del fascio luminoso attraverso il foro passante 320 consentirà al ricevitore 300, 310 di rilevare almeno una parte dell’energia luminosa emessa dalla sorgente.

[0079] In particolare, la rilevazione del fascio luminoso sarà possibile solo quando l’estremità 11 , 12 del corrispondente perno 9, 10 ruota di un angolo pari all’angolo di commutazione a, a’.

[0080] In tale condizione, il rilevatore ottico 141 , 151 potrà generare uno o più segnali elettrici s da inviare ai circuiti elettrici di sicurezza S.

[0081] Opportunamente, i rilevatori di tipo elettronico e/o elettromagnetico 142, 152 , illustrati nelle FIGG. 4 e 5 e nelle FIGG. dalla 10 alla 13, potranno essere scelti, ad esempio, all'interno del gruppo comprendente i trasduttori di posizione angolare.

[0082] In particolare, la porzione mobile 240, 250 di tali sensori potrà comprendere una zona anulare 330, 340 provvista di scanalature angolarmente uniformemente sfalsate, indicate globalmente con 350, atte a modificare un campo elettrico e/o elettromagnetico generato dal sensore fisso 360, 370.

[0083] Opportunamente, tali scanalature 350 potranno essere realizzate in corrispondenza di una porzione di estremità periferica frontale 40, 41 del perno 9, 10, come meglio visibile nelle FIGG. 4 e 10.

[0084] In questo caso il sensore fisso 360, 370 sarà posto frontalmente alla superficie trasversale di estremità 36, 37 del perno 9, 10.

[0085] In alternativa, le scanalature 350 potranno essere ricavate in corrispondenza di una porzione di estremità periferica assiale 42, 43 del perno 9, 10 ed il sensore fisso 360, 370 potrà essere fissata parallelamente al perno 9, 10.

[0086] Secondo una ulteriore configurazione del sensore elettronico e/o elettromagnetico 142, 152, le scanalature potranno essere distribuite sia sulla porzione di estremità periferica frontale 40, 41 e assiale 42, 43 del perno 9, 10, come illustrato nelle FIGG. 11 e 12.

[0087] In questo caso, la parte fissa del sensore 360, 370 comprenderà due unità distinte fissate, rispettivamente, frontalmente e lateralmente al perno 9, 10.

[0088] Naturalmente, i rilevatori meccanici 140, 150, ottici 141 , 151 , elettronici e/o magnetici 142, 152 potranno differire da quelli precedentemente descritti per tipologia di cursori o di sensori utilizzati, per il numero di contatti e per le modalità di azionamento o di portata elettrica.

[0089] Inoltre, l’interruttore 1 potrà comprendere un’unità elettronica di elaborazione 44, illustrata in FIG. 4, associata ai mezzi di rilevamento 8.

[0090] Opportunamente, l’unità elettronica di elaborazione 44 potrà essere atta a generare un segnale elettrico di controllo Se, non illustrato nelle figure, variabile in funzione del numero complessivo di commutazioni effettuate dai rilevatori 14, 15.

[0091] In particolare, l’unità elettronica di elaborazione 44 potrà essere associata ai contatti dei rilevatori meccanici 140, 150 o al sensore 300, 310; 360, 370 dei rilevatori rispettivamente ottici 141, 151 e elettronici 142, 152.

[0092] L’unità elettronica di elaborazione 44 potrà comprendere un supporto di memoria, non illustrato nei disegni, atto a memorizzare almeno un valore di riferimento associato ad un numero di commutazioni complessive predeterminato.

[0093] In particolare, l’unità elettronica di elaborazione 44 potrà essere predisposta per rilevare il numero complessivo di commutazioni effettuate dai rilevatori 14, 15 in un intervallo di tempo predeterminato.

[0094] L’unità elettronica di elaborazione 44 potrà essere atta a confrontare il numero di commutazioni rilevate con il valore numerico di riferimento memorizzato nei supporti di memoria per generare il segnale di controllo Scin funzione di tale confronto.

[0095] Ad esempio, l’unità elettronica di elaborazione 44 potrà essere atta a generare un segnale di controllo Se quando l’interruttore 1 raggiunge una durata di funzionamento complessiva pari ad un valore predeterminato fissato dal costruttore.

[0096] Opportunamente, l’unità di elaborazione 44 potrà essere di tipo locale per consentire il suo alloggiamento all’interno della parte fissa scatolare 2 oppure, in alternativa, potrà essere del tipo remoto associata ai circuiti elettrici di sicurezza S.

[0097] L’unità di elaborazione 44 potrà essere configurata per generare segnali elettrici aggiuntivi aventi parametri elettrici variabili in funzione della posizione angolare istantanea assunta dal corrispondente perno 9, 10.

[0098] Opportunamente, l’unità elettronica di elaborazione 44 potrà essere atta a generare dati D associati al funzionamento dei mezzi di rilevamento 8.

[0099] Inoltre, sia i dati D che i segnali aggiuntivi potranno essere del tipo digitale e l’interruttore 1 potrà alloggiare all’interno dell’interspazio 13 un’interfaccia di comunicazione, non illustrata, atta ad inviare i segnali digitali all’unità centrale attraverso un bus elettronico di collegamento, non illustrato.

[00100] Opportunamente, l’unità elettronica di elaborazione 44 e l’interfaccia di comunicazione potranno essere realizzate nel medesimo supporto a semiconduttore per formare un singolo dispositivo integrato.

[00101] Inoltre, l’interfaccia di comunicazione potrà essere configurata per consentire il collegamento dell’unità di elaborazione 44 con dispositivi di sicurezza aggiuntivi collegati ai circuiti di sicurezza S.

[00102] In questo modo l’unità di elaborazione 44 potrà inviare ai dispositivi di sicurezza aggiuntivi i dati D associati allo stato dei contatti dei rilevatori 14, 15 e potrà controllare quest’ultimi in funzione dei segnali elettrici ricevuti da tali dispositivi di sicurezza aggiuntivi.

[00103] L’unità di elaborazione 44 potrà inoltre essere configurata per alimentare selettivamente un array di led 45 destinato a generare un’emissione luminosa con lunghezza d’onda e/o intensità variabile in funzione della posizione della parte girevole P barriera B rispetto alla parte stazionaria M della stessa.

[00104] Inoltre, l’interruttore 1 potrà comprendere una coppia di rilevatori 14, 15 della stessa tipologia atti ad interagire con i rispettivi perni 9, 10, così come illustrato nelle figure.

[00105] In alternativa, secondo una configurazione del trovato non illustrata nelle figure, l’interruttore 1 potrà comprendere una coppia di rilevatori 14, 15 di tipologia differente atti ad interagire con i rispettivi perni 9, 10.

[00106] La scelta della tipologia dei rilevatori 14, 15 da utilizzare potrà dipendere dalla particolare configurazione circuitale dei circuiti di sicurezza S.

[00107] Opportunamente, l’interruttore 1 potrà comprendere un ulteriore sensore di prossimità 46, illustrato schematicamente in FIG. 13, avente un elemento passivo 47 associato alla parte fissa 2 ed un elemento eccitatore 48 fissato all’elemento mobile 5.

[00108] Il sensore di prossimità 46 potrà essere atto a generare un segnale elettrico in funzione della distanza relativa di tra l’elemento fisso 2 e l’elemento mobile 5 dell’interruttore 1.

[00109] Ad esempio, il sensore di prossimità 46 potrà essere scelto nel gruppo comprendente i sensori magnetici ad effetto Hall.

[00110] Opportunamente, il sensore di prossimità 46 potrà essere utilizzato in sostituzione di uno dei rilevatori.

[00111] Vantaggiosamente, il sensore di prossimità 46 potrà generare un segnale di abilitazione e/o di inibizione del circuito di sicurezza S in funzione della distanza istantanea di tra l’elemento fisso 2 e elemento mobile 5.

[00112] L’unità di elaborazione 44 potrà essere predisposta per ricevere il segnale prodotto dal sensore di prossimità 46 e generare in un’uscita un segnale di allarme quando la distanza reciproca di tra l’elemento fisso 2 e elemento mobile 5 à ̈ superiore ad un valore di soglia predeterminato.

[00113] Tuttavia, quando tale distanza dìà ̈ inferiore al valore di soglia, l’unità di elaborazione potrà consentire l’attivazione dei rilevatori 14, 15 e l’invio dei segnali prodotti dagli stessi nei circuiti di sicurezza S.

[00114] Da quanto precede, appare evidente che il trovato raggiunge gli scopi prefissati ed in particolare mette a disposizione un interruttore di sicurezza a cerniera particolarmente sicuro e flessibile.

[00115] L’interruttore di sicurezza a cerniera secondo il trovato à ̈ suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nel concetto inventivo espresso nelle rivendicazioni allegate. Tutti i particolari potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti, ed i materiali potranno essere diversi a seconda delle esigenze, senza uscire daN'ambito del trovato.

[00116] Anche se l’interruttore di sicurezza a cerniera à ̈ stato descritto con particolare riferimento alle figure allegate, i numeri di riferimento sono utilizzati per migliorare l'intelligenza del trovato e non costituiscono alcuna limitazione aN’ambito di tutela

Claims (11)

1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Un interruttore di sicurezza a cerniera a segnalazione multipla per barriere (B) di protezione di macchine e/o impianti automatici, comprendente: - un elemento fisso (2) sostanzialmente scatolare ancorabile ad una parte stazionaria (M) di una barriera (B), detto elemento scatolare (2) avendo un asse longitudinale (L) ed una coppia di fori di estremità assiali (3, 4); - un elemento mobile (5) ancorabile ad una parte girevole (D) della barriera di protezione (B) avente una coppia di bracci (6, 7) sostanzialmente trasversali che si estendono da detto elemento fisso (2) e sono imperniati a detti fori di estremità assiali (3, 4); - mezzi elettrici di rilevamento (8) posti all’interno di detto elemento scatolare (2) per commutare uno o più circuiti elettrici di sicurezza (S) della barriera (B) in corrispondenza di un angolo di commutazione predeterminato (a); caratterizzato dal fatto di comprendere una coppia di perni cilindrici (9, 10) che si estendono a sbalzo da detti bracci (6, 7) ed inseriti girevolmente in detti fori (3, 4), detti perni (9, 10) avendo estremità opposte (11, 12) reciprocamente distanziate per definire un interspazio (13) privo di elementi di collegamento assiale, in cui detti mezzi di rilevamento (8) comprendono una coppia di rilevatori (14, 15) ognuno interagente con l’estremità (11, 12) di un rispettivo perno (9, 10) ed avente un rispettivo angolo di commutazione (a, a’) ed in cui detti rilevatori (14, 15) sono operativamente indipendenti tra loro.
2. 2. Interruttore secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detti mezzi di rilevamento (8) sono posizionati all’interno di detto interspazio (13).
3. 3. Interruttore secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detti rilevatori (14, 15) sono selezionati nel gruppo comprendente i rilevatori di tipo meccanico (140, 150), di tipo elettronico e/o elettromagnetico (142, 152) e di tipo ottico (141, 151).
4. 4. Interruttore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che tra l’estremità (11, 12) di ciascuno di detti perni (9, 10) ed il rispettivo rilevatore meccanico (140, 150) à ̈ interposto un attuatore (16, 17) sostanzialmente anulare.
5. 5. Interruttore secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto attuatore (16, 17) presenta una parete di estremità (18, 19) interagente con detto rilevatore meccanico (140, 150), detto attuatore (16, 17) essendo atto a convertire il moto rotatorio di detto perno (9, 10) in moto assiale di detta parete di estremità (18, 19).
6. 6. Interruttore secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi (30) per la regolazione di detto angolo di commutazione (a, a’) interposti tra detto attuatore (16, 17) ed un rispettivo perno (9, 10) per variare la posizione angolare di detta parete di estremità (18, 19) di detto attuatore (16, 17) rispetto a detto perno (9, 10).
7. 7. Interruttore secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di regolazione (30) comprendono un elemento anulare (31, 32) coassiale a detto attuatore (16, 17), detto elemento anulare (31, 32) avendo una superficie piana (33) con una serie di sporgenze assiali (35) disposte lungo una circonferenza (C) ed atte ad impegnarsi selettivamente in corrispondenti rientranze ricavate nella superficie di estremità traversale (36, 37) di detto perno (9, 10).
8. 8. Interruttore secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detto rilevatore di tipo ottico o elettronico e/o elettromagnetico (141 , 151 ; 142, 152) comprende una porzione mobile (240, 250) associata all’estremità (11, 12) di ogni perno (9, 10) ed un sensore fisso (260, 270) destinato ad interagire con detta porzione mobile (240, 250) ancorato a detto elemento scatolare fisso (2).
9. 9. Interruttore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un’unità elettronica di elaborazione (44) associata a detti mezzi di rilevamento (8) per generare un segnale di controllo variabile in funzione del numero di commutazioni effettuate da detti rilevatori (14, 15).
10. 10. Interruttore secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detta unità elettronica di elaborazione (44) à ̈ atta a generare dati (D) associati al funzionamento di detti mezzi di rilevamento (8).
11. 11. Interruttore secondo qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un sensore di prossimità (46) avente un elemento passivo (47) associato all’elemento scatolare (2) ed un elemento eccitatore (48) fissato all’elemento mobile (5), detto sensore di prossimità (46) essendo atto a generare un segnale elettrico in funzione della distanza relativa (di) tra detta elemento fisso (2) e detto elemento mobile (5).