ITVI20120095A1 - Piastrelle e un metodo per la loro produzione - Google Patents

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Description

PIASTRELLE E UN METODO PER LA LORO PRODUZIONE.
DESCRIZIONE
Campo tecnico
L’invenzione riguarda una piastrella da pavimento con una superficie posteriore e una superficie anteriore che comprende una pluralità di elementi di roccia o minerale e una matrice di una sostanza legante, in cui gli elementi di roccia o minerale sono incassati nella matrice in modo tale che un lato di detti elementi di roccia o minerale sia complanare con detta superficie anteriore, oppure che detti elementi di roccia o minerale sporgano da detta superficie anteriore. La superficie anteriore è la superficie della piastrella che è visibile e agibile dopo la posa. Inoltre si presenta un metodo per la produzione della piastrella e diversi usi della stessa.
Stato della tecnica
La pavimentazione di superfici e in particolare di pavimenti procede per esempio con la posa di singole pietre una a una, la cosiddetta pavimentazione a pavé. Successivamente, si riempiono le fessure fra le singole pietre con sabbia oppure cemento per stabilizzare il pavimento. Questo tipo di pavimentazione impiega parecchio tempo. Le pietre da utilizzare devono avere un certo spessore per resistere a eventuali rotture ciò che richiede una notevole quantità di materiale. Il mercato offre inoltre delle piastrelle con uno spessore significante neN’ordine di alcuni centimetri in cui pietre sono incassate in una matrice di cemento. Queste piastrelle sono molto pesanti.
Presentazione dell'invenzione
Scopo della presente invenzione è proporre una piastrella da pavimentazione che superi i suddetti inconvenienti e che richieda poco materiale essendo contemporaneamente molto stabile, leggera e resistente a sollecitazioni. Ulteriore scopo dell'invenzione è fornire una piastrella che unisca in un unico elemento di posa singoli elementi di roccia o minerale velocizzando così la copertura di una determinata superficie, in cui venga imitato una pavimentazione a pavé. In più, l'invenzione si pone l’obiettivo di fornire un metodo per la produzione di una siffatta piastrella.
Gli scopi prima ricordati e altri che saranno meglio evidenziati in seguito sono raggiunti da una piastrella come definita nella prima rivendicazione, e in particolare da una piastrella del tipo menzionato all’inizio in cui la sostanza legante è una miscela di una resina polimerica preferibilmente trasparente e di una polvere di roccia o minerale. La piastrella con la sostanza legante secondo l’invenzione garantisce un’alta stabilità e un’alta resistenza alle sollecitazioni già a uno spessore molto piccolo.
Gli elementi di roccia o minerale incassati nella matrice comprendono tutti i materiali inorganici, in prevalenza naturali, usuali nella pavimentazione, cioè per esempio tutte le pietre note nel settore. I termini roccia e minerale comprendono, come anche nel caso della polvere di roccia e minerale, per esempio anche ceramiche, porcellane, terracotta, o vetro. Il minerale è un corpo solido cristallino, con composizione chimica definita o variabile in campo ristretto. Senza limitazioni possono essere elencati ossidi, solfati, carbonati, silicati, ecc. Una roccia è un miscuglio di più specie minerali in diverse proporzioni e pertanto, diversamente da un minerale, la composizione chimica di una roccia non è esprimibile con una formula chimica. Preferibilmente, gli elementi di roccia o minerale sono scelti fra marmo, granito, porfido, travertino. Vantaggiosamente, la polvere di roccia o minerale è polvere di basalto o di sabbia. La scelta del materiale della polvere permette ovviamente la scelta del colore delle fughe all’interno della piastrella. Gli elementi di roccia o minerale e le polveri di roccia o minerale possono ovviamente anche essere miscele di diversi tipi di roccia o minerale.
La resina è preferibilmente trasparente per dare alle fughe il colore della polvere di roccia o minerale scelta. Ovviamente, sono ipotizzabili anche resine colorate o pigmentate.
Specialmente nel caso degli elementi che sporgono dalla superficie anteriore della piastrella, cioè elementi in aggetto (bassorilievo), la miscela di resina nella sua funzione come fuga non viene interessata da contatti diretti di calpestio e quindi non è soggetta a graffiature come succederebbe nel caso in cui il pavimento fosse realizzato con piastrelle con la superficie anteriore in resina.
In una variante preferita dell'invenzione, lo spessore della piastrella è, con uno spessore minimo di 5 mm, inferiore o uguale a 20 mm, preferibilmente inferiore o uguale a 15 mm, più preferibilmente inferiore o uguale a 10 mm. Questo permette di utilizzare poco materiale di roccia o minerale. Anche pietre o lastre di pietre naturali che nella pavimentazione secondo lo stato deN’arte farebbero parte dello scarto poiché troppo sottili possono ancora essere impiegate nell'invenzione. La granulometria della polvere corrisponde preferibilmente a una grandezza media delle particelle inferiore o uguale a 1 ,5 mm. Più preferibili sono polveri con una dimensione media delle particelle di 0,9 - 1 ,3 mm. Ipotizzabili sono anche granulometrie più piccole. Una granulometria fine permette una migliore dispersione della polvere nella resina e crea quindi una matrice più omogenea e più stabile.
In una variante vantaggiosa dell'invenzione, il rapporto in peso fra resina e polvere di roccia o minerale è compreso fra 1 :2 e 1 :6, preferibilmente ammonta circa a 1 :4. Contenuti elevati di polvere rendono la piastrella compatta e stabile permettendo la realizzazione di spessori molto piccoli e abbassando così il peso complessivo della piastrella.
Vantaggiosamente, la resina polimerica è una resina solida che si forma da una resina liquida dopo la sua solidificazione. La solidificazione può avvenire tramite essiccazione o indurimento tipo polimerizzazione o reticolazione, comunque secondo procedure ben note all’esperto. Esempi adottabili sono le resine in uso per la produzione di vasche da docce o da bagno, di lastre di top di cucina ecc. Idonee sono per esempio resine di poliestere o resine acriliche. Questo particolare materiale legante permette di realizzare delle piastrelle che imitano perfettamente una pavimentazione a pavé (come per esempio quelle note dall’antichità dai Romani) senza assomigliare a materiale plastico e offrendo una stabilità paragonabile a piastrelle più spesse realizzate con cemento o calcestruzzo nelle fughe. La posa è più veloce rispetto alla pavimentazione a pavé, essendo praticamente un “lastricato” con l’aspetto di una pavimentazione a pavé.
Particolarmente preferite sono piastrelle in cui gli elementi di roccia o minerale sono elementi di porfido e in cui la polvere di roccia o minerale è polvere di basalto e/o sabbia.
Preferibilmente, gli elementi di roccia o minerale sono lastriformi con uno spessore inferiore rispetto allo spessore della piastrella e con una lunghezza media dei bordi nell’ordine di 3 - 15 cm, preferibilmente di 5 - 10 cm in cui lo spessore degli elementi lastriformi è compreso fra 2 e 10 mm, preferibilmente fra 3 e 8 mm. Sorprendentemente, la miscela di resina e polvere è in grado di incorporare anche a spessori bassissimi della piastrella elementi di roccia o minerale di dimensioni importanti (parecchi centimetri). Una variante esecutiva dell’invenzione prevede uno spessore della piastrella di circa 10 mm, mentre gli elementi lastriformi hanno uno spessore di circa 5 mm.
Un altro aspetto dell’invenzione concerne un metodo per la produzione di piastrelle secondo l’invenzione. Il metodo secondo l’invenzione prevede le seguenti fasi:
(a) preparazione di uno stampo con un fondo essenzialmente piano e di una miscela essenzialmente omogenea di una resina polimerica liquida e di una polvere di roccia o minerale; (b) nel caso della produzione di una piastrella in cui detti elementi di roccia o minerale sporgono dalla superficie anteriore della piastrella, disposizione di uno strato di un materiale polimerico che cede alla pressione su detto fondo;
(c) distribuzione di elementi di roccia o minerale distanziati fra di essi su detto fondo o, se presente, su detto materiale polimerico che cede alla pressione e opzionalmente esercitazione di una pressione esterna su detti elementi di roccia o minerale;
(d) versamento della miscela nello stampo;
(e) solidificazione della resina;
(f) estrazione della piastrella dallo stampo.
Il peso stesso degli elementi di roccia o minerale esercita una pressione sul materiale polimerico che in generale basta per farli sprofondare nel materiale polimerico. In alternativa, si può applicare una pressione esterna aggiuntiva. Ipotizzabili sono per esempio pressioni applicate con una pressa da falegname. Vantaggiosamente, si sceglie il materiale polimerico in modo tale che non si rialzi prima, durante o dopo il versamento della resina liquida (materiale non intelligente). Si possono per esempio utilizzare spugne (poliuretani) da imballo. Ovviamente, la scelta dello spessore del materiale polimerico permette impostare di quanto gli elementi di roccia o minerale saranno in aggetto.
Vantaggiosamente, gli elementi di roccia o minerale vengono incollati nella fase c) reversibilmente sul fondo oppure sul materiale polimerico che cede alla pressione per evitare che la resina s’infiltri fra gli elementi di roccia o minerale e il fondo o il materiale polimerico con la formazione di uno strato di resina sulla superficie anteriore della piastrella sopra gli elementi di roccia o pietra.
Le caratteristiche particolari definite sopra per la piastrella secondo l'invenzione, come dimensioni e materiali, valgono ovviamente anche per i componenti del metodo.
Naturalmente, il design, la forma, i colori ecc. della piastrella, degli elementi e della polvere di roccia o minerale, e la disposizione dei singoli elementi di roccia o minerale all'interno della piastrella possono variare senza uscire dalla protezione del brevetto e vengono dettati dalla praticità o dal gusto.
La piastrella così prodotta può essere sottoposta a ulteriori lavorazioni, come la levigatura e la spazzolatura, che donano al manufatto l’estetica finale.
Un altro aspetto dell’invenzione riguarda l’uso della piastrella secondo l’invenzione non solo come piastrella da pavimento ma anche come top da cucina, top da bagno, rivestimento di arredi o rivestimento per pareti. La piastrella può essere usata all’interno e all’esterno.
Varianti dell’invenzione sono oggetto delle rivendicazioni dipendenti. La descrizione di preferiti esempi di esecuzione della piastrella e del metodo per la sua produzione secondo l’invenzione viene data a titolo esemplificativo e non limitativo con riferimento all’allegata tavola di disegni.
Breve descrizione dei disegni
La fig. 1 mostra in una vista dall’alto un primo esempio esecutivo di una piastrella;
la fig. 2 mostra in una vista dall’alto un secondo esempio esecutivo di una piastrella;
la fig. 3 mostra in una sezione trasversale un primo esempio esecutivo per la posizione di elementi di roccia o minerale rispetto alla superficie anteriore della piastrella;
la fig. 4 mostra in una sezione trasversale un secondo esempio esecutivo per la posizione di elementi di roccia o minerale rispetto alla superficie anteriore della piastrella;
le figg. 5a e 5b mostrano in modo schematico la produzione di una piastrella secondo la fig. 3;
le figg. da 6a a 6c mostrano in modo schematico la produzione di una piastrella secondo la fig. 4.
Descrizione degli esempi di esecuzione
Con riferimento alla figura 1 si nota una piastrella denominata complessivamente con 2. La piastrella 2 è costituita da una matrice 4 in cui sono incassate delle lastre di porfido 6. La matrice 4 è una composizione di una resina polimerica trasparente e di una polvere di sabbia.
La fig. 2 illustra un’altra piastrella 102 che si distingue dalla piastrella 2 nella forma della piastrella stessa, nella forma delle sue pietre 106 incassate in una matrice polimerica 104 e nella disposizione delle pietre. Ovviamente, la piastrella può avere diverse dimensioni, forme e anche le pietre incassate nella matrice possono variare in dimensione e forma e materiale senza uscire dallo scopo del brevetto.
Le figure 3 e 4 fanno vedere come può variare la posizione degli elementi incassati 306, 406 all’interno della rispettiva matrice 304, 404 rispetto alla superficie anteriore 310, 410 della piastrella 302, 402.
Nella fig. 3 un lato 308 dell’elemento incassato 306 si trova nello stesso piano come la superficie anteriore 310 della piastrella 302, mentre nella versione della fig. 4 gli elementi incassati 406 sporgono dalla superficie anteriore 410 della piastrella 402.
Le figure 5a e 5b illustrano la produzione di una piastrella secondo la fig. 3. In uno stampo 312 si appoggiano sul suo fondo 314 delle lastre di pietra 306. Successivamente, si versa una sospensione di una polvere di basalto in una resina polimerica 304 ancora liquida nello stampo fino a ottenere lo spessore desiderato della piastrella. Si lascia indurire la resina e si toglie la piastrella dallo stampo (non rappresentato).
Le figg. da 6a a 6c illustrano invece la produzione di una piastrella secondo la fig. 4. In uno stampo 412 si dispone sul fondo 414 uno strato di una spugna 418. In un secondo passo si appoggiano delle lastre di pietra 406 sulla spugna 418. Con la pressione esercitata dal peso delle lastre 406 stesse oppure con pressione aggiuntiva esercitata sulle lastre 406, quest’ultime sprofondano nella spugna 418. Si versa la sospensione di una polvere minerale in una resina polimerica 404 fino a ottenere lo spessore desiderato della piastrella. Si lascia indurire la resina e si toglie la piastrella dallo stampo (non rappresentato).
Le resine idonee per la produzione delle piastrelle possono essere di vario tipo, per esempio le resine di poliestere o le resine acriliche che trovano applicazione nella produzione di vasche da bagno o da doccia o di top da cucina.
Gli stampi utilizzabili sono noti nell’arte e possono facilmente essere trovati dall’esperto del settore.
L’invenzione ha raggiunto lo scopo di proporre una piastrella da pavimentazione che richiede poco materiale essendo contemporaneamente molto stabile, leggera e resistente a sollecitazioni. Inoltre, l’invenzione ha raggiunto lo scopo di fornire una piastrella che unisce in un unico elemento di posa singoli elementi di roccia o minerale velocizzando così la copertura di una determinata superficie, imitando una pavimentazione a pavé. In più, l’invenzione ha risolto il problema di fornire un metodo per la produzione di una siffatta piastrella.
In fase esecutiva, alle piastrelle e il metodo per la loro produzione oggetto dell’invenzione potranno essere apportate ulteriori modifiche o varianti esecutive e non descritte. Qualora tali modifiche o tali varianti dovessero rientrare nell’ambito delle rivendicazioni che seguono, si dovranno ritenere tutte protette dal presente brevetto.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Una piastrella da pavimento (2; 102; 202; 402) con una superficie posteriore e una superficie anteriore (310; 410) e comprendente una pluralità di elementi di roccia o minerale (6; 106; 306; 406) e una matrice di una sostanza legante (4; 104; 304; 404), in cui detti elementi di roccia o minerale (6; 106; 306; 406) sono incassati nella matrice (4; 104; 304; 404) in modo tale che un lato (308) di detti elementi di roccia o minerale (306) sia complanare con detta superficie anteriore (310), oppure che detti elementi di roccia o minerale (406) sporgano da detta superficie anteriore (410), e in cui detta sostanza legante (4; 104; 304; 404) è una miscela di una resina polimerica preferibilmente trasparente e di una polvere di roccia o minerale.
  2. 2) La piastrella secondo la rivendicazione 1 ), caratterizzata dal fatto che lo spessore di detta piastrella (2; 102; 202; 402) è, con uno spessore minimo di 5 mm, inferiore o uguale a 20 mm, preferibilmente inferiore o uguale a 15 mm, più preferibilmente inferiore o uguale a 10 mm.
  3. 3) La piastrella secondo la rivendicazione 1) o 2), caratterizzata dal fatto che la granulometria di detta polvere corrisponde a una grandezza media delle particelle inferiore o uguale a 1 ,5 mm, preferibilmente a una grandezza media delle particelle di 0,9-1 , 3 mm.
  4. 4) La piastrella secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il rapporto in peso fra resina e polvere di roccia o minerale è compreso fra 1 :2 e 1 :6, preferibilmente ammonta circa a 1 :4.
  5. 5) Piastrella secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti elementi di roccia o minerale (6; 106; 306; 406) sono lastriformi con uno spessore inferiore rispetto allo spessore di detta piastrella (2; 102; 302; 402) e con una lunghezza media dei bordi nell’ordine di 3 - 15 cm, preferibilmente di 5 - 10 cm, e in cui lo spessore di detti elementi lastriformi (6; 106; 306; 406) è compreso fra 2 e 10 mm, preferibilmente fra 3 mm e 8 mm.
  6. 6) Piastrella secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti elementi di roccia o minerale (6; 106; 306; 406) sono elementi di porfido e che detta polvere di roccia o minerale è polvere di basalto e/o sabbia.
  7. 7) Metodo per la produzione di una piastrella da pavimento (2; 102; 302; 402) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti comprendente le seguenti fasi: (a) preparazione di uno stampo (312; 412) con un fondo (314; 414) essenzialmente piano e di una miscela (316; 416) essenzialmente omogenea di una resina polimerica liquida e di una polvere di roccia o minerale; (b) nel caso della produzione di una piastrella in cui detti elementi di roccia o minerale sporgono da detta superficie anteriore (410) di detta piastrella (402), disposizione di uno strato di un materiale polimerico (418) che cede alla pressione su detto fondo (414); (c) distribuzione di elementi di roccia o minerale (306; 406) distanziati fra di essi su detto fondo (314) o, se presente, su detto materiale polimerico (418) che cede alla pressione e opzionalmente esercitazione di una pressione esterna su detti elementi di roccia o minerale; (d) versamento di detta miscela (304; 404) in detto stampo (312; 412); (e) solidificazione di detta resina; (f) estrazione di detta piastrella da detto stampo (312; 412).
  8. 8) Metodo secondo la rivendicazione 7), caratterizzato dal fatto che detti elementi di roccia o minerale (306; 406) vengono incollati nella fase c) reversibilmente su detto fondo (314) oppure, se presente, su detto materiale polimerico (418) che cede alla pressione.
  9. 9) Uso della piastrella (2; 102; 302; 402) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 ) a 6) come top da cucina, top da bagno, rivestimento di arredi o rivestimento per pareti.
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