ITVI20110230A1 - Dispositivo per l'erogazione di fluidi e liquidi - Google Patents

Dispositivo per l'erogazione di fluidi e liquidi Download PDF

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Description

DISPOSITIVO PER L'EROGAZIONE DI FLUIDI E LIQUIDI
La presente invenzione riguarda un dispositivo per l'erogazione di fluidi e liquidi.
Ancora più in particolare, l'invenzione riguarda un dispositivo per l'erogazione di fluidi e liquidi, che riduce il rischio di contaminazioni del fluido erogato. Sono noti contenitori dotati di dispositivi erogatori, per l'erogazione di creme, saponi liquidi o detergenti. Solitamente questi dispositivi erogatori sono costituiti da pompe dotate di mezzi elastici, atti a riportare il pistone di pompaggio ad una posizione di riposo dopo ogni erogazione, e di dispositivi per il blocco del pistone in posizione di riposo.
Tuttavia, i mezzi elastici attualmente in uso sono realizzati in materiali metallici, gli unici materiali che rendono il mezzo elastico efficace ed affidabile nel tempo, ma che - in continuo contatto con una sostanza fluida - possono rilasciare sostanze contaminanti di tale sostanza, compromettendone l'efficacia ed anche 1'a-tossicità.
Per questo motivo, solitamente i contenitori dotati di un erogatore sono destinati al mercato dell'usa-egetta, in quanto a lungo andare potrebbero risultare poco igienici.
Inoltre, esistono diversi sistemi di blocco in posizione di riposo, che impediscono ad un incauto utilizzatore di erogare il liquido urtando per sbaglio il dispenser, oppure scongiurano il rischio di versamento del liquido durante il trasporto del contenitore all'interno di una borsa o valigia.
Tali sistemi, tuttavia, presentano l'inconveniente di essere costituiti da diversi pezzi, assemblabili fra loro attraverso un processo molto elaborato.
Questo comporta un aumento dei costi di produzione e la conseguente impossibilità di proporre sul mercato un prodotto ad un prezzo competitivo rispetto alla concorrenza .
Scopo della presente invenzione è quello di superare i summenzionati inconvenienti, realizzando un dispositivo erogatore ad elevata efficienza ed affidabilità nel tempo.
In particolare, scopo della presente invenzione è quello di realizzare un dispositivo erogatore di fluidi e liquidi, risultante da una progettazione e da un processo di realizzazione dei singoli particolari e del loro assemblaggio che siano immediati ed economici.
Inoltre, scopo della presente invenzione è anche quello di limitare al minimo i rischi di contaminazione del liquido da erogare da parte di elementi metallici costituenti un dispositivo erogatore di fluidi e liquidi.
Questi ed altri scopi vengono raggiunti, nell'ambito della presente invenzione, realizzando un dispositivo per l'erogazione di fluidi e liquidi, secondo la rivendicazione 1, alla quale si rimanda per brevità. Ulteriori caratteristiche di dettaglio sono indicate nelle rivendicazioni dipendenti.
Secondo la presente invenzione, il dispositivo per l'erogazione dei liquidi prevede un corpo principale, un elemento pressore scorrevole lungo di esso, per la regolazione della pressione del fluido da erogare, ed un pistone in grado di effettuare un primo movimento verso il basso azionato da un beccuccio ed un secondo movimento verso l'alto azionato da mezzi elastici. Vantaggiosamente, tali mezzi elastici sono posizionati superiormente all'elemento pressore, ovvero non in contatto con il fluido.
Altrettanto vantaggiosamente, secondo l'invenzione, è previsto un dispositivo di blocco/sblocco del primo movimento del pistone, costituito da un elemento tubolare dotato di una o più scanalature longitudinali, accoppiato inferiormente ad una piastra circolare forata al centro, mentre il beccuccio attuatore del primo movimento del pistone prevede uno o più cursori, scorrevoli lungo tali scanalature longitudinali; in questo modo, il primo movimento del pistone è permesso solo quando i cursori del beccuccio sono ruotati in corrispondenza delle scanalature longitudinali presenti sull'elemento tubolare.
Il dispositivo di blocco/sblocco, così concepito, permette un risparmio in termini economici, in quanto i particolari summenzionati sono costituiti da elementi di facile realizzazione, tramite attrezzature a loro volta dalle forme semplici.
In particolare, è possibile realizzare l'intero dispositivo di blocco/sblocco con un unico stampo che, di conseguenza, risulta economico in sé.
Ulteriormente, l'elementarità dei particolari presenti sul dispositivo di blocco/sblocco rende il loro assemblaggio con gli altri componenti del dispositivo secondo l'invenzione molto semplice e di conseguenza anche notevolmente economico rispetto ai dispositivi noti.
Inoltre, il dispositivo di blocco/sblocco presenta, a partire da ciascuna scanalatura, due rispettivi tagli, l'uno avente simmetria centrale rispetto all'altro e ciascuno costituito da una prima porzione obliqua, un tratto verticale verso l'alto ed una seconda porzione sostanzialmente orizzontale; in questo modo, si definisce un percorso preferenziale di rotazione del beccuccio, che si blocca in prossimità del tratto verticale.
In particolare, i tagli possono costituire la superficie superiore del dispositivo di blocco/sblocco. Ancora, i tagli si estendono sostanzialmente per un quarto della circonferenza alla base dell'elemento tubolare del dispositivo di blocco/sblocco, in modo che il beccuccio possa ruotare di un solo quarto di giro. Un ulteriore vantaggio della presenta invenzione è dato dal fatto che il dispositivo di blocco/sblocco presenta alla base un anello per l'accoppiamento con il pistone, dotato internamente di una rastrematura delle pareti, definendo al suo interno una cavità tronco-conica. Inoltre, il pistone presenta, ad un'altezza intermedia, un anello aggettante, dotato superiormente di un'inclinazione corrispondente all'inclinazione delle pareti interne di tale anello, in modo che l'accoppiamento sia facilitato in fase di assemblaggio del dispositivo.
Un altro vantaggio della presente invenzione è dato dal fatto che i mezzi elastici sono posizionati attorno al pistone ed all'interno dell'elemento tubolare del dispositivo di blocco/sblocco, in modo da agire verso il basso sulla base del dispositivo di blocco/sblocco e verso l'alto direttamente sul beccuccio attuatore.
Le caratteristiche ed i vantaggi del dispositivo per l'erogazione di fluidi e liquidi, oggetto dell'invenzione, risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione seguente, esemplificativa e non limitativa, riferita ai disegni schematici allegati, nei quali:
- la figura 1 è una vista in sezione longitudinale del dispositivo secondo l'invenzione;
- la figura 2 è una vista esplosa dei componenti del dispositivo di figura 1;
- la figura 3A è la vista in pianta ingrandita di un primo componente del dispositivo di figura 1;
- la figura 3B è la vista laterale ingrandita del componente di figura 3A;
- la figura 4 è la vista in pianta ingrandita di un secondo componente del dispositivo di figura 1;
- la figura 5 è una sezione longitudinale del dispositivo di figura 1, privato del tappo e del beccuccio attuatore.
Con riferimento alle figure 1-5 allegate, in una sua preferita forma di realizzazione, il dispositivo secondo l'invenzione è genericamente indicato con il riferimento numerico 1 e comprende un corpo principale 2, in cui sono inseriti una membrana 3, un pistone 4, un dispositivo di blocco/sblocco 5 del movimento del pistone 4, una guarnizione 6, un tappo 7 avvitabile ad un contenitore (non mostrato), una molla 8 ed un beccuccio attuatore 9.
Il corpo 2 è costituito da un primo cilindro 21 avente un primo diametro, un secondo cilindro 22 avente un secondo diametro, minore del primo, ed un terzo cilindro 23, avente un terzo diametro, minore del secondo e del primo.
Fra il secondo 22 ed il terzo 23 cilindro è presente un restringimento, che presenta una cavità 24 troncoconica in cui è inserita una sfera 25 di dimensioni minori rispetto a quelli della cavità 24, in modo da poter essere alloggiata all'interno di essa, ma senza poterla oltrepassare.
All'interno del primo cilindro 21, inoltre, in prossimità del raccordo con il secondo cilindro 22, è presente un anello aggettante 26 orizzontale.
Superiormente al primo cilindro 21 è presente una piastra anulare 27, avente un diametro interno uguale a quello interno del primo cilindro 21, ed al di sotto della quale si trova la guarnizione 6.
La membrana 3 è costituita da un primo anello 31 e da un secondo anello 32, interno e concentrico al primo anello 31 ed il diametro esterno del primo anello 31 è sostanzialmente corrispondente al diametro del secondo cilindro 22 del corpo principale 2, in modo da aderire alla sua parete interna.
Il pistone 4 è costituito sostanzialmente da un cilindro cavo, il cui diametro esterno corrisponde al diametro interno del secondo anello 32 della membrana 3, ed è aperto in corrispondenza della sua estremità superiore 41 e presenta una chiusura inferiore 42 in corrispondenza della sua estremità inferiore 43.
In prossimità di tale chiusura inferiore 42 e, in particolare, in un primo tratto 44 immediatamente superiore ad essa, sono presenti delle aperture longitudinali 45, di altezza minore o uguale all'altezza della membrana 3.
Un secondo tratto 46, immediatamente superiore al primo tratto 44, è definito da un anello aggettante 47, posto ad una distanza pari all'altezza della membrana 3 dalle aperture 45.
In questo modo, posizionando il pistone 4 all'interno del secondo anello 32 della membrana 3 in corrispondenza del primo 44 e secondo 46 tratto, è possibile rendere accessibile/inaccessibile dal basso il condotto interno 48, semplicemente facendo scorrere il pistone 4 verso il basso o verso l'alto rispetto alla membrana 3.
Quando il pistone 4 si muove verso il basso rispetto alla membrana, l'anello aggettante 47 del pistone 4 urta la membrana 3 e la trascina con sé, facendola scorrere lungo le pareti interne del secondo cilindro 22 del corpo principale.
In prossimità della sua estremità superiore 41, inoltre, il pistone 4 presenta una serie di incavi orizzontali 49.
Il dispositivo di blocco/sblocco 5 del movimento del pistone 4 è costituito da un cilindro 51 dotato di aperture longitudinali 52, accoppiato inferiormente ad una piastra circolare forata al centro, connessa a sua volta ad un primo anello esterno 53, dotato di sedi periferiche 70, internamente al quale è disposto un secondo anello concentrico 54.
Il primo anello 53 ha il diametro esterno corrispondente al diametro interno del primo cilindro 21 del corpo principale 2, e presenta una scanalatura orizzontale 55, corrispondente all'anello aggettante 26 interno al primo cilindro 21, in modo tale da poter alloggiare il dispositivo 5 all'interno del corpo 2 inserendo gli anelli 53, 54 nell'apertura circolare delimitata dalla piastra anulare 27.
L'alloggiamento avviene inserendo progressivamente il dispositivo 5 nel corpo 2, come descritto, fino a che le nervature radiali 71, previste ad intervalli radiali predeterminati all'interno del cilindro 21 del corpo 2, si inseriscono completamente nelle sedi periferiche 70 realizzate sull'anello 53 del dispositivo 5; ciò consente di ottenere il fissaggio reciproco fra il dispositivo 5 ed il corpo 2, in modo tale da poter così agire direttamente sul dispositivo di blocco/sblocco 5 e, di conseguenza, bloccare o sbloccare il pistone di erogazione 4.
Ulteriormente, la porzione cilindrica 51 del dispositivo di blocco/sblocco 5 comprende due elementi o nervature 56 a sezione semicircolare, che presentano profili superiori simmetrici e contrapposti; in dettaglio, ciascun profilo del singolo elemento 56 è costituito da una prima metà 57 obliqua, un tratto verticale 58 rivolto verso l'alto ed una seconda metà 59 sostanzialmente orizzontale, mentre l'anello 54 presenta internamente una rastrematura delle pareti, definendo così una cavità interna tronco-conica, con inclinazione corrispondente all'anello aggettante 47 del pistone 4.
Infine, il tappo 7 presenta un diametro interno corrispondente al diametro esterno della piastra anulare 27 del corpo principale 2, su cui è poggiato, mentre la molla 8 è posizionata attorno al pistone 4, all'interno del dispositivo 5, e poggia sulla sua piastra circolare alla base del cilindro 51.
D'altra parte, il beccuccio attuatore 9 presenta un primo cilindro esterno 91, su cui poggia la copertura 92, ed un secondo cilindro 93, interno e concentrico al primo cilindro 91, più corto rispetto ad esso e presentante una scanalatura interna 94, dotata di sporgenze 95.
La scanalatura interna 94 è atta ad accogliere il pistone 4, in modo che quest'ultimo aderisca perfettamente alle sue pareti interne, mentre le sue sporgenze 95 si impegnano negli incavi orizzontali 49 del pistone 4.
In pratica, una volta assemblati i pezzi, la superficie inferiore del secondo cilindro 93 preme sulla molla 8. Tra il primo cilindro 91 ed il secondo cilindro 93 sono presenti due setti verticali 95, radiali e speculari rispetto all'asse dei cilindri 91 e 93, in modo da definire una prima posizione operativa del beccuccio attuatore 9, durante la quale tale beccuccio 9 è ruotato in modo che i setti 95 siano in corrispondenza delle aperture longitudinali 52 del dispositivo di blocco/sblocco 5, ed una seconda posizione di blocco in cui il beccuccio 9 è ruotato in modo che tali setti 95 si trovino in corrispondenza del tratto verticale 58 del profilo superiore dei suoi elementi 56 del dispositivo 5.
Per passare dalla prima alla seconda posizione è sufficiente ruotare il beccuccio attuatore 9 in senso antiorario di un quarto di giro: i setti 95 scorreranno lungo la prima metà 57 obliqua del profilo degli elementi 56 del dispositivo 5, fino ad incontrare il tratto verticale 58.
Per tornare dalla seconda alla prima posizione, è sufficiente ruotare di un quarto di giro il beccuccio attuatore 9 in senso orario: scorrendo lungo la prima metà 57 obliqua del profilo degli elementi 56 del dispositivo 5, i setti si riposizionano in corrispondenza delle aperture longitudinali 52 del dispositivo di blocco/sblocco 5, cosicché, ad una pressione del beccuccio 9, esso possa scorrere lungo di esse 52, comprimendo la molla 8 e spingendo il pistone 4 in basso all'interno del secondo cilindro 22.
La pressione della membrana 3 verso il basso, spinta dal pistone 4 come spiegato in precedenza, costringe il fluido presente all'interno del secondo cilindro 22 a fluire all'interno del condotto 48 del pistone 4, attraverso le aperture 45. Il fluido in questo modo viene erogato dal beccuccio 9, come da tecnica nota. Al rilascio del beccuccio attuatore 9, la molla 8 torna nella sua posizione di riposo, portando con sé il beccuccio 9, connesso al pistone 4 tramite l'accoppiamento delle sporgenze 95 con gli incavi orizzontali 48; a sua volta viene spinta verso l'alto la membrana 3, che crea una depressione all'interno del secondo cilindro 22 e porta la sfera 25 a muoversi verso l'alto ed a far fluire il liquido contenuto nel contenitore all'interno del secondo cilindro 22, per una nuova erogazione.
È chiaro da quanto sopra come la posizione della molla 8 all'interno del primo cilindro 21 del corpo principale, anziché del secondo cilindro 22, permette di isolarla dal fluido da erogare.
Questo esclude la corrosione della molla e la contaminazione del fluido da erogare, rendendo il dispositivo igienico e di conseguenza riutilizzabile nel tempo.
Inoltre, il dispositivo 5 permette di definire una precisa posizione di blocco, impedendo ad un incauto utente di ruotare eccessivamente il beccuccio 9 e di farlo tornare nella posizione operativa senza accorgersene.
Ancora, la particolare sagomatura delle pareti interne dell'anello 54 del dispositivo 5 e delle pareti esterne dell'anello aggettante 47 del pistone 4 permettono un accoppiamento semplice da effettuare e funzionale dal punto di vista della tenuta.
Dalla descrizione effettuata risultano chiare le caratteristiche del dispositivo per l'erogazione di fluidi e liquidi, che è oggetto della presente invenzione, così come chiari ne risultano i vantaggi. E' chiaro, infine, che numerose altre varianti possono essere apportate al dispositivo per l'erogazione di fluidi e liquidi in questione, senza per questo uscire dai princìpi di novità insiti nell'idea inventiva, così come è chiaro che, nella pratica attuazione dell'invenzione, i materiali, le forme e le dimensioni dei dettagli illustrati potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze e gli stessi potranno essere sostituiti con altri tecnicamente equivalenti.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo (1) per l'erogazione di fluidi o liquidi comprendente un corpo principale (2), un elemento pressore (3) scorrevole all'interno di detto corpo principale (2), un pistone (4), posto almeno parzialmente all'interno di detto corpo principale (2), che poggia su detto elemento pressore (3) e che è atto ad effettuare almeno un movimento verso il basso ed almeno un movimento verso l'alto, un dispositivo di blocco/sblocco (5) del movimento di detto pistone (4), inserito all'interno di detto corpo principale (2), mezzi elastici (8), che attuano almeno un primo movimento del pistone (4), ed un beccuccio erogatore (9), che attua almeno un secondo movimento del pistone (4), caratterizzato dal fatto che detti mezzi elastici (8) sono posizionati superiormente a detto elemento pressore (3).
  2. 2. Dispositivo (1) per l'erogazione di fluidi e liquidi secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo di blocco/sblocco (5) del movimento di detto pistone (4) comprende un elemento tubolare (51) dotato di una o più scanalature longitudinali (52), accoppiato inferiormente ad una piastra circolare forata al centro, connessa a sua volta ad un primo anello esterno (53), ed un secondo anello (54), interno a detto primo anello esterno (53) e concentrico ad esso, detto beccuccio attuatore (9) prevedendo uno o più cursori (95), scorrevoli lungo dette scanalature longitudinali (52).
  3. 3. Dispositivo (1) per l'erogazione di fluidi e liquidi secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo di blocco/sblocco (5) presenta, a partire da ciascuna scanalatura (52), rispettivi tagli (57, 58, 59) a geometria sagomata e comprendenti una prima porzione (57) obliqua, almeno un tratto verticale (58) ed una seconda porzione (59) sostanzialmente orizzontale.
  4. 4. Dispositivo (1) per l'erogazione di fluidi e liquidi secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detti tagli (57, 58, 59) costituiscono la superficie superiore di detto dispositivo di blocco/sblocco (5).
  5. 5. Dispositivo (1) per l'erogazione di fluidi e liquidi secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detti tagli (57, 58, 59) si estendono sostanzialmente per un quarto della circonferenza alla base di detto elemento tubolare (51) di detto dispositivo di blocco/sblocco (5).
  6. 6. Dispositivo (1) per l'erogazione di fluidi e liquidi secondo una delle rivendicazioni 2-5, caratterizzato dal fatto che detto secondo anello (54) presenta internamente una rastrematura delle pareti, definendo al suo interno una cavità tronco-conica.
  7. 7. Dispositivo (1) per l'erogazione di fluidi e liquidi secondo una delle rivendicazioni 2-6, caratterizzato dal fatto che detto pistone (4) presenta, ad un'altezza intermedia, un anello aggettante (47), con inclinazione corrispondente all'inclinazione di detta rastrematura delle pareti interne di detto secondo anello (54) del dispositivo di blocco/sblocco (5).
  8. 8. Dispositivo (1) per l'erogazione di fluidi e liquidi secondo una delle rivendicazioni 2-7, caratterizzato dal fatto che detti mezzi elastici (8) sono posizionati attorno a detto pistone (4), all'interno di detto elemento tubolare (51) di detto dispositivo di blocco/sblocco (5), ed agiscono inferiormente su detta piastra circolare forata e superiormente su detto beccuccio attuatore (9).
  9. 9. Dispositivo (1) per l'erogazione di fluidi e liquidi secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detti mezzi elastici (8) comprendono una molla a pressione.
  10. 10. Dispositivo (1) per l'erogazione di fluidi e liquidi secondo una delle rivendicazioni 2-9, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo di blocco/sblocco (5) è inserito all'interno di detto corpo principale (2), fino a che una o più nervature radiali (71), previste ad intervalli radiali predeterminati all'interno di detto corpo principale (2), si inseriscono all'interno di rispettive sedi periferiche (70) realizzate esternamente a detto dispositivo di blocco/sblocco (5), in modo da ottenere il fissaggio reciproco fra detto dispositivo di blocco/sblocco (5) e detto corpo principale (2).
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