ITVI20110020A1 - Dispositivo erogatore di prodotti all'interno di distributori automatici - Google Patents

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ITVI20110020A1
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belt
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shaft
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IT000020A
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Antonio Nicolini
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Ohg F Lli Manea S R L
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    • G07CHECKING-DEVICES
    • G07FCOIN-FREED OR LIKE APPARATUS
    • G07F11/00Coin-freed apparatus for dispensing, or the like, discrete articles
    • G07F11/46Coin-freed apparatus for dispensing, or the like, discrete articles from movable storage containers or supports
    • G07F11/58Coin-freed apparatus for dispensing, or the like, discrete articles from movable storage containers or supports the articles being supported on or by endless belts or like conveyors

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Description

DISPOSITIVO EROGATORE DI PRODOTTI ALL’INTERNO
DI DISTRIBUTORI AUTOMATICI
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo per la distribuzione di prodotti, quali beni commestibili o beni durevoli di vario genere, all’interno di un distributore automatico.
Più in particolare, l’invenzione riguarda una macchina automatica per il noleggio e/o la vendita di beni durevoli e/o commestibili, dotata di un nuovo sistema di erogazione dei prodotti, che risulta perfettamente compatibile con i sistemi di controllo e con gli spazi previsti all’interno della maggior parte delle tipologie di distributori automatici attualmente a disposizione e/o in uso.
Le comuni macchine distributrici automatiche di prodotti comprendono un magazzino, organizzato in più file o corsie di alloggiamento, collocate a vari livelli di altezza, in corrispondenza di rispettivi ripiani, ed i prodotti da erogare vengono posti all’interno di una pluralità di sedi di supporto o scomparti definiti in ciascuna corsia di alloggiamento. In particolare, il meccanismo di erogazione ed espulsione dei prodotti selezionati dall’utente può essere del tipo a piatti o dischi, per caduta, a spinta, ecc., ma il sistema tuttora più flessibile risulta essere il sistema di distribuzione e/o erogazione a spirale, derivato in maniera economica dal tradizionale sistema di trasporto a coclea, secondo cui su ciascuna corsia di alloggiamento à ̈ sistemato un elemento a spirale, che à ̈ costituito praticamente da una vera e propria molla a passo costante, nelle spire della quale vengono inseriti i prodotti destinati alla vendita.
L’elemento a spirale à ̈ comandato da un gruppo motoriduttore, dotato di una scatola ad ingranaggi, che fa ruotare la spirale attorno al proprio asse all’atto della selezione e dell’acquisto da parte dell’utente, in mood tale che il prodotto acquistato venga espulso dalla spirale stessa per raggiungere la bocca di uscita del distributore automatico.
A seconda delle dimensioni e della tipologia dei prodotti da distribuire, gli elementi a spirale che li supportano possono avere dimensioni e passo differenti e, soprattutto, può essere variata la loro reciproca distanza; di conseguenza, anche i gruppi motoriduttori che li comandano sono organizzati in modo da poterne variare la posizione, aumentando e/o diminuendo gli interassi tra un gruppo motoriduttore e l’altro in base alla tipologia ed alle dimensioni del prodotto da distribuire.
Nei casi in cui il prodotto abbia dimensioni e/o tipologia di confezionamento particolarmente grandi o atipici, possono essere utilizzati dei gruppi motoriduttori doppi, costituiti da un’unica scatola ad ingranaggi, a doppio interasse, che comprende due dischi porta-spirale, con un sistema ad ingranaggi interno configurato in modo tale che le due spirali collegate, destra e sinistra, girino in versi contrapposti; così, ciascun prodotto può essere trasportato verso l’esterno da entrambe le spirali, destra e sinistra, che hanno rispettivamente verso di avvolgimento destrorso e sinistrorso.
Tali sistemi di distribuzione a spirale presentano sicuramente il pregio dell’economicità di realizzazione e garantiscono comunque una certa flessibilità di impiego, tuttavia possono avere molteplici limitazioni di tipo tecnico.
Infatti, data la loro conformazione, à ̈ impossibile ovviare alla perdita di spazio di caricamento dei prodotti, dovuta all’avvolgimento della spirale, così come à ̈ impossibile ovviare al posizionamento inclinato dei prodotti (dovuto alla formazione del passo della molla), alla necessità di dover sostituire la spirale per adeguarla alle differenti tipologie di prodotto e/o di confezionamento dello stesso, all’esigenza di sistemare la medesima tipologia di prodotti all’interno della stessa spirale, ai limiti dimensionali che debbono avere i prodotti da distribuire (a tale proposito, l’impiego di gruppi motoriduttori singoli e doppi per le differenti tipologie di confezionamento, come menzionato in precedenza, richiede comunque l’allestimento di linee di produzione diverse e comporta la necessità di sostituire l’intero gruppo motoriduttore nel caso in cui si desideri variare, all’interno dello stesso distributore automatico, la tipologia o le dimensioni dei prodotti in vendita).
Altre varianti esecutive di dispositivi erogatori di prodotti all’interno di distributori automatici di tipo noto prevedono l’impiego di viti senza fine o nastri trasportatori motorizzati, atti a fungere anche da sistemi di trasporto dei prodotti verso la bocca di uscita del distributore.
Tuttavia, per effetto della conformazione geometrica delle confezioni dei prodotti e/o delle sedi di alloggiamento degli stessi, ricavate sul nastro trasportatore, la spinta esercitata dal nastro all’atto della selezione effettuata da parte del cliente non à ̈ sempre sufficiente a provocare la caduta dei prodotti nel vano di prelievo e gli stessi possono rimanere in bilico sul bordo anteriore della corsia.
Inoltre, tali sedi di alloggiamento non si prestano a contenere efficacemente qualsiasi genere di prodotti, anche tra loro notevolmente diversi per forma, dimensione, confezione e destinazione d’uso, non riuscendo così a soddisfare appieno all’esigenza diffusa di disporre di distributori automatici che, a parità di volume, siano in grado di erogare una gamma di prodotti sempre più varia.
Infine, Ã ̈ necessario procedere allo smontaggio completo ed alla sostituzione degli elementi sagomati che delimitano le suddette sedi di alloggiamento, al fine di modificarne la conformazione ed adattarle ad altre tipologie di prodotti e/o confezioni.
In questo caso, à ̈ altresì necessario predisporre e gestire un elevato numero di elementi sagomati per rendere gli erogatori versatili ed universali, il che comporta ulteriori problematiche derivanti dalle lunghe tempistiche di manutenzione e dall’aggravio dei costi di esercizio.
La presente invenzione mira a superare gli inconvenienti dell’arte nota testé lamentati e, in particolare, scopo principale dell’invenzione à ̈ quello di realizzare un dispositivo erogatore di prodotti all’interno di distributori automatici, che consenta di supportare e distribuire un’ampia gamma e/o tipologia di prodotti, tra loro differenti per forma, dimensioni, confezionamento e destinazione d’uso, in numero maggiore ed in modo più pratico, sicuro ed affidabile, rispetto all’arte nota.
Altro scopo della presente invenzione à ̈ quello di realizzare un dispositivo erogatore di prodotti all’interno di distributori automatici, che garantisca la completa compatibilità e sostituibilità con i sistemi di distribuzione ed erogazione di tipo noto. Altro scopo dell’invenzione à ̈ quello di realizzare un dispositivo erogatore di prodotti all’interno di distributori automatici, che faciliti l’uso dei ricambi e la configurazione rapida del distributore direttamente in sede di utilizzo.
Ulteriore scopo dell’invenzione à ̈ quello di realizzare un dispositivo erogatore di prodotti all’interno di distributori automatici, a costi sostanzialmente contenuti, in considerazione dei vantaggi conseguiti, rispetto ai meccanismi di erogazione tradizionali.
Questi ed altri scopi sono raggiunti da un dispositivo erogatore di prodotti all’interno di distributori automatici, secondo la rivendicazione 1 allegata; altre caratteristiche tecniche di dettaglio del dispositivo sono riportate nelle rivendicazioni dipendenti.
Vantaggiosamente, il dispositivo erogatore oggetto della presente invenzione à ̈ realizzato in modo tale da non dipendere da elementi a spirale e/o sistemi di trasporto a vite senza fine, che, sia per i costi di produzione e di esercizio che per funzionalità intrinseche (considerata la lunghezza del tratto di erogazione), sono poco idonei allo scopo.
Si utilizza, in pratica, una pista o nastro di supporto dei prodotti, integrata con un sistema di spinta e/o trascinamento a cinghia e pulegge e con un motore in grado di trasferire il moto alle stesse; il dispositivo à ̈ perfettamente sostituibile, sia dal punto di vista meccanico e dimensionale che dal punto di vista elettrico ed elettronico, ai dispositivi erogatori a spirale tuttora conosciuti ed utilizzati.
Impiegando tale pista di supporto, à ̈ possibile guadagnare ancora più spazio per il caricamento dei prodotti, rispetto alle soluzioni note ed a parità di dimensione dei cassetti di alloggiamento dei dispositivi erogatori a spirale di tipo tradizionale, in quanto viene a mancare l’ingombro dato dallo spessore della spirale.
In particolare, su ciascuna pista di supporto ed erogazione secondo la presente invenzione, sono posizionabili 7 bottiglie o lattine, contrariamente ai sistemi tradizionale a molla o spirale che consentono il posizionamento di solo 6 bottiglie o lattine, a parità di lunghezza del dispositivo erogatore e di capacità del distributore automatico.
Gli scopi ed i vantaggi menzionati, nonché altri che verranno meglio evidenziati nel seguito della trattazione, appariranno in misura maggiore dalla descrizione che segue, relativa ad una preferita forma esecutiva del dispositivo erogatore di prodotti all’interno di distributori automatici, fornita a titolo esemplificativo e preferito, ma non limitativo, e dai disegni allegati, in cui:
- le figure 1 e 2 sono due viste prospettiche di una prima forma di realizzazione del dispositivo erogatore di prodotti all’interno di distributori automatici, secondo l’invenzione;
- le figure 3 e 4 mostrano due viste laterali del dispositivo erogatore di prodotti all’interno di distributori automatici di cui alle figure 1 e 2, in due rispettive posizioni di funzionamento;
- le figure 5 e 6 mostrano due viste laterali di un’ulteriore forma realizzativa del dispositivo erogatore di prodotti all’interno di distributori automatici, in due rispettive posizioni di funzionamento, secondo la presente invenzione;
- la figura 7 mostra una vista laterale del dispositivo erogatore di prodotti all’interno di distributori automatici di cui alle figure 1-4, in una particolare posizione di funzionamento e su cui sono disposti i prodotti in erogazione;
- la figura 8 mostra una vista prospettica del dispositivo erogatore di prodotti all’interno di distributori automatici di cui alle figure 5-6, in una particolare posizione di funzionamento e su cui sono disposti i prodotti in erogazione;
- la figura 9 mostra una vista prospettica di un particolare costruttivo ingrandito del dispositivo erogatore di prodotti all’interno di distributori automatici di cui alle figure 5-6, secondo la presente invenzione;
- le figure 10A e 10B mostrano due viste prospettiche di un componente del particolare costruttivo di cui alla figura 9;
- le figure 11A, 11B, 11C, 12A, 12B, 12C, 12D mostrano una serie di viste di dettaglio del particolare costruttivo di cui alla figura 9, secondo la presente invenzione;
- la figura 13 à ̈ una vista laterale di un particolare costruttivo ingrandito del dispositivo erogatore di prodotti all’interno di distributori automatici di cui alla figura 2;
- la figura 14 mostra una vista prospettica di un particolare costruttivo ingrandito del dispositivo erogatore di prodotti all’interno di distributori automatici, secondo la presente invenzione;
- la figura 15 à ̈ una vista laterale del particolare costruttivo di cui alla figura 14, in una prima posizione di funzionamento, secondo l’invenzione; - la figura 16 à ̈ una vista laterale del particolare costruttivo di cui alla figura 14, in una seconda posizione di funzionamento, secondo l’invenzione. Con riferimento alle figure menzionate, il dispositivo erogatore di prodotti all’interno di distributori automatici, secondo la presente invenzione, include un modulo di supporto 1, su cui scorre una cinghia o nastro di trasporto 2 dei prodotti 30 in erogazione. Nel modulo di supporto 1 sono integrati un motore di azionamento 18 del nastro o cinghia 2, un tendicinghia, un sistema di disinnesco della trasmissione ed una scatola di ingranaggi, atti a trasferire il moto ad una puleggia traente 7 ed al nastro o cinghia di trasporto 2.
Le cinghie o nastri di trasporto 2 possono essere di tipo liscio, con un elemento spingitore 5 integrato ad una delle estremità e libero di scorrere sul nastro 2 (fig. 1-4 e 7), oppure suddivise per passo, con la possibilità di inserire delle spatole di separazione 4 all’interno di rispettivi agganci sagomati 3, di cui à ̈ dotata la cinghia di trasporto 2, che sono atti a delimitare la disposizione dei prodotti 30 e che, in alcuni casi, hanno anche una vera e propria funzione di sostegno dei prodotti 30 da erogare (fig. 5-6 e 8-9). In ogni caso, gli agganci 3 delle spatole separatrici 4 possono anche essere utilizzati per l’inserimento di eventuali supporti particolari, in presenza di prodotti 30 dal formato e/o dal confezionamento atipico, così come à ̈ possibile utilizzare solo gli agganci 3 che determinano l’interspazio più corretto per la suddivisione e l’alloggiamento dei prodotti 30.
Nel caso in cui si utilizzino le spatole di separazione 4 à ̈ necessario altresì impiegare un blocco di rialzo 11, posto inferiormente al modulo di supporto 1, in modo da far passare le spatole 4 tra la cinghia o nastro 2 ed il piano del cassetto di erogazione dei prodotti, su cui à ̈ posizionato il dispositivo erogatore oggetto della presente invenzione.
La lunghezza superiore della cinghia 2 costituisce lo spazio utile per l’inserimento e l’appoggio dei prodotti 30, che va dal punto di caduta C dei prodotti 30 all’interno della bocca di distribuzione al punto di aggancio Q dell’elemento fisso di spinta 5, sia nel caso si utilizzi un nastro di trasporto 2 liscio che dotato di spatole divisorie 4.
Dopo l’erogazione dell’ultimo prodotto 30 presente sul nastro di trasporto 2, la superficie anteriore dell’elemento spingitore 5 con la scritta “VUOTO†risulta visibile e direttamente affacciata alla superficie trasparente frontale del distributore automatico (posizione di fig. 4).
In questa condizione, à ̈ chiaro che se venisse effettuata un’ulteriore selezione dello stesso modulo di supporto 1, pur in assenza di prodotti 30 da erogare, l’elemento di spinta 5 ruoterebbe nella parte inferiore del modulo 1, causandone la rottura e/o l’inceppamento; analogamente, nel caso di utilizzo delle spatole divisorie 4, alla fine dell’erogazione di tutti i prodotti 30 presenti sul nastro di trasporto 2 fra le posizioni C e Q, le suddette spatole 4 si troverebbero nella parte inferiore del modulo di supporto 1 e le stesse dovrebbero essere riportate superiormente mediante un’ulteriore curvatura di 180°. Peraltro, tale operazione non risulta possibile, in quanto, per utilizzare al massimo la superficie di appoggio superiore del nastro di trasporto 2, il modulo di supporto 1 à ̈ fissato direttamente alla parete di fondo del rispettivo cassetto di erogazione e, quindi, non offre spazio per una rivoluzione completa del nastro 2 e delle spatole divisorie 4.
Quindi, dopo l’erogazione dell’ultimo prodotto 30 presente sul nastro 2, l’elemento di spinta 5 agisce meccanicamente su uno switch di fine-corsa 14, collegato in parallelo ad una scheda elettrica di potenza 6 del motore 18 di azionamento del nastro 2 e posizionato in corrispondenza della porzione terminale del piano superiore del nastro 2, presso il punto di caduta C dei prodotti 30 all’interno della bocca di erogazione degli stessi, escludendo di fatto la possibilità di attivare l’avanzamento del nastro 2 all’atto di un’eventuale selezione del cassetto corrispondente al dispositivo di erogazione privo di prodotti 30.
Tutto ciò à ̈ ottenuto impiegando un particolare sistema di innesco e disinnesco della trasmissione, azionabile tramite un pulsante anteriore del modulo di supporto 1. Infatti, al fine di riportare il nastro o cinghia di trasporto 2 alla posizione di partenza, una volta che sono esauriti i prodotti 30 in erogazione presenti sul nastro 2, il dispositivo erogatore deve essere “ricaricato†, nel senso che l’elemento spingitore 5 deve essere riposizionato in corrispondenza del punto Q di partenza ed il nastro 2 riportato indietro per un nuovo posizionamento dei prodotti 30 da erogare.
A tale scopo, la cinghia o nastro di trasporto 2 à ̈ collocata fra due pulegge, una puleggia traente 7 ed una puleggia folle 8 (fig. 8), di cui la puleggia traente 7 à ̈ collegata meccanicamente, tramite una cascata di ingranaggi 16, 17, 27 (posti tra le pareti laterali del modulo di supporto 1), al motore di azionamento 18 della cinghia o nastro di trasporto 2, mentre la puleggia folle 8 ruota su un albero 10 montato su tasselli quadri, scorrevoli sulle pareti del modulo di supporto 1, in modo che, ruotando la camma 9, che à ̈ montata specularmente su entrambi i lati del dispositivo erogatore, si ottenga l’effetto di far indietreggiare i tasselli quadri e tutta la puleggia folle 8 al fine di tensionare in modo opportuno la cinghia o nastro di trasporto 2.
Il riposizionamento e l’inversione della cinghia o nastro 2 avviene manualmente dopo aver disinserito il sistema di trasmissione del moto per mezzo della leva 12, accoppiata all’ingranaggio 24 e posizionata nella parte frontale del modulo di supporto 1, unico punto agibile dall’esterno quando il dispositivo erogatore à ̈ montato sul rispettivo cassetto del distributore automatico di prodotti.
La leva 12 à ̈ fissata al modulo di supporto 1, mentre l’ingranaggio 24 presenta almeno una porzione dentata, che risulta innestata sull’ingranaggio di disinnesto 13, il quale, a sua volta, presenta un corpo cavo dotato di quattro denti interni 26 di riferimento ed un foro superiore 25 di scorrimento, ove à ̈ inserito, in modo che possa ruotare, l’albero 20 che à ̈ parte dell’ingranaggio flottante 23 (fig. 10A, 10B).
L’ingranaggio di disinnesto 13 à ̈ fissato ruotandolo e facendo in modo che i denti interni 26 si innestino nelle piste elicoidali del mozzo 28 costruito sulla parete laterale del modulo di supporto 1 ed avvitato all’albero flottante 20 dell’ingranaggio 23; l’albero 20 può quindi ruotare attraverso l’ingranaggio di disinnesto 13, ma à ̈ vincolato allo stesso nel movimento trasversale (fig. 11A, 11B, 11C, 12A, 12B, 12C, 12D). L’azionamento della leva 12 e dell’ingranaggio 24 provoca la rotazione dell’ingranaggio di disinnesto 13 in verso opposto (freccia K in fig. 14) a quello di rotazione (freccia H in fig. 14) dell’ingranaggio 24, mentre i denti 26 interni all’ingranaggio 13, correndo sulle piste del mozzo 28, provocano un movimento trasversale dell’ingranaggio 13 e del relativo albero di disinnesto 20, ad esso vincolato.
L’albero di disinnesto 20 scorre internamente all’ingranaggio di innesto 27, completo di relativo albero 21, rimanendo sempre ingranato sull’ingranaggio intermedio 29 con relativo albero 19; l’ingranaggio intermedio 29 à ̈ altresì calcolato con una lunghezza di denti tale da non perdere mai la trasmissione, pur traslando, e riceve il moto, con rapporto 1/1, dal motore di azionamento 18, tramite l’ingranaggio esterno 16, che risulta a sua volta a contatto con l’ingranaggio motore 17.
Quindi, tramite la cascata di ingranaggi 17, 16, 29, il moto viene trasferito all’ingranaggio di disinnesto 23, il quale presenta, sulla faccia interna, una serie di denti di innesto positivi 31, che possono essere inseriti (freccia L di fig. 16) o disinseriti (freccia K di fig. 15) da una rispettiva matrice negativa 32 presente sulla faccia dell’ingranaggio folle 27, in modo da impartire o meno il moto alla puleggia 7 e, di conseguenza, alla cinghia o nastro di trasporto 2 (fig.
11C, 12A, 12B, 12D, 14, 15, 16).
Al fine di utilizzare i medesimi componenti elettronici dei dispositivi erogatori a spirale, di tipo tradizionale, si prevede altresì di mantenere lo stesso concetto di azionamento dei motori applicati alle spirali, sviluppato peraltro per il movimento a cinghia o nastro di trasporto 2, che si basa sull’adattamento del passo della molla a spirale alle dimensioni e tipologie di confezionamento dei prodotti 30 da alloggiare ed erogare, noto l’avanzamento del passo della spirale per ogni singolo giro della stessa.
Secondo la presente invenzione, quindi, l’azionamento del passo à ̈ gestito tramite un opportuno interruttore o switch 14, che viene attivato tramite la camma 15, collegata, tramite l’ingranaggio 33 e con rapporto 1/1, all’ingranaggio motore 17 (fig. 13, 14, 15, 16).
Ad ogni giro della camma 15 à ̈ possibile ottenere così un impulso dallo switch 14; in alternativa, à ̈ possibile sostituire, se necessario, l’ingranaggio 33 della camma 15 con un ingranaggio equivalente, ma con doppia parte piana, ottenendo un doppio impulso dallo switch 14.
In ogni caso, la logica elettronica di funzionamento del dispositivo erogatore stabilisce che il motore di azionamento 18 venga attivato a seguito della selezione di un prodotto e disattivato tramite l’impulso dello switch 14; dunque, conoscendo il passo di avanzamento della cinghia di trasporto 2 per ogni singolo impulso dello switch 14 e quindi per ogni step di attivazione, à ̈ possibile modificare l’arresto nel trasporto dei prodotti 30 e, di conseguenza, il passo di avanzamento degli stessi sulla cinghia 2 via software, facendone arrestare il trasporto ogni qualvolta lo switch 14 conti un numero di impulsi sufficienti all’espulsione del prodotto 30 selezionato.
Si ottiene così un passo di selezione, che risulta variabile elettronicamente, tramite una opportuna programmazione software; tale aspetto risulta estremamente vantaggioso e significativo, in quanto, poiché, in tal modo, à ̈ possibile variare il passo di selezione anche da remoto, il dispositivo erogatore può essere già predisposto al funzionamento all’interno di un determinato distributore automatico e, quindi, à ̈ sufficiente che i vari erogatori vengano montati nel distributore automatico, senza la necessità di ulteriori accorgimenti tecnici da parte dell’addetto manutentore e/o installatore.
In base a quanto esposto, si comprende, pertanto, come il dispositivo erogatore di prodotti all’interno di distributori automatici, oggetto della presente invenzione, raggiunga gli scopi e realizzi i vantaggi menzionati in precedenza e, in particolare, quello di poter posizionare un maggior numero di prodotti sull’erogatore, rispetto all’arte nota, e quello di poter alloggiare nella stessa macchina, a parità di volume e rispetto alle soluzioni note, una maggiore varietà di prodotti, grazie alla possibilità di rendere modulabile il supporto degli stessi.
E’ chiaro, infine, che numerose altre varianti potranno essere apportate al dispositivo erogatore in questione, senza per questo uscire dai principi di novità insiti nell’idea inventiva qui espressa, così come à ̈ chiaro che, nella pratica attuazione dell’invenzione, i materiali, le forme e le dimensioni dei dettagli illustrati potranno essere qualsiasi, in base alle esigenze, ed eventualmente sostituiti con altri tecnicamente equivalenti.
Ove le caratteristiche tecniche menzionate nelle successive rivendicazioni siano seguite da segni di riferimento, tali segni di riferimento sono stati introdotti con il solo obiettivo di aumentare l’intelligibilità delle rivendicazioni stesse e, di conseguenza, tali segni di riferimento non hanno alcun effetto limitante sull’interpretazione di ciascun elemento, che risulta quindi identificato a titolo puramente di esempio da tali segni di riferimento.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo erogatore di prodotti (30) all’interno di distributori automatici, caratterizzato dal fatto di comprendere un modulo o struttura di supporto (1), su cui scorre almeno una cinghia o nastro (2) di trasporto dei prodotti (30) da erogare, detta cinghia (2) essendo collocata fra almeno una puleggia di trazione (7) ed almeno una puleggia folle (8) e detto modulo di supporto (1) essendo atto ad integrare al proprio interno almeno un motore di azionamento (18) della cinghia (2), mezzi per l’innesco e/o il disinnesco di un sistema di trasmissione del moto da detto motore di azionamento (18) a detta cinghia (2) ed una scatola di ingranaggi (16, 17, 27), atti a trasferire il moto a detta puleggia di trazione (7) della cinghia (2).
  2. 2. Dispositivo erogatore come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta cinghia (2) presenta almeno un elemento sagomato (5) di spinta dei prodotti (30), integrato ad una delle estremità della cinghia (2) e libero di scorrere su detta cinghia (2), e risulta liscia o suddivisa in porzioni di alloggiamento dei prodotti (30), ricavate tramite spatole (4) di separazione dei prodotti (30) e/o supporti (3) di aggancio posizionati su detta cinghia (2).
  3. 3. Dispositivo erogatore come alla rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che inferiormente a detta struttura o modulo di supporto (1) Ã ̈ presente almeno un blocco sagomato di rialzo (11).
  4. 4. Dispositivo erogatore come alla rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto elemento sagomato (5) di spinta agisce meccanicamente su un dispositivo interruttore (14) di fine-corsa, collegato ad una scheda elettrica (6) di detto motore di azionamento (18) e posizionato in corrispondenza di una porzione terminale (C) di detta cinghia (2), in modo da disattivare l’avanzamento della cinghia (2) in caso di selezione, da parte di un utente del distributore automatico, di un dispositivo erogatore privo di prodotti (30) da erogare.
  5. 5. Dispositivo erogatore come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta puleggia folle (8) ruota su un albero (10), che risulta montato su tasselli, i quali sono scorrevoli sulle pareti di detta struttura di supporto (1) al fine di tensionare in modo opportuno detta cinghia (2).
  6. 6. Dispositivo erogatore come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto sistema di trasmissione del moto à ̈ disinseribile per mezzo di almeno una leva o pulsante (12), fissata a detta struttura di supporto (1) in una porzione frontale del dispositivo erogatore ed accoppiata ad almeno un primo ingranaggio (24), che presenta almeno una porzione dentata innestabile su almeno un secondo ingranaggio (13) di disinnesto, il quale presenta un corpo cavo dotato di denti interni (26) ed almeno un foro (25) per lo scorrimento di almeno un albero (20) di disinnesto, che à ̈ parte di almeno un terzo ingranaggio (23) di tipo flottante.
  7. 7. Dispositivo erogatore come alla rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detti denti interni (26) di detto secondo ingranaggio (13) di disinnesto sono innestati all’interno di rispettive piste sagomate di un mozzo (28), fissato a detta struttura di supporto (1) e connesso all’albero (20) di detto terzo ingranaggio (23) di tipo flottante, in modo che detto albero (20) sia vincolato e possa ruotare attraverso detto secondo ingranaggio (13), detto albero (20) e detto secondo ingranaggio (13) essendo atti a realizzare un movimento trasversale rispetto a detta struttura di supporto (1) del dispositivo erogatore.
  8. 8. Dispositivo erogatore come alla rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detto albero (20) di disinnesto scorre internamente ad almeno un quarto ingranaggio (27) di innesto, rimanendo sempre ingranato su almeno un quinto ingranaggio (29) intermedio, detto quinto ingranaggio (29) intermedio essendo atto a traslare ed a ricevere il moto da detto motore di azionamento (18) tramite almeno un sesto ingranaggio (16, 17), di tipo esterno e/o motore.
  9. 9. Dispositivo erogatore come alla rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detto terzo ingranaggio (23) di tipo flottante presenta almeno una faccia dotata di denti di innesto (31), che si inseriscono o si disinseriscono in/da almeno una rispettiva matrice (32) presente su almeno una faccia di detto quarto ingranaggio (27) di innesto, in modo da impartire o meno il moto a detta puleggia di trazione (7) e, di conseguenza, a detta cinghia (2) di trasporto.
  10. 10. Dispositivo erogatore come alle rivendicazioni 4 e 8, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo interruttore (14) di fine-corsa à ̈ attivato tramite almeno una camma (15), che risulta collegata, tramite almeno un settimo ingranaggio (33), a detto sesto ingranaggio (16, 17), di tipo esterno e/o motore, in modo tale che, ad ogni giro di detta camma (15), sia possibile ottenere almeno un impulso da detto dispositivo interruttore (14) atto a disattivare detto motore di azionamento (18).
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