ITVI20090244A1 - Puntale di attacchi da sci alpinismo a bloccaggio perfezionato - Google Patents

Description

PUNTALE DI ATTACCHI DA SCI ALPINISMO

A BLOCCAGGIO PERFEZIONATO

La presente invenzione si riferisce, in genere, agli attacchi per sci alpinismo e, in particolare, riguarda una nuova modalità costruttiva del puntale di tali attacchi, che consente di bloccare in modo automatico e/o manualmente ed in sicurezza lo scarpone alla tavola da sci, senza che sussistano sbloccaggi involontari dovuti ad urti o a pressioni dovute alla struttura dello sci e/o alla presenza di neve, ghiaccio o corpi estranei interposti fra l’attacco e la tavola da sci. E’ noto l’impiego degli attacchi da sci, la cui funzione à ̈ quella di attaccare, appunto, lo sci allo scarpone e tenerlo ben saldato in modo da non perdere gli sci durante la corsa; allo stesso tempo, gli attacchi devono essere pronti ad aprirsi in caso di caduta, in modo da evitare di causare allo sciatore serie fratture, slogature e contusioni.

Un attacco da sci à ̈ tradizionalmente dotato di due pezzi che, a seconda della tipologia, possono essere separati o uniti (solitamente il pezzo che li unisce à ̈ una soletta dell’attacco) e che sono comunemente denominati talloniera e puntale.

La talloniera à ̈ formata solitamente da una leva di sgancio manuale, da un indicatore di regolazione della tenuta del tallone, da una vite di regolazione della tenuta del tallone e da un elemento di fermo dello sci, mentre il puntale include normalmente una vite di regolazione dell’altezza, un indicatore di regolazione della tenuta, una vite di regolazione della tenuta ed un tampone antiscivolo.

Il puntale, inoltre, non à ̈ fisso, ma, poiché deve aprirsi al momento giusto, può ruotare su uno o due perni per aprirsi su uno o su entrambi i lati.

Lo scarpone da sci si incastra, dunque, fra il puntale e la talloniera e rimane fermo mentre si scia; inoltre, quando l’attacco subisce un forte urto, uno speciale meccanismo consente al puntale di ruotare ed aprirsi, mentre la talloniera si solleva, in modo da permettere allo sci di sganciarsi e lasciare il piede libero.

Una tipologia tuttora estremamente diffusa di puntale per attacchi da sci prevede l’impiego di due leve sagomate, assemblate insieme e snodate rispetto ad un perno di assemblaggio; tali leve sono atte a bloccare ed a sganciare due ganasce sagomate a L ed un sistema di molle, che viene attivato dalla pressione dello scarpone da sci nella fase di aggancio.

L’aggancio avviene grazie a due puntalini presenti nelle ganasce, che si inseriscono in rispettivi fori presenti sulle porzioni laterali dello scarpone da sci. Inoltre, per assicurare il bloccaggio delle ganasce e, quindi, dello scarpone allo sci, una delle leve sagomate deve essere manualmente forzata dallo sciatore su un profilo sagomato, in modo da rendere rigida la seconda leva e bloccare rigidamente, di conseguenza, le ganasce sullo scarpone.

Così, a seguito di un urto o pressione sulla prima leva, lo scarpone si sgancia dallo sci.

Un altro sistema noto di aggancio e bloccaggio automatico del sistema di leve dei puntali di tipo noto prevede un bloccaggio delle ganasce (e, quindi, dello scarpone allo sci) di tipo “semirigido†, che avviene grazie ad una molla che forza una delle leve sagomate del puntale sulla tavola da sci, rendendo rigida la seconda leva, la quale, a sua volta, blocca di conseguenza le ganasce sullo scarpone.

Anche in questo caso, un urto o pressione esercitata sulla prima leva provoca lo sganciamento dello scarpone dallo sci.

Tuttavia, i suddetti attacchi di tipo noto presentano alcuni evidenti inconvenienti, primo fra tutti quello relativo alla tenuta, ovvero alla capacità di aprirsi o meno a seconda della sollecitazione che riceve.

Infatti, queste tipologie di attacco rischiano di essere troppo sensibili (e quindi aprirsi, a causa di uno sbloccaggio involontario, durante la discesa, magari semplicemente in prossimità di una curva o a seguito di un piccolo salto, un urto e/o una pressione sulla leva, con il rischio per lo sciatore di perdere gli sci in corsa e subire gravi conseguenze fisiche) o troppo resistenti (con il rischio che l’attacco non si sganci nel momento opportuno, provocando, anche in questo caso, gravi conseguenze fisiche allo sciatore). Inoltre, tali attacchi, che possono risultare funzionali in apparenza, talvolta non risultano ugualmente affidabili, vuoi perché non sono abbastanza resistenti alle basse temperature, vuoi perché la neve o il ghiaccio che si accumula fra lo scarpone e l’attacco può fungere da intoppo; anche il sale presente su alcune strade innevate può corrodere l’attacco rendendolo poco efficace.

In genere, infatti, tali sistemi automatici di aggancio sono influenzati negativamente dalla struttura dello sci, dal montaggio dell’attacco sulla tavola da sci e, come detto, dalla presenza di neve, ghiaccio o corpi estranei che possono interporsi tra la leva di bloccaggio dell’attacco e la tavola da sci.

Infine, i puntali degli attacchi per sci di tipo noto rendono necessario, da parte dello sciatore, l’attivazione manuale della leva del sistema di bloccaggio affinché l’attacco non si sganci facilmente dallo scarpone.

Nell'ambito delle esigenze sopra menzionate, scopo della presente invenzione à ̈, quindi, quello di ovviare agli inconvenienti lamentati e, in particolare, quello di realizzare un puntale di attacchi da sci alpinismo a bloccaggio perfezionato, che assicuri un aggancio sicuro delle ganasce allo scarpone, senza alcun intervento manuale da parte dello sciatore.

Altro scopo della presente invenzione à ̈ quello di realizzare un puntale di attacchi da sci alpinismo a bloccaggio perfezionato, che assicuri il bloccaggio dello scarpone allo sci, anche in caso di sforzi o urti accidentali e/o involontari.

Altro scopo dell’invenzione à ̈ quello di realizzare un puntale di attacchi da sci alpinismo a bloccaggio perfezionato, che garantisca in qualsiasi situazione un bloccaggio automatico e/o manuale affidabile e sicuro e non influenzabile dalla struttura dello sci e/o dalla presenza di neve, ghiaccio e/o corpo estranei sulla tavola da sci.

Altro scopo dell’invenzione à ̈ quello di realizzare un puntale di attacchi da sci alpinismo a bloccaggio perfezionato, che risulti estremamente affidabile, efficiente e funzionale, rispetto ai puntali degli attacchi da sci di tipo tradizionale.

Ulteriore scopo dell’invenzione à ̈ quello di realizzare un puntale di attacchi da sci alpinismo a bloccaggio perfezionato, che permetta allo sciatore di decidere se lasciare il puntale in una configurazione di bloccaggio automatico, in una configurazione libera o completamente bloccata.

Questi ed altri scopi, secondo la presente invenzione, sono raggiunti realizzando un puntale di attacchi da sci alpinismo a bloccaggio perfezionato, secondo la rivendicazione 1 allegata.

Altre caratteristiche tecniche di dettaglio sono descritte nelle rivendicazioni successive.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi di un puntale di attacchi da sci alpinismo a bloccaggio perfezionato, secondo l’invenzione, risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione che segue, relativa ad una sua forma di realizzazione esemplificativa e preferita, ma non limitativa, e dai disegni annessi, in cui:

- la figura 1A Ã ̈ una prima vista assonometrica di un puntale di attacchi da sci alpinismo a bloccaggio perfezionato, secondo la presente invenzione;

- la figura 1B Ã ̈ una seconda vista assonometrica del puntale di attacchi da sci alpinismo di cui alla figura 1A, secondo la presente invenzione;

- la figura 1C Ã ̈ una terza vista assonometrica del puntale di attacchi da sci alpinismo di cui alla figura 1A, secondo la presente invenzione;

- la figura 2 Ã ̈ una vista laterale del puntale di attacchi da sci alpinismo a bloccaggio perfezionato, secondo la presente invenzione;

- la figura 3 Ã ̈ una vista frontale del puntale di attacchi da sci alpinismo a bloccaggio perfezionato, secondo la presente invenzione;

- la figura 4 à ̈ una vista in pianta dall’alto del puntale di attacchi da sci alpinismo a bloccaggio perfezionato, secondo la presente invenzione;

- la figura 5 à ̈ una vista laterale del puntale di attacchi da sci alpinismo, secondo l’invenzione, in una prima posizione di funzionamento;

- la figura 6 à ̈ una vista assonometrica del puntale di attacchi da sci alpinismo, secondo l’invenzione, nella posizione di funzionamento di cui alla figura 5;

- la figura 7 à ̈ una vista laterale del puntale di attacchi da sci alpinismo, secondo l’invenzione, in una seconda posizione di funzionamento;

- la figura 8 à ̈ una vista assonometrica del puntale di attacchi da sci alpinismo, secondo l’invenzione, nella posizione di funzionamento di cui alla figura 7;

- la figura 9 à ̈ una vista laterale del puntale di attacchi da sci alpinismo, secondo l’invenzione, in una terza posizione di funzionamento;

- la figura 10 à ̈ una vista assonometrica del puntale di attacchi da sci alpinismo, secondo l’invenzione, nella posizione di funzionamento di cui alla figura 9.

Con riferimento alle figure menzionate, il puntale di attacchi da sci alpinismo, secondo l’invenzione, comprende una prima leva 10 per il bloccaggio automatico e lo sbloccaggio manuale del puntale, una seconda leva 20, fulcrata sulla leva 10 mediante il perno di scorrimento 30 che si impegna all’interno del profilo sagomato 90, perni di rotazione 80, 100, previsti sulle leve 10 e 20, ed una molla 40, posta in corrispondenza del perno di rotazione 80 ed associata altresì al perno 30, in modo da automatizzare il sistema.

Le leve 10 e 20 sono vincolate a ruotare fra loro e rispetto alla base 110 del puntale, tramite i perni 80, 100 e sono assemblate insieme mediante il perno 30, che scorre guidato nel profilo sagomato 90 presente sulla leva 20 e che permette la rotazione delle leve 10, 20 rispetto all’asse del perno 30.

In una prima posizione di riposo, il puntale si trova nella posizione aperta riprodotta nelle figure 5 e 6, in cui le ganasce 50 sono aperte, lo snodo 60 risulta in una posizione alta e le leve 10, 20 sono allineate e forzate in tale posizione dalle molle 70, che sono interposte fra lo snodo 60 e le ganasce 50, mentre il perno 30 risulta a fine corsa all’interno del profilo 90 presente nella leva 20.

In una prima fase di aggancio automatico del puntale (si vedano le figure 7 e 8 allegate), lo sciatore preme con la punta dello scarpone sullo snodo 60 tramite la leva 20 (secondo la direzione ed il verso indicato dalla freccia F1 di figura 8), portando le molle 70 in una posizione di spinta opposta a quella assunta nella precedente posizione di riposo e forzando così le ganasce 50 ad inserire il rispettivo cilindretto 51 nelle relative sedi presenti lateralmente alla tomaia dello scarpone.

In questa fase, la leva 20 ruota sul perno 30 e segue lo snodo 60, che si sposta in una posizione bassa.

In questa situazione, la leva 10, grazie al profilo sagomato 90 ed alla presenza della molla 40, trasla rispetto alla leva 20, tramite il perno 80, e si interpone tra la leva 20 e la base 110 del puntale di attacco, creando una reazione, opposta allo sganciamento, tra il perno 30 e la leva 20, che permette alla leva 20 di mantenersi in una posizione bassa, con il puntale posto in una posizione bloccata e semi-rigida.

La reazione creata dal sistema di leve 10, 20 e dalla molla 40 rende automatico il bloccaggio del puntale ed assicura un nuovo bloccaggio automatico se la leva 10 viene accidentalmente forzata nella direzione e verso della freccia F2 di figura 8.

In una fase di aggancio manuale del puntale, mostrata in dettaglio nelle figure 9 e 10 allegate, lo sciatore, a sua discrezione, può ottenere un bloccaggio rigido del puntale dell’attacco forzando la leva 10 nella direzione e nel verso della freccia F3.

Con tale procedura manuale, il perno 30 scorre ulteriormente all’interno del profilo sagomato 90 della leva 20 e posiziona la leva 10 in configurazione tale da permettere il bloccaggio rigido del puntale.

In un’ulteriore fase di aggancio manuale ed in sicurezza del puntale, lo sciatore può, a sua discrezione, ottenere un bloccaggio libero e, dunque, in sicurezza del puntale dell’attacco forzando la leva 10 nella direzione e nel verso della freccia F2, oltre la posizione di aggancio automatico mostrata nelle figure 7 e 8 allegate, ma senza sganciare il puntale. Con tale procedura manuale, il perno 30 scorre all’interno del profilo sagomato 90 presente nella leva 20 sino ad una posizione predefinita e posiziona la leva 10 in configurazione tale da permettere il bloccaggio libero del puntale.

Per sbloccare lo scarpone dal puntale dell’attacco, sia nella configurazione di bloccaggio automatico che nella configurazione manuale di sblocco, lo sciatore deve imprimere una forza o un urto sulla leva 10 secondo la direzione ed il verso della freccia F2.

La struttura costruttiva del puntale secondo l’invenzione consente di ottenere, in particolare, un funzionamento estremamente efficiente ed affidabile, in quanto la leva 10 risulta connessa, in modo articolato, grazie alla presenza del perno 80 su cui à ̈ montata la molla 40, all’appendice 52 della base 110 e ciò consente di svincolare il funzionamento del sistema automatico di aggancio dalla struttura dello sci, dal montaggio del puntale sulla tavola da sci e, soprattutto, dalla presenza di neve, ghiaccio o corpi estranei che possono interporsi tra la leva di bloccaggio 20 e la tavola dello sci; infatti, la struttura secondo l’invenzione impedisce tale interposizione, in quanto la leva 20 risulta in qualche modo protetta dall’appendice 52 della base 110.

Inoltre, secondo l’invenzione, non à ̈ necessario che lo sciatore attivi in modo manuale, come invece avviene nelle strutture di puntali di tipo noto, la leva del sistema di bloccaggio, affinché il puntale non si sganci facilmente dallo scarpone.

Infine, la struttura del puntale secondo l’invenzione evita altresì uno sbloccaggio involontario dovuto ad urti o pressioni sulla leva 20, in quanto la stessa à ̈ posizionata superiormente all’appendice 52 della base 110 (come già descritto e puntualizzato in precedenza). Dalla descrizione effettuata risultano chiare le caratteristiche tecniche del puntale di attacchi da sci alpinismo, che à ̈ oggetto della presente invenzione, così come chiari ne risultano i vantaggi.

E’ chiaro, infine, che numerose altre varianti possono essere apportate al puntale in questione, senza per questo uscire dai principi di novità insiti nell’idea, così come à ̈ chiaro che, nella pratica attuazione dell’invenzione, i materiali, le forme e le dimensioni dei dettagli illustrati potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze e gli stessi potranno essere sostituiti con altri tecnicamente equivalenti.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Puntale di attacchi da sci alpinismo a bloccaggio perfezionato, comprendente una prima leva (10) per il bloccaggio manuale ed automatico e per lo sbloccaggio manuale delle ganasce (50) del puntale, una seconda leva (20), fulcrata su detta prima leva (10) mediante almeno un perno di scorrimento (30) che si impegna all’interno di un profilo sagomato (90), e perni di rotazione (80, 100), previsti su dette prima (10) e seconda leva (20), dette leve (10, 20) essendo vincolate a ruotare fra loro e rispetto ad una base (110) del puntale, tramite detti perni di rotazione (80, 100), ed essendo assemblate insieme mediante detto perno di scorrimento (30), atto a scorrere nella guida di detto profilo sagomato (90) presente su detta seconda leva (20) ed atto a permettere una rotazione di dette leve (10, 20) rispetto all’asse di detto perno di scorrimento (30), caratterizzato dal fatto che almeno un primo elemento elastico (40) à ̈ posto in corrispondenza di almeno un perno di rotazione (80) associato alla prima leva (10).
2. 2. Puntale come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto primo elemento elastico (40) contatta detto perno di scorrimento (30), in modo da automatizzare il sistema di bloccaggio.
3. 3. Puntale come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che, in una prima posizione di riposo, dette ganasce (50) sono aperte ed uno snodo (60), posto centralmente a dette ganasce (50), à ̈ in una posizione alta, mentre dette leve (10, 20) sono allineate e forzate in posizione da secondi elementi elastici (70) interposti fra detto snodo (60) e dette ganasce (50) e detto perno di scorrimento (30) à ̈ in una posizione di fine corsa all’interno di detto profilo sagomato (90) di detta seconda leva (20).
4. 4. Puntale come alla rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che, in una prima fase di aggancio automatico, detto snodo (60) à ̈ premuto (F1), tramite detta seconda leva (20), in modo da portare detti secondi elementi elastici (70) in una posizione di spinta e forzando dette ganasce (50) contro gli scarponi da sci dell’utilizzatore.
5. 5. Puntale come alla rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detta seconda leva (20) ruota su detto perno di scorrimento (30) e segue detto snodo (60), che si sposta in una posizione bassa, mentre detta prima leva (10), grazie a detto profilo sagomato (90) e a detto primo elemento elastico (40), trasla rispetto a detta seconda leva (20), tramite detto perno di rotazione (80), e si interpone tra detta seconda leva (20) e detta base (110) del puntale, creando una reazione tra detto perno di scorrimento (30) e detta seconda leva (20), che permette a detta seconda leva (20) di mantenersi in una posizione bassa ed al puntale di porsi in una posizione bloccata e semi-rigida.
6. 6. Puntale come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta prima leva (10) può essere forzata secondo una prima direzione ed un primo verso prefissati (F3), al fine di realizzare un aggancio manuale del puntale, in modo che detto perno di scorrimento (30) trasli all’interno di detto profilo sagomato (90) di detta seconda leva (20) e posizioni detta prima leva (10) in una configurazione tale da permettere un bloccaggio rigido del puntale.
7. 7. Puntale come alla rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che, in una fase di aggancio manuale del puntale, detta prima leva (10) può essere forzata secondo detta prima direzione ed in verso opposto (F2) a detto primo verso (F3), in modo che detto perno di scorrimento (30) trasli all’interno di detto profilo sagomato (90) di detta seconda leva (20) sino ad una posizione prefissata atta a posizionare detta prima leva (10) in una configurazione tale da permettere un bloccaggio libero del puntale.
8. 8. Puntale come alle rivendicazioni 6 o 7, caratterizzato dal fatto che una forza o un urto impressi su detta prima leva (10) secondo detta prima direzione e in verso opposto (F2) a detto primo verso (F3) consentono di sbloccare gli scarponi dal puntale.
9. 9. Puntale come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta prima leva (10) à ̈ connessa in modo articolato e tramite detto perno di rotazione (80), su cui à ̈ montato detto primo elemento elastico (40), ad almeno un’appendice (52) della base (110) del puntale.
10. 10. Puntale come alla rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detta seconda leva (20) Ã ̈ posizionata superiormente a detta appendice (52) della base (110) del puntale.