ITVE970007A1 - Macchina molatrice tangenziale. - Google Patents

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ITVE970007A1
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IT
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frame
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respect
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grinding
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IT97VE000007A
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Tiziano Mason
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Mecno Service B V
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Description

DESCRIZIONE
dell'invenzione avente per titolo:
“Macchina molatrice tangenziale"
La presente invenzione concerne una macchina molatrice tangenziale. Sono note macchine molatrici tangenziali comprendenti un dispositivo di molatura costituito essenzialmente da una mola di materiale abrasivo che, trascinata in rotazione asporta per abrasione una parte del materiale con il quale essa viene a contatto.
Tali note macchine molatrici, cioè l'insieme del dispositivo di molatura con i suoi utensili abrasivi, degli organi di trascinamento di rotazione, dei sistemi per la sua registrazione e sostituzione, nonché di tutti gli altri organi accessori che assicurano il loro corretto funzionamento, presentano attualmente una serie di limiti e di inconvenienti che la presente invenzione si propone di eliminare.
Uno di questi inconvenienti consiste nel fatto che ciascun dispositivo di molatura è costituito generalmente da un disco di materiale abrasivo o mola realizzato per lavorare con la sua fascia circonferenziale. Poiché peraltro questo disco abrasivo si usura nel tempo, e quindi la sua circonferenza di lavoro diminuisce, è necessàrio spostare il suo asse di rotazione rispetto al pezzo da lavorare, in modo da assicurare sempre il reciproco contatto, in tutti i casi è richiesta una complessa apparecchiatura di regolazione a controllo che comunque non elimina tutti i problemi legati alle vibrazioni ed oscillazioni della mola stessa.
Un altro inconveniente della mola tangenziale consiste nel fatto che per riprofilare una rotaia si deve utilizzare una apparecchiatura con una sagoma negativa, la quale apparecchiatura presenta un costo elevato.
Nel caso poi di macchine molatrici impiegate specificatamente per il ripristino del profilo delle rotaie ferroviarie, ferrotranviarie e/o metropolitane, un altro inconveniente consiste nel fatto che le note macchine molatrici per rotaie prevedono generalmente l'impiego di mole “a tazza", le quali operano su una stretta fascia longitudinale delle rotaie da reificare. Ne consegue che sono necessarie molte mole e poiché esse vengono montate su vagoni è necessario avere un numero elevato di questi per operare su fasce adiacenti, che nell'insieme coprono l'interno profilo della rotaia. Ne consegue un ingombro eccessivo spesso inaccettabile ed una esecuzione imperfetta del lavoro a causa della inevitabile sfaccettatura che le rotaie presentano al termine del lavoro. Oltre a ciò le mole a tazza che operano sulla superficie laterale della rotaia trovano un impedimento nella presenza di ostacoli naturali quali scambi, lame dì guida e contenimento in corrispondenza degli scambi e, nel caso particolare dei binari del tram, il cemento e l’asfalto ed anche la stèssa controlama della rotaia.
Un altro inconveniente consiste nel fatto che le mole a tazza devono generalmente lavorare, per ragioni di bilanciamento di masse, contemporaneamente su entrambe le rotaie. Ciò rende più difficoltoso il lavoro di rettifica di una sola rotaia, qual è la rotaia centrale di massa o la rotaia laterale esterna di alimentazione dei convogli metropolitani.
Tutti questi inconvenienti sono elementi secondo l'invenzione con una macchina molatrice tangenziale scorrevole sulle rotaie da molare e comprendente almeno un telaio di sostegno di almeno due mole tangenziali di lavorazione di una rotaia caratterizzata dal fatto che le due mole sono trasiabiii assialmente da parte opposta rispetto alla linea mediana delia rotaia da molare, sono inclinabili verso l'interno con riferimento al verso di avanzamento lungo la rotaia e, che ciascuna mola presenta il suo asse di rotazione non parallelo alla superficie di rotolamento della rotaia detto telaio essendo sostanzialmente oscillante rispetto ad un asse trasversale interposto fra gli assi delle mole.
La presente invenzione viene qui di seguito ulteriormente chiarita in una sua preferita forma di pratica realizzazione riportata a scopo puramente esemplificativo e non limitativo con riferimento alle allegate tavole di disegni, in cui:
la figura 1 mostra in vista laterale schematica una macchina molatrice secondo l’invenzione,
la figura 2 mostra in vista ingrandita il particolare della incastellatura di molatura,
la figura 3 lo mostra secondo la vista ili-lll di fig. 2,
la figura 4 la mostra in pianta, e
la figura 5 mostra parzialmente il telaio di molatura con le mole usurate.
Come si vede dalle figure la macchina secondo l'invenzione comprende una intelaiatura 2 montata su quattro ruote 4 scorrevoli sulle rotaie 6 da rettificare. Su detta intelaiatura sono montate due unità di molatura 8 provviste<' >di ruotini cilindrici 10 scorrevoli lungo i traversi 12 della intelaiatura 2. Le unità di molatura 8 sono mobili trasversalmente rispetto alla intelaiatura 2 su comando di sistemi oleodinamici 14 (nelle figure è stato rappresentato un solo sistema).
Ciascuna unità di molatura 8 comprende un telaio 9 costituito da due longheroni paralleli 16 uniti da traversi 18 ed in corrispondenza degli spigoli di giunzione fra i longheroni ed i traversi sono previsti quattro montanti 20 di irrigidimento del telaio stesso. Le estremità superiori dei montanti sono col legate da travi 22 che sono provviste di due bracci di guida 24 impegnantisi nei montanti 26 dell’unità di molatura 8 stessa. Allo stesso modo in corrispondenza del punto medio dei longheroni 16 è previsto un'ulteriore coppia di bracci 24' paralleli a quelli menzionati in precedenza per la traslazione verticale rigida del telaio 9 rispetto al l’unità di molatura 8.
In particolare detta traslazione verticale è ottenuta per mezzo di una pluralità di sistemi pneumatici 28 vincolati all’unità di molatura 8 ed i cui steli sono solidali al telaio 9. Tramite un regolatore di pressione (non rappresentato nei disegni) è possibile registrare di volta in volta la forza necessaria per le diverse lavorazioni.
Il telaio 9 è interessato in corrispondenza della porzione centrale da una coppia di boccole 30 nelle quali si impegnano due perni 31 sporgenti da parte opposta dai bordi longitudinali di una piattaforma oscillante 32. La piattaforma oscillante è costituita da un telaio rettangolare 34 al quale sono incernierate, in corrispondenza di un lato longitudinale e distanziabili in corrispondenza dell’altro lato longitudinale per mezzo di un meccanismo a vite 35, due piastre 36. In particolare le piastre 36 sono incernierate al telaio rettangolare da parti differenti.
Ciascuna piastra 36 è vincolata ad una corrispondente flangia 38 provvista di staffe 40 di vincolo di una mola abrasiva 42. Ciascuna flangia 38 è regolabile in rotazióne assiale rispetto alla sovrastante piastra 36 e bloccabiie rispetto ad essa per mezzo di bulloni che si impegnano in una pluralità di corrispondenti fori 44. Ciascuna mola è azionabile in rotazione per mezzo di una puleggia 46 solidale all’albero di un corrispondente motore elettrico 48 montato sulla flangia 38.
Inoltre ciascuna flangia è provvista di coppie di fori asolati 49 per la sua traslazione verso l’esterno rispetto alla sovrastente piastra in modo che le due mole non risultano essere longitudinalmente allineate fra loro, ma poste da parte opposta rispetto alla linea mediana della rotaia 6 da rettificare.
Grazie alla possibilità di inclinare le piastre 36 rispetto al telaio 34 ciascuna mola 42 presenta il suo asse di rotazione non parallelo alla superficie di rotolamento dei binario e, grazie alla possibilità di ruotare assialmente la flangia 38 rispetto alla piastra 36 è possibile disporre le due mole 42 inclinate verso l’interno con riferimento al verso di avanzamento lungo la rotaia.
In particolare al variare dell'inclinazione della piastra 36 rispetto al telaio 32 varia l'angolo che l'asse della mola forma con il piano orizzontale della rotaia (inclinazione) ed al variare della posizione della flangia 38 rispetto alla piastra 36 varia l’angolo che l'asse della mola forma con l'asse della rotaia (convergenza).
La macchina secondo l’invenzione prevede altresì l’impiego di una pluralità di sensori di riferimento della posizione delle rotaie che attivano i vari comandi di effettuazione del ciclo di molatura.
Per far funzionare la macchina questa dapprima deve essere trasferita nel luogo in cui si trova la rotaia da rettificare. Questo trasferimento viene preferibilmente effettuato con una motrice 50, la quale può anche essere provvista di un gruppo elettrogeno 52 per alimentare a distanza la macchina molatrice, specie nel caso in cui manchi l'elettrificazione delia linea ferroviaria da rettificare oppure l’alimentazione elettrica sia stata temporaneamente sospesa per intervento di manutenzione.
Vengono quindi azionati i martinetti orizzontali 14 che provocano lo spostamento trasversale delle unità 8 fino a che i sensori di rilevamento rilevano la posizione della rotaia 6 e arrestano la corsa del telaio 9. A questo punto viene comandato l’abbassamento del telaio per mezzo del sistema pneumatico 28 in modo tale che le mole 42 vengano a contatto con il fungo 53 della rotaia. In questa fase il telaio si abbassa in modo sostanzialmente rigido grazie alla guida dei bracci 24,24’ nei montanti 26.
Vengono quindi azionati i motori 48 che comandano la rotazione delle mole che esplicano pertanto il loro effetto abrasivo con una pressione di lavoro opportunamente regolata dai riduttori di pressori menzionati in precedenza. E' da osservare che la particolare disposizione delle mole (inclinazione, convergenza e traslazione rispetto alla rotaia) fanno si che le mòle si usurino secondo un certo profilo (rappresentato in figura 5) indipendente dalla sagoma usurata della rotaia. La combinazione di più profili delle mole consente pertanto di riportare la rotaia al profilo originale.
Questo fa sì che individuato il corretto profilo della mola, per ottenere il ripristino della rotaia si possano utilizzare mole nelle quali il profilo sia ricavato già in fase di preparazione della mola stessa per una sua particolare inclinazione, convergenza e traslazione rispetto alle rotaie.
Nel caso in cui poi il profilo non corrisponda esattamente a quello desiderato è sufficiente variare l'inclinazione della piastra 36 rispetto al telaio 32 e variare la posizione angolare delle flange 38 rispetto alle piastre, in modo da variare corrispondentemente l’inclinazione e la convergenza delle mole rispetto alla rotaia.
E’ altresì possibile traslare la flangia 38 rispetto alla piastra 36 per variare la posizione della mezzeria della mola rispetto all'asse delia rotaia.
Grazie alla configurazione oscillante del telaio 32 le mole sono sempre a contatto con il fungo della rotaia anche in caso di irregolarità del piano eliminando in modo efficace tutte le vibrazioni. Per aumentare la stabilità dei sistema, ad elevate velocità di avanzamento, sono previsti altresì due gruppi pneumatici 54 di collegamento fra il telaio 32 di sostegno delle mole ed il telaio 9.
Da quanto detto risulta chiaramente che la macchina molatrice tangenziale secondo l'invenzione presenta numerosi vantaggi ed in particolare:
- consente di effettuare la rettifica totale e perfetta di profili di rotaie ferrotranviarie comunque deformate,
- consente di sommare i pregi della mola tangenziale con quelli delle tradizionali mole a tazze, pur eliminando gli inconvenienti di queste, consistenti nell’elevato numero di utensili e nella conformazione comunque sfaccettata della rotaia rettificata,
- elimina problemi di irregolarità grazie alla presenza del telaio oscillante, - consente, grazie al sistema di controllo ottenibile con l'abbassamento di pistoni, di molare con efficacia anche scambi, incroci, ecc..
La presente invenzione è stata illustrata e descritta in una sua preferita forma di pratica realizzazione ma si intende che varianti esecutive potranno in pratica ad essa apportarsi senza peraltro uscire dall'ambito di protezione del presente brevetto per invenzione industriale.

Claims (12)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Macchina molatrice tangenziale scorrevole sulle rotaie da molare e comprendente almeno un telaio (9) di sostegno di almeno due mole tangenziali (42) di lavorazione di una rotaia (6) caratterizzata dal fatto che le due mole sono traslabili assialmente da parte opposta rispetto alla linea mediana della rotaia da molare, sono inclinabili verso l'interno con riferimento al verso di avanzamento lungo la rotaia e, che ciascuna mola presenta il suo asse di rotazione non parallelo alla superficie di rotolamento della rotaia detto telaio essendo sostanzialmente oscillante rispetto ad un asse trasversale interposto fra gli assi delle mole.
  2. 2. Macchina secondo la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che il telaio di sostegno (9) è montato su di una incastellatura (8) mobile verticalmente su comando di un sistema (28) idraulico o pneumatico montato sulla macchina.
  3. 3. Macchina secondo la rivendicazione 2 caratterizzata dal fatto che l'incastellatura (8) è mobile orizzontalmente su comando di un sistema idraulico (14) o pneumatico montato sulla macchina.
  4. 4. Macchina molatrice secondo la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che il telaio (8) è oscillante rispetto all'incastellatura (9) per mezzo di perni (31) sporgenti lateralmente ed impegnantisi in corrispondenti boccole (30) previste sull’incastellatura.
  5. 5. Macchina secondo la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che il telaio (8) ha conformazione sostanzialmente rettangolare e reca articolate da parti opposte rispetto all'asse di articolazione all'incastellatura (9) due piastre (36) che in corrispondenza dell’altro lato sono provviste di dispositivi di regolazione dell’inclinazione rispetto al telaio stesso.
  6. 6. Macchina secondo la rivendicazione 5 caratterizzata dal fatto che le due piastre (36) sono articolate in corrispondenza dei lati opposti.
  7. 7. Macchina secondo la rivendicazione 5 caratterizzata dal fatto che a ciascuna piastra (36) è vincolata una flangia (38) di sostegno della mola, detta flangia essendo girevole assialmente rispetto alla corrispondente sovrastante piastra (36) e bloccabile ad essa.
  8. 8. Macchina secondo la rivendicazione 5 caratterizzata dal fatto che il vìncolo fra la piastra (36) e la corrispondente flangia (38) avviene per inserimento di bulloni in una pluralità di fori previsti sulla piastra.
  9. 9. Macchina secondo la rivendicazione 5 caratterizzata dai fatto che ciascuna flangia (38) è trasiabìie assialmente rispetto alla piastra (36).
  10. 10. Macchina secondo la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che ciascuna mola è trascinata in rotazione da un corrispondente motore (48) montato sulla corrispondente piastra.
  11. 11. Macchina secondo la rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto che Pincastellatura è provvista di bracci (24, 24’) di guida impegnatisi nel montante della macchina.
  12. 12. Macchina molatrice tangenziale secondo le rivendicazioni da 1 a 11 e sostanzialmente come illustrata e descritta.
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