ITVE20070068A1 - Struttura di tegola, particolarmente per la realizzazione di coperture di edifici - Google Patents

Struttura di tegola, particolarmente per la realizzazione di coperture di edifici Download PDF

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ITVE20070068A1
ITVE20070068A1 IT000068A ITVE20070068A ITVE20070068A1 IT VE20070068 A1 ITVE20070068 A1 IT VE20070068A1 IT 000068 A IT000068 A IT 000068A IT VE20070068 A ITVE20070068 A IT VE20070068A IT VE20070068 A1 ITVE20070068 A1 IT VE20070068A1
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Bruno Rosa
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    • E04D1/2916Means for connecting or fastening adjacent roofing elements by interfitted sections having fastening means or anchors at juncture of adjacent roofing elements the fastening means taking hold directly on adjacent elements of the same row

Description

TITOLO: “STRUTTURA DI TEGOLA, PARTICOLARMENTE PER LA REALIZZAZIONE DI COPERTURE DI EDIFICI”
DESCRIZIONE II presente trovato ha per oggetto una struttura di tegola, particolarmente per la realizzazione di coperture di edifici.
Oggigiorno per la realizzazione delle coperture degli edifici sono in uso delle tegole presentanti in pianta una conformazione sostanzialmente rettangolare e, in una sezione trasversale, una conformazione circa sinusoidale costituita da un tratto convesso contiguo ad un tratto concavo.
Tali tegole sono realizzate con materiali rigidi, quali argilla solidificata a seguito di cottura, o plastica o metallo.
Sulla superficie superiore di tali tegole di tipo noto sono ricavate, in prossimità del bordo perimetrale posteriore delle stesse, rivolto, in uso, verso il colmo del tetto, delle scanalature, circa parallele tra loro e tale bordo perimetrale posteriore; dalla superficie inferiore delle tegole sporge, in prossimità del loro bordo perimetrale anteriore rivolto, in uso, verso la linea di gronda del tetto, un dente conformato in modo tale da essere alloggiabile entro le scanalature di una ulteriore tegola.
Tali tegole di tipo noto vengono disposte affiancate tra loro, con la zona convessa di una tegola parzialmente sovrapposta ed in appoggio sulla zona concava della tegola adiacente, a costituire una pluralità di file circa parallele tra loro e al colmo del tetto; le tegole di una fila sono appoggiate alle tegole dalla fila posta anteriormente alla stessa disponendo i denti sporgenti dalle tegole della fila posteriore entro le sedi delle tegole della fila anteriore.
Tali tegole di tipo noto presentano tuttavia un inconveniente; infatti le stesse non si prestano alla realizzazione di tetti a profilo curvo, dato che sono rigide e non possono seguire la curvatura del tetto una volta mutuamente raccordate tra loro; in questo caso si avrebbe la fuoriuscita del dente delle tegole posteriori dalla sede delle tegole anteriori, interrompendo così la continuità della copertura; non è infatti possibile realizzare delle sedi molto profonde e dei denti molto alti, in quanto ciò renderebbe troppo elevato l'ingombro totale ed il costo di tali tegole.
Inoltre tali tegole di tipo noto definirebbero per il tetto una superficie superiore ondulata, il che può non soddisfare particolari esigenze estetiche e/o architettoniche che prevedono dei tetti la cui superficie superiore sia sostanzialmente piana.
Sono anche note delle tegole piane costituite da una lastra piana, a pianta circa rettangolare, sulla cui superficie superiore, in prossimità del suo bordo perimetrale posteriore (rivolto, in uso, verso il colmo del tetto), e di uno dei suoi due bordi perimetrali laterali, sono definite delle sedi, circa rettilinee, disposte sostanzialmente parallelamente tra loro ed al contiguo bordo perimetrale della lastra.
Dalla superficie inferiore della lastra, in prossimità del suo bordo perimetrale anteriore (rivolto, in uso, da parte opposta al colmo del tetto), e del suo bordo perimetrale laterale non interessato dalle citate sedi, sporgono, circa perpendicolarmente, degli appositi risalti rettilinei presentanti una conformazione ed una disposizione tali da essere posizionabili nelle sottostanti sedi di una ulteriore tegola a cui quella in oggetto risulta parzialmente sovrapposta, posteriormente o lateralmente.
Tali tegole di tipo noto vengono disposte a ricoprire le falde di un tetto disponendo le stesse lateralmente affiancate tra loro a costituire una pluralità di file orizzontali, in cui ogni fila è parzialmente ricoperta dalla fila disposta posteriormente alla stessa.
Tali tegole di tipo noto presentano tuttavia alcuni inconvenienti; infatti, a causa della loro conformazione piana, non sono in grado di far defluire verso la grondaia elevate quantità d’acqua, per cui possono essere utilizzate solamente per la realizzazione di tetti presentanti una pendenza sufficientemente elevata da far defluire comunque l’acqua dalle stesse.
Inoltre poiché tali tegole di tipo noto sono sostanzialmente piane, tra le stesse e la sottostante falda non c’è uno spazio adeguato a consentire la ventilazione, per cui le medesime non si prestano alla realizzazione di tetti ventilati.
Ancora, per garantire un migliore deflusso dell’acqua, le tegole di una fila devono essere disposte sfalsate rispetto a quelle delle file contigue, ciò potendo incidere negativamente sull’estetica complessiva del tetto ottenuto; ciò comporta inoltre che le due tegole poste alla estremità di circa metà delle file debbano presentare una larghezza inferiore alle altre tegole, con il conseguente incremento dei costi di produzione, di stoccaggio e di trasporto.
Inoltre tali tegole piane di tipo noto non sono utilizzabili per la realizzazione di tetti presentanti un profilo curvo, in quanto per seguire la curvatura del tetto, due tegole contigue, essendo sostanzialmente piane, dovrebbero ruotare tra loro di un angolo molto elevato, con il rischio che tali tegole si stacchino, interrompendo la continuità della copertura.
Compito principale di quanto forma oggetto del presente trovato è quindi quello di risolvere i problemi tecnici evidenziati, eliminando gli inconvenienti di cui alla tecnica nota citata e quindi escogitando un trovato il quale consenta di ottenere dei tetti la cui superficie superiore risulti sostanzialmente piana, anche con falde di ridotta pendenza, garantendo al contempo un efficace deflusso dell’acqua.
Nell’ambito del compito sopra esposto, un altro importante scopo è quello di realizzare un trovato che permetta di ottenere un tetto ventilato presentante una superfìcie superiore sostanzialmente piana.
Ancora un importante scopo è quello di realizzare un trovato che consenta di realizzare la copertura anche di tetti a profilo curvo, garantendo il mantenimento della continuità della copertura.
Un ulteriore scopo del trovato è quello di mantenere dei costi di produzione, stoccaggio, trasporto e posa ridotti.
Non ultimo scopo è quello di realizzare un trovato che risulti strutturalmente semplice, il medesimo presentando costi realizzativi contenuti.
Il compito e gli scopi accennati, nonché altri che più chiaramente appariranno in seguito, vengono raggiunti da una struttura di tegola, particolarmente per la realizzazione di coperture di edifici, costituita da una lastra, sostanzialmente piana, a pianta circa quadrata o rettangolare, che si caratterizza per il fatto che detta lastra comprende, in prossimità di un suo primo e di un suo secondo lato, non contigui, primi mezzi di fulcraggio tra due di dette lastre in una condizione di affiancamento laterale e parzialmente sovrapposte e, in prossimità di un suo terzo e di un suo quarto lato, non contigui, secondi mezzi di fulcraggio tra due di dette lastre poste nella condizione di essere collocate l’una anteriormente all’altra e parzialmente sovrapposte.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una particolare, ma non esclusiva, forma di realizzazione, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nelle tavole di disegni allegate, in cui:
le fig. 1 e 2 illustrano, in una prima ed in una seconda vista prospettica dall’alto, una struttura di tegola secondo il trovato; le fig. 3 e 4 illustrano, in una prima ed in una seconda vista prospettica dal basso, la struttura di tegola di cui alle figure precedenti;
le fig. 5 e 6 illustrano, rispettivamente in una vista frontale ed in una vista posteriore, la struttura di tegola di cui alle figure precedenti;
le fig. 7 e 8 illustrano, in una prima ed in una seconda vista laterale, la struttura di tegola di cui alle figure precedenti;
la fig. 9 illustra, in una vista prospettica, quattro strutture di tegola secondo il trovato connesse tra loro in condizione di massima distanza mutua;
la fig. 10 illustra, in una vista prospettica, quattro strutture di tegola secondo il trovato connesse tra loro in condizione di minima distanza mutua;
la fig. 11 è una sezione operata secondo il piano XI-XI di fig. 10;
la fig. 12 è una sezione operata secondo il piano XII-XII di fig. 9;
la fig. 13 è una sezione operata secondo il piano XIII-XIII di fig. 10;
la fig. 14 è una sezione operata secondo il piano XIV-XIV di fig. 9;
la fig. 15 illustra, in una vista operata secondo il piano di sezione XIV-XIV di fig. 9, due strutture di tegola secondo il trovato mutuamente connesse ed inclinate tra loro;
la fig. 16 illustra, in una vista operata secondo il piano di sezione XII-XII di figura 9, due strutture di tegola secondo il trovato mutuamente connesse ed inclinate tra loro.
Negli esempi di realizzazione che seguono, singole caratteristiche, riportate in relazione a specifici esempi, potranno in realtà essere intercambiate con altre diverse caratteristiche, esistenti in altri esempi di realizzazione.
Inoltre è da notare che tutto quello che nel corso della procedura di ottenimento del brevetto si rivelasse essere già noto, si intende non essere rivendicato ed oggetto di stralcio ( disclaimer ) dalle rivendicazioni.
Con riferimento alle figure precedentemente citate, si è indicata con il numero 1 una struttura di tegola, costituita da una lastra 2, a pianta circa quadrata o rettangolare e sostanzialmente piana, realizzata preferibilmente, ma non necessariamente, in laterizio.
In prossimità di almeno un primo lato 3, e di un secondo lato 4, tra loro non contigui e paralleli, della lastra 2 sono presenti primi mezzi di fulcraggio tra due lastre 2 poste nella condizione di essere lateralmente affiancate tra loro e parzialmente sovrapposte; nelfesempio realizzativo illustrato nelle allegate figure, il primo ed il secondo lato si posizionano, in uso, circa perpendicolarmente al colmo e alla linea di gronda della falda del tetto, non rappresentata nelle allegate figure, a cui la struttura di tegola 1 è applicata.
Vantaggiosamente, in prossimità di un terzo lato 5 e di un quarto lato 6, non contigui tra loro, della lastra 2 sono presenti secondi mezzi di fulcraggio tra due lastre 2 poste nella condizione di essere collocate l’una anteriormente all’altra e parzialmente sovrapposte; nell’esempio realizzativo illustrato nelle allegate figure, il terzo ed il quarto lato si posizionano, in uso, circa parallelamente al colmo e alla linea di gronda della falda del tetto a cui la struttura di tegola 1 è applicata, con il terzo lato 5 rivolto verso il colmo, ed il quarto lato 6 rivolto verso la linea di gronda.
Nell’esempio realizzativo illustrato nelle allegate figure i primi mezzi di fulcraggio comprendono vantaggiosamente una prima appendice 7, sporgente dal primo lato 3 della lastra 2, presentante una conformazione in pianta circa rettangolare o a trapezio isoscele, e, in una sezione trasversale, una conformazione arcuata, preferibilmente sostanzialmente semicircolare, a definire una superficie concava 8 rivolta, in uso, da parte opposta alla falda del tetto, non illustrata nelle allegate figure.
La prima appendice 7 presenta inoltre, in una vista laterale, una conformazione circa a trapezio rettangolo, con la base minore posta in prossimità del quarto lato 6 della lastra 2.
La prima appendice 7 definisce quindi, in corrispondenza della sua superficie concava 8, un condotto per il deflusso dell’acqua.
Vantaggiosamente il bordo perimetrale longitudinale 7a, esterno, della prima appendice 7 rivolto da parte opposta al primo lato 3 della lastra 2 giace in un piano circa parallelo e inferiore al piano di giacitura della lastra 2, ad una distanza da questo ultimo, nella direzione quindi della sottostante falda del tetto, circa pari allo spessore della lastra 2 stessa.
Vantaggiosamente la prima appendice 7 sporge posteriormente alla prima lastra 2, oltre il terzo lato 5 della stessa.
In corrispondenza di una regione mediana di una superficie 3 a di raccordo tra la superficie concava 8 ed il primo lato 3 della lastra 2 sporge, trasversalmente alla superficie concava 8, almeno un primo risalto 9, preferibilmente, ma non necessariamente, circa semicircolare in pianta, ed interessante solo parzialmente la larghezza della prima appendice 7 stessa.
Tale primo risalto 9 presenta una disposizione inclinata a definire un angolo acuto in direzione del quarto lato 6.
Dalla superficie concava 8 della prima appendice 7 sporgono, in prossimità del suo bordo perimetrale longitudinale 7a, uno o più primi denti 10 rivolti in direzione del primo lato 3 ad interessare parzialmente la larghezza della prima appendice 7 stessa, senza interessare il tratto in cui è presente il primo risalto 9.
Vantaggiosamente dalla superficie concava 8 della prima appendice 7 sporgono, in prossimità del bordo perimetrale longitudinale 7a, dei primi rilievi 11, atti a favorire il deflusso dell’acqua sulla stessa, i quali sono disposti preferibilmente inclinati rispetto al bordo perimetrale longitudinale 7a, a formare un angolo acuto con quest’ultimo in direzione del terzo lato 5.
Vantaggiosamente, ma non necessariamente, sul bordo perimetrale longitudinale 7a della prima appendice 7 sono ricavati, a partire dalle estremità trasversali anteriore 7b e posteriore 7c di tale prima appendice 7, due smanchi indicati rispettivamente con i numeri 12a e 12b.
Dalla superficie convessa 13 della prima appendice 7 sporgono, in prossimità della sua estremità trasversale posteriore 7c, almeno un secondo dente 14 ed almeno un terzo dente 15, disposti l’uno su un asse longitudinale mediano della prima appendice 7, e l’altro su un asse parallelo e leggermente disassato in direzione del bordo perimetrale longitudinale 7a; il secondo ed il terzo dente costituiscono mezzi di appoggio di detta struttura di tegola 1 alla falda del tetto.
Tali mezzi di appoggio comprendono inoltre un secondo risalto 16, presentante preferibilmente, in una vista laterale, un profilo arcuato, che sporge circa perpendicolarmente e longitudinalmente dalla superficie inferiore 2a della lastra 2, in una zona attigua il secondo lato 4.
Vantaggiosamente detti primi mezzi di fulcraggio comprendono una seconda appendice 17 sporgente circa perpendicolarmente dalla superficie inferiore 2a della lastra 2, in corrispondenza del bordo del secondo lato 4 della stessa, preferibilmente per l’intera lunghezza di tale secondo lato 4.
Opportunamente, dalla seconda appendice 17 sporgono, ad interessare anche la superficie inferiore 2a della lastra 2 in direzione della prima appendice 7, uno o più quarti denti 18.
Come illustrato ad esempio nelle figure 11 e 12, la seconda appendice 17 può essere posizionata, in uso, all’intemo di una prima appendice 7 di una ulteriore struttura di tegola 1, e può traslare trasversalmente a tale prima appendice 7, al fine di regolare la distanza tra le due strutture di tegola 1 lateralmente affiancate tra loro.
Come illustrato nelle figure 11 e 12, la traslazione della seconda appendice 17 entro la prima appendice 7 è delimitata da due posizioni di finecorsa definite rispettivamente dal riscontro di tale seconda appendice 17 con il bordo della lastra 2 in corrispondenza della superficie 3a di raccordo tra la superficie concava 8 e il primo lato 3 della lastra 2, e dal riscontro dei quarti denti 18 con i primi denti 10 di tale prima appendice 7.
Vantaggiosamente i secondi mezzi di fulcraggio comprendono una terza appendice 19 sporgente dal terzo lato 5 della lastra 2 e presentante una conformazione in pianta circa rettangolare, raccordata trasversalmente alla prima appendice 7 in prossimità dell’estremità trasversale posteriore 7c della stessa.
Vantaggiosamente la terza appendice 19 giace in un piano di giacitura circa parallelo ed inferiore al piano di giacitura della lastra 2, ad una distanza dal questo ultimo, in direzione quindi della sottostante falda del tetto, circa pari allo spessore della lastra 2 stessa.
Opportunamente la terza appendice 19 comprende un primo tratto 20, contiguo alla prima appendice 7, in cui è ricavato, circa a partire dal terzo lato 5 della lastra 2, e per parte della sua lunghezza, un canale 21, aperto superiormente e presentante preferibilmente, in una sezione trasversale, una conformazione sostanzialmente semicircolare, che sbocca ad una estremità in corrispondenza della superficie concava 8 della prima appendice 7, così da convogliare nella stessa l’acqua che vi si dovesse accumulare; vantaggiosamente il canale 21 è disposto secondo un asse longitudinale inclinato rispetto al piano di giacitura della lastra 2, così da favorire il deflusso dell’acqua da tale canale 21 alla prima appendice 7.
Vantaggiosamente la terza appendice 19 comprende un secondo tratto 22, presentante una superficie superiore circa piana o leggermente arcuata, posto da parte opposta alla prima appendice 7.
Vantaggiosamente dalla superficie della terza appendice 19 rivolta verso la superficie inferiore 2a della lastra 2 sporge, circa perpendicolarmente e trasversalmente alla lastra 2, un terzo risalto 23 costituente detti mezzi di appoggio di detta struttura di tegola 1.
Detti secondi mezzi di fulcraggio comprendono inoltre una quarta appendice 24 sporgente circa perpendicolarmente dal quarto lato 6 della lastra 2 in direzione della sottostante falda del tetto, circa a partire dal primo lato 3 di tale lastra 2 ed interessante tale quarto lato 6 per una lunghezza circa pari alla lunghezza del primo tratto 20 della terza appendice 19; tra la quarta appendice 24 e la seconda appendice 17 è definita una sede 25, in corrispondenza della quale si dispone il secondo tratto 22 della terza appendice 19 di una ulteriore struttura di tegola 1 posta anteriormente ed inferiormente.
Come illustrato ad esempio nelle figure 13 e 14, la quarta appendice 24 può essere posizionata, in uso, aH’intemo del canale 21 ricavato nel primo tratto 20 della terza appendice 19 di una ulteriore struttura di tegola 1, e può traslare trasversalmente a tale canale 21, al fine di ottenere la voluta distanza tra le due strutture di tegola 1; come illustrato nelle figure 13 e 14, la traslazione della quarta appendice 24 entro il canale 21 è delimitata da due posizioni di finecorsa definite dal riscontro di tale quarta appendice 24 con la superficie laterale del canale 21.
L’utilizzo del trovato è quindi il seguente: con riferimento alle allegate figure, disponendo in prossimità della linea di gronda della falda di un tetto, non illustrato nelle allegate figure, una pluralità strutture di tegole 1 lateralmente affiancate tra loro, con la seconda appendice 17 di ogni struttura di tegola 1 posizionata entro la prima appendice 7 della struttura di tegola 1 ad essa affiancata, è possibile ottenere una prima fila di tali strutture di tegole 1 circa parallele alla linea di gronda.
È poi possibile associare posteriormente a tale prima fila una seconda fila di tegole 1 , disposte in modo che la quarta appendice 24 delle tegole 1 della seconda fila sia posizionata entro il canale 21 presente nelle tegole 1 della prima fila.
Procedendo in modo analogo è possibile ricoprire completamente la falda del tetto con una pluralità di strutture di tegole 1.
Poiché, come illustrato in figura 10, la lastra 2 di ogni struttura di tegola 1 ricopre la prima appendice 7 della lastra contigua al suo secondo lato 4, e la terza appendice 19 della lastra contigua al suo terzo lato 5, si ha che la superficie superire del tetto ottenuto risulta sostanzialmente piana, in quanto è definita essenzialmente dalle lastre 2, tutte circa complanari, lateralmente affiancate tra loro ad una voluta distanza mutua.
Il deflusso dell’acqua piovana è comunque garantito dalla presenza del canale 21 e dalla prima appendice 7.
Inoltre la presenza della prima appendice 7 e dei mezzi di appoggio nelle strutture di tegola 1 fa si che tra queste ultime e la sottostante falda del tetto sia definita una camera, non illustrata nelle allegate figure, sufficiente a consentire la ventilazione del tetto.
Si è così constatato come il trovato abbia raggiunto il compito e gli scopi prefissati, essendosi escogitata una struttura di tegola che consente di realizzare dei tetti con una superficie superiore sostanzialmente piana, pur garantendo un ottimale deflusso dell’acqua piovana, anche con tetti di pendenza ridotta.
Inoltre la presenza di una camera d’aria definita tra le strutture di tegola e la sottostante falda del tetto garantisce una adeguata ventilazione del tetto.
In più la presenza dei primi e dei secondi mezzi di fulcraggio consente di utilizzare la struttura di tegola secondo il trovato anche per la realizzazione di tetti curvi, in quanto tali primi e secondi mezzi di fulcraggio consentono di mantenere la connessione tra due strutture di tegola contigue anche in caso di una elevata rotazione dell’una rispetto all’altra.
Ancora, grazie alla possibilità di modificare anche di una rilevante entità la distanza mutua di due strutture di tegola, sia in direzione parallela al colmo del tetto che in direzione perpendicolare allo stesso, è possibile ottenere la copertura di tetti di voluta forma e conformazione senza necessità di utilizzare tegole di diversa larghezza, riducendo così i costi di produzione, trasporto e stoccaggio rispetto alla tecnica nota.
Inoltre i costi di produzione della struttura di tegola secondo il trovato si mantengono modesti, essendo realizzata solamente con componenti di facile produzione e/o assemblaggio.
Naturalmente il trovato è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del medesimo concetto inventivo.
Naturalmente i materiali impiegati nonché le dimensioni costituenti i singoli componenti il trovato potranno essere più pertinenti a seconda delle specifiche esigenze.
I diversi mezzi per effettuare certe differenti funzioni non dovranno certamente coesistere solo nella forma di realizzazione illustrata, ma potranno essere di per sé presenti in molte forme di realizzazione, anche non illustrate.
Le caratteristiche indicate come vantaggiose, opportune o simili, possono anche mancare od essere sostituite da equivalenti.

Claims (26)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Struttura di tegola, particolarmente per la realizzazione di coperture di edifici, costituita da una lastra, sostanzialmente piana, a pianta circa quadrata o rettangolare, che si caratterizza per il fatto che detta lastra comprende, in prossimità di un suo primo e di un suo secondo lato, non contigui, primi mezzi di fulcraggio tra due di dette lastre in una condizione di affiancamento laterale e parzialmente sovrapposte e, in prossimità di un suo terzo e di un suo quarto lato, non contigui, secondi mezzi di fulcraggio tra due di dette lastre poste nella condizione di essere collocate l’una anteriormente all’altra e parzialmente sovrapposte.
  2. 2) Struttura, come alla rivendicazione 1, che si caratterizza per il fatto che detti primi mezzi di fulcraggio comprendono una prima appendice, sporgente da detto primo lato di detta lastra, presentante una conformazione in pianta circa rettangolare o a trapezio isoscele, e, in una sezione trasversale, una conformazione poligonale aperta definente una superficie concava rivolta, in uso, da parte opposta alla falda di un tetto, detta prima appendice presentando, in una vista laterale, una conformazione circa a trapezio rettangolo, con la base minore posta in prossimità di detto quarto lato di detta lastra, detta prima appendice definendo, in corrispondenza di detta superficie concava, un condotto per il deflusso dell’acqua.
  3. 3) Struttura, come alla rivendicazione 1, che si caratterizza per il fatto che detti primi mezzi di fulcraggio comprendono una prima appendice, sporgente da detto primo lato di detta lastra, presentante una conformazione in pianta circa rettangolare o a trapezio isoscele, e, in una sezione trasversale, una conformazione arcuata definente una superfìcie concava rivolta, in uso, da parte opposta alla falda di un tetto, detta prima appendice presentando, in una vista laterale, una conformazione circa a trapezio rettangolo, con la base minore posta in prossimità di detto quarto lato di detta lastra, detta prima appendice definendo, in corrispondenza di detta superficie concava, un condotto per il deflusso dell’acqua.
  4. 4) Struttura, come alle rivendicazioni 1 e 3, che si caratterizza per il fatto che detta prima appendice presenta, in una sezione trasversale, una conformazione sostanzialmente semicircolare.
  5. 5) Struttura, come alle rivendicazioni 1 e 2 o 4, che si caratterizza per il fatto che il bordo perimetrale longitudinale esterno di detta prima appendice, rivolto da parte opposta a detto primo lato di detta lastra, giace in un piano circa parallelo e inferiore al piano di giacitura di detta lastra, ad una distanza da questo ultimo, nella direzione di detta, sottostante, falda, circa pari allo spessore di detta lastra stessa.
  6. 6) Struttura, come alle rivendicazioni 1 e 5, che si caratterizza per il fatto che detta prima appendice sporge posteriormente a detta prima lastra, oltre detto terzo lato della stessa.
  7. 7) Struttura, come alle rivendicazioni 1 e 6, che si caratterizza per il fatto che in corrispondenza di una regione mediana di una superficie di raccordo tra detta superficie concava e detto primo lato di detta lastra sporge, trasversalmente a detta superficie concava, almeno un primo risalto, arcuato in pianta, interessante solo parzialmente la larghezza di detta prima appendice, detto primo risalto presentando una disposizione inclinata a definire un angolo acuto in direzione di detto quarto lato.
  8. 8) Struttura, come alle rivendicazioni 1 e 7, che si caratterizza per il fatto che detto primo risalto presenta in pianta una conformazione circa semicircolare o ad Ω rovesciata.
  9. 9) Struttura, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che da detta superficie concava di detta prima appendice sporgono, in prossimità di detto bordo perimetrale longitudinale, uno o più primi denti rivolti in direzione di detto primo lato ad interessare parzialmente la larghezza di detta prima appendice stessa, senza interessare il tratto in cui è presente detto primo risalto.
  10. 10) Struttura, come alle rivendicazioni 1 e 9, che si caratterizza per il fatto che da detta superficie concava di detta prima appendice sporgono, in prossimità di detto bordo perimetrale longitudinale, dei primi rilievi atti a favorire il deflusso dell’acqua su detta superficie concava, i quali sono disposti inclinati rispetto a detto bordo perimetrale longitudinale, a formare un angolo acuto con quest’ultimo in direzione di detto terzo lato.
  11. 11) Struttura, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che su detto bordo perimetrale longitudinale di detta prima appendice sono ricavati, a partire dalle estremità trasversali anteriore e posteriore di detta prima appendice stessa, due smanchi.
  12. 12) Struttura, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto di comprendere mezzi di appoggio di detta struttura di tegola a detta falda di detto tetto.
  13. 13) Struttura, come alle rivendicazioni 1 e 12, che si caratterizza per il fatto che detti mezzi di appoggio sono costituiti da almeno un secondo dente ed almeno un terzo dente, sporgenti da detta superficie convessa di detta prima appendice, in prossimità di detta estremità trasversale posteriore della stessa, e disposti l’uno su un asse longitudinale mediano di detta prima appendice e l’altro su un asse parallelo e leggermente disassato in direzione di detto bordo perimetrale longitudinale.
  14. 14) Struttura, come alle rivendicazioni 1 e 13, che si caratterizza per il fatto che detti mezzi di appoggio comprendono un secondo risalto, presentante preferibilmente, in una vista laterale, un profilo arcuato, che sporge circa perpendicolarmente e longitudinalmente dalla superficie inferiore di detta lastra, in una zona attigua detto secondo lato.
  15. 15) Struttura, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detti primi mezzi di fulcraggio comprendono una seconda appendice sporgente circa perpendicolarmente da detta superficie inferiore di detta lastra, in corrispondenza del bordo di detto secondo lato della stessa, preferibilmente per l’intera lunghezza di detto secondo lato.
  16. 16) Struttura, come alle rivendicazioni 1 e 15, che si caratterizza per il fatto che da detta seconda appendice sporgono, ad interessare anche detta superfìcie inferiore di detta lastra in direzione di detta prima appendice, uno o più quarti denti.
  17. 17) Struttura, come alle rivendicazioni 1 e 16, che si caratterizza per il fatto che detta seconda appendice è posizionabile all’ interno di detta prima appendice di una ulteriore struttura di tegola, e può traslare trasversalmente a detta prima appendice per regolare la distanza tra dette due strutture di tegola lateralmente affiancate tra loro, la traslazione di detta seconda appendice entro detta prima appendice essendo delimitata da due posizioni di finecorsa definite rispettivamente dal riscontro di detta seconda appendice con detta superficie di raccordo tra detta superficie concava e detto primo lato di detta della lastra, e dal riscontro di detti quarti denti con detti primi denti di detta prima appendice.
  18. 18) Struttura, come alle rivendicazioni 1 e 17, che si caratterizza per il fatto che detti secondi mezzi di fulcraggio comprendono una terza appendice sporgente da detto terzo lato di detta lastra e presentante una conformazione in pianta circa rettangolare, raccordata trasversalmente a detta prima appendice in prossimità di detta estremità trasversale posteriore della stessa.
  19. 19) Struttura, come alle rivendicazioni 1 e 18, che si caratterizza per il fatto che detta terza appendice giace in un piano di giacitura circa parallelo ed inferiore a detto piano di giacitura di detta lastra, ad una distanza da questo ultimo, in direzione di detta, sottostante, falda, circa pari allo spessore di detta lastra stessa.
  20. 20) Struttura, come alle rivendicazioni 1 e 19, che si caratterizza per il fatto che detta terza appendice comprende un primo tratto, contiguo a detta prima appendice, in cui è ricavato, circa a partire da detto terzo lato, e per parte della sua lunghezza, un canale, aperto superiormente e presentante, in una sezione trasversale, una conformazione poligonale aperta, che sbocca ad una estremità in corrispondenza di detta superficie concava di detta prima appendice, così da convogliare nella stessa l’acqua che vi si dovesse accumulare, detto canale essendo disposto secondo un asse longitudinale inclinato rispetto a detto piano di giacitura di detta lastra, per favorire il deflusso dell’acqua da detto canale a detta prima appendice.
  21. 21) Struttura, come alle rivendicazioni 1 e 19, che si caratterizza per il fatto che detta terza appendice comprende un primo tratto, contiguo a detta prima appendice, in cui è ricavato, circa a partire da detto terzo lato, e per parte della sua lunghezza, un canale, aperto superiormente e presentante, in una sezione trasversale, una conformazione arcuata, che sbocca ad una estremità in corrispondenza di detta superficie concava di detta prima appendice, così da convogliare nella stessa l’acqua che vi si dovesse accumulare, detto canale essendo disposto secondo un asse longitudinale inclinato rispetto a detto piano di giacitura di detta lastra, per favorire il deflusso dell’acqua da detto canale a detta prima appendice.
  22. 22) Struttura, come alle rivendicazioni 1 e 21, che si caratterizza per il fatto che detto canale presenta, in una sezione trasversale, una conformazione sostanzialmente semicircolare.
  23. 23) Struttura, come alle rivendicazioni 1 e 20 o 22, che si caratterizza per il fatto che detta terza appendice comprende un secondo tratto, presentante una superficie superiore circa piana o leggermente arcuata, posto da parte opposta a detta prima appendice.
  24. 24) Struttura, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che dalla superficie di detta terza appendice rivolta verso detta superficie inferiore di detta lastra sporge, circa perpendicolarmente e trasversalmente a questa ultima, un terzo risalto costituente detti mezzi di appoggio di detta struttura di tegola.
  25. 25) Struttura, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detti secondi mezzi di fulcraggio comprendono una quarta appendice sporgente circa perpendicolarmente da detto quarto lato di detta lastra in direzione di detta, sottostante, falda, circa a partire da detto primo lato ed interessante detto quarto lato per una lunghezza circa pari alla lunghezza di detto primo tratto di detta terza appendice, tra detta quarta appendice e detta seconda appendice essendo definita una sede in corrispondenza della quale si dispone detto secondo tratto di detta terza appendice di una ulteriore struttura di tegola posta anteriormente ed inferiormente.
  26. 26) Struttura, come alle rivendicazioni 1 e 25, che si caratterizza per il fatto che detta quarta appendice è posizionabile all’ interno di detto canale di una ulteriore struttura di tegola, e può traslare trasversalmente a detto canale per ottenere la voluta distanza tra dette due strutture di tegola, la traslazione di detta quarta appendice entro detto canale essendo delimitata da due posizioni di finecorsa definite dal riscontro di detta quarta appendice con la superficie laterale di detto canale.
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