ITUD970075A1 - Elemento di collegamento e supporto per ripiani affiancati di scaffalature modulari - Google Patents

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ITUD970075A1
ITUD970075A1 IT000075A ITUD970075A ITUD970075A1 IT UD970075 A1 ITUD970075 A1 IT UD970075A1 IT 000075 A IT000075 A IT 000075A IT UD970075 A ITUD970075 A IT UD970075A IT UD970075 A1 ITUD970075 A1 IT UD970075A1
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shelving
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IT000075A
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Carlo Brescancin
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Brescancin Carlo Ditta Individuale
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Descrizione del trovato avente per titolo :
"ELEMENTO DI COLLEGAMENTO E SUPPORTO PER RIPIANI AFFIANCATI DI SCAFFALATURE MODULARI"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Forma oggetto del presente trovato un elemento di collegamento e supporto per ripiani affiancati di scaffalature modulari come espresso nella rivendicazione principale.
Il trovato è impiegato per unire e sostenere ripiani contigui e complanari di scaffalature modulari in corrispondenza delle estremità affacciate degli stessi.
Il trovato si applica preferenzialmente, ma non esclusivamente, in associazione a scaffalature metalliche; nel seguito si farà riferimento a tale specifica applicazione, essendo comunque il trovato applicabile ad ogni tipo di scaffalatura.
STATO DELLA TECNICA
Le scaffalature modulari di tipo noto sono generalmente costituite da un’intelaiatura portante comprendente una pluralità di montanti, eventualmente cooperanti con traversi di unione, aventi funzione di supportare i relativi ripiani.
In dette scaffalature modulari, i montanti sono normalmente costituiti da profilati metallici ed i ripiani sono realizzati in lamiera sagomata.
Detti ripiani vengono normalmente associati ai montanti mediante fissaggio con elementi a vite o mediante appoggio su elementi di sostegno cooperanti con i montanti stessi.
Ciascuna fila verticale di ripiani, o modulo, della scaffalatura viene generalmente associata a quattro montanti di sostegno in corrispondenza dei quattro angoli; ciò comporta l'impiego di un elevato numero di montanti e quindi un incremento dei tempi di montaggio e dei costi delle scaffalature.
Alcune scaffalature prevedono l'impiego di montanti centrali comuni per il sostegno di ripiani contigui. Queste soluzioni però, pur riducendo il numero di montanti, necessitano comunque di un alto numero di elementi di fissaggio e/o di sostegno da associare ai montanti centrali ed inoltre impongono lunghe e laboriose operazioni di montaggio.
Molto spesso, nel caso in cui la scaffalatura debba essere prolungata con ulteriori moduli, l'utilizzo dei montanti terminali per il sostegno dei nuovi ripiani comporta la necessità di dissociare temporaneamente detti montanti terminali dalla scaffalatura, ciò determinando ingenti perdite di tempo. Lo stesso avviene nel caso in cui un modulo debba essere separato da una scaffalatura esistente.
L'impiego di piastre di unione da associare direttamente ai ripiani contigui si è rivelato assolutamente inefficiente per un adeguato supporto degli stessi. Infatti, in caso di carico elevato gravante sui ripiani, dette piastre tendono a cedere ed a piegarsi determinando la flessione, se non la caduta, dei ripiani stessi.
Inoltre, dette piastre, oltre ad essere poco versatili e poco adattabili a tipi diversi di ripiani, essendo associate ai ripiani mediante elementi di fissaggio di tipo a vite, ripropongono il problema delle lunghe e laboriose operazioni di assemblaggio della scaffalatura e degli elevati costi di realizzazione delle stesse.
Per risolvere questi inconvenienti e per ottenere ulteriori vantaggi, la proponente ha studiato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato è espresso e caratterizzato nella rivendicazione principale.
Le rivendicazioni secondarie espongono varianti all'idea di soluzione principale.
Scopo del presente trovato è quello di realizzare un elemento di collegamento e supporto per ripiani affiancati di scaffalature modulari che consenta di ridurre il numero di montanti intermedi impiegati per il supporto dei ripiani contigui, garantendo nel contempo una precisa unione ed un adeguato sostegno tra detti ripiani.
Altro scopo del trovato è quello di fornire un elemento semplice ed economico che renda più agevoli e rapide le operazioni di montaggio delle scaffalature e permetta di ridurre il numero di elementi di fissaggio impiegati, concretizzando un contenimento dei costi di realizzazione delle scaffalature stesse.
L'elemento di collegamento e supporto secondo il trovato è sostanzialmente costituito da un profilo di sezione ad "H" ribaltata di dimensioni correlate a quelle dei ripiani cui deve essere associato.
Detto profilo comprende un'anima centrale a sviluppo verticale che collega due alette inferiori e due alette superiori a sviluppo sostanzialmente orizzontale.
Secondo una formulazione del trovato, almeno le due alette inferiori sono realizzate in materiale flessibile elasticamente.
In una forma realizzativa preferenziale, almeno dette alette inferiori sono realizzate in nylon.
L'elemento di collegamento e supporto secondo il trovato viene disposto intermedio tra due ripiani contigui da collegare e, in cooperazione con almeno due coniugati montanti, determina il posizionamento ravvicinato ed il sostegno di detti due ripiani.
L’elemento secondo il trovato consente pertanto di impiegare un'unica coppia di montanti intermedi associati ad uno solo dei detti due ripiani, o ripiano portante .
L'elemento secondo il trovato viene disposto ad incastro in corrispondenza delle estremità affacciate dei due ripiani, portando dette estremità affacciate ad inserirsi nella sede a "C" definita dall'anima centrale e da ciascuna delle due alette superiori ed inferiori.
Tale inserimento è facilitato dalla flessibilità delle alette inferiori.
Secondo una variante, per incrementare la flessibilità elastica delle alette inferiori, sulle stesse vengono realizzate aperture ad asola a sviluppo longitudinale.
L'inserimento delle estremità affacciate dei due ripiani adiacenti nelle rispettive sedi a "C", determina il collegamento degli stessi ripiani ed il supporto anche del ripiano, o ripiano portato, non direttamente associato ai montanti intermedi.
Detto ripiano portato viene infatti sostenuto dall'elemento secondo il trovato che agisce come una mensola associata al ripiano portante.
Lo stesso ripiano portato è inoltre impedito nello sfilamento dall'alto essendo contenuto dall'aletta superiore dell'elemento secondo il trovato.
Secondo una variante, le alette inferiori presentano, almeno per un tratto definito del loro sviluppo longitudinale in corrispondenza dell'estremità esterna, rispettivi rilievi di sponda estendentisi verso l'alto.
Detti rilievi di sponda consentono un più sicuro vincolo dei ripiani che vengono bloccati tra l'anima centrale del profilo e detti rilievi di sponda.
L'elemento di collegamento e supporto secondo il trovato permette quindi l'associazione rapida, sicura e funzionale tra ripiani adiacenti di scaffalature modulari mediante impiego di un numero ridotto di montanti intermedi e di elementi di fissaggio.
Ciò consente di contenere i costi di realizzazione e di semplificare e velocizzare le operazioni di montaggio di dette scaffalature.
Inoltre, in caso di aggiunta di nuovi moduli della scaffalatura non è necessario smontare i montanti terminali della scaffalatura per assemblare i nuovi ripiani; allo stesso modo, in caso di separazione di moduli di estremità da una scaffalatura esistente, non è necessario smontare i montanti da mantenere per rimuovere i ripiani da dissociare.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Le figure allegate sono fornite a titolo esemplificativo non limitativo ed illustrano alcune soluzioni preferenziali del trovato.
Nelle tavole abbiamo che:
- la fig. 1 illustra una scaffalatura modulare adottante gli elementi di collegamento e supporto per ripiani secondo il trovato; - la fig. 2 illustra, con una vista dall’alto, uno schema di montaggio dei ripiani per scaffalature modulari mediante l'elemento di collegamento e supporto secondo il trovato;
- la fig. 3 illustra una vista laterale dell'elemento di collegamento e supporto secondo il trovato;
- la fig. 4 illustra la sezione A-A di fig. 3;
la fig. 5 illustra la sezione B-B di fig. 3 con ripiani assemblati all'elemento di collegamento e supporto secondo il trovato.
DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Con riferimento alle figure allegate, il numero 10 indica generalmente l'elemento di collegamento e supporto per ripiani 11 di scaffalature modulari 12. Nel caso di specie, la scaffalatura modulare 12 è metallica e comprende montanti 16 costituiti da profilati angolari e ripiani 11 realizzati in lamiera metallica con estremità Ila ripiegate.
L'elemento 10 secondo il trovato è impiegato per collegare e supportare ripiani 11 adiacenti e sostanzialmente complanari in cooperazione con i montanti 16 della scaffalatura modulare 12 stessa.
Più in particolare, l'elemento 10 consente l'assemblaggio di scaffalature modulari 12 mediante impiego di un'unica coppia di montanti intermedi 16a per il sostegno dei ripiani 11 adiacenti di distinti e contigui moduli di scaffalatura 12a, 12b (fig. 1). Detto elemento 10 consente infatti di vincolare i soli ripiani 11 di un primo modulo di scaffalatura, nel caso di specie 12a, ai montanti intermedi 16a, essendo i ripiani 11 dell'altro modulo 12b supportati, mediante l'elemento 10 stesso, dai ripiani 11 del detto primo modulo 12a.
L'elemento di collegamento e supporto 10 secondo il trovato è costituito da un profilo di sezione trasversale ad "H" ribaltata realizzato in materiale flessibile elasticamente, ad esempio nylon.
Detto elemento 10 comprende un'anima centrale 13 verticale da ciascuna delle cui estremità si estendono, nel caso di specie simmetricamente, due alette, rispettivamente superiori 14 ed inferiori 15 a sviluppo sostanzialmente orizzontale realizzate in corpo unico con detta anima centrale 13.
Tale conformazione dell'elemento 10 definisce due speculari sedi a "C" 17 entro le quali vengono inserite e bloccate ad incastro le estremità Ila affacciate dei ripiani 11 adiacenti da collegare (fig.5). Per facilitare tale inserimento, le alette inferiori 15 possono flettersi verso il basso a determinare un'apertura di passaggio allargata per una disposizione più agevole di dette estremità Ila entro la relativa sede a "Cn 17.
Per la loro flessibilità elastica dette alette inferiori 15, una volta rilasciate, si riposizionano nella posizione originaria e quindi bloccano le estremità Ila tra esse e le alette superiori 14.
Nella soluzione illustrata nelle figg. 3÷5, tra le alette inferiori 15, sotto l'anima centrale 13, è realizzata un'asola longitudinale 18, sviluppantesi per un tratto voluto dell'elemento 10, che accentua la flessibilità di dette alette inferiori 15.
In fase di montaggio della scaffalatura 12, l'inserimento dei bordi Ila nelle sedi a "C" 17 determina il vincolo solidale dei rispettivi ripiani 11 adiacenti, per cui il ripiano 11 associato direttamente ai montanti intermedi 16a sostiene da un lato il ripiano 11 ad esso adiacente attraverso gli elementi 10 secondo il trovato.
Nel caso delle figg. 1 e 2, ad esempio, i ripiani 11 del primo modulo 12a sono supportati direttamente da una coppia di montanti di estremità 16b e da una coppia di montanti intermedi 16a.
L'assemblaggio di un secondo modulo 12b contiguo al primo 12a, viene eseguito associando i ripiani 11 da un lato ad una coppia di montanti di estremità 16b e collegando detti ripiani 11 in corrispondenza del lato opposto ai ripiani 11 adiacenti del primo modulo 12a con gli elementi 10 secondo il trovato.
In questo modo, ciascun ripiano 11 del secondo modulo 12b è supportato da un lato dai relativi montanti di estremità 16b e dall'altro lato dal ripiano adiacente 11 del primo modulo 12a.
Nel caso illustrato sono impiegati due elementi 10 per ciascuna coppia di ripiani 11, ma è possibile 1 'impiego anche di un solo elemento 10 o di tre o più elementi 10 per ciascuna coppia di ripiani 11 da collegare.
In caso di successiva aggiunta di un terzo modulo 12c, ciascun ripiano 11 di detto terzo modulo 12c viene supportato da un lato da relativi montanti di estremità 16b e dall'altro lato, mediante una coppia di elementi 10, dal ripiano 11 adiacente del secondo modulo 12b (fig. 2).
Le estremità Ila dei ripiani 11, inserite nelle rispettive sedi a "C" 17, sono disposte a contatto con le alette superiori 14 e con l'anima centrale 13 ed in appoggio sulle alette inferiori 15.
In tale condizione, le alette superiori 14 ed inferiori 15, per effetto della loro elasticità, tendono a chiudersi sulle estremità Ila dei ripiani 11 che quindi risultano sostanzialmente bloccate.
Nel caso di specie, le alette inferiori 15 presentano alle estremità, per un loro definito tratto longitudinale, rispettivi rilievi di sponda 19 rivolti verso l'alto.
Detti rilievi di sponda 19 agiscono in battuta sui bordi ripiegati llla delle estremità Ila dei ripiani 11 e, per effetto dell'elasticità delle alette inferiori 15, determinano la spinta delle stesse estremità Ila verso l'anima centrale 13.
Ciò determina una maggiore stabilità di bloccaggio dei ripiani 11 all'elemento 10 ed un supporto più stabile ed efficace.
Nella soluzione illustrata, l'asola longitudinale 18 è disposta tra i due rilievi di sponda 19, ciò consentendo una maggiore flessibilità delle alette inferiori 15 nella zona in cui questa si rivela indispensabile, risultando la sede a "C" più chiusa per la presenza degli stessi rilievi di sponda 19. Nella soluzione delle figg. 3÷5, le alette superiori 14 presentano la faccia superiore 14a arcuata e convergente verso il basso e quindi verso i ripiani 11. Questa soluzione definisce una continuità superficiale tra i ripiani 11 e dette facce superiori 14a, consentendo lo spostamento per trascinamento della merce tra due ripiani 11 adiacenti senza pericolo di impuntamento della stessa merce contro dette alette superiori 14.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1 - Elemento di collegamento e supporto per ripiani affiancati (11) di scaffalature modulari (12) vantaggiosamente, ma non esclusivamente, metalliche, dette scaffalature modulari (12) comprendendo almeno una pluralità di montanti (16) disposti su più file per il sostegno di rispettivi ripiani (11) in corrispondenza delle estremità, caratterizzato dal fatto che è costituito da un profilo ad "H" ribaltata comprendente almeno un'anima centrale (13) verticale superiormente associata ad una coppia di alette superiori (14) di contenimento ed inferiormente ad una coppia di alette inferiori (15) di appoggio, dette alette (14, 15) presentando sviluppo sostanzialmente orizzontale e definendo, in cooperazione con l'anima centrale (13), una coppia di sedi a "C" (17) adiacenti e tra loro speculari, dette sedi a "C" essendo associabili alle estremità (H a) affacciate di rispettivi ripiani (11) con funzione di posizionamento ravvicinato e supporto. 2 - Elemento come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l'altezza della sede a "C" è sostanzialmente coniugata allo spessore delle estremità (Ila) affacciate dei ripiani (11) adiacenti da collegare. 3 - Elemento come alla rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che almeno le alette inferiori (15) sono in materiale flessibile. 4 - Elemento come alla rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che almeno le alette inferiori (15) sono in nylon. 5 - Elemento come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che almeno le alette inferiori (15) presentano asole longitudinali (18) di accentuazione elasticità. 6 - Elemento come ad una o l’altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che le alette inferiori (15) presentano, in corrispondenza delle estremità, rilievi di sponda (19) cooperanti con i bordi (llla) delle estremità (Ila) dei ripiani (11) adiacenti. 7 - Elemento come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che le alette superiori (14) presentano la faccia superiore (14a) arrotondata. 8 - Elemento come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che adotta i contenuti della descrizione e dei disegni.
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