ITUD20150003U1 - Mobile per cucine - Google Patents

Mobile per cucine

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Valcucine Spa
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Description

MOBILE PER CUCINE
DESCRIZIONE
CAMPO TECNICO
Il presente trovato riguarda un mobile per cucine secondo le caratteristiche della parte precaratterizzante della rivendicazione 1.
TECNICA ANTERIORE
Nel campo della realizzazione di mobili per cucina, la cucina è usualmente composta da una serie di mobili di base reciprocamente fissati gli uni agli altri e da una serie di mobili pensili reciprocamente fissati gli uni agli altri. Il mobile di base poggia sul pavimento e viene usualmente accostato alla parete, salvo i casi di cucine realizzate mediante isole centrali. Il mobile pensile viene fissato al muro, richiedendo la foratura del muro, la applicazione di staffe e ganci di fissaggio. Il fissaggio del mobile pensile avviene ad una certa distanza in altezza dal mobile di base. I vani ospitati internamente ai mobili sono chiusi da ante ad apertura laterale, ante a ribalta, ante pieghevoli. Le ante sono fissate al mobile mediante cerniere, leve, ecc. per consentire l’apertura delle stesse. I meccanismi di fissaggio e/o ausilio alla movimentazione dell’anta sono fissati internamente al mobile per evitare che il loro ingombro esternamente al mobile stesso precluda la possibilità di accostare lateralmente diversi mobili, per evitare che polvere e sporcizia si possano depositare sugli stessi riducendone l’efficienza e per motivi estetici.
Per consentire ad un utilizzatore di disporre rapidamente degli oggetti di uso più frequente, è noto il ricorso a barre applicate al pensile o al muro nello spazio tra il mobile di base e il pensile. A tali barre vengono appese mensole di supporto degli oggetti oppure gli oggetti stessi sono appesi alle barre medesime.
PROBLEMI DELLA TECNICA ANTERIORE
I dispositivi di fissaggio dell’anta che ne consentono l’apertura e l’eventuale pistone sono installati internamente al vano del mobile sia per un motivo estetico, al fine di mantenerli nascosti alla vista quando il mobile è chiuso, sia per evitare problemi di interferenza reciproca quando più mobili vengono montati uno di fianco all’altro. Questo comporta una parziale occupazione del vano interno da parte di tali dispositivi che impedisce uno sfruttamento completo ed efficiente del vano stesso e può creare un ostacolo nel momento in cui l’utilizzatore deve estrarre dal vano degli oggetti che si trovano posteriormente all’ingombro dato dagli stessi.
Quando un utilizzatore utilizza la cucina, inoltre, si trova a dover prendere diversi oggetti di uso comune e frequente dai mobili di base e/o dai pensili, con la conseguenza che deve interrompere la propria attività per aprire le ante, cercare gli oggetti necessari e, nel caso in cui si trovino in un mobile di base l’utilizzatore deve chinarsi per prenderli dal mobile di base, oppure nel caso in cui si trovino in un pensile l’utilizzatore deve sollevarsi per prelevarli dal pensile.
Inoltre molto spesso la profondità dei vani di pensili e mobili di base comporta la necessità di disporre gli oggetti su più file, con la conseguenza che, nel caso in cui l’utilizzatore debba prelevare un oggetto che si trova su un fila posta posteriormente, deve prima rimuovere gli oggetti che si trovano frontalmente a quello che gli serve, gli oggetti rimossi devono essere temporaneamente riposti su un diverso piano di appoggio che può essere, per esempio, il mobile che si trova inferiormente al pensile oppure un tavolo posto alle spalle dell’utilizzatore, il quale si vede costretto a ripetute azioni di prelievo di uno dei materiali dal pensile sopraelevato e successivo deposito su un piano più basso e/o di scomodo accesso fino a liberare lo spazio di fronte all’effettivo oggetto che gli serve con il rischio di fare cadere alcuni degli oggetti che deve spostare. Infine se l’oggetto prelevato deve essere utilizzato e poi nuovamente riposto nel vano, l’utilizzatore dovrà o lasciare gli oggetti precedentemente spostati sul piano di appoggio con conseguente perdita di spazio di lavoro utile oppure rimettere via nuovamente tali oggetti per poi estrarli nuovamente all’atto di riporre quello che gli era effettivamente necessario per mantenere l’ordine originario e lo spazio libero sul piano di appoggio con conseguente perdita di tempo oppure ancora riporli nel vano accettando di posizionare l’oggetto che effettivamente gli serviva di fronte a tutti gli altri, con una disposizione essenzialmente casuale e disordinata degli oggetti all’interno del vano che implica comunque una notevole perdita di tempo nel momento in cui occorre effettuare una ricerca di un qualunque oggetto presente nel vano.
Nel caso di ricorso a barre applicate al pensile o al muro nello spazio tra il mobile di base e il pensile a cui appendere mensole od oggetti, oltre alla necessità di effettuare ulteriori fori di fissaggio, tali soluzioni comportano anche altri problemi, quali ad esempio il fatto che gli oggetti disposti sulle mensole o appesi alle barre sono continuamente esposti. Oltre alla necessità di mantenerli in un posizione ordinata per facilità di individuazione e accesso o per motivi estetici, altri inconvenienti derivano dal fatto che tali oggetti non sono protetti in alcun modo da sporcizia, polvere, schizzi. Inoltre gli oggetti, sebbene appesi, possono costituire un ostacolo nell’utilizzo del piano di lavoro sottostante.
Inoltre, essendo il mobile pensile fissato al muro, richiede la foratura del muro, la applicazione di staffe e ganci di fissaggio. Queste operazioni richiedono lunghi tempi di lavoro, dovendo anche garantire un fissaggio essenzialmente orizzontale dei pensili, oltre che allineato al mobile di base corrispondente.
SCOPO DEL TROVATO
Lo scopo del presente trovato è quello di fornire un mobile per cucine i cui meccanismi di fissaggio dell’anta non creino alcun ingombro internamente al vano né siano di ostacolo al montaggio di più mobili uno di fianco all’altro, oltre a rendere più semplice l’accesso ai prodotti contenuti e posizionati all’interno del vano stesso.
CONCETTO DEL TROVATO
Lo scopo viene raggiunto con le caratteristiche della rivendicazione principale. Le sottorivendicazioni rappresentano soluzioni vantaggiose.
EFFETTI VANTAGGIOSI DEL TROVATO
Il mobile oggetto del presente trovato presenta sia dei vantaggi dal punto di vista dello sfruttamento interno del vano, sia dal punto di vista della praticità nell’accesso ad oggetti posti all’interno del vano stesso, sia della sicurezza perché evita lo spostamento degli oggetti dal vano ad un piano di appoggio lontano dal mobile con il rischio di caduta degli stessi, oltre a consentire il montaggio di più mobili uno di fianco all’altro e mantenere protetto il meccanismo di apertura da polvere, sporcizia e urti accidentali.
Inoltre il mobile in conformità con il presente trovato consente anche di ottenere un prolungamento del piano di lavoro, con conseguenti benefici dal punto di vista della praticità di utilizzo.
Inoltre il mobile secondo il presente trovato consente anche di poter tenere gli oggetti di uso più comune a portata di mano quando l’utilizzatore utilizza il mobile stesso, al contempo consentendo di celarli rapidamente alla vista quando non servono, proteggendoli da polvere e sporcizia.
Vantaggiosamente il mobile secondo il presente trovato consente l’eliminazione dello scalino usualmente presente tra basi, pensili e piano di lavoro.
DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Fig. 1 rappresenta una vista prospettica del mobile realizzato in conformità con il presente trovato con l’anta in posizione chiusa.
Fig. 2 rappresenta una vista prospettica del mobile di Fig. 1 in cui l’anta è in posizione aperta.
Fig. 3 rappresenta una vista laterale del mobile di Fig. 1 in cui l’anta è in posizione chiusa.
Fig. 4 rappresenta una vista laterale del mobile di Fig. 1 in cui l’anta è in posizione aperta.
Fig. 5 rappresenta una vista laterale di una prima forma di realizzazione del mobile di Fig.1 in cui l’anta è in posizione chiusa ed in cui si è rimossa una copertura laterale per lasciare vedere il meccanismo interno.
Fig. 6 rappresenta una vista laterale di una prima forma di realizzazione del mobile di Fig.1 in cui l’anta è in posizione aperta ed in cui si è rimossa una copertura laterale per lasciare vedere il meccanismo interno.
Fig. 7 rappresenta una vista laterale in dettaglio del meccanismo di movimentazione dell’anta utilizzato nel mobile realizzato in conformità con il presente trovato.
Fig. 8 rappresenta una vista laterale di una seconda forma di realizzazione del mobile di Fig. 1 in cui l’anta è in posizione chiusa ed in cui si è rimossa una copertura laterale per lasciare vedere il meccanismo interno.
Fig. 9 rappresenta una vista laterale di una seconda forma di realizzazione del mobile di Fig. 1 in cui l’anta è in posizione parzialmente aperta ed in cui si è rimossa una copertura laterale per lasciare vedere il meccanismo interno.
Fig. 10 rappresenta una vista laterale di una seconda forma di realizzazione del mobile di Fig. 1 in cui l’anta è in posizione aperta ed in cui si è rimossa una copertura laterale per lasciare vedere il meccanismo interno.
DESCRIZIONE DEL TROVATO
Facendo riferimento alle figure, il mobile (28) secondo il presente trovato (Fig. 1, Fig. 2, Fig. 3, Fig. 4) è un mobile che comprende un mobile-schienale (1) il quale viene posto superiormente e posteriormente ad un mobile di base (17) della cucina.
Il mobile-schienale (1) comprende (Fig. 1, Fig. 2) un corpo (2) dotato di almeno un’anta (3) scorrevole verticalmente.
Il corpo (2) è suddiviso in almeno una prima sezione (25) e una seconda sezione (26). La seconda sezione (26) è costituita essenzialmente da almeno un vano (18), preferibilmente una serie di vani (18). Ciascun vano (18) è atto ad ospitare eventuali ripiani o accessori per mobili da cucina.
La prima sezione (25) è una sezione del corpo (2) la quale è occultata alla vista ed ospita i meccanismi di movimentazione della almeno un’anta (3) scorrevole verticalmente.
Ad esempio potranno essere presenti due prime sezioni (25) poste lateralmente rispetto allo sviluppo in larghezza del mobile-schienale (1) che sono occultate per mezzo dei fianchi (21) del mobile-schienale (1). In questo caso le due prime sezioni (25) sono poste lateralmente rispetto alla seconda sezione (26), la quale è così lateralmente delimitata dalle due prime sezioni (25) contenenti i meccanismi di movimentazione della almeno un’anta (3) scorrevole verticalmente.
Ovviamente si potranno prevedere anche differenti forme di realizzazione alternative in cui:
- è presente una sola prima sezione (25) posta centralmente nel caso di ante di dimensione ridotta;
- sono presenti tre prime sezioni (25) delle quali due disposte lateralmente ed una posta centralmente nel caso di ante di dimensioni e peso elevato.
In generale il mobile-schienale (1) secondo il presente trovato costituisce essenzialmente una alzata posta posteriormente al mobile di base (17) rispetto alla posizione di accesso dei vani del mobile di base (17) e comprende almeno un vano (18), preferibilmente una serie di vani (18), posto superiormente al mobile di base (17).
Inferiormente rispetto al mobile-schienale (1) è presente (Fig. 5, Fig. 6) uno spazio libero (27) il quale si trova posteriormente al mobile di base (17) il quale è montato leggermente distanziato rispetto alla parete. La soluzione secondo il presente trovato consente di ridurre vantaggiosamente le dimensioni dello spazio libero (27) rispetto a soluzioni anteriori con ante scorrevoli verticalmente.
Lo spazio libero (27) ed i vani (18) sono separati reciprocamente da un piano di separazione (20). Almeno una porzione dello spazio libero (27) serve come spazio di scorrimento per un contrappeso (9) il quale bilancia il peso dell’anta (3) scorrevole verticalmente. Il sistema di apertura a contrappeso con movimento verticale fa sì che sull’anta (3) non agiscano delle forze che la deformino. L’anta (3) scorrevole verticalmente è configurata per portarsi da una posizione ritratta (Fig. 1, Fig. 3, Fig. 5, Fig. 8) in modo tale da coprire i vani (18) ad una posizione estesa (Fig. 2, Fig. 4, Fig. 6, Fig. 10) superiormente al corpo (2) del mobile-schienale (1). Quando l’anta (3) scorrevole verticalmente è nella posizione ritratta (Fig.
1, Fig. 3, Fig. 5, Fig. 8) il contrappeso (9) si trova in posizione sollevata ed è alloggiato entro la prima sezione (25) del corpo (2) del mobile-schienale (1). Quando l’anta (3) scorrevole verticalmente è nella posizione estesa (Fig. 2, Fig. 4, Fig. 6, Fig. 10) il contrappeso (9) si trova in posizione abbassata ed è alloggiato entro lo spazio libero (27).
E’ possibile anche aprire (Fig. 9) solo parzialmente l’anta (3), ad esempio se serve prendere un accessorio che si trova posteriormente alla stessa ad esempio su un ripiano interno al vano (18).
Maggiormente nel dettaglio il mobile-schienale (1) per cucina è composto almeno da una prima sezione (25) la quale ospita i meccanismi di movimentazione della almeno un’anta (3) scorrevole verticalmente e da una seconda sezione (26) comprendente il vano o i vani (18).
L’anta (3) può essere larga quanto la composizione del mobile-schienale (1) oppure può essere a sua volta composta da una serie di ante ciascuna relativa a una distinta parte della composizione del mobile-schienale (1). La soluzione preferita del presente trovato prevede che l’anta (3) sia larga almeno quanto un consistente tratto della composizione del mobile-schienale (1), di modo che l’operatore, con un solo movimento, può rendere accessibile l’intero vano (18). In questo modo, con un solo movimento l’operatore può rendere accessibile il vano (18), il quale può essere attrezzato con prese, scolapiatti, portacoltelli, porta taglierini, ecc. In pratica si forma un prolungamento del piano di lavoro (22) del mobile di base (17) comprendente tutti gli accessori di uso più frequente. L’operatore, con un solo movimento, può chiudere l’intero vano (18) evitando che polvere o sporcizia interessino gli accessori, i quali, altrimenti, risulterebbero sempre esposti all’ambiente della cucina, i cui fumi e/o vapori facilmente si depositano sugli oggetti riposti in modo accessibile, creando su di essi una poco igienica patina di sporcizia.
L’anta (3) scorrevole verticalmente è dotata (Fig.5, Fig.6, Fig.7, Fig.8, Fig. 9, Fig. 10) di almeno un carrello (7), preferibilmente due carrelli in corrispondenza delle estremità dello sviluppo in larghezza dell’anta (3). L’almeno un carrello (7) o i carrelli (7) sono scorrevoli per mezzo di ruote (14) le quali scorrono su rispettive guide (8). Le guide (8) sono preferibilmente fissate lateralmente al mobile-schenale (1) stesso, ad esempio in corrispondenza o in prossimità del fianco (21) del mobile-schenale (1). Sarà evidente tuttavia che, in funzione della larghezza complessiva dell’anta (3) scorrevole verticalmente, si potrà ricorrere a un numero superiore o inferiore di carrelli (7). Ad esempio dei carrelli intermedi con corrispondenti guide intermedie potrebbero essere fissati a corrispondenti montanti centrali del mobile.
L’anta (3) scorrevole verticalmente è dotata (Fig. 5, Fig. 6, Fig. 8, Fig. 9, Fig. 10) di almeno un contrappeso (9), il quale bilancia il peso dell’anta (3) e facilita i movimenti di apertura e chiusura dell’anta (3) da parte dell’operatore. Nella forma di realizzazione illustrata il contrappeso (9) è collegato all’anta (3) attraverso l’ameno un carrello (7) il quale a sua volta è fissato all’anta (3) tramite mezzi di fissaggio (19). Il collegamento tra il contrappeso (9) e l’anta avviene per mezzo di almeno un mezzo di connessione (11, 12) flessibile.
Ad esempio si potranno utilizzare una coppia di contrappesi (9) disposti in corrispondenza delle estremità dello sviluppo in larghezza dell’anta (3) i quali scorrono entro corrispondenti prime sezioni (25) del mobile-schienale (1) ricavate in corrispondenza di fianchi (21) opposti del mobile-schienale (1), come pure contrappesi (9) intermedi scorrevoli entro corrispondenti prime sezioni (25) del mobile-schienale (1) ricavate in porzioni intermedie del mobile-schienale (1). Ciascuno dei mezzi di connessione (11, 12) flessibili è scorrevole entro la sede di almeno una corrispondente puleggia (5, 6, 10), potendo essere anche previste più pulegge (5, 6, 10) con un sistema di rinvio da una puleggia all’altra in funzione del peso complessivo dell’anta (3) da movimentare.
Le pulegge potranno essere fissate ad esempio sulla copertura superiore (23) del corpo (2) del mobile-schienale (1).
Ad esempio si potrà prevedere che siano presenti (Fig. 8, Fig. 9, Fig. 10) un primo mezzo di connessione (11) flessibile ed un secondo mezzo di connessione (12) flessibile collegati all’anta (3) o al carrello (7). Il primo mezzo di connessione (11) flessibile potrà essere scorrevole entro una prima puleggia (5) di rinvio che rinvia il primo mezzo di connessione (11) flessibile secondo una direzione ortogonale ed entro una seconda puleggia (6) di rinvio che rinvia il primo mezzo di connessione (11) flessibile secondo una direzione ortogonale. La prima puleggia (5) e la seconda puleggia (6) sono così configurate secondo una configurazione in cui la prima puleggia (5) e la seconda puleggia (6) sono reciprocamente distanziate orizzontalmente in moto tale che il primo mezzo di connessione (11) flessibile è collegato al contrappeso (9) in una posizione posteriore. Il secondo mezzo di connessione (12) flessibile potrà essere scorrevole entro una terza puleggia (10) di rinvio secondo una configurazione in cui la terza puleggia (10) rinvia il secondo mezzo di connessione (12) di 180 gradi in modo tale che il secondo mezzo di connessione (12) flessibile è collegato al contrappeso (9) in una posizione anteriore rispetto alla posizione di collegamento del primo mezzo di connessione (11) flessibile. In tal modo si ottiene un migliore bilanciamento del peso e si riducono i problemi di impuntamento.
La connessione del mezzo di connessione (11, 12) al carrello (7) potrà avvenire in corrispondenza di una protrusione (13) del carrello (7) in modo tale che i mezzi di connessione (11, 12) sono sempre in condizione di allineamento con la corrispondente puleggia (5, 6, 10) di rinvio ed in modo tale che i mezzi di connessione (11, 12) si trovino in condizione di essenziale parallelismo con la guida (8) del carrello (7).
Ciascun contrappeso (9) è mobile tra almeno due posizioni di estremità, delle quali una posizione superiore (Fig. 5, Fig. 8) ed una posizione inferiore (Fig. 6, Fig. 10). La posizione inferiore del contrappeso (9) entro lo spazio libero (27) corrisponde alla posizione in cui l’anta (3) si trova in posizione sollevata rispetto al corpo (2) del mobile-schienale (1), lasciando accesso ai vani (18). La posizione superiore del contrappeso (9) entro la prima sezione (25) corrisponde alla posizione in cui l’anta (3) si trova in posizione abbassata rispetto al corpo (2) del mobile-schienale (1), chiudendo frontalmente l’accesso ai vani (18). Al movimento del contrappeso (9) tra le due posizioni di estremità corrisponde anche uno scorrimento dei mezzi di connessione (11, 12) flessibili entro le sedi delle corrispondenti pulegge (5, 6, 10).
I mezzi di connessione (11, 12) flessibili possono essere ad esempio realizzati in forma di funi o cavi o catene. Alternativamente si potranno prevedere anche soluzioni in cui i mezzi di connessione (11, 12) flessibili sono realizzati in forma di una cinghia dentata e la corrispondente puleggia (5, 6, 10) comprende una serie di incavi e protrusioni, atti al progressivo inserimento e disinserimento dei denti della cinghia dentata a seguito della rotazione della puleggia (5, 6, 10) e del movimento della cinghia dentata. Questa soluzione garantisce il sincronismo dell’apertura sui due estremi dell’anta (3).
Ovviamente sono possibili anche soluzioni intermedie tra le due, ovvero soluzioni in cui, ad esempio, i mezzi di connessione (11, 12) flessibili presenti sulle estremità dello sviluppo in larghezza dell’anta (3) sono cinghie dentate, mentre eventuali ulteriori mezzi di connessione (11, 12) flessibili presenti in posizioni intermedie sono funi o cavi.
Ciascun mezzo di connessione (11, 12) flessibile sarà collegato ad una prima estremità (Fig. 8, Fig. 9, fig. 10) al contrappeso (9), ad esempio mediante un generico dispositivo di aggancio (16) che, nella forma di realizzazione in cui il mezzo di connessione (11, 12) flessibile è una cinghia dentata, avrà esso stesso una serie di incavi e protrusioni atte a realizzare il bloccaggio in posizione della cinghia dentata.
Ciascun mezzo di connessione (11, 12) flessibile sarà collegato ad una seconda estremità (Fig. 8, Fig. 9, fig. 10) all’anta (3), ad esempio attraverso il carrello (7) come precedentemente descritto. Anche in questo caso, nella forma di realizzazione in cui il mezzo di connessione (11, 12) flessibile è una cinghia dentata, l’aggancio all’anta potrà avvenire per mezzo di un dispositivo di aggancio dotato di una serie di incavi e protrusioni atte a realizzare il bloccaggio in posizione della cinghia dentata. Alternativamente, in una soluzione del tutto equivalente, il collegamento potrà avvenire direttamente sull’anta (3), secondo una forma di realizzazione in cui il carrello (7) ha solo una funzione di guida del movimento verticale dell’anta (3).
In funzione delle funzionalità richieste, il piano di separazione (20) tra lo spazio libero (27) e il vano (18) potrà essere:
- in una posizione leggermente sollevata rispetto al piano di lavoro (22) posto superiormente al mobile di base (17), lo spazio frontale dello spazio libero (27) delimitato dalla distanza verticale tra il piano di separazione (20) e il piano di lavoro (22) essendo chiuso da una alzatina (15), ad esempio in forma di un profilato; questa soluzione può essere preferibile nel caso in cui si voglia fornire una netta separazione funzionale tra il piano di separazione (20) e il piano di lavoro (22), il piano di separazione (20) risultando un piano di disimpegno per appoggiare gli oggetti in corso di utilizzazione mentre si lavora sul piano di lavoro (22); - complanare con il piano di lavoro (22) posto superiormente al mobile di base (17);
questa soluzione può essere preferibile nel caso in cui si voglia fornire un piano di lavoro esteso composto in parte dal piano di lavoro (22) posto superiormente al mobile di base (17) e in parte dal piano di separazione (20) posto superiormente allo spazio libero (27).
Per evitare che eventuali liquidi possano scendere dal piano di lavoro (22) o dal piano di separazione (20) entro lo spazio libero (27), è prevista una guarnizione di ritenuta.
Ulteriormente può essere presente una ulteriore guarnizione di ritenuta in corrispondenza della estremità inferiore dell’anta (3) in modo da sigillare il vano (18) quando l’anta (3) è nella posizione di chiusura. Vantaggiosamente si potrà prevedere che tale ulteriore guarnizione di ritenuta sia posizionata sull’anta (3) in modo tale che la ulteriore guarnizione di ritenuta entri in battuta su una corrispondente sede di battuta sulla alzatina (15) oppure sul piano di lavoro (22) o sul piano di separazione (20). In pratica la ulteriore guarnizione di ritenuta va in posizione di battuta contro una sede di battuta presente in corrispondenza della posizione di arresto in posizione chiusa dell’anta (3). L’anta (3) è dotata di una maniglia (4) che preferibilmente si sviluppa per tutta la larghezza dell’anta (3) stessa. La maniglia (4) potrà eventualmente integrare entro una specifica sede la precedentemente descritta ulteriore guarnizione di ritenuta che sigilla il vano (18) quando l’anta (3) è nella posizione di chiusura.
Nella forma di realizzazione illustrata la maniglia (4) è lunga quanto l’anta (3), ma sarà evidente che differenti forme di realizzazione sono possibili. Ad esempio la maniglia (4) può essere un incavo ricavato nell’anta (3). In questo caso sarà sufficiente prevedere un sistema di blocco della posizione di chiusura del tipo a pressione con molla di spinta. Cioè, quando l’anta (3) si trova nella posizione di chiusura, l’utilizzatore, spingendo verticalmente l’anta stessa verso il basso, causa lo sblocco del meccanismo, il quale, mediante una molla causa una parziale estrazione dell’anta (3) dalla sede di inserzione (11) rendendo accessibile la maniglia.
Vantaggiosamente il mobile-schienale (1) per cucina secondo il presente trovato può comprendere anche una cappa integrata nel mobile stesso o inserita all’interno di uno dei suoi vani (18), la quale risulta così occultata dall’anta (3) quando questa è in posizione chiusa.
Ancora più vantaggiosamente il mobile-schienale (1) per cucina secondo il presente trovato può comprendere (Fig. 1, Fig.2, Fig.4) un rubinetto (24) orientabile integrato nel mobile stesso o inserito all’interno di uno dei suoi vani (18), il quale risulta così occultato dall’anta (3) quando questa è in posizione chiusa. Il rubinetto sarà orientabile tra almeno due posizioni delle quali una posizione in cui l’ingombro del rubinetto (24) è completamente all’interno del vano (18) del mobile-schienale (1) e una posizione in cui il rubinetto (24) sporge frontalmente rispetto al vano (18) del mobile-schienale (1), cioè si trova nella posizione di utilizzo al di sopra di un corrispondente lavello (non raffigurato), cioè nella posizione frontalmente sporgente l’estremità del rubinetto (24) è posizionata superiormente ad un lavello presente sul mobile di base (17).
Il presente trovato si riferisce anche ad una cucina comprendente almeno un mobile (28) per cucina comprendente un mobile-schienale (1) secondo il presente trovato, essendo evidente che tutti i benefici e vantaggi derivanti dal mobile-schienale (1) secondo il presente trovato e precedentemente descritti hanno una immediata e corrispondente ricaduta sul mobile (28) da cucina comprendente almeno un mobile-schienale (1) per cucina secondo il presente trovato.
Sarà evidente che, sebbene nelle forme di realizzazione descritte il mobile-schienale (1) sia rappresentato come estendentesi per tutta la larghezza di un corrispondente mobile di base (17), esso potrà anche svilupparsi per tratti maggiori o inferiori rispetto alla larghezza del mobile di base, la soluzione preferita essendo tuttavia quella in cui le larghezze di mobile di base (17) e mobile-schienale (1) coincidono.
Sarà evidente che in differenti forme di realizzazione, comunque rientranti nell’ambito del presente trovato per come rivendicato, la movimentazione dell’anta (3) relativa al movimento che porta l’anta (3) da una posizione di chiusura ad una posizione di apertura mediante scorrimento verticale, potrà essere anche realizzata mediante mezzi elettrici di movimentazione automatici dell’anta (3) controllabili tramite mezzi di comando di sollevamento e abbassamento dell’anta (3), quali, a solo titolo di esempio, almeno un motore elettrico.
Il mobile-schienale (1) potrà essere montato sopra un corrispondente mobile di base (17) in condizione di allineamento con esso oppure potrà essere montato secondo una configurazione a sbalzo in cui il mobile-schienale (1) sporge almeno parzialmente posteriormente rispetto al mobile di base (17).
La struttura del corpo (2) del mobile-schienale (1) potrà essere realizzata in alluminio o in un altro materiale, anche più economico, divisa in uno o più vani (18). In ciascun vano sono posizionabili ripiani, come ad esempio ripiani in vetro o in altro materiale. Il piano di separazione (20) può essere attrezzato con prese, scolapiatti, portacoltelli, porta taglierini, ecc.
L’anta (3) scorrevole verticalmente può essere realizzata in larghezze fino a 3.6 metri senza interruzioni.
La schiena della struttura può essere in metacrilato trasparente illuminato da fonti luminose, come ad esempio fonti luminose a led, nascoste dietro la schiena stessa.
In definitiva il presente trovato riguarda (Fig. 1, Fig. 2, Fig. 3, Fig. 4, Fig. 5, Fig. 6) un mobile (28) per cucina del tipo comprendente almeno un mobile di base (17) ed un ulteriore modulo posto superiormente al mobile di base (17) e dotato di almeno un vano (18) contenitivo chiuso da almeno un’anta in cui il modulo posto superiormente al mobile di base (17) è un mobile-schienale (1) costituito da un corpo (2) il quale è fissato superiormente e posteriormente rispetto al mobile di base (17), in cui il termine posteriormente è riferito rispetto ad una superficie frontale di utilizzo del mobile (28). Il mobile-schienale (1) è dotato di un’anta (3) scorrevole verticalmente su un piano di scorrimento verticale tra:
- una posizione inferiore ritratta in cui l’anta (3) copre il vano o i vani (18) del mobileschienale (1); e
- una posizione superiore estesa in cui l’anta (3) è disposta superiormente al mobileschienale (1) in cui l’anta (3) lascia libero accesso al vano o ai vani (18) del mobileschienale (1).
Il mobile-schienale (1) è dotato di meccanismi di movimentazione dell’anta secondo una configurazione in cui il peso dell’anta (3) è almeno parzialmente bilanciato da un contrappeso (9) collegato all’anta (3) tramite mezzi di connessione (11, 12) flessibili scorrevoli su pulegge (5, 6, 10) in cui il contrappeso (9) è verticalmente mobile tra due posizioni delle quali:
- una posizione sollevata del contrappeso (9) la quale corrisponde alla posizione inferiore ritratta dell’anta (3);
- una posizione abbassata del contrappeso (9) la quale corrisponde alla posizione superiore estesa dell’anta (3).
Come precedentemente spiegato il mobile-schienale (1) potrà essere montato sul mobile di base (17) secondo una configurazione di reciproco allineamento secondo una direzione di sviluppo in profondità del mobile (28) oppure secondo una configurazione a sbalzo in cui il mobile-schienale (1) sporge almeno parzialmente posteriormente rispetto al mobile di base (17), lasciando uno spazio libero (27) posteriormente al mobile di base (17).
Nella soluzione preferita del presente trovato (Fig. 1, Fig. 2) il corpo (2) del mobileschienale (1) è suddiviso in almeno una prima sezione (25) e una seconda sezione (26) in cui la seconda sezione (26) comprende l’almeno un vano (18), preferibilmente una serie di vani (18) ed in cui la prima sezione (25) è una sezione del corpo (2) la quale è occultata alla vista e ospita i meccanismi di movimentazione della almeno un’anta (3) scorrevole verticalmente. Preferibilmente il corpo (2) del mobile-schienale (1) comprende due prime sezioni (25) poste lateralmente rispetto allo sviluppo in larghezza del mobile-schienale (1) che sono occultate per mezzo dei fianchi (21) del mobile-schienale (1), ciascuna delle due prime sezioni (25) ospitanti rispettivi meccanismi di movimentazione, ciascuno dei quali comprende un rispettivo contrappeso (9).
Come precedentemente spiegato il mobile-schienale (1) comprende un piano di separazione (20) inferiore il quale delimita superiormente lo spazio libero (27), il piano di separazione (20) potendo essere complanare rispetto ad un piano di lavoro (22) del mobile di base (17) oppure potendo essere posizionato in posizione sollevata rispetto al piano di lavoro (22) del mobile di base (17) secondo una configurazione in cui è delimitato da una alzatina (15) che chiude lo spazio corrispondente alla distanza verticale tra il piano di separazione (20) ed il piano di lavoro (22).
La descrizione del presente trovato è stata fatta con riferimento alle figure allegate in una forma di realizzazione preferita della stessa, ma è evidente che molte possibili alterazioni, modifiche e varianti saranno immediatamente chiare agli esperti del settore alla luce della precedente descrizione. Così, va sottolineato che il trovato non è limitato dalla descrizione precedente, ma include tutte quelle alterazioni, modifiche e varianti in conformità con le annesse rivendicazioni.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Mobile (28) per cucina del tipo comprendente almeno un mobile di base (17) ed un ulteriore modulo posto superiormente al mobile di base (17) e dotato di almeno un vano (18) contenitivo chiuso da almeno un’anta caratterizzato dal fatto che il modulo posto superiormente al mobile di base (17) è un mobile-schienale (1) costituito da un corpo (2) il quale è fissato superiormente e posteriormente rispetto al mobile di base (17), in cui il termine posteriormente è riferito rispetto ad una superficie frontale di utilizzo del mobile (28), il mobile-schienale (1) essendo dotato di un’anta (3) scorrevole verticalmente su un piano di scorrimento verticale tra: - una posizione inferiore ritratta in cui l’anta (3) copre il vano o i vani (18) del mobileschienale (1); e - una posizione superiore estesa in cui l’anta (3) è disposta superiormente al mobileschienale (1) in cui l’anta (3) lascia libero accesso al vano o ai vani (18) del mobileschienale (1); il mobile-schienale (1) essendo dotato di meccanismi di movimentazione dell’anta secondo una configurazione in cui il peso dell’anta (3) è almeno parzialmente bilanciato da un contrappeso (9) collegato all’anta (3) tramite mezzi di connessione (11, 12) flessibili scorrevoli su pulegge (5, 6, 10) in cui il contrappeso (9) è verticalmente mobile tra due posizioni delle quali: - una posizione sollevata del contrappeso (9) la quale corrisponde alla posizione inferiore ritratta dell’anta (3); - una posizione abbassata del contrappeso (9) la quale corrisponde alla posizione superiore estesa dell’anta (3).
  2. 2. Mobile (28) per cucina secondo la rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che il mobile-schienale (1) è montato sul mobile di base (17) secondo una configurazione di reciproco allineamento secondo una direzione di sviluppo in profondità del mobile (28).
  3. 3. Mobile (28) per cucina secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che il mobile-schienale (1) è montato sul mobile di base (17) secondo una configurazione a sbalzo in cui il mobile-schienale (1) sporge almeno parzialmente posteriormente rispetto al mobile di base (17), lasciando uno spazio libero (27) posteriormente al mobile di base (17).
  4. 4. Mobile (28) per cucina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che il corpo (2) del mobile-schienale (1) è suddiviso in almeno una prima sezione (25) e una seconda sezione (26) in cui la seconda sezione (26) comprende l’almeno un vano (18), preferibilmente una serie di vani (18) ed in cui la prima sezione (25) è una sezione del corpo (2) la quale è occultata alla vista ed ospita i meccanismi di movimentazione della almeno un’anta (3) scorrevole verticalmente.
  5. 5. Mobile (28) per cucina secondo la rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che il corpo (2) del mobile-schienale (1) comprende due prime sezioni (25) poste lateralmente rispetto allo sviluppo in larghezza del mobile-schienale (1) che sono occultate per mezzo dei fianchi (21) del mobile-schienale (1), ciascuna delle due prime sezioni (25) ospitante rispettivi meccanismi di movimentazione, ciascuno dei quali comprende un rispettivo contrappeso (9).
  6. 6. Mobile (28) per cucina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 3 a 5 caratterizzato dal fatto che il mobile-schienale (1) comprende un piano di separazione (20) inferiore il quale delimita superiormente lo spazio libero (27), il piano di separazione (20) essendo complanare rispetto ad un piano di lavoro (22) del mobile di base (17).
  7. 7. Mobile (28) per cucina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 3 a 5 caratterizzato dal fatto che il mobile-schienale (1) comprende detto piano di separazione (20) inferiore il quale delimita superiormente lo spazio libero (27), il piano di separazione (20) essendo posizionato in posizione sollevata rispetto al piano di lavoro (22) del mobile di base (17) ed essendo delimitato da una alzatina (15) che chiude lo spazio corrispondente alla distanza verticale tra il piano di separazione (20) ed il piano di lavoro (22).
  8. 8. Mobile (28) per cucina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che l'anta (3) è dotata di almeno un carrello (7) dotato di ruote (14) di scorrimento, ciascun carrello (7) essendo mobile entro una corrispondente guida (8) di scorrimento per le ruote (14).
  9. 9. Mobile (28) per cucina secondo la rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che l’almeno un mezzo di connessione (11, 12) è collegato al carrello (7) in corrispondenza di una protrusione (13) del carrello (7) in modo tale che i mezzi di connessione (11, 12) sono sempre in condizione di allineamento con la corrispondente puleggia (5, 6, 10) di rinvio ed in modo tale che i mezzi di connessione (11, 12) si trovino in condizione di essenziale parallelismo con la guida (8) del carrello (7).
  10. 10. Mobile (28) per cucina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che almeno uno di detti mezzi di connessione (11, 12) flessibili è una cinghia dentata, la corrispondente puleggia (5, 6, 10) di ciascuna cinghia dentata comprendendo una serie di incavi e protrusioni secondo una configurazione in cui gli incavi sono atti al progressivo inserimento e disinserimento dei denti della cinghia dentata a seguito della rotazione della puleggia (5, 6, 10) e del movimento della cinghia dentata.
  11. 11. Mobile (28) per cucina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che comprende un primo mezzo di connessione (11) flessibile ed un secondo mezzo di connessione (12) flessibile secondo una configurazione in cui: - il primo mezzo di connessione (11) flessibile essendo scorrevole entro una prima puleggia (5) di rinvio che rinvia il primo mezzo di connessione (11) flessibile secondo una direzione ortogonale ed entro una seconda puleggia (6) di rinvio che rinvia il primo mezzo di connessione (11) flessibile secondo una direzione ortogonale, la prima puleggia (5) e la seconda puleggia (6) essendo configurate secondo una configurazione in cui la prima puleggia (5) e la seconda puleggia (6) sono reciprocamente distanziate orizzontalmente in modo tale che il primo mezzo di connessione (11) flessibile è collegato al contrappeso (9) in una posizione posteriore; - il secondo mezzo di connessione (12) flessibile è scorrevole entro una terza puleggia (10) di rinvio secondo una configurazione in cui la terza puleggia (10) rinvia il secondo mezzo di connessione (12) di 180 gradi in moto tale che il secondo mezzo di connessione (12) flessibile è collegato al contrappeso (9) in una posizione anteriore rispetto alla posizione di collegamento del primo mezzo di connessione (11) flessibile.
  12. 12. Mobile (28) per cucina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che il vano (18) comprende un rubinetto (24), il rubinetto (24) essendo integrato nel mobileschienale (1), il rubinetto (24) essendo orientabile tra almeno due posizioni delle quali una posizione in cui l’ingombro del rubinetto (24) è completamente all’interno del vano (18) del mobile-schienale (1) ed una posizione in cui il rubinetto (24) sporge frontalmente rispetto al vano (18) del mobile-schienale (1), la posizione frontalmente sporgente corrispondendo alla posizione di utilizzo del rubinetto (24), in tale posizione frontalmente sporgente l’estremità del rubinetto essendo posizionata superiormente ad un lavello presente sul mobile di base (17).
  13. 13. Mobile (28) per cucina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che comprende mezzi elettrici di movimentazione automatici dell’anta (3) controllabili tramite mezzi di comando di sollevamento e abbassamento dell’anta (3).
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