ITUD20130103A1 - Dispositivo di regolazione per una calzatura sportiva - Google Patents

Dispositivo di regolazione per una calzatura sportiva

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ITUD20130103A1
ITUD20130103A1 IT000103A ITUD20130103A ITUD20130103A1 IT UD20130103 A1 ITUD20130103 A1 IT UD20130103A1 IT 000103 A IT000103 A IT 000103A IT UD20130103 A ITUD20130103 A IT UD20130103A IT UD20130103 A1 ITUD20130103 A1 IT UD20130103A1
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IT
Italy
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rotation
support
sports shoe
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IT000103A
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Fulvio Marotto
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Ghedin Patrizia
Innovation Factory S R L
Fulvio Marotto
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Description

1 gip C4-2351
Classe Internazionale: A63C 005/0006
Descrizione del trovato avente per titolo:
"DISPOSITIVO DI REGOLAZIONE PER UNA CALZATURA SPORTIVA" a nome MAROTTO FULVIO di cittadinanza italiana residente in Via A.B. Nobel, 32/A - 31020 VILLORBA (TV) INNOVATION FACTORY S.R.L. di nazionalità italiana con sede legale in Località Padriciano, 99 — 34149 TRIESTE (TS) GHEDIN PATRIZIA di cittadinanza italiana residente in Via L. Cadorna, 14 - 31040 VOLPAGO DEL MONTELLO (TV)
dep. il al n.
* * * * *
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce ad un dispositivo di regolazione per una calzatura sportiva alla quale è associabile un organo di movimentazione, quale uno sci, un pattino, uno sci d'acqua, o simili attrezzature sportive.
In particolare, il dispositivo di regolazione del presente trovato permette di regolare la posizione reciproca dell'organo di movimentazione, rispetto alla calzatura sportiva nella quale viene inserito il piede di un utente.
Una possibile, e non esclusiva, applicazione del dispositivo di regolazione è per l'utilizzo da parte dì persone disabili.
2 gip C4-2351
Sono noti sport, quali lo sci, il pattinaggio, lo sci d'acqua, o sport simili, in cui è previsto l'utilizzo di calzature sportive, quali scarponi o scarpe, che vengono indossate da un operatore ed alle quali vengono associati organi di movimentazione quali sci o pattini.
I suddetti organi di movimentazione vengono guidati, durante l'uso, dall'azione dei piedi e delle gambe di chi li indossa.
Dunque è fondamentale agevolare l'azione coordinata dei piedi e delle gambe per migliorare l'andatura e le prestazioni degli organi di movimentazione, in particolar modo durante l'attività agonistica.
A solo titolo esemplificativo, ogni modello di sci ha un proprio raggio di curvatura e caratteristiche tecniche differenti, che devono essere coordinate dall'utente durante la movimentazione.
Durante la discesa uno sciatore potrà avere sci che flettono in tutta la loro lunghezza proporzionalmente al peso dello sciatore ed alla velocità di andatura.
La naturale tendenza degli sci a convergere sulle loro punte durante la discesa, costringe lo sciatore a sostenere vibrazioni che, oltre a rallentare la corsa, lo obbligano a forzare e correggere la linea curva che viene impressa allo sci.
Per contro, prevedere sci con convergenza troppo
/ // Il mandatario /QRfiNZD FABRO (oer J ;é sper gli altri) #υώό(54Ρ^|Γ.ι.
P.le C UIDINE 3 gip C4-2351
aperta, porterebbe ad un loro allontanamento reciproco favorendo la perdita di aderenza e di spinta. Per questo motivo alcune soluzioni note prevedono di far convergere durante l'uso, lo sci in corrispondenza delle punte seppure con lo svantaggio delle vibrazioni ed un eccessivo carico di peso.
In tali sport vengono anche utilizzate tecniche che agevolano la movimentazione dell'utente attraverso l'avvicinamento o l'allontanamento delle estremità degli organi di movimentazione.
Ad esempio sciando possono venir avvicinate le punte degli sci in fase di curvatura per aumentare la tenuta sulla neve o viceversa possono essere allargate nel caso si voglia affrontare una salita.
Tali assetti degli organi di movimentazione vengono imposti dalla particolare postura assunta dalle gambe e dai piedi dell'utente, le quali possono essere diverse anche in funzione della conformazione propria del corpo umano.
Per risolvere questi problemi sono anche noti dispositivi di regolazione associati agli organi di movimentazione ed alla calzatura che permettono di regolare l'angolazione, detta anche convergenza, degli assi dei piedi rispetto all'asse dell'organo di movimentazione.
4 gip C4-2351
Tale regolazione ha lo scopo di adattare l'assetto dell'organo di movimentazione rispetto alla calzatura per adattarlo sia alla postura/assetto proprio dell'utente, sia a particolari posizioni che devono essere assunte in ragione di una specifica andatura o conformazione del piano di scorrimento degli organi di movimentazione.
A tal proposito sono note calzature, ad esempio scarponi da sci, provviste di estremità di aggancio intercambiabili alle quali collegare gli attacchi degli sci. Le estremità di aggancio possono venir sostituite per personalizzare la convergenza degli sci in modo predeterminato. Tale soluzione realizzativa non permette di adattare rapidamente la configurazione di convergenza, essendo necessaria la sostituzione almeno delle estremità di aggancio.
Sono anche noti dispositivi di regolazione associati, ad esempio a pattini, per regolare la convergenza fra la calzatura e gli organi di movimentazione, quali rotelle o una lama. Per effettuare la regolazione è necessario intervenire con appositi attrezzi sulla calzatura e sugli organi di movimentazione, al fine di modificare di volta in volta la loro posizione reciproca. Tali operazioni di regolazione richiedono, inoltre, di smontare almeno una parte dei pattini per effettuare le desiderate modifiche di convergenza.
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È scopo del presente trovato realizzare un dispositivo di regolazione per una calzatura sportiva che sia di semplice utilizzo e che permetta di variare l'assetto della calzatura rispetto ad un organo di movimentazione, senza la necessità di sganciare la calzatura sportiva dagli organi di movimentazione.
È ulteriore scopo del presente trovato realizzare un dispositivo di regolazione per una calzatura sportiva che permetta di effettuare le operazioni di regolazione direttamente durante il normale utilizzo dell'organo di movimentazione ad esempio per adattarlo a specifiche andature o caratteristiche del terreno.
E anche uno scopo del presente trovato realizzare un dispositivo di regolazione per una calzatura sportiva che non richieda all'utente di rimuovere la calzatura dal piede per effettuare la regolazione.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, i Richiedenti hanno studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato è espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell'idea di soluzione principale.
6 gip C4 -2351
In accordo con i suddetti scopi un dispositivo di regolazione per una calzatura sportiva è configurato per regolare la posizione di un organo di movimentazione quale uno sci, un pattino, un gruppo di ruote, una lama, rispetto alla calzatura sportiva.
Secondo un aspetto del presente trovato il dispositivo di regolazione comprende un primo organo di supporto associabile alla calzatura sportiva, un secondo organo di supporto associabile all'organo di movimentazione, ed organi di posizionamento configurati per permettere il posizionamento reciproco del primo organo di supporto e del secondo organo di supporto, mediante loro rotazione attorno ad un asse di rotazione comune.
In questo modo un utente può modificare in modo voluto l'assetto di convergenza/divergenza fra la calzatura sportiva indossata e l'organo di movimentazione, ad esempio per adattarlo a proprie specifiche esigenze o per adattarlo a condizioni di lavoro o del terreno sul quale è in movimento. Con il presente trovato viene pertanto semplificato l'utilizzo degli organi di movimentazione e semplificato, ad esempio, l'apprendimento di utilizzo.
Il presente trovato è anche relativo ad un procedimento di regolazione della posizione di un organo di movimentazione quale uno sci, un pattino, un gruppo di ruote, una lama, rispetto ad una calzatura sportiva.
7 gip C4-2351
Secondo un aspetto del procedimento si prevede di posizionare reciprocamente un primo organo di supporto rispetto ad un secondo organo di supporto mediante rotazione attorno ad un asse di rotazione. Al primo organo di supporto è associata la calzatura sportiva ed al secondo organo di supporto è associato l'organo di movimentazione per la regolazione reciproca.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di forme di realizzazione, fornite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui: - la fig. 1 è una vista laterale di un dispositivo di regolazione, agganciato ad una calzatura sportiva e ad un organo di movimentazione, secondo una forma realizzativa del presente trovato;
- la fig. 2 è una vista prospettica schematica di un dispositivo di regolazione per una calzatura sportiva secondo una forma di realizzazione del presente trovato; - la fig. 3 è una vista dall'alto di un primo componente del dispositivo di regolazione di fig. 1;
- la fig. 4 è una vista in sezione lungo la linea IV-IV di fig. 3 del primo componente;
la fig. 5 è una vista dall'alto di un secondo componente del dispositivo di regolazione di fig. 1;
Il mandatario ÒIRENZO EABRO
(beli sé e per glhaltri) STUpto GfCf S.r.l. P.le (SedaW, \lfl -Wl 00 UDINE 8 gip C4-2351
- la fig. 6 è una vista in sezione lungo la linea VI-VI di fig. 5 del secondo componente;
- la fig. 7 è una vista in sezione del primo componente di fig. 4 e del secondo componente di fig. 6 in una loro condizione assemblata;
- la fig. 8 è un'ulteriore vista in sezione lungo la linea di sezione VIII-VIII di fig. 7;
- la fig. 9 è una vista prospettica di un'altra forma di realizzazione del dispositivo di regolazione per una calzatura sportiva secondo il presente trovato;
la fig. 10 è una vista prospettica di un'ulteriore forma di realizzazione di un dispositivo di regolazione per una calzatura sportiva secondo il presente trovato; - la fig. 11 è una vista prospettica di ancora un'altra forma di realizzazione di un dispositivo di regolazione per una calzatura sportiva secondo il presente trovato; - la fig. 12 è una vista dall'alto di fig. 1 in una prima condizione di regolazione;
- la fig. 13 è una vista dall'alto di fig. 1 in una seconda condizione di regolazione;
- la fig. 14 è un particolare ingrandito di un dettaglio di un dispositivo di regolazione in accordo con una forma di realizzazione del presente trovato;
- la fig. 15 è una variante di fig. 14;
- la fig. 16 è un dettaglio ingrandito di un particolare
9 gip C4-2351
di fig. 2;
- la fig. 17 è una rappresentazione schematica di una possibile regolazione ottenuta con il dispositivo di regolazione secondo il presente trovato.
Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni .
DESCRIZIONE DI FORME DI REALIZZAZIONE
Si farà ora riferimento nel dettaglio alle varie forme di realizzazione del trovato, delle quali uno o più esempi sono illustrati nelle figure allegate. Ciascun esempio è fornito a titolo di illustrazione del trovato e non è inteso come una limitazione dello stesso. Ad esempio, le caratteristiche illustrate o descritte in quanto facenti parte di una forma di realizzazione potranno essere adottate su, o in associazione con, altre forme di realizzazione per produrre un'ulteriore forma di realizzazione. Resta inteso che il presente trovato sarà comprensivo di tali modifiche e varianti.
Con riferimento ai disegni allegati, viene descritto un dispositivo di regolazione 10 per una calzatura sportiva
mandatario LÓRÌENjZQ EABRO tper\ Itrì) LSTU P S.r.l.
P.le Cavedalis, 6/2 33100 UDINE 10 gip C4-2351
60 configurato per regolare la posizione di un organo di movimentazione 62 rispetto alla calzatura sportiva 60.
Forme realizzative del presente trovato possono prevedere che la calzatura sportiva 60 sia scelta in un gruppo comprendente uno scarpone da sci, una scarpa, uno scarponcino da pattinaggio, o simili calzature.
Altre forme di realizzazione, eventualmente combinabili con le forme di realizzazione qui descritte, prevedono che l'organo di movimentazione 62 sia uno sci, un pattino, uno sci d'acqua, un gruppo di ruote, una lama per pattinaggio su ghiaccio, o simili elementi di scorrimento .
In fig. 1 viene illustrata una forma realizzativa in cui un dispositivo di regolazione 10 è previsto per regolare la posizione reciproca della calzatura 60, in questo caso uno scarpone da sci, rispetto all'organo di movimentazione 62, nel caso di specie uno sci solo parzialmente rappresentato in fig. 1.
La forma realizzativa rappresentata nelle figg. 1 e 2 prevede che il dispositivo di regolazione 10 comprenda un primo organo di supporto 11, a cui associare la calzatura sportiva 60, un secondo organo di supporto 12, a cui associare l'organo di movimentazione 62, ed organi di posizionamento 13 configurati per determinare il posizionamento reciproco del primo organo di supporto 11
Il I mandatario DRENZO FABRO
ojsr sé ef per gli altri) P.le Cd/edalis, 6/Z -1⁄23jj/00 UDINE 11 gip C4-2351
e del secondo organo di supporto 12.
Alcune forme di realizzazione possono prevedere che la calzatura sportiva 60 sia ricavata in corpo unico con il primo organo di supporto 11 oppure, in altre forme di realizzazione, sia un elemento separato e collegabile a quest'ultimo mediante collegamenti quali organi meccanici, incollaggio, o simili. Allo stesso modo anche il secondo organo di supporto 12 può essere ricavato, in alcune forme di realizzazione, in corpo unico con l'organo di movimentazione 62, o essere un elemento separato o separabile da esso e successivamente collegato a quest'ultimo.
In possibili forme di realizzazione del presente trovato, ad esempio rappresentate nelle figg. 1 - 11, il primo organo di supporto 11 ed il secondo organo di supporto 12 presentano entrambi, o almeno uno di essi, una conformazione a piastra.
La conformazione a piastra del primo 11 e/o del secondo organo di supporto 12 permette di mantenere un baricentro basso del gruppo comprendente la calzatura sportiva 60, l'organo di movimentazione 62 ed il dispositivo di regolazione 10.
Il primo organo di supporto 11 e/o il secondo organo di supporto 12 possono presentare forma sostanzialmente rettangolare (fig. 2), trapezoidale, ,poligonale o una
mandatario
NZO FABRO
jl per
STU
P.le Cavede 100 UDINE 12 gip C4-2351
combinazione delle precedenti, ad esempio come rappresentato nelle figg. 9, 10 o 11.
In possibili implementazioni del presente trovato, il primo organo di supporto 11 e/o il secondo organo di supporto 12 possono presentare bordi di estremità 24 a profilo curvilineo.
Il primo organo di supporto 11 (figg. 2 e 3) può presentare uno sviluppo oblungo lungo un primo asse X.
Il primo organo di supporto 11 è provvisto di una prima superficie superiore Ila posta a contatto, o integrata, in uso, con una superficie inferiore 61 della calzatura sportiva 60, e di una prima superficie inferiore llb associata al secondo organo di supporto 12.
Il secondo organo di supporto 12 (figg. 2, 5 e 6) può presentare uno sviluppo oblungo lungo un secondo asse Y.
Il secondo organo di supporto 12 è provvisto di una seconda superficie superiore 12a, atta a cooperare con il primo organo di supporto 11, e di una seconda superficie inferiore 12b atta ad interi acciarsi con l'organo di movimentazione 62.
Soluzioni realizzative del presente trovato possono prevedere che la prima superficie inferiore llb del primo organo di supporto 11 sia disposta in appoggio contro la seconda superficie superiore 12a del secondo organo di supporto 12, a definire assieme un piano di scorrimento β
13 gip C4-2351
del primo organo di supporto 11 sul secondo organo di supporto 12.
Gli organi di posizionamento 13 sono configurati per regolare la posizione del primo organo di supporto 11 e del secondo organo di supporto 12 permettendo la loro rotazione attorno ad un asse di rotazione Z.
Secondo alcune forme realizzative, ad esempio rappresentate nelle figg. 9 - 11 i suddetti organi di posizionamento 13 possono comprendere elementi di imperniamento 14 atti a permettere la rotazione reciproca, del primo organo di supporto 11 e del secondo organo di supporto 12 attorno al suddetto asse di rotazione Z.
L'azione degli elementi di imperniamento 14, impedisce il movimento di traslazione reciproca del primo organo di supporto 11 e del secondo organo di supporto 12, in direzioni parallele al piano di rotazione β.
Con riferimento alle forme di realizzazione rappresentate nelle figg. 9, 10, 11, 14 e 15, gli elementi di imperniamento 14 comprendono un primo foro 18, ricavato nel primo organo di supporto 11, un secondo foro 19 ricavato nel secondo organo di supporto 12 ed un perno 17 inserito nel primo foro 18 e nel secondo foro 19.
Il perno 17 presenta almeno per una sua porzione forma
! Il mandatario LORENZO FABRO
! (per sé e per ali altri)
P.le CavedÌli/W^B^O UDINE 14 gip C4-2351
cilindrica, per consentire la suddetta rotazione e, a titolo d'esempio, può essere interamente a sezione circolare o in parte a sezione circolare ed in parte a sezione poligonale. Analogamente, il primo foro 18 ed il secondo foro 19 presentano forma della sezione trasversale di forma sostanzialmente coniugata alla porzione di perno 17 che devono accogliere.
Implementazioni realizzative del presente trovato possono prevedere che il perno 17 sia posto a scomparsa all'interno del primo foro 18 e del secondo foro 19, non risultando sporgente rispetto allo spessore del primo organo di supporto 11 e del secondo organo di supporto 12.
Nelle forme di realizzazione delle figg. 9, 10, 11, 14 e 15, il primo foro 18 ed il secondo foro 19 sono previsti passanti.
Secondo varianti realizzative il primo foro 18 ed il secondo foro 19, o almeno uno di essi, possono essere previsti ciechi verso la prima superficie superiore Ila e/o rispettivamente la seconda superficie inferiore 12b.
Secondo varianti realizzative, non rappresentate nei disegni, il perno 17 può essere realizzato direttamente in corpo unico nel primo organo di supporto 11, o nel secondo organo di supporto 12 rispettivamente sporgente dalla prima superficie inferiore llb o dalla seconda
W/mmandatario L0RBNZO FABRO •raerse e pdr gli altri) SJUDKLGLIP<■ '>P.le Cavedalisro/2 100 UDINE 15 gip C4-2351
superficie superiore 12a. In questa forma di realizzazione sarà prevista la realizzazione solo del secondo foro 19 o del primo foro 18.
Ulteriori forme di realizzazione, eventualmente combinabili con le forme di realizzazione qui descritte prevedono che gli organi di posizionamento 13 comprendano elementi di guida 15 configurati per guidare la rotazione reciproca del primo organo di supporto 11 e del secondo organo di supporto 12 attorno all'asse di rotazione Z.
Facendo riferimento alle realizzazioni delle figg. 2 — 11, gli elementi di guida 15 possono comprendere nervature 22 e corrispondenti sedi di guida 23, nelle quali sono inserite, in uso, scorrevoli le nervature 22. Le nervature 22 possono essere ricavate unicamente su una fra la prima superficie inferiore llb del primo organo di supporto 11 e la seconda superficie superiore 12a del secondo organo di supporto 12, o su entrambe. Analogamente le sedi di guida 23 possono essere ricavate su una fra la seconda superficie superiore 12a del secondo organo di supporto 12 e la prima superficie inferiore llb del primo organo di supporto 11, o su entrambe.
Possibili implementazioni realizzative del presente trovato possono prevedere che le nervature 22 e le sedi
16 gip C4-2351
di guida 23, o almeno una fra le nervature 22 e le sedi di guida 23, abbiano una conformazione ad arco di cerchio, con centro passante per l'asse di rotazione Z. Questa configurazione realizzativa permette la rotazione guidata del primo organo di supporto 11 e del secondo organo di supporto 12 attorno all'asse di rotazione Z, mediante scorrimento delle nervature 22 nelle sedi di guida 23.
In accordo con forme di realizzazione del presente trovato, ad esempio rappresentate nelle figg. da 2 a 9, gli elementi di guida 15 sono previsti in corrispondenza di almeno uno dei bordi di estremità 24 del dispositivo di regolazione 10.
In accordo con le forme di realizzazione rappresentate nelle figg. 2-9 gli elementi di guida 15 comprendono una porzione di alloggiamento 26 prevista su uno dei bordi di estremità 24 del primo organo di supporto 11 e del secondo organo di supporto 12, la quale è prevista per alloggiare al suo interno il bordo di estremità 24 del secondo organo di supporto 12 o rispettivamente del primo organo di supporto 11.
Il bordo di estremità 24 può essere provvisto, o meno, di una porzione di irrigidimento 25 di forma coniugata a quella della porzione di alloggiamento 26 e, in uso, disposta scorrevole all'interno di quest'ultima.
I / I mandatario LOR ENZO FABRO
(per sé f, per gli altri) OLR S.r.l.
P.le Cavedal 1/2 /33100 UDINE 17 gip C4-2351
La porzione di alloggiamento 26 e la porzione di irrigidimento 25, se presenti, possono presentare una configurazione ad arco di cerchio con centro posto sull'asse di rotazione Z. In questo modo è possibile guidare la rotazione del primo organo di supporto 11 rispetto al secondo organo di supporto 12.
In accordo con un'ulteriore forma di realizzazione combinabile eventualmente con le forme di realizzazione qui descritte e rappresentata a titolo di esempio in fig.
10, gli elementi di guida 15 possono comprendere almeno una sede passante 28 nella quale è inseribile in modo scorrevole un corrispondente perno di guida 29. La sede passante 28 può essere ricavata sul primo organo di supporto 11 mentre il perno di guida 29 è associato al secondo organo di supporto 12 anche se non è esclusa una loro disposizione duale.
L'apertura passante 28 presenta tipicamente un andamento ad arco di cerchio avente centro disposto in corrispondenza dell'asse di rotazione Z.
II perno di guida 29 può essere realizzato in corpo unico o essere un elemento separato e successivamente fissato al primo organo di supporto 11 o al secondo organo di supporto 12.
Implementazioni realizzative del presente trovato prevedono che gli organi di posizionamento 13 comprendano
18 gip C4-2351
elementi di vincolo 16 configurati per vincolare la posizione reciproca del primo organo di supporto 11 e del secondo organo di supporto 12 in direzione parallela all'asse di rotazione Z. Implementazioni realizzative prevedono che gli elementi di vincolo 16 siano predisposti per mantenere in contatto reciproco fra loro la prima superficie superiore Ila e la seconda superficie inferiore 12b rispettivamente del primo organo di supporto 11 e del secondo organo di supporto 12.
Alcune forme di realizzazione possono prevedere che gli elementi di vincolo 16 siano associati, o ricavati integrati agli elementi di guida 15.
Implementazioni realizzative, ad esempio rappresentate nelle figg. 2-9, prevedono che gli elementi di vincolo 16 siano ricavati integrati nelle nervature 22 e nelle sedi di guida 23. A titolo esemplificativo le nervature 22 e le sedi di guida 23 sono configurate in modo da definire rispettive porzioni coniugate e sagomate a sottosquadro. A solo titolo esemplificativo, le nervature 22 e le sedi di guida 23 sono sagomate a forma trapezoidale a "T", ad "L" od analoghe forme idonee a definire un sottosquadro .
Ulteriori forme di realizzazione prevedono che anche le porzioni di alloggiamento 26 e/o le porzioni di irrigidimento 25 definiscano porzioni sagomate a
/ //Il mandatario L/ORENZO FABRO j(oer sé e/pprTa/^fltri) STUDIO ©yp(s.r.i.
P.le C U i DINE 19 gip C4-2351
sottosquadro per vincolare la posizione reciproca del primo organo di supporto 11 e del secondo organo di supporto 12.
In ulteriori forme di realizzazione gli elementi di vincolo 16 possono essere integrati negli elementi di imperniamento 14.
Ad esempio, con riferimento alla fig. 14, il perno 17 presenta due estremità svasate 17a verso l'esterno del dispositivo di regolazione 10 le quali si impegnano con rispettive porzioni svasate 18a e 19a previste nel primo foro 18 e nel secondo foro 19 ricavati rispettivamente nel primo organo di supporto 11 e nel secondo organo di supporto 12.
Le estremità svasate 17a e le porzioni svasate 18a e 19a possono avere forma qualsiasi, ad esempio, forma tronco conica (fig. 14) e forma cilindrica (fig. 15).
Gli organi di posizionamento 13 sono associati ad elementi di regolazione selettiva 32 (figg. 7, 8, 9, 10, 11) direttamente accessibili ad un utente e configurati per permettere all'utilizzatore di impostare e regolare la posizione angolare reciproca del primo organo di supporto 11 e del secondo organo di supporto 12.
In particolare, gli elementi di regolazione selettiva 32 permettono di impostare l'angolazione reciproca fra il primo asse X ed il secondo asse Y dei. primo organo di
I / II mandatario
iper sé e per gli altri) ÌTliDICMGLFVSy.l.
^edaljs,>6/2 / sBl OO UDINE 20 gip C4-2351
supporto 11 e rispettivamente del secondo organo di supporto 12.
L'angolazione fra il primo asse X ed il secondo asse Y è definita dall'angolo a e definisce la cosiddetta convergenza tra la calzatura sportiva 60 e l'organo di movimentazione 62. Con riferimento alle figure 12 e 13 vengono rappresentate condizioni di convergenza e divergenza, del primo organo di supporto 11 rispetto al secondo organo di supporto, 12 positive e negative.
Gli elementi di regolazione selettiva 32 possono comprendere elementi a scatto, pioli di vincolo, elementi di interferenza fra gli organi di supporto 11 e 12, elementi a cremagliera, elementi filettati, elementi a camma, e loro possibili combinazioni.
In figg. 7 e 8 è visibile una forma di realizzazione di dispositivo di regolazione 10 che prevede elementi di regolazione selettiva 32 (figg. 7 — 11) comprendenti una prima vite senza fine 33 ed una cremagliera 34 fissate al primo organo di supporto 11 e rispettivamente al secondo organo di supporto 12, o viceversa.
Con riferimento alle figg. 7 ed 8, la prima vite senza fine 33 è montata ad un'estremità del secondo organo di supporto 12, giace sul piano definito da quest'ultimo, ed è posta sostanzialmente ortogonale al secondo asse Y.
La cremagliera 34 è prevista su uno dei bordi di
/lUflandatario LORENZO FABRO
(pm sé fi per gl/hltri)
P.le Caveaalis, 6/2 - 33100 I 21 gip C4-2351
estremità 24 del primo organo di supporto 11 ed in modo da cooperare con la prima vite senza fine 33.
La cremagliera 34 si sviluppa ad arco di cerchio con centro in corrispondenza dell'asse di rotazione Z. Portando in rotazione la prima vite senza fine 33 viene determinata la traslazione della cremagliera 34 la quale, a sua volta effettua il movimento rotatorio del primo organo di supporto 11 rispetto al secondo organo di supporto 12.
La prima vite senza fine 33 può essere associata ad un organo di attuazione 39 predisposto per portarla in rotazione. L'organo di attuazione 39 comprende una ruota dentata 40 montata ad una estremità della prima vite senza fine 33 e sulla quale a sua volta si impegna una seconda vite senza fine 42.
La seconda vite senza fine 42 è disposta sostanzialmente ortogonale all'asse di sviluppo della prima vite senza fine 33 ed è provvista di una porzione di presa direttamente accessibile da un utente per permettere la regolazione del dispositivo di regolazione 10. In particolare, l'utente portando in rotazione la seconda vite senza fine 42 determina la contestuale rotazione della ruota dentata 40. La rotazione della ruota dentata 40 determina, a sua volta, la rotazione della prima vite senza fine 33 ad essa solidalmente
// iKnjiandatario LQRElilZO FABRO Oqer st<1>e pér gli altri) SijfXlD 0ML/jS<j>JyP.le Cayedalis^b/i / 3ί3Ί θ® 1 22 gip C4-2351
associata. Portando in rotazione le prima vite senza fine 33 si determina la movimentazione della cremagliera 34 e pertanto la contestuale variazione dell'angolo a.
La regolazione dell'angolazione può essere effettuata da parte di un utilizzatore senza la necessità di dover scollegare la calzatura sportiva 60 e/o l'organo di movimentazione 62 dal dispositivo di regolazione 10, ma semplicemente agendo sull'organo di attuazione 39.
Secondo varianti realizzative, come quella illustrata in fig. 10, gli elementi di regolazione selettiva 32 sono associati al perno di guida 29 degli elementi di guida 15 e sono previsti per determinare una condizione di interferenza fra il primo organo di supporto 11 ed il secondo organo di supporto 12 in modo da vincolare la loro posizione reciproca.
In particolare, con riferimento alla fig. 10, gli elementi di regolazione selettiva 32 comprendono una manopola filettata 29a configurata per essere avvitata su una filettatura ricavata sul perno di guida 29.
Avvitando sul perno di guida 29 la manopola filettata 29a, quest'ultima esercita una condizione di compressione fra la prima superficie inferiore llb e la seconda superficie superiore 12a rispettivamente del primo organo di supporto 11 e del secondo organo di supporto 12 vincolando, di fatto, la posizione di questi ultimi.
«ll/mandatario LQREffJZQ FABRO (fff se e Jpèr glyaltri)^ STUDIO <3⁄4P 3.i
P.le Cavedalis, 6/2 - 33u)0 j 23 gip C4-2351
Secondo un'ulteriore variante realizzativa rappresentata nella fig. 11, gli elementi di regolazione selettiva 32 comprendono una camma 45 selettivamente attuabile da un elemento di attuazione 46.
La camma 45 e l'elemento di attuazione 46 sono montati rispettivamente sul secondo organo di supporto 12 e sul primo organo di supporto 11, o viceversa.
La camma 45 ha forma sostanzialmente circolare ed è imperniata attorno ad un perno 47 fissato al secondo organo di supporto 12. Il perno 47 è disposto sostanzialmente ortogonale alla seconda superficie superiore 12a e impernia la camma 45 in condizione eccentrica rispetto al suo centro. Nel caso rappresentato in fig. 11, la camma 45 è montata sulla seconda superficie inferiore 12b del secondo organo di supporto 12. Il primo organo di supporto 11 è provvisto di un'apertura passante 50 nella quale si inserisce, in uso, la camma 45.
L'elemento di attuazione 46 è fissato al primo organo di supporto 11 nell'apertura passante 50 ed è disposto in modo da cooperare con la camma 45.
L'elemento di attuazione 46 può comprendere una vite senza fine 51 idonea a cooperare con una dentatura ricavata sulla superficie esterna della camma 45.
Alla vite senza fine 51 può essere associata una
24 gip C4-2351
porzione di attuazione 52, direttamente accessibile da un utente e la cui attuazione prevede la rotazione della vite senza fine 51. La rotazione della vite senza fine 51 determina una contestuale rotazione della camma 45 e la conseguente variazione dell'angolo a fra il primo asse X ed il secondo asse Y.
Agli elementi di regolazione selettiva 32 possono essere associati indicatori 44 (figg. 2, 5, 16) previsti per permettere all'utente una valutazione dell'angolo a fra il primo asse X ed il secondo asse Y.
Gli indicatori 44 possono comprendere una scala graduata, in associazione con indicatori numerici, ad esempio prevista su uno dei bordi di estremità 24 (fig.
16) del dispositivo di regolazione 10.
La regolazione imposta dagli indicatori 44 può essere asservita da una tavola di convergenza 70, un esempio della quale è rappresentata in fig. 17, che permette ad un generico utilizzatore di valutare la convergenza più adatta, prima di utilizzare la calzatura sportiva 60 e/o l'organo di movimentazione 62 associato al dispositivo di regolazione 10.
La tavola di convergenza 70 può essere configurata per una specifica attrezzatura, ad esempio, prevedendo tavole di convergenza 70 dedicate per ciascuna tipologia di sci. Nella forma di realizzazione . 1
I III mandatario ÒRENZO FABRO
ien sé e p&\ gli altri)
<'>LO lo GL .P Ahi.
idaVsl s/2 ÌÌ3 Ì00 UDINE 25 gip C4-2351
la calzatura sportiva 60 è associata al primo organo di supporto 11 mediante attacchi 65, di tipo noto agganciabili alla calzatura sportiva 60 per permettere la semplice e veloce connessione/sconnessione del dispositivo di regolazione 10 dalla calzatura sportiva 60.
È chiaro che al dispositivo di regolazione per calzatura sportiva fin qui descritto possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall'ambito del presente trovato come definito dalle rivendicazioni.
E anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad esempi specifici, un esperto del ramo potrà realizzare molte altre forme equivalenti di dispositivo di regolazione per calzatura sportiva, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell'ambito di protezione da esse definito.

Claims (14)

1 gip C4-2351 RIVENDICAZ IONI 1. Dispositivo di regolazione per una calzatura sportiva (60) configurato per regolare la posizione di un organo di movimentazione (62) quale uno sci, un pattino, un gruppo di ruote, una lama, rispetto a detta calzatura sportiva (60), caratterizzato dal fatto che comprende un primo organo di supporto (11), associabile a detta calzatura sportiva (60), un secondo organo di supporto (12), associabile a detto organo di movimentazione (62), ed organi di posizionamento (13), configurati per permettere il posizionamento reciproco di detto primo organo di supporto (11) e detto secondo organo di supporto (12) mediante loro rotazione attorno ad un asse di rotazione (Z) comune.
2. Dispositivo come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che almeno uno fra detto primo organo di supporto (11) e detto secondo organo di supporto (12) ha una configurazione a piastra.
3. Dispositivo come nella rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detto primo organo di supporto (11) e detto secondo organo di supporto (12) presentano rispettive superfici (llb, 12a) di contatto reciproco definenti un piano di scorrimento (β) comune per la rotazione di detto primo organo di supporto (11) e detto secondo organo di supporto (12).
/ / IL mandatario D RENZO FABRO '/per SE e per gli altri)<">I/UD\o/(3⁄4_P^S.r.l. P.le Ca|vedalis,M/i 3⁄4Ì 00 UDINE 2 gip C4-2351
4. Dispositivo di supporto come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti organi di posizionamento (13) comprendono elementi di imperniamento (14) associati a detto primo organo di supporto (11) e detto secondo organo di supporto (12) per permettere la loro rotazione attorno al suddetto asse di rotazione (Z).
5. Dispositivo di supporto come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti organi di posizionamento (13) comprendono elementi di guida (15) associati a detto primo organo di supporto (11) e detto secondo organo di supporto (12) attorno a detto asse di rotazione (Z).
6. Dispositivo di supporto come nella rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detti elementi di guida (15) sono configurati per permettere la rotazione di detto primo organo di supporto (11) rispetto a detto secondo organo di supporto (12).
7. Dispositivo di supporto come nella rivendicazione 5 o 6, caratterizzato dal fatto che detti elementi di guida (15) possono comprendere, in detto primo organo di supporto (11) e detto secondo organo di supporto (12), nervature (22) e corrispondenti sedi di guida (23) nelle quali sono inserite, in uso, scorrevoli dette nervature (22)
3 gip C4-2351
8. Dispositivo di supporto come nella rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che dette sedi di guida (23) e dette nervature (22) hanno una configurazione ad arco di cerchio con centro passante per detto asse di rotazione (Z).
9. Dispositivo come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 5 a 8, caratterizzato dal fatto che detti elementi di guida (15) comprendono almeno una sede passante (28) ed perno di guida (29), inseribile in modo scorrevole in detta sede passante (28), previsti su detto primo organo di supporto (11) e rispettivamente detto secondo organo di supporto (12), o viceversa.
10. Dispositivo come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti organi di posizionamento (13) comprendono elementi di vincolo (16) configurati per vincolare la posizione reciproca del primo organo di supporto (11) e del secondo organo di supporto (12) in direzione parallela a detto asse di rotazione (Z).
11. Dispositivo come nella rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detti elementi di vincolo (16) sono integrati in dette nervature (22) e dette sedi di guida (23).
12. Dispositivo come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti
ENZO FABRO (sé e per gii altri) P.le Catfedalisr6/2 ^33100 UDINE 4 gip C4-2351 detti organi di posizionamento (13) comprendono elementi di regolazione selettiva (32) direttamente accessibili da un utente e configurati per permettere la regolazione della posizione angolare reciproca di detto primo organo di supporto (11) e detto secondo organo di supporto (12).
13. Dispositivo come nella rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che detti elementi di regolazione selettiva (32) comprendono elementi a scatto, pioli di vincolo, elementi di interferenza fra il primo organo di supporto (11) e il secondo organo di supporto (12), elementi a cremagliera, elementi filettati, elementi a camma, o loro possibili combinazioni.
14. Procedimento di regolazione della posizione di un organo di movimentazione (62) quale uno sci, un pattino, un gruppo di ruote, una lama, rispetto ad una calzatura sportiva (60), caratterizzato dal fatto che comprende il posizionare reciprocamente un primo organo di supporto (11) rispetto ad un secondo organo di supporto (12) mediante rotazione attorno ad un asse di rotazione (Z), a detto primo organo di supporto (11) essendo associata detta calzatura sportiva (60) ed a detto secondo organo di supporto (12) essendo associato detto organo di movimentazione (62). p. MAROTTO FULVIO, INNOVATION FACTORY S.R.L., GHEDIN PATRIZIA ^Ga/DO 06.08.2013 Ji tl mandatario LCÉENZpj^ABRO (per sé e ber gli altri) STlÌWlfcR S.r.l. P.le Cave'dalis, 6/2 - 33100 UDINE
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