ITUD20130001U1 - Elemento di arredo modulare impilabile, in particolare per una cucina ad isola - Google Patents

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ITUD20130001U1
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furniture
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Carlo Presotto
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Description

"ELEMENTO DI ARREDO MODULARE IMPILABILE, IN PARTICOLARE PER UNA CUCINA AD ISOLA"
CAMPO DI APPLICAZIONE
II presente trovato si riferisce ad un elemento di arredo modulare, componibile e scomponibile mediante impilamento, in particolare per realizzare una cucina ad isola, od altri elementi di arredo o combinazioni di elementi di arredo che vengono disposti, in uso, non addossati ad una parete. Ciò non esclude di utilizzare il presente trovato per realizzare elementi di arredo, quali cucine, banconi od altro, da addossare alla parete.
STATO DELLA TECNICA
È noto realizzare un bancone per una cucina ad isola, od altri elementi di arredo o combinazioni di elementi di arredo che vengono disposti, in uso, non addossati ad una parete.
Tali elementi di arredo comprendono uno schienale, da fianchi laterali e da un piano di lavoro superiore, in cui possono essere previste aperture funzionali per l’incasso di acquai od elettrodomestici, ad esempio di cottura. Lo schienale, i fianchi laterali ed il piano di lavoro delimitano un vano di alloggiamento per elettrodomestici, quali lavastoviglie, frigoriferi, forni od altro, oppure per mensole, ripiani o vani tecnici, il tutto chiuso, dove necessario o previsto, mediante ante, cassetti o cassettoni.
Tali elementi di arredo hanno solitamente uno sviluppo prevalente orizzontale, dovendo posizionare più elementi funzionali, ad esempio acquai, piani cottura od altro, mentre l’altezza è solitamente standard, circa 1 metro, in funzione delle necessità di ergonomicità dell’utente, e
Gli elementi di arredo di cui si discute, per la loro peculiare collocazione, presentano a vista tutta la loro superficie laterale e debbono, quindi, avere un aspetto estetico compatibile con l’ambiente in cui sono collocati.
Inoltre, solitamente tali elementi di arredo, essendo come detto di dimensioni importanti, anche di qualche metro, con profondità ed altezza nell’ordine del metro, sono anche particolarmente ingombranti e pesanti da trasportare e maneggiare in fase di montaggio.
Uno scopo del presente trovato è quello di realizzare un elemento di arredo in particolare per realizzare un bancone per una cucina ad isola, od altri elementi di arredo o combinazioni di elementi di arredo che vengono disposti, in uso, addossati, o non addossati, ad una parete, il quale sia di facile trasporto, non eccessivamente pesante, meno ingombrante e facilmente montabile e smontabile, e che inoltre abbia un aspetto estetico originale.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questo ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato è espresso e caratterizzato nella rivendicazione indipendente. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell’idea di soluzione principale.
In accordo con il suddetto scopo, un elemento di arredo secondo il presente trovato è utilizzabile per realizzare un bancone per una cucina ad isola, od altri elementi di arredo o combinazioni di elementi di arredo che vengono disposti, in uso, addossati, o non addossati, ad una parete, che si sviluppano prevalentemente in senso orizzontale.
Tale elemento di arredo comprende una struttura esterna di contenimento la quale, secondo un aspetto del presente trovato è di tipo modulare, componibile mediante impilamento e reciproco accoppiamento meccanico rilasciabile l’uno sopra l’altro almeno dei seguenti moduli orizzontali:
- un elemento di base;
- un elemento superiore che presenta un piano di lavoro per l’utente;
- almeno un eventuale elemento intermedio tra l’elemento di base e l’elemento superiore.
In questo modo, l’elemento di arredo risulta meno ingombrante e pesante da trasportare in quanto suddivisibile in moduli, rispetto agli elementi di arredo monolitici della tecnica nota. Inoltre, l’elemento di arredo può essere facilmente e velocemente montato e smontato e, durante tali operazioni, è più maneggevole per gli operatori.
In alcune forme realizzative, l’elemento di base, l’elemento superiore e Γ almeno un eventuale elemento intermedio hanno forma in pianta poligonale, rettangolare, quadrata, variamente curvilinea, ad ellisse, circolare od altro. In alcune forme di realizzazione, l’elemento di base, l’elemento superiore e Γ almeno un eventuale elemento intermedio sono formati da corrispondenti parti fissate reciprocamente in modo non rilasciabile.
In varianti di tali forme di realizzazione, l’elemento di base, l’elemento superiore e Γ almeno un eventuale elemento intermedio sono formati da corrispondenti schienali e fianchi laterali, inferiori, superiori ed intermedi. In ulteriori varianti di tali forme di realizzazione, dette parti, che possono essere schienali e fianchi laterali, presentano bordi sagomati inclinati di testa e coda per il fissaggio reciproco.
In alcune soluzioni del presente trovato, l’elemento di base, l’elemento superiore e l’ almeno un eventuale elemento intermedio comprendono, o sono associati a, mezzi di fissaggio rilasciabile per il reciproco accoppiamento.
In varianti realizzative, detti mezzi di fissaggio rilasciabile comprendono elementi fissaggio maschio e coniugati elementi di fissaggio femmina, previsti, o associati, sull’uno e/o coordinatamente sull’altro di detti moduli orizzontali. In accordo con alcune forme di realizzazione, il bordo superiore di almeno uno di detti moduli presenta un gradino sporgente su cui è ricavato un elemento di fissaggio femmina, il quale gradino sporgente è ottenuto mediante lavorazione per asportazione di materiale, tipo fresatura, del suddetto bordo superiore che definisce una corrispondente scanalatura longitudinale a vista che si sviluppa lungo almeno parte del, o tutto il, perimetro della struttura esterna di contenimento, che determina un innovativo ed originale effetto estetico.
In varianti realizzative, il bordo inferiore di almeno uno di detti moduli orizzontali presenta una superficie atta ad accoppiarsi di testa con un gradino sporgente di un corrispondente bordo superiore di modulo orizzontale da accoppiare, la quale superficie presenta un elemento di fissaggio femmina in posizione coordinata con l’elemento di fissaggio femmina di detto bordo inferiore, un elemento di fissaggio maschio essendo interposto ed alloggiato negli elementi di fissaggio femmina di detti bordo superiore ed inferiore.
In varianti realizzative, detti mezzi di fissaggio rilasciabile sono formati da componenti separati che vengono assiemati in fase di montaggio e comprendono, per ciascuna coppia di moduli da fissare, un elemento di fissaggio maschio formato da un risalto, o tenone, che viene inserito in corrispondenti elementi di fissaggio femmina formati da incavi longitudinali, o mortase, ricavati sul bordo superiore ed inferiore dei moduli orizzontali da accoppiare.
In altre varianti realizzative, detti mezzi di fissaggio rilasciabile sono ricavati in corpo unico con i corrispondenti elemento di base, elemento superiore ed almeno un eventuale elemento intermedio mediante lavorazione per asportazione di materiale, tipo fresatura.
Rientra nel presente trovato anche un metodo per la realizzazione di un elemento di arredo utilizzabile per realizzare un bancone per una cucina ad isola, od altri elementi di arredo o combinazioni di elementi di arredo che vengono disposti, in uso, addossati, o non addossati, ad una parete, che si sviluppano prevalentemente in senso orizzontale.
Tale metodo prevede di realizzare, in loco, ovvero direttamente sul luogo del montaggio ed installazione e non preliminarmente in fabbrica, una struttura esterna di contenimento di tipo modulare e componibile mediante impilamento e reciproco accoppiamento meccanico rilasciabile l’uno sopra l’altro almeno dei seguenti moduli orizzontali:
- un elemento di base;
- un elemento superiore che presenta un piano di lavoro per l’utente;
- almeno un eventuale elemento intermedio tra l’elemento di base e l’elemento superiore.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di una forma preferenziale di realizzazione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui: - la fig. 1 è una prima vista prospettica di un elemento di arredo secondo il presente trovato;
- la fig. 2 è una seconda vista prospettica di un elemento di arredo secondo il presente trovato;
- la fig. 3 è una vista prospettica a parti separate di un elemento di arredo secondo il presente trovato;
- la fig. 4 è un dettaglio ingrandito di una sezione di una parte di un elemento di arredo secondo il presente trovato;
- la fig. 5 è un altro dettaglio ingrandito di una sezione di una parte di un elemento di arredo secondo il presente trovato.
Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.
DESCRIZIONE DI UNA FORMA PREFERENZIALE DI REALIZZAZIONE
Con riferimento alle figure allegate, viene descritto un elemento di arredo 10 secondo il presente trovato in particolare per realizzare un bancone per una cucina ad isola, od altri elementi di arredo o combinazioni di elementi di arredo che vengono disposti, in uso, addossati, o non addossati, ad una parete.
L’elemento di arredo 10 del presente trovato si sviluppa prevalentemente in senso orizzontale ed ha una pianta nel caso di specie rettangolare. In varianti non rappresentate, la forma allungata in pianta dell’ elemento di arredo 10 può essere anche curvilinea, ad onda, ellissoidale, oppure può essere circolare. L’elemento di arredo 10 comprende una struttura esterna di contenimento 11 che delimita internamente un vano di alloggiamento 40 (fig. 2), in cui collocare ad esempio un elettrodomestico 42, oppure posizionare pareti divisori interne, ripiani interni chiusi da ante 44, ricavare vani tecnici per condotti idraulici, del gas e/o elettrici.
La struttura esterna di contenimento 11 è di tipo modulare, componibile e scomponibile mediante impilamento ed accoppiamento meccanico rilasciabile l’uno sopra l’altro dei seguenti moduli orizzontali:
- un elemento di base 12;
- un elemento superiore 14 che presenta un piano di lavoro 18 superiore per l’utente;
- almeno un eventuale elemento intermedio 16 tra l’elemento di base 12 e l’elemento superiore 14.
La fig. 4 illustra in modo chiaro come vengono impilati l’uno sopra l’altro detti moduli orizzontali.
Tali moduli orizzontali sono ad esempio realizzati in legno, materiali derivati dal legno o succedanei, ad esempio truciolare od MFD, preferibilmente nobilitati mediante rivestimenti laminati od altre tecniche comuni nel settore dell’arredamento.
Tali moduli orizzontali hanno proprietà strutturali e, una volta montati, complessivamente fanno sì che la esterna di contenimento 11 abbia le medesime caratteristiche di resistenza degli elementi di arredo monolitici noti.
8 gip C4-2154
Le dimensioni e la sagoma in pianta, ovvero lunghezza e profondità, dell’elemento di base 12, dell’elemento superiore 14 e dell’elemento intermedio 16 sono uguali, in modo che sia possibile un loro perfetto accoppiamento anche dal punto di vista estetico. Può variare l’altezza, anche se nella soluzione rappresentata è uguale per i vari moduli che formano la struttura esterna di contenimento 11 dell’elemento di arredo 10.
Attraverso il citato piano di lavoro 18 dell’elemento superiore 14 è ricavata, esemplificativamente, un’apertura 24 funzionale per il posizionamento di un acquaio o di un piano cottura od altro.
Dai lati del piano di lavoro 18 si estendono perpendicolarmente due fianchi laterali 22 superiori ed uno schienale superiore 20, definire una sezione trasversale concava, nel caso di specie sostanzialmente a “C”. L’assemblaggio reciproco tra piano di lavoro 18, fianchi laterali 22 superiori e schienale superiore 20 è ottenuto mediante fissaggio non rilasciabile di bordi sagomati coniugati 46, 48, ad esempio tramite incollaggio, oppure mezzi meccanici di connessione (fig. 5). L’inclinazione reciproca dei bordi sagomati coniugati 46, 48 è vantaggiosamente di 45°, in questo modo risultando, anche a vista, un accoppiamento esteticamente pulito e continuo.
L’elemento di base 12 comprende uno schienale inferiore 26 e due fianchi laterali 28 inferiori perpendicolari allo schienale inferiore 26, a definire, anche per tale elemento di base 12, una sezione trasversale concava, nel caso di specie sostanzialmente a “C” (fig. 5). Il bordo inferiore dell’elemento di base 12, definito da schienale inferiore 26 e fianchi laterali 28 può poggiare direttamente sul pavimento su cui è collocato l’elemento di arredo 10, oppure può essere associato ad elementi di copertura, protezione ed appoggio ausiliari.
| |l mandatario LQRÈNIZO FABRO
(ψψ- sé e per pii mrì) ctn min rci/α ,α / 1 P.le t _ . IiDINE L’elemento intermedio 16 a sua volta comprende uno schienale intermedio 30 e due fianchi laterali 32 intermedi perpendicolari allo schienale intermedio 30, anche in questo caso a definire ima sezione trasversale concava, nel caso di specie sostanzialmente a “C”.
Anche l’accoppiamento reciproco tra schienale inferiore 26 e fianchi laterali 28 inferiori e tra schienale intermedio 30 e fianchi laterali 32 intermedi è realizzato mediante fissaggio non rilasciabile dei relativi bordi sagomati coniugati 46, 48, come sopra descritto in relazione all’elemento superiore 14. L’accoppiamento non rilasciabile di cui sopra fa sì che l’elemento di base 12, l’elemento superiore 14 e l’elemento intermedio 16 siano ciascuno sostanzialmente un corpo unico, più leggero e meno ingombrante, facilmente maneggevole e trasportabile rispetto ad un elemento di arredo completo e non modulare del tipo noto nella tecnica.
Per ciò che riguarda l’accoppiamento tra i suddetti moduli orizzontali, è da notare che esso, nel caso di specie, viene realizzato lungo i corrispondenti bordi superiori ed inferiori degli schienali 20, 26 e 30 e dei fianchi laterali 22, 28, 32. Tale accoppiamento è un fissaggio di tipo meccanico rilasciabile, in particolare ottenuto, in alcune forme di realizzazione, mediante cooperazione di componenti separati, ovvero un elemento maschio 34, quale un risalto, o tenone, longitudinale, continuo od a tratti, una o più spine od altro, che viene inserito in elementi di fissaggio femmina 36, quali un incavo longitudinale, o mortasa, ricavati sui bordi superiore ed inferiore dei moduli orizzontali da accoppiare (fig. 4).
Il peso proprio dei vari moduli orizzontali determina la stabilità complessiva della struttura esterna di contenimento 11 dell’elemento di arredo 10, una volta che i moduli orizzontali stessi sono accoppiati.
Come si vede nelle figure allegate, l’elemento intermedio 16 presenta gli elementi di fissaggio femmina 36 su entrambi i bordi superiore ed inferiore, rispettivamente per Γ accoppiamento, tramite gli elementi di fissaggio maschio 34 tra essi interposti, con il bordo inferiore deH’elemento superiore 14, e con il bordo superiore dell’elemento di base 12.
L’elemento di base 12 presenta, lungo il bordo superiore, gli elementi di fissaggio femmina 36 ed il bordo inferiore dell’elemento di base 12 può presentare elementi di fissaggio femmina 36, in questo modo risultando sostanzialmente uguale all’elemento intermedio 16, potendo i due elementi essere intercambiabili, con risparmio sia in fase produttiva, sia a magazzino, sia di montaggio. Oppure, l’elemento di base 12 può essere lavorato solo lungo il bordo superiore per ricavare gli elementi di fissaggio femmina 36, mentre il bordo inferiore non presenta mezzi di accoppiamento.
Analogamente, l’elemento superiore 14 presenta, lungo il bordo inferiore, elementi di fissaggio femmina 36, mentre superiormente, essendo previsto il piano di lavoro 18 a vista, non sono presenti mezzi di accoppiamento in tal senso.
Come si vede nelle figure allegate, gli elementi di fissaggio femmina 36 dei bordi superiori dei moduli di cui si discute, destinati all’accoppiamento superiore con altri moduli, possono essere realizzati su un gradino sporgente 35 longitudinale che aggetta, dove previsto, da ciascuno tali bordi superiori.
Il bordo inferiore dei moduli da accoppiare presenta, dove necessario, una superfìcie atta ad accoppiarsi di testa con il suddetto gradino sporgente. Tale superficie presenta un elemento di fissaggio femmina 36 in posizione coordinata con l’elemento di fissaggio femmina 36 che si trova, ove previsto, sul bordo superiore dei moduli di cui si discute. L’elemento di fissaggio maschio 34 è interposto tra tali bordo superiore ed inferiore, alloggiato in entrambi gli elementi di fissaggio femmina 36.
II citato gradino sporgente 35 viene ricavato, ad esempio, mediante lavorazione per asportazione di materiale, tipicamente fresatura, degli stessi bordi superiori. Tale lavorazione va a rimuovere parte del materiale, realizzando una scanalatura longitudinale 38 a vista, contigua al gradino sporgente 35 e rivolta, in uso verso P esterno.
La suddetta scanalatura longitudinale 38 risulta, in uso, continua su tutto il perimetro disponibile della struttura esterna di contenimento 11 dell’elemento di arredo 10, simulando un effetto estetico innovativo di realizzazione mediante tavole accostate.
In altre forme realizzative, può essere invertita la configurazione sopra descritta, prevedendo gli elementi di fissaggio maschio 34 in corpo unico con i bordi dei moduli da accoppiare, dove necessario, e gli elementi di fissaggio femmina 36 intermedi tra essi.
In ancora altre forme realizzative, i suddetti elementi di fissaggio maschio 34 e femmina 36 sono in corpo unico con i relativi moduli orizzontali su cui realizzati e possono essere ricavati mediante lavorazione per asportazione di materiale, tipo fresatura, direttamente dal corpo dei citati moduli orizzontali.

Claims (7)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Elemento di arredo per realizzare un bancone per una cucina ad isola, od altri elementi di arredo o combinazioni di elementi di arredo che vengono disposti, in uso, addossati o non addossati, ad una parete, che si sviluppano prevalentemente in senso orizzontale, comprendente una struttura esterna di contenimento (11), caratterizzato dal fatto che detta struttura esterna di contenimento (11) è di tipo modulare, componibile mediante impilamento e reciproco accoppiamento meccanico rilasciabile l’uno sopra l’altro almeno dei seguenti moduli (12, 14, 16) orizzontali: - un elemento di base (12); - un elemento superiore (14) che presenta un piano di lavoro (18) per l’utente; - almeno un eventuale elemento intermedio (16) tra l’elemento di base (12) e l’elemento superiore (14); l’elemento di base (12), l’elemento superiore (14) e l’almeno un eventuale elemento intermedio (16) essendo formato ciascuno da corrispondenti parti (26, 28; 30, 34; 20, 22) fissate reciprocamente in modo non rilasciabile, ciascuna parte (26, 28; 30, 34; 20, 22) presentando bordi sagomati inclinati (46, 48) di giunzione e fissaggio, ciascun modulo (12, 14, 16) comprendendo, od essendo associati a, mezzi di fissaggio rilasciabile (34, 36) per il reciproco accoppiamento.
  2. 2. Elemento di arredo come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l’elemento di base (12), l’elemento superiore (14) e l’almeno un eventuale elemento intermedio (16) sono realizzati in legno, materiali derivati dal legno o succedanei, ad esempio truciolare od MDF, preferibilmente nobilitati mediante rivestimenti laminati od altro, avendo forma in pianta poligonale, rettangolare, quadrata, variamente curvilinea, ad ellisse, circolare od altro.
  3. 3. Elemento di arredo come nella rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che dette parti (26, 28; 30, 34; 20, 22) dell’elemento di base (12), dell’elemento superiore (14) e dell’ almeno un eventuale elemento intermedio (16) sono formati da corrispondenti schienali (20, 26, 30) e fianchi laterali (22, 28, 32), inferiori, superiori ed intermedi.
  4. 4. Elemento di arredo come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di fissaggio rilasciabile comprendono elementi di fissaggio maschio (34) e coniugati elementi di fissaggio femmina (36), previsti, o associati, sull’uno e/o coordinatamente sull’altro di detti moduli (12, 14, 16) orizzontali.
  5. 5. Elemento di arredo come nella rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di fissaggio rilasciabile sono formati da componenti separati che vengono assiemati in fase di montaggio e comprendono, per ciascuna coppia di moduli (12, 14, 16) orizzontali da fissare, un elemento di fissaggio maschio (34) formato da un risalto, o tenone, che viene inserito in corrispondenti elementi di fissaggio femmina (36) formati da incavi longitudinali, o mortase, ricavati sul bordo superiore ed inferiore dei moduli (12, 14, 16) orizzontali da accoppiare.
  6. 6. Elemento di arredo come nella rivendicazione 4 o 5, caratterizzato dal fatto che il bordo superiore di almeno uno di detti moduli (12, 14, 16) orizzontali presenta un gradino sporgente (35) su cui è ricavato un elemento di fissaggio femmina (36), il quale gradino sporgente (35) è ottenuto mediante lavorazione per asportazione di materiale di detto bordo superiore, che definisce una corrispondente scanalatura longitudinale (38) a vista che si sviluppa lungo almeno parte del, o tutto il, perimetro della struttura esterna di contenimento (11).
  7. 7. Elemento di arredo come nella rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che il bordo inferiore di almeno uno di detti moduli (12, 14, 16) orizzontali presenta una superficie atta ad accoppiarsi di testa con un gradino sporgente (35) di un corrispondente bordo superiore di modulo (12, 14, 16) orizzontale da accoppiare, la quale superficie presenta un elemento di fissaggio femmina (36) in posizione coordinata con l’elemento di fissaggio femmina (36) di detto bordo inferiore, un elemento di fissaggio maschio (34) essendo interposto ed alloggiato negli elementi di fissaggio femmina (36) di detti bordo superiore ed inferiore.
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