ITUD20120107A1 - Dispositivo per l'apertura di contenitori per liquidi e per il trattenimento dei relativi coperchi - Google Patents

Dispositivo per l'apertura di contenitori per liquidi e per il trattenimento dei relativi coperchi Download PDF

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ITUD20120107A1
ITUD20120107A1 IT000107A ITUD20120107A ITUD20120107A1 IT UD20120107 A1 ITUD20120107 A1 IT UD20120107A1 IT 000107 A IT000107 A IT 000107A IT UD20120107 A ITUD20120107 A IT UD20120107A IT UD20120107 A1 ITUD20120107 A1 IT UD20120107A1
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IT
Italy
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spout
housing
housing channel
elastically deformable
channel
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IT000107A
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Fabio Zardini
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Steelco Spa
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Description

Descrizione
"DISPOSITIVO PER L’APERTURA DI CONTENITORI PER LIQUIDI E PER IL TRATTENIMENTO DEI RELATIVI COPERCHI"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce ad un dispositivo in grado di aprire, o stappare, contenitori per liquidi, ad esempio, ma non esclusivamente, biberon, poppatoi, abbeveratoi od altri contenitori o recipienti per la nutrizione di animali, e di trattenere i coperchi di tali contenitori, per indirizzarli a successivi trattamenti e, al termine delle operazioni di lavaggio e di riempimento, alla ritappatura.
STATO DELLA TECNICA
Sono note le macchine, almeno parzialmente automatizzate, o manuali, impiegate per il lavaggio di contenitori per liquidi, ad esempio, ma non solo, per biberon, poppatoi, abbeveratoi od altri, utilizzabili per la nutrizione, mediante beccucci ricavati sui coperchi di chiusura, di animali quali, ad esempio, cavie o roditori da laboratorio od altri. I contenitori ed i relativi beccucci possono avere dimensioni e volumi differenti, per adattarsi alle differenti taglie ed esigenze degli animali da nutrire. In particolare, il diametro dei beccucci normalmente disponibili in commercio varia all’interno di un intervallo tra un valore minimo, adatto ad animali di piccola taglia, ed un valore massimo, per animali di taglia più grande.
Tali macchine di lavaggio sono generalmente strutturate con più stazioni operative disposte fra loro in successione, tra cui una stazione di caricamento dei contenitori chiusi, una stazione di rimozione dei coperchi dai contenitori, o stappatura, una stazione di lavaggio, una stazione di riempimento ed una di chiusura, o ritappatura, dei contenitori lavati e riempiti, nella quale i coperchi, lavati a loro volta, vengono riposizionati sui contenitori.
I coperchi vengono normalmente vincolati con tenuta stagna ai contenitori, quindi, in soluzioni note che prevedono la stazione di rimozione, i contenitori chiusi vengono aperti rimuovendo i coperchi mediante appositi dispositivi di apertura.
Tali dispositivi noti sono provvisti di organi di trattenimento meccanico dei coperchi, una volta che sono stati rimossi dai contenitori, azionati meccanicamente e aventi la funzione di generare una forza d’attrito sui beccucci dei coperchi, sia per impedire che questi cadano per gravità dopo la stappatura, sia per consentirne la manipolazione durante la lavorazione.
Gli organi di trattenimento meccanico noti hanno tuttavia il limite di non essere efficacemente adattabili alle diverse dimensioni dei beccucci e risultano quindi poco versatili e non completamente affidabili soprattutto nel trattenimento dei beccucci aventi diametri ridotti. Ciò à ̈ tanto più sconveniente quanto maggiore à ̈ la variabilità dei diametri dei beccucci trattati in un’unica macchina di lavaggio.
Un esempio di dispositivo di apertura à ̈ descritto nella domanda internazionale WO-A-201 1/045256 a nome della Richiedente, in cui viene sfruttata un’azione pneumatica indotta per separare il coperchio dal contenitore ed in cui tali dispositivi sono provvisti di organi di trattenimento meccanico del tipo a pinza, che attuano un’azione radiale di presa sul coperchio per trattenerlo nelle fasi di estrazione, o separazione, e trasporto del coperchio.
Tuttavia, tali organi di trattenimento meccanico, seppur efficaci per garantire un corretto trattenimento del coperchio nelle suddette fasi, necessitano di specifici meccanismi attuatori, sia per definire il trattenimento, sia per il rilascio del coperchio.
L’attuazione in presa o in rilascio di tali meccanismi attuatori richiede specifici comandi e controlli, con relativi tempi e costi di programmazione e coordinamento con le altre unità e stazioni operative.
Tali comandi, oltre ad avere un proprio costo di progettazione e realizzazione, possono presentare malfunzionamenti che portano a rallentamenti o interruzioni operative, così come richiedono periodici interventi di manutenzione e controllo.
E altresì noto, e descritto nella domanda internazionale WO-A-2011/158085 a nome della Richiedente, un dispositivo per l’apertura dei contenitori e per il trattenimento dei relativi coperchi che sfrutta un organo elastico, deformabile mediante elementi meccanici, quali spine o pioli, per mantenere normalmente spinti radialmente contro il beccuccio del coperchio elementi di bloccaggio e trattenimento.
Tale dispositivo noto comprende inoltre uno o più elementi estrattori che, posti all’interno dei condotti di passaggio aria dei relativi organi di rimozione, esercitano un’azione di spinta assiale sul beccuccio del coperchio, vincendo l’azione elastica esercitata dai mezzi di trattenimento, fino a portarlo al di fuori dal condotto di passaggio aria.
Sebbene tale dispositivo consenta di contenere i tempi di stappatura dei contenitori e di effettuare tale operazione in modo semplice, non à ̈ del tutto affidabile a causa della possibile variabilità dei diametri dei beccucci, in particolare per i beccucci di diametro ridotto, nei casi di ampia variabilità dei diametri dei beccucci. Infatti, poiché gli organi di trattenimento sono di tipo meccanico e generalmente sono calibrati sui diametri maggiori, non sono normalmente adatti ad effettuare una presa, o applicare una forza, affidabile e sufficiente a trattenere i beccucci di diametro minore.
Un ulteriore inconveniente deriva dal fatto che la forza di spinta esercitata dagli elementi estrattori sui beccucci, se non opportunamente controllata, può provocare la deformazione ed il danneggiamento di questi ultimi e può renderli inutilizzabili.
È pertanto uno scopo del presente trovato realizzare un dispositivo di apertura di contenitori e di trattenimento dei relativi coperchi che sia efficace ed affidabile nel trattenimento dei coperchi, indipendentemente dalla variabilità dei diametri dei beccucci dei coperchi da trattenere.
È uno scopo ulteriore del presente trovato realizzare un dispositivo che permetta di aprire i contenitori in modo semplice, economico ed efficiente, che consenta di ridurre al minimo i tempi di esecuzione complessivi, senza danneggiare i beccucci dei coperchi.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
II presente trovato à ̈ espresso e caratterizzato nella rivendicazione indipendente. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell’idea di soluzione principale.
In accordo con i suddetti scopi, un dispositivo secondo il presente trovato à ̈ utilizzabile per la stappatura, o per la ritappatura, ed il trattenimento di coperchi di contenitori, provvisti ciascuno di un beccuccio oblungo che presenta un foro passante per il passaggio del prodotto presente nel contenitore. Il dispositivo del presente trovato comprende una testa di rimozione di tipo pneumatico che presenta un canale di alloggiamento passante che si sviluppa lungo un asse ed in cui alloggiare almeno parzialmente il beccuccio ed un organo di trattenimento, associato alla testa di rimozione, per cooperare con il beccuccio, in particolare trattenendo quest’ultimo quando il coperchio viene rimosso dal contenitore. Il coperchio, così, può essere trattenuto sospeso alla testa di rimozione.
Secondo una forma di realizzazione del presente trovato, l’organo di trattenimento à ̈ ad attuazione pneumatica mediante un fluido in pressione per definire almeno una condizione di trattenimento reversibile del beccuccio all’interno del canale di alloggiamento e comprende mezzi deformabili elasticamente che delimitano lateralmente detto canale di alloggiamento, detti mezzi deformabili elasticamente essendo configurati per essere deformati elasticamente mediante detto fluido in pressione, sì da definire selettivamente un restringimento di sezione di detto canale di alloggiamento, adatto a trattenere il beccuccio.
Poiché il dispositivo utilizza mezzi deformabili elasticamente ad azionamento pneumatico per effettuare il trattenimento dei beccucci e dei coperchi, à ̈ vantaggiosamente adattabile a qualsiasi diametro dei beccucci, anche i più piccoli, dal momento che l’entità della deformazione dei mezzi deformabili elasticamente dipende sostanzialmente dalla pressione del fluido di azionamento. La scelta di un materiale ad elevata deformabilità consente di coprire una gamma di diametri di beccucci molto più ampia rispetto alla tecnica nota, con un’elevata affidabilità e stabilità di trattenimento, anche per diametri ridotti, in confronto a quanto possibile con i dispositivi di trattenimento ad azionamento meccanico di tipo noto.
L’utilizzo di un azionamento pneumatico, inoltre, permette la semplificazione realizzativa del dispositivo, con conseguenti vantaggi sia economici sia tecnici, legati alla maggior pulizia e facilità di manutenzione, rispetto a componenti ad azionamento meccanico.
Secondo una forma di realizzazione, i mezzi deformabili elasticamente sono sagomati con sviluppo assialsimmetrico, delimitando centralmente il canale di alloggiamento e sono configurati per deformarsi radialmente rispetto all’asse verso l’interno del canale di alloggiamento.
Secondo una forma di realizzazione, la testa di rimozione comprende inferiormente un manicotto di centraggio, coassiale all’asse del canale di alloggiamento e sagomato a definire una zona di invito, per il corretto inserimento centrato del beccuccio all’interno del canale di alloggiamento. In una variante, la zona di invito termina con un foro passante che si affaccia verso il canale di alloggiamento.
In una forma di realizzazione, il manicotto di centraggio à ̈ sagomato in modo da definire, inoltre, una sede di alloggiamento, in cui collocare detti mezzi deformabili elasticamente.
Secondo una forma di realizzazione, la testa di rimozione comprende un manicotto di chiusura, posizionato almeno in parte all’interno della sede di alloggiamento del manicotto di centraggio, per bloccare i mezzi deformabili elasticamente e definire una camera di compressione chiusa a tenuta di fluido, all’ interno della sede di alloggiamento, in selettiva comunicazione fluidica con un circuito che fornisce fluido in pressione mediante un connettore.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di una forma preferenziale di realizzazione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fìg. 1 à ̈ una vista in sezione di un dispositivo secondo il trovato in una prima condizione di accoppiamento;
- la fig. 2 Ã ̈ una vista in sezione del dispositivo di fig. 1 in una seconda condizione di trattenimento;
- la fig. 3 Ã ̈ una variante di fig. 1;
- la fig. 4 illustra il dispositivo di fìg. 3 in una seconda condizione di trattenimento.
DESCRIZIONE DI ALCUNE FORME DI REALIZZAZIONE
Con riferimento alle figure allegate, un dispositivo 10 secondo il presente trovato à ̈ utilizzabile per la rimozione/stappatura, oppure per la ritappatura, ed il contestuale trattenimento di coperchi 12 di contenitori 11 impiegati solitamente per la nutrizione, mediante un liquido, od assimilabile sostanza, di nutrimento in essi contenuto, di piccoli animali, quali cavie, topi ed altri, ad esempio impiegati nei laboratori di ricerca farmaceutica. Il dispositivo 10 à ̈, in particolare, impiegabile in macchine di trattamento, ovvero pre-lavaggio, lavaggio, asciugatura e nuovo riempimento, di detti contenitori 11.
Ciascun contenitore 11 à ̈ normalmente chiuso superiormente da un coperchio 12, metallico, sagomato a definire un beccuccio 13 oblungo sporgente verso l’esterno, generalmente di forma tubolare cilindrica, provvisto, alla propria estremità libera, di un foro passante 14 dal quale l’animale assume il liquido contenuto nel contenitore 11.
In particolare, ciascun contenitore 11 ha un collo di chiusura 15, su cui viene posizionato il coperchio 12. Sul collo di chiusura 15 Ã ̈ anularmente ed esternamente disposta una guarnizione 16, che, in cooperazione con il coperchio 12, determina la tenuta ermetica della chiusura del contenitore 11 in corrispondenza del collo di chiusura 15.
II dispositivo 10 comprende una testa di rimozione 20 di tipo pneumatico, avente nella fattispecie una forma sostanzialmente cilindrica, cava internamente, a definire un canale di alloggiamento 21 passante in cui à ̈ adatto ad essere alloggiato almeno parzialmente il beccuccio 13.
La testa di rimozione 20 à ̈ collegata superiormente ad una sorgente di fluido in pressione (non illustrata) tramite un condotto di alimentazione 22, che definisce un canale di alimentazione 23, comunicante con il suddetto canale di alloggiamento 21. Quest’ ultima, quindi, pone in comunicazione fluidica l’interno del contenitore 11 con la sorgente di fluido in pressione.
Inoltre, il dispositivo 10 comprende un organo di trattenimento 25 attuato pneumaticamente per cooperare con detto beccuccio 13.
In questo modo, durante la stappatura, il fluido in pressione proveniente dalla summenzionata sorgente fluisce attraverso la testa di rimozione 20 verso il beccuccio 13 ed entra nel contenitore 11 attraverso il foro passante 14, realizzando una prima condizione di accoppiamento (fig. 1). La pressione interna al contenitore 11 provoca una reazione di spinta che causa la rimozione e distacco completo del coperchio 12 dal contenitore ll. A questo punto, o contestualmente secondo le varianti esecutive possibili, il suddetto organo di trattenimento 25 viene attuato pneumaticamente per trattenere il beccuccio 13, separato dal contenitore 11 , accoppiato alla testa di rimozione 20, realizzando una seconda condizione di trattenimento. Tale seconda condizione di trattenimento può essere successivamente rilasciata per inviare il beccuccio 13 ai successivi trattamenti di lavaggio e asciugatura. Invece, per effettuare la ritappatura, lo stesso dispositivo 10, od uno uguale, può essere utilizzato per prelevare il beccuccio 13, una volta lavato ed asciugato, e, trattenendolo, posizionarlo stabilmente accoppiato ai contenitori 11 che, a loro volta, sono stati lavati, asciugati e nuovamente riempiti.
In alcune forme di realizzazione, durante le fasi di stappatura e di ritappatura, il dispositivo 10 Ã ̈ mobile verticalmente, lungo un asse X di traslazione, mediante un attuatore 24, illustrato schematicamente nei disegni allegati, tra almeno una posizione sollevata ed una posizione abbassata in cui coopera con il beccuccio 13.
Inoltre, in alcune ulteriori forme di realizzazione, il dispositivo 10 può essere posizionato in corrispondenza di diverse stazioni od isole di lavoro della suddetta macchina di lavaggio.
L’organo di trattenimento 25 comprende mezzi deformabili elasticamente 33, 133 che delimitano lateralmente il suddetto canale di alloggiamento 21, almeno per una determinata lunghezza lungo l’asse X.
I suddetti mezzi deformabili elasticamente 33, 133 sono configurati per essere deformati mediante un fluido in pressione, sì da cooperare selettivamente in trattenimento con il beccuccio 13 inserito al loro interno nel canale di alloggiamento 21 e definire il passaggio reversibile dalla prima condizione di accoppiamento (fig. 1) alla seconda condizione di trattenimento (fig. 2). In particolare, i mezzi deformabili elasticamente 33, 133 sono configurati per deformarsi radialmente rispetto all’asse X di traslazione, riducendo la sezione del canale di alloggiamento 21, sì da andare a contatto ed interferire con il beccuccio 13, trattenendolo con una forza radiale di trattenimento determinata in sostanza dalla pressione del fluido.
Nella fattispecie, i mezzi deformabili elasticamente 33, 133 sono sagomati con uno sviluppo assialsimmetrico e delimitano un canale di passaggio centrale che definisce il suddetto canale di alloggiamento 21.
In alcune forme di realizzazione, la testa di rimozione 20 comprende inferiormente un manicotto di centraggio 30, esternamente cilindrico e cavo internamente, posizionato nella parte della testa di rimozione 20 più vicina al coperchio 12 nelle fasi operative.
II manicotto di centraggio 30 à ̈ coassiale all’asse X di traslazione ed à ̈ sagomato a definire una zona di invito 31, nel caso di specie conica, che, essendo rivolta in uso verso il beccuccio 13, consente, durante l’avvicinamento della testa di rimozione 20 al coperchio 12, il corretto inserimento centrato del beccuccio 13 stesso all’interno della canale di alloggiamento 21, in modo sostanzialmente coassiale all’asse X di traslazione. La zona di invito 21 termina con un foro passante 26 che, come meglio spiegato nel prosieguo, si affaccia verso il canale di alloggiamento 21. Il beccuccio 13, così, viene guidato assialmente verso il centro della zona di invito 31 , per poi inserirsi nel foro passante 26 e, da qui, all’ interno del canale di alloggiamento 21, dove può interagire con il suddetto organo di trattenimento 25, in particolare con i mezzi deformabili elasticamente 33, 133.
Il manicotto di centraggio 30 à ̈ sagomato in modo da definire, inoltre, una sede di alloggiamento 32, in posizione opposta alla zona di invito 31 e da questa separata da una parete attraverso la quale à ̈ ricavato il suddetto foro passante 26. Un anello di posizionamento 17 può essere accoppiato al foro passante 26, presentando una flangia di appoggio 19 al bordo anulare esterno che delimita il foro passante 26, sul fondo della sede di alloggiamento 32. In detta sede di alloggiamento 32 sono collocati i suddetti mezzi deformabili elasticamente 33, 133, in modo che il canale di alloggiamento 21 da essi definito sia allineato al suddetto foro passante 26.
In forme di realizzazione, un manicotto di chiusura 38 à ̈ posizionato almeno in parte all’interno della sede di alloggiamento 32 del manicotto di centraggio 30 fungendo da chiusura superiore, per bloccare i mezzi deformabili elasticamente 33, 133. Il manicotto di chiusura 38, inoltre, coopera con i mezzi deformabili elasticamente 33, 133 per definire con essi una camera di compressione 39 chiusa a tenuta di fluido, alfinterno della sede di alloggiamento 32.
La camera di compressione 39 Ã ̈ in selettiva comunicazione fluidica con un circuito, preferibilmente differente dal circuito associato alla sorgente di fluido in pressione utilizzato per la stappatura, che fornisce fluido, quale aria, in pressione, immesso nella camera di compressione 39 mediante un connettore 36, nella fattispecie associato al manicotto di chiusura 38, come meglio spiegato in seguito.
I mezzi deformabili elasticamente 33, 133 risultano così compresi e posizionati stabilmente tra il manicotto di centraggio 30 ed il manicotto di chiusura 38 e possono essere deformati in modo reversibile all’interno della suddetta camera di compressione 39.
Nella variante della figg. 1 e 2, i mezzi deformabili elasticamente comprendono una guarnizione gonfiabile 33 realizzata in materiale polimerico deformabile, come ad esempio gomma o silicone e che funge da elemento elastico deformabile. La guarnizione gonfiabile 33 ha forma anulare, a definire centralmente il suddetto canale di alloggiamento 21, ed ha una sezione trasversale sostanzialmente a forma di “C†.
La guarnizione gonfiabile 33 presenta una prima estremità 34a che appoggia sul fondo della sede di alloggiamento 32, nel caso di specie di forma discoidale e che presenta una nervatura perimetrale 40.
Inoltre, la guarnizione gonfiabile 33 presenta una seconda estremità 34b, nella fattispecie sagomata sostanzialmente a coppa rovesciata. La prima estremità 34a e la seconda estremità 34b sono collegate da un cannotto, od assimilabile elemento tubolare, 35, che definisce il diametro interno della stessa forma anulare e quindi del suddetto canale di alloggiamento 21.
Vantaggiosamente, il suddetto diametro interno à ̈ leggermente maggiore del massimo diametro possibile dei beccucci 13 da trattare normalmente presenti in commercio, in modo che, a riposo nella condizione non deformata, sia possibile accogliere al suo interno la variabilità di beccucci 13 disponibile sul mercato.
In particolare, la guarnizione gonfiabile 33 à ̈ disposta coassiale all’asse X di traslazione, in modo che il cannotto 35 avvolga lateralmente, almeno per parte della lunghezza lungo l’asse X, il beccuccio 13 quando la testa di rimozione 20 à ̈ in posizione idonea ad effettuare la stappatura o la ritappatura del contenitore 11. Vantaggiosamente, la guarnizione gonfiabile 33 à ̈ dimensionata in modo da definire la parete laterale almeno della parte centrale del canale di alloggiamento 21, sufficiente a cooperare con una determinata porzione della superficie laterale del beccuccio 13 tale da consentire un’efficace trattenimento.
In particolare, nella variante delle figg. 1 e 2, almeno il cannotto 35 della guarnizione gonfiabile 33 viene deformato elasticamente in direzione radiale fino a contattare, nella seconda condizione di trattenimento, il beccuccio 13. In forme di realizzazione, la parte terminale del cannotto 35 che si collega alla prima estremità 34a può presentare una spalla, o gradino, 27 che appoggia in battuta su un bordo smussato 28 della flangia 19 del suddetto anello di posizionamento 17. Tale soluzione incrementa la tenuta fluidica e la resistenza meccanica della guarnizione gonfiabile 33.
Inoltre, per favorire la tenuta fluidica della camera di compressione 39, la nervatura perimetrale 40 della guarnizione gonfiabile 33 coopera con il bordo anulare inferiore 37 del manicotto di chiusura 38 che appoggia di testa sulla prima estremità 34a. Inoltre, il bordo anulare inferiore 32 si posiziona radialmente più alfinterno della nervatura perimetrale 40, andando a contatto lateralmente con quest’ ultima, impedendo la fuoriuscita del fluido in pressione. In forme di realizzazione, la testa di rimozione 20 comprende anche una bussola di guida 43, interposta tra il condotto di alimentazione 22 ed il manicotto di chiusura 38 e collegata ad entrambi. La bussola di guida 43 ha, ad esempio, forma sostanzialmente cilindrica, presentando internamente una cavità passante 44, ed à ̈ posizionata almeno parzialmente all’interno del manicotto di chiusura 38 e coassiale all’asse X di traslazione. In questo modo, la cavità passante 44 della bussola di guida 43 può definire la parte superiore del canale di alloggiamento 21 in comunicazione con il canale di alimentazione 23 e può fungere anche da guida per l’allineamento del beccuccio 13 lungo l’asse X di traslazione durante la fase di posizionamento del beccuccio 13 stesso.
Inoltre, la bussola di guida 43 comprende uno spallamento esterno 45 che coopera con un coniugato spallamento interno 46 del manicotto di chiusura 38 per vincolare la seconda estremità 34b della guarnizione gonfiabile 33, opposta alla prima estremità 34a. In questo modo, l’unica parte della guarnizione gonfiabile 33 che può deformarsi radialmente sostanzialmente à ̈ il cannotto 35. Il connettore 36, associato nel caso in esempio al manicotto di chiusura 38, à ̈ provvisto di un canale di insufflazione 41, differente dal condotto di alimentazione 22, in questo caso realizzato attraverso la parete superiore del manicotto di chiusura 38, che mette in comunicazione la camera di compressione 39 con un condotto di insufflazione 42, tramite il quale viene insufflato il fluido, quale aria, in pressione all’ interno della stessa camera di compressione 39.
La separazione dei condotti di alimentazione 22 e di insufflazione 42 consente al presente trovato una notevole velocità di esecuzione delle operazioni di stappatura, trattenimento, ritappatura e rilascio, in quanto permette anche un utilizzo pressoché contemporaneo dei due condotti di alimentazione 22 e di insufflazione 42, riducendo al minimo i tempi di esecuzione di tali operazioni.
Tale insufflazione consente di portare in pressione la camera di compressione 39, per deformare la guarnizione gonfiabile 33 e spingere radialmente il cannotto 35 a contatto con il beccuccio 13 del coperchio 12. Risulta quindi che il canale di insufflazione 41, il condotto di insufflazione 42 e la camera chiusa 39 fungono da mezzi di azionamento pneumatico per la guarnizione gonfiabile 33.
L’accoppiamento tra la guarnizione gonfiabile 33 ed il beccuccio 13 determina il passaggio del dispositivo 10 dalla prima condizione di accoppiamento (fig. 1) alla seconda condizione di trattenimento (fig. 2). Infatti, fin tanto che la camera di compressione 39 viene mantenuta in pressione, la guarnizione gonfiabile 33 esercita una forza di trattenimento radiale sul beccuccio 13, per trattenerlo durante le successive fasi operative e movimentazioni.
Quando il dispositivo 10 à ̈ nella seconda condizione di trattenimento, il canale di alloggiamento 21 à ̈ a tenuta di fluido per effetto del contatto tra il cannotto 35 della guarnizione gonfiabile 33 ed il beccuccio 13, ed à ̈ pertanto effettuabile l’operazione di stappatura. Infatti, soltanto in questa condizione operativa, tutta l’aria proveniente dalla sorgente di gas entra all’interno del contenitore 11 attraverso il foro passante 14 del beccuccio 13 e non fuoriesce altrove.
Inoltre, nella seconda condizione di trattenimento, il coperchio 12 può essere trasportato dal dispositivo 10, dopo la stappatura dei contenitori 11, verso postazioni di trattamento del coperchio 12, oppure da queste postazioni verso quella di ritappatura dei contenitori 11.
Il coperchio 12 viene liberato dal dispositivo 10 mediante il rilascio della pressione presente all’ interno della camera di compressione 39, che provoca il ritorno della guarnizione gonfiabile 33 ad una condizione di riposo, indeformata, in cui il cannotto 35 non à ̈ più a contatto con il beccuccio 13. In un’altra variante realizzativa del dispositivo 10 (figg. 3 e 4), i mezzi deformabili elasticamente comprendono un cannotto, od analogo elemento tubolare, 133, realizzato in materiale polimerico, elastico e deformabile, analogamente alla guarnizione gonfiabile 33. Il cannotto 133 à ̈ posizionato coassiale all’asse X di traslazione e delimita lateralmente, almeno lungo parte del suo sviluppo assiale, il canale di alloggiamento 21, con un diametro interno superiore al maggiore dei diametri dei beccucci 13 da trattare.
Il manicotto di centraggio 30 ed il manicotto di chiusura 38 cooperano per vincolare una prima estremità 134a del cannotto 133, mentre il manicotto di chiusura 38 e la bussola di guida 43 cooperano per vincolare la seconda estremità 134b, opposta alla prima estremità 134a.
In questa variante, il manicotto di chiusura 38 presenta un mantello tubolare 138 che aggetta all’interno della sede di alloggiamento 32, andando in battuta sul fondo della stessa. Il mantello tubolare 138 à ̈ calzato esternamente al cannotto 133, avvolgendolo. Il mantello tubolare 138 presenta almeno un’asola, od analoga apertura passante, 139, che mette in comunicazione la camera di compressione 39 con il cannotto 133 in modo che il fluido compresso possa agire direttamente su quest’ultimo e deformarlo (fig. 4), per restringere la sezione del canale di alloggiamento 21.
In particolare, grazie all’asola 139 à ̈ possibile indirizzare il fluido in pressione proveniente dal canale di insufflazione 41 verso una zona centrale 135 del cannotto 133, che viene deformata andando a contatto con il beccuccio 13. Infatti, poiché le estremità 134a, 134b del cannotto 133sono vincolate, come sopra descritto, la zona centrale 135 à ̈ l’unica parte che può deformarsi per effetto della spinta radiale del fluido in pressione. Tale deformazione porta la zona centrale 135 del cannotto 133 a contatto con il beccuccio 13, e consentendo quindi sia la stappatura dei contenitori 11, sia il trattenimento dei relativi coperchi 12.
Sia la guarnizione gonfiabile 33, sia il cannotto 133 sono realizzati con materiale elasticamente deformabile, che preferibilmente sopporta un elevato numero di cicli di deformazione, e pertanto non risentono dell’eventuale variabilità dei diametri dei beccucci 13, ed inoltre consentono un affidabile trattenimento dei coperchi 12, grazie al fatto che vantaggiosamente, possono essere realizzati con materiali aventi un elevato fattore d’attrito.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per la stappatura, o per la ritappatura, ed il trattenimento di coperchi (12) di contenitori (11), provvisti ciascuno di un beccuccio (13) oblungo, che presenta un foro passante (14) per il passaggio del prodotto presente nel contenitore (11), comprendente una testa di rimozione (20) di tipo pneumatico che presenta un canale di alloggiamento (21) passante che si sviluppa lungo un asse (X) ed in cui alloggiare almeno parzialmente il beccuccio (13) ed un organo di trattenimento (25), associato alla testa di rimozione (20), per cooperare con il beccuccio (13), caratterizzato dal fatto che l’organo di trattenimento (25) à ̈ ad attuazione pneumatica mediante un fluido in pressione per definire almeno una condizione di trattenimento reversibile del beccuccio (13) all’ interno del canale di alloggiamento (21) e comprende mezzi deformabili elasticamente (33, 133) che delimitano lateralmente detto canale di alloggiamento (21), detti mezzi deformabili elasticamente (33, 133) essendo configurati per essere deformati elasticamente mediante detto fluido in pressione, sì da definire selettivamente un restringimento di sezione di detto canale di alloggiamento (21) adatto a trattenere il beccuccio (13).
  2. 2. Dispositivo come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i mezzi deformabili elasticamente (33, 133) sono sagomati con sviluppo assial simmetrico, delimitando centralmente il canale di alloggiamento (21) e sono configurati per deformarsi radialmente rispetto all’asse (X) verso l’interno del canale di alloggiamento (21).
  3. 3. Dispositivo come nella rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che la testa di rimozione (20) comprende inferiormente un manicotto di centraggio (30), coassiale all’asse (X) e sagomato a definire una zona di invito (31), per il corretto inserimento centrato del beccuccio (13) all’interno del canale di alloggiamento (21), in cui la zona di invito (21) termina con un foro passante (26) che si affaccia verso il canale di alloggiamento (21).
  4. 4. Dispositivo come nella rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che il manicotto di centraggio (30) Ã ̈ sagomato in modo da definire, inoltre, una sede di alloggiamento (32), in cui collocare detti mezzi deformabili elasticamente (33, 133).
  5. 5. Dispositivo come nella rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che la testa di rimozione (20) comprende un manicotto di chiusura (38), posizionato almeno in parte all’ interno della sede di alloggiamento (32) del manicotto di centraggio (30), per bloccare i mezzi deformabili elasticamente (33, 133) e definire una camera di compressione (39) chiusa a tenuta di fluido, all’ interno della sede di alloggiamento (32), in selettiva comunicazione fluidica con un circuito che fornisce fluido in pressione mediante un connettore (36).
  6. 6. Dispositivo come nella rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che il connettore (36) à ̈ provvisto di un canale di insufflazione (41), che mette in comunicazione la camera di compressione (39) con un condotto di insufflazione (42), tramite il quale viene insufflato il fluido in pressione all’interno della camera di compressione (39).
  7. 7. Dispositivo come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i mezzi deformabili elasticamente comprendono una guarnizione gonfiabile (33) avente forma anulare, a definire internamente il canale di alloggiamento (21).
  8. 8. Dispositivo come nelle rivendicazioni 4, 5 e 7, caratterizzato dal fatto che la guarnizione gonfiabile (33) presenta una prima estremità (34a) che appoggia sul fondo della sede di alloggiamento (32) e coopera inferiormente con il manicotto di chiusura (38), una seconda estremità (34b) che coopera superiormente con il manicotto di chiusura (38) ed un elemento tubolare (35) che collega la prima estremità (34a) e la seconda estremità (34b), delimitando detto canale di alloggiamento (21).
  9. 9. Dispositivo come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6, caratterizzato dal fatto che i mezzi deformabili elasticamente comprendono un elemento tubolare (133) che delimita lateralmente, almeno lungo parte del suo sviluppo assiale, il canale di alloggiamento (21).
  10. 10. Dispositivo come nelle rivendicazioni 5 e 9, caratterizzato dal fatto che il manicotto di chiusura (38) presenta un mantello tubolare (138) che aggetta all’interno della sede di alloggiamento (32), calzato esternamente all’elemento tubolare (133) e presentante almeno un’asola (139), che mette in comunicazione la camera di compressione (39) con l’elemento tubolare (133).
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