ITUD20120018A1

ITUD20120018A1 - Macchina di lavaggio

Info

Publication number: ITUD20120018A1
Application number: IT000018A
Authority: IT
Inventors: Fabio Zardini
Original assignee: Steelco Spa
Priority date: 2012-02-06
Filing date: 2012-02-06
Publication date: 2013-08-07
Also published as: EP2623127A1; CN103252333A; US20130200769A1; CA2803579A1

Description

Descrizione del trovato avente per titolo:

"MACCHINA DI LAVAGGIO"

CAMPO DI APPLICAZIONE

Il presente trovato si riferisce ad una macchina di lavaggio provvista di mezzi di tenuta idraulica. In particolare, il presente trovato Ã ̈ rivolto a macchine di lavaggio di oggetti, intendendo sia pre-trattamento degli oggetti, tipo pre-lavaggio, con acqua calda o fredda e/o con detergenti od altri prodotti chimici, sia lavaggio vero e proprio, ma anche termodisinfezione e sterilizzazione, in particolare anche la decontaminazione a mezzo di sostanze decontaminanti particolarmente aggressive e pericolose, quali acqua ossigenata. Esemplificativamente, gli oggetti che vengono possono essere lavati nella macchina di cui si discute possono essere strumenti da laboratorio, per la ricerca, strumenti utilizzati nel settore farmaceutico, oppure strumenti del settore medicale, strumenti chirurgici o simili od assimilabili strumenti, senza escludere, tuttavia, l'applicazione del presente trovato al lavaggio di oggetti in generale.

STATO DELLA TECNICA

Sono note le macchine di lavaggio aventi una camera di lavaggio cui si accede attraverso un'apertura, tipicamente frontale, per l'inserimento, attraverso di essa, degli oggetti da lavare e provvista di un dispositivo di chiusura formato da una porta a battente, incernierata lungo uno dei bordi periferici che delimitano detta apertura, che coopera con i bordi periferici stessi dell'apertura.

Tale dispositivo di chiusura Ã ̈ provvisto di un'unica guarnizione cava, generalmente in gomma o analogo materiale elastomerico , per la tenuta idraulica.

Tale guarnizione Ã ̈ disposta lungo una sede continua ricavata su tutto il perimetro esterno della porta a battente .

Detta guarnizione Ã ̈ di tipo pneumatico, essendo associata a mezzi pneumatici, quali un dispositivo di collegamento ad aria compressa, atti ad immettere un fluido, tipicamente aria, compresso all'interno di detta guarnizione, in modo da definire una prima condizione operativa dilatata della guarnizione che, quando la porta a battente Ã ̈ chiusa, assicura la tenuta idraulica cooperando con i bordi periferici di detta apertura. Tale condizione operativa dilatata, una volta che viene rilasciata l'aria compressa, Ã ̈ reversibile in modo sostanzialmente elastico portandosi in una seconda condizione di riposo, quando si manifesta la necessitÃ di apertura della porta.

Tuttavia, un inconveniente dei dispositivi di chiusura noti Ã ̈ che, nel caso di malfunzionamento dei mezzi pneumatici oppure di danneggiamento o foratura della guarnizione, la guarnizione stessa non Ã ̈ in grado di assumere la prima condizione operativa dilatata. CiÃ² ha l'effetto che, durante il ciclo di lavaggio, si hanno perdite di sostanze pericolose o tossiche, detergenti o prodotti chimici aggressivi, verso l'ambiente di lavoro esterno, con rischio di sicurezza per gli operatori, oltre che inquinanti per l'ambiente.

PuÃ² essere previsto un sensore di pressione associato alla guarnizione, per controllarne l'effettiva pressione interna, come anche un sensore di pressione associato alla camera che controlla la pressione interna di quest'ultima. CosÃ¬, nel caso di malfunzionamenti o perdite di pressione, puÃ² essere inviato un segnale d'allarme. Tuttavia, tali accorgimenti mediante sensori non escludono che, durante il funzionamento, in caso perdite, si abbia un notevole rischio di sicurezza per gli operatori ed inquinamento dell'ambiente di lavoro. In ogni caso, i sensori di pressione, in particolare quello associato alla guarnizione, non garantiscono di per sÃ© la tenuta idraulica, che puÃ² anche essere compromessa da altri fattori, quali, ad esempio, la deformazione della sede della guarnizione, ovvero della zona di spinta della guarnizione stessa.

Uno scopo del presente trovato Ã ̈ quello di realizzare una macchina di lavaggio che abbia un dispositivo di chiusura che garantisca la tenuta idraulica, e quindi la sicurezza, anche in caso di malfunzionamento, rottura o danneggiamento della guarnizione idraulica.

Altro scopo Ã ̈ quello che detto dispositivo di chiusura sia di agevole ed economica realizzazione.

Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questo ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.

ESPOSIZIONE DEL TROVATO

Il presente trovato Ã ̈ espresso e caratterizzato nella rivendicazione indipendente, mentre le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell'idea di soluzione principale.

In accordo con il suddetto scopo, una macchina di lavaggio per oggetti secondo il presente trovato comprendente una camera di lavaggio interna, cui si accede attraverso un'apertura associata ad un dispositivo di chiusura comprendente una porta cooperante con bordi periferici che delimitano detta apertura.

Secondo un aspetto del presente trovato, detto dispositivo di chiusura comprende una pluralitÃ di guarnizioni pneumatiche, ciascuna delle quali Ã ̈ connessa a propri mezzi pneumatici, quali un dispositivo di collegamento ad aria compressa, operativamente indipendenti l'uno dall'altro ed atti ad immettere un fluido, generalmente aria, in pressione all'interno delle rispettive guarnizioni pneumatiche determinandone selettivamente una condizione operativa dilatata per realizzare la tenuta idraulica.

Grazie alla previsione di una pluralitÃ di guarnizioni pneumatiche indipendenti fra loro, si realizza vantaggiosamente una ridondanza nella sicurezza ai fini della tenuta idraulica poichÃ©, nel caso in cui una di dette guarnizioni, od i relativi mezzi pneumatici, siano danneggiati, inattivi o comunque non determinino la condizione operativa dilatata, oppure nel caso in cui una delle sedi delle guarnizioni, oppure le corrispondenti zone di spinta siano deformate, la tenuta idraulica sarÃ comunque garantita dalle rimanenti guarnizioni e dagli associati mezzi pneumatici.

La macchina, eventualmente, potrÃ segnalare in automatico eventuali malfunzionamenti o difetti delle guarnizioni o del sistema pneumatico.

Secondo una variante, le guarnizioni sono disposte adiacenti ed in serie l'una all'altra.

Secondo una forma di realizzazione, le guarnizioni sono disposte all'interno di coniugate sedi.

Secondo una forma di realizzazione, le guarnizioni sono associate ad una parete di contenimento continua e disposta intermedia tra dette guarnizioni, che segue completamente tutto lo sviluppo o profilo delle guarnizioni e che funge da barriera fisica tra di esse. In questo modo, se una delle guarnizioni non Ã ̈ dilatata, il relativo spazio di alloggiamento non sarÃ occupato dall'una o piÃ¹ guarnizioni dilatate adiacenti.

ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI

Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di una forma preferenziale di realizzazione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:

- la fig. 1 Ã ̈ una vista prospettica di una macchina di lavaggio secondo il presente trovato in una condizione di porta aperta;

- la fig. 2 Ã ̈ una vista laterale della porta di fig. 1; - la fig. 3 Ã ̈ un dettaglio ingrandito di fig. 2;

- la fig. 4 Ã ̈ una variante della macchina di fig. 1; - la fig. 5 Ã ̈ un'altra variante della macchina di fig. 1. Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni .

DESCRIZIONE DI ALCUNE FORME DI REALIZZAZIONE

Con riferimento alle figure allegate, con il riferimento numerico 10 si indica nel suo complesso una macchina di lavaggio secondo il presente trovato, utilizzabile, ad esempio ma non limitativamente, per un trattamento di pre-lavaggio, con acqua calda o fredda e/o con detergenti od altri prodotti chimici, oppure lavaggio vero e proprio, oppure anche termodÃ¬sinfezione e sterilizzazione di oggetti, quali ad esempio strumenti chirurgici, oppure strumenti da laboratorio o simili od assimilabili strumenti.

La macchina 10 comprende un involucro 12 esterno che delimita una camera 14 di lavaggio interna, cui si accede attraverso un'apertura 16, nel caso in esempio ricavata frontalmente, utilizzata per il caricamento, od inserimento, manuale od automatico, degli oggetti da lavare, in forma sfusa oppure organizzati e disposti in cesti o contenitori analoghi, detto caricamento avvenendo in genere lungo una direzione di caricamento, indicata con la lettera F in fig. 1, la quale Ã ̈ trasversale, ad esempio ortogonale, al piano di giacitura di detta apertura 16.

Nulla esclude che, pur descrivendo una macchina 10 con un'unica apertura 16 frontale, il presente trovato si possa applicare anche a macchine con aperture ricavate differentemente, quali laterali, oppure superiori, cosÃ¬ come a macchine 10 con doppia apertura, note con l'espressione "pass-through".

L'apertura 16 Ã ̈ delimitata perimetralmente da bordi periferici 20. La forma dell'apertura 16 Ã ̈ rappresentata nei disegni avente forma rettangolare, non escludendo altre forme poligonali, oppure circolari od ellittiche. La macchina 10 comprende un dispositivo di chiusura 22 atto a chiudere, ad esempio durante il ciclo di lavaggio, l'apertura 16, in modo da garantire la tenuta idraulica ed impedire perdite, fughe o trafilamenti di liquidi od altri gas pericolosi, contaminanti od aggressivi uscenti dalla camera 14 durante l'utilizzo.

Il dispositivo di chiusura 22 comprende una porta 24 selettivamente mobile tra una condizione aperta (fig. 1) ed una chiusa in cui coopera direttamente con detti bordi periferici 20.

La porta 24 Ã ̈ nel caso in esempio una porta a battente incernierata lateralmente in prossimitÃ di uno dei bordi periferici 20 dell'apertura 16 e provvista di maniglia 25 (fig. 2). Tale porta 24 puÃ² avere dimensioni importanti, ad esempio altezza di circa due metri, larghezza di circa un metro e spessore di qualche centimetro.

La porta 24 ha un corpo di chiusura 18 di forma coniugata a quella dell'apertura 16, per determinare la chiusura, che presenta perimetralmente alette di battuta 19 che cooperano con una fascia esterna di battuta 21 dell'apertura 16.

Il corpo di chiusura 18 Ã ̈ vantaggiosamente rivestito da un telaio metallico, per sopportare le condizioni fisiche e chimiche della camera 14 durante il ciclo di lavaggio.

Inoltre, secondo un aspetto del presente trovato, il dispositivo di chiusura 22 comprende una pluralitÃ di guarnizioni 26, 28 pneumatiche, nel caso in esempio due guarnizioni 26, 28 non escludendo la possibilitÃ di prevedere piÃ¹ di due guarnizioni 26, 28. Dette guarnizioni 26, 28 ai fini della sicurezza della tenuta idraulica, sono attivabili indipendentemente l'una dall 'altra.

Le guarnizioni 26, 28 sono configurate per interessare, autonomamente l'una dall'altra, tutti i bordi periferici 20 dell'apertura 16, garantendo, quando la porta 24 Ã ̈ chiusa, la tenuta idraulica.

Il corpo di chiusura 18, ed i coniugati bordi periferici 20 dell'apertura 16, hanno i vertici arrotondati (fig. 2), in modo da agevolare e rendere uniforme l'azione di spinta di dette guarnizioni 26, 28. Ciascuna di dette guarnizioni 26, 28 Ã ̈ connessa a propri mezzi pneumatici, quali ad esempio un dispositivo di collegamento ad aria compressa, 30, 32 atti ad immettere aria, od altro idoneo fluido, in pressione all'interno delle cavitÃ delle rispettive guarnizioni 26, 28 associate fluidicamente . I mezzi pneumatici 30, 32, solo schematicamente rappresentati nelle figg. 1, 4 e 5 a titolo di esempio, possono essere integrati nella macchina 10, oppure esterni ad essa.

L'immissione selettiva di fluidi in pressione nelle guarnizioni 26, 28 ad opera di detti mezzi pneumatici 30, 32, attivabile una volta che la porta 24 viene chiusa, ne determina una condizione operativa dilatata, in modo da cooperare in compressione con i bordi periferici 20 dell'apertura 16 e/o la porta 24, a seconda delle varianti come meglio spiegato nel prosieguo, e garantire, cosÃ¬, la tenuta idraulica. Secondo il presente trovato, una volta che la porta 24 Ã ̈ chiusa, entrambe le guarnizioni 26, 28 vengono dilatate, contemporaneamente od una in sequenza all'altra.

Secondo il presente trovato, dette guarnizioni 26, 28, nella condizione di porta 24 chiusa, sono disposte adiacenti ed in serie, o successione, lungo detta direzione di caricamento F, in questo modo garantendo la tenuta dall'interno verso l'esterno.

Quando Ã ̈ necessario aprire la porta 24, ad esempio a fine ciclo, od in caso di intervento straordinario, i mezzi pneumatici 30, 32 sono configurati per rilasciare la pressione del fluido presente guarnizioni 26, 28, anche in questo caso contemporaneamente od in sequenza una all'altra, in modo che le guarnizioni 26, 28 siano in una seconda condizione di riposo, non dilata, nella quale non cooperano nÃ© sostanzialmente interferiscono con i bordi periferici 20 dell'apertura 16. La seconda condizione di riposo viene ottenuta in modo sostanzialmente reversibile anche grazie al materiale elastomerico, od assimilabile, di cui sono costituite le guarnizioni 26, 28.

I mezzi pneumatici 30, 32 sono operativamente indipendenti l'uno dall'altro.

Di conseguenza, in caso di malfunzionamento di uno di detti mezzi pneumatici 30, 32, oppure di rottura, foratura od altro danneggiamento di una di dette guarnizioni 26, 28, l'altra guarnizione 26, 28 che rimane operativa potrÃ comunque assolvere alle funzioni di tenuta idraulica e quindi garantire la sicurezza della macchina 10 durante il ciclo di lavaggio, impedendo perdite, fughe o trafilamenti potenzialmente pericolosi, tossici od inquinanti e consentendo, in ogni caso, l'utilizzo della macchina senza causarne l'arresto.

Vantaggiosamente, ciascuna delle guarnizioni 26, 28 Ã ̈ configurata per provvedere autonomamente ed in maniera affidabile e sicura, nella sua condizione operativa dilatata, alle funzioni di tenuta idraulica richieste. Di conseguenza, nel caso di malfunzionamento di una guarnizione 26, 28, la rimanente guarnizione 26, 28 Ã ̈ in ogni caso adatta a garantire la tenuta idraulica.

Secondo un aspetto del presente trovato, le guarnizioni 26, 28 sono disposte all'interno di coniugate sedi 36, 38

Ad esempio, le sedi 36, 38 sono realizzate come scanalatura continue con sezione trasversale sostanzialmente ad "U".

Le guarnizioni 26, 28 e le sedi 36, 38 sono reciprocamente dimensionate in modo tale che, nella condizione operativa dilatata, le guarnizioni 26, 28 sporgano adeguatamente dalle sedi 36, 38 per realizzare la tenuta idraulica con la porta 24 chiusa, mentre nella condizione di riposo siano almeno a filo, o incluse, nell'ingombro delle sedi 36, 38.

Secondo un aspetto del presente trovato, le guarnizioni 26, 28 sono associate ad una parete, o lamina, di contenimento 34 continua e disposta intermedia tra dette guarnizioni 26, 28 e che segue completamente tutto lo sviluppo o profilo delle guarnizioni 26, 28, fungendo da barriera fisica tra di esse. CiÃ² ha il vantaggio che, nel caso una delle due guarnizioni 26, 28 non sia dilatata a seguito di un malfunzionamento o danneggiamento, l'altra guarnizione 26, 28 attiva, e quindi dilatata, non invade lo spazio di alloggiamento della guarnizione 26, 28 non dilatata adiacente.

La suddetta parete 34, considerando sempre la condizione di porta 24 chiusa Ã ̈ prevista tra una guarnizione 26, 28 e l'altra adiacente.

Le guarnizioni 26, 28 possono esser tutte montate esclusivamente sulla porta 24, oppure tutte montate esclusivamente lungo i bordi periferici 20 dell'apertura 16, oppure in parte montate sulla porta 24 ed in parte montate lungo i bordi periferici 20 dell'apertura 16.

Nella variante delle figg. 1 â€” 3, sono rappresentate due guarnizioni 26, 28 entrambe montate sulla porta 24.

In tale variante, la porta 24 presenta, lungo i bordi laterali 24a, superiore 24b ed inferiore 24c del corpo di chiusura 18, una coordinata pluralitÃ di dette sedi 36, 38 continue, nel caso in esempio in numero di due, per alloggiare ciascuna al suo interno una relativa guarnizione 26, 28. Tali sedi 36, 38, ricavate in serie parallelamente l'una all'altra, si sviluppano lungo tutto il profilo perimetrale della porta 24.

Inoltre, secondo un aspetto del trovato, ciascuna sede 36, 38 Ã ̈ separata dall'una o piÃ¹ sedi 36, 38 adiacenti da una corrispondente di dette pareti di contenimento 34. Nelle figg. 1 â€” 3 Ã ̈ rappresentata, come esempio, un'unica parete 34 che separa le due sedi 36, 38 in cui sono alloggiate le corrispondenti guarnizioni 26, 28. Nel caso di specie, tali una o piÃ¹ pareti 34 possono essere realizzate in corpo unico con la porta 24. Le pareti 34 possono essere realizzate in metallo, od altri materiali, preferibilmente con una adeguata resistenza meccanica per sopportare la spinta in compressione delle guarnizioni 26, 28.

Nella variante di fig. 4, viene rappresenta la soluzione in cui le due guarnizioni 26, 28 sono entrambe montate lungo i bordi periferici 20 dell'apertura 16. In tale variante, si prevede di ricavare entrambe le sedi 36, 38 lungo i bordi periferici 20 dell'apertura 16.

Nella variante di fig. 5, viene rappresenta la soluzione in cui almeno una guarnizione 26 Ã ̈ montata sulla porta 24 ed almeno un'altra guarnizione 28 Ã ̈ montata lungo i bordi periferici 20 dell'apertura 16. In tale variante, si prevede di ricavare almeno una sede 36 sulla porta 24, per accogliere una guarnizione 26, ed almeno un'altra sede 38 lungo i bordi periferici 20 dell'apertura 16, per accogliere l'altra guarnizione 38. Nella variante di figg. 1 â€” 3, i mezzi pneumatici 30, 32 sono connessi alle guarnizioni 26, 28 previste sulla porta 24 mediante collegamenti flessibili 35, per adattarsi al movimento rotatorio della porta 24 in apertura e chiusura. Un'analoga soluzione, opportunamente adattata, puÃ² essere prevista per la variante di fig. 4.

Inoltre, nella soluzione illustrata in esempio nelle figg. 1 â€” 3, valendo anche per le varianti delle figg. 4 e 5, le guarnizioni 26, 28 possono presentare elementi di attrito 31, quali rilievi, zigrinature o simili, che si sviluppano lungo il profilo delle guarnizioni 26, 28 ed agevolano meccanicamente la tenuta idraulica, fungendo da mezzi di presa per la cooperazione tra porta 24 e bordi periferici 20 dell'apertura 16.

Claims

RIVENDICAZ IONI 1. Macchina di lavaggio per oggetti, comprendente una camera (14) di lavaggio interna, cui si accede attraverso un'apertura (16) associata ad un dispositivo di chiusura (22) comprendente una porta (24) cooperante con bordi periferici (20) che delimitano detta apertura (16), caratterizzata dal fatto che detto dispositivo di chiusura (22) comprende una pluralitÃ di guarnizioni (26, 28) pneumatiche, ciascuna delle quali Ã ̈ connessa a propri mezzi pneumatici (30, 32), operativamente indipendenti l'uno dall'altro ed atti ad immettere un fluido in pressione all'interno delle rispettive guarnizioni (26, 28) determinandone selettivamente una condizione operativa dilatata per realizzare la tenuta idraulica.
2. Macchina di lavaggio come nella rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che le guarnizioni (26, 28) sono disposte adiacenti ed in serie l'una all'altra.
3. Macchina di lavaggio come nella rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che le guarnizioni (26, 28) sono disposte all'interno di coniugate sedi (36, 38).
4. Macchina di lavaggio come nella rivendicazione 1, 2 o 3, caratterizzata dal fatto che le guarnizioni (26, 28) sono associate ad una parete di contenimento (34) continua e disposta intermedia tra dette guarnizioni (26, 28) che segue completamente tutto lo sviluppo o profilo delle guarnizioni (26, 28) e che funge da barriera fisica tra di esse.
5. Macchina di lavaggio come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che le guarnizioni (26, 28) sono montate sulla porta (24).
6. Macchina di lavaggio come nelle rivendicazioni 3 e 5, caratterizzata dal fatto che le sedi (36, 38) sono ricavate sulla porta (24).
7. Macchina di lavaggio come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 4, caratterizzata dal fatto che le guarnizioni (26, 28) sono montate lungo i bordi periferici (20) dell'apertura (16).
8. Macchina di lavaggio come nelle rivendicazioni 3 e 7, caratterizzata dal fatto che le sedi (36, 38) sono ricavate lungo i bordi periferici (20) dell'apertura (16).
9. Macchina di lavaggio come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 4, caratterizzata dal fatto che comprende una o piÃ¹ guarnizioni (26, 28) montate sulla porta (24) ed una o piÃ¹ guarnizioni (26, 28) montate lungo i bordi periferici (20) dell'apertura (16).