IT201600113717A1 - Gruppo di chiusura per una macchina di trattamento di oggetti, in particolare di lavaggio, termodisinfezione e/o sterilizzazione di oggetti e macchina di trattamento di oggetti, in particolare di lavaggio, termodisinfezione e/o sterilizzazione di oggetti comprendente detto gruppo di chiusura - Google Patents

Gruppo di chiusura per una macchina di trattamento di oggetti, in particolare di lavaggio, termodisinfezione e/o sterilizzazione di oggetti e macchina di trattamento di oggetti, in particolare di lavaggio, termodisinfezione e/o sterilizzazione di oggetti comprendente detto gruppo di chiusura

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IT201600113717A1
IT201600113717A1 IT102016000113717A IT201600113717A IT201600113717A1 IT 201600113717 A1 IT201600113717 A1 IT 201600113717A1 IT 102016000113717 A IT102016000113717 A IT 102016000113717A IT 201600113717 A IT201600113717 A IT 201600113717A IT 201600113717 A1 IT201600113717 A1 IT 201600113717A1
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IT
Italy
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closing
flap door
safety device
door
rotation
Prior art date
Application number
IT102016000113717A
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English (en)
Inventor
Ivone Capovilla
Original Assignee
Steelco Spa
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Publication date
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    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05FDEVICES FOR MOVING WINGS INTO OPEN OR CLOSED POSITION; CHECKS FOR WINGS; WING FITTINGS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR, CONCERNED WITH THE FUNCTIONING OF THE WING
    • E05F15/00Power-operated mechanisms for wings
    • E05F15/60Power-operated mechanisms for wings using electrical actuators
    • E05F15/603Power-operated mechanisms for wings using electrical actuators using rotary electromotors
    • E05F15/611Power-operated mechanisms for wings using electrical actuators using rotary electromotors for swinging wings
    • E05F15/63Power-operated mechanisms for wings using electrical actuators using rotary electromotors for swinging wings operated by swinging arms
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05FDEVICES FOR MOVING WINGS INTO OPEN OR CLOSED POSITION; CHECKS FOR WINGS; WING FITTINGS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR, CONCERNED WITH THE FUNCTIONING OF THE WING
    • E05F15/00Power-operated mechanisms for wings
    • E05F15/40Safety devices, e.g. detection of obstructions or end positions
    • E05F15/41Detection by monitoring transmitted force or torque; Safety couplings with activation dependent upon torque or force, e.g. slip couplings

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  • Apparatus For Disinfection Or Sterilisation (AREA)

Description

"GRUPPO DI CHIUSURA PER UNA MACCHINA DI TRATTAMENTO DI OGGETTI, IN PARTICOLARE DI LAVAGGIO, TERMODISINFEZIONE E/O STERILIZZAZIONE DI OGGETTI E MACCHINA DI TRATTAMENTO DI OGGETTI, IN PARTICOLARE DI LAVAGGIO, TERMODISINFEZIONE E/O STERILIZZAZIONE DI OGGETTI COMPRENDENTE DETTO GRUPPO DI CHIUSURA"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce ad un gruppo di chiusura provvisto di una porta a ribalta, in particolare una porta a ribalta motorizzata ed atta a ruotare in apertura o in chiusura per consentire o impedire l’accesso ad un vano, ad esempio il vano, o camera, di una macchina di trattamento di oggetti in ambito sanitario, medicale o simili.
Il presente trovato si riferisce altresì ad una macchina di trattamento di oggetti, in particolare di lavaggio, termodisinfezione e/o sterilizzazione di oggetti comprendente la summenzionata porta a ribalta.
Con il termine trattamento si possono intendere “nel loro complesso”, sia operazioni di pre-trattamento degli oggetti, tipo pre-lavaggio, con acqua calda o fredda e/o con detergenti od altri prodotti chimici, sia operazioni di lavaggio vero e proprio, sia operazioni di asciugatura.
Vengono altresì comprese nello stesso termine “trattamento” anche operazioni di termodisinfezione, ad esempio sterilizzazione, e di decontaminazione a mezzo di sostanze decontaminanti particolarmente aggressive e pericolose, detergenti e/o agenti chimici, quali ad esempio acido peracetico.
Esemplificativamente, gli oggetti che possono essere trattati nella macchina di trattamento di cui si discute possono essere strumenti utilizzati in ambito sanitario, in laboratorio, per analisi o per la ricerca, strumenti utilizzati nel settore farmaceutico, oppure strumenti del settore medicale, strumenti chirurgici o simili od assimilabili strumenti, senza escludere, tuttavia, T applicazione del presente trovato al trattamento di oggetti in generale.
STATO DELLA TECNICA
E noto realizzare macchine per il trattamento di oggetti, ad esempio lavaggio, termodisinfezione e/o sterilizzazione di oggetti, che sono provviste di una camera di trattamento il cui accesso, per consentire il carico degli oggetti da trattare e lo scarico degli oggetti trattati, può avvenire mediante porte a ribalta.
Tali porte a ribalta possono essere motorizzate e, in genere, comprendono una coppia di interruttori, ad esempio “microswitch”, vale a dire un primo microswitch di arresto dell’apertura della porta, ed un secondo microswitch di arresto della chiusura della porta.
Determinate macchine di trattamento di oggetti, ad esempio le macchine di termodisinfezione di oggetti, inoltre, sono provviste di almeno una guarnizione che viene posta in corrispondenza del perimetro dell’apertura di accesso alla camera. Tale guarnizione necessita, per il corretto funzionamento, di una certa pressione da parte della porta durante la chiusura, in modo da garantire la necessaria sigillatura della camera di trattamento.
Le porte a ribalta motorizzate, pertanto, devono essere dotate di un motore sufficientemente potente da garantire un’efficace chiusura della camera di trattamento, quindi da garantire un’adeguata pressione della guarnizione durante la chiusura.
Tali porte a ribalta motorizzate, tuttavia, sono normalmente prive di sistemi di sicurezza, che, ad esempio, arrestino automaticamente la chiusura della porta nel caso in cui, ad esempio, l’operatore preposto al caricamento degli oggetti ponga inavvertitamente un arto, o parte di un arto, tra lo sportello della porta in chiusura e l’apertura di accesso durante la fase di chiusura della porta.
Tale situazione potrebbe rivelarsi estremamente pericolosa per l’operatore, data la tipologia di motorizzazione, discussa sopra, di cui è dotata la porta in modo da garantire alla camera di trattamento la dovuta sigillatura.
La mancanza di sistemi di sicurezza che in qualche modo arrestino la chiusura della porta e quindi il motore di azionamento, può rivelarsi inoltre dannosa anche per eventuali oggetti che, inavvertitamente, si trovino tra lo sportello della porta in chiusura e l’apertura di accesso, e può rivelarsi dannosa, inoltre, anche per il motore stesso, che continua ad azionare la porta in chiusura nonostante la presenza di un ostacolo o, in generale, di un’interferenza.
Altre limitazioni e svantaggi di soluzioni e tecnologie convenzionali saranno chiare ad una persona esperta del ramo a seguito della lettura della rimanente parte della presente descrizione con riferimento ai disegni ed alla descrizione delle forme di realizzazione che seguono, sebbene si intenda che la descrizione dello stato della tecnica correlato alla presente descrizione non debba essere considerata un’ammissione che quanto qui descritto sia già noto dallo stato della tecnica anteriore. Esiste pertanto la necessità di realizzare un gruppo di chiusura per una macchina di trattamento di oggetti, in particolare di lavaggio, termodisinfezione e/o sterilizzazione di oggetti, ed una macchina di trattamento di oggetti, in particolare di lavaggio, termodisinfezione e/o sterilizzazione di oggetti comprendente detto gruppo di chiusura, che possano superare almeno uno degli inconvenienti della tecnica nota.
In particolare, pertanto, uno scopo del presente trovato è quello di realizzare un gruppo di chiusura provvisto di un efficace ed automatico dispositivo di sicurezza che garantisca almeno l’arresto del motore associato alla porta a ribalta nel caso che vi sia un’interferenza tra lo sportello della porta in chiusura e l’apertura accessibile mediante tale porta a ribalta.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di realizzare un gruppo di chiusura particolarmente adatto all’utilizzo in macchine di trattamento di oggetti in ambito sanitario, medicale o simili, ad esempio per trattamenti di lavaggio, termodisinfezione e/o sterilizzazione di oggetti.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di realizzare un gruppo di chiusura che garantisca, comunque, il mantenimento di una certa forza di chiusura della porta a ribalta, in modo che, in particolare, la porta stessa eserciti un’opportuna pressione sul telaio perimetrale dell’ apertura a cui è associata.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello realizzare una macchina di trattamento di oggetti, ad esempio lavaggio, termodisinfezione e/o sterilizzazione di oggetti, provvista di un efficace e sicuro gruppo di chiusura con porta a ribalta.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato è espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti, mentre le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell’idea di soluzione principale.
In accordo con i suddetti scopi, forme di realizzazione si riferiscono ad un gruppo di chiusura per una macchina di trattamento di oggetti, in particolare di lavaggio, termodisinfezione e/o sterilizzazione di oggetti. Il gruppo di chiusura comprende una porta a ribalta, mezzi di azionamento automatici di apertura e chiusura di detta porta a ribalta ed almeno un elemento di comando configurato per determinare avvio e arresto di tali mezzi di azionamento.
Secondo una forma di realizzazione, il gruppo di chiusura comprende un dispositivo di sicurezza collegato a detta porta a ribalta mediante almeno un elemento di aggancio amovibile; tale dispositivo di sicurezza è configurato per cooperare con tale elemento di comando di tali mezzi di azionamento ed è configurato per separare automaticamente tale elemento di aggancio da tale porta a ribalta almeno nel caso in cui si presenti un’interferenza od ostacolo alla rotazione di chiusura della porta a ribalta, cioè durante la rotazione di chiusura della porta a ribalta, e per variare lo stato di tale elemento di comando in modo da controllare detti mezzi di azionamento ed effettuare almeno Γ interruzione o Γ inversione della rotazione di chiusura della porta a ribalta.
Secondo un ulteriore aspetto del trovato, il dispositivo di sicurezza è provvisto di almeno un elemento elastico configurato per agire in contrasto con il suddetto elemento di aggancio amovibile e configurato per consentire l’interazione di tale dispositivo di sicurezza con il suddetto elemento di comando.
In forme di realizzazione, l’elemento di aggancio è configurato per impegnarsi, almeno per la fase di chiusura della porta a ribalta, con un perno di rotazione associato alla porta a ribalta e alloggiabile in almeno una relativa sede ricavata in tale dispositivo di sicurezza.
Il dispositivo di sicurezza può comprendere almeno un braccio mobile, sul quale è ricavato il summenzionato elemento di aggancio, provvisto di un perno di rotazione per passare dalla posizione di collegamento con la porta a ribalta alla posizione di interazione con l’elemento di comando, e viceversa.
Il dispositivo di sicurezza può comprendere un ulteriore braccio di alloggiamento di tale perno di rotazione; tali ulteriore braccio e braccio mobile del dispositivo di sicurezza possono essere distanziati l’uno dall’altro in modo variabile mediante tale elemento elastico.
In forme di realizzazione, il gruppo di chiusura può comprendere un elemento di blocco del funzionamento di tale dispositivo di sicurezza; tale elemento di blocco è configurato per entrare in azione dopo un certo angolo di chiusura della porta a ribalta.
Preferibilmente, il suddetto angolo di chiusura può essere compreso tra circa 0° e circa 10° rispetto ad una direzione di chiusura della porta a ribalta.
Tale elemento di blocco può essere configurato per inserirsi tra i suddetti ulteriore braccio e braccio mobile del dispositivo di sicurezza e bloccarne la distanza reciproca.
In possibili forme di realizzazione, il suddetto gruppo di chiusura può comprendere una guida di inserimento del perno di rotazione.
Un ulteriore oggetto del trovato è una macchina di trattamento di oggetti, in particolare di lavaggio, termodisinfezione e/o sterilizzazione di oggetti, comprendente una camera di trattamento, provvista di un’apertura di accesso, ed un gruppo di chiusura di detta apertura, comprendente una porta a ribalta, mezzi di azionamento automatici di tale porta a ribalta ed almeno un elemento di comando configurato per determinare avvio e arresto di tali mezzi di azionamento.
Secondo una forma di realizzazione, il suddetto gruppo di chiusura comprende un dispositivo di sicurezza collegato alla porta a ribalta mediante almeno un elemento di aggancio amovibile e configurato per cooperare con il suddetto elemento di comando; tale dispositivo di sicurezza è configurato per separare automaticamente l’elemento di aggancio da tale porta a ribalta almeno nel caso si presenti un’interferenza od ostacolo alla rotazione di chiusura della porta a ribalta e per variare lo stato di tale elemento di comando in modo da controllare i mezzi di azionamento ed effettuare almeno l’interruzione o l’inversione della rotazione di chiusura della porta a ribalta.
Questi ed altri aspetti, caratteristiche e vantaggi della presente divulgazione saranno meglio compresi con riferimento alla seguente descrizione, alle tavole di disegno e alle annesse rivendicazioni. Le tavole di disegno, che sono integrate e facenti parte della presente descrizione, illustrano alcune forme di realizzazione del presente oggetto e, unitamente alla descrizione, si propongono di descrivere i principi della divulgazione.
I vari aspetti e caratteristiche descritte nella presente descrizione possono essere applicati individualmente, dove possibile. Questi aspetti individuali, ad esempio aspetti e caratteristiche presenti nella descrizione oppure nelle rivendicazioni dipendenti allegate, possono essere oggetto di domande divisionali.
Si fa notare che qualsiasi aspetto o caratteristica che si trovi essere già nota durante la procedura di brevettazione si intende non essere rivendicata ed essere l’oggetto di un disclaimer.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di forme di realizzazione, fomite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 è una vista schematica in assonometria di una macchina di trattamento di oggetti, in particolare lavaggio, termodisinfezione e/o sterilizzazione di oggetti, dotata di un gruppo di chiusura con porta a ribalta secondo forme di realizzazione qui descritte;
- la fig. 2 è una vista in elevazione laterale del gruppo di chiusura con la porta a ribalta motorizzata, illustrata in una prima posizione di chiusura; - la fig. 3 è una vista in elevazione laterale del gruppo di chiusura con la porta a ribalta in una seconda posizione di chiusura;
- la fig. 4 è una vista in elevazione laterale del gruppo di chiusura con la porta a ribalta al termine della fase di chiusura.
Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.
DESCRIZIONE DI FORME DI REALIZZAZIONE
Si farà ora riferimento nel dettaglio alle varie forme di realizzazione del trovato, delle quali uno o più esempi sono illustrati nelle figure allegate. Ciascun esempio è fornito a titolo di illustrazione del trovato e non è inteso come una limitazione dello stesso. Ad esempio, le caratteristiche illustrate o descritte in quanto facenti parte di una forma di realizzazione potranno essere adottate su, o in associazione con, altre forme di realizzazione per produrre un’ulteriore forma di realizzazione. Resta inteso che il presente trovato sarà comprensivo di tali modifiche e varianti.
Prima di descrivere le forme di realizzazione, si chiarisce, inoltre, che la presente descrizione non è limitata nella sua applicazione ai dettagli costruttivi e di disposizione dei componenti come descritti nella seguente descrizione utilizzando le figure allegate. La presente descrizione può prevedere altre forme di realizzazione ed essere realizzata o messa in pratica in altri svariati modi. Inoltre, si chiarisce che la fraseologia e terminologia qui utilizzata è a fini descrittivi e non deve essere considerata come limitante.
Con riferimento ai disegni allegati, forme di realizzazione qui descritte si riferiscono ad un gruppo di chiusura 10 e ad una macchina di trattamento 40 di oggetti, ad esempio di lavaggio, termodisinfezione, sterilizzazione o altro, comprende una camera 11 di trattamento provvista di un’apertura 12 di accesso, che può essere aperta o chiusa da un gruppo di chiusura 10 provvisto di una porta a ribalta 13. La porta a ribalta 13 tipicamente è configurata per effettuare un movimento di rotazione in chiusura RI o apertura R2 (si vedano ad esempio figg. 2 e 3).
In corrispondenza deH’apertura 12 di accesso, lungo il bordo, è normalmente posizionata una guarnizione, non visibile nelle figure, di sigillatura della camera 11 di trattamento, atta a cooperare con la porta a ribalta 13 una volta che quest’ultima è stata correttamente chiusa. Nella tipologia di macchine di trattamento 40 di cui si discute, tale guarnizione è solitamente una guarnizione gonfiabile con aria od altro fluido compresso, cioè è una guarnizione in pressione, che generalmente può essere disposta lungo il telaio perimetrale deiranertura 12 contro cui va in battuta la porta a ribalta 13 quando chiusa.
Il gruppo di chiusura 10 comprende opportuni mezzi di azionamento 14, 15 automatici per consentire di passare da una posizione di apertura ad una posizione di chiusura e viceversa della porta a ribalta 13.
Una posizione di completa apertura della porta a ribalta 13 è rappresentata ad esempio dalla linea retta A, in tratteggio nelle flgg. 2, 3 e 4, che individua un piano di apertura della porta a ribalta 13.
Una posizione di completa chiusura della porta a ribalta 13 è rappresentata ad esempio dalla linea retta C, in tratteggio nelle figg. 2, 3 e 4, che individua un piano di chiusura della porta a ribalta 13 e corrisponde anche alla posizione di fig. 1.
Il gruppo di chiusura 10 comprende almeno un elemento di comando, ad esempio un interruttore, 37 configurato per determinare avvio e arresto di detti mezzi di azionamento 14, 15.
II gruppo di chiusura 10 comprende, inoltre, un dispositivo di sicurezza 27 collegato a detta porta a ribalta 13 mediante almeno un elemento di aggancio 33 amovibile.
Il suddetto dispositivo di sicurezza 27 è configurato per cooperare con il suddetto elemento di comando, o interruttore, 37 dei mezzi di azionamento 14, 15 ed è configurato per separare automaticamente il suddetto elemento di aggancio 33 dalla porta a ribalta 13 almeno nel caso che un’interferenza od ostacolo M, ad esempio una mano di operatore, si presenti durante la rotazione RI di chiusura della porta a ribalta 13 e per variare lo stato dell’elemento di comando, o interruttore, 37 in modo da controllare i suddetti mezzi di azionamento 14, 45 ed effettuare almeno Γ interruzione o l’inversione della rotazione di chiusura RI della porta a ribalta 13.
In possibili implementazioni, i mezzi di azionamento 14, 15 per determinare apertura o chiusura della porta a ribalta 13 possono essere ad esempio un motore 14, o motoridutttore, associato ad un attuatore 15 provvisto di un cilindro 16 e di uno stelo 17, mobile in tale cilindro 16.
In possibili implementazioni, il motore 14 e l’attuatore 15 sono supportati in modo ruotabile mediante un perno 18 di rotazione alloggiato in una piastra di supporto 19.
In possibili implementazioni, tale piastra di supporto 19 è fissata sulla superficie 20 di un vano servizi 21 posizionato sotto alla camera 11 di trattamento.
In possibili implementazioni, la porta a ribalta 13 comprende un perno 22 collegato ad una leva 23, associata allo stelo 17 dell’ attuatore 15 mediante un perno 25 di rotazione.
In possibili implementazioni, alle leva 23 potranno essere associati elementi elastici, non illustrati nelle figure e collegati in prossimità della base dell’ attuatore 15.
Sul lato opposto rispetto alla leva 23, il perno 22 può essere collegato ad un ulteriore leva 26, atta a cooperare con due interruttori di fine corsa, non visibili nelle figure: un primo interruttore di arresto dell’apertura della porta a ribalta 13 ed un secondo interruttore di arresto della chiusura della porta a ribalta 13. Ad esempio, il perno 25 può essere associato al summenzionato dispositivo di sicurezza 27.
In possibili implementazioni, il dispositivo di sicurezza 27 comprende un primo braccio 28 ed un secondo braccio 29, o braccio mobile. Inoltre, il dispositivo di sicurezza 27 comprende il succitato elemento di aggancio 33, in particolare associato al secondo braccio 29, come descritto in dettaglio nel prosieguo.
Il primo braccio 28 sostanzialmente può essere allineato all’attuatore 15 e può comprendere una sede 34 di alloggiamento del perno 25.
Tale braccio 28 comprende un’ulteriore guida 30 di eventuale alloggiamento del perno 25, nel caso di apertura della porta a ribalta 13. Tale guida 30 di alloggiamento del perno 25 è posta in sequenza alla suddetta sede 34.
Il secondo braccio 29 è configurato per cooperare in battuta con l’elemento di comando, o interruttore, 37, in particolare con un elemento mobile 36 di quest’ultimo, come descritto in dettaglio nel prosieguo.
Inoltre, il secondo braccio 29 comprende un perno 3 1 di rotazione ed un elemento elastico 32 posizionato tra esso ed il primo braccio 28.
Tale elemento elastico 32, nella situazione di fig. 2, è sottoposto ad una certa tensione e tenderebbe ad avvicinare il secondo braccio 29 al primo braccio 28, mediante rotazione di tale secondo braccio 29 attorno al perno 31 di rotazione.
Tale avvicinamento dei bracci 28 e 29, ed il conseguente rilassamento dell’elemento elastico 32, è impedito dal fatto che il secondo braccio 29 presenta il summenzionato elemento di aggancio 33, il quale è atto ad impegnarsi con il perno 25, in modo da mantenersi nelle posizioni illustrate in fig. 2 e fig. 4, cioè posizioni di normale funzionamento della porta a ribalta 13.
L’avvicinamento dei bracci 28 e 29 in seguito all’azione dell’elemento elastico 32 determinerebbe la separazione automatica dell’elemento di aggancio 33 dal perno 25 associato alla porta a ribalta 13.
L’elemento di aggancio 33, quindi, sostanzialmente, consente un collegamento amovibile del dispositivo di sicurezza 27 con la porta a ribalta 13.
In possibili implementazioni, il secondo braccio 29 comprende inoltre una porzione 35 atta ad andare in battuta contro l’elemento mobile 36 dell’elemento di comando, o interruttore, 37.
Tale porzione 35 è posizionata in una posizione del braccio 29 diametralmente opposta rispetto alla porzione di impegno di detto braccio 29 con l’elemento elastico 32.
Tale elemento di comando, o interruttore, 37 è associato al motore 14 e quindi, come vedremo, può determinarne Tarresto di tale motore 14 ed, eventualmente, l’inversione del moto dello stesso.
L’attuatore 15 comprende inoltre un elemento 24 di blocco della posizione reciproca dei bracci 28 e 29.
Supponiamo che la porta a ribalta 13 debba essere portata da una posizione di apertura, linea A, ad una posizione di chiusura, linea C.
Mediante azionamento del motore 14, l’attuatore 15 richiama lo stelo 17 alTintemo del cilindro 16, si veda fig. 2.
Il richiamo dello stelo 17 dell’attuatore 15 determina una rotazione RI della porta a ribalta 13 verso la posizione di chiusura, mediante rotazione delle leve 23 e 26 associate attorno al perno 25, correttamente alloggiato nella sede 34 del braccio 28.
L’abbassamento del perno 25 determina una rotazione della leva 23 e indirettamente della leva 26 nel lato opposto rispetto all’apertura 12, e quindi determina la rotazione RI della porta a ribalta 13 attorno al perno 22, in modo da portarsi verso la posizione di chiusura (si vedano ad esempio figg. 1 e 2).
Durante una normale operazione di chiusura, inoltre, l’elemento di aggancio 33 è correttamente posizionato sul perno 25, in modo da mantenere distanziati i bracci 28 e 29 del dispositivo di sicurezza 27 e, quindi, in modo che l’elemento di comando, o interruttore, 37 rimanga, correttamente, nello stato iniziale, ad esempio in posizione di apertura. Durante la normale operazione di chiusura, inoltre, anche il gruppo motore 14 e attuatore 15 ruota in direzione RI attorno al perno 18.
Se non vi sono interferenze durante tale operazione di chiusura, la porta a ribalta 13 giunge nella posizione di completa chiusura di fig. 4, nella quale, come si vede, il perno 25 di rotazione è rimasto normalmente posizionato nella sede 34 del braccio 28 e l’elemento di aggancio 33 è correttamente impegnato con detto perno 25.
Nel caso invece, durante l’operazione di chiusura della porta a ribalta 13, vi sia un’interferenza od ostacolo M che si frappone tra l’anta della porta e ribalta 13 e l’apertura 12 della camera 11, ad esempio la mano o parte di una mano di un operatore, si veda fig. 3, la porta a ribalta 13 trova un impedimento nel continuare la rotazione RI, mentre Γ attuatore 15 continua tale rotazione RI attorno al perno 18.
L’interferenza, anche se sostanzialmente istantanea o di durata estremamente limitata, determina pertanto in arresto
della rotazione RI della porta a ribalta 13, quindi il perno 25, associato alla leva 23, abbandona la sede 34 e, soprattutto, si disimpegna dall’elemento di aggancio 33 del braccio 29.
Come detto in precedenza, l’elemento elastico 32 è in tensione e tende ad avvicinare reciprocamente i due bracci 28 e 29, quindi, appena l’elemento di aggancio 33 è svincolato dal perno 25, tale braccio 29 ruota attorno al perno 31 fino a quando l’elemento elastico 32 si porta in posizione di riposo, cioè, nella configurazione di fig. 3.
La rotazione del braccio 29 attorno al perno 31 determina che la porzione 35 del braccio 29, cooperante con l’elemento mobile 36 dell’elemento di comando, o interruttore, 37, vari lo stato di tale elemento di comando, o interruttore, 37, portandolo ad esempio in una posizione di chiusura.
L’attuazione, in particolare ad esempio la chiusura, dell’elemento di comando, o interruttore, 37, o comunque il suo cambiamento di stato rispetto al normale funzionamento della porta a ribalta 13, determina il controllo del motore 14 e quindi dell’attuatore 15 ai fini di arrestare o invertire la rotazione di chiusura RI della porta a ribalta 13.
Come detto, l’elemento di comando, o interruttore, 37 potrebbe comandare l’arresto od anche l’inversione del moto del motore 14 e quindi, in definitiva, un’operazione di apertura motorizzata della porta a ribalta 13, cioè una rotazione R2.
In questo esempio, l’elemento mobile 36 è configurato per interagire direttamente con la porzione 35 del braccio 29, ma, naturalmente, potrebbe essere prevista una diversa disposizion^ dell’elemento mobile 36, ad esempio prevedere che, nel normale funzionamento della porta a ribalta 13, tale elemento mobile 36 e tale porzione 35 non siano in contatto reciproco.
Similmente, sarebbe possibile prevedere che l’elemento di comando, o interruttore, 37 sia normalmente chiuso e che il secondo braccio 29 del dispositivo di sicurezza 27, attraverso la porzione 35, cooperi con tale elemento di comando, o interruttore, 37 per portarlo in una posizione di apertura, quindi per determinarne un cambiamento di stato che comandi Γ arresto e l’eventuale inversione del moto del motore 14.
L’interferenza od ostacolo M con l’anta della porta a ribalta 13 potrebbe essere di altro tipo, quindi invece che una mano o parte di una mano di un operatore, l’interferenza od ostacolo potrebbe essere ad esempio un qualsiasi oggetto o altro.
Come detto in premessa, la porta a ribalta 13, preferibilmente, è configurata per esercitare una certa forza sulla guarnizione in pressione, non illustrata nelle figure, posta ad esempio lungo il telaio perimetrale dell’apertura 12 contro cui va in battuta la porta a ribalta 13 in chiusura, per controbilanciare la pressione esercitata dalla guarnizione stessa.
A tale scopo, quando la porta a ribalta 13 ha raggiunto un certo grado di chiusura, cioè quando la porta a ribalta 13 è inclinata rispetto alla direzione verticale di un angolo a compreso tra circa 0° e circa 10°, fig.
4, l’abbassamento dello stelo 17 determina l’impegno dei bracci 28 e 29 nell’elemento 24 di blocco, che ne impedisce qualsiasi avvicinamento reciproco.
Sostanzialmente, quindi, quando la porta a ribalta 13 si sta chiudendo, superata una certa inclinazione, i bracci 28 e 29 risulteranno impegnati nell’elemento 24 di blocco, quindi viene impedito al dispositivo di sicurezza 27, in questa fase, di entrare in azione, in quanto, per tale angolo a, si presume che non sia più possibile alcuna interferenza con la chiusura della porta a ribalta 13.
La funzione di tale elemento 24 di blocco è quindi sostanzialmente impedire al dispositivo di sicurezza 27 di entrare in azione nella fase finale di chiusura della porta a ribalta 13, nella quale il motore 14 deve garantire, attraverso l’attuatore 15, una certa spinta in chiusura, in modo che la porta a ribalta 13 eserciti un’opportuna pressione sull’apertura 12. Come detto, infatti, il presente gruppo di chiusura 10 provvisto di porta a ribalta 13 e dispositivo di sicurezza 27, si rivela particolarmente vantaggioso nell’applicazione ad una macchina di trattamento di oggetti in ambito sanitario, medicale o simili, quale ad esempio una macchina di lavaggio, termodisinfezione e/o sterilizzazione di oggetti.
E chiaro che al gruppo di chiusura fin qui descritto possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall’ambito del presente trovato.
E anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz’altro realizzare molte altre forme equivalenti di gruppo di chiusura, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell’ambito di protezione da esse definito.
Nelle rivendicazioni che seguono, i riferimenti tra parentesi hanno il solo scopo di facilitare la lettura e non devono essere considerati come fatori limitativi per quanto atiene all’ambito di protezione soteso nelle specifiche rivendicazioni.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Gruppo di chiusura per una macchina di trattamento di oggetti, in particolare di lavaggio, termodisinfezione e/o sterilizzazione di oggetti, caratterizzato dal fatto che detto gruppo di chiusura comprende una porta a ribalta (13), mezzi di azionamento (14, 15) automatici di apertura e chiusura di detta porta a ribalta (13), almeno un elemento di comando (37) configurato per determinare avvio e arresto di detti mezzi di azionamento (14, 15), ed un dispositivo di sicurezza (27) collegato a detta porta a ribalta (13) mediante almeno un elemento di aggancio (33) amovibile, detto dispositivo di sicurezza (27) essendo configurato per cooperare con detto elemento di comando (37) di detti mezzi di azionamento (14, 15) ed essendo configurato per separare automaticamente detto elemento di aggancio (33) da detta porta a ribalta (13) almeno nel caso che si presenti un’interferenza od ostacolo (M) alla rotazione (RI) di chiusura della porta a ribalta (13) e per variare lo stato di detto elemento di comando (37) in modo da controllare detti mezzi di azionamento (14, 15) ed effettuare almeno l’interruzione o l’inversione della rotazione di chiusura (RI) di detta porta a ribalta (13).
  2. 2. Gruppo di chiusura secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo di sicurezza (27) è provvisto di almeno un elemento elastico (32) configurato per agire in contrasto con detto elemento di aggancio (33) amovibile e configurato per consentire l’interazione di detto dispositivo di sicurezza (27) con detto elemento di comando (37).
  3. 3. Gruppo di chiusura secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detto elemento di aggancio (33) è configurato per impegnarsi, almeno per la fase di chiusura di detta porta a ribalta (13), con un perno (25) di rotazione associato a detta porta a ribalta (13) e alloggiabile in almeno una relativa sede (34) ricavata in detto dispositivo di sicurezza (27).
  4. 4. Gruppo di chiusura secondo una qualsivoglia delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo di sicurezza (27) comprende almeno un braccio mobile (29) sul quale è ricavato detto elemento di aggancio (33) e provvisto di un perno (31) di rotazione per passare dalla posizione di collegamento con detta porta a ribalta (13) alla posizione di interazione con detto elemento di comando (37) e viceversa.
  5. 5. Gruppo di chiusura secondo le rivendicazione 2, 3 e 4, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo di sicurezza (27) comprende un ulteriore braccio (28) di alloggiamento di detto perno (25) di rotazione, detti ulteriore braccio (28) e braccio mobile (29) di detto dispositivo di sicurezza (27) essendo distanziati l’uno dall’altro in modo variabile mediante detto elemento elastico (32).
  6. 6. Gruppo di chiusura secondo una qualsivoglia delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detto gruppo di chiusura comprende un elemento (24) di blocco del funzionamento di detto dispositivo di sicurezza (27), detto elemento (24) di blocco essendo configurato per entrare in azione dopo un certo angolo (a) di chiusura di detta porta a ribalta (13).
  7. 7. Gruppo di chiusura secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che deto angolo (a) di chiusura è compreso tra circa 0° e circa 10° rispeto ad una direzione (C) di chiusura della porta a ribalta (13).
  8. 8. Gruppo di chiusura secondo le rivendicazioni 5 e 6 o 5 e 7, caratterizzato dal fatto che deto elemento (24) di blocco è configurato per inserirsi tra deti ulteriore braccio (28) e braccio mobile (29) di deto dispositivo di sicurezza (27) e a bloccarne la distanza reciproca.
  9. 9. Gruppo di chiusura secondo una qualsivoglia delle rivendicazioni 3, 5 o 8, caratterizzato dal fatto che detto gruppo di chiusura comprende una guida (30) di inserimento di deto perno (25) di rotazione.
  10. 10. Macchina di tratamento di oggeti, in particolare di lavaggio, termodisinfezione e/o sterilizzazione di oggeti, caratterizzata dal fatto che deta macchina di tratamento comprende una camera (11) di tratamento, provvista di un’apertura (12) di accesso, ed un gruppo di chiusura (10) di deta apertura (12) comprendente una porta a ribalta (13), mezzi di azionamento (14, 15) automatici di deta porta a ribalta (13) e almeno un elemento di comando (37) configurato per determinare avvio e arresto di deti mezzi di azionamento (14, 15), in cui deto gruppo di chiusura (10) comprende un dispositivo di sicurezza (27) collegato a deta porta a ribalta (13) mediante almeno un elemento di aggancio (33) amovibile e configurato per cooperare con deto elemento di comando (37), deto dispositivo di sicurezza (27) essendo configurato per separare automaticamente deto elemento di aggancio (33) da deta porta a ribalta (13) almeno nel caso si presenti un’interferenza od ostacolo (M) alla rotazione (RI) di chiusura di deta porta a ribalta (13) e per variare lo stato di deto elemento di comando (37) in modo da controllare deti mezzi di azionamento (14, 15) ed effettuare almeno Γ interruzione o l’inversione di detta rotazione di chiusura (RI) di detta porta a ribalta (13).
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