ITUD20120007A1

ITUD20120007A1 - Tavolo o simile elemento di arredo e relativo piano d'appoggio

Info

Publication number: ITUD20120007A1
Application number: IT000007A
Authority: IT
Inventors: Luciano Lucatello
Original assignee: Vetraria Biancadese Di Lucatello & C S A S
Priority date: 2012-01-13
Filing date: 2012-01-13
Publication date: 2013-07-14

Description

"TAVOLO 0 SIMILE ELEMENTO DI ARREDO E RELATIVO PIANO D'APPOGGIO"

CAMPO DI APPLICAZIONE

Il presente trovato si riferisce ad un tavolo provvisto di piano d'appoggio associato a mezzi di sostegno, od altro elemento di arredo con piano d'appoggio che presenta uno o piÃ¹ elementi di sostegno, oppure montato a sbalzo, a mensola o simili, in cui il piano d'appoggio Ã ̈ normalmente sottoposto a carichi flessionali, ed al relativo metodo di realizzazione.

STATO DELLA TECNICA

Sono noti i tavoli aventi piani di appoggio realizzati da un'anima, o pannello, in legno, o materiale succedaneo, quale truciolare o MDF, multistrato o altri materiali simili, la cui superficie di appoggio Ã ̈ rivestita da uno strato nobilitante di altro materiale che puÃ² essere in legno oppure riprodurre le caratteristiche estetiche del legno. Tali piani di appoggio noti sono generalmente pesanti, in virtÃ¹ della densitÃ del materiale di cui sono costituiti.

Per ottenere soluzioni piÃ¹ leggere, sono noti, inoltre, piani di appoggio formati da un pannello a struttura leggera alveolare, come ad esempio in metallo leggero, tipo alluminio, oppure in PVC o simile materiale plastico, anch'essi rivestiti con strati nobilitanti come sopra discusso.

Normalmente, lo spessore del pannello rivestito, particolarmente per tavoli di lunghezza importante, anche di tre metri ed oltre, viene dimensionato in modo da sopportare i carichi flessionali che sollecitano il piano d'appoggio del tavolo.

CiÃ² porta a spessori di dimensioni importanti e a volte sovradimensionate, nell'ordine anche di qualche centimetro per i tavoli lunghi, sia nel caso dei pannelli in legno o succedaneo, sia nel caso di pannelli alveolari.

Tale sovradimensionamento ha sia un impatto economico, legato alla maggiore quantitÃ di materiale da utilizzare, in particolare nel caso dell'alluminio, sia un impatto estetico a livello di design, potendo determinare una sensazione visiva di pesantezza all'elemento di arredo realizzato.

Uno scopo del presente trovato Ã ̈ quello di realizzare un tavolo, o simile elemento di arredo, con relativo piano d'appoggio, e mettere a punto un relativo metodo di realizzazione, che sia economico, pur potendo presentare dimensioni anche elevate, soprattutto lunghezze importanti, che abbia uno spessore ridotto e che sia, in ogni caso, resistente a flessione, anche se sottoposto a carichi flessionali.

Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questo ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.

ESPOSIZIONE DEL TROVATO

Il presente trovato Ã ̈ espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell'idea di soluzione principale.

In accordo con il suddetto scopo, un piano d'appoggio secondo il presente trovato Ã ̈ utilizzabile per realizzare un tavolo che comprende un piano d'appoggio associato a mezzi di sostegno, od altro elemento di arredo con piano d'appoggio che presenta uno o piÃ¹ elementi di sostegno, oppure montato a sbalzo, a mensola o simili, in cui il piano d'appoggio Ã ̈ normalmente sottoposto a carichi flessionali .

Il piano d'appoggio Ã ̈ formato da un pannello, o lastra, in vetro sottile che presenta almeno una prima superficie la quale Ã ̈ rivestita con un primo strato nobilitante, a base di legno, succedaneo del legno o che almeno riproduce visivamente, ed eventualmente anche al tatto, le caratteristiche estetiche e superficiali, tipo venature., del legno, intendendo per legno vantaggiosamente una qualsiasi voluta essenza legnosa.

Il vetro, con cui Ã ̈ realizzato il suddetto pannello, o lastra, possiede una buona rigiditÃ a flessione e puÃ² essere realizzato con spessori ridotti, vantaggiosamente in un intervallo compreso tra 0,1 cm e 2,4 cm, il che favorisce la realizzazione di piani d'appoggio rivestiti come sopra espresso, molto piÃ¹ sottili dei piani di appoggio tradizionali.

La realizzazione di spessori ridotti, pur garantendo adeguata resistenza flessionale, consente di ridurre la quantitÃ di materiale impiegato, e quindi ridurre i costi. Secondo forme di realizzazione del presente trovato, la selezione dello spessore del pannello, o lastra, Ã ̈ principalmente effettuata in base alla lunghezza finale del piano d'appoggio del tavolo.

Pertanto, secondo forme di realizzazione del trovato, nel caso di tavoli corti, ovvero di lunghezza nell'ordine di circa 1 metro, potranno essere previsti spessori anche fino a circa 0,1 - 0,5 cm, mentre nel caso di tavoli lunghi, ovvero di lunghezza nell'ordine di circa 3 metri o piÃ¹, ad esempio fino a 5 â€” 6 metri, potranno essere previsti spessori maggiori, anche in funzione del tipo di basamento, ovvero del numero e disposizione di elementi di sostegno del piano d'appoggio, ad esempio si potranno utilizzare spessori anche di circa 0,8â€” 1 cm, o maggiori, anche piÃ¹ prossimi a 2,4 cm.

I piani d'appoggio che si possono ottenere secondo il presente trovato possono avere dimensioni piuttosto elevate, raggiungendo, soprattutto in lunghezza, anche diversi metri.

Inoltre, assume particolare importanza lo spessore ridotto che Ã ̈ possibile raggiungere, pur mantenendo un'elevata resistenza a flessione.

La combinazione di spessore sottile e lunghezza anche elevata, abbinata al rivestimento del vetro che puÃ² simulare un'essenza legnosa comporta un ulteriore vantaggio di tipo estetico. CiÃ² in quanto si possono ottenere tavoli, o piani d'appoggio, aventi aspetto estetico simile a tavoli realizzati completamente in legno, oppure in alveolare rivestito ma con uno spessore sottile molto minore e una resistenza a flessione maggiore. CiÃ² determina un impatto visivo di maggiore leggerezza a livello di design nel settore dell'arredo. Rientra nello spirito del presente trovato anche un metodo per la realizzazione di un tavolo comprendente un piano d'appoggio associato a mezzi di sostegno, od altro elemento di arredo con piano d'appoggio che presenta uno o piÃ¹ elementi di sostegno, oppure montato a sbalzo, a mensola o simili, in cui il piano d'appoggio Ã ̈ normalmente sottoposto a carichi flessionali. Il metodo prevede di mettere a disposizione, o realizzare, un pannello, o lastra, in vetro sottile che presenta almeno una prima superficie e di rivestire almeno la prima superficie con un primo strato nobilitante, a base di legno, succedaneo del legno o che almeno riproduce visivamente le caratteristiche estetiche e superficiali del legno.

ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI

Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di una forma di realizzazione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui: - la fig. 1 Ã ̈ una vista in assonometria di un tavolo secondo il presente trovato;

- la fig. 2 Ã ̈ una vista in pianta dall'alto del tavolo di fig. 1;

- la fig. 3 Ã ̈ una sezione parziale trasversale del piano d'appoggio del tavolo di fig. 1;

- la fig. 4 Ã ̈ una sezione parziale trasversale di una variante del piano d'appoggio del tavolo di fig. 1.

DESCRIZIONE DI UNA FORMA DI REALIZZAZIONE

Con riferimento alla fig. 1, un tavolo 10 secondo il presente trovato comprende un piano d'appoggio 11 formato da un pannello, o lastra, 13 in vetro, rivestito da almeno un primo strato nobilitante 14 a base di legno, succedaneo del legno o che almeno riproduce visivamente le caratteristiche estetiche e superficiali del legno. Nella forma di realizzazione illustrata Ã ̈ previsto un unico pannello, o lastra, 13.

Nella fattispecie, il pannello, o lastra, 13 comprende una prima superficie 15, una seconda superficie 25, opposta alla prima superficie 15, ed un bordo periferico 20 laterale che collega trasversalmente la prima superficie 15 e la seconda superficie 25 (figg. 3 e 4). Secondo il trovato, la prima superficie 15 Ã ̈, nel normale uso, disposta superiormente, per fungere da superficie di appoggio, mentre la seconda superficie 25 Ã ̈, in uso, disposta inferiormente.

Nulla vieta, tuttavia, che nell'ambito del presente trovato la prima superficie 15 sia intesa come la superficie disposta in uso inferiormente, ovvero verso il basso, e la seconda superficie 25 sia, in uso, disposta superiormente rivolta verso l'alto.

Nella fattispecie, il primo strato nobilitante 14 Ã ̈ accoppiato alla prima superficie 15. In fig. 3, solo la prima superficie 15 Ã ̈ accoppiata al primo strato nobilitante 14, mentre la seconda superficie 25 non Ã ̈ rivestita.

In particolare, l'accoppiamento tra primo strato nobilitante 14 e prima superficie 15 Ã ̈ realizzato mediante incollaggio. Di conseguenza, tra il primo strato nobilitante 14 e la prima superficie 15 Ã ̈ deposto uno strato adesivo, non rappresentato nelle figure allegate. In una forma di realizzazione, l'incollaggio viene effettuato mediante un adesivo siliconico bicomponente. L'uso di adesivo siliconico bicomponente Ã ̈ vantaggioso in quanto, in virtÃ¹ delle sue proprietÃ maggiormente elastiche, ad esempio rispetto a colle o resine molto piÃ¹ rigide, quali ad esempio a base melaminica, oppure a base melaminica modificata con resina acrilica, oppure a base poliuretanica, rende omogeneo il comportamento sotto sollecitazione, ad esempio flessionale, del piano d'appoggio 11 che Ã ̈ formato da componenti con proprietÃ meccaniche differenti, ovvero vetro e materiale nobilitante che, reagendo diversamente a sollecitazione, potrebbero portare a lacerazione o delaminazione dell'uno o piÃ¹ strati di rivestimento.

Invece, l'adesivo siliconico bicomponente funge, oltre che da vincolo di solidarizzazione tra vetro e rivestimento nobilitante, anche da interfaccia di compensazione elastica tra i due differenti materiali, rendendone omogeneo il comportamento meccanico in sollecitazione .

Secondo la variante di fig. 4, anche la seconda superficie 25 Ã ̈ accoppiata, in modo analogo a quanto sopra descritto, ad un secondo strato nobilitante 24.

Il materiale del secondo strato nobilitante 24, pur essendo a base di legno, succedaneo del legno o che almeno riproduce visivamente le caratteristiche estetiche e superficiali del legno, puÃ² essere uguale o differente rispetto al materiale del primo strato nobilitante 14.

Secondo una forma di realizzazione, anche il bordo periferico 20 Ã ̈ completamente, o almeno parzialmente, rivestito con un terzo strato nobilitante 19, o bordatura, accoppiato in modo analogo a quanto previsto per il primo strato nobilitante 14 ed il secondo strato nobilitante 24.

Il materiale con cui Ã ̈ realizzato il terzo strato nobilitante 19 puÃ² essere ad esempio legno massiccio, senza escludere, tuttavia, la possibilitÃ di utilizzare altri materiali, ad esempio metallici o sintetici.

Lo spessore del terzo strato nobilitante 19 Ã ̈ generalmente lo stesso spessore del pannello, o lastra, 13

Rivestendo completamente il pannello, o lastra, 13 si puÃ² ottenere un effetto di simulazione di piano d'appoggio completamente in legno, tuttavia con spessori sottili e molto ridotti rispetto a quelli tradizionali e lunghezza che puÃ² essere anche considerevole, ottenendo un effetto estetico del tutto innovativo e sorprendente.

In forme di realizzazione, lo spessore degli strati di rivestimento 14, 24 puÃ² essere sottile, nell'ordine delle decine o centinaia di micron, ad esempio tra circa 20 micron e circa 500 micron, oppure puÃ² essere di spessore intermedio, tra 0,5 mm e circa 1 mm, oppure di spessore anche maggiore, nell'ordine dei millimetri, ad esempio da circa 1 mm fino a circa 4â€” 5 mm.

In forme di realizzazione, lo spessore del pannello, o lastra, 13 in vetro puÃ² essere compreso tra circa 0,1 cm e circa 2,4 cm, preferibilmente tra 0,5 cm e circa 1,5 cm.

In forme di realizzazione, la lunghezza del lato maggiore in pianta del pannello, o lastra, 13 Ã ̈ compresa tra circa Im e circa 3 m.

In forme di realizzazione, il vetro utilizzato puÃ² essere non temprato, oppure puÃ² essere temprato. La tempra puÃ² essere termica oppure chimica. Ad esempio, il vetro puÃ² essere di tipo temprato chimicamente e presentare una regione superficiale pre-tensionata, il che ne migliora le proprietÃ di flessibilitÃ senza rottura e la compatibilitÃ ed omogeneitÃ di comportamento con gli strati nobilitanti 14, 24 e lo strato adesivo deposto. In particolare, a seguito della tempra chimica, la regione superficiale, che ha uno spessore tra circa 20 micron e circa 100 micron in profonditÃ , Ã ̈ pre-tensionata in quanto ha gli ioni di sodio sostituiti da ioni di potassio. Tale trattamento di tempra chimica avviene normalmente mediante immersione in bagno di sali di potassio con temperatura maggiore di circa 380 °C.

Il metodo di realizzazione del tavolo 10 comprensivo del piano d'appoggio 11 fin qui descritto Ã ̈ il seguente. Va da sÃ© che, nonostante l'applicazione preferita del presente trovato di seguito descritta sia relativa ad un tavolo, ciÃ² non esclude, tuttavia, dall'ambito di tutela del presente trovato, la realizzazione, mediante il piano d'appoggio 11 del presente trovato, di altri elementi di arredo con piano d'appoggio che presentano uno o piÃ¹ elementi di sostegno, oppure montati a sbalzo, a mensola o simili, che siano tavoli o meno, ma in cui, comunque, il piano d'appoggio Ã ̈ sottoposto a carichi flessionali. Una prima fase del metodo del presente trovato prevede di realizzare, o mettere a disposizione, il pannello, o lastra, 13 in vetro.

Una seconda fase prevede di accoppiare, ad esempio mediante incollaggio, il primo strato nobilitante 14 alla prima superficie 15 ed eventualmente il secondo strato nobilitante 24 alla seconda superficie 25, per ottenere il piano d'appoggio 11. Successivamente, in modo noto vengono montate le gambe, piantane, montanti od altri elementi di sostegno verticali tipici di un tavolo.

Nel caso di incollaggio, viene preliminarmente eseguita una fase di deposizione di un adesivo sul pannello, o lastra, 13.

Nel caso in cui sia previsto rivestire il bordo periferico 20, per realizzare quella che in gergo Ã ̈ detta "bordatura", il terzo strato nobilitante 19 viene vantaggiosamente accoppiato, ad esempio mediante incollaggio, al bordo periferico 20 prima di disporre il primo strato nobilitante 14 e l'eventuale secondo strato nobilitante 24.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Tavolo comprendente un piano d'appoggio (11) associato a mezzi di sostegno, od altro elemento di arredo con piano d'appoggio che presenta uno o piÃ¹ elementi di sostegno, oppure montato a sbalzo, a mensola o simili, in cui il piano d'appoggio Ã ̈ normalmente sottoposto a carichi flessionali, caratterizzato dal fatto che il piano d'appoggio (11) comprende un pannello, o lastra, (13) in vetro sottile che presenta almeno una prima superficie (15), la quale Ã ̈ rivestita con un primo strato nobilitante (14), a base di legno, succedaneo del legno o che almeno riproduce visivamente le caratteristiche estetiche e superficiali del legno.
2. Tavolo come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che lo spessore del pannello, o lastra, (13) in vetro Ã ̈ compreso circa 0,1 cm e circa 2,4 cm.
3. Tavolo come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende uno strato di adesivo tra la prima superficie (15) ed il primo strato nobilitante (14).
4. Tavolo come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il pannello, o lastra, (13) comprende inoltre una seconda superficie (25), opposta alla prima superficie (15).
5. Tavolo come nella rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che la seconda superficie (25) Ã ̈ rivestita con un secondo strato nobilitante (24), a base di legno, succedaneo del legno o che almeno riproduce visivamente le caratteristiche estetiche e superficiali del legno, eventualmente comprendendo uno strato di adesivo tra la seconda superficie (25) ed il secondo strato nobilitante (24).
6. Tavolo come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il pannello, o lastra, (13) comprende un bordo periferico (20) laterale, eventualmente rivestito mediante un terzo strato nobilitante (19).
7. Tavolo come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il vetro del pannello, o lastra, (13) Ã ̈ di tipo temprato chimicamente e presenta una regione superficiale pre-tensionata che ha gli ioni di sodio sostituiti da ioni di potassio.
8. Piano d'appoggio per l'uso in un tavolo (10) o altro elemento di arredo con piano d'appoggio che presenta uno o piÃ¹ elementi di sostegno, oppure montato a sbalzo, a mensola o simili, in cui il piano d'appoggio Ã ̈ normalmente sottoposto a carichi flessionali, caratterizzato dal fatto che comprende un pannello, o lastra, (13) in vetro sottile che presenta almeno una prima superficie (15) la quale Ã ̈ rivestita con un primo strato nobilitante (14), a base di legno, succedaneo del legno o che almeno riproduce visivamente le caratteristiche estetiche e superficiali del legno.
9. Metodo per la realizzazione di un tavolo (10) comprendente un piano d'appoggio (11) associato a mezzi di sostegno, od altro elemento di arredo con piano d'appoggio che presenta uno o piÃ¹ elementi di sostegno, oppure montato a sbalzo, a mensola o simili, in cui il piano d'appoggio Ã ̈ normalmente sottoposto a carichi flessionali, caratterizzato dal fatto che prevede di mettere a disposizione, o realizzare, un pannello, o lastra, (13) in vetro sottile che presenta almeno una prima superficie (15) e di rivestire almeno la prima superficie (15) con un primo strato nobilitante (14), a base di legno, succedaneo del legno o che almeno riproduce visivamente le caratteristiche estetiche e superficiali del legno.