ITUD20070109A1 - Dispositivo di chiusura per un apparato di illuminazione - Google Patents

Dispositivo di chiusura per un apparato di illuminazione Download PDF

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ITUD20070109A1
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Giorgio Martini
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Martini Spa
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Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"DISPOSITIVO DI CHIUSURA PER UN APPARATO DI ILLUMINAZIONE"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce ad un dispositivo di chiusura per un apparato di illuminazione, quale un lampione, un lampadario, un faro di illuminazione od altro. In particolare, il presente trovato si riferisce ad un dispositivo atto a permettere la selettiva chiusura ed apertura di un coperchio di protezione disposto a chiusura di un vano interno dell'apparato, vano in cui è alloggiata almeno una lampada di illuminazione.
STATO DELLA TECNICA
Sono noti gli apparati di illuminazione provvisti di almeno una struttura definente un vano interno in cui sono disposti una pluralità di componenti elettrici, elettronici e di illuminazione, quali lampade, trasformatori, cavi, morsettiere od altri, e di un coperchio di protezione associabile ad un bordo della struttura ed atto a chiudere selettivamente il vano interno, per garantire un voluto grado di protezione ed isolamento dell'apparato di illuminazione.
La condizione chiusa del coperchio viene, di norma, mantenuta mediante uno o più dispositivi di chiusura, montati a bordo del coperchio ed atti ad essere serrati manualmente per cooperare con la struttura.
Un tipo di dispositivo di chiusura noto è sostanzialmente costituito da uno o più pomelli di presa, girevolmente montati sul coperchio e provvisti, ciascuno, di una o più linguette di bloccaggio, montate radialmente al suo asse di rotazione.
In funzione della posizione angolare del pomello, le linguette di bloccaggio cooperano selettivamente con coniugate sedi, o scanalature, di bloccaggio ricavate sul bordo della struttura, per definire almeno una condizione di chiusura, bloccata, ed una condizione d'apertura, sbloccata, del coperchio. Questa soluzione nota, tuttavia, non garantisce un posizionamento univoco e stabile della linguetta né nella condizione chiusa, né nella condizione aperta. Infatti, il pomello del dispositivo noto può essere accidentalmente ruotato sostanzialmente in qualsiasi momento, variando involontariamente la posizione angolare della relativa linguetta e, quindi, compromettendo la condizione di chiusura o d'apertura del coperchio.
Tale inconveniente, in condizione chiusa, o semichiusa, del coperchio, causa il possibile distacco, anche parziale, dalla struttura, perdendo l'isolamento o arrecando danno a strutture e persone. Nella condizione aperta, tale inconveniente impedisce il corretto e rapido posizionamento del coperchio, con conseguente scarso isolamento, necessità di mano d'opera specializzata ed aumento dei tempi e dei costi di intervento.
Gli inconvenienti della tecnica nota sono ancora più evidenti nel caso d'applicazioni di questo tipo di dispositivo di chiusura noto ad apparati di illuminazione, come ad esempio i lampioni per l'illuminazione di strade, parchi od altro, in cui l'apertura e la chiusura del coperchio viene eseguita in quota ed operando dal basso verso l'alto, contro la forza di gravità.
È noto, in queste applicazioni, utilizzare dispositivi di chiusura noti a vite o a bulloni, che, però, richiedono il trasporto in quota di utensili ed altri accessori, con il rischio di caduta accidentale degli stessi ed ulteriori aumenti dei tempi e dei costi di intervento. Inoltre, il serraggio delle viti e dei bulloni, se non eseguito in modo uniforme, può comportare uno scarso isolamento dell'apparato .
Uno scopo del presente trovato è quello di realizzare un dispositivo di chiusura per un apparato d'illuminazione che permetta di effettuare la corretta e rapida chiusura ed apertura del coperchio, che garantisca un'efficace isolamento e protezione dell'apparato di illuminazione e che sia semplice e sicuro da attuare, sostanzialmente in qualsiasi condizione operativa.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questo ed altri scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
II presente trovato è espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti.
Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato, o varianti dell'idea di soluzione principale.
Un dispositivo di chiusura secondo il presente trovato applicabile ad un apparato d'illuminazione del tipo provvisto di una struttura definente un vano interno per l'alloggiamento di almeno una lampada e di un coperchio, associabile alla struttura stessa per chiudere selettivamente il vano interno.
In accordo con il suddetto scopo, il dispositivo di chiusura secondo il presente trovato comprende almeno un primo organo ed un secondo organo cooperanti fra loro.
Il primo organo è collocato nel coperchio ed è almeno parzialmente rotante e passante. Tale primo organo è provvisto, da un lato, di mezzi di azionamento e, dall'altro lato, di mezzi di bloccaggio.
II secondo organo è montato sulla struttura dell'apparato d'illuminazione ed è provvisto di almeno una sede di bloccaggio, con cui cooperano i mezzi di bloccaggio del primo organo per definire selettivamente sia una condizione di chiusura, sia una condizione ruotata d'apertura, del coperchio rispetto alla struttura.
Secondo un aspetto caratteristico del presente trovato, il primo organo è assialmente mobile rispetto al secondo organo, ed è atto ad essere selettivamente posizionato fra una prima posizione assiale bloccata, in cui è angolarmente vincolato per mantenere stabilmente almeno la condizione di apertura, ed una seconda posizione assiale di comunque non bloccaggio, in cui è ruotabile angolarmente per passare selettivamente dalla condizione di apertura a quella di chiusura, e viceversa.
In questo modo, quando il primo organo viene ruotato nella condizione di apertura, viene anche movimentato assialmente per essere portato nella sua posizione assiale bloccata, in cui mantiene univocamente i mezzi di bloccaggio fissi in tale condizione di apertura, definendo una condizione di comunque non cooperazione fra i mezzi di bloccaggio e la sede di bloccaggio.
Ciò evita la possibile rotazione accidentale del primo organo, particolarmente quando il coperchio è nella condizione di apertura, o in una condizione smontata dalla struttura dell'apparato di illuminazione .
Infatti, garantendo l'univocità di posizionamento nella condizione di apertura dei mezzi di bloccaggio, questi risultano predisposti al montaggio, facilitando il loro corretto inserimento nella sede di bloccaggio, senza dover preventivamente regolare il posizionamento angolare del primo organo rispetto al secondo organo.
La soluzione secondo il presente trovato ha anche il vantaggio che, grazie al doppio posizionamento assiale del primo organo, il passaggio dalla condizione di apertura alla condizione di chiusura necessita di un determinato movimento assiale volontario dell'organo rotante, in modo da portarlo dalla prima alla seconda posizione assiale, in cui può ruotare.
Questo vincolo d'attuazione dell'organo rotante determina una maggiore sicurezza del montaggio fra coperchio e struttura dell'apparato d'illuminazione, limitando al minimo il rischio di distacco, anche parziale, del coperchio stesso, e garantendo, quindi, l'isolamento e la protezione voluti .
Inoltre, la semplicità e l'efficacia operativa della soluzione secondo il presente trovato permettono una vantaggiosa applicazione del dispositivo di chiusura anche a lampioni o ad altri apparati d'illuminazione disposti in quota, che comportano, normalmente, particolari e difficoltose condizioni operative .
Infatti, il presente trovato, garantendo comunque un efficace e sicuro posizionamento del coperchio, non necessita dell'utilizzo né di utensili, né di altri accessori, aumentando la sicurezza e riducendo i tempi ed i costi di intervento.
Secondo una variante, il dispositivo comprende, inoltre, mezzi di vincolo associati al primo organo ed atti a cooperare con il coperchio, quando il primo organo si trova nella prima posizione assiale. In questo modo, viene definito un vincolo angolare fra il primo organo ed il coperchio, così da mantenere stabilmente il posizionamento nella condizione di apertura o, eventualmente, nella condizione di chiusura.
Quando, invece, il primo organo si trova nella seconda posizione assiale, i mezzi di vincolo sono liberi dal coperchio, permettendo, quindi, la libera rotazione fra la condizione d'apertura e la condizione di chiusura.
In questo modo, si ha che, anche per passare dalla condizione di chiusura alla condizione d'apertura, è necessaria una movimentazione assiale volontaria del primo organo per riportarlo nella seconda posizione assiale, prima di poterlo ruotare.
Questa variante permette di limitare anche il rischio di una possibile rotazione accidentale del primo organo quando è nella sua condizione chiusa, garantendo, cosi, una maggiore sicurezza della chiusura effettuata.
Secondo una variante, il dispositivo di bloccaggio comprende, inoltre, mezzi elastici cooperanti con il primo organo, per mantenerlo normalmente nella sua prima posizione assiale. Questa variante garantisce il posizionamento, sostanzialmente automatico, del primo organo nella prima posizione assiale bloccata, ogni qual volta venga ruotato nella condizione di apertura.
Secondo un'altra variante, il dispositivo di bloccaggio comprende, inoltre, mezzi d'aggancio, indipendenti dai suddetti primi e secondi organi, provvisti di un primo elemento montato sul coperchio e di un secondo elemento montato sulla suddetta struttura. Il primo ed il secondo elemento sono reciprocamente vincolabili a scatto, in modo da mantenere il coperchio solidale alla struttura anche in condizione smontata dello stesso. Questa variante permette, soprattutto con apparati d'illuminazione disposti in quota, di agevolare le operazioni d'intervento e manutenzione di componenti elettrici, elettronici e/o di illuminazione, nonché di evitare accidentali cadute a terra del coperchio. Inoltre, l'aggancio a scatto permette una comoda e rapida rimozione completa del coperchio, senza l'utilizzo d'utensili.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di una forma di favore di realizzazione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 illustra in assonometria un generico apparato d'illuminazione a cui è applicato un dispositivo di chiusura secondo il presente trovato;
- la fig. 2 illustra in assonometria l'apparato di fig. 1 in condizione aperta;
- la fig. 3 illustra un primo particolare ingrandito del dispositivo di chiusura di fig. 1 in una condizione operativa di chiusura;
- la fig. 4 illustra in sezione il particolare di fig. 3 nella condizione operativa di chiusura;
- la fig. 5 illustra in sezione il particolare di fig. 3 in una prima condizione operativa intermedia;
- la fig. 6 illustra in sezione il particolare di fig. 3 in una seconda condizione operativa intermedia;
- la fig. 7 illustra in sezione il particolare di fig. 3 in una condizione operativa d'apertura;
- la fig. 8 è il particolare di fig. 3 nella condizione operativa d'apertura;
- la fig. 9 illustra in assonometria un secondo particolare del dispositivo di chiusura di fig. 1; e
- la fig. 10 è un dettaglio ingrandito di fig. 9.
DESCRIZIONE DI UNA FORMA PREFERENZIALE DI
REALIZZAZIONE
Con riferimento alle figure allegate, un dispositivo di chiusura 10 secondo il presente trovato si applica, nel caso di specie, ad un lampione 11 d'illuminazione stradale, del tipo provvisto di un corpo di contenimento 12 definente un vano interno 13 per l'alloggiamento di una lampada 14, e di un coperchio 15 che permette la chiusura selettiva del vano interno 13, per proteggere la lampada 14.
In particolare, il dispositivo di chiusura 10 secondo il trovato comprende una pluralità di primi organi di chiusura 16 (figg. 3, 4, 5, 6, 7 e 8), nella fattispecie quattro, disposti angolarmente sfalsati fra loro lungo un anello perimetrale del coperchio 15, ed una corrispondente pluralità di secondi organi di chiusura 17 (figg. 4, 5, 6, 7 e 9) montati sulla parte interna del corpo di contenimento 12 nel vano interno 13, in corrispondenza angolare dei primi organi di chiusura 15.
In particolare, ogni primo organo di chiusura 16 comprende un perno rotante 19 montato passante sullo spessore del coperchio 15, in modo da poter essere sia ruotato, sia movimentato assialmente rispetto al coperchio 15 stesso.
Ciascun perno 19 è selettivamente ruotabile fra una prima posizione angolare di chiusura (figg. 3 e 4), in cui determina il posizionamento bloccato del coperchio 15 rispetto al corpo di contenimento 12, ed una seconda posizione angolare di apertura (figg. 7 e 8), in cui è ruotato, nella fattispecie di circa 90°, rispetto alla prima posizione angolare di chiusura, e permette la rimozione del coperchio 15 dal corpo di contenimento 12.
Ciascun perno 19 è, inoltre, selettivamente posizionabile fra una prima posizione assiale rilasciata, in cui è temporaneamente impedita la rotazione, e rimane stabilmente nella posizione angolare di chiusura o nella posizione angolare di apertura, ed una seconda posizione assiale premuta, in cui è libero di ruotare fra la posizione di apertura e la posizione di chiusura.
Sul perno 19 sono, inoltre, montati, da un lato esterno, un pomello d'azionamento 20 con cui l'utente mette in rotazione, come indicato dalla freccia R delle figg. 5 e 6, o preme e rilascia, come indicato dalla freccia P delle figg. 7 e 8, il perno 19 rispetto al coperchio 15 e, da un lato interno, una piastrina di bloccaggio 21, che, come verrà di seguito spiegato in dettaglio, definisce la posizione d'apertura o la posizione di chiusura in funzione del suo posizionamento angolare.
La piastrina di bloccaggio 21 presenta un'aletta ripiegata 24, la quale coopera, nella posizione di chiusura, con una parte del secondo organo di chiusura 17, per aumentare la pressione di chiusura tra il coperchio 15 e il corpo di contenimento 12. Tale pressione di chiusura permette di migliorare le condizioni di tenuta idraulica fra il coperchio 15 e il corpo di contenimento 12.
Ciascun primo organo di chiusura 16 comprende, inoltre, una molla elicoidale 22 cilindrica, disposta coassiale ed esterna al perno 19 ed atta a cooperare con il pomello di azionamento 20 per mantenere normalmente il perno 19 nella sua posizione assiale rilasciata.
Inoltre, il primo organo di chiusura 16 comprende un anello di bloccaggio 23, anch'esso disposto coassiale ed esterno al perno 19, ed atto, in condizione assiale rilasciata del primo organo di chiusura 16, a cooperare con il coperchio 15, per mantenere il primo organo di chiusura 16 vincolato in rotazione nella posizione d'apertura, o nella posizione di chiusura.
L'anello di bloccaggio 23 e la piastrina di bloccaggio 21 sono fra loro vincolate angolarmente mediante un reciproco montaggio ad incastro poligonale per accoppiamento di forma.
In particolare, il vincolo rotazionale effettuato dall'anello di bloccaggio 23 sul coperchio 15 è determinato da un dente di vincolo 25, sporgente dall'anello 23 ed atto a cooperare, alternativamente, con una relativa sede di vincolo 26 (fig. 8) ricavata sulla superficie interna del coperchio 12, per garantire il mantenimento della posizione d'apertura, o con un fianco esterno 27 (fig. 3) del coperchio 15 stesso, per garantire il mantenimento della posizione di chiusura.
Il primo organo di chiusura 16 comprende, inoltre, uno o più elementi di guarnizione 29, disposti in corrispondenza della zona di montaggio tra il perno rotante 19 ed il coperchio 15, ed atti ad effettuare un'azione di tenuta idraulica, impedendo infiltrazioni di umidità ed acqua nel vano interno 13, quando il coperchio 15 è chiuso.
Il secondo organo di chiusura 17 comprende una pluralità di blocchetti metallici 30, ciascuno fissato, nella fattispecie mediante una vite, nel vano interno 13 del corpo di contenimento 12, in corrispondenza di un relativo primo organo di chiusura 16
Su ciascun blocchetto metallico 30 è ricavata una sede di bloccaggio 31, definente almeno un'apertura d'inserimento 32 e due pareti di trattenimento 33. L'apertura d'inserimento 32 è sagomata in modo corrispondente alla piastrina di bloccaggio 21, ed è orientata in modo da permettere il passaggio della piastrina di bloccaggio 21 in inserimento, o in uscita, rispetto alla sede di bloccaggio 31, solo quando il primo organo di chiusura 16 si trova nella posizione aperta.
Le due pareti di trattenimento 33 si estendono in modo tale da trattenere la piastrina di bloccaggio 21 all'interno della sede di bloccaggio 31, quando il primo organo di chiusura si trova nella posizione di chiusura. In particolare, ciascuna delle pareti di trattenimento 33 coopera assialmente con l'aletta 24 della piastrina di bloccaggio 21, per aumentare la pressione di chiusura tra il coperchio 15 e la corpo di contenimento 12.
Inoltre, la sede di bloccaggio 31 presenta internamente un intaglio 34 che permette la rotazione della piastrina di bloccaggio 21 all'interno della sede di bloccaggio 31, al massimo fino a portarsi nella posizione di chiusura, senza oltrepassarla. Nella fattispecie, la rotazione massima consentita dall'intaglio 34 è di circa 90°.
In questo modo, viene garantito il corretto posizionamento della piastrina di bloccaggio 21 nella posizione di chiusura, evitando un'eccessiva rotazione, ad esempio di 180°, che riporterebbe la piastrina 21 in una speculare posizione di apertura. Con il dispositivo di chiusura 10 secondo il trovato si ha quindi che, per rimuovere il coperchio 15 rispetto al corpo di contenimento 12, l'operatore deve sempre effettuare un'azione di pressione volontaria sui pomelli di azionamento 20, freccia P, per vincere la forza delle rispettive molle 22 e portare i primi organi di chiusura 16 nella loro posizione assiale premuta, e da qui comandare la rotazione dalla posizione di chiusura alla posizione di apertura, freccia R.
Allo stesso modo, per assicurare il coperchio 15 al corpo di contenimento 12, i primi organi di chiusura 16 devono prima essere premuti assialmente, freccia P, per raggiungere la loro posizione assiale premuta, e poi ruotati, freccia R, per essere portati dalla posizione d'apertura, al massimo, alla posizione di chiusura.
Con il presente trovato, garantendo il bloccaggio angolare del primo organo di chiusura 16 nella sua posizione assiale rilasciata, la posizione d'apertura, definita al termine delle operazioni di rilascio, viene mantenuta stabilmente, garantendo il corretto ed univoco posizionamento della piastrina di bloccaggio 21 rispetto all'apertura d'inserimento 32, durante le fasi di riposizionamento del coperchio 15.
Il dispositivo di chiusura 10 secondo il presente trovato comprende, inoltre, un organo d'aggancio 35 comprendente una forcella sagomata 36 montata sul coperchio 15 ed una scatola di vincolo 37 montata sulla parte interna del corpo di contenimento 12 ( figg. 9 e 10 )
La forcella sagomata 36 e la scatola di vincolo 37 sono reciprocamente accoppiabili a scatto per garantire il vincolo del coperchio 15 al corpo di contenimento 12, anche in condizione smontata del coperchio 15. L'organo d'aggancio 35 permette un autonomo mantenimento in quota del coperchio 15, semplificando alcune operazioni di manutenzione interna al corpo di contenimento 12, come ad esempio la sostituzione della lampada 14.
In particolare, la forcella sagomata 36 comprende un tratto rettilineo 39 ed un tratto ripiegato 40, mentre la scatola di vincolo 37 comprende almeno una parete elastica 41 provvista di un dente di accoppiamento 42.
L'accoppiamento reciproco fra la forcella sagomata 36 e la scatola di vincolo 37 avviene mediante la cooperazione elastica fra il tratto ripiegato 40 e il dente d'accoppiamento 42.
Sfruttando l'elasticità della parete elastica 41, cioè forzandola elasticamente verso l'esterno, è possibile liberare il vincolo del tratto ripiegato 40 con il dente di accoppiamento 42, e conseguentemente il coperchio 15 del corpo di contenimento 12. Viceversa, il vincolo fra coperchio 15 e il corpo di contenimento 12 viene ristabilito inserendo a pressione la forcella sagomata 36, ed agganciando nel dente d'accoppiamento 42 il tratto ripiegato 40 della suddetta forcella 36, fino a raggiungere un aggancio a scatto.
E' chiaro comunque che al dispositivo di chiusura 10 fin qui descritto possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall'ambito del presente trovato.
E' anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz'altro realizzare molte altre forme equivalenti di dispositivo di chiusura per un apparato d'illuminazione, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell'ambito di protezione da esse definito.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di chiusura per un apparato d'illuminazione (11) provvisto di una struttura (12) definente un vano interno (13) e di un coperchio (15) selettivamente associabile a detta struttura (12) per chiudere detto vano interno (13), in cui detto dispositivo di chiusura comprende almeno un primo organo (16), il quale è associato a detto coperchio (15) in modo almeno parzialmente rotante e passante, ed è provvisto almeno di mezzi di bloccaggio (21), ed in cui il secondo organo (17) è associato a detta struttura (12) ed è provvisto di almeno una sede di bloccaggio (31) con cui cooperano detti mezzi di bloccaggio (21) per definire selettivamente una condizione di chiusura ed una condizione ruotata di apertura, caratterizzato dal fatto che il primo organo (16) è assialmente mobile rispetto al secondo organo (17), ed è atto ad essere selettivamente posizionato fra una prima posizione assiale bloccata, in cui è angolarmente vincolato, per mantenere stabilmente almeno la condizione di apertura, ed una seconda posizione assiale di comunque non bloccaggio, in cui è ruotabile angolarmente per passare selettivamente dalla condizione di apertura alla condizione di chiusura.
  2. 2. Dispositivo di chiusura come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende, inoltre, mezzi di vincolo (23) associati a detto primo organo (16) ed atti a cooperare con il coperchio (15), quando detto primo organo (16) si trova in detta prima posizione assiale.
  3. 3. Dispositivo come nella rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di vincolo comprendono almeno un anello di bloccaggio (23) provvisto di almeno un dente di vincolo (25) atto a cooperare, in detta prima posizione assiale, con almeno una relativa sede di vincolo (26) ricavata su detto coperchio (15), per garantire il mantenimento stabile di detta posizione di apertura.
  4. 4. Dispositivo come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende, inoltre, mezzi elastici (22) cooperanti con detto primo organo (16), per mantenerlo normalmente in detta prima posizione assiale.
  5. 5. Dispositivo come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto primo organo (16) comprende un perno rotante (19) montato girevole e assialmente scorrevole su detto coperchio (15) ed un pomello di azionamento (20) fissato angolarmente al perno rotante (19), atto a permettere la rotazione dello perno (19) rispetto al coperchio (15).
  6. 6. Dispositivo come nella rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di bloccaggio comprendono almeno una piastrina di bloccaggio (21) montata su detto perno rotante (19), ed atta a cooperare con il secondo organo (17) per definire detta posizione d'apertura o detta posizione di chiusura.
  7. 7. Dispositivo come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto primo organo di chiusura (16) comprende, inoltre, uno o più elementi di guarnizione (29) atti ad effettuare un'azione di tenuta idraulica.
  8. 8. Dispositivo come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto secondo organo di chiusura (17) comprende una pluralità di blocchetti metallici (30), ciascuno fissato nel vano interno (13), in corrispondenza di un relativo primo organo di chiusura (16), e su cui è ricavata detta sede di bloccaggio (31).
  9. 9. Dispositivo come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta sede di bloccaggio (31) comprende almeno un'apertura d'inserimento (32) attraverso cui sono atti ad essere inseriti detti mezzi di bloccaggio (21) nella posizione di apertura, e due pareti di trattenimento (33) atte a mantenere detti mezzi di bloccaggio (21) all'interno di detta sede di bloccaggio (31) nella posizione di chiusura.
  10. 10. Dispositivo come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta sede di bloccaggio (31) comprende internamente almeno un intaglio (34) atto a limitare la rotazione di detti mezzi di bloccaggio (21) al massimo fino a detta posizione di chiusura.
  11. 11. Dispositivo come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende, inoltre, mezzi d'aggancio (35) provvisti di un primo elemento (36) montato sul coperchio (15) e di un secondo elemento (37) montato sulla struttura (12), i quali primo e secondo elemento (36, 37) sono reciprocamente vincolabili a scatto, per mantenere detto coperchio (15) vincolato a detta struttura (12) anche in condizione reciprocamente smontata del coperchio.
  12. 12. Dispositivo di chiusura per un apparato d'illuminazione, sostanzialmente come descritto, con riferimento agli annessi disegni.
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