ITUD20000092A1 - Procedimento di produzione di calzature e relativo dispositivo - Google Patents

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  • Footwear And Its Accessory, Manufacturing Method And Apparatuses (AREA)

Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"PROCEDIMENTO DI PRODUZIONE DI CALZATURE E RELATIVO DISPOSITIVO"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Forma oggetto del presente trovato un procedimento di produzione di calzature. Forma altresì oggetto del trovato il dispositivo che realizza tale procedimento.
II presente trovato si applica nel settore della produzione di calzature, sia a livello industriale che semi-artigianale,,in particolare nella fase di incollaggio di una suola ad una tomaia.
II presente trovato può essere utilizzato sostanzialmente su ogni tipo di calzatura, ma trova preferenziale applicazione su scarpe con suola rigida o semirigida in cuoio, gomma o materiali sintetici, e su scarpe da donna, uomo, bambino, provviste o meno di tacco.
STATO DELLA TECNICA
Nel settore della produzione di calzature i procedimenti utilizzati per l'applicazione e l'incollaggio di una suola ad una tomaia prevedono tipicamente l'utilizzo di collanti a base di solvente, quali mastici o simili.
Nel caso di scarpe con suola rigida o semirigida in cuoio, gomma o materiali sintetici, e relativa tomaia in pelle, cartone o materiali sintetici, si prevede normalmente l'utilizzo di un sottopiede almeno parzialmente morbido in pelle, che viene preliminarmente associato alla tomaia; in una fase successiva viene realizzato l’accoppiamento per incollaggio tra sottopiede e suola.
Per realizzare tali operazioni è procedura usuale utilizzare una pluralità di stazioni poste in linea nelle quali vengono sostanzialmente eseguite in sequenza le seguenti operazioni:
- applicazione del sottopiede su una sagoma che riproduce un piede;
- applicazione della tomaia ad avvolgere almeno parte di detta sagoma;
- ribaltamento, mediante una macchina preformatrice, dei bordi della tomaia sul perimetro del sottopiede e relativo incollaggio con collante termofusibile a base di solvente, e/o puntatura mediante chiodi, graffette o simili;
- spalmatura di collante sulle superfici di sottopiede e/o suola (tale operazione viene eseguita per lo più manualmente con un pennello o più raramente con una macchina incollatrice);
- invio del sottopiede con tomaia e della suola in un forno per l'attivazione del collante;
- accoppiamento fra le due superfici in una pressa. Tale procedimento, utilizzato in modo generalizzato negli stabilimenti di produzione calzature , presenta vari inconvenienti .
Innanzi tutto richiede un numero elevato di stazioni operative che comportano ciascuna un notevole impegno di mano d'opera, ciò determinando un'ampia occupazione di spazi, lunghi tempi di esecuzione ed elevato utilizzo di risorse umane.
La schiacciatura in pressa per l'accoppiamento delle superfici, data la natura e la tipologia del collante, richiede una pressione molto elevata il che può far sì che i componenti della calzatura si rovinino, in particolare la tomaia di scarpe di pregio quali quelle da donna.
Durante lo schiacciamento fra suola e sottopiede, il mastice deborda dai lati della suola e deve essere rimosso in una fase successiva con.solventi, ciò comportando sia un alto inquinamento ambientale che condizioni di lavoro precarie per gli addetti. Un altro inconveniente è dato dal fatto che il mastice è un adesivo a contatto per cui è necessario applicare una forte pressione fra le parti in una pressa per ottenere una certa adesione; in certi casi, durante l'uso della calzatura, le tensioni dei materiali vincono la forza del mastice, causando sgradevoli effetti estetici e prematuri scollaggi della suola.
Inoltre, spesso le superfici da accoppiare non sono piane, ma seguono la sagoma della pianta del piede, per cui si creano zone prive di collante, oppure nelle quali non si riesce a generare una corretta pressione di accoppiamento.
Le due superfici accoppiate, in corrispondenza del perimetro, tendono a scollarsi, e ciò determina la formazione di fessure-entro le quali possono infiltrarsi acqua, polvere ed altri contaminanti che incidono negativamente sulla tenuta di accoppiamento. In corrispondenza dei bordi delle due superfici il mastice crea ponticelli filamentosi che deteriorano l'estetica della calzatura.
Inoltre, per ottenere un fissaggio accettabile le superfici devono essere levigate e cardate prima dell'accoppiamento, ciò determinando elevato impegno di mano d'opera e generando una gran quantità di polveri dannose per l'uomo e per l’ambiente.
Sono peraltro noti sul mercato adesivi di tipo poliuretanico termoriattivabile (hot-melt reattivo) i quali si trovano normalmente allo stato solido e possono essere attivati mediante riscaldamento soltanto una volta, in quanto dopo la prima attivazione perdono le loro capacità di incollaggio.
Tali adesivi poliuretanici reagiscono con l'umidità relativa, raggiungendo ottime resistenze al calore ed all’acqua. Tale tipologia di adesivo non è mai stata adottata in<' >modo esteso nel settore delle calzature proprio per il fatto che tale adesivo, una volta a contatto con l'aria, perde in misura sostanziale le sue proprietà; il suo utilizzo è pertanto estremamente vincolato a specifiche operazioni ed attrezzature di lavorazione.
Per risolvere tali inconvenienti della tecnica nota ed ottenere ulteriori vantaggi nel seguito evidenziati, la proponente ha ideato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovate) è espresso e caratterizzato nelle rispettive rivendicazioni principali; le rivendicazioni secondarie espongono altre caratteristiche dell ' idea di soluzione principale.
Lo scopo del trovato è quello di realizzare un procedimento ed un dispositivo per la.produzione di calzature in cui gli inconvenienti della tecnica nota possano essere superati grazie all'utilizzo dì un adesivo di tipo poliuretanico termoattivabile (hot-melt reattivo) al posto del tradizionale collante del tipo mastice.
Per tale scopo, una soluzione preferenziale prevede che l'adesivo del tipo sopra indicato venga fornito in contenitori monouso, vantaggiosamente sigillati per evitare qualsiasi contatto con l'aria, e venga alimentato mediante opportune attrezzature di prelievo, attivazione, dosaggio ed applicazione direttamente nel momento del suo utilizzo.
In particolare, il prelievo selettivo e sequenziale di una adeguata quantità di adesivo permette di formare, di volta in volta, almeno una lamina o film adesivo che, dopo una fase di sagomatura e/o fustellatura, viene inserita tra suola e tomaia, oppure tra un sottopiede fissato alla tomaia ed una relativa suola. Tale lamina adesiva, subito dopo o contestualmente ad una fase di riattivazione dell'adesivo, viene schiacciata in una pressa tra la suola e la tomaia, o il sottopiede, ottenendo così che i tre elementi si incollino e sostanzialmente si fondano insieme.
L'utilizzo di una o più lamine adesive preformate, realizzate in linea in una fase immediatamente precedente alla fase di inserimento e pressatura tra suola e tomaia, permette da un lato di evitare fasi di preparazione onerose e pericolose per gli operatori, e dall'altro permette di ottenere un grado di finitura della calzatura estremamente elevato, esente da difetti causati dalle elevate pressioni richieste per l'incollaggio con mastice.
Inoltre, offre la possibilità di utilizzare materiali più sottili e delicati, grazie alla riduzione della pressione nella pressa ed all'accoppiamento ottimale garantito dalla lamina adesiva interposta tra suola e tomaia/sottopiede; permette di determinare in modo molto efficace la quantità di adesivo utilizzato, ottimizzando i costi, ed inoltre riduce i rischi di salute per gli operatori grazie all ' utilizzo di un prodotto non volatile .
Secondo il trovato, . i contenitori di adesivo utilizzati presentano dimensione e forma standardizzata, e possono essere facilmente trasportati e forniti in condizione sigillata. In questo modo, l ' adesivo poliuretanico può essere termo-attivato solo contestualmente al suo utilizzo ed alla sua applicazione sugli elementi da accoppiare, rendendo possibile la formazione di una lamina adesiva in modo coerente all'inserimento fra le superfici interessate. Una o più lamine adesive, opportunamente conformate ad esempio a mezzaluna in cooperazione con la punta della calzatura, possono essere fissate ad un sottopiede su cui sono stati ribaltati i bordi della relativa tomaia.
In un'altra soluzione, la lamina viene fustellata in corpo unico ad assumere una conformazione che sostanzialmente riproduce la pianta del piede.
Detta lamina adesiva, opportunamente fustellata, risulta quindi sostanzialmente costituita da uno strato di adesivo poliuretanico termoattivabile rivestito su almeno un lato da un foglio di supporto, ad esempio di carta siliconata. In una soluzione preferenziale, l'adesivo è rivestito su entrambi i lati per essere preservato dall'umidità.
Lo strato di adesivo viene prelevato in quantità opportuna, correlata alla dimensione ed allo spessore della o delle lamine da formare, da un relativo contenitore in cui si trova allo stato solido, dopo che detta quantità, e solo detta quantità, è stata portata allo stato fuso od almeno parzialmente fuso. Quindi, la lamina, dopo un passaggio di stabilizzazione eseguito ad esempio per raffreddamento, viene pre-applicata sulla sagoma in cui è predisposta la tomaia, o sulla suola, viene sottoposta ad un passaggio termico di riattivazione, dopo avere eventualmente asportato i fogli protettivi, e viene accoppiata per pressatura ad una relativa suola.
La riattivazione dell'adesivo e la pressatura possono essere realizzate in unica operazione.
L'utilizzo di un adesivo poliuretanico garantisce un incollaggio duraturo ed esente da imperfezioni, che non richiede operazioni di finitura e pulizia con solventi, che non crea ponticelli e fessure, che non genera emissioni nocive nell'ambiente. Inoltre, l'utilizzo di contenitori sigillati e standardizzati da cui il collante dosato viene prelevato automaticamente all'atto dell'utilizzo previene complesse operazioni di trasferimento, alimentazione e dosaggio che possono provocare spargimenti, sbavature od altri inconvenienti operativi.
Un altro vantaggio deriva dal fatto che, con l'utilizzo di tale lamina di adesivo poliuretanico, è possibile interporre tra suola e lamina, o tra lamina e tomaia, strati rinforzanti e/o traspiranti quali membrane, inserti o simili.
Una variante prevede che, in cooperazione con la linea di produzione, sia presente almeno un vano di accumulo temporaneo, sigillato ed il cui interno è sottoposto ad atmosfera controllata, ad esempio in azoto; in tale vano le lamine prodotte e non utilizzate vengono conservate per un tempo limitato per poter essere impiegate in momenti successivi. Oltre che per associare suola e tomaia nel modo sopra descritto, il metodo secondo il trovato può essere utilizzato anche per realizzare particolari contrafforti, ossia elementi sagomati di rinforzo tra fodera e tomaia della scarpa.
Inoltre, è possibile realizzare dei contrafforti, subito dopo il raffreddamento e la stabilizzazione della lamina adesiva, adagiandola e conformandola su un apposito stampo. Dopo la fase di indurimento, la lamina copierà perfettamente lo stampo, mantenendo indeformati nel tempo il disegno e la forma.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche e vantaggi del trovato saranno chiare dalla descrizione di una realizzazione preferenziale presa con riferimento agli annessi disegni , nei quali abbiamo che :
- la fig . 1 illustra schematicamente i primi gruppi del dispositivo di produzione calzature secondo il trovato;
- le figg. 2, 3, 4a, 4b illustrano schematicamente i successivi gruppi del dispositivo secondo il trovato atti a realizzare le fasi di completamento della produzione di una calzatura.
DESCRIZIONE DELLA REALIZZAZIONE PREFERENZIALE
Con riferimento alla fig. 1 un dispositivo per la produzione di calzature 10 secondo il trovato comprende un gruppo alimentatore-dosatore 11 di un adesivo 12 di tipo poliuretanico termo-attivabile (hotmelt reattivo) contenuto allo stato solido all'interno di un contenitore 13.
Il contenitore 13 presenta vantaggiosamente forma e dimensioni standardizzate, ed è atto ad essere sigillato per evitare ogni contatto dell'adesivo 12 con aria ed umidità che potrebbe comportare una perdita definitiva delle proprietà di incollaggio intrinseche dell’adesivo 12 stesso.
Il gruppo alimentatore-dosatore 11 comprende un attuatore 14, ad esempio un cilindro idraulico, al cui stelo 16 è terminalmente associato un piatto 15 di forma coniugata alla sezione del contenitore 13.
Il piatto 15 è associato a mezzi di riscaldamento 17, ad esempio una serpentina elettrica od altri mezzi analoghi, atti a fondere la quantità di adesivo 12 soprastante quando tale piatto 15 viene abbassato a contatto di esso. Il piatto 15 presenta guarnizioni 18 che strisciano sulla parete interna del contenitore 13 per evitare ogni possibile infiltrazione d'aria a contatto dell'adesivo 12.
L'adesivo 12 fuso viene prelevato tramite un condotto aspirante 19 ed erogato tramite un ugello terminale 20 sulla superficie di un rullo spalmatore 21. Lungo il condotto aspirante 19 possono essere presenti mezzi a valvola di interruzione e/o parzializzazione non illustrati. Con detto rullo spalmatore 21 coopera una racla 22 di dosaggio ed uniforinazione, mediante la quale viene definito uno strato di adesivo liquido avente lo spessore voluto.
L'adesivo, opportunamente dosato, viene spalmato su un foglio continuo 23 di supporto e protezione alimentato da rotolo 24; l'applicazione dell'adesivo avviene in corrispondenza di un piano di appoggio 25. Il foglio continuo 23 è costituito, nella soluzione preferenziale, da carta siliconata.
In uscita dall'applicazione sul foglio continuo 23 l’adesivo viene sottoposto a raffreddamento mediante un sistema di aerazione 26 che lo fissa e lo stabilizza sul foglio 23 stesso.
In cooperazione con la fase di stabilizzazione, prima o dopo di essa, può essere prevista l'applicazione di un ulteriore foglio 123 protettivo sul lato superiore dell'adesivo, il quale ha la funzione di preservare l'adesivo da contatti con aria ed umidità. Quindi, viene eseguita una fase di fustellatura del foglio 23 mediante un apposito utensile 27 comprendente un punzone 28 azionato da un attuatore 29 ed una matrice sottostante 30.
Dalla fase di fustellatura escono una o più lamine adesive finite 31, costituita dallo strato di adesivo indurito, freddo e stabilizzato, con i relativi fogli protettivi 23, 123. Tale lamina finita 31 viene avviata ad una fase di applicazione su una tomaia disposta su una controforma 32.
La lamina 31 può essere unica, ed avere sostanzialmente la forma della pianta della calzatura, o possono essere fornite più lamine 31 più piccole, eventualmente conformate a mezzaluna, da associare ad un sottopiede preliminarmente associato, in una preformatrice, alla tomaia.
Rientra nell'ambito del trovato che la lamina 31 venga pre-applicata sulla relativa suola 35, oppure che non venga puntata né su una né sull'altra delle superfici. Tale applicazione può essere preceduta dalla rimozione di uno e/o dell'altro dei fogli 23, 123. Nel caso di specie (fig. 2) l'applicazione viene eseguita utilizzando un elemento stagnatore 33 che realizza tale applicazione per punti. E' ovvio che possono essere utilizzati altri sistemi di fissaggio, eventualmente impiegando chiodi, graffette, rivetti o simili.
La controforma 32, con la o le lamine adesive 31 ad essa fissata, viene quindi avviata ad una fase di riscaldamento (fig. 3) mediante apposita sorgente di calore 34, allo scopo di riattivare il collante poliuretanico presente sullo strato esterno di tale lamina 31. La sorgente di calore 34 può essere sostanzialmente di qualsiasi tipo, anche se è preferenziale l'utilizzo di lampade ad infrarossi.
E' peraltro equivalente l'utilizzo di altre sorgenti di calore quali forni, sorgenti radianti, cavità a microonde, ad ultrasuoni, ad alta frequenza, od altro. Come detto sopra, l'attivazione termica dell'adesivo 12 della lamina 31 può anche essere eseguita contestualmente alla pressatura.
Infine, sulla lamina 31 che presenta lo strato di collante attivato viene eseguita l'applicazione di una suola 35. Su tale suola 35 può essere stato applicato, o meno, uno strato di collante.
L’applicazione della suola 35 avviene (fig. 4a) in una pressa 36 comprendente un supporto 37 per la controforma 32 ed un gruppo di pressione 38, associato ad un attuatore 39/ costituito da una pluralità di elementi prementi 40 la cui posizione è singolarmente regolabile in funzione della conformazione della scarpa e quindi della controforma 32.
In alternativa, od in combinazione, con la pressatura eseguita dal gruppo 36, l'applicazione della suola 35 può essere eseguita in una pressa 41 del tipo in depressione (fig. 4b) nella quale viene utilizzato un elemento avvolgente deformabile 42 associato ad un supporto 37 e definente una cavità nella quale viene creato una depressione tramite aspirazione forzata. Altri tipi di presse possono essere utilizzati, ad esempio oleodinamica, a vite senza fine, magnetica, ecc.
Rientra nell'ambito del trovato prevedere l'inserimento di inserti o membrane traspiranti tra la suola 35 e la lamina 31. In uscita dalla fase di pressatura si ottiene una calzatura finita a cui, in una fase successiva, può essere applicato un tacco, od accessori quali lacci, fibbie, nastrini o simili elementi di finitura ed abbellimento.
Eventuali lamine 31 prodotte in surplus rispetto a quelle immediatamente utilizzate possono essere inviate in un vano di contenimento 43, comprendente mezzi di tenuta in ingresso ed in uscita, all'interno del quale viene mantenuta un'atmosfera controllata, ad esempio in azoto, che ne garantisce la preservazione e ne consente l'utilizzo anche in un tempo successivo, ancorché non molto lontano nel tempo.
Al presente trovato possono essere apportate modifiche o varianti che rientrano tutte nell'ambito del trovato stesso.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1 - Procedimento di produzione di calzature in cui è prevista almeno una fase di incollaggio fra una suola (35) ed una relativa tomaia od un sottopiede associato a detta tomaia, caratterizzato dal fatto che prevede di collegare reciprocamente detta suola (35) a detta tomaia/sottopiede mediante interposizione di almeno un film o lamina adesiva (31), detta almeno una lamina adesiva (31) essendo ottenuta mediante prelievo, sostanzialmente in linea, di una quantità voluta di adesivo poliuretanico termoattivabile (12) ed applicazione di detto adesivo su almeno un foglio (23, 123) di supporto e/o protezione, detta lamina (31) essendo quindi sottoposta ad una fase di stabilizzazione dell'adesivo, essendo inserita fra suola (35) e relativa tomaia/sottopiede e sottoposta ad almeno una fase di riattivazione dell’adesivo, essendo prevista almeno una fase di pressatura per incollare e fondere insieme tomaia, lamina (31) e suola (35). 2 - Procedimento come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che prevede che detto adesivo (12) venga prelevato in linea da un contenitore (13) in cui tale adesivo (12) si trova in uno stato sostanzialmente solido. 3 - Procedimento come alla rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la fase di prelievo dell'adesivo {12) prevede di sciogliere una voluta quantità di detto adesivo (12) in detto contenitore (13) senza che esso venga sostanzialmente a contatto con l'ambiente esterno al contenitore (13). 4 - Procedimento come alla rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che il prelievo dell'adesivo (12) viene eseguito da un gruppo alimentatore-dosatore (11) comprendente mezzi (15) di riscaldamento-fusione dell'adesivo (12) disposto soprastante nel contenitore (13) associati a mezzi (19) di aspirazione e convogliamento dell'adesivo (12) fuso verso una zona di spalmatura. 5 - Procedimento come alla rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che prevede che detti mezzi (15) di riscaldamento-fusione presentino conformazione coniugata a quella della sezione del contenitore (13) in modo che tale operazione di prelievo non comporti alcun contatto dell'adesivo (12) posto all'interno del contenitore (13) con l'ambiente esterno. 6 - Procedimento come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l'applicazione dell'adesivo fuso sul foglio protettivo (23) viene eseguita in una zona di spalmatura da almeno un elemento a racla (22) associato ad un rullo spalmatore (21). 7 - Procedimento come alla rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che prevede che detto foglio protettivo (23 ) sia alimentato da rotolo (24 ) verso detta zona di spalmatura . 8 - Procedimento come alla rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detto foglio protettivo (23 ) è realizzato in carta siliconata. 9 - Procedimento come alla rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che la lamina (31) , dopo l'applicazione su detto foglio (23) dello strato di adesivo, viene sottoposta ad almeno una fase di stabilizzazione per fissare ed indurire detto strato di adesivo. 10 - Procedimento come alla rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che in cooperazione con detta fase di stabilizzazione è prevista l'applicazione sullo strato di adesivo di almeno un secondo foglio protettivo (123) sul lato opposto al foglio (23). 11 - Procedimento come alla rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che la lamina (31), dopo la fase di stabilizzazione, viene sottoposta ad una fase di conformatura/fustellatura per ricavare una voluta forma di accoppiamento con la tomaia od il relativo sottopiede. 12 - Procedimento come alla rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che prevede una fase di pre-fissaggio della o delle lamine (31) fustellate ad una tomaia associata ad una controforma (32) o ad un sottopiede fissato a detta tomaia. 13 - Procedimento come alla rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che prevede una fase di pre-fissaggio della lamina fustellata (31) ad una suola (35) . 14 - Procedimento come alla rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che la fase di termoattivazione dell ' adesivo della lamina ( 31 ) viene eseguita prima della fase di pressatura . 15 - Procedimento come alla rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che la fase di termoattivazione dell'adesivo della lamina (31) viene eseguita contestualmente alla fase di pressatura. 16 - Procedimento come alle rivendicazioni 14 o 15, caratterizzato dal fatto che detta fase di termoattivazione viene eseguita mediante lampade ad infrarossi. 17 - Procedimento come alle rivendicazioni 14 o 15, caratterizzato dal fatto che detta fase di termoattivazione viene eseguita mediante lampade ad ultrasuoni od a radiofrequenza. 18 - Procedimento come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che, detta fase di pressatura viene eseguita mediante un gruppo di pressatura (36) comprendente una pluralità di elementi prementi (40) a regolazione indipendente. 19 - Procedimento come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta fase di pressatura viene eseguita mediante una pressa a depressione (41). 20 - Procedimento come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che prevede 1'invio di lamine (31) finite e non immediatamente utilizzate in un vano di stoccaggio (43) al cui interno viene mantenuta un'atmosfera controllata, ad esempio con azoto. 21 - Procedimento come ad una o l ' al tra delle rivendicaz ioni precedenti , caratterizzato dal fatto che prevede l' inserimento di element i ausiliari quali inserti di rinforzo, membrane traspiranti o simili almeno tra la lamina (31) e la suola (35) e/o tra la lamina (31) e la tomaia. 22 - Dispositivo per la produzione di calzature comprendenti almeno una tomaia eventualmente associata ad un sottopiede, un elemento avente funzione di collegamento ed una suola (35) incollata a detto elemento, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi (11) atti a prelevare una quantità di adesivo poliuretanico termoattivabile (12) da un contenitore (13), mezzi (20, 21, 22) atti ad erogare e spalmare detta quantità di adesivo su almeno un foglio di supporto (23) per formare almeno una lamina (31), mezzi di sagomatura (27) atti a conformare detta almeno una lamina (31) secondo una sagoma voluta, mezzi di riattivazione (34) dell'adesivo di detta lamina, mezzi di inserimento di detta lamina (31) tra suola (35) e relativa tomaia/sottopiede e mezzi di pressatura (36, 41) atti ad incollare e fondere insieme in modo definitivo suola (35) , lamina (31) e tomaia/sottopiede. 23 - Dispositivo come alla rivendicazione 22, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di prelievo (11) comprendendo un elemento (15) atto ad essere introdotto almeno parzialmente in detto contenitore (13) ed a fondere almeno detta quantità voluta di adesivo (12) da prelevare senza che detto adesivo (12) venga a contatto con l'ambiente esterno,· detto elemento (15) essendo associato a mezzi di convogliamento (19) atti a trasferire detta quantità di adesivo (12) fuso in una zona di erogazione . 24 - Dispositivo come alla rivendicazione 23, caratterizzato dal fatto che detto elemento comprende un piatto (15) associato a mezzi attuatori (14) e presentante una forma coniugata alla sezione di detto contenitore (13). 25 - Dispositivo come alla rivendicazione 24, caratterizzato dal fatto che detto piatto (15) è associato a mezzi riscaldanti (17) e presenta almeno perifericamente elementi di tenuta (18) atti ad impedire il contatto dell'adesivo (12) presente nel contenitore (13) con l'ambiente esterno. 26 - Dispositivo come alla rivendicazione 22, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi (24) atti ad alimentare almeno un foglio continuo di supporto (23) verso una zona di erogazione dell'adesivo in corrispondenza di un piano di appoggio (25) . 27 - Dispositivo come alla rivendicazione 26, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi atti ad alimentare un foglio continuo (123) di protezione che viene applicato sullo strato di adesivo sul lato opposto a detto foglio (23). 28 - Dispositivo come alla rivendicazione 26 o 27, caratterizzato dal fatto che detto foglio continuo (23, 123) è costituito da carta siliconata. 29 - Dispositivo come ad una o l'altra delle rivendicazioni da 22 in poi, caratterizzato dal fatto che comprende un gruppo atto a pre-fissare detta lamina (31) alla relativa tomaia/sottopiede od alla relativa suola (35). 30 - Dispositivo come alla rivendicazione 29, caratterizzato dal fatto che detto gruppo comprende almeno uno stagnatore (33). 31 - Dispositivo come alla rivendicazione 29, caratterizzato dal fatto che comprende almeno un gruppo di termoattivazione (34) dell'adesivo disposto a valle di detto gruppo di pre-fissaggio lamina (31)-tomaia o lamina (31)-suola (35). 32 - Dispositivo come alla rivendicazione 31, caratterizzato dal fatto che comprende almeno un gruppo di pressatura (36, 41) disposto in cooperazione con detto gruppo di termoattivazione (34) dell'adesivo. 33 - Dispositivo come alla rivendicazione 32, caratterizzato dal fatto che detto gruppo di pressatura (36) è del tipo comprendente una pluralità di elementi- prementi (40) regolabili individualmente. 34 - Dispositivo come alla rivendicazione 32, caratterizzato dal fatto che detto gruppo di pressatura (41) è del tipo con pressa a depressione. 35 - Dispositivo come alla rivendicazione 32, caratterizzato dal fatto che detto gruppo di pressatura è del tipo a funzionamento oleodinamico o magnetico. 36 - Dispositivo come ad una o l'altra delle rivendicazioni da 22 in poi, caratterizzato dal fatto che comprende almeno un vano di stoccaggio temporaneo (43) per le lamine (31) finite e non subito utilizzate, al cui interno viene mantenuta un'atmosfera controllata con azoto. 37 - Procedimento e dispositivo di produzione calzature sostanzialmente come descritto ed illustrato negli annessi disegni.
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