ITUB20159450A1 - Dispositivo a lancetta per uno strumento indicatore, in particolare per un veicolo - Google Patents

Description

"DISPOSITIVO A LANCETTA PER UNO STRUMENTO INDICATORE, IN PARTICOLARE PER UN VEICOLO"

La presente invenzione è relativa ad un dispositivo a lancetta per uno strumento indicatore, in particolare per un veicolo.

Com'è noto, i quadri strumenti per veicoli sono provvisti di strumenti indicatori per fornire informazioni numeriche al conducente, ad esempio informazioni sulla velocità del veicolo ed sul regime di rotazione del motore termico. Tali strumenti, in genere, sono provvisti di un quadrante, avente una serie di tacche e/o numeri, e di un dispositivo a lancetta avente un corpo rotante che è realizzato in materiale guida-luce. Tale corpo rotante comprende un mozzo, incernierato attorno ad un asse per ruotare sotto l'azione di un motore, ed una lancetta che sporge radialmente dal mozzo in modo da indicare la tacca o numero corrispondente all'informazione da fornire al conducente. La faccia frontale della lancetta è luminosa, almeno in condizioni operative di guida notturna, grazie ad una o più sorgenti luminose disposte in prossimità del mozzo al di sotto del quadrante.

Nell'ambito di queste soluzioni il brevetto EP0967465, che corrisponde al preambolo della rivendicazione 1, insegna a prevedere un cappuccio montato sul mozzo ed uno schermo che riveste inferiormente il mozzo per evitare la formazione di aloni luminosi sul quadrante. Nel brevetto EP0984249, il cappuccio è co-stampato o sovra-stampato sul mozzo in modo da formare un pezzo unico con quest'ultimo e ha una sporgenza che impegna un recesso realizzato nel materiale guida-luce del mozzo stesso.

È sentita l'esigenza di perfezionare le soluzioni note del tipo appena descritto, in modo da rendere luminose altre zone, diverse dalla lancetta, ma con una luminosità che sia il più possibile uniforme e senza disturbi, e con la possibilità, in fase di progetto, di impostare le quantità di luce trasmesse dal materiale guida-luce alle varie zone da rendere luminose.

Scopo della presente invenzione è quello di realizzare un dispositivo a lancetta per uno strumento indicatore, in particolare per un veicolo, il quale consenta di assolvere in modo semplice ed economico all'esigenza sopra esposta.

Secondo la presente invenzione viene realizzato un dispositivo a lancetta per uno strumento indicatore, in particolare per un veicolo, come definito nella rivendicazione 1.

L'invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:

la figura 1 è una prospettiva, con parti asportate per chiarezza, di uno strumento indicatore, in particolare per un veicolo, provvisto di una preferita forma di attuazione del dispositivo a lancetta secondo la presente invenzione;

la figura 2 è una vista in esploso del dispositivo a lancetta della figura 1;

la figura 3 è una sezione secondo la linea di sezione III-III della figura 1 e mostra, in scala ingrandita, un dettaglio del dispositivo a lancetta della presente invenzione;

la figura 4 è una sezione secondo la linea di sezione IV-IV della figura 3; e

la figura 5 è analoga alla figura 2 e mostra una variante del dispositivo a lancetta della presente invenzione.

In figura 1, il numero di riferimento 1 indica un dispositivo a lancetta facente parte di uno strumento indicatore 2 (parzialmente illustrato), in particolare per un veicolo (non illustrato).

Lo strumento indicatore 2 comprende una struttura fissa 3, la quale costituisce parte di un quadro strumenti del veicolo, ha una cavità interna 4 e comprende un quadrante 5 avente una faccia frontale 6 rivolta dalla parte opposta rispetto alla cavità 4, ossia verso l'esterno dello strumento 2 e, quindi, verso un conducente del veicolo. La faccia 6 ha una pluralità di tacche e/o numeri (non illustrati) per permettere al dispositivo 1 di fornire una informazione numerica sul funzionamento del veicolo.

Il dispositivo 1 comprende un corpo 10, il quale è definito da un pezzo unico, costituito da un materiale guida-luce di tipo noto. Il corpo 10 comprende un albero 11, il quale ha un asse 12, si estende nella cavità 4 ed assialmente attraverso il quadrante 5 ed è girevole attorno all'asse 12 per effetto dell'azionamento di un attuatore (non illustrato). In particolare, tale attuatore è definito da un motore elettrico disposto dietro alla struttura 3 ed aziona un albero rotante 14 che si estende nella cavità 4 ed è coassiale e fisso rispetto all'albero 11.

La cavità 4 ospita almeno una sorgente luminosa 15, ad esempio un LED, il quale è direttamente affacciato ad una superficie esterna libera 16 dell'albero 11, per cui la luce emessa dalla sorgente 15 entra attraverso la superficie 16 nel materiale guida-luce e viene trasmessa da quest'ultimo in tutto il corpo 10.

Con riferimento alla figura 2, il corpo 10 comprende, inoltre, un mozzo 17, il quale è coassiale all'albero 11 ed è disposto in corrispondenza di una estremità assiale 18 dell'albero 11 ed all'esterno della cavità 4. Il mozzo 17 ha una superficie posteriore 19, la quale è rivolta verso la faccia 6 ed è coperta da uno schermo 20, il quale è coassiale al mozzo 17, ha un foro passante 21 impegnato dall'estremità 18 ed è opaco. Con il termine "opaco", qui e nel seguito, si intende un elemento avente proprietà tali da bloccare il passaggio della luce. In questo caso, lo schermo 20 impedisce alla luce emessa dalla superficie 19 di arrivare alla faccia 6 e quindi di formare aloni luminosi sulla faccia 6. Lo schermo 20, preferibilmente, è definito da un pezzo separato dal corpo 10 ed è fissato direttamente o indirettamente al mozzo 17. In particolare, lo schermo 20 comprende una piastra ad anello 22 sovrapposta alla superficie 19 ed un collare 23, il quale sporge da un bordo anulare interno della piastra 22 ed è calzato attorno all'estremità 18 per impedire alla luce emessa dall'estremità 18 di arrivare alla faccia 6 e quindi formare aloni luminosi.

Dalla parte assiale opposta rispetto alla superficie 19, il mozzo 17 ha una superficie frontale 25 che si estende trasversalmente all'asse 12, nel caso particolare illustrato è definita da una corona circolare coassiale all'albero 11 ed, in uso, emette luce che è visibile all'esterno del dispositivo 1. Il mozzo 17 comprende una porzione 26, la quale è configurata in modo da guidare la luce verso la superficie 25 e delimita radialmente un recesso 27 che è aperto all'estremità assiale del mozzo 17. In particolare, la porzione 26 termina assialmente con la superficie 25 per cui guida la luce in modo diretto fino alla superficie 25 stessa.

Il corpo 10 comprende, inoltre, una lancetta 28, la quale sporge radialmente verso l'esterno dal mozzo 17 ed è definita da una faccia posteriore 29, rivolta verso la faccia 6; da una faccia frontale 30 opposta alla faccia 29; e da due facce laterali 31 opposte tra loro.

Il dispositivo 1 comprende, inoltre, un cappuccio o bottone 32, il quale è definito da almeno un pezzo, è separato dal corpo 10, è montato sul mozzo 17 ed è fisso rispetto a quest'ultimo. Nell'esempio di figura 2, il cappuccio 32 è definito da un singolo pezzo in materiale trasparente con un rivestimento opaco (non illustrato) che copre la maggior parte della superficie esterna del materiale trasparente in modo tale da lasciare scoperta almeno una porzione, che risulta quindi trasparente. Con riferimento alla figura 3, tale porzione trasparente corrisponde ad una zona di passaggio 33 permeabile alla luce, per consentire ad un flusso di luce di uscire attraverso il cappuccio 32. La zona di passaggio 33 ha sostanzialmente la medesima forma e dimensioni della superficie 25 ed è allineata con quest'ultima in modo da fare percepire all'esterno il flusso di luce emessa dalla superficie 25, in aggiunta al flusso di luce che viene emessa dalla lancetta 28. Nelle restanti porzioni del cappuccio 32 il rivestimento blocca la trasmissione della luce dal mozzo 17 verso l'esterno. In particolare, il flusso di luce che viene emessa dalla superficie 25 ed attraversa la zona di passaggio 33 svolge una funzione estetica.

Il cappuccio 32 ha una forma esterna sostanzialmente a tazza. Infatti, il cappuccio 32 comprende una parete frontale 34, che è trasversale all'asse 12, chiude il recesso 27 ed è affacciata alla superficie 25; ed una parete laterale 35, la quale sporge dal bordo perimetrale esterno della parete 34 in modo da circondare il mozzo 17 e ha una apertura 36 attraversata dalla lancetta 28. Il perimetro dell'apertura 36 può essere definito interamente dal cappuccio 32, oppure dall'insieme del cappuccio 32 e dello schermo 20, come nel caso illustrato.

Nell'esempio illustrato, la superficie 25 e la corrispondente zona di passaggio 33 sono previste in corrispondenza della parete 34. Tuttavia, altre posizioni e/o altre forme possono essere previste per la superficie 25 e la zona di passaggio 33.

Vantaggiosamente, il cappuccio 32 non è fissato direttamente al mozzo 17, ma è fissato allo schermo 20 in modo tale da forzare assialmente il mozzo 17 tra la piastra 22 e la parete 34: in particolare, la piastra 22 impegna una sede di estremità 37 definita dalla parete 35 ed è agganciata a denti 38 che sporgono dalla parete 35 stessa. Tuttavia, altri sistemi di fissaggio possono essere previsti per il cappuccio 32, fatta eccezione per tecniche di co-stampaggio e di sovra-stampaggio che devono essere escluse per evitare che il materiale opaco del cappuccio 32 diventi integrale al materiale guida-luce del corpo 10 e quindi generi assorbimenti e/o disturbi nella trasmissione e riflessione della luce nel corpo 10 stesso.

Nella variante di figura 5, il cappuccio 32 è definito da due pezzi separati 32a e 32b, i quali sono costituiti di materiale opaco, per cui non necessitano di alcuna operazione di rivestimento o verniciatura, necessaria invece per la soluzione di figura 2. I pezzi 32a e 32b sono disposti in posizioni tali da delimitare tra loro almeno uno spazio vuoto o apertura, che corrisponde alla zona di passaggio 33 per la luce emessa dal mozzo 17. In particolare, il pezzo 32a comprende la parete 35 ed una porzione periferica anulare 34a della parete 34. Il pezzo 32b, invece, comprende una porzione centrale 34b della parete 34 ed è coassiale al pezzo 32a lungo l'asse 12. Il pezzo 32b è distanziato radialmente dal pezzo 32a e, preferibilmente, è fissato direttamente al mozzo 17, in modo non illustrato in dettaglio, tramite un accoppiamento a scatto oppure tramite un accoppiamento ad interferenza nel recesso 27, in modo tale da essere montato semplicemente a pressione sul mozzo 17,

Secondo una variante non illustrata, il cappuccio 32 è definito da un unico pezzo costituito da materiale opaco e comprendente due porzioni che sono unite tra loro solo in corrispondenza di una zona limitata, in modo da delimitare tra loro almeno uno spazio vuoto o apertura, che corrisponde ad una zona di passaggio 33,

Nuovamente con riferimento alla figura 3, il mozzo 17 ha una superficie di riflessione 39, in genere denominata "prisma", la quale è disposta nel recesso 27 e delimita una porzione sagomata 40. La porzione 40 sporge radialmente dalla porzione 26 verso l'interno del recesso 27 ed è allineata radialmente con la lancetta 28. La superficie di riflessione 39 è posizionata e sagomata in modo tale da riflettere la luce che proviene dall'albero 11 verso la faccia 30, la quale pertanto diventa luminosa. Tale illuminazione ha la funzione tecnica di rendere visibile la lancetta 28 al conducente, in particolare in condizioni di guida notturna.

Eventualmente, la faccia 30 e/o la superficie 25 possono essere trattate, lavorate e/o coperte da un rivestimento in modo tale da generare effetti ottici particolari, ad esempio generare una particolare colorazione. Analogamente, la faccia 29 e/o le facce 31 possono essere trattate, lavorate o coperte da un rivestimento per filtrare o eliminare la trasmissione della luce verso l'esterno e/o per aumentare la riflessione della luce verso la faccia 30.

Secondo un aspetto della presente invenzione, la luce arriva dall'albero 11 alla porzione 26 in modo indiretto, ossia tramite almeno una riflessione. A tale scopo, il mozzo 17 ha almeno una superficie di riflessione o ''prisma" 4la avente almeno una zona che è distinta e distanziata dalla superficie di riflessione 39. In questo modo, è possibile definire al meglio le posizioni, le ampiezze e le forme delle superfici di riflessione 39 e 41a in fase di progetto, in modo indipendente l'una dall'altra. In particolare, la superficie di riflessione 41a è anch'essa al fondo del recesso 27 e ha almeno una zona distanziata radialmente dalla superficie di riflessione 39 (in particolare lungo l'asse radiale della lancetta 28).

In particolare, per trasmettere la luce dall'albero 11 verso la superficie 25, oltre alla superficie di riflessione 41a la superficie esterna del mozzo 17 comprende una superficie di riflessione 41b, che è rivolta verso la parete 35 e/o verso lo schermo 20. Nella particolare configurazione illustrata, la porzione 26 inizia dalla superficie di riflessione 41b e termina con la superficie 25.

Secondo un aspetto della presente invenzione, il cappuccio 32 comprende una appendice 44, la quale è opaca, sporge da una porzione intermedia della parete 34 nel recesso 27 e definisce una barriera disposta radialmente tra la superficie di riflessione 39 e la superficie 25. In questo modo, la parte di luce che esce attraverso la superficie di riflessione 39 nel recesso 27 non raggiunge la superficie 25, per cui vengono limitati i disturbi e/o alterazioni di luminosità della superficie 25. In altre parole, la quantità di luce che arriva alla superficie 25 è determinata essenzialmente dalla posizione, dall'ampiezza e dalla conformazione delle superfici di riflessione 41a e 41b, che vengono stabilite in fase di progetto in modo indipendente dalla superficie di riflessione 39.

Preferibilmente, l'appendice 44 ha una lunghezza assiale tale da impegnare completamente il recesso 27, per cui termina assialmente con un bordo 45 che si avvicina il più possibile al fondo del recesso 27 nel mozzo 17. In altre parole, la lunghezza assiale dell'appendice 44 è sostanzialmente pari a quella della porzione 26 per limitare al massimo interferenze sulla luce guidata dalla porzione 26.

Come visibile in figura 4, anche attorno all'asse 12 l'appendice 44 ha una estensione tale da impegnare completamente il recesso 27, Infatti, l'appendice 44, in direzione circonferenziale, termina con due bordi 45a che si avvicinano il più possibile alle facce laterali opposte 46 della porzione 40. Pertanto, l'appendice 44 si frappone il più possibile tra le porzioni 40 e 26 del mozzo 17 per limitare disturbi o interferenze tra la luce dedicata alla superficie 25 e la luce dedicata alla superficie di riflessione 39 e, quindi, alla faccia 30,

Da quanto sopra esposto è evidente che la configurazione del mozzo 17 e quella del cappuccio 32 consentono di separare in due flussi indipendenti la luce che proviene dall'albero 11 all'interno del corpo 10. Infatti, come sopra esposto, da un lato è possibile progettare separatamente la superficie di riflessione 39 dalle superfici di riflessione 41a,41b in modo da calibrare la quantità di luce riflessa per ciascuno dei due flussi di luce, in maniera sostanzialmente indipendente dalla calibrazione dell'altro flusso. Dall'altro lato, il flusso che entra nella porzione 40 ed incontra la superficie di riflessione 39 non interferisce con il flusso che entra nella porzione 26 e viceversa.

Risulta poi evidente come la soluzione proposta sia vantaggiosa, sia dal punto di vista del numero ridotto di componenti, sia dal punto di vista della semplicità di montaggio.

Appare, infine, evidente che al dispositivo 1 descritto con riferimento alle figure allegate possono essere apportate modifiche e varianti che non esulano dal campo di protezione della presente invenzione, come definito nelle rivendicazioni allegate.

In particolare, la sagoma e le dimensioni dei vari pezzi possono essere diverse da quelle illustrate; inoltre, come sopra accennato, anche la posizione, 1'ampiezza e la sagoma della zona di passaggio 33 e della superficie 25 potrebbero essere diverse da quanto indicato a titolo di esempio.

Inoltre, il dispositivo 1 potrebbe essere utilizzato in applicazioni diverse da quella veicolistica.

Claims (1)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo a lancetta (1) per uno strumento indicatore (2), in particolare per un veicolo; il dispositivo comprendendo: un corpo (10), il quale è definito da un pezzo unico, è costituito da un materiale guida-luce e comprende: a) un albero (11) avente un asse (12) e comprendente una superficie libera (16) per ricevere luce da una sorgente luminosa (15); b) un mozzo (17), il quale è coassiale a detto albero (11) e ha una superficie esterna comprendente una superficie posteriore (19) rivolta verso detto albero (11); c) una lancetta (28), la quale sporge radialmente verso l'esterno da detto mozzo (17); uno schermo (20), il quale copre detta superficie posteriore (19) in modo da bloccare la luce emessa, in uso, da detta superficie posteriore (19); un cappuccio (32), il quale è definito da almeno un pezzo separato da detto corpo (10) ed è montato su detto mozzo (17) in posizione fissa; caratterizzato dal fatto che la superficie esterna di detto mozzo (17) comprende, inoltre: una superficie di emissione (25); una prima superficie di riflessione (39) configurata in modo da riflettere e direzionare un primo flusso di luce da detto albero (11) verso detta lancetta (28); almeno una seconda superficie di riflessione (41a,41b), la quale è configurata in modo da riflettere e direzionare un secondo flusso di luce da detto albero (11) verso detta superficie di emissione (25) e comprende almeno una zona distanziata da detta prima superficie di riflessione (39); e dal fatto che detto cappuccio (32) definisce almeno una zona di passaggio (33) permeabile alla luce ed allineata con detta superficie di emissione (25), per lasciare passare il secondo flusso di luce verso l'esterno; detto cappuccio (32) comprendendo una appendice (44) definente una barriera disposta tra detta superficie di emissione (25) e detta prima superficie di riflessione (39), 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta appendice (44) sporge assialmente ed è disposta radialmente tra detta superficie di emissione (25) e detta prima superficie di riflessione (39). 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che: detto mozzo (17) comprende una porzione cava (26) delimitante radialmente un recesso (27), che è aperto ad una estremità assiale di detto mozzo (17); detto cappuccio (32) comprende una parete frontale (34) che chiude assialmente detto recesso (27); detta appendice (44) sporge in detto recesso (27) da detta parete frontale (34). 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detta appendice (44) ha una ampiezza assiale tale da impegnare detto recesso (27) in modo sostanzialmente completo. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 3 o 4, caratterizzato dal fatto che detta appendice (44) ha una ampiezza angolare attorno a detto asse (12) tale da impegnare detto recesso (27) in modo sostanzialmente completo . 6. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 5, caratterizzato dal fatto che detta prima e seconda superficie di riflessione (39,41a) sono disposte in detto recesso (27). 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che la superficie esterna di detto mozzo (17) comprende, inoltre, una terza superficie di riflessione (41b) configurata in modo da riflettere e direzionare detto secondo flusso di luce da detta seconda superficie di riflessione (41a) verso detta superficie di emissione (25). 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detta porzione cava (26) inizia da detta terza superficie di riflessione (41b) e termina con detta superficie di emissione (25) in modo da guidare detto secondo flusso di luce senza ulteriori riflessioni. 9. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto cappuccio (32) comprende un singolo pezzo costituito da materiale trasparente ed un rivestimento opaco disposto su detto materiale trasparente in modo tale da lasciare scoperta almeno una porzione trasparente definente la detta zona di passaggio (33). 10. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 8, caratterizzato dal fatto che detto cappuccio (32) è costituito da materiale opaco e comprende una prima ed una seconda porzione (32a,32b) disposte in posizioni tali da delimitare tra loro almeno uno spazio vuoto definente detta zona di passaggio (33). 11. Dispositivo secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che dette prima e seconda porzione sono definite rispettivamente da un primo e da un secondo pezzo (32a,32b), separati l'uno dall'altro e coassiali tra loro. 12. Dispositivo secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detto primo pezzo (32b) è fissato direttamente a detto mozzo (17) tramite un accoppiamento a scatto oppure tramite un accoppiamento ad interferenza.