ITUB20159223A1

ITUB20159223A1 - Dispositivo di erogazione di una miscela, preferibilmente schiuma, e sistema che utlizza tale dispositivo.

Info

Publication number: ITUB20159223A1
Application number: ITUB2015A009223A
Authority: IT
Inventors: Evans Santagiuliana
Original assignee: Taplast Srl
Priority date: 2015-12-15
Filing date: 2015-12-15
Publication date: 2017-06-15
Also published as: CN108778521B; WO2017103726A1; US20200238312A1; CN108778521A; BR112018012000A2; EP3389875B1; US10898911B2; EP3389875A1

Description

DESCRIZIONE

‘"DISPOSITIVO DI EROGAZIONE DI UNA MISCELA, PREFERIBILMENTE SCHIUMA, E SISTEMA CHE UTLIZZA TALE DISPOSITIVO”

CAMPO TECNICO DELL’INVENZIONE

La presente invenzione si colloca nel campo tecnico dei sistemi di erogazione di fluidi miscelati.

In particolare, la presente invenzione è relativa alla realizzazione di un dispositivo per l’erogazione di una miscela di due fluidi applicabile ad un contenitore deformabile, preferibilmente a pressione manuale, contenente i due fluidi stessi, in particolare per I ’ erogazione di una miscela in forma di schiuma.

L’ invenzione è relativa inoltre al la realizzazione di un sistema di erogazione di una miscela comprendente un contenitore ed un dispositivo di erogazione applicato a tale contenitore.

DESCRIZIONE DELLO STATO DELLA TECNICA

E’ noto nel settore dell’erogazione di prodotti sottoforma di schiuma l’ impiego di dispositivi di erogazione che vengono applicati a contenitori deformabi li, realizzati tipicamente in plastica, che con la pressione della mano consentono l’erogazione della schiuma attraverso tali dispositivi con il contenitore posizionato sottosopra, cioè con il condotto di uscita del dispositivo rivolto verso il basso.

In tali sistemi di erogazione la schiuma viene generata mediante la opportuna miscelazione di una quantità di liquido e di aria prelevata da tali contenitori.

I campi di utilizzo di questi tipi di sistemi di erogazione e formazione di schiume sono i più svariati. Nel settore della pulizia vengono realizzate schiume per la pulizia di bagni, di vetri, per la pulizia ad esempio di forni da cucina, per la pulizia di mobili oppure per la distribuzione di saponi, di shampi; oppure di prodotti per la pulizia del viso. Per quanto riguarda l’igiene personale e la salute, i prodotti sotto forma di schiuma sono prodotti ad esempio per la cura del le mani, dei capelli, della pelle, per la creazione di schiuma da barba, 0 ancora per la pulizia di animali come cani e gatti . Ci sono inoltre applicazioni nel settore medicinale specifico come ad esempio schiume per la protezione dal sole da applicare sulla pelle, od altro.

1 sistemi di tipo noto consistono in un dispositivo erogatore applicato al collo di un contenitore. Nel dispositivo erogatore si individuano una camera dove durante la deformazione manuale del contenitore perviene il liquido e l’aria aspirata da una canna pescante nel contenitore.

La miscela di liquido e di aria pervenuta in questa camera fuoriesce dalla camera stessa c si trasforma in schiuma per la presenza di un elemento filtrante provvisto di opportuni microfori che permettono, anche in dipendenza delle caratteristiche di viscosità del liquido e della quantità d’aria miscelata con detto liquido, di realizzare una fuoriuscita del la miscela sotto forma di schiuma.

I dispositivi erogatori applicati ai contenitori si compongono sostanzialmente di una struttura di supporto provvista di mezzi per l’accoppiamento al collo del contenitore e di una unità di aspirazione dei fluidi dall’ interno del contenitore e di formazione della schiuma poi erogata.

La schiuma così generata viene erogata verso l’ambiente esterno attraverso un opportuno condotto di uscita.

L’unità di aspirazione e quindi provvista di primi e secondi mezzi valvolari che permettono e/o bloccano il flusso del liquido c dell ’aria, rispettivamente, dall’ interno del contenitore verso l’esterno.

A seguito dell’erogazione di una dose di schiuma, dal contenitore sono prelevate corrispondenti dosi di liquido e di aria che compongono la miscela stessa.

A fine dell ’erogazione con i l ri lascio del contenitore deformato/schiacciato che ritorna alla sua forma normale non deformata/schiacciata, all’interno del contenitore viene ripristinata una quantità d’aria per evitare che il contenitore rimanga parzialmente schiacciato.

A tale scopo, il dispositivo erogatore è inoltre provvisto di un sistema di ripristino per l’aria, con rispettivi ulteriori mezzi valvolari, che consente di aspirare l’ opportuna quantità d’aria dall’esterno durante il ritorno del contenitore alla sua forma normale in posizione non schiacciata.

I dispositivi di erogazione appartenenti allo stato della tecnica presentano tuttavia alcuni inconvenienti,

Un primo inconveniente di tali dispositivi di erogazione è costituito dalla loro complessità realizzativa, in particolare dovuta dalla presenza di differenti mezzi valvolari per la regolazione dei fluidi durante l’erogazione di schiuma per il ripristino di aria durante la corrispondente fase.

Un altro inconveniente dei dispositivi di erogazione di tipo noto è costituito dalla complessità in fase di assemblaggio dei vari componenti che lo costituiscono.

Un ulteriore inconveniente dei dispositivi di erogazione di tipo noto è costituito dal loro costo di produzione, a causa del numero di elementi e/o dei tempi di assemblaggio.

È scopo della presente invenzione superare almeno in parte gli inconvenienti detti.

E un primo scopo dell’invenzione realizzare un dispositivo di erogazione per la generazione di una miscela di due fluidi che consenta di ridurre la complessità realizzativa rispetto ai sistemi di tipo noto.

E un altro scopo dell’ invenzione realizzare un dispositivo di erogazione per la generazione di una miscela di due fluidi che semplifichi le operazioni per il suo assemblaggio rispetto ai sistemi di tipo noto.

E un ulteriore scopo dell’ invenzione realizzare un dispositivo di erogazione per la generazione di una miscela di due fluidi che presenti costi di produzioni inferiori rispetto ai sistemi di tipo noto.

SOMMARIO DELLA PRESENTE INVENZIONE

La presente invenzione si basa sulla considerazione generale che i problemi riscontrati nello stato della tecnica possono essere almeno in parte superati mediante la realizzazione di un dispositivo per l’erogazione di una miscela di un primo fluido ed un secondo fluido, in cui il dispositivo comprende primi mezzi valvolari con un primo elemento mobile che controlla il passaggio del primo fluido, secondi mezzi valvolari con un secondo elemento mobile che controlla il passaggio del secondo fluido e terzi mezzi valvolari con un terzo elemento mobile che control la i l passaggio di aria verso l’interno del contenitore ed in cui almeno due tra i l primo, il secondo ed il terzo elemento mobile appartengono ad un unico elemento valvolare del dispositivo.

In un suo primo aspetto la presente invenzione ha quindi per oggetto un dispositivo per l’erogazione di una miscela di un primo fluido ed un secondo fluido, detto dispositivo essendo applicabile ad un contenitore contenente detti fluidi e comprendendo:

- un condotto di uscita di detta miscela;

- almeno una camera di ricevimento e/o transito di una quantità di detto primo fluido ed una quantità di detto secondo fluido;

- mezzi di generazione di detta miscela disposti tra detta camera e detto condotto di uscita;

- primi mezzi valvolari comprendenti almeno un primo elemento mobile per controllare il passaggio di detto primo fluido dalPinterno di detto contenitore verso detta camera;

- secondi mezzi valvolari comprendenti almeno un secondo elemento mobi le per controllare il passaggio di detto secondo fluido dalPinterno di detto contenitore verso detta camera;

- terzi mezzi valvolari comprendenti almeno un terzo elemento mobile per controllare il passaggio di una quantità d’aria dall’esterno di detto contenitore verso l’interno di detto contenitore;

in cui almeno due tra detto primo elemento mobile, detto secondo elemento mobile e detto terzo elemento mobile appartengono ad un unico elemento valvolare di detto dispositivo.

Secondo una preferita forma di realizzazione dell’ invenzione, i l primo elemento mobile ed il secondo elemento mobile appartengono ad una prima parte dell ’elemento valvolare ed i l terzo elemento mobile appartiene ad una seconda parte distinta dalla prima parte dell’elemento valvolare.

Preferibilmente, il primo elemento mobile, il secondo elemento mobile ed il terzo elemento mobile appartengono al medesimo corpo che costituisce l’elemento valvolare.

In una preferita forma realizzativa, il primo elemento mobile ed il secondo elemento mobile sono costituiti da un primo lembo flessibile dell’elemento valvolare, il primo lembo flessibile essendo atto ad assumere una posizione di chiusura per interrompere il passaggio del primo fluido dall’ interno del contenitore verso la camera e per interrompere il passaggio del secondo fluido dall’ interno del contenitore verso la camera ed atto ad assumere una posizione aperta per consentire il passaggio del primo fluido dall’interno del contenitore verso la camera ed il passaggio del secondo fluido dall’ interno del contenitore verso la camera .

In una ulteriore preferita forma realizzativa, detto almeno un terzo elemento mobile di detti terzi mezzi valvolari comprende almeno un lembo flessibile dell’ elemento valvolare, in cui detto almeno un lembo flessibile è atto ad assumere una posizione di chiusura per evitare il passaggio del primo fluido e/o il passaggio del secondo fluido dall’ interno del contenitore ed è atto ad assumere una posizione aperta per consentire il passaggio di detta quantità d’aria dall’esterno del contenitore verso l’interno del contenitore.

Preferibilmente, detto almeno un terzo elemento mobile di detti terzi mezzi valvolari comprende due lembi flessibili dell’elemento valvolare atti ad essere a posti in contatto in detta posizione di chiusura e distanziati in detta posizione aperta.

In una preferita forma realizzativa, l’elemento valvolare comprende:

- un primo lembo flessibile atto a definire detto primo elemento mobile di detti primi mezzi valvolari e detto seeondo elemento mobile di detti secondi mezzi valvolari; - due lembi flessibili atti a definire detto almeno un terzo elemento mobile di detti terzi mezzi valvolari.

Preferì bi lmente, il dispositivo secondo l’invenzione comprende un primo corpo atto a ricevere l’elemento valvolare, in cui il primo corpo e l’elemento valvolare sono atti a definire una prima via di convogliamento del primo fluido dal contenitore alla camera ed una seconda via di convogliamento del secondo fluido dal contenitore alla camera.

Secondo una preferita forma di realizzazione dell’invenzione, la camera appartiene ad un elemento miscelatore disposto tra l’elemento valvolare ed il condotto di uscita.

Preferibilmente, l'elemento miscelatore comprende mezzi di fine corsa per il primo elemento mobi le o i l secondo elemento mobi le.

Più preferibilmente, l'elemento miscelatore comprende mezzi di fine corsa per il primo lembo flessibile dell’elemento valvolare.

In una preferita forma realizzativa, i mezzi di generazione della miscela comprendono un elemento diffusore ed un elemento filtrante.

Secondo una preferita forma di realizzazione dell’invenzione, l’elemento diffusore e l’elemento filtrante sono ricevuti in una sede dell’elemento miscelatore.

Pre fcr ibi I mente, la miscela è una schiuma comprendente il primo fluido e micro bol le del secondo fluido. Preferibilmente, il secondo fluido è aria.

Preferibilmente, il contenitore è deformabile, più preferibilmente deformabile manualmente.

Preferibilmente, i terzi mezzi valvolari sono atti a ristabilire la presenza di aria all’ interno del contenitore.

In un suo altro aspetto la presente invenzione ha per oggetto un sistema per l’erogazione di una miscela di un primo fluido ed un secondo fluido comprendente un contenitore per detti fluidi ed un dispositivo per l’erogazione di detta miscela, detto dispositivo essendo applicato a detto contenitore, in cui i l dispositivo è realizzato secondo quanto descritto sopra.

BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE

Ulteriori vantaggi, obiettivi e caratteristiche della presente invenzione sono definiti nelle rivendicazioni e saranno chiariti nel seguito per mezzo della descrizione seguente, nella quale è fatto riferimento alle tavole di disegno allegate. In particolare, nelle figure:

- la fig. 1 mostra una vista assonometrica di un dispositivo per Derogazione di un fluido associato ad un contenitore per realizzare un sistema di erogazione secondo una preferita forma realizzativa dell’invenzione;

- la fig. 2 mostra il sistema di erogazione di fig. 1 in posizione rovescia per i l suo utilizzo;

- la fig. 3 mostra una vista in esploso del sistema di erogazione di fig. 1 ;

- la fig. 4A mostra una vista assonometrica di un elemento di fig. 3 ;

- la fig. 4B mostra una vista in pianta dal basso dell’ elemento di fig. 4A;

- la fig. 4C mostra la vista in sezione lungo la linea di sezione IV-IV di figura 4B ;

- la fig. 5A mostra una vista assonometrica di un altro elemento di fig. 3 ;

- la fig. 5B mostra una vista in pianta laterale dell ’elemento di fig. 5A;

la fig. 5C mostra la vista in sezione lungo la linea di sezione V-V di figura 5B;

- la fig. 6A mostra una vista in pianta laterale di un altro elemento di fig. 3;

- la fig. 6B mostra una vista in pianta dall’alto dell ’elemento di fig. 6A;

- la fig. 6C mostra la vista in sezione lungo la linea di sezione Vl-Vl di figura 6B;

- la fig. 7A mostra una vista in pianta dal basso del sistema di erogazione di fig. 2 in posizione rovescia ed in condizione di non utilizzo

- la fig. 7B mostra la vista in sezione lungo la linea di sezione Vll-VIi di figura 7A;

- la fig. 7C mostra un particolare ingrandito di figura 7B;

- la fig. 8A mostra la vista in pianta dal basso del sistema di erogazione di fig. 3 in posizione rovescia durante la fase di erogazione di schiuma;

- la fig. 8B mostra la vista in sezione lungo la linea di sezione VIII-VIII di figura 8Λ;

- la fig. 8C mostra un particolare ingrandito di figura 8B ;

- la fig. 8D mostra un particolare ingrandito di figura 8C;

- la fig. 9A mostra la vista in pianta dal basso del sistema di erogazione di fig. 3 in posizione rovescia durante la fase di recupero d’aria;

- la fig. 9B mostra la vista in sezione lungo la l inea di sezione IX-IX di figura 9A;

- la fig. 9C mostra un particolare ingrandito di figura 9B;

- la fig. 10A mostra una variante realizzativa dell ’ elemento di fig. 5A;

- la fig. 10B mostra una vista in pianta laterale dell’elemento di fig. 10A;

- la fig. 1 OC mostra la vista in sezione lungo la linea di sezione X-X di figura 10B.

DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLA PRESENTE

INVENZIONE

L’esempio di attuazione dell’invenzione di seguito descritto si riferisce a dispositivi per l’erogazione di prodotti in forma di schiuma costituita preferibilmente dalla combinazione di un primo fluido, tipicamente in forma liquida, ed un secondo fluido, tipicamente aria, entrambi presenti all 'interno del contenitore cui il dispositivo è applicato.

E chiaro che la soluzione proposta potrà essere applicata anche a dispositivi per l’erogazione di schiume in cui la composizione dei due fluidi potrà essere differente, come ad esempio nel caso di impiego di un fluido in forma di crema. Un esempio di attuazione di un sistema 1 per l’erogazione di una miscela, in seguito indicata semplicemente con schiuma S, é mostrato in figura 1 e 2 in cui un dispositivo per l’erogazione oggetto del la presente invenzione, indicato complessivamente con 10, é applicato al collo C I del contenitore C contenente i fluidi F I ed F2 da miscelare. In figura 1 il sistema 1 è mostrato con il contenitore C ed il dispositivo per l’erogazione 10 ad esso applicato in posizione dritta, cioè con il dispositivo per l’erogazione 10 posizionato superiormente al contenitore C. La posizione dritta corrisponderà alla posizione preferita di appoggio/stoccaggio del sistema 1 quando non in uso. Come vedremo in seguito, la posizione di lavoro per l’erogazione della schiuma S sarà invece quella rovescia mostrata in figura 2, o sottosopra, vale a dire con il contenitore C girato ed il dispositivo di erogazione 10 disposto nella parte inferiore del contenitore C stesso.

Si osservi che i l contenitore C del l’invenzione è preferibi lmente un flacone realizzato in materiale facilmente deformabi le con la pressione della mano che lo afferra, ed è realizzato preferibilmente in materiale plastico.

E’ evidente che tale deformazione potrà essere realizzata in qualsiasi altra maniera, ad esempio con l’ausilio di opportuni meccanismi di deformazione della superficie esterna del contenitore C.

Detto contenitore C nella sua posizione dritta viene riempito di un primo fluido F I fino ad un opportuno livello, mostrato in tratteggio in fig. 1 , mentre la rimanente parte superiore a tale fluido F I comprenderà aria, atta a costituire il secondo fluido F2 della schiuma S da ottenere.

Quando il sistema 1 è in posizione di lavoro rovescia, il primo fluido F I si dispone fino ad un opportuno livello, mostrato in tratteggio in fig. 2, mentre la rimanente parte superiore a tale fluido F I comprenderà il secondo fluido F2, cioè l’aria.

Nel proseguo della presente invenzione si farà riferimento ad una prima fase operativa (fase di erogazione) nell’utilizzo del dispositivo di erogazione IO riferendosi alla situazione in cui il sistema è in posizione di lavoro rovescio ed i l contenitore C viene schiacciato per l’erogazione della schiuma S. Si farà riferimento invece ad una seconda fase operativa (fase di recupero dell ’aria) nell’utilizzo del dispositivo di erogazione 10 riferendosi alla situazione in cui il contenitore C viene rilasciato con il recupero d’aria all’interno del contenitore C stesso, nota come fase di venting.

Mentre per la prima fase operativa il contenitore C deve essere in posizione rovescia, la seconda fase operativa di recupero dell’aria può avvenire indipendentemente dalla posizione del contenitore C.

II dispositivo di erogazione dell’ invenzione 10 comprende un corpo di supporto 13, o struttura di supporto, provvisto di mezzi di accoppiamento 13 a per l’accoppiamento al contenitore C, come mostrato ad esempio in fig. 7C. Tali mezzi di accoppiamento 13a comprendono preferibilmente una porzione fi Iettata atta ad impegnarsi ad una corrispondente porzione filettata C l f presente sul collo C I del contenitore C.

In varianti realizzative, tali mezzi di accoppiamento potranno essere di tipo differente, come ad esempio un accoppiamento a scatto.

11 corpo di supporto 13 comprende un condotto di uscita 20 per l’erogazione della schiuma S. Preferibilmente il condotto di uscita 20 è realizzato di pezzo con detto corpo di supporto 13, più preferibilmente di forma cilindrica e nella zona centrale del corpo di supporto 13. E’ evidente che forma c posizione del condotto di uscita potranno variare a seconda delle esigenze, funzionali e/o estetiche.

Al corpo di supporto 13 c associato, preferibilmente, un elemento di chiusura 14 atto ad intercettare, per chiuderlo, il condotto di uscita 20. Preferibi lmente il corpo di supporto 13 e l’elemento di chiusura 14 sono ottenuti in un sol pezzo, ad esempio tramite un procedimento di stampaggio termoplastico.

Vantaggiosamente, l ’elemento di chiusura 14 è ruotabile attorno ad una cerniera 14a rispetto al corpo di supporto 13 per poter essere disposto tra una posizione aperta, ad esempio quella mostrata nelle figure, ad una posizione chiusa in cui intercetta il condotto di uscita 20 (posizione non mostrata nelle figure).

L’elemento di chiusura in varianti realizzative potrà essere realizzato in modo differente ed adatto allo scopo.

Al corpo di supporto 13 è associato un primo corpo 25, meglio illustrato nelle figure da 4A a 4C.

Il primo corpo 25 è connesso al corpo di supporto 13 ed è atto ad essere inserito all’ interno del contenitore C quando il dispositivo di erogazione 10 viene avvitato al contenitore C stesso.

Preferibilmente, il primo corpo 25 è connesso a scatto al corpo di supporto 13 attraverso una protuberanza anulare 26 definita sul corpo di supporto 13 che si inserisce in una corrispondente cavità anulare 15 appartenente al primo corpo 25.

In varianti realizzative dell<'>invenzione il primo corpo 25 ed il corpo di supporto 13 potranno essere connessi reciprocamente in modo differente, ad esempio per avvitamento.

Il primo corpo 25 comprende una prima porzione di estremità cilindrica 26 che si sviluppa sostanzialmente lungo un asse principale X. Tale prima porzione cilindrica 26 riceve una cannula di pescaggio 27 del secondo fluido F2 da una posizione prossima al fondo del contenitore C con il sistema 1 in posizione di lavoro rovescia, come visibile meglio in figura 2. Preferibi lmente, la cannula 27 c accoppiata per interferenza meccanica alla prima porzione cilindrica 26.

II primo corpo 25 riceve internamente gli altri elementi del dispositivo di erogazione 10, vale a dire:

- un elemento valvolare 30;

- un elemento miscelatore 40;

- un elemento diffusore 50;

5 un elemento filtrante 60.

Si noti che i vari elementi mostrati c descritti, in particolare, il primo corpo 25, Pelemcnto valvolare 30, l’elemento miscelatore 40, l ’elemento diffusore 50 e l’elemento filtrante 60, si sviluppano preferibilmente coassialmente attorno o all’asse principale X e presentano pertanto preferibilmente parzialmente, o completamente, forma cilindrica. In varianti realizzai ivc, tuttavia, le forme dei vari elementi potranno essere differenti, ovviamente opportunamente realizzati per poter essere accoppiati reciprocamente.

5 II primo corpo 25 presenta, oltre alla prima porzione cilindrica 26, una seconda porzione sostanzialmente ci lindrica 61 ed una terza porzione cilindrica 62.

La seconda porzione 61 presenta una dimensione radiale inferiore rispetto alla terza porzione cilindrica 62. La ϋ seconda porzione 61 e la terza porzione cilindrica 62 sono unite da una superficie di raccordo 63. La superficie di raccordo 63 è preferibilmente anulare e giace preferibilmente in un piano perpendicolare all’ asse principale X. In varianti re alizzati ve la superficie di raccordo potrà essere

5 differentemente sagomata.

Sulla terza porzione cilindrica 62 definita, vantaggiosamente, detta cavità anulare 1 5 per raccoppiamento al corpo di supporto 1 3.

La seconda porzione 61 definisce internamente una prima camera 64 ove è disposto l’elemento valvolare 30.

La prima porzione cilindrica 26 del primo corpo 25 sfocia internamente in tale prima camera 64 per addurre il secondo fluido F2 durante l’utilizzo, come vedremo in seguito.

La terza porzione cilindrica 62 definisce internamente una seconda camera 65 ove è disposto l’elemento miscelatore 40. Nervature 66 definiscono rispettive superfici di appoggio per l ’elemento miscelatore 40 e ne definiscono la sua posizione all’interno della seconda camera 65, come visibile ad esempio in fig. 7C.

La superficie di raccordo 63 comprende, preferibilmente, una pluralità di fori 63a che sfociano internamente in tale seconda camera 65 per addurre il primo fluido F I durante l’utilizzo, come vedremo in seguito.

Nella presente forma realizzativa sono previsti preferibilmente quattro fori cilindrici 63a equidistribuiti sulla superficie di raccordo 63 . In varianti realizzative, tuttavia, potranno essere previsti un numero differente di fori, eventualmente solo uno, in posizione e/o con forma differente.

Per quanto riguarda l’elemento valvolare 30, meglio illustrato nelle figure da 5Λ a 5C, esso comprende preferibilmente una prima porzione valvolare sagomata 31 comprendente due lembi almeno parzialmente flessibili 3 1 a, 3 1 b disposti normalmente a contatto (posizione chiusa), in particolare durante la fase di erogazione (prima fase operativa) del sistema 1 ed in posizione separate (posizione aperta) durante la fase di recupero d’aria (seconda fase operativa) del sistema 1 , come mostrato ad esempio in figura 9C. La prima porzione valvolare sagomata 31 definisce, di fatto, una valvola normalmente chiusa, come vedremo dettagliatamente in seguito.

L’elemento valvolare 30 comprende, poi, un lembo anulare almeno parzialmente flessibile 32.

Il lembo anulare 32 è disposto normalmente a contatto con il bordo anulare 61 a della seconda porzione 6 1 e contemporaneamente in posizione di chiusura dei fori 63a della superficie di raccordo 63, come mostrato in figura 7C e 9C.

Tale posizione del lembo anulare 32 (posizione chiusa) è assunta nelle condizioni di non utilizzo del sistema oppure anche durante la fase di recupero d’aria del sistema 1 , come mostrato ad esempio in figura 9C.

Il lembo anulare 32 assume invece una posizione aperta, cioè non a contatto con il bordo anulare 6 1 a della seconda porzione 61 e contemporaneamente in posizione di apertura dei fori 63a della superficie di raccordo 63. Tale posizione è mostrata in particolare con riferimento alle figure 8C ed 8D ed è assunta durante la fase di erogazione del sistema 1.

La posizione aperta viene assunta dal lembo anulare 32 durante la fase di erogazione quando il contenitore C viene schiacciato e, da una parte, i l primo fluido F I entra dai fori 63a della superficie di raccordo 63 del primo corpo 25 e, dall’altra, il secondo fluido F2 proveniente dalla cannula 27 fluisce attraverso la prima camera 64 del primo corpo 25 e, lambendo esternamente l’elemento valvolare 30, raggiunge il lembo anulare 32. L’effetto di spinta dei due fluidi F I , F2 muove ed apre il lembo anulare 32.

L’ elemento valvolare 30 è realizzato, preferibilmente, con un materiale flessibile, più preferibilmente in materiale siliconico.

Nella forma di realizzazione dell ’elemento valvolare 30 descritto e mostrato, in particolare, nelle figure da 5A a 5C, i due lembi flessibili 31 a, 3 1 b della prima porzione valvolare sagomata 3 1 ed il lembo anulare 32 appartengono preferibilmente al medesimo corpo che costituisce l’elemento valvolare 30 stesso.

Con riferimento alle figure da 10A a 10C è mostrata una variante realizzai iva dell’elemento valvolare 130 in cui, preferibilmente, il lembo anulare 32 appartiene ad una prima parte 130a dell’ elemento valvolare 130 ed i due lembi flessibili 3 l a, 3 1 b della prima porzione valvolare sagomata 3 1 appartengono ad una seconda parte 13 Ob dell’ elemento valvolare 130.

Le due parti 130a, 130 b sono opportunamente accoppiate tra loro, ad esempio per interferenza meccanica.

Per quanto riguarda l’elemento miscelatore 40, meglio illustrato nelle figure da 6Λ a 6C, esso comprende preferibilmente una prima porzione di estremità 41 rivolta verso l’elemento valvolare 30, una seconda porzione 42, o di miscelazione, all’interno del la quale è definita una camera di miscelazione 43, ed una terza porzione 44 che definisce una sede di ricevimento dei mezzi di formazione della schiuma S. La prima porzione di estremità 41 comprende una porzione circolare 45, o disco, che si pone a contatto con le dette nervature 66 del primo corpo 25 ed ad una predeterminata distanza all’elemento valvolare 30.

Il disco 45 comprende, preferibilmente, una apertura centrale 46 che comunica con la camera di miscelazione 43. In varianti realizzative potranno essere presenti più fori opportunamente distribuiti sulla superficie del disco 45.

Nella superficie del disco 45 che si affaccia all 'elemento valvolare 30 sono definite, preferibilmente, quattro nervature 47. Ciascuna nervatura 47 presenta, preferibilmente, un andamento trapezoidale.

Le nervature 47 definiscono, di fatto, un fine corsa di apertura massima per il lembo anulare 32. Durante l’erogazione il lembo anulare 32 si pone pertanto vantaggiosamente a contatto con tali nervature 47.

E’ evidente che, in varianti realizzative, il numero e la forma di tali nervature potrà essere differente da quanto qui illustrato.

L’elemento miscelatore 40 comprende preferibilmente una porzione circolare esterna 48, definita sostanzialmente tra la seconda porzione 42 e la terza porzione 44, che consente il centraggio dell’elemento miscelatore 40 all’ interno della seconda camera 65 del primo corpo 25 ed il suo mantenimento in posizione quando il corpo di supporto 13 viene assemblato al primo corpo 25.

La terza porzione 44 dell’elemento miscelatore 40 riceve internamente l’elemento diffusore 50 e l’elemento filtrante 60.

L’elemento diffusore 50 comprende fori diffusori 50a, visibili ad esempio in figura 7C ed 8C, atti a ricevere la miscela dalla camera di miscelazione 43 ed a convogliarla verso l ’elemento filtrante 60.

Nella presente forma realizzativa sono previsti cinque fori 50a equidistribuiti. In varianti realizzative, tuttavia, sull ’elemento diffusore potranno essere previsti un numero differente di fori, eventualmente solo uno, di forma e posizione adeguata.

L’elemento filtrante 60 é vantaggiosamente provvisto centralmente di opportuni microfori che permettono, anche in dipendenza delle caratteristiche di viscosità del fluido F I , la formazione della schiuma S comprendente micro-bolle d’aria F2 mescolate al fluido F I .

Verrà descritto in seguito il funzionamento del sistema 1 , descrivendo in particolare la prima fase operativa (erogazione), con riferimento alle figura 8C e 8D, e la seconda fase operativa (recupero d’aria), con riferimento alla figura 9C.

Per effettuare la fase di erogazione, i l sistema 1 viene disposto in posizione rovescia ed il contenitore C viene premuto.

Il primo fluido F I , ad esempio sapone liquido, viene sottoposto a pressione e convogliato verso i fori 63a della superficie di raccordo 63 e quindi contro il lembo anulare 32. Contestualmente il secondo fluido F2, ad esempio aria, viene sottoposto a pressione e convogliato dalla cannula 27 attraverso la prima camera 64 ed esternamente all’elemento valvolare 30 anch’esso contro il lembo anulare 32.

TI lembo anulare 32 assume quindi la sua pozione aperta verso ed eventualmente contro le nervature 47 ed i due fluidi F I , F2 vengono convogliati all’ interno della camera di miscelazione 43 attraverso l’ apertura centrale 46 del disco 45.

Pertanto, preferibi lmente, i l primo corpo 25 definisce assieme all ’elemento valvolare 30 una prima via di convogliamento del primo fluido F I dal contenitore C alla camera di miscelazione 43 ed una seconda via di convogliamento del secondo fluido F2 dal contenitore C alla camera di miscelazione 43 in cui, più preferibilmente, la prima via di convogliamento comprende i fori 63a della superficie di raccordo 63 e la seconda via di convogliamento comprende la delta prima camera 64.

Dall’ interno della camera di miscelazione 43 la miscela dei due fluidi F I ed F2 passa attraverso l’elemento diffusore 50 e da qui attraverso l’elemento filtrante 60 per la formazione della schiuma S che viene espulsa verso l’esterno dal condotto di uscita 20.

Per effettuare la fase di recupero dell’aria, il contenitore C viene rilasciato. Al rilascio del contenitore C, la depressione dall ’ interno del contenitore C causa il richiamo del lembo anulare 32 che si porta a contatto con il bordo anulare 61 a del la seconda porzione 61 e contemporaneamente in posizione di chiusura dei fori 63a della superficie di raccordo 63 , come mostrato in fig. 9C .

Contestualmente, la depressione dall’interno del contenitore C determina l ’apertura dei lembi 3 l a, 3 1 b del la prima porzione valvolare sagomata 31 dell’ elemento valvolare 30. Attraverso l’apertura tra i lembi 3 1 a, 3 1 b , una quantità di aria viene aspirata per ripristinare la corrispondente quantità di fluidi F I ed F2 espulsa nella precedente fase di erogazione. L’aria di ripristino aspirata, come mostrato in figura 9C, segue il cammino che va dal condotto di uscita 20, l’elemento filtrante 60, Γ elemento diffusore 50, la camera di miscelazione 43 , l’apertura centrale 46 del disco 45, l’apertura tra i due lembi 3 1 a, 3 l b ed infine la cannu la 27 per giungere all’interno del contenitore C.

Alla fine della fase di rilascio, i due lembi 31 a, 31b ritornano nella loro posizione normalmente chiusa ed il sistema 1 è pronto per una nuova erogazione.

Vantaggiosamente, nel dispositivo 10 secondo l’ invenzione il lembo flessibile 32 dell’elemento valvolare 30 realizza l’elemento di controllo sia per quanto riguarda il passaggio del primo fluido F I dall’ interno del contenitore C verso la camera di miscelazione 43 sia per quanto riguarda il passaggio del secondo fluido F2 dal l ’interno del contenitore C verso la camera di miscelazione 43. Ciò consente di ridurre la complessità rcalizzativa del dispositivo rispetto a sistemi in cui sono previsti mezzi valvolari distinti per il controllo del primo fluido F I e del secondo fluido F2.

Questo comporta inoltre la semplificazione del le operazioni di assemblaggio del dispositivo rispetto ai sistemi di tipo noto.

Ne consegue, inoltre, una riduzione dei costi di produzioni del dispositivo di erogazione 10, e del sistema 1 , essendo utilizzati elementi più semplici cd essendo ridotti i tempi per il loro assemblaggio.

Ancora vantaggiosamente, nel dispositivo 10 secondo l<'>invenzione anche i lembi flessibili 3 1 a, 31 b che realizzano il controllo dell’aria di recupero verso l’interno del contenitore appartengono preferì hi I mente al medesimo elemento valvolare 30 su cui è definito il lembo flessibile 32 che controlla il passaggio di entrambi i fluidi F I ed F2 dal contenitore C verso la camera di miscelazione. Ciò consente di ridurre ulteriormente la complessità re ali zzati va del dispositivo rispetto a sistemi in cui sono previsti mezzi valvolari distinti per il controllo dei fluidi e dell’aria di recupero.

Questo comporta una ulteriore semplificazione delle operazioni di assemblaggio del dispositivo rispetto ai sistemi di tipo noto.

Ne consegue, inoltre, una ulteriore riduzione dei costi di produzioni del dispositivo di erogazione 10, e del sistema 1 , essendo utilizzati elementi più semplici ed essendo ridotti i tempi per il loro assemblaggio.

Si è quindi dimostrato per mezzo della presente descrizione che il dispositivo di erogazione secondo la presente invenzione permette di raggiungere gli scopi prefissati. In particolare, il dispositivo di erogazione secondo la presente invenzione permette di ridurre la complessità realizzativa e/o le operazioni di assemblaggio rispetto ai sistemi di tipo noto. Sebbene la presente invenzione sia stata chiarita precedentemente per mezzo della descrizione dettagliata di due forme di realizzazione rappresentate nelle tavole di disegno, la presente invenzione non è limitata alle forme di realizzazione descritte precedentemente e rappresentate nelle tavole di disegno; al contrario, ulteriori varianti delle forme di realizzazione descritte rientrano nello scopo della presente invenzione, scopo definito dalle rivendicazioni.

Claims

RIVENDICAZIONI 1 ) Dispositivo ( 10) per l ’erogazione di una miscela (S) di un primo fluido (F I ) ed un secondo fluido (F2), detto dispositivo (10) essendo applicabile ad un contenitore (C) contenente detti fluidi (F I , F2) e comprendendo: - un condotto di uscita (20) di detta miscela (S); - almeno una camera (43) di ricevimento e/o transito di una quantità di detto primo fluido (F I ) ed una quantità di detto secondo fluido (F2); - mezzi di generazione (50, 60) di detta miscela (S) disposti tra detta camera (43) e detto condotto di uscita (20); - primi mezzi valvolari comprendenti almeno un primo elemento mobile (32) per controllare il passaggio di detto primo fluido (F I ) dall’ interno di detto contenitore (C) verso detta camera (43): secondi mezzi valvolari comprendenti almeno un secondo elemento mobile (32) per controllare il passaggio di detto secondo fluido (F2) dall’ interno di detto contenitore (C) verso detta camera (43); - terzi mezzi valvolari comprendenti almeno un terzo elemento mobile (3 1 a, 3 I b) per controllare il passaggio di una quantità d’aria dall’ esterno di detto contenitore (C) verso l’interno di detto contenitore (C); caratterizzato dal fatto che almeno due tra detto primo elemento mobile (32), detto secondo elemento mobile (32) e detto terzo elemento mobile (3 l a, 3 1 b) appartengono ad un unico elemento valvolare (30; 130) di detto dispositivo ( 10).
2) Dispositivo ( 10) secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detto primo elemento mobile (32) e detto secondo elemento mobile (32) appartengono ad una prima parte ( 130a) di detto elemento valvolare (130) e detto terzo elemento mobile (3 l a, 3 1 b) appartiene ad una seconda parte ( 13 Ob ) distinta da detta prima parte ( 130a) di detto elemento valvolare ( 130).
3) Dispositivo (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto primo elemento mobile (32), detto secondo elemento mobile (32) e detto terzo elemento mobile (3 1 a, 3 1 b) appartengono al medesimo corpo che costituisce detto elemento valvolare (30) di detto dispositivo ( 10).
4) Dispositivo ( 10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto primo elemento mobile (32) e detto secondo elemento mobile (32) sono costituiti da un primo lembo flessibile (32) di detto elemento valvolare (30; 130), detto primo lembo flessibile (32) essendo atto ad assumere una posizione di chiusura per interrompere il passaggio di detto primo fluido (F I ) dall’ interno di detto contenitore (C) verso detta camera (43) e per interrompere il passaggio di detto secondo fluido (F2) dall’ interno di detto contenitore (C) verso detta camera (43) ed atto ad assumere una posizione aperta per consentire il passaggio di detto primo fluido (F 1 ) dal Γ interno di detto contenitore (C) verso detta camera (43 ) cd il passaggio di detto secondo fluido (F2) dall’interno di detto contenitore (C) verso detta camera (43). Dispositivo ( 10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto almeno un terzo elemento mobile (31 a, 3 1 b ) di detti terzi mezzi valvolari comprende almeno un lembo flessibile (31 a, 3 1 b ) di detto elemento valvolare (30) di detto dispositivo ( 10), detto almeno un lembo flessibile (3 1 a, 3 1 b) essendo atto ad assumere una posizione di chiusura per evitare i l passaggio di detto primo fluido (F I ) e/o il passaggio di detto secondo fluido (F2) dall’interno di detto contenitore (C) ed atto ad assumere una posizione aperta per consentire il passaggio di detta quantità d’aria da I I’ e sterno di detto contenitore (C) verso l’interno di detto contenitore (C). 6) Dispositivo ( 10) secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detto almeno un terzo elemento mobile (31 a, 31 b ) di detti terzi mezzi valvolari comprende almeno due lembi flessibi li (3 1 a, 3 1 b) di detto elemento valvolare (30; 130) atti ad essere a posti in contatto in detta posizione di chiusura e distanziali in detta posizione aperta. 7) Dispositivo ( 10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento valvolare (30; 130) comprende: - un primo lembo flessibile (32) atto a definire detto primo elemento mobile (32) di detti primi mezzi valvolari e detto secondo elemento mobile (32) di detti secondi mezzi valvolari; - due lembi flessibili (3 l a, 3 1 b ) atti a definire detto almeno un terzo elemento mobile (3 l a, 3 1 b) di detti terzi mezzi valvolari. 8) Dispositivo ( 10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un primo corpo (25) atto a ricevere detto elemento valvolare (30; 130), detto primo corpo (25) e detto elemento valvolare (30; 130) essendo atti a definire una prima via di convogliamento di detto primo fluido (F I ) da detto contenitore (C) a detta camera (43) ed una seconda via di convogliamento di detto secondo fluido (F2) da detto contenitore (C) a detta camera (43). 9) Dispositivo ( 10) secondo una qualsiasi del le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta camera (43) appartiene ad un elemento miscelatore (40) disposto tra detto elemento valvolare (30; 130) e detto condotto di uscita (20). 10) Dispositivo ( 10) secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detto elemento miscelatore (40) comprende mezzi di fine corsa per almeno uno tra detto primo elemento mobile (32) e detto secondo elemento mobile (32). 1 1 ) Dispositivo ( 10) secondo la rivendicazione 1 0 e 4, caratterizzato dal fatto che detto elemento miscelatore (40) comprende mezzi di fine corsa (47) per detto primo lembo flessibile (32). 12) Dispositivo ( 10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di generazione comprendono un elemento diffusore (50) ed un elemento filtrante (60). 13) Dispositivo ( 10) secondo le rivendicazioni 12 e 8, caratterizzato dal fatto che detto elemento diffusore (50) e detto elemento filtrante (60) sono ricevuti in una sede di detto elemento miscelatore (40). 14) Dispositivo ( 10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta miscela (S) è una schiuma comprendente detto primo fluido (F I) e micro bolle di detto secondo fluido (F2). 15) Dispositivo (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detto secondo fluido (F2) è aria. 16) Dispositivo ( 10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto contenitore (C) è deformabile. 17) Dispositivo ( 10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti terzi mezzi valvolari sono atti a ristabilire la presenza di aria all’interno di detto contenitore (C). 18) Sistema per l’erogazione di una miscela (S) di un primo fluido (F I) ed un secondo fluido (F2) comprendente un contenitore (C) per detti fluidi (F I , F2) ed un dispositivo ( 10) per Derogazione di detta miscela (S), detto dispositivo (10) essendo applicato a detto contenitore (C), caratterizzato dal fatto che detto dispositivo ( 10) è realizzato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.