ITUB20155847A1 - Sistema di sicurezza contro la falsificazione di assegni circolari. - Google Patents

Sistema di sicurezza contro la falsificazione di assegni circolari. Download PDF

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Description

DESCRIZIONE
La presente innovazione attiene alla predisposizione ed uso di carte valori, particolarmente di assegni circolari, con un nuovo ed aggiuntivo sistema di sicurezza antifalsificazione, che è applicabile a favore sia del beneficiario sia della banca emettitrice.
Caratteristica principale della presente innovazione è quella di affiancare agli attuali sistemi di sicurezza, contro la falsificazione degli assegni circolari, la presenza su ogni assegno di due codici di sicurezza aggiuntivi che sono ricoperti o rivestiti da una vernice o pellicola asportabile, del tipo gratta e vinci, asportando la quale vernice da uno di detti rivestimenti, è possibile per il beneficiario leggere il sottostante codice di sicurezza e digitarlo airindirizzo telematico di una Agenzia interbancaria, alla quale Agenzia la banca emettitrice aveva già trasmesso i dati di detto assegno, rendendo cosi accessibile al solo beneficiario che riceve l’assegno, almeno alcuni di questi dati di personalizzazione, per il riconoscimento dell’assegno ricevuto e, azionando contemporaneamente il suo blocco a favore del medesimo beneficiario, mentre, asportando successivamente la vernice dell’altro rivestimento, dopo aver svolte le normali verifiche del caso, l’operatore della banca negoziatrice legge l’altro sottostante codice di sicurezza che poi digita alla citata Agenzia interbancaria, per la confenna dell’avvenuto pagamento e quindi per l’estinzione dello stesso titolo di credito.
Nella contrattazione commerciale, per evitare i pericoli e le complicazioni proprie del pagamento in contanti, uno dei sistemi di pagamento più diffusi è quello che prevede remissione di un assegno bancario, con il quale una banca si impegna a corrispondere al venditore l’importo del bene ceduto, sempre che l’acquirente disponga di sufficiente liquidità, oppure con l’emissione di un assegno circolare, con il quale la stessa banca si impegna a tale pagamento, dopo aver vincolato l’importo che ha già verificato essere disponibile sul conto dell’ acquirente.
In particolare, l’assegno circolare garantisce alla persona fisica o giuridica la disponibilità della somma pattuita con l’acquirente, previa presentazione allo sportello bancario del documento di credito, assieme ad un documento di riconoscimento della stessa persona creditrice. Per altro, rispetto ad altre forme più attuali di pagamento, come la carta di credito o il pagamento on line, l’assegno circolare è una procedura obbligatoria perché conserva la sua tracciabilità, in caso di grosse transazioni, per le quali deve risultare agli atti questa fonna di pagamento registrabile.
Alla base della validità di questa forma di pagamento con assegno circolare, vi sono alcuni accorgimenti e cautele che ne seguono il ciclo di vita propria: dalla sua preparazione e stampa, alla sua emissione, dalla negoziazione all’ accettazione ed alla sua trasmissione o spedizione, in ogni una della quali fasi si cerca di rendere difficoltosa Γ intromissione di persone estranee che potrebbero falsificare uno o più dati ed incassare fiaudolentemente lo stesso assegno. Cosi, in fase di preparazione, l’uso di calta filigranata, l’accurata esecuzione grafica e la massima attendibilità della sua tipografia consentono alla banca ordinante di disporre di un valido supporto cartaceo, già precompilato con l’individuazione di appositi campi per il nome della banca, quelli per la data e l’importo da emettere, quello per il codice magnetico e/o QR di identificazione progressiva di detto supporto cartaceo. Sullo stesso supporto cartaceo, alcune banche emettitrici aggiungono anche un progressivo codice di sicurezza che consente l’individuazione di ogni singolo documento emesso e la pronta verifica dei requisiti di negoziazione per il suo pagamento.
Un ricorrente sistema di truffa ai danni della banca negoziatrice e dei suoi clienti è la presentazione di un assegno circolare falso e/o clonato, dove il malfattore abbia fotocopiato un assegno valido, presentando all’ me asso un documento quindi privo di filigrana e che magari è anche stato alterato nel nome del beneficiario e/o nell’importo da incassare, oppure lasciando inalterati i dati anagrafici dell’assegno originario, per presentarsi all’incasso con un falso documento d’identità che riporta il nome del beneficiario.
Attualmente la banca negoziatrice, come da prassi, dopo aver controllata la validità dell’assegno, generalmente nella correttezza dei dati indicati dalla banca emettitrice, e dopo aver verificata l’identità della persona allo sportello, telefona alla stessa banca emettitrice, per avere il suo benestare ma, se un socio del malfattore nel frattempo si intromette nella rete, essa riceve un consenso che non è quello veritiero, cosi il malfattore incassa l’assegno e sparisce definitivamente. Entro qualche giorno, il titolare dell’assegno circolare valido si presenta in un qualsiasi sportello di una qualsiasi banca, per incassare il suo titolo ma l’operatore, dopo aver contattata la banca emettitrice ed aver appreso che l’assegno è già stato saldato, si rifiuta di pagare l’importo stabilito. Ad una successiva verifica della filigrana e degli altri dati, lo stesso assegno risulterà essere quello vero ma il creditore non potrà essere pagato, se non e seguito di una positiva conclusione di un vertenza legale, mentre comunque l’importo sarà a carico della banca negoziatrice.
Un altro classico sistema di falsificazione di un assegno circolare è quello per cui il malfattore, dopo aver chiesta emissione di un assegno circolare a favore di terzi, se ne fa un fotocopia fedele e quindi toma subito alla banca per chiedere l’annullamento dello stesso assegno, ad esempio per mancata positiva conclusione di una contrattazione, esigendo cosi il recupero dell’importo vincolato. Con detta fotocopia di assegno si presenta ad un altro sportello bancario con un documento d’identità falsificato riproducente il nominativo del beneficiario e, considerando che difficilmente si esegue il controllo della filigranatura, che non può essere presente sulla fotocopia, il cassiere provvede a pagare lo stesso importo già incassato con il precedente annullamento dell’assegno originale invalidato.
Alternativamente, con detta fotocopia di assegno circolare, il malfattore si reca dal venditore e consegna lo stesso assegno clonato a pagamento della merce contrattata, la quale merce quindi gli viene consegnata. Quando lo stesso venditore si recherà alla sua banca per incassare detto assegno circolare, il cassiere, dopo aver contattata la banca emettitrice, apprende che tale assegno è già stato invalidato e, dopo anche la verifica della sua mancanza di filigranatura, riscontra la falsità del documento e non paga il venditore, mentre il malfattore si è già dileguato con la merce asportata.
Compito principale della presente innovazione è quello di poter dispone di un assegno bancario, particolannente di un assegno circolare, che alle normali procedure di sicurezza, aggiunga la possibilità per il beneficiario di poter controllare e bloccare da subito l’assegno ricevuto al momento della consegna della merce contrattata. Nell’ambito di detto compito, un altro scopo della presente innovazione è quello di poter dispone di un assegno circolare che consenta alla banca che lo negozia di poter pagare l’importo dovuto senza dover contattare la banca emettitrice per verificarne la validità.
Ulteriore scopo della presente innovazione è quello di obbligare ogni banca che voglia disporre del presente sistema di sicurezza supplementare, a dover collaborare con un'unica Agenzia interbancaria, ad esempio dell’ABI o della Centrale d’ Allarmi Interbancaria, per registrare e mettere a disposizione i dati principali di ogni assegno circolare emesso, per consentire al beneficiario di poter verificare e bloccare il suo assegno e per consentire alla banca negoziatrice runicità del pagamento dell’importo dovuto.
Questi ed altri scopi sono perfettamente conseguiti con il sistema che forma oggetto della presente innovazione, il quale sistema prevede rapplicazione di due codici di sicurezza aggiuntivi dell’assegno circolare: uno a tutela del beneficiario ed uno a tutela della banca negoziatrice; detti codici essendo coperti da un vernice o pellicola del tipo “gratta e vinci”, da scoprire rispettivamente per poter bloccare detto assegno e per poter avere la conferma della sua avvenuta regolare negoziazione, da inserire in una banca dati generale che sia subito accessibile e attivabile da ogni beneficiario e da ogni banca, tramite inserimento di detti codici aggiuntivi.
L’attuazione pratica di questo sistema, confonne alle rivendicazioni allegate e secondo una sua soluzione esemplificativa e non limitativa, viene di seguito proposta anche con l’ausilio di n. 3 figure schematiche riprodotte in tre tavole allegate e delle quali:
- la fig. 1 di tav. 1 rappresenta la vista frontale di un nonnale assegno circolare, riportante alcuni degli attuali principali sistemi di sicurezza;
- la fig. 2 di tav.2 rappresenta una vista frontale di un assegno circolare analogo all’assegno di fig. 1, ma al quale sia stato aggiunto un nuovo doppio campo di sicurezza, che si presenta con una rispettiva vernice o patina protettiva di un sottostante codice di sicurezza, il quale non è nonnalmente accessibile, se non in fase transazione;
- la fig. 3 di tav. 3 rappresenta una vista frontale dello stesso assegno circolare di fig. 2, con il nuovo doppio codice di sicurezza che è reso visibile dall’asportazione delle pellicola o patina protettiva di detta fig. 2.
In tutte le figure gli stessi elementi o particolari sono rappresentati, o si intendono rappresentati, con lo stesso numero di riferimento.
Secondo la soluzione esemplificativamente illustrata in fig. 1, un nonnaie assegno circolare (A) è costituito da un supporto cartaceo (1), realizzato in carta filigranata e sul quale una certificata tipografia ha stampato, con inchiostri particolari, un formato di assegno circolare corrispondente al progetto indicato dalla banca ordinante e contenente in particolare: il nome ed il logo della banca (10), il suo codice ABI/CAB (11), impegnativa della banca di voler pagare a vista (12), un codice progressivo (13) ed una sua ripetizione perforata (14), quindi un più completo codice magnetico (15), oltre ad un campo di limitazione dell’importo massimo di emissione (16) e lo spazio di finna dell’agenzia (17). Alcune agenzie prevedono poi la presenza di un codice di sicurezza QR (13/a) che contiene e completa i dati del codice progressivo, sempre prestampato dalla tipografia di fiducia.
Sullo stesso foimato di assegno circolare (1) sono poi previsti gli spazi per la compilazione elettronica del singolo assegno da parte della banca emettitrice, come la località dell’agenzia (20), la data di emissione (21), l’importo in cifra (22), l’importo in lettere (23) ed il nome del beneficiario (24), con la finna (25) del funzionario della stessa agenzia, e l’eventuale indicazione di non trasferibilità (26).
Secondo una prima forma di realizzazione della presente innovazione, il sopra descritto sistema tradizionale di sicurezza è completato dalla presenza di due nuovi campi (18) e (19), predisposti dalla tipografia di fiducia e che si presentano ad esempio in forma di vernice gratta e vinci, come esemplificato in fig. 2, detti campi (18 - 19) essendo a copertura dei sottostanti campi riproducenti un rispettivo nuovo univoco codice alfanumerico di sicurezza (18/ A) e (19/ A), come esemplificato in fig.
3.
Detti codici alfanumerici (18/A - 19/ A) sono prestampali dalla tipografia di fiducia, prima della loro copertura con i due campi (18 - 19), ogni uno comprendendo preferibilmente una successione criptata di un algoritmo univoco.
Secondo il presente sistema è infatti necessario che tutte le banche, interessate ad emettere assegni circolari con la presente fonna di sicurezza aggiuntiva, aderiscano ad una Agenzia interbancaria, ad esempio sotto Γ egida dell’ABI, oppure ad un Istituto di sicurezza o ad una banca capofila, la quale può ricevere da ogni banca aderente il flusso infonnatico di uno o più dei dati da lei emessi (20 - 21 - 22 - 23 -24 - 25 - 26) per ogni assegno circolare (A), oltre ai dati e codici prestampati (10 -11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 e 17), inclusi i codici alfanumerici (18/A - 19/A) già stampali e ricoperti, con vernice asportabile (18 - 19) che impedisce la lettura a vista di detti codici (18/A - 19/A) stampati su ogni singolo assegno circolante (A). Per comodità, nel seguito della descrizione e nelle rivendicazioni si indica sempre il termine di Agenzia interbancaria, per indicare qualsiasi nome di possibile Istituto di garanzia concordato tra le banche interessate all’ applicazione del presente sistema di sicurezza.
In un apposito sito, la stessa Agenzia interbancaria si aggiorna automaticamente ed in tempo reale con l’aggiunta dei dati personali (20 - 21 - 22 - et.) che la banca emettitrice applica ad ogni assegno circolare (A), oltre ai dati di individuazione dell’assegno (10 - 11 - 12 - 13 - etc.) che sono già prestampati sul medesimo assegno (A). Tra i dati prestampati acquisiti dall’Agenzia vi sono anche i codici di sicurezza (18/A e 19/ A) che sono resi sensibili se digitati dopo averli scoperti e letti dall’assegno (A) originariamente emesso. Infatti, solo digitando il codice di sicurezza (18/ A) il sito dell’Agenzia interbancaria consentirà di verificare la corrispondenza dei dati registrati con quelli dell’assegno ricevuto dal beneficiario (24), cosi come solo digitando il codice (19/A) lo stesso sito dell’Agenzia interbancaria consentirà alla banca negoziatrice di verificare la corrispondenza dei dati registrati con quelli dell’assegno (A) presentato per l’accredito.
In particolare, la digitazione del codice di sicurezza (18/A) consentirà al beneficiario (24), cosi come la digitazione del codice di sicurezza (19/A) consentirà al funzionario della banca negoziatrice, di verificare se i dati di personalizzazione (20 - 21 - 22 - 23 - etc.) e di individuazione (10 - 11 - 12 - 13 - etc.) riportati sull’assegno (A) appena ricevuto del beneficiario e da questi presentato per l’accredito, coincidono con tutti o la parte accessibile dei dati personalizzati (20 - 21 - 22 - 23 - etc.), oltre che con tutti o parte dei dati di individuazione (10 — 11 — 12 — 13 - etc.) risultanti dalla connessione con il sito dell’Agenzia interbancaria.
La corretta digitazione di detti codici (18/A) e (19/A), sul sito dell’Agenzia interbancaria determina poi rispettivamente il blocco della disponibilità di detto assegno (A) a favore del beneficiario (24) indicato e la conferma dell’avvenuto pagamento o accredito di detto assegno (A), quindi la sua estinzione definitiva.
Per facilitare fin di vi dilazione di detti codici progressivi (13 - 14 - 15) e la loro associazione con i codici emessi (20 -21 - 22 - 23 - 24), particolarmente in assenza del codice QR (13/a), la tipografia di fiducia della banca emettitrice (10) può stampare anche l’indirizzo www (13/b), per mezzo del quale la banca emettitrice, il beneficiario e la banca negoziatrice possono accertarsi della corrispondenza di detti codici a quelli dell’assegno bancario di loro interesse, ad esempio digitando il codice progressivo (13) della banca (10).
Entrando in tale indirizzo (13/b), oppure per mezzo dei corrispondenti dati individuabili dal codice QR (13/a), una persona che riceve un assegno circolare (A) emesso da una banca (10) e consegnato al beneficiario (24), in compenso di un bene o di un servizio fornito, ha subito la possibilità di verificare se i dati generali di tale assegno sono regolarmente registrati nella lista dell’ Agenzia interbancaria.
In definitiva, confonne al nuovo sistema di sicurezza in esame, il beneficiario (24), che ha interesse ad evitare subito che terzi possano clonare il suo assegno (1), provvede ad asportare la pellicola di vernice (18), individuando il sottostante codice (18/A), per digitarlo airindirizzo (13/b), in modo tale che, se rassegno (A) corrisponde a quanto contrattato, lo stesso beneficiario ne possa bloccare la disponibilità a suo favore. Naturalmente, al momento di ricevere rassegno (A), a pagamento del materiale o del servizio venduto, il beneficiario (24) dovrà controllare che la pellicola o vernice (18) non sia già stata asportata ed, in ogni caso, potrà controllare airindirizzo (13/b) l’eventuale anteriore bloccaggio della sua disponibilità da parte di terzi.
Grattando per l’asportazione dello strato di vernice (18), lo stesso beneficiario (24) ha la possibilità di verificare che non gli sia stata consegnata una fotocopia dell’assegno originale (A), poiché in questo caso, la vernice (18) non sarebbe asportabile ed in ogni caso non apparirebbe mai il sottostante codice di sicurezza (18/A).
Quando poi lo stesso beneficiario si recherà allo sportello della sua banca per l’incasso o l’accredito dell’importo indicato dal medesimo assegno (A), il funzionario, dopo aver svolto le preliminari verifiche del caso, si connette con il medesimo sito (13/B) e vi inserisce il codice di sicurezza (19/A) individuato grattando il sovrastante campo (19) e riscontrando che l’assegno riportante il codice “pin” (18/ A) risulta effettivamente bloccato e corrisponde ai dati individuanti di stampa (10 - 11 - 12- etc.) oltre che ai dati di emissione e personalizzazione (20- 21 - 22 - 23 - 24 e 25) dell’assegno presentato per l’incasso, mentre liquida o accredita sul conto del beneficiario (24) l’importo specificato (22 - 23) sullo stesso assegno circolare (A).
L’immissione del secondo codice (19/ A) sulla lista del sito (13/b) attesta che detto assegno circolare, oltre che essere stato già bloccato dal beneficiario (24), è stato regolannente pagato alla stessa persona fisica o giuridica (24) e quindi viene definitivamente estinto.
Nel caso che un analogo assegno clonato fosse poi consegnato ad un altro commerciante, previa falsificazione ad esempio anche del nome del beneficiario, al momento che questo commerciante si connette al sito (13/b) ed inserisce il codice (18/ A) che il malfattore avesse volutamente riportato in forma corretta, si avvede che quell’assegno risulta già bloccato, oltre che eventualmente già saldato dal precedente beneficiario, avendo subito cosi la possibilità di non consegnare la sua merce a fronte di un pagamento con un assegno circolare risultante falsificato, conforme ad uno degli scopi specificati.
Nel caso che comunque l’assegno sia presentato per l’incasso, il funzionario della banca negoziatrice che attiva la connessione con la lista ABI (13/a) si avvede subito che detto assegno è già stato pagato o almeno già bloccato quindi si rifiuta di pagare l’effetto, garantendo cosi anche gli interessi della sua banca, confonne ad un altro degli scopi specificati.
Naturalmente, alla base del presente sistema di sicurezza vi è la necessità di attivare la collaborazione di tutte le banche interessate al sevizio di emissione e di gestione degli assegni circolari con questa sicurezza aggiuntiva, impegnandole, sotto l’egida di un comune istituto, ad una comune lotta per la sicurezza degli interessi della clientela in generale ed anche della sicurezza propria, conforme ad un altro degli scopi specificati.
Secondo una prima possibile variazione operativa del presente sistema, nel caso che a tutte le banche aderenti fosse imposto rapplicazione della tecnologia propria della stampa e della lettura del codice QR (13/a), i riferimenti al sito (13/b) potrebbero essere già compresi tra i dati di tale QR e quindi sarebbe superflua la riproduzione del suo indirizzo www (13/b) sull’assegno (A).
Naturalmente la disposizione dei codici di sicurezza (18/A - 19/A) può essere disposta in due punti qualsiasi dell’assegno (A), cosi come l’indicazione del sito (13/b) e cosi come le coperture (18 - 19) possono essere costituite ad esempio da una pellicola o vernice del tipo “gratta e vinci” o da spezzoni di nastro o pellicola facilmente asportabile.
In ogni caso, la mancanza delle coperture (18 - 19) sui sottostanti codici (18/A -19/A) deve essere considerata come avvenuta lettura degli stessi codici e quindi deve indurre il funzionario della banca negoziatrice, oltre che il beneficiario che riceve l’assegno non integro, ad agire con la massima prudenza ed a prevedere la sospensione dell’assegno (A), ad esempio per 90 gg., per avere il tempo di verificare che non ci siano possibili altri rivendicanti del medesimo titolo.
Conforme ad una ulteriore semplificazione operativa, apparentemente non migliorativa, è possibile prevedere l’eliminazione di uno dei due codici segreti (18/A - 19/A) e della relativa copertura (18 - 19), utilizzando ed adeguando una parte delle dire del codice magnetico (15) o del codice progressivo (13) oppure corrispondenti codici alfanumerici del QR (13/a).
Conforme ad un’altra variazione operativa, il presente sistema di sicurezza può essere esteso, con analoghe modalità, anche per la tutela dei normali assegni bancari.
Analoghi accorgimenti di tutela possono essere applicati anche ad altri campi di un nonnaie assegno circolare, senza uscire dalla portata delle presente innovazione.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1.- Sistema di sicurezza contro la falsificazione di assegni circolari, con un nuovo ed aggiuntivo sistema di sicurezza antifalsificazione, che è applicato a favore sia del beneficiario sia della banca emettitrice, caratterizzato dal fatto di associare agli attuali sistemi di sicurezza, contro la falsificazione degli assegni circolari, la presenza su ogni assegno circolare di due codici di sicurezza aggiuntivi che sono ricoperti o rivestiti da una vernice o pellicola asportabile, del tipo “ gratta e vinci”, asportando la quale vernice da uno di detti rivestimenti è possibile per il beneficiario leggere il sottostante codice di sicurezza e digitarlo alTindirizzo telematico di una Agenzia interbancaria, alla quale Agenzia la banca emetti trice aveva già trasmesso i dati di detto assegno, rendendo cosi accessibile al solo beneficiario che riceve l’assegno, almeno alcuni di questi dati di personalizzazione, per il riconoscimento del suo assegno e, contemporaneamente azionando il suo blocco a favore dello stesso beneficiario, mentre, asportando successivamente la vernice dall’altro rivestimento, dopo aver svolte le normali verifiche del caso, l’operatore della banca negoziatrice legge l’altro sottostante codice di sicurezza che può digitare alla medesima Agenzia interbancaria, per la confenna dell’awenuto pagamento e quindi per estinzione dello stesso titolo di credito; 2.- Sistema di sicurezza contro la falsificazione di assegni circolari, come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che al momento di stampare in supporto cartaceo (1) di un assegno circolare (A), confonne all’impostazione concordata con la banca ordinante, assieme ai tradizionali campi con i dati di riferimento della stessa banca (10 - 11) e tutti o parte dei campi identificativi dello stesso assegno (13 - 13/a - 14 - 15 - 16 e 17), la tipografia di fiducia della medesima banca riproduce anche due codici di sicurezza aggiuntivi (18/A) e (19/A), preferibilmente costituiti da un rispettivo codice alfanumerico criptato di un algoritmo univoco; 3.- Sistema di sicurezza, come alla rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la stessa tipografia di fiducia, ricopre detti codici di sicurezza (18/A - 19/A) con una vernice o pellicola a scomparsa, del tipo “gratta e vinci” che ne impedisce la lettura e rende integro lo stesso assegno, per poter essere usato dalla banca al momento di emissione dell’assegno circolare (A); 4.- Sistema di sicurezza contro la falsificazione di assegni circolari, come alle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto che l’emissione dell’assegno circolare (A), da parte della banca emettitrice, consiste nel compilare i tradizionali campi (20 -21 - 22 - 23 - 24 e 25) di personalizzazione dello stesso supporto di assegno (1), per poi inoltrare automaticamente gli stessi dati (20 - 21 - 22 - 23 - 24 e 25), assieme ai suoi prevalenti dati dei campi identificativi prestampati (10 — 11 — 12 — 13 — 13/a — 15), ad una Agenzia interbancaria o simile Istituto di garanzia a cui aderiscano tutte le banche che intendono fornire la sicurezza aggiuntiva che il presente sistema può assicurare; 5.- Sistema di sicurezza contro la falsificazione di assegni circolari, come alle rivendicazioni 1 e 4, caratterizzato dal fatto che l’Agenzia interbancaria o simile l’Istituto di garanzia, acquisisce direttamente dalla banca emettitrice i dati di individuazione e di personalizzazione di ogni assegno circolare (A), rendendoli completamente o parzialmente visibili e verificabili solo a fionte delle digitazione del codice segreto o pin (18/ A), indicativamente da parte del beneficiario (24), e a fionte della digitazione del codice segreto (19/ A), indicativamente da parte della banca negoziatrice; 6.- Sistema di sicurezza, come alla rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che, con la digitazione del codice segreto (18/ A), l’Agenzia interbancaria annota automaticamente il blocco dell’assegno (A) a favore del beneficiario (24) mentre, con la digitazione del codice segreto (19/A), la stessa Agenzia annota l’avvenuto accredito dell’assegno (A), da parte della banca negoziante a favore del medesimo beneficiario (24); 7.- Sistema di sicurezza contro la falsificazione di assegni circolari, come alle rivendicazioni 4 - 5 e 6, caratterizzato dal fatto che tra i dati dell’assegno (A) resi accessibili dall’Agenzia interbancaria vi possono essere quelli identificativi (10 - 11 - 12 - 13 - etc.) dell’assegno (A), ma noni due codici di sicurezza (18/A) e (19/A), mentre possono essere visibili tutti o parte dei dati personalizzanti (20 - 21 - 22 - 23 - 24 e 25), per consentire al beneficiario (24) di individuare se detto assegno (A) corrisponde alle condizioni di vendita pattuite con il suo acquirente; 8.- Sistema di sicurezza contro la falsificazione di assegni circolari, come alla rivendicazione 1 e 7, caratterizzato dal fatto che il beneficiario (24), dopo aver tolto la vernice del campo (18), nella sua connessione con l’Agenzia o Istituto di garanzia, digita il codice di sicurezza individuato (18/ A), in funzione di pin, per bloccare la disponibilità del suo assegno (A), avendo una limitata possibilità di una sua ripetizione, in caso di digitazione errata, prima di provocare l’invalidazione dello steso assegno (A); 9.- Sistema di sicurezza contro la falsificazione di assegni circolari, come ad una delle rivendicazioni da 1 a 8, caratterizzato dal fatto che, al momento della negoziazione, dopo le nonnali verifiche sull’ autenticità dell’assegno (A), dopo aver asportato la vernice o pellicola (19) dell’assegno (A) e dopo aver letto il sottostante codice di sicurezza (19/ A), il funzionario della banca negoziante digita tale codice (19/ A), per la sua normale registrazione di cassa ed automaticamente inoltra lo stesso codice (19/A) allindi ri zzo (13/b) dell’Agenzia di sicurezza, dove i dati dello stesso assegno saranno definitivamente tolti oppure rimarranno per un periodo limitato di tempo ma con l’annotazione di estinzione dell’assegno; 10.- Sistema di sicurezza contro la falsificazione di assegni circolari, come alle rivendicazioni da 1 a 9, caratterizzato dal fatto che, in caso di negoziazione di un assegno circolare (A) che si presenti già privo di una o entrambe le coperture o protezioni (18 - 19), al momento di inserire il codice (18/A), lo stesso assegno (A) può essere comunque bloccato a favore del beneficiario (24), mentre in fase di negoziazione, potrà essere accreditato e comunque scaricato solo se il funzionario è certo dell’identità del beneficiario (24), altrimenti lo stesso assegno (A) può rimanere sospeso, ad esempio per tre mesi, prima di essere accreditato oppure definitivamente rifiutato, previa relativa corrispondente annotazione sui dati dell’Agenzia di garanzia.
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