ITUB20155834A1 - Dispositivo e metodo per recuperare e scaricare spezzoni di barre da una macchina utensile - Google Patents

Dispositivo e metodo per recuperare e scaricare spezzoni di barre da una macchina utensile Download PDF

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ITUB20155834A1
ITUB20155834A1 ITUB2015A005834A ITUB20155834A ITUB20155834A1 IT UB20155834 A1 ITUB20155834 A1 IT UB20155834A1 IT UB2015A005834 A ITUB2015A005834 A IT UB2015A005834A IT UB20155834 A ITUB20155834 A IT UB20155834A IT UB20155834 A1 ITUB20155834 A1 IT UB20155834A1
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IT
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bar
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seat
support
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ITUB2015A005834A
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Inventor
Cesare Cucchi
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Cucchi Giovanni & C Srl
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B23MACHINE TOOLS; METAL-WORKING NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • B23BTURNING; BORING
    • B23B13/00Arrangements for automatically conveying or chucking or guiding stock
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
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Description

Avente titolo: “Dispositivo e metodo per recuperare e scaricare spezzoni di barre da una macchina utensile ”.
DESCRIZIONE
La presente invenzione concerne un dispositivo per recuperare e scaricare spezzoni di barre, vale a dire le parti residue che risultano al termine della lavorazione di barre alimentate da un apparato- caricatore ad una macchina utensile, quale un tornio automatico.
Nel settore della lavorazione di barre tramite tornio, è noto Γ utilizzo di apparati caricatori che alimentano, in maniera automatica e progressiva, una barra ad un rispettivo mandrino del suddetto tornio. Un tipo di apparato caricatore o alimentatore dispone di uno spingibarra che agisce per far progressivamente avanzare la barra di successivi passi in sequenza attraverso la stazione o le varie stazioni di lavorazione del tornio. L’estremità posteriore della barra è temporaneamente solidale allo spingi-barra tramite un accoppiamento ad innesto. Una volta terminata la lavorazione della barra, Γ estremità posteriore di quest’ ultima costituisce lo spezzone residuo della lavorazione che deve essere evacuato dal tornio. A questo punto, lo spingi-barra viene fatto arretrare fino a riportare e rilasciare ciò che rimane della barra, cioè lo spezzone, all’interno dell’ apparato- caricatore stesso. Sebbene tale apparato-caricatore sopra descritto funzioni in maniera affidabile, si desidera fortemente disporre di una soluzione tecnica più versatile, che, pur garantendo ingombri molto ridotti ed una configurazione strutturale semplice ed economica, renda possibile recuperare efficacemente gli spezzoni per scaricarli in una differente zona di raccolta desiderata, eliminando così il vincolo di dover necessariamente trasferire gli spezzoni all’ interno dell’ apparato-caricatore.
Uno scopo della presente invenzione è di fornire una soluzione in grado di semplificare e migliorare in generale i processi di lavorazione di barre sulle macchine utensili ed in particolare il recupero e scarico degli spezzoni di barra residui della lavorazione.
Un altro scopo è di fornire un dispositivo di recupero e scarico di spezzoni di barre molto versatile, che abbia una configurazione strutturale semplificata, economica, in grado di essere facilmente applicato ed adattabile a noti apparati-caricatori già in uso.
Un altro scopo è di fornire un dispositivo di recupero e scarico di spezzoni di barre che abbia degli ingombri molto contenuti, sia in senso trasversale che in senso longitudinale rispetto alla traiettoria di avanzamento delle barre.
Quanto sopra può essere conseguito mediante un dispositivo ed un metodo per il recupero e scarico di spezzoni di barre, come definito rispettivamente nelle rivendicazioni 1 e 14.
Grazie all’ invenzione vengono superati gli inconvenienti insiti nei sistemi noti per F alimentazione di barre ed il recupero dei relativi spezzoni residui del processo di lavorazione.
Caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno dalle rivendicazioni dipendenti e dalla descrizione.
L’invenzione potrà essere meglio compresa ed attuata con riferimento agli allegati disegni, che ne illustrano una forma esemplificativa e non limitativa di attuazione, in cui:
La Figura 1 è una vista prospettica che mostra il dispositivo di recupero-scaricospezzoni secondo l’invenzione, applicato ad un apparato-caricatore di cui è mostrato solo una parte;
Le Figure 2 e 3 sono rispettivamente una vista posteriore ed una vista laterale dell’ assieme di Figura 1;
La Figura 2A mostra un dettaglio ingrandito di Figura 2;
La Figura 4 mostra un elemento di afferraggio incluso nel dispositivo di recuperoscarico-spezzoni secondo l’invenzione;
La Figura 4A è una sezione longitudinale dell’ elemento di afferraggio, presa lungo il piano IV-IV in Figura 4;
La Figura 5 è una vista anteriore dell’assieme di Figura 1;
La Figura 6 è una vista interrotta ed in sezione presa lungo il piano VI-VI in Figura 5; La Figura 7 è una vista dall’alto del dispositivo di recupero-scarico-spezzoni;
La Figura 8 mostra un dettaglio ingrandito di Figura 5;
Le Figure da 9 a 12 sono ulteriori viste del solo dispositivo di recupero-scaricospezzoni;
Le Figure 13 e 14 mostrano in maggior dettaglio alcune parti del dispositivo di recupero-scarico-spezzoni, in particolare un’unità di supporto- trasferimento e P elemento di afferraggio, rispettivamente in due diverse posizioni reciproche;
Le Figure da 15 a 22 mostrano schematicamente in sequenza diverse fasi operative del dispositivo di recupero-scarico-spezzoni secondo l’invenzione.
Con riferimento alle Figure allegate, è mostrato un dispositivo 1 per il recupero e scarico di spezzoni 2 di barre, atto ad essere applicato ad un apparato-caricatore 3 per l’alimentazione automatica delle barre ad una macchina utensile 4, in particolare ad un tornio 4 che può essere del tipo mono- mandrino oppure del tipo pluri-mandrino, D dispositivo 1 di recupero e scarico è configurato per essere interposto tra l’ apparato-caricatore 3 ed il tornio 4. In particolare, il dispositivo 1 di recupero e scarico ha una struttura di supporto 33 che viene montata sull’estremità dell’ apparato-caricatore 3 da cui fuoriescono le barre, così da risultare quindi posizionato a valle dell’ apparato-caricatore 3 ma a monte del tornio 4, rispetto ad una direzione di alimentazione DAdella barra verso quest’ultimo. Tra l’apparato caricatore 3 e la macchina utensile 4 risulta così definita una regione intermedia operativa Ri per il prelievo, ritiro e scarico degli spezzoni 2.
La struttura di supporto 33 del dispositivo 1 comprende staffe di attacco 29, aventi forma a manicotto, tramite le quali è possibile il collegamento del dispositivo 1 di recuperoscarico all’ apparato-caricatore 3, più precisamente a barre tubolari anteriori 34 che supportano un meccanismo di centraggio 35 per le barre durante l’alimentazione. Le staffe di attacco 29, grazie alla conformazione a manicotto, consentono una regolazione di posizione in senso longitudinale del dispositivo 1 rispetto all 'apparato-caricatore 3 e alla macchina utensile 4. La struttura di supporto 33 è inoltre conformato per consentire una regolazione della posizione del dispositivo 1 in direzione trasversale rispetto ad una traiettoria T di avanzamento ed alimentazione delle barre. In particolare, la posizione del dispositivo 1 è regolabile anche in altezza, cioè verticalmente, per potersi adattare alla geometria dell’apparato caricatore 3 e del tornio 4. Più precisamente, è prevista una prima coppia di staffe 29A ed una seconda coppia di staffe 29B, rispettivamente fissate ad una prima piastra 36 e seconda piastra 37. La prima piastra 36 è connessa alla struttura di supporto tramite elementi-staffa a squadra 38 che consentono una regolazione della posizione verticale ed orizzontale, ortogonalmente alla direzione di avanzamento delle barre, della prima coppia di staffe 29A. La seconda piastra 37 è connessa alla struttura di supporto 33 tramite mezzi distanziali 39 che ne consentono una regolazione della posizione orizzontale. Inoltre, sono previsti mezzi di fissaggio 40 che comprendono elementi a vite impegnantisi in aperture ad asola opportunamente sagomate, che consentono una regolazione della posizione verticale della seconda piastra 37 e quindi della seconda coppia di staffe 29B.
Nel dispositivo 1 di recupero- scarico è anche incluso un elemento di afferr aggio 5 che funge da pinza per il prelievo, spostamento e rilascio di uno spezzone 2.
L’elemento di afferraggio 5 è atto ad impegnarsi sia con un’estremità posteriore dello spezzone 2 da recuperare sia con un’estremità anteriore dell’unità spingi -barra 7.
Il dispositivo 1 di recupero- scarico comprende inoltre una unità di supporto e trasferimento IO, 16 atta a supportare e trasferire in detenni nate posizioni, (meglio descritto più avanti) il suddetto elemento di afferraggio 5, ed un gruppo- espulsore 11 che agisce per espellere il rispettivo spezzone 2 dall’ elemento di afferraggio 5, per inviarlo su un elemento a scivolo 9 che provvede a convogliare lo spezzone 2 verso una zona di raccolta Zc. Vengono di seguito descritti con maggior dettaglio le sopra menzionate parti del dispositivo 1 di recupero-scarico di spezzoni 2 di barra.
L’elemento di afferraggio 5, meglio mostrato nelle figure 4 e 4A, comprende un corpo tubolare 5 a bussola nel quale sono ricavate una prima sede 12, atta a ricevere ed impegnarsi con l’unità spingi-barra 7, ed una seconda sede 13 atta a ricevere ed impegnarsi con lo spezzone 2. L’unità spingi-barra 7 può penetrare nella prima sede 12 attraverso una prima estremità 6 dell’ elemento di afferraggio 5, mentre lo spezzone 2 viene ricevuto nella seconda sede 13 attraverso una seconda estremità 8 dell’elemento di afferraggio 5 opposta alla prima estremità 6.
Nel corpo tubolare 5 a bussola è inoltre longitudinalmente ricavata un’apertura passante di passaggio 41 che collega e mette in comunicazione la prima sede 12 con la seconda sede 13. L’apertura passante di passaggio 41 è conformata per consentire al gruppo-espulsore 11, in particolare ad un albero spintore 24 di esso, di penetrare - attraversando la prima sede 12 e quindi l’apertura passante di passaggio 41 - nella seconda sede 13 in modo tale poter spingere lo spezzone 2 fuori dall’elemento di afferraggio 5, ed espellerlo verso l’elemento a scivolo 9.
La prima sede 12 e la seconda sede 13 sono realizzate in un materiale promotore di aderenza disposto per assicurare una ferma azione afferraggio dello spezzone 2 ed uno stabile accoppiamento, rilasciabile, tra l’elemento di afferraggio 5 e l’unità spingi- barra 7. In particolare, l’elemento di afferraggio 5 include due inserti in gomma 14, 15 nei quali sono ricavate rispettivamente le suddette prima 12 e seconda 13 sede. La prima sede 12 ha un primo diametro DI interno circa uguale al diametro dell’unità spingi-barra 7, mentre la seconda sede 13 ha un secondo diametro D2 circa uguale al rispettivo diametro d” dello spezzone 2.
Più precisamente, l’inserto 15 comprende, in prossimità della seconda estremità 8, una porzione 44 anulare più spessa, avente un ulteriore diametro D2’ interno che è leggermente minore del suddetto secondo diametro D2. In particolare, ma in via non limitativa, l’ulteriore diametro D2’ è più piccolo del secondo diametro D2 di circa 0,3 millimetri. La porzione 44 inspessita, ha la funzione di compensare e contrastare eventuali azioni spanciami o di deformazione subite dall’inserto 15 a causa del suo ciclico accoppiamento con lo spezzone 2.
Sull’inserto 15 è anche prevista una zona d’invito 43, per agevolare la ricezione dello spezzone 2 nella seconda sede 13.
Grazie al materiale in gomma in cui sono realizzati gli inserti 14, 15, si ottiene, in maniera semplice ed efficace, un affidabile azione di afferraggio con grip dello spezzone 2 come anche un fermo accoppiamento con grip tra elemento di afferraggio 5 e unità spingi-barra 7.
Grazie alla semplice ma efficace configurazione strutturale dell’elemento di afferraggio 5, il dispositivo 1 di recupero-scarico è in grado di adattarsi con notevole facilità alle dimensioni e geometrie dello spezzone 2 e dell’unità spingi-barra 6. Ciò è conseguibile semplicemente sostituendo l’elemento di afferraggio 5 con un altro ad esso analogo ma avente diversa geometrie/dimensioni delle sedi 12 e 13.
Nella versione qui descritta, gli inserti in gomma 14, 15, vengono stampati direttamente all’interno del corpo tubolare 5. A tal scopo, sono previsti sul corpo tubolare 5 dei fori 42 di sfiato per consentire l’evacuazione di aria/gas durante l’operazione di stampaggio dei suddetti inserti 14 e 15.
In una possibile ulteriore versione, gli inserti 14 e 15 vengono fissati al corpo tubolare 5 tramite opportuni elementi di fissaggio impegnantisi in fori passanti ricavati nello spessore dello stesso corpo tubolare 5. Tale configurazione, vantaggiosamente, rende possibile anche la sostituibilità dei soli inserti 14, 15 nel corpo tubolare 5, per adattarsi a diversi diametri dello spezzone 2 e/o dell’unità spingi-barra 7, evitando la necessita di sostituire l’intero elemento di afferraggio 5, E’ possibile quindi disporre di un solo corpo tubolare 5 e di un set di inserti 14, 15, di varie dimensioni adatte a vari formati di barra o a diverse geometri dell’unità spingi-barra 7.
Viene ora descritta con maggior dettaglio l’unità di supporto e trasferimento 10, 16, che serve a supportare l’elemento di afferraggio 5, ed è mobile per trasferire quest’ultimo da una posizione superiore PI, in cui l’elemento di afferraggio 5 risulta assialmente allineato con la traiettoria T di avanzamento dell’unità spingi-barra 7, quindi della barra in alimentazione, ad una posizione inferiore P2 in cui l’elemento di afferraggio 5 è posto in prossimità del sopramenzionato elemento a scivolo 9.
L’unità di supporto e trasferimento IO comprende un elemento a tazza 16 (meglio mostrata nelle Figure 13 e 14), in cui è definita una sede semicilindrica 17 di alloggiamento per l’elemento di afferraggio 5. L’elemento a tazza 16 comprende, ad una prima estremità destinata, durante il funzionamento, ad affacciarsi all 'apparato-caricatore 3, una parete 18 di riscontro che si proietta trasversalmente delimitando quindi da una parte la suddetta sede semicilindrica 17. La parete 18 di riscontro è conformata per ricevere in appoggio la prima estremità 6 dell’elemento di afferraggio 5, così da consentirne un preciso e corretto posizionamento nella sede semicilindrica 17 dell’elemento a tazza 16. Naturalmente, l’altezza e/o forma geometrica della parete 18 di riscontro è scelta in modo tale che nella posizione superiore PI non ostacoli l’operazione di accoppiamento dell’unità spingi-barra 7 con l’elemento di afferraggio 5. Ad esempio, sul bordo superiore della parete 18 di riscontro può essere praticato un opportuno intaglio o scasso per evitare interferenza con la lancia 7 dell’unità spingi -barra 7. L’elemento a tazza 16 comprende, ad una seconda estremità destinata ad affacciarsi, durante il funzionamento, al tornio 4, una porzione 19 di bordo in risalto, disposta per trattenere l’elemento di afferraggio 5 in una corretta posizione nella sede semicilindrica 17 di alloggiamento. La porzione 19 di bordo in risalto ha la funzione di impedire che l’elemento di afferraggio 5, quando si trova nella posizione superiore PI, possa cadere dall’elemento a tazza 16 durante l’accoppiamento dell’unità spingi-barra 7 con l’elemento di afferraggio 5 stesso. Inoltre, la porzione 19 di bordo in risalto ha anche la funzione di impedire che l’elemento di afferraggio 5, quando si trova nella posizione inferiore P2, possa cadere dall’elemento a tazza 16 durante l’azione di espulsione dello spezzone 2 esplicata dal gruppo espulsore I I, 24.
L’unità di supporto e trasferimento 10 comprende una slitta 20 scorrevole lungo una guida verticale 21. Alla slitta 20 è fissato un membro a braccio 22 che supporta l’elemento a tazza 16. E’ previsto un pistone di azionamento 23 connesso tramite uno snodo articolato 32 alla suddetta slitta 20 e disposto per muovere quest’ ultima in modo da trasferire l’elemento a tazza 16 dalla suddetta posizione superiore PI alla suddetta posizione inferiore P2 e viceversa.
11 gruppo- espulsore 11 sopra menzionato comprende un carrello 26 a cui è fissato l’albero-spintore 24 e che è scorrevole lungo una guida orizzontale 27 in modo tale da muovere l’albero spintore 24 lungo una direzione di espulsione E che è parallela alla traiettoria di avanzamento T posta superiormente. 11 carrello 26 è connesso tramite uno snodo articolato 28 ad un’ unità-cilindro 25 di azionamento. Grazie all’ unità- cilindro 25, l’albero-spintore 24 viene mosso in avanti per penetrare nell’elemento di afferraggio 5 ed espellere fuori lo spezzone 2, e indietro per disimpegnarsi dall’ elemento di afferraggio 5 consentendone un successivo sollevamento verso la posizione superiore PI.
L’elemento a scivolo 9, per la ricezione e convogli amento dello spezzone 2 verso la zona di raccolta Zc, è connesso alla struttura di supporto 33 tramite un elemento a barra 30, La connessione dell’elemento a scivolo 9 all 'elemento a barra 30 è di tipo regolabile, in modo tale da poter scegliere un’opportuna e desiderata posizione ed inclinazione dell’elemento a scivolo 9, In particolare, grazie all’elemento a barra 30, è possibile una regolazione sia della posizione longitudinale che dell’inclinazione dell’ elemento a scivolo 9.
D dispositivo I di recupero-scarico comprende inoltre un’unità 31 di controllo e sincronizzazione configurata per comandare l’unità di supporto e trasferimento 10 in maniera sincronizzata con l’unità spingi-barra 7, e a sua volta per comandare il gruppo-espulsore II in maniera sincronizzata con l’unità di supporto e trasferimento 10,
Con riferimento alle Figure da 15 a 22, viene di seguito descritto brevemente il funzionamento del dispositivo 1 di recupero-scarico secondo l’invenzione sopra descritto.
Una volta terminata, da parte del tornio 4, la lavorazione della barra ormai ridotta ad uno spezzone 2 può intervenire il dispositivo 1 di recupero e scarico.
Nella fase I, mostrata in Figura 15, l’elemento di afferraggio 5 viene sollevato dall’elemento a tazza 16 verticalmente verso la posizione PI, in maniera da essere pronto per essere impegnato dall’unità spingi-barra 7.
Nella Fase II (mostrata in Fig. 16) l’unità spingi-barra 7 si impegna con l’elemento di afferraggio 5, dopodiché l’elemento a tazza 16 può essere nuovamente riabbassato per non ostacolare l’avanzamento dell’ elemento di afferraggio 5, sostenuto dall’unità spingi-barra 7, verso il tornio 4 da cui deve essere prelevato e recuperato lo spezzone 2 in oggetto. Nella fase ΠΙ (mostrata in Fig. 17), quindi, l’unità spingi-barra 7 con l’elemento di afferraggio 5 raggiungono lo spezzone 2 che viene ricevuto nella seconda sede 13 dell’elemento di afferraggio 5 rimando così stabilmente afferrato a quest’ultimo grazie all’azione di serraggio elastico con grip operato dall’inserto 15. A questo punto, l’unità spingi-barra 7 viene arretrata portando con sé l’elemento di afferr aggio 5 e lo spezzone 2 verso la posizione superiore PI (fase IV mostrata in Fig. 18). Successivamente, nella fase V mostrata in Figura 19, l’elemento a tazza 19 viene sollevato nuovamente nella posizione superiore PI per accogliere nella propria sedesemicilindrica 17 l’elemento di afferraggio 5 recante lo spezzone 2. L’unità spingi-barra 7 può quindi essere ritirata e disimpegnata dalla prima sede 12 dell’elemento di afferraggio 5, lasciando quest’ultimo sull’ elemento a tazza 16. Nella fase VI (mostrata in Fig.20), l’unità di supporto-trasferimento IO è nuovamente azionata per abbassare l’elemento a tazza 16, e quindi l’elemento di afferraggio 5 unito allo spezzone 2, nella posizione inferiore P2, giungendo così alla successiva fase VII (mostrata in Fig. 21) di preparazione all’espulsione dello spezzone 2 dall’ elemento di afferraggio 5. A questo punto, il gruppo espulsore 11 viene azionato (fase Vili in Figura 22) e l’albero-spintore 24 penetra nella prima sede 12, attraversa l’apertura passante 41 di passaggio e sbuca nella seconda sede 13 spingendo lo spezzone 2 fuori dall’elemento di afferraggio 5. Lo spezzone 2 quindi cade sull’elemento a scivolo 9 che lo convoglia verso la zona di raccolta Zc.
Come si desume da quanto sopra descritto, il dispositivo 1 consente di raggiungere gli scopi sopra dichiarati. In particolare, il dispositivo 1, grazie alla semplicità strutturale dell’elemento di afferraggio 5, dell’unità di supporto-trasferimento 10, del gruppo espulsore Il e dell’elemento a scivolo 9, risulta economicamente vantaggioso e dotato di elevata affidabilità meccanica. Le parti mobili, grazie alle dimensioni e pesi molto contenuti, presentano ridotte masse inerziali che consentono al dispositivo 1 di funzionare anche a velocità operative molto elevate, consentendo, di conseguenza, una generale velocizzazione dell’intero ciclo di lavorazione.
La configurazione strutturale e funzionale semplificata del dispositivo 1, vantaggiosamente, comporta costi di fabbricazione e di manutenzione molto ridotti. Le compatte dimensioni, la limitata estensione longitudinale del dispositivo 1 e la possibilità di connessione con regolazione di posizione verticalmente, longitudinalmente e trasversalmente rispetto alla traiettoria di avanzamento delle barre, rendono il dispositivo 1 adattabile a qualsiasi geometria di apparato caricatore 2.
E’ possibile configurare e dimensionare il dispositivo 1 in modo desiderato in funzione delle applicazioni a cui può essere destinato, e sono possibili varianti e/o aggiunte a quanto sopra descritto ed illustrato nei disegni allegati.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di recupero e scarico di spezzoni (2) di barre, atto ad essere applicato ad un apparato- caricatore (3) per Γ alimentazione di dette barre ad una macchina utensile (4), comprendente: un elemento di afferr aggio (5) atto ad impegnarsi, ad una prima estremità (6), con un’unità spingi -barra (7) di detto apparato- caricatore (3), e, ad una seconda estremità (8), con uno spezzone (2) di barra da prelevare e scaricare, un elemento a scivolo (9) per la ricezione e convogliamento di detto spezzone (2) verso una zona di raccolta (Zc); un’unità di supporto e trasferimento (10; 16) per detto elemento di afferraggio (5), detta unità di supporto e trasferimento (10) essendo mobile da una posizione superiore (PI), in cui detto elemento di afferraggio (5) risulta assialmente allineato con la traiettoria (T) di avanzamento di detta unità spingi -barra (7), ad una posizione inferiore (P2) in cui detto elemento di afferraggio (5) è posto in prossimità di detto elemento a scivolo (9), ed un gruppo-espulsore (11) azionabile per penetrare in detto elemento di afferraggio (5) posto in detta posizione inferiore (P2) per espellere da detto elemento di afferraggio (5) detto spezzone (2) ed inviarlo a detto elemento a scivolo (9).
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui detto elemento di afferraggio comprende un corpo tubolare (5) a bussola nel quale sono ricavate una prima sede (12) per ricevere ed impegnarsi con detto unità spingi-barra (7) ed una seconda sede (13) per ricevere ed impegnarsi con detto spezzone (2), in detto corpo tubolare (5) a bussola essendo inoltre ricavata longitudinalmente un’apertura passante di passaggio (41) collegante detta prima sede (12) a detta seconda sede (13), detta apertura passante di passaggio (41) essendo conformata per consentire a detto gruppo-espulsore (11) di penetrare, attraverso detta prima sede (12), in detta seconda sede (13) per espellere detto spezzone (2).
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, in cui dette prima sede (12) e seconda sede (13) sono realizzate in un materiale promotore di aderenza disposto per assicurare un fermo afferraggio di detto spezzone (2) ed uno stabile accoppiamento tra detto elemento di afferr aggio (5) e detta unità spingi-barra (7).
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 2 oppure 3 in cui detto elemento di afferraggio (5) include un primo inserto (14) in gomma ed un secondo inserto (15) in gomma nei quali sono ricavate dette prima (12) e seconda (13) sede rispettivamente, detta prima sede (12) avendo un primo diametro (DI) interno adattabile al diametro (d’) di detta unità spingibarra (7) e detta seconda sede (13) avendo, in una zona più interna, un secondo diametro (D2) adattabile al diametro (d”) di detto spezzone (2), detto secondo inserto (15) comprendendo, in prossimità della seconda estremità (8), una porzione (44) anulare più spessa, avente un ulteriore diametro (D2’) interno che è minore di detto secondo diametro (D2), atta a compensare e contrastare deformazioni dovute all’ accoppiamento con detto spezzone (2).
  5. 5. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detta unità di supporto e trasferimento (10) comprende un elemento a tazza (16) in cui è definita una sede semicilindrica (17) di alloggiamento per detto elemento di afferraggio (5), detto elemento a tazza (16) comprendendo, ad una prima estremità destinata ad affacciarsi a detto apparatocaricatore (3), una parete (18) di riscontro che si proietta trasversalmente per delimitare detta sede semicilindrica (17) e che è conformata per ricevere in appoggio detta prima estremità (6) di detto elemento di afferraggio (5).
  6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, in cui detto elemento a tazza (16) comprende, ad una seconda estremità destinata ad affacciarsi a detta macchina utensile (4), una porzione di bordo in risalto (19), disposta per trattenere detto elemento di afferraggio (5) in una corretta posizione in detta sede semicilindrica (17) di alloggiamento ed impedire un movimento relativo di detto elemento di afferraggio (5) rispetto a detto elemento a tazza (16).
  7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazioni 5 oppure 6, in cui detta unità di supporto e trasferimento (10; 16) comprende una slitta (20) scorrevole lungo una guida verticale (21), a detta slitta essendo fissato un membro a braccio (22) che supporta detto elemento a tazza (16), essendo inoltre previsto un pistone di azionamento (23) disposto per muovere detta slitta (20) in modo da trasferire detto elemento a tazza (16) da detta posizione superiore (PI) a detta posizione inferiore (P2) e viceversa.
  8. 8. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto gruppoespulsore (11) comprende un albero spintore (24) azionabile da un’ unità-cilindro (25) e mobile lungo una direzione di espulsione (E) parallelamente a detta traiettoria di avanzamento (T).
  9. 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 8, in cui detto gruppo- espulsore (11) comprende un carrello (26) a cui è fissato detto albero- spintore (24), scorrevole lungo una guida orizzontale (27), e connesso a detta unità-cilindro (25) tramite uno snodo articolato (28).
  10. 10. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre staffe di attacco (29) atte al collegamento di detto dispositivo (1) di recupero- scarico a detto apparato- caricatore (3) in una regione intermedia operativa (RO interposta tra detto apparatocaricatore (3) ed un’estremità di detta macchina utensile (4) per l’ingresso delle barre, dette staffe di attacco (29) essendo configurate per consentire una regolazione della posizione di detto dispositivo (1) di recupero-scarico sia in senso verticale che in senso longitudinale rispetto a detto apparato-caricatore (3) e a detta macchina- utensile (4).
  11. 11. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre un elemento a barra (30) per supportare detto elemento a scivolo (9) in maniera regolabile così da poter impostare per quest’ultimo una desiderata posizione ed inclinazione in funzione della zona di raccolta (3⁄4) richiesta.
  12. 12. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, e comprendente inoltre un’unità (31) di controllo e sincronizzazione configurata per comandare detta unità di supporto e trasferimento (10; 16) in maniera sincronizzata con detta unità spingi-barra (7), e per comandare detto gruppo- espulsore (11) in maniera sincronizzata con detta unità di supporto e trasferimento (10; 16).
  13. 13. Impianto comprendente un apparato-caricatore (3) di barre ed un dispositivo (1) di recupero-scarico secondo una delle rivendicazioni precedenti.
  14. 14. Metodo per recuperare e scaricare spezzoni (2) di barre che vengono alimentate da un apparato-caricatore (3) ad una macchina utensile (4), comprendente le fasi di : prevedere un elemento di afferraggio (5) atto ad impegnarsi, ad una prima estremità (6), con un’unità spingi-barra (7) di detto apparato-caricatore (3), e, ad una seconda estremità (8), con uno spezzone (2) di barra da prelevare da detta macchina- utensile (4) e scaricare, disporre detto elemento di afferraggio (5) su un’unità di supporto e trasferimento (10; 16), azionare detta unità di supporto e trasferimento (10; 16) per portare detto elemento di afferraggio (5) ad una posizione superiore (PI), in cui detto elemento di afferraggio (5) risulta assialmente allineato con una traiettoria (T) di avanzamento di detta unità spingi-barra (7), avanzare detta unità spingi-barra (7) per impegnare un’estremità anteriore di essa con detta prima estremità (6) di detto elemento di afferraggio (5), allontanare detta unità di supporto e trasferimento (10; 16) da detto elemento di afferraggio (5) che rimane accoppiata a detta unità spingi-barra (7) ed avanzare detta unità spingi-barra (7), supportante detto elemento di afferraggio (5), verso uno spezzone (2) di barra da recuperare che si trova supportato da det ta macchina utensile (4), ed impegnare detta seconda estremità (8) di detto elemento di afferraggio (5) con detto spezzone (2); ritirare detta unità spingi-barra (7) in senso inverso lungo detta traiettoria (T) per riportare detto elemento di afferraggio (5), accoppiato a detto spezzone (2), a detta posizione superiore (PI), azionare detta unità di supporto e trasferimento (10; 16) per portare detto elemento di afferraggio (5) e detto spezzone (2) verso una posizione inferiore (P2) in prossimità di un elemento a scivolo (9); attivare un gruppo-espulsore (11) per farlo penetrare, attraverso detta prima estremità (6), in detto elemento di afferraggio (5) per espellere detto spezzone (2) verso detto elemento a scivolo (9) ed inviarlo ad una zona di raccolta (3⁄4,
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