ITUB20154045A1 - Dispositivo per la rimozione di testimoni di lavorazione in tagli di lastre in materiale lapideo nonche' macchina incorporante tale dispositivo - Google Patents

Description

D E S C R I Z I O N E

Campo di applicazione

[0001] La presente invenzione è generalmente applicabile al settore delle macchine per la lavorazione ed il taglio di lastre in materiale lapideo o similare ed ha particolarmente per oggetto un dispositivo per la rimozione di testimoni di lavorazione in tagli di lastre di materiale lapideo.

[0002] L’invenzione ha altresì per oggetto una macchina utensile per il taglio di lastre in materiale lapideo incorporante il suddetto dispositivo.

Stato della tecnica

[0003] E’ nota da tempo la lavorazione di lastre in materiale lapideo, quale pietra, marmo, granito o similari, per ottenere piastre di varie forme e dimensioni o per ricavare piani di lavoro con cavità passanti, quali ad esempio top per cucine con aperture di alloggiamento di lavandini.

[0004] Per effettuare queste lavorazioni su scala industriale si utilizzano normalmente macchine multiassiali essenzialmente costituite da una struttura a ponte sostenuta da montanti ancorati al suolo ed atti a sostenere una trave principale sulla quale sono montate scorrevolmente una o più teste portautensili mobili superiormente ad un piano di supporto delle lastre da tagliare.

[0005] Ogni testa comprende almeno un mandrino motorizzato con asse di rotazione sostanzialmente orizzontale sul quale è montato tipicamente un utensile discoidale o disco.

[0006] E’ noto agli specialisti del settore che quando il taglio non si estende per l’intera lunghezza o la larghezza della lastra, nel punto di arresto del disco rimane un’appendice non tagliata, visibile in FIG. 1 ed indicata con la lettera T, la quale viene comunemente denominata “testimone”, che presenta un profilo di taglio semicircolare lungo lo spessore della lastra lasciato dalla periferia del l’utensile.

[0007] Poiché questi testimoni non possono essere lasciati sulla lastra finita, per comprensibili ragioni estetiche e funzionali, è necessario rimuoverli al termine della lavorazione, ad esempio usando utensili rotativi manuali, aumentando considerevolmente i tempi complessivi di lavorazione delle lastre e rendendo la lavorazione imprecisa e non ripetitivi.

[0008] Nel tentativo di superare almeno parzialmente questo inconveniente, sono state ideate soluzioni per il taglio di lastre in materiale lapideo che utilizzano, in combinazione con il disco dì taglio, altri tipi di utensili automatici aventi la funzione di rimuovere i testimoni prima di rimuovere la lastra dal piano di supporto.

[0009] Da IT1362526, è nota una testa di taglio applicabile a macchine per la lavorazione di lastre in materiale lapideo che comprende un primo mandrino che supporta un disco circolare, ed un secondo mandrino che supporta una sega a catena con movimento di rotazione attorno ad assi sostanzialmente orizzontali.

[0010] La sega a catena presenta uno spessore sostanzialmente uguale allo spessore del disco di taglio ed è mobile verticalmente rispetto alla lastra in lavorazione. In questo modo la sega a catena completerà il taglio verticale realizzato dall’utensile discoidale asportando completamente i testimoni che si formano dopo l’utilizzo del disco.

[0011] Un inconveniente di tale soluzione è rappresentato dal fatto che durante il taglio la sega a catena sporge inferiormente dalla superficie inferiore della lastra e pertanto ì suoi denti devono entrare necessariamente a contatto con il piano di supporto creando incisioni sullo stesso, e quindi danneggiandolo irreversibilmente, tanto che questi tipi di piani sono realizzati in materiale facilmente lavorabili e definiti “sacrificali”.

[0012] Inoltre, tale interazione potrebbe danneggiare i bordi taglienti della sega a catena e/o danneggiare il mandrino motorizzato a causa degli impuntamenti che la stessa subisce quando entra a contatto con il piano di supporto, se di materiale relativamente duro, con conseguenze negative sia sulla qualità del taglio che sulla durata della sega a catena.

[0013] Un ulteriore inconveniente di tale soluzione è rappresentato dal fatto che per limitare l’interazione della sega a catena con il piano di supporto è necessario sollevare la lastra mediante opportuni rialzi e questo accresce i tempi di attrezzaggio della macchina.

[0014] Non ultimo inconveniente di tale soluzione è rappresentato dal fatto che la sega a catena presenta ingombri relativamente elevati che possono limitare il movimento della testa portautensili all’interno dell’area di lavoro.

[0015] Altre soluzioni prevedono l’uso di teste di taglio a getto di liquidi ad alta pressione, i quali però possono anch’essi danneggiare irreparabilmente i piani di supporto delle lastre.

Problema Tecnico

[0016] Alla luce dello stato della tecnica, il problema tecnico sotteso dall’invenzione può essere considerato quello di mettere a disposizione un dispositivo che consenta di rimuovere efficacemente i testimoni che si formano durante le lavorazioni di taglio di lastre di materiale lapideo, evitando dì danneggiare il piano di supporto delle lastre e rendendo completamente automatico il loro funzionamento.

Presentazione dell’invenzione

[0017] Scopo del presente trovato è quello di risolvere il citato problema tecnico superando gli inconvenienti sopra lamentati e realizzando un dispositivo per la rimozione di testimoni di lavorazione in tagli di lastre in materiale lapideo con caratteristiche di elevata efficienza e relativa economicità.

[0018] Uno scopo particolare del presente trovato è quello di mettere a disposizione un dispositivo per la rimozione dei testimoni di lavorazione in tagli di lastre in materiale lapideo che preservi le sue componenti dall'usura.

[0019] Un altro scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione un dispositivo per la rimozione di testimoni di lavorazione in tagli di lastre in materiale lapideo che garantisca risultati costanti e ripetibili.

[0020] Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione un dispositivo per la rimozione di testimoni di lavorazione in tagli di lastre in materiale lapideo che richieda una manutenzione ridotta.

[0021] Un altro scopo del presente trovato è quello di concepire un dispositivo per la rimozione di testimoni di lavorazione in tagli di lastre in materiale lapideo che presenti ingombri particolarmente ridotti.

[0022] Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione un dispositivo per la rimozione dei testimoni di lavorazione in tagli di lastre in materiale lapideo che abbia una struttura particolarmente semplice.

[0023] Gli scopi sopra accennati, nonché altri che appariranno più chiaramente nel seguito, sono raggiunti da un dispositivo per la rimozione di testimoni di lavorazione in tagli di lastre in materiale lapideo in accordo con la rivendicazione 1 .

[0024] Secondo un ulteriore aspetto del trovato è prevista una macchina utensile per il taglio senza testimoni di lastre in materiale lapideo in accordo con la rivendicazione 12.

[0025] Forme vantaggiose di realizzazione del trovato sono ottenute in accordo alle rivendicazioni dipendenti.

Breve descrizione dei disegni

[0026] Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di un dispositivo per la rimozione di testimoni di lavorazione in tagli di lastre in materiale lapideo e di una macchina per il taglio senza testimoni di lastre in materiale lapideo secondo il trovato, illustrati a titolo di esempio non limitativo con l'aiuto delle seguenti tavole di disegno in cui:

la FIG. 1 è una vista prospettica di una lastra di materiale lapideo tagliata con in utensile discoidale ed in cui sono visibili i testimoni di lavorazione;

le FIGG. 2 e 3 sono viste prospettiche parziali di un dispositivo per la rimozione di testimoni di lavorazione in tagli di lastre in materiale lapideo oggetto del trovato e montato su una testa di lavorazione;

la FIG. 4 è una vista laterale del dispositivo di Fig. 2;

le FIGG. dalla 5 alla 11 sono viste prospettiche del dispositivo di Fig. 2 in diverse posizioni operative durante il taglio di una lastra e la rimozione dei testimoni di lavorazione;

la FIG. 12 è una vista prospettica di una macchina utensile multiassiale su cui è montato il dispositivo di Fig. 2.

Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferito [0027] Con riferimento alle figure citate, è illustrato un dispositivo 1 per la rimozione di testimoni di lavorazione T che si formano nel taglio di lastre S di materiale lapideo.

[0028] Il dispositivo 1 potrà essere installato su una macchina utensile multiassiale 2 di tipo convenzionale, la quale comprende essenzialmente una trave orizzontale 3 con estremità montate scorrevolmente su una coppia di guide longitudinali 4 supportate da coppie di montanti 5 sostanzialmente verticali.

[0029] A sua volta, la trave 3 supporta scorrevolmente un carro 6 mobile longitudinalmente lungo la trave 3 tra due posizioni longitudinali.

[0030] Inferiormente alla trave 3 ed al carro 6 è previsto un banco con piano di supporto 7 sostanzialmente orizzontale atto a sostenere una o più lastre S da tagliare.

[0031] All’estremità inferiore 8 del carro 6 è montata una testa porta utensili, indicata globalmente 9, la quale comprende un telaio 10 che può ruotare attorno ad un asse Ri sostanzialmente verticale. Nella forma di realizzazione illustrata nelle figure, il telaio 10 presenta una coppia di flange verticali 11 , 12 sostanzialmente parallele tra loro e reciprocamente distanziate in modo da definire un vano 13 atto per gli utensili di lavorazione.

[0032] La testa portautensili 9 supporta il dispositivo 1 il quale comprende un utensile discoidale 14 montato su un primo mandrino 15 girevole attorno ad un rispettivo asse di rotazione R2 sostanzialmente orizzontale.

[0033] Preferibilmente, l’utensile discoidale 14 potrà essere costituito da una sega a disco 16 e permette di realizzare sulla lastra S appoggiata con la sua superficie inferiore W al piano di supporto 7 tagli C sostanzialmente rettilinei, lasciando in prossimità delle estremità dei tagli C rispettivi testimoni di lavorazione T.

[0034] Secondo il trovato, il dispositivo 1 comprende un ulteriore utensile cilindrico 17 girevole attorno ad un rispettivo asse di rotazione R3sostanzialmente verticale coordinato con l’utensile discoidale 14 per asportare completamente i testimoni T lasciati da quest’ultimo, ma tale da non superare la superficie inferiore W della lastra S e non incidere il piano di supporto 7, evitandone il “sacrificio”.

[0035] Opportunamente, l'utensile cilindrico 17 sarà montato su un secondo mandrino motorizzato 18 ad asse verticale distinto ed indipendente dal primo mandrino 15. Preferibilmente, l’utensile cilindrico 17 potrà essere costituito da una fresa a scasso 19.

[0036] Il primo mandrino 15 potrà essere montato internamente al vano 13 del telaio 10 e potrà essere incernierato alle flange verticali 11 , 12 in modo da ruotare attorno ad un ulteriore asse di rotazione orizzontale R4ortogonale all’asse di rotazione R2dell'utensile discoidale 14 e realizzare tagli C inclinati rispetto all’orizzontale.

[0037] Il secondo mandrino 18 potrà essere ancorato a sbalzo ad una delle flange verticali 11 e potrà essere mobile verticalmente in modo da traslare l’utensile cilindrico 17 variandone la posizione in altezza.

[0038] In particolare, come meglio visibile nelle FIGG. 3 e 4 e nelle FIGG. 8 e 9 il secondo mandrino 18 potrà comprendere una slitta verticale 20 ed un attuatore pneumatico 21 entrambi solidali al telaio 10.

[0039] L’attuatore pneumatico 21 è sostanzialmente verticale in modo da promuovere la discesa e la salita controllate del secondo mandrino 18 rispetto al piano di supporto 7.

[0040] Saranno inoltre previsti mezzi di fine corsa 22 atti a bloccare la traslazione verticale del secondo mandrino 18.

[0041] Ad esempio, i mezzi di fine corsa 22 potranno essere integrati nella slitta verticale 20 in modo da bloccare meccanicamente la discesa del secondo mandrino 18 in corrispondenza di un valore massimo predeterminato, associato alla quota del piano di supporto 7 delle lastre S.

[0042] Vantaggiosamente, la traslazione verticale deH’utensile cilindrico 17 potrà essere controllata in modo che l’estremità inferiore 23 dello stesso sfiori la superficie inferiore W della lastra S in lavorazione rimanendo tuttavia a filo del piano di supporto 7.

[0043] L’utensile discoidale 14 potrà presentare uno spessore predeterminato Si e l’utensile cilindrico 17 potrà presentare un diametro esterno di predeterminato.

[0044] Nella forma di realizzazione illustrata nelle figure, l'utensile cilindrico 17 presenta un diametro esterno di maggiore dello spessore Si massimo predeterminato delPutensile discoidale 14.

[0045] In questo modo, l’utensile cilindrico 17 potrà rilavorare la lastra S rimanendo a contatto con uno dei bordi E, E’ delle linee di taglio C realizzate dall’utensile discoidale 14.

[0046] In una forma di realizzazione del trovato alternativa e non illustrata nelle figure, il diametro esterno di dell’utensile cilindrico 17 potrà essere uguale o minore dello spessore si dell’utensile discoidale 14 in modo da rilavorare la lastra S asportandone i testimoni T, rimanendo comunque all’interno dei bordi laterali E, E’ dei tagli realizzati dall’utensile discoidale 14.

[0047] Preferibilmente, il dispositivo 1 potrà comprendere mezzi di controllo computerizzati 24 atti a controllare in modo automatico la rotazione ed il movimento di ciascun mandrino 15, 18 e la loro posizione rispetto al piano di supporto 7.

[0048] In particolare, i mezzi di controllo 24 potranno regolare la velocità di rotazione dell’utensile discoidale 14 e dell’utensile cilindrico 17 attorno ai rispettivi assi di rotazione R2,R3, nonché l'inclinazione del primo mandrino 15 rispetto al suo asse di incernieramento R4e la traslazione del secondo mandrino 18.

[0049] Inoltre, i mezzi di controllo 24 potranno comandare l’attuatore pneumatico 21 in modo da controllare la discesa del secondo mandrino 18.

[0050] Nella forma di realizzazione illustrata nelle figure, entrambi i mandrini sono montati sulla stessa testa di lavorazione 6. Così, il funzionamento del secondo mandrino e del rispettivo utensile cilindrico può avvenire solo dopo che il primo mandrino ed il rispettivo utensile a disco ha effettuato i tagli sulla lastra .

[0051] In una forma di realizzazione alternativa non visibile nelle figure il primo 15 ed il secondo mandrino 18 potranno essere montati su teste separate e distinte, scorrevoli in maniera indipendente lungo la trave a ponte 3 della macchina utensile 2.

[0052] Secondo un ulteriore aspetto del trovato è prevista una macchina utensile multiassiale 2 per il taglio senza testimoni T di lastre S in materiale lapideo del tipo sopra descritto e comprendente il dispositivo 1 di rimozione dei testimoni di lavorazione T secondo il trovato.

[0053] Operativamente, i mezzi di controllo 24 azioneranno il primo mandrino 15 in modo tale che l’utensile discoidale 14 realizzi sulla lastra S una pluralità di tagli parziali C, come illustrato nelle FIGG. 6 e 7, secondo uno schema di taglio predeterminato precedentemente memorizzato.

[0054] Alle estremità di ciascun taglio parziale C si formeranno rispettivi testimoni T che uniscono la porzione da tagliare alla parte rimanente della lastra S.

[0055] Successivamente, come meglio visibile nelle FIGG. 8 e 9, i mezzi di controllo 24 promuoveranno il posizionamento del secondo mandrino 18 e dell’utensile cilindrico 17 in corrispondenza dei testimoni T.

[0056] I mezzi di controllo 24 azioneranno l’attuato re 21 in modo da promuovere l’abbassamento del secondo mandrino 18 e l'interazione dell’utensile cilindrico 17 con la lastra S in corrispondenza delle linee di taglio C formate dall’utensile discoidale 14.

[0057] I mezzi di fine corsa 22 associati al secondo mandrino 18 e/o ai mezzi di controllo 24 bloccheranno la discesa dell’utensile cilindrico 17 in modo che l’estremità inferiore 23 dello stesso non sporga oltre la superficie inferiore W della lastra S.

[0058] Successivamente, l’utensile cilindrico 17 sarà movimentato in modo da asportare completamente i testimoni di lavorazione T senza incidere il piano di supporto 7, come illustrato nelle FIGG. 10 e 11.

[0059] La rimozione dei testimoni T consentirà il distacco della porzione tagliata dalla restante parte della lastra S permettendone il prelievo da parte dell’operatore dal piano di supporto 7, come meglio visibile in FIG. 11.

[0060] Il dispositivo per la rimozione di testimoni di lavorazione in tagli di materiale lapideo e la macchina utensile per il taglio senza testimoni di lastre in materiale lapideo secondo il trovato sono suscettibili di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nel concetto inventivo espresso nelle rivendicazioni allegate.

[0061] Tutti i particolari potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti, ed i materiali potranno essere diversi a seconda delle esigenze, senza uscire dall'ambito del trovato.

[0062] Anche se il dispositivo per la rimozione di testimoni di lavorazione in tagli di materiale lapideo e la macchina utensile sono stati descritti con particolare riferimento alle figure allegate, i numeri di riferimento usati nella descrizione e nelle rivendicazioni sono utilizzati per migliorare l'intelligenza del trovato e non costituiscono alcuna limitazione all'ambito di tutela rivendicato.

Applicabilità<1>Industriale

[0063] La presente invenzione è industrialmente applicabile in quanto può essere realizzata su scala industriale da parte di industrie appartenenti al settore di produzione di macchine per la lavorazione di lastre in materiale lapideo

Claims (14)

1. R I V E N D I C AZ I O N I 1. Un dispositivo (1) per la rimozione di testimoni di lavorazione (T) in lastre (S) di materiale lapideo, comprendente un utensile discoidale (14) ad asse orizzontale (R2) destinato ad effettuare tagli (C) su una lastra (S) appoggiata con la sua superficie inferiore (W) ad un piano di supporto (7) lasciando sulla lastra (S) testimoni di lavorazione (T), caratterizzato dal fatto di comprendere un utensile cilindrico (17) ad asse verticale (R3) associato a detto utensile discoidale (14), detto utensile cilindrico (17) essendo configurato per asportare completamente i testimoni di lavorazione (T) lasciati dallo stesso senza superare la superficie inferiore (W) della lastra (S) ed incidere il piano di supporto (7).
2. 2. Dispositivo come da rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto utensile discoidale (14) è montato su un primo mandrino (15) ad asse orizzontale e detto utensile cilindrico (17) è montato su un secondo mandrino (18) ad asse verticale distinto ed indipendente dal primo.
3. 3. Dispositivo come da rivendicazione 2, in cui detto secondo mandrino (18) è mobile verticalmente per traslare detto utensile cilindrico (17) e variare la sua posizione in altezza.
4. 4. Dispositivo come da rivendicazione 3, in cui sono previsti mezzi di fine corsa (24) per bloccare la traslazione verticale di detto secondo mandrino (18) in modo che l’estremità inferiore (23) di detto utensile cilindrico (17) sfiori la superficie inferiore (W) della lastra (S) in lavorazione rimanendo a filo del piano di supporto (7).
5. 5. Dispositivo come da rivendicazione 3, in cui detto utensile discoidale (14) è una sega a disco (16) con spessore massimo (si) predeterminato.
6. 6. Dispositivo come da rivendicazione 5, in cui detto utensile cilindrico (17) è una fresa a scasso (19) con diametro esterno (di) predeterminato.
7. 7. Dispositivo come da rivendicazione 6, in cui il diametro esterno (di) di detto utensile cilindrico (17) è minore o uguale a quello di detto spessore massimo (s-ι) predeterminato di detto utensile discoidale (14) per asportare i testimoni di lavorazione (T) rimanendo all’interno dei bordi laterali (E, E’) dei tagli (C) realizzati con detto utensile discoidale (14).
8. 8. Dispositivo come da rivendicazione 6, in cui il diametro esterno (di) di detto utensile cilindrico (17) è maggiore di detto spessore massimo predeterminato (si) per asportare i testimoni di lavorazione (T) rimanendo a contatto con uno dei bordi laterali (E, E’) dei tagli (C) realizzati con detto utensile discoidale (14).
9. 9. Dispositivo come da rivendicazione 3, in cui detto primo (15) e detto secondo mandrino (18) sono montati su un’unica testa (9) mobile lungo una trave a ponte (3) di una macchina utensile (2).
10. 10. Dispositivo come da rivendicazione 3, in cui detto primo (15) e detto secondo mandrino (18) sono montati su rispettive teste (9) mobili indipendentemente lungo una trave a ponte (3) di una macchina utensile (2).
11. 11. Dispositivo come da rivendicazione 3, in cui sono previsti mezzi di controllo computerizzati (24) per movimentare in modo automatico ogni mandrino (15, 18) ed ogni testa (9).
12. 12. Una macchina utensile (2) per il taglio senza testimoni (T) di lastre (S) di materiale lapideo e per il distacco delle lastre tagliate (S), comprendente un piano di supporto (7) per le lastre (S), una trave a ponte (3) mobile superiormente a detto piano (7), almeno una testa (9) con un utensile discoidale (14) per effettuare tagli (C) su almeno una lastra (S) in lavorazione, caratterizzata dal fatto di comprendere un utensile cilindrico (17) ad asse verticale (R3) associato a detto utensile discoidale (14) per asportare completamente i testimoni di lavorazione (T) lasciati dallo stesso senza superare la superficie inferiore (W) della lastra (S) ed incidere il piano di supporto (7).
13. 13. Macchina secondo la rivendicazione 12, caratterizzata dal fatto che detto utensile cilindrico (17) è montato sulla stessa testa (9) su cui è montato detto utensile discoidale (14).
14. 14. Macchina secondo la rivendicazione 12, caratterizzata dal fatto che detto utensile cilindrico (17) è montato su una testa (9) diversa ed indipendente da quella su cui è montato detto utensi le discoidale (14).