ITUB20153897A1 - Dispositivo nebulizzatore portatile per fluidi medicali perfezionato - Google Patents

Dispositivo nebulizzatore portatile per fluidi medicali perfezionato Download PDF

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ITUB20153897A1
ITUB20153897A1 ITUB2015A003897A ITUB20153897A ITUB20153897A1 IT UB20153897 A1 ITUB20153897 A1 IT UB20153897A1 IT UB2015A003897 A ITUB2015A003897 A IT UB2015A003897A IT UB20153897 A ITUB20153897 A IT UB20153897A IT UB20153897 A1 ITUB20153897 A1 IT UB20153897A1
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IT
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mesh
nebulizer device
medical fluids
portable nebulizer
nebulization
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Riccardo Abate
Mauro Bertelli
Nicola Fraccaroli
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Flaem Nuova Spa
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Description

DESCRIZIONE
Campo di applicazione
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo nebulizzatore portatile per fluidi medicali, e in particolare ad un dispositivo nebulizzatore portatile del tipo a mesh vibrante.
Il suddetto apparecchio nebulizzatore trova utile applicazione nel settore medicale, in particolare nel settore dell’aerosolterapia.
Arte nota
La somministrazione di farmaci per via aerea tramite appositi dispositivi di nebulizzazione è una pratica terapeutica normalmente impiegata in relazione a numerose patologie, soprattutto dell’apparato respiratorio.
Recentemente, si è osservata uria notevole diffusione degli apparecchi dì nebulizzazione ad ultrasuoni basati sulla tecnologia denominata “Vibrating Mesh Technology” (VMT), che prevedono rinserimento in corrispondenza dell'uscita di erogazione del fluido nebulizzato di una sottilissima membrana (conosciuta nel settore con il termine inglese ‘mesh’) dotata di una moltitudine di fori micrometrici. Questa membrana, fatta vibrare ad alta frequenza, nebulizza finemente il farmaco forzandone il transito attraverso i propri fori.
L’introduzione della suddetta tecnologia, oltre a consentire una più efficace nebulizzazione del farmaco, ha inoltre permesso la realizzazione di dispositivi di tipo portatile, grazie alle caratteristiche di leggerezza e limitato ingombro derivanti dal fatto che il dispositivo nebulizzatore è alimentato a batterie.
Pur rispondendo alle esigenze del settore, i nebulizzatori con mesh vibrante di tipo portatile presentano alcuni inconvenienti legati alle necessità di manutenzione del dispositivo.
Affinché l’apparecchio conservi nel tempo delle buone prestazioni, è bene infatti che il proprietario proceda periodicamente al lavaggio del mesh che, date le dimensioni micrometriche dei fori, può facilmente essere ostruito dai residui calcificati del liquido medicale nebulizzato.
Tale esigenza ha condotto allo sviluppo dei modelli oggi più diffusi sul mercato che offrono la. possibilità di accedere all’elemento mesh, consentendone quindi l’estrazione al fine di procedere alla manutenzione e/o sostituzione delForgano.
L’estraibilità del mesh sottopone però il dispositivo ad un maggior rischio di danneggiamento, soprattutto se le operazioni di manutenzione vengono eseguite con scarsa cautela.
In particolare, grande attenzione deve essere posta durante il riposizionamento del gruppo mesh nell’apposita sede, poiché il contatto ed il corretto allineamento dell’elemento vibrante rispetto al mesh sono requisiti fondamentali affinché il farmaco venga nebulizzato in quantità sufficiente.
infatti se il mesh non è disposto coassialmente all’elemento vibrante, l’oscillazione dello stesso non avviene correttamente e il farmaco transita solo attraverso alcuni dei fori di passaggio disponibili, con il risultato di una scarsa nebulizzazione.
Svantaggiosamente, negli attuali dispositivi, i mezzi preposti al sostegno del mesh non garantiscono il rispetto di tale condizione, lasciando all’utilizzatore il compito di accertarsi sul corretto funzionamen to dellapparecchio.
La domanda di brevetto italiana n° MI2012A001923, a nome della stessa Richiedente, descrive ad esempio un dispositivo nebulizzatore, che consente ['accesso al mesh. Come mostrato nella qui allegata figura 1, tratta da questo documento anteriore, l'estremità di erogazione del dispositivo nebulizzatore è formata da una coppia di semi-gusci incernierati tra loro che consentono Γ accesso ad una sede in cui è alloggiato il mesh. Tale mesh è montato su un supporto anulare di materiale sintetico che, oltre ad essere rimovibile, è soggetto al rischio di disallineamento rispetto aH’elemento vibrante (o sonotrodo) quando viene inserito nella sede appositamente conformata airinterno del dispositivo.
In questo modo, il mesh presenta una certa libertà di movimento rispetto alla sede e può risultare disallineato rispetto aH’elemento vibrante. Tale libertà, seppur presente in misura ridotta, può compromettere l’efficienza del nebulizzatore, riducendo la vita utile del mesh.
Inoltre, si è riscontrato che l'utilizzatore spesso non inserisce con adeguata cura il supporto del mesh e ne compromette ['integrità quando richiude i due semi-gusci dell<'>estremità di erogazione che intaccano parte del supporto anulare.
Un secondo svantaggio connesso all’utilizzo dei nebulizzatori ultrasonici a membrana vibrante è legato al fatto che i fori del mesh rappresentano una sezione di passaggio per il fluido contenuto nel serbatoio anche quando il dispositivo non è in funzione. Ciò può provocare fuoriuscite indesiderate di fluido, se il nebulizzatore viene disattivato quando il serbatoio non è stato completamente svuotato.
I punti di debolezza descritti in precedenza risultano fortemente penalizzanti se analizzati in relazione alla natura portatile del dispositivo, che dovrebbe garantire, oltre ad una buona tenuta del liquido contenuto, la praticità delle operazioni di manutenzione.
Il problema tecnico alla base della presente invenzione è, pertanto, quello di escogitare un apparecchio nebulizzatore portatile a mesh vibrante che consenta di svolgere le abituali fasi di manutenzione del dispositivo senza il rischio di comprometterne Γ integrità del mesh e quindi la regolarità del funzionamento del nebulizzatore, garantendo al contempo la semplicità di utilizzo e il perfetto isolamento del farmaco.
Sommario deU'invenzione
Il suddetto problema tecnico è risolto da un dispositivo nebulizzatore portatile per fluidi medicali comprendente una base di presa, un elemento vibrante, un mesh di nebulizzazione messo in vibrazione da detto elemento vibrante e una testa d’erogazione associata alla base di presa c comprendente una bocca d’erogazione ed un serbatoio per detti fluidi medicali. Il mesh di nebulizzazione si trova inserito in un percorso di fluido tra il serbatoio e la bocca d’erogazione mentre la testa d’erogazione comprende un primo ed un secondo semiguscio, mobili l’uno rispetto all’altro fra una configurazione operativa in cui sono accoppiati ed una configurazione aperta che consente l’accesso a detto mesh di nebulizzazione. Il suddetto dispositivo nebulizzatore è caratterizzato dal fatto di comprendere un gruppo mesh, includente il mesh di nebulizzazione, rimovibilmente montato a bordo del primo semiguscio, includente il serbatoio, coassialmente a ridosso dell’elemento vibrante.
Preferibilmente, il gruppo mesh, in cui è alloggiato il mesh di nebulizzazione, è una struttura singolarmente manipolabile ed inserita a scatto in una sede di accoglimento ricavata nel primo semiguscìo.
Il gruppo mesh comprende inoltre almeno una coppia di rebbi rimovibilmente accoppiati a sporgenze a sede femmina aggettanti perifericamente alla sede di accoglimento.
In una forma di realizzazione particolarmente conveniente, il gruppo mesh comprende un supporto a camera aperta comprendente un elemento di raccolta ed un profilo anteriore di tenuta; detti elemento e profilo di raccolta e di tenuta essendo reciprocamente assemblati così da definire, a valle del suddetto mesh di nebulizzazione rispetto al percorso di fluido, una vaschetta di recupero, atta a contenere eventuale liquido non nebulizzato che transita attraverso il mesh così da evitarne la fuoriuscita indesiderata dal dispositivo nebulizzatore portatile.
Preferìbilmente, i rebbi compresi nel gruppo mesh sono realizzati di pezzo con l'elemento di raccolta.
In aggiunta, il gruppo mesh comprende ulteriormente un anello dì fissaggio di supporto del mesh, una guarnizione di contenimento entro la quale sì innesta il supporto del mesh di nebulizzazione ed un elemento dì ancoraggio alla guarnizionein particolare, la suddetta guarnizione dì contenimento si trova vincolata al mesh di nebulizzazione grazie alFelemento di ancoraggio, per accoppiarsi successivamente sul retro dell’elemento di raccolta per mezzo dell’ elemento di ancoraggio.
In una forma di realizzazione preferita, Fanello di fissaggio, la guarnizione di contenimento, l’elemento di ancoraggio ed il mesh di nebulizzazione sono trattenuti tra l'elemento di raccolta del gruppo mesh e la sede di accoglimento della testa d’erogazione.
Preferibilmente, il profilo anteriore di tenuta è realizzato in materiale flessibile, in modo da rendere parzialmente smontabile il gruppo mesh.
Per consentire lapertura della testa d’erogazione e quindi Facce sso al gruppo mesh, detta testa d’erogazione è composta da un primo ed una secondo semiguscio che risultano mobìli l’uno rispetto all’altro fra una configurazione operativa accoppiata ed una configurazione separata. Nello specifico il primo semiguscio della testa d’erogazione comprende il serbatoio, l’elemento vibrante e la sede di accoglimento del gruppo mesh mentre il secondo semiguscio comprende la bocca di erogazione.
Infine, la testa d’erogazione è rimovibilmente montata sulla base di presa e definisce un vincolo che impedisce il movimento relativo del primo e del secondo semiguscio quando detta testa d’erogazione è montata sulla base di presa.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi appariranno maggiormente dalla descrizione dettagliata fatta qui di seguito di una forma realizzativa preferita, ma non esclusiva, del presente trovato, con riferimento alle unite figure date a titolo esemplificativo ma non limitativo.
Breve descrizione dei disegni
La figura 1 rappresenta una vista prospettica della testa d’erogazione di un dispositivo nebulizzatore portatile realizzato secondo gli insegnamenti dell’arte nota;
la figura 2 rappresenta una vista prospettica a parti staccate di un dispositivo nebulizzatore realizzato secondo la presente invenzione ;
la figura 3 rappresenta una vista in sezione del dispositivo nebulizzatore portatile di figura 1.
la figura 4 rappresenta una vista prospettica a parti staccate di una seconda forma di realizzazione di un dispositivo nebulizzatore secondo la presente invenzione;
la figura 5 rappresenta una vista in sezione del dispositivo nebulizzatore portatile di figura 4;
la figura 6 rappresenta una vista prospettica a parti staccate di una ulteriore forma di realizzazione di un dispositivo nebulizzatore secondo la presente invenzione;
la figura 7 rappresenta una vista in sezione del dispositivo nebulizzatore portatile di figura 6;
la figura 8 mostra una vista prospettica a parti staccate di un particolare assemblaggio di un gruppo mesh incorporato nel dispositivo nebulizzatore secondo l'invenzione e realizzato combinando le forme di realizzazione delle figure 4 e 6;
la figura 9 mostra una vista prospettica a parti staccate di un particolare assemblaggio di un gruppo mesh incorporato nel dispositivo nebulizzatore secondo l'invenzione e realizzato combinando le forme di realizzazione delle figure 2 e 6.
Descrizione dettagliata
Con riferimento alle figure allegate, ed in particolare agli esempi delle figure da 2 a 9. con 1 è globalmente indicato un dispositivo nebulizzatore portatile per fluidi medicali, in particolare per aero so lt erapia, realizzato secondo rinvenzione.
Tale dispositivo nebulizzatore 1 è illustrato nella figura 2 disposto verticalmente, secondo una configurazione operativa preferenziale. Nel seguito della presente descrizione, le posizioni e gli orientamenti, relativi e assoluti, dei vari elementi che compongono il dispositivo, definiti per mezzo di termini quali superiore e inferiore, sopra e sotto, orizzontale e verticale o altri termini equivalenti, verranno espressi con riferimento a tale configurazione senza che rappresentino una limitazione dei diritti della richiedente.
La stessa configurazione deve essere tenuta in considerazione nell "interpretazione di termini quali anteriore e posteriore, davanti e dietro, assumendo che le porzioni anteriori corrispondano alle zone prossimali affacciate verso il paziente durante la terapia.
Il dispositivo nebulizzatore 1, impiega una tecnologia a mesh vibrante (tecnologia VMT) ed è vantaggiosamente di tipo portatile, ovvero di dimensioni e peso tali da consentire un trasporto facilitato del dispositivo e un suo uso in ambienti diversi da quello domestico e/o ospedaliero.
L’apparecchio nebulizzatore 1 comprende essenzialmente una base di presa 2 ed una testa d’erogazione 3, vincolata ad essa in modo rimovibile.
La base di presa 2 presenta all’esterno un prolllo ergonomico, che agevola l’impugnatura da parte del paziente durante la terapia, e comprende al suo interno i mezzi elettrici ed elettronici atti al controllo e allalimentazione elettrica del dispositivo, nonché batterie di alimentazione in corrente continua. La base di presa 2 comprende inoltre un’interfaccia di con rimilo accessibile dall’utente, che nella fattispecie si concreta in due pulsanti di controllo 21 affacciati su un lato anteriore dell’apparecchio nebulizzatore 1.
La testa d’erogazione 3 è rimovibilmente montata al disopra delia base di presa 2 per mezzo di mezzi d’attacco e sgancio atti a garantire il posizionamento reciproco ad incastro dei due elementi che la compongono e il loro accoppiamento stabile.
Tali mezzi di attacco possono comprendere un sistema di guide e controguide, ricavate rispettivamente sulla superfice inferiore della testa d’erogazione 3 e sulla superficie superiore della base di presa 2, e meccanismi di blocco atti ad evitare il distacco involontario delle due porzioni (base di presa e testa d’erogazione) 2, 3.
AlTinterno della testa d’erogazione 3 sono compresi gli elementi funzionali per mezzo dei quali si realizza la nebulizzazione vera e propria, a partire da un serbatoio 33 per il contenimento di un farmaco in forma liquida e una bocca d’erogazione 34. che viene ricavata anteriormente sulla suddetta testa d’erogazione.
Fra il serbatoio 33 e la bocca d’erogazione 34 è definito un percorso F di fluido, che viene intercettato da un mesh di nebulizzazione 10, conformato come una sottile lamina vibratile sulla quale vengono ricavati una pluralità di fori di nebulizzazione micrometrici atti alla nebulizzazione del liquido medicale da erogare.
Il mesh di nebulizzazione è inserito sul percorso F dì fluido tra il serbatoio 33 e la bocca d’erogazione 34.
All’interno della testa d’erogazione 3, avviene quindi la nebulizzazione del fluido medicale, grazie al mesh di nebulizzazione 10 che è a contatto con un elemento vibrante 30, detto sonotrodo e visibile nella sezione di figura 3, il quale mette in vibrazione il mesh di nebulizzazione 10. Il mesh 10 è altresì in comunicazione con il fluido medicale contenuto all’interno del serbatoio 33.
In questo modo, in virtù del contatto stabilito tra i suddetti elemento vibrante e mesh vibratile di nebulizzazione, azionando il dispositivo 1, l’elemento vibrante 30, collegato allelettronica di controllo presente nella base di presa 2, viene messo in vibrazione, portando a sua volta in oscillazione il mesh di nebulizzazione 10.
La testa d’erogazione 3 comprende un primo ed un secondo semìguscio 3 1 , 32 che definiscono rispettivamente la parte a monte e la parte a valle del percorso F di fluido e racchiudono fra loro il mesh di nebulizzazione 10.
Il primo semiguscio 31 integra al suo interno il serbatoio 33 e l’elemento vibrante 30, mentre il secondo semiguscio 32 comprende la bocca di erogazione 34.
In accordo con la presente invenzione, al fine di proteggere l’integrità del mesh di nebulizzazione 10, il suddetto mesh è incorporato in un gruppo mesh 11 semirigido appositamente conformato per contenerlo e proteggerlo.
Il primo ed il secondo semiguscio 31 , 32 sono accoppiati tra loro racchiudendo il gruppo mesh 11.
L’accoppiamento tra il primo ed il secondo semiguscio 31, 32 si realizza tramite una cerniera disposta inferiormente lungo un asse comune X, perpendicolare al piano della figura 3, e tramite primi mezzi di ritegno 36a, e 36b rilasciabili a pressione, posizionati superiormente.
Come visibile dalle figure 4 e 5, la cerniera che definisce l’asse comune X si trova in corrispondenza dellinterfaccia tra la base di presa 2 e la testa d’erogazione 3.
Quando i suddetti primi mezzi di ritegno 36a, 36b vengono rilasciati, la cerniera consente l’apertura a libro dei due semigusci 31, 32, in modo da definire per la suddetta testa d’erogazione 3 una configurazione aperta. Al contrario, quando i due semigusci 31, 32 sono accoppiati tra loro a scatto, viene definita una configurazione operativa, nella quale risulta definito il percorso F di fluido tra il serbatoio 33 e la bocca di erogazione 34.
Quando il primo ed il secondo semiguscio 31, 32 si trovano nella configurazione aperta, il percorso F di fluido viene interrotto in corrispondenza del gruppo mesh 11, che in questo modo risulta accessibile dall’esterno della testa d’erogazione 3.
in altre parole, l’apertura della testa d’erogazione 3, quando il primo ed il secondo semiguscio 31, 32 vengono portati nella configurazione aperta, consente di accedere ed estrarre manualmente l'intero gruppo mesh 1 1 di nebulizzazione.
Più precisamente, finterò gruppo mesh 11, racchiuso tra il primo ed il secondo semi-guscio 31, 32 dalla testa d’erogazione 3, è alloggiato in una sede di accoglimento 35 prevista nel primo semiguscio 31 comprendente il serbatoio 33, a ridosso del sonotrodo 30.
La sede di accoglimento 35 del gruppo mesh U è ricavata su una parete interna del primo semiguscio 31 in corrispondenza di una apertura circolare 35a, che è in comunicazione con il fondo del serbatoio 33 e da cui sporge un’estremità delfelemento vibrante 30.
Inoltre, come ben visibile nelle figure 4 e 5, il gruppo mesh 11 è vincolato alla parete interna del primo semiguscio 31 in sostanziale aderenza con la sede di accoglimento 35 collimando con l'estremità libera dell'elemento vibrante 30.
Π gruppo mesh I l e infatti vincolato alla sede di accoglimento 35 mediante un meccanismo ad incastro a scatto di seguito descritto.
Da parti contrapposte delia sede di accoglimento 35 sono previste almeno due sporgenze 35c aggettanti perifericamente dall’apertura circolare 35a della sede 35. Tali sporgenze 35c rappresentano all’estremità rispettive sedi femmina di accoglimento di corrispondenti rebbi 12c formati nella struttura del gruppo mesh 11.
Quest'ultimo viene mantenuto in posizione dall'accoppiamento a innesto rapido tra i rebbi I2c e le sedi femmina 35c aggettanti ai lati della sede 35.
Preferibilmente, i rebbi 12c sono realizzati di pezzo con una porzione 12 di supporto del mesh descritta nel seguito e sono posizionati diametralmente opposti rispetto al mesh di nebulizzazione 10, analogamente alle sporgenze 35c disposte simmetricamente rispetto all’estremità dell’elemento vibrante 30 che sporge centralmente dall’apertura circolare 35a della sede di accoglimento 35. In questo modo viene garantita e mantenuta durante il funzionamento del dispositivo la coassialità del mesh di nebulizzazione 10 rispetto all’estremità libera dell'elemento vibrante 30.
I due rebbi 12c, all’atto di riposizionare il gruppo mesh 11 nella sede d’accoglimento 35, scorrono all’interno delle due sedi femmina 35c fino al raggiungimento di un finecorsa che viene definito per mezzo di denti 12d ricavati sulla superficie dei suddetti rebbi 12c e sagomati per incastrarsi all’interno di apposite finestre 35d realizzate nelle sedi femmina 35c.
I denti 12d e le finestre 35d realizzano un meccanismo di incastro a scatto o ad innesto rapido. Ovinamente, nulla vieta di poter realizzare un accoppiamento duale e quello qui descritto.
La posizione dei suddetti mezzi di finecorsa e incastro (denti 12d e finestre 35d) viene scelta in modo che il mesh 10 si trovi a ridosso della estremità libera dell’elemento vibrante 30.
In questo modo, si assicura che l’elemento vibrante 30 sia a contatto operativo con il mesh di nebulizzazione 10, quando il gruppo mesh 11 è trattenuto nella corrispondente sede di accoglimento 35,
Piu in particolare, il gruppo mesh 11 comprende un supporto 12 a camera aperta che serve anche a raccogliere eventuali trafilamenti del fluido medicale. Tale supporto 12 comprende una porzione di raccolta che include un profilo anteriore dì tenuta 12a ed un elemento posteriore 12b di raccolta, sagomati essenzialmente a goccia rovesciata in modo accoppiarsi tra loro e con altri elementi compresi nel gruppo mesh 11. Tali elementi comprendono: un anello di fissaggio 16, una guarnizione di contenimento 13, un elemento di ancoraggio 14 ed il supporto a camera aperta 12, in aggiunta al precitato mesh 10. Può essere utilizzato anche un numero inferiore di tali componenti, come risulterà chiaro nel seguito della descrizione con riferimento alle varianti di realizzazione del ritrovato.
Come visibile dalle figure 2, 4, 6, 8 e 9 , che mostrano rispettive viste in esploso, il gruppo mesh 1 1 viene assemblato alloggiando dapprima il mesh 10 all'interno di un anello 16 di fissaggio che può essere realizzato anche con un sovra stampaggio oppure vincolato al mesh 10 mediante ultrasuoni.
Questo anello di fissaggio 16 è innestato poi su una guarnizione di contenimento 13 e lì trattenuto mediante un elemento di ancoraggio 14, avente sezione ad U, predisposto ad accoppiarsi con entrambi gli elementi.
La Richiedente ha previsto forme alternative di trattenimento del mesh 10 sul gruppo mesh 11. Ad esempio, nelle figure 6 e 9 è mostrata una variante di realizzazione in cui un elemento di ancoraggio 14' è inserito con interferenza all 'interno di una sede 22 conformata a mo’ di tassello di espansione. Il mesh 10, con il suo anello di fissaggio 16, è trattenuto a scatto nella sede 22 dall’elemento 14'. In questo caso una guarnizione di contenimento 13<'>, avvolge posteriormente e dall'esterno la sede 22 a mo’ di tassello.
Al di là delle diverse modalità di associazione dei componenti del gruppo mesh 11, ciò che importa ai fini della presente invenzione è che il gruppo mesh sia un insieme coeso e manipolabile dall'utente per l’inserimento ad innesto rapido nella sede 35 associala al primo semiguscio 31.
Riferendosi ancora alle Figure 2, 4 e 8, la guarnizione di contenimento 13, alloggiante il mesh di nebulizzazione 10, viene montata sul retro dell'elemento posteriore 12b del supporto 12 a camera aperta. La guarnizione 13 è inserita in una sede coniugata presente sul retro dell'elemento posteriore 12b.
Sul supporto 12 a camera aperta è calzato il profilo anteriore di tenuta 12a appositamente sagomato per formare una sorta di elemento di raccordo tra il gruppo mesh 1 1 e la parete interna del semiguscio 32 attorno alla bocca di erogazione 34. Tale profilo anteriore di tenuta è opzionale poiché potrebbe essere formata dal bordo perimetrale anteriore del elemento posteriore 12b.
Tale profilo anteriore di tenuta 12a è realizzato in materiale plastico relativamente morbido flessibile e viene calzato sul bordo perimetrale anteriore del supporto 12.
Sì noti come il profilo anteriore di tenuta 12a si attesti a battuta contro la parete interna del secondo semi-guscio 32.
In questo modo viene definita una vaschetta di recupero 17 del liquido medicale tra il secondo semi-guscio 32 e la porzione di raccolta 12 del supporto a camera aperta. Questa vaschetta 17 è delimitata da una sponda 18, visibile nella sezione delle figure 3, 5 e 7, formata di pezzo ed aggettante internamente dalla bocca di erogazione 34.
Questa sponda coopera con l'elemento di raccolta 12ba per formare una piccola camera di trattenimento di eventuale percolato di liquido medicale che potrebbe trafilare attraverso il mesh 10 quando il dispositivo 1 viene spento prima della fine dellerogazione.
In sostanza, la suddetta vaschetta di recupero 17, facendo parte del gruppo mesh 1 1 , a valle del mesh 10 lungo il percorso F di fluido, raccoglie eventuale liquido medicale non nebulizzato che può fuoriuscire dal serbatoio 33 attraverso i fori del mesh 10, impedendo così a tale liquido di riversarsi all’esterno del dispositivo portatile.
Il profilo anteriore di tenuta 12a può essere ulteriormente assicurato all'elemento di raccolta 12b tramite un accoppiamento a spina 19 ed anello di presa 20 formati di pezzo rispettivamente con il profilo anteriore di tenuta 12a ed il elemento di raccolta posteriore Ì2b del supporto 12. Ovviamente un eventuale accoppiamento di tipo duale a quello qui descritto svolgerebbe la stessa funzione.
In una forma di realizzazione alternativa, visibile nelle figure 6 e 7 un profilo anteriore di tenuta 12a' comprende una parete inferiore 27, in modo da definire la suddetta vaschetta di recupero 17 indipendentemente dalla presenza o meno della sponda 18 aggettante internamente dalla bocca 34 del secondo semi-guscio 32.
In questo caso il profilo anteriore di tenuta 12a' è dotato di un’apertura 28 sostanzialmente circolare, coassiale ed allineata rispetto alla bocca di erogazione 34, in modo da evitare l’interruzione del percorso F di fluido.
Apparirà comprensibile al tecnico del ramo che gli esempi di realizzazione illustrati nelle figure 2, 4 e 6 possono essere combinati tra loro, come mostrato ad esempio nelle ligure 8 e 9, in modo da allestire il gruppo mesh più adatto a seconda delle necessità del produttore.
Ad esempio, nulla vieta di adottare la soluzione di montaggio del mesh 10 illustrata nella figura 4 con un profilo anteriore di tenuta 12a' munito di parete inferiore 27, come mostrato in figura 8. Oppure, nulla vieta di adottare la soluzione di montaggio del mesh 10 illustrata nella figura 2 con un profilo anteriore di tenuta 12a con una spina di fissaggio 19, come mostrato in figura 9.
Come già accennato, il gruppo mesh 1 1 è posizionato nella sede 35, nella configurazione operativa della testa d’erogazione 3, a ridosso della parete interna del primo semiguscio 31 così che il mesh 10 si trovi in sostanziale contatto operativo con l'estremità libera dell’elemento vibrante 30 e sia sostanzialmente bagnato dal fluido medicale proveniente dal serbatoio 33.
Nella presente invenzione il suddetto gruppo mesh 1 1 mantiene questa posizione stabile anche quando la testa d’erogazione 3 viene portata nella configurazione aperta.
Per completezza di descrizione si segnala che sulla sommità delle due porzioni 31, 32 della testa d’erogazione 3 sono previsti primi mezzi di ritegno 36 rilasciabili. Tali mezzi di ritegno 36 cooperano con la cerniera inferiore, disposta lungo l’asse comune X, per il mantenimento del primo e del secondo semiguscio 31, 32 nella configurazione operativa accoppiata.
In una forma di realizzazione preferita, tali mezzi di ritegno rilasciabili 36 comprendono due ganci 36a aggettanti dalla parete interna del primo semiguscio 31 e due segmenti traslabiii 36b compresi nel secondo semiguscio 32. I suddetti segmenti traslabiii 36b possono essere azionati manualmente mediante appositi pulsanti presenti sul secondo semiguscio 32.
Quando i due semigusci 31, 32 della testa d’erogazione 3 vengono ruotati per raggiungere la configurazione operativa chiusa, i ganci 36a si inseriscono all’interno di corrispondenti fessure presenti sui segmenti traslabiii 36b. Nel compiere tale operazione non è necessario che i pulsanti vengano premuti in modo da allineare i ganci 36a con le suddette fessure.
Rilasciando i suddetti pulsanti, i segmenti traslabili 36b scorrono nel corpo del secondo semiguscio 32 grazie ad un elemento elastico, così che un Iato delle suddette fessure si inserisce all’interno del corrispondente gancio 36a.
In questo modo i ganci 36a si trovano incastrati nelle suddette fessure dei segmenti traslabiii e il primo ed il secondo semiguscio 31, 32 della testa d’erogazione sono bloccati l’uno rispetto all’altro nella configurazione operativa accoppiata.
Alternativamente, il bloccaggio del primo ed del secondo semiguscio 31, 32 della testa d’erogazione 3 può avvenire attraverso primi mezzi di ritegno funzionalmente equivalenti ma con diversa conformazione.
Come visibile dalle figure allegate, un coperchio semicircolare 37 del serbatoio 33 è incernierato lungo un asse di incernieramento Y parallelo all’asse comune X, all’estremità superiore del secondo semiguscio 32 della testa d’erogazione 3.
Tale coperchio semicircolare 37, al fine di garantire la chiusura del serbatoio, viene ruotato e chiuso a scatto sull’apertura di alimentazione del suddetto serbatoio tramite appositi mezzi di chiusura. Si noti che la chiusura del serbatoio può avvenire solo quando la testa d’erogazione si trova nella configurazione operativa con ì due semigusci 31, 32 accoppiati.
Infine sulla bocca d’erogazione 34, esternamente al dispositivo, è rimovibilmente innestabile un boccaglio destinato per venire a contatto diretto con le labbra del paziente e progettato per agevolare l’aspirazione del farmaco nebulizzato.
Alternativamente, sulla bocca d’erogazione 34 è possibile l’innesto di un tappo 38, appositamente conformato per chiudere la suddetta bocca d’erogazione ed isolare ulteriormente il farmaco liquido contenuto nel serbatoio 33, quando Tapparne chio non è in funzione.
Appaiono, a questo punto, evidenti le differenze presenti tra la presente invenzione e i dispositivi di arte nota; in particolare il dispositivo di aite nota illustrato in figura 1.
Un tecnico del settore apprezzerà come il montaggio del gruppo mesh 11 sul primo semiguscio 31, che comprende serbatoio 34 ed elemento vibrante 30, consenta di ottenere una buona precisione nel posizionamento del mesh 10, garantendone il corretto allineamento, la coassialità ed il contatto operativo con l'estremità libera dell'elemento vibrante.
Un ulteriore vantaggio: emerge inoltre dal fatto che il mesh<'>viene mantenuto stabilmente nella corretta posizione rispetto all’elemento vibrante, anche a seguito di scuotimenti o moderati urti, a cui di frequente è soggetto un dispositivo portatile come il nebulizzatore oggetto deirinvenzione.
Inoltre la presenza di un vincolo a scatto del gruppo mesh sulla prima porzione della testa d’erogazione, minimizza le possibilità di errore nel ri-posizionamento del mesh, anche nel caso in cui la manutenzione venga eseguita da parte di un utente non esperto, risultando i rebbi e le sporgenze preposte al vincolo dì semplice impiego.
In aggiunta si noti come le piccole dimensioni dei mezzi di finecorsa (denti e finestre) ed il materiale plastico, con cui vengono realizzati, assicurino simultaneamente stabilità e semplicità di rilascio al vincolo di incastro, non risultando così compromessa la possibilità di effettuare il distacco del gruppo mesh manualmente.
Un tecnico del settore apprezzerà altresì come, attraverso l’introduzione di una vaschetta di recupero 17, siano stati eliminati gli svantaggi connessi alFeventuale trafila mento di fluido medicale attraverso il mesh, a causa di un non corretto utilizzo del dispositivo 1. La vaschetta 17 di recupero infatti raccoglie le fuoriuscite di liquido non nebulizzato, evitandone il riversamento verso Festemo, cosa che rappresenta un inconveniente per un dispositivo portatile.
In questo modo, il trasporto del dispositivo da parte delFutente può essere effettuato in sicurezza, senza cioè il rischio di perdite di liquido, anche quando il serbatoio non è stato completamente svuotato.
Un tecnico del settore noterà infine come la praticità di utilizzo del nebulizzatore portatile oggetto delFinvenzione sia stata mantenuta, seppur introducendo una maggior precisione nel posizionamento relativo degli elementi funzionali, quali il mesh e l’elemento vibrante, e migliorandone la tenuta.
Ovviamente, al trovato sopra descritta un tecnico del ramo, allo scopo di soddisfare esigenze contingenti e specifiche, potrà apportare numerose modifiche e varianti , tutte peraltro contenute neU’ambito di protezione delFinvenzione quale definito dalle seguenti rivendicazioni.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo nebulizzatore portatile (1) per fluidi medicali, comprendente: una base di presa (2); un elemento vibrante (30); un mesh di nebulizzazione (10) messo in vibrazione da detto elemento vibrante (30); una testa d’erogazione (3) associata alla base di presa e comprendente una bocca d’erogazione (34) ed un serbatoio (33) per detti fluidi medicali; il mesh di nebulizzazione (10) essendo inserito in un percorso (F) di fluido tra il serbatoio (33) e la bocca d’erogazione (34); detta testa d’erogazione (3) comprendendo un primo ed un secondo semiguscio (31, 32), mobili l’uno rispetto all’altro fra una configurazione operativa in cui sono accoppiati ed una configurazione aperta che consente l’accesso a detto mesh di nebulizzazione (10); caratterizzato dal fatto di comprendere un gruppo mesh (11), includente il mesh di nebulizzazione (10), rimovibilmente montato a bordo del primo semiguscio (31), includente il serbatoio (33), coassialmente a ridosso dell’elemento vibrante (30).
  2. 2. Dispositivo nebulizzatore portatile (1) per fluidi medicali, secondo la rivendicazione precedente 1, in cui il gruppo mesh (11) è una struttura singolarmente manipolabile inserita a scatto in una sede di accoglimento (35) ricavata nel primo semiguscio (31).
  3. 3. Dispositivo nebulizzatore portatile (1) per fluidi medicali, secondo la rivendicazione precedente 2, in cui il gruppo mesh (11) comprende almeno una coppia di rebbi (12c) rimovibilmente accoppiati a sporgenze (35c) aventi estremità a sede femmina aggettanti perifericamente alla sede di accoglimento (35).
  4. 4. Dispositivo nebulizzatore portatile (1) per fluidi medicali, secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui il gruppo mesh (11) comprende un supporto (12) a camera aperta che comprende un elemento di raccolta (12b) ed un profilo anteriore di tenuta (12a. 12a'); detti elemento e profilo di raccolta e di tenuta (12b; 12a, 12a') essendo reciprocamente assemblati così da definire, a valle del mesh di nebulizzazione (10) rispetto al percorso (F) di fluido, una vaschetta di recupero (17), atta a contenere eventuale liquido non nebulizzato che transita attraverso il mesh (10) così da evitarne la fuoriuscita indesiderata del fluido medicale dal dispositivo nebulizzatore portatile (1) · 5.
  5. Dispositivo nebulizzatore portatile (1) per fluidi medicali, secondo la rivendicazione 4, in cui detto profilo anteriore di tenuta (12a') presenta una parete inferiore (27) delimitante detta vaschetta dì recupero (17). ò.
  6. Dispositivo nebulizzatore portatile (1) per fluidi medicali, secondo la rivendicazione 4, in cui detta vaschetta di recupero (17) è delimitata da una sponda ( 18) formata di pezzo con il secondo semiguscio (32) ed aggettante internamente dalla bocca di erogazione 34.
  7. 7. Dispositivo nebulizzatore portatile (1) per fluidi medicali, secondo la rivendicazione precedente 4 quando dipende dalla rivendicazione 3, in cui detti rebbi (12c) sono realizzati di pezzo con detto elemento di raccolta (12b).
  8. 8. Dispositivo nebulizzatore portatile (1) per fluidi medicali, secondo una delle rivendicazioni precedenti 4 o 5, in cui il gruppo mesh (11} comprende ulteriormente un anello dì fissaggio (16). un elemento di ancoraggio (14, 14<5>) ed una guarnizione di contenimento (13, 13’) entro la quale si innesta il mesh di nebulizzazione (10) con relativo anello di fissaggio (16): detta guarnizione di contenimento (13, 13'} essendo accoppiata a detto supporto a camera aperta (12).
  9. 9. Dispositivo nebulizzatore portatile (1) per fluidi medicali, secondo la rivendicazione precedente 8, in cui l’anello dì fissaggio (16), la guarnizione di contenimento (13, 13'), l’elemento di ancoraggio (14) ed il mesh di nebulizzazione (10) sono trattenuti tra la porzione di raccolta (12) del gruppo mesh (11) e la sede di accoglimento (35) del primo semiguscio (31) della testa d’erogazione (3) quando in condizione operativa.
  10. 10. Dispositivo nebulizzatore portatile (1) per fluidi medicali, secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti da 4 a 9, in cui il profilo anteriore di tenuta (12a, 12a') del supporto a camera aperta (12) è realizzato in materiale flessibile.
  11. 11. Dispositivo nebulizzatore portatile (1) per fluidi medicali, secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui il primo semiguscio (31) della testa d’erogazione (3) comprende il serbatoio (33), l’elemento vibrante (30) e la sede di accoglimento (35) del gruppo mesh (11) e il secondo serniguscio (32) della testa d’erogazione (3) comprende la bocca di erogazione (34).
  12. 12. Dispositivo nebulizzatore portatile (1) per fluidi medicali, secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui la testa d’erogazione (3) è rimovibilmente montata sulla base dì presa (2); detta testa d’erogazione (3) definendo un vincolo che impedisce il movimento relativo del primo e dei secondo semiguscio (31, 32} quando detta testa d’erogazione (3) è montata sulla base di presa (2).
  13. 13. Dispositivo nebulizzatore portatile (1) per fluidi medicali secondo la rivendicazione 4 in cui il mesh (10) di nebulizzazione è alloggiando all’interno di un anello (16) che è innestato su una guarnizione di contenimento (13, 13<!>) e lì trattenuto mediante un elemento,di ancoraggio (14, 14').
  14. 14. Dispositivo nebulizzatore portatile (1) per fluidi medicali secondo la rivendicazione 13 in cui detto elemento di ancoraggio (14’} è inserito con interferenza all’interno di una sede (22) ricavata nel supporto (12) a camera aperta e conformata a mo’ di tassello di espansione, nella quale è alloggiato il mesh (10) con relativo anello di fissaggio (16).
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