ITUA20164668A1 - Apparato di smerigliatura per tessuti - Google Patents

Apparato di smerigliatura per tessuti

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ITUA20164668A1
ITUA20164668A1 ITUA2016A004668A ITUA20164668A ITUA20164668A1 IT UA20164668 A1 ITUA20164668 A1 IT UA20164668A1 IT UA2016A004668 A ITUA2016A004668 A IT UA2016A004668A IT UA20164668 A ITUA20164668 A IT UA20164668A IT UA20164668 A1 ITUA20164668 A1 IT UA20164668A1
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IT
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brush
fabric
rotation
peripheral speed
axis
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ITUA2016A004668A
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English (en)
Inventor
Antonio Panozzo
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Sintec Textile S R L
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    • DTEXTILES; PAPER
    • D06TREATMENT OF TEXTILES OR THE LIKE; LAUNDERING; FLEXIBLE MATERIALS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • D06CFINISHING, DRESSING, TENTERING OR STRETCHING TEXTILE FABRICS
    • D06C11/00Teasing, napping or otherwise roughening or raising pile of textile fabrics

Landscapes

  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Textile Engineering (AREA)
  • Treatment Of Fiber Materials (AREA)
  • Disintegrating Or Milling (AREA)

Description

APPARATO DI SMERIGLIATURA PER TESSUTI.
DESCRIZIONE CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce ad un apparato di smerigliatura per il finissaggio di tessuti.
In particolare, il presente trovato permette di rimuovere il “pelo” superficiale, oppure permette di abradere, o smerigliare, un tessuto in modo da conferire a quest’ultimo un effetto di invecchiamento, un effetto a “buccia di pesca”, o altri effetti voluti.
STATO DELLA TECNICA
Sono noti apparati di smerigliatura per il finissaggio di tessuti che comprendono almeno una spazzola abrasiva di forma cilindrica che viene selettivamente portata in rotazione attorno al proprio asse.
La spazzola abrasiva è provvista solitamente di filamenti flessibili impregnati con granuli abrasivi.
Tali apparati di smerigliatura comprendono inoltre rulli deviatori disposti a monte ed a valle della spazzola e configurati per deviare parzialmente il percorso del tessuto per determinare un avvolgimento almeno parziale di quest’ultimo attorno ad una porzione circonferenziale della spazzola.
Questa soluzione nota, tuttavia, non permette di ottenere una smerigliatura spinta del tessuto con un’unica operazione di finissaggio.
Un ulteriore inconveniente di questa soluzione nota è che la smerigliatura viene effettuata solamente su una delle due superfici del tessuto, motivo per cui, per ottenere una smerigliatura su entrambe le superfici, è necessario ripetere più volte la lavorazione, con un conseguente aumento di tempi e costi di lavorazione.
Per incrementare l’efficacia di smerigliatura dei suddetti apparati è
Fra il rullo di contrasto e la spazzola viene fatto passare il tessuto da trattare e la pressione esercitata dal rullo di contrasto determina il grado di smerigliatura applicato.
Anche in questa soluzione nota, la smerigliatura viene effettuata solamente su una delle superfici del tessuto, mantenendo lo stesso inconveniente dell’apparato citato in precedenza.
Esiste pertanto la necessità di perfezionare un apparato di smerigliatura che possa superare almeno uno degli inconvenienti della tecnica nota.
È perciò uno scopo del presente trovato quello di realizzare un apparato di smerigliatura per tessuti che permetta di ottenere una smerigliatura del tessuto su entrambi i lati del tessuto con un unico passaggio di quest’ultimo.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di realizzare un apparato di smerigliatura che permetta di realizzare, anche con un’unica passata, un finissaggio più efficace del tessuto.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di realizzare un apparato di smerigliatura che riduca interventi di manutenzione.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di realizzare un apparato di smerigliatura semplice ed economico.
Un ulteriore scopo è quello di mettere a punto un procedimento di smerigliatura efficiente.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato è espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre
tessuti comprende una prima spazzola abrasiva ed una seconda spazzola abrasiva, ruotabili attorno a rispettivi assi di rotazione.
In accordo con un aspetto del presente trovato, la prima spazzola e la seconda spazzola sono poste una affacciata all’altra e sono entrambe motorizzate per portarle in rotazione attorno a rispettivi assi di rotazione.
Secondo un aspetto del presente trovato, l’apparato comprende dispositivi di movimentazione configurati per movimentare il tessuto fra la prima spazzola e la seconda spazzola.
In questo modo, alimentando il tessuto fra le almeno due spazzole abrasive è possibile ottenere con un unico passaggio il trattamento di smerigliatura su entrambe le superfici del tessuto.
Portando in rotazione, inoltre, ciascuna spazzola attorno al proprio asse di rotazione, le setole di una spazzola esercitano una pressione sul tessuto, il quale viene premuto a sua volta contro la spazzola posta affacciata.
Forme realizzative del presente trovato sono anche relative ad un procedimento di smerigliatura di tessuti che prevede di smerigliare un tessuto con una prima spazzola ed una seconda spazzola ruotabili attorno a rispettivi assi di rotazione.
In accordo con un aspetto del trovato, il procedimento prevede di disporre la prima spazzola e la seconda spazzola affacciate una all’altra, di portare in rotazione la prima spazzola e la seconda spazzola attorno a rispettivi assi di rotazione, e prevede di movimentare il tessuto fra la prima spazzola e la seconda spazzola, affinché la prima spazzola agisca su una prima superficie del tessuto e la seconda spazzola agisca su una seconda superficie del tessuto, contrapposta alla prima superficie.
spazzola viene portata in rotazione con una seconda velocità periferica avente stessa direzione e verso di azione della prima velocità periferica.
Ciò permette di omogeneizzare le sollecitazioni agenti sul tessuto, evitando la formazione di grinze o piegature che possono compromettere il processo di smerigliatura.
Inoltre, tale soluzione realizzativa permette di ridurre le usure cui sono sottoposte le spazzole almeno nella zona di loro contatto diretto reciproco.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di forme di realizzazione, fornite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 è una rappresentazione schematica di un apparato di smerigliatura secondo forme di realizzazione del presente trovato; - la fig. 2 è una rappresentazione schematica di una possibile variante di fig. 1.
Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.
DESCRIZIONE DI FORME DI REALIZZAZIONE
Con riferimento alle figure allegate, un apparato di smerigliatura secondo il presente trovato è indicato con il numero di riferimento 10. L’apparato di smerigliatura 10 può essere utilizzato per eseguire trattamenti superficiali di finissaggio di differenti tipologie di tessuti T,
in grado di conferire particolari proprietà superficiali, ad esempio di impermeabilità, al tessuto T stesso.
L’apparato di smerigliatura 10 comprende una prima spazzola 11 abrasiva ed almeno una seconda spazzola 12 abrasiva affacciata alla prima spazzola 11.
La prima spazzola 11 e la seconda spazzola 12 sono disposte, in uso, da un lato e dall’altro rispetto al tessuto T per eseguire su quest’ultimo una voluta azione di smerigliatura rispettivamente su una prima superficie S1 e su una seconda superficie S2, contrapposta alla prima superficie S1.
In accordo con una possibile soluzione realizzativa, la prima spazzola 11 e la seconda spazzola 12 sono disposte in modo che loro rispettive porzioni periferiche, in una condizione di non uso, ovvero quando il tessuto T non transita fra di esse, siano poste sostanzialmente tangenti fra loro.
In accordo con forme realizzative del presente trovato, l’apparato di smerigliatura 10 comprende dispositivi di movimentazione 16 configurati per movimentare un tessuto T fra la prima spazzola 11 e la seconda spazzola 12 lungo una direzione di avanzamento F.
I dispositivi di movimentazione 16 possono essere configurati per movimentare il tessuto T secondo un percorso rettilineo, come illustrato in fig. 1, o secondo un percorso a tratti di rinvio come illustrato in fig. 2.
La prima spazzola 11 e la seconda spazzola 12 sono ruotabili selettivamente attorno ad un primo asse di rotazione X e rispettivamente attorno ad un secondo asse di rotazione Y.
In accordo con possibili forme realizzative, il primo asse di rotazione X è posto sostanzialmente parallelo al secondo asse di rotazione Y.
problematiche di formazione di grinze, o di sollecitazioni indesiderate sul tessuto quali spostamenti laterali.
In accordo con la forma realizzativa illustrata in fig. 1, la direzione di avanzamento F del tessuto T può essere disposta ortogonale ad una retta ortogonale al primo asse di rotazione X ed al secondo asse di rotazione Y. In questa condizione operativa, il tessuto T transitante fra la prima spazzola 11 e la seconda spazzola 12 non viene deviato, o deviato solo parzialmente, rispetto alla direzione di avanzamento F evitando tensionamenti indesiderati e non controllati del tessuto T. Secondo una variante realizzativa, non illustrata, il primo asse di rotazione X è sghembo rispetto al secondo asse di rotazione Y.
In accordo con una possibile forma realizzativa del presente trovato, la prima spazzola 11 e la seconda spazzola 12 hanno forma sostanzialmente cilindrica.
La prima spazzola 11 e la seconda spazzola 12 hanno rispettivamente un primo diametro D1 ed un secondo diametro D2. Il primo diametro D1 ed il secondo diametro D2 possono essere diversi fra loro (fig. 1), o uguali (fig. 2).
In accordo con possibili varianti realizzative non illustrate, la prima spazzola 11 e la seconda spazzola 12 possono avere una conformazione a botte, ovvero presentante una leggera convessità, oppure concava verso l’esterno, permettendo in tal modo un miglior posizionamento e centraggio del tessuto T.
Secondo una possibile soluzione realizzativa, la prima spazzola 11 e/o la seconda spazzola 12 comprendono un’anima 14 centrale, ed una pluralità di setole 15 collegate radialmente all’anima 14.
Secondo forme di realizzazione, le setole 15 possono comprendere filamenti flessibili provvisti di granuli abrasivi incollati o inglobati e
setole 15 possono essere realizzate con un materiale polimerico, ad esempio nylon, o con filamenti di crine, o con materiale metallico. L’anima 14 può avere forma cilindrica con un diametro B compreso fra circa 0,3 e 0,8, preferibilmente fra 0,4 e 0,6 volte il primo diametro D1 della prima spazzola 11, o rispettivamente il secondo diametro D2 della seconda spazzola 12. Ciò rende la spazzola particolarmente adatta per l’applicazione alla smerigliatura di tessuti T.
In accordo con il presente trovato, l’apparato 10 comprende almeno un motore configurato per portare in rotazione la prima spazzola 11 e la seconda spazzola 12 attorno ai rispettivi assi di rotazione.
In accordo con la soluzione realizzativa illustrata nelle figg. 1 e 2, l’apparato 10 comprende un primo motore 21 configurato per portare in rotazione la prima spazzola 11 attorno al primo asse di rotazione X, ed un secondo motore 22 configurato per portare in rotazione la seconda spazzola 12 attorno al secondo asse di rotazione Y. La presenza di un motore per ciascuna spazzola permette di gestire in modo opportuno ed indipendente le velocità di rotazione, ad esempio per tenere in considerazione diverse caratteristiche delle spazzole, quali dimensioni, usure, o altro.
In accordo con possibili soluzioni realizzative, la prima spazzola 11 viene portata in rotazione in un primo verso di rotazione V1, nel caso di specie antiorario, mentre la seconda spazzola 12 viene portata in rotazione in un secondo verso di rotazione V2 contrapposto al primo verso di rotazione V1, nel caso di specie orario.
In questo modo, in corrispondenza della zona di contatto con il tessuto T, la prima spazzola 11 presenta una prima velocità periferica U1 e la seconda spazzola 12 presenta una seconda velocità periferica U2 avente stessa direzione e verso di azione della prima velocità
pertanto, sollecitazioni sul tessuto T che sono rivolte in una stessa direzione e verso ed evitano l’insorgenza di grinze e danneggiamenti del tessuto T.
La rotazione della prima spazzola 11 e della seconda spazzola 12 attorno ai rispettivi assi di rotazione genera sulle setole 15 forze centrifughe che, trasferite sul tessuto T, assicurano il contatto certo delle setole 15 sia della prima spazzola 11 che della seconda spazzola 12 contro il tessuto T.
In accordo con una possibile soluzione realizzativa del presente trovato, l’apparato di smerigliatura 10 comprende un dispositivo di sincronizzazione 17 previsto per sincronizzare le velocità di rotazione della prima spazzola 11 e della seconda spazzola 12 affinché la prima velocità periferica U1 e la seconda velocità periferica U2, in corrispondenza della zona di contatto con il tessuto T, abbiano la stessa direzione, lo stesso verso e la stessa intensità.
Tale configurazione operativa permette di ottimizzare il processo di finissaggio del tessuto T ottenendo un’efficace azione di smerigliatura.
Inoltre, portando in rotazione la prima spazzola 11 e la seconda spazzola 12 con la stessa velocità periferica, è possibile evitare che zone di estremità di queste ultime, non coperte dal tessuto T, si usurino reciprocamente a causa di un contatto e di un sfregamento reciproco.
La stessa velocità di rotazione delle spazzole, infatti, evita che le setole di una spazzola si usurino per sfregamento con le setole dell’altra spazzola.
In accordo con una possibile soluzione realizzativa, il dispositivo di sincronizzazione 17 è associato al primo motore 21 ed almeno al
nelle figg. 1 e 2, il dispositivo di sincronizzazione 17 comprende uno o più controllori elettronici, ad esempio ad inverter, collegati elettricamente al primo motore 21 ed al secondo motore 22 e configurati per gestire le velocità di azionamento di questi ultimi.
Secondo varianti realizzative, ad esempio nel caso in cui l’apparato 10 comprenda solo un motore, i dispositivi di sincronizzazione 17 possono essere di tipo meccanico, ad esempio comprendendo meccanismi ad ingranaggi installati fra gli assi di rotazione di una spazzola e dell’altra.
Secondo possibili soluzioni realizzative, il primo motore 21 e/o il secondo motore 22 possono essere collegati alla prima spazzola 11 e rispettivamente alla seconda spazzola 12 mediante organi di trasmissione cinematica 19, quali cinghie, catene, ingranaggi.
Secondo varianti realizzative, il primo motore 21 e/o il secondo motore 22 possono essere collegati direttamente alla prima spazzola 11 e rispettivamente alla seconda spazzola 12 ad esempio con giunti, flange o accoppiamenti ad innesto.
In accordo con forme di realizzazione, ad almeno una tra la prima spazzola 11 e la seconda spazzola 12, nel caso di specie alla seconda spazzola 12 sono associati dispositivi di posizionamento 18 configurati per variare la distanza fra la prima spazzola 11 e la seconda spazzola 12, così da variare l’intensità di pressione cui è sottoposto il tessuto T.
In accordo con forme di realizzazione descritte con riferimento alla fig. 1, l’apparato 10 può comprendere rilevatori di velocità 24 associati alla prima spazzola 11 ed alla seconda spazzola 12 e configurati per rilevare rispettivamente la prima velocità periferica U1 della prima spazzola 11 e la seconda velocità periferica U2 della
previsti rilevatori dimensionali, non illustrati nei disegni, configurati per rilevare ad esempio la lunghezza delle setole 15, ovvero il loro grado di usura durante l’uso. In questo modo, coordinando le dimensioni delle setole 15 con le velocità angolari di rotazione della prima spazzola 11 e della seconda spazzola 12, è possibile calcolare a diversi istanti le velocità periferiche U1, U2 di queste ultime.
In accordo con forme di realizzazione, l’apparato può comprendere un’unità di controllo e comando 25 collegata almeno al primo motore 21 ed al secondo motore 22 per comandare il loro funzionamento. L’unità di controllo e comando 25 può essere collegata anche ai rilevatori di velocità 24 e/o, se presenti, ai rilevatori dimensionali, per gestire le velocità di rotazione del primo motore 21 e del secondo motore 22.
In accordo con possibili soluzioni realizzative del presente trovato, l’unità di controllo e comando 25 può essere collegata anche ai dispositivi di movimentazione 16 per gestire le velocità di movimentazione del tessuto T in funzione delle velocità di rotazione della prima spazzola 11 e della seconda spazzola 12.
Secondo possibili soluzioni realizzative, i dispositivi di movimentazione 16 possono essere configurati per movimentare il tessuto T in verso concorde con la prima velocità periferica U1 e la seconda velocità periferica U2, oppure, secondo una variante, in verso discorde.
Nel caso di movimentazione del tessuto T concorde con le velocità periferiche delle spazzole si ottiene una smerigliatura del tessuto più dolce, grazie a ridotte sollecitazioni indotte dalle spazzole su quest’ultimo.
Una movimentazione del tessuto T discorde con le velocità periferiche
In accordo con la fig. 2, vengono ora descritte ulteriori forme realizzative di un apparato di smerigliatura 10 secondo il presente trovato.
In particolare, si può prevedere che l’apparato di smerigliatura 10 sia sostanzialmente analogo a quanto descritto con riferimento alla fig. 1 e comprenda, inoltre, almeno una terza spazzola 13, posizionata affacciata a, e cooperante con, la periferia della prima spazzola 11. La terza spazzola 13 può presentare forma sostanzialmente cilindrica, avente un terzo diametro D3, ed avere sostanzialmente le stesse caratteristiche sopra descritte per la prima spazzola 11 e la seconda spazzola 12.
In accordo con la forma realizzativa illustrata in fig. 3, la prima spazzola 11, la seconda spazzola 12 e la terza spazzola 13 presentano tutte e tre lo stesso diametro.
La terza spazzola 13 è selettivamente ruotabile attorno ad un terzo asse di rotazione Z.
Secondo una possibile soluzione realizzativa, si può prevedere che il primo asse di rotazione X, il secondo asse di rotazione Y ed il terzo asse di rotazione Z siano posti sostanzialmente paralleli fra loro e giacenti su un comune piano di giacitura.
In accordo con la soluzione realizzativa illustrata in fig. 2, la terza spazzola 13 è collegata ad un terzo motore 23 configurato per portare in rotazione quest’ultima attorno al terzo asse di rotazione Z.
Secondo una possibile soluzione realizzativa, anche il terzo organo motore 23 può essere collegato ai dispositivi di sincronizzazione 17 per sincronizzare la velocità di rotazione della terza spazzola 13 con quella della prima spazzola 11 e della seconda spazzola 12.
In accordo con una realizzazione del trovato, la terza spazzola 13 può
In questo modo, in corrispondenza della zona di contatto con il tessuto T, la terza spazzola 13 presenta una terza velocità periferica U3 che è sostanzialmente concorde in verso e direzione con la prima velocità periferica U1 della prima spazzola 11.
Secondo possibili forme realizzative, la terza velocità periferica U3 ha la stessa intensità della prima velocità periferica U1.
In accordo con varianti realizzative, ad esempio nel caso in cui l’apparato 10 comprenda un unico motore, si può prevedere che al motore ed alle spazzole siano associati organi di collegamento cinematico configurati per trasmettere il moto contestualmente alla prima spazzola 11, alla seconda spazzola 12 ed alla terza spazzola 13. Eventuali organi di rinvio, o di inversione, del moto possono essere previsti per determinare i versi di rotazione più appropriati e richiesti per le particolari applicazioni del caso.
In accordo con una possibile soluzione realizzativa, i dispositivi di movimentazione 16 sono previsti per movimentare il tessuto T secondo un percorso a tratti di rinvio, in cui almeno un primo tratto di rinvio 26 è interposto fra la prima spazzola 11 e la terza spazzola 13, ed almeno un secondo tratto di rinvio 27 è interposto fra la seconda spazzola 12 e la prima spazzola 11.
Fra il primo tratto di rinvio 26 ed il secondo tratto di rinvio 27 può essere previsto almeno un tratto di collegamento 28.
Tale configurazione realizzativa permette di trattare la prima superficie S1 del tessuto T con la prima spazzola 11, mentre la seconda superficie S2 del tessuto T, contrapposta alla prima superficie S1, viene tratta con la seconda spazzola 12 e con la terza spazzola 13.
In particolare, la prima superficie S1 del tessuto T entra in contatto
smerigliatura.
La seconda superficie S2 del tessuto T, invece, viene smerigliata in due istanti successivi dalla seconda spazzola 12 e dalla terza spazzola 13.
Secondo una possibile soluzione realizzativa, i dispositivi di movimentazione 16 comprendono rulli di rinvio 29 configurati per definire il primo tratto di rinvio 26, il secondo tratto di rinvio 27, ed eventualmente, se presente, l’almeno un tratto di collegamento 28. In accordo con la forma realizzativa di fig. 2, il tessuto T può essere alimentato dapprima fra la prima 11 e la terza spazzola 13, e poi, fra la prima 11 e la seconda spazzola 12. Non si esclude, tuttavia, che in forme realizzative diverse, il tessuto T venga movimentato secondo una direzione di avanzamento F opposta.
Secondo possibili forme realizzative del presente trovato, alla terza spazzola 13 possono essere associati dispositivi di posizionamento 18, sostanzialmente analoghi a quanto sopra descritto, per variare l’intensità di pressione della terza spazzola 13 sul tessuto T.
Anche alla terza spazzola 13 possono essere associati rilevatori di velocità 24, in modo sostanzialmente analogo a quanto sopra descritto per la prima spazzola 11 e la seconda spazzola 12.
Il presente trovato si riferisce anche ad un procedimento di smerigliatura che prevede di alimentare un tessuto T fra la prima 11 e la seconda spazzola 12, e di eseguire un trattamento di smerigliatura contemporaneamente su entrambe le superfici S1, S2 del tessuto T da un lato mediante la prima spazzola 11 e dall’altro con la seconda spazzola 12.
È chiaro che all’apparato ed al procedimento di smerigliatura fin qui descritti possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti e/o
pluralità di coppie di spazzole come sopra descritte, in cui una spazzola è posta affacciata all’altra spazzola e fra le quali viene fatto transitare il tessuto.
È anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz’altro realizzare molte altre forme equivalenti di apparato e procedimento di smerigliatura aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell’ambito di protezione da esse definito.
INDICE
12 Seconda spazzola
13 Terza spazzola
14 Anima
15 Setole
16 Dispositivi di movimentazione 17 Dispositivo di sincronizzazione 18 Dispositivi di posizionamento 19 Organi di trasmissione cinematica 21 Primo motore
22 Secondo motore
23 Terzo motore
24 Rilevatori di velocità
25 Unità di controllo e comando
26 Primo tratto di rinvio
27 Secondo tratto di rinvio
28 Tratto di collegamento
29 Rulli di rinvio
D1 Primo diametro
D2 Secondo diametro
D3 Terzo diametro
F Direzione di avanzamento
T Tessuto
X Primo asse di rotazione
Y Secondo asse di rotazione
Z Terzo asse di rotazione
U1 Prima velocità periferica
U2 Seconda velocità periferica U3 Terza velocità periferica
V3 Terzo verso di rotazione

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI ruotabili attorno a rispettivi assi di rotazione (X, Y), caratterizzato dal fatto che detta prima spazzola (11) e detta seconda spazzola (12) sono poste una affacciata all’altra e sono entrambe motorizzate per portarle in rotazione attorno a detti rispettivi assi di rotazione (X, Y), e che detto apparato comprende dispositivi di movimentazione (16) configurati per movimentare detto tessuto (T) fra detta prima spazzola (11) e detta seconda spazzola (12).
  2. 2. Apparato come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende un primo motore (21) configurato per portare in rotazione detta prima spazzola (11) attorno ad un primo asse di rotazione (X), ed un secondo motore (22) configurato per portare in rotazione detta seconda spazzola (12) attorno ad un secondo asse di rotazione (Y).
  3. 3. Apparato come nella rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che comprende un dispositivo di sincronizzazione (17) previsto per sincronizzare le velocità di rotazione di detta prima spazzola (11) e di detta seconda spazzola (12) affinché detta prima spazzola (11) e detta seconda spazzola (12) abbiano una prima velocità periferica (U1) e rispettivamente una seconda velocità periferica (U2) con stessa direzione, stesso verso e stessa intensità.
  4. 4. Apparato come nella rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che comprende rilevatori di velocità (24) associati a detta prima spazzola (11) e a detta seconda spazzola (12), e configurati per rilevare rispettivamente detta prima velocità periferica (U1) di detta prima spazzola (11) e detta seconda velocità periferica (U2) di detta seconda spazzola (12).
  5. 5. Apparato come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende almeno una terza spazzola (13), posizionata affacciata a, e cooperante con, la periferia di detta tratti di rinvio, in cui almeno un primo tratto di rinvio (26) è interposto fra detta prima spazzola (11) e detta terza spazzola (13), ed almeno un secondo tratto di rinvio (27) è interposto fra detta seconda spazzola (12) e detta prima spazzola (11).
  6. 6. Apparato come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 4, e 5, caratterizzato dal fatto che comprende un terzo motore (23) configurato per portare in rotazione detta terza spazzola (13) attorno ad un terzo asse di rotazione (Z), e che detto primo asse di rotazione (X), detto secondo asse di rotazione (Y) e detto terzo asse di rotazione (Z) sono posti sostanzialmente paralleli fra loro e giacenti su un comune piano di giacitura.
  7. 7. Procedimento di smerigliatura di tessuti che prevede di smerigliare un tessuto (T) con una prima spazzola (11) ed una seconda spazzola (12) ruotabili attorno a rispettivi assi di rotazione (X, Y), caratterizzato dal fatto che prevede di disporre detta prima spazzola (11) e detta seconda spazzola (12) affacciate una all’altra, di portare in rotazione detta prima spazzola (11) e detta seconda spazzola (12) attorno a detti rispettivi assi di rotazione (X, Y) e prevede di movimentare detto tessuto (T) fra detta prima spazzola (11) e detta seconda spazzola (12), affinché detta prima spazzola (11) agisca su una prima superficie (S1) di detto tessuto (T) e detta seconda spazzola (12) agisca su una seconda superficie (S2) di detto tessuto (T), contrapposta a detta prima superficie (S1).
  8. 8. Procedimento come nella rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detta prima spazzola (11) viene portata in rotazione con una prima velocità periferica (U1) e detta seconda spazzola (12) viene portata in rotazione con una seconda velocità periferica (U2) avente stessa direzione e verso di azione della prima velocità fatto che detta prima velocità periferica (U1) e detta seconda velocità periferica (U2), in corrispondenza della zona di contatto con detto tessuto (T) hanno la stessa intensità. 10. Procedimento come in una qualsiasi delle rivendicazioni 7, 8 o 9, caratterizzato dal fatto che prevede di disporre un terza spazzola (13) affacciata a, e cooperante con, la periferia di detta prima spazzola (11), e prevede di trattare detta prima superficie (S1) e detta seconda superficie (S2), facendo passare detto tessuto (T) fra detta prima spazzola (11) e detta seconda spazzola (12) e fra detta prima spazzola (11) e detta terza spazzola (13).
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