ITUA20164640A1 - Stazione di formazione e macchina per la produzione di contenitori per prodotti alimentari versabili. - Google Patents

Stazione di formazione e macchina per la produzione di contenitori per prodotti alimentari versabili.

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ITUA20164640A1
ITUA20164640A1 ITUA2016A004640A ITUA20164640A ITUA20164640A1 IT UA20164640 A1 ITUA20164640 A1 IT UA20164640A1 IT UA2016A004640 A ITUA2016A004640 A IT UA2016A004640A IT UA20164640 A ITUA20164640 A IT UA20164640A IT UA20164640 A1 ITUA20164640 A1 IT UA20164640A1
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IT
Italy
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shell
container
forming
wall
containment
Prior art date
Application number
ITUA2016A004640A
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Inventor
Luca Testoni
Giacomo Calzoni
Stefano Negrini
Original Assignee
Gd Spa
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    • B65B9/10Enclosing successive articles, or quantities of material, in preformed tubular webs, or in webs formed into tubes around filling nozzles, e.g. extruded tubular webs
    • B65B9/20Enclosing successive articles, or quantities of material, in preformed tubular webs, or in webs formed into tubes around filling nozzles, e.g. extruded tubular webs the webs being formed into tubes in situ around the filling nozzles
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Description

"Stazione di formazione e macchina per la produzione di contenitori per prodotti alimentari versabili "
La presente invenzione rientra nel settore tecnico dei contenitori per prodotti alimentari versabili. In particolare, l’invenzione attiene ad una stazione di formazione e ad una macchina per la produzione di contenitori per prodotti alimentari versabili.
I contenitori per prodotti alimentari versabili (succhi di frutta, latte, salse di vario genere, ecc.) sono ottenuti a partire da un nastro continuo di materiale di confezionamento formato da una pluralità di strati di materiali differenti accoppiati tra loro (generalmente carta, alluminio e materiale plastico termosaldabile, come ad esempio polietilene), che viene processato in una macchina automatica dedicata.
Una macchina automatica destinata alla realizzazione di tali contenitori comprende una stazione di alimentazione, in cui un nastro di materiale di confezionamento viene alimentato, ed in particolare viene svolto da una bobina. La macchina può comprendere, a valle della stazione di alimentazione, una stazione di cordonatura, in cui vengono realizzate le linee di cordonatura sul nastro. Per linee di cordonatura si intendono quelle linee che vengono impresse sul materiale al fine di consentire l’ottenimento di un contenitore avente una forma predeterminata (parallelepipeda a pareti piane) al termine della relativa realizzazione. In alternativa, le cordonature possono essere realizzate sul nastro prima della relativa alimentazione in macchina.
Il nastro viene quindi sterilizzato, ad esempio mediante il passaggio dello stesso entro una vasca contenente perossido di idrogeno, e poi chiuso in corrispondenza di una stazione di saldatura della macchina, in modo da formare un tubo aperto ad un’estremità. Il tubo aperto giunge in corrispondenza della stazione di riempimento dove viene riempito con il prodotto alimentare.
Al fine di ottenere contenitori parallelepipedi a pareti piane con una determinata dose di prodotto al loro interno, il tubo viene portato in corrispondenza di una stazione di formazione, ove vengono definiti il volume e la forma del contenitore, prima di essere sottoposto alla saldatura finale.
In particolare, la stazione di formazione comprende due semigusci di formazione incernierati in corrispondenza di un asse di articolazione, per risultare ruotabili in mutuo avvicinamento. Il i materiale di confezionamento viene convogliato tra i due semigusci di formazione. In particolare, ciascun semiguscio di formazione comprende una parete di riscontro piana, per riscontrare una corrispondente porzione di tubo che costituirà il contenitore.
In questo modo, le pareti di riscontro piane concorrono alla definizione della forma parallelepipeda a pareti piane del contenitore, e, allo stesso tempo, limitano fisicamente il volume del tubo (quindi del contenitore) una volta riempito, prima della saldatura finale.
A valle od in corrispondenza della stazione di formazione sono previsti mezzi di taglio che separano i contenitori riempiti e chiusi.
Può essere inoltre prevista una stazione di piegatura, in corrispondenza della quale viene ottimizzata la forma dei contenitori chiusi e separati.
Nel dettaglio, la stazione di piegatura comprende una ruota di trasporto provvista di una pluralità di sedi atte a trattenere e movimentare gli incarti chiusi e riempiti.
Lungo il percorso definito dalla ruota di piegatura possono essere previsti un dispositivo riscaldatore e almeno un dispositivo piegatore. Il dispositivo riscaldatore consente di riscaldare le porzioni dell’incarto da piegare in modo da portare a temperatura lo strato termoplastico delle porzioni interessate. Il dispositivo piegatore consente, invece, di formare le pareti del contenitore secondo le linee di indebolimento provviste sul nastro di materiale di confezionamento e/o di piegare le porzioni angolari (le cosiddette “orecchie” o “pinne”) riscaldate per consentirne l’adesione al corpo del contenitore.
Tuttavia, è sentita la necessità di realizzare contenitori con forma differente da quella parallelepipeda a pareti piane.
Infatti, la suddetta forma dei contenitori ottenuti con le macchine note comporta in primo luogo inconvenienti pratici: quali una presa del contenitore non ottimale (poca ergonomicità) soprattutto quando disposti uno a fianco all’altro, ad esempio su di uno scaffale, o a ridosso di una parete.
Inoltre, quando due o più contenitori sono affiancati uno accanto all’altro, la ridotta circolazione di aria tra gli stessi può determinare la formazione di condensa, soprattutto in presenza di condizioni ambientali umide.
Le stazioni di formazione presenti nelle macchine note, come quella sopradescritta, non permettono di ottenere contenitori che presentano una forma differente da quella parallelepipeda a pareti piane.
Scopo della presente invenzione è quello di superare l’inconveniente sopra descritto.
Tale scopo è ottenuto mediante una stazione di formazione ed una macchina per la produzione di contenitori per prodotti alimentari versabili in accordo con le rivendicazioni allegate.
Vantaggiosamente, la stazione di formazione e la macchina secondo l’invenzione consente la realizzazione di contenitori per prodotti alimentari versabili aventi forma differente da quella parallelepipeda a pareti piane dei contenitori di arte nota. In questo modo, quindi, è possibile realizzare contenitori per prodotti alimentari versabili particolarmente ergonomici, ovvero facili da afferrare anche nel caso in cui siano disposti uno affiancato all’altro o a ridosso di una parete. Inoltre, con l’invenzione è possibile realizzare contenitori per prodotti alimentari versabili che evitino la formazione di condensa tra gli stessi, se disposti ad esempio uno affiancato all’altro.
Ulteriori vantaggi dell’invenzione saranno resi evidenti nella seguente trattazione, con l’ausilio delle figure allegate, nelle quali:
- la figura 1 è una vista prospettica di una stazione di formazione per la produzione di contenitori per prodotti alimentari versabili secondo la presente invenzione;
- la figura 2 è una vista parziale di una stazione di formazione per la produzione di contenitori per prodotti alimentari versabili secondo la presente invenzione;
- la figura 3 è una vista prospettica di una macchina per la produzione di contenitori per prodotti alimentari versabili secondo la presente invenzione;
- la figura 4 è una vista ingrandita di un particolare di fura 3;
- la figura 5 è un ingrandimento di un dettaglio di figura 4;
- la figura 6 è una vista prospettica di un contenitore ottenibile con l’invenzione.
Con riferimento alle figure 1, 2 allegate, è stata indicata con il riferimento 1 una stazione di formazione per la produzione di contenitori C per prodotti alimentari versabili a partire da un tubo di materiale di confezionamento secondo la presente invenzione.
I contenitori C per prodotti alimentari versabili (succhi di frutta, latte, salse di vario genere, ecc.) sono ottenuti a partire da un nastro continuo di materiale di confezionamento (non illustrato), formato da una pluralità di strati di materiali differenti accoppiati tra loro (generalmente carta, alluminio e materiale plastico termosaldabile, come ad esempio polietilene), che viene chiuso a formare un tubo.
Tali contenitori C, generalmente, sono definiti da una parete superiore W1 ed una parete inferiore W2, tra loro contrapposte, da una parete frontale W3 ed una parete posteriore W4 tra loro contrapposte, e da due pareti laterali W5, W6 (vedasi ad esempio figura 6).
La stazione di formazione 1 secondo l’invenzione comprende: un primo semiguscio di formazione 2 ed un secondo semiguscio di formazione 3, tra loro contrapposti lungo una direzione di riscontro e predisposti per ricevere tra gli stessi una porzione del tubo destinata ad originare un contenitore C per prodotti alimentari versabili (vedasi in particolare figura 1). Il primo semiguscio di formazione 2 ed il secondo semiguscio di formazione 3 risultano incernierati rispetto ad assi di articolazione H tra loro paralleli (preferibilmente coincidenti), per risultare mobili in mutuo avvicinamento ed in mutuo allontanamento. Preferibilmente, gli assi di articolazione H sono perpendicolari alla direzione di riscontro.
Ciascun semiguscio di formazione 2, 3 comprende una superficie di riscontro 20, 30, per riscontrare ciascuna la porzione di tubo, riempito con il prodotto alimentare versabile.
In particolare, la superficie di riscontro 20 del primo semiguscio di formazione 2 comprende una prima porzione 21 ed una seconda porzione 22, conformate in modo che la prima porzione 21 risulti sporgente rispetto alla seconda porzione 22, e la seconda porzione 22 risulti rientrante rispetto alla prima porzione 21, secondo una direzione trasversale al piano di giacitura P della superficie di riscontro 20 del primo semiguscio di formazione 2 (il piano di giacitura P è stato illustrato, parzialmente, in figura 2).
In altre parole, la prima porzione 21 della superficie di riscontro 20 del primo semiguscio di formazione 2 risulta sporgente verso la superficie di riscontro 30 del secondo semiguscio di formazione 3, ovvero verso la porzione di tubo , una volta interposta tra il primo semiguscio di formazione 2 ed il secondo semiguscio di formazione 3.
Come noto, in generale, il primo semiguscio di formazione 2 ed il secondo semiguscio di formazione 3 riscontrano (mediante le relative superfici di riscontro 20, 30) la porzione di tubo che viene riempita, e, in particolare, riscontrano ciascuno una porzione di tubo destinata ad originare una parete del contenitore C. Il primo semiguscio di formazione 2 ed il secondo semiguscio di formazione 3 costituiscono, quindi, anche un limite fisico al volume del contenitore C, oltre a conferire una determinata forma al contenitore C medesimo.
Pertanto, vantaggiosamente, il contenitore C che sarà formato non presenterà forma parallelepipeda con superfici piane come in arte nota (in cui i semigusci di formazione presentavano entrambi superfici di riscontro piane), ma presenterà invece almeno una parete con una sporgenza ed una rientranza. Un esempio, non limitativo, di un contenitore C ottenibile dalla stazione di formazione 1 secondo l’invenzione è illustrato in figura 6, in cui la parete frontale W3 presenta tre sporgenze.
Chiaramente, il tubo (non illustrato) da cui viene originato il contenitore C presenterà idonee linee di cordonatura (ovvero linee impresse sul materiale di confezionamento, indicate con S in figura 6 in cui è illustrato il contenitore C) atte a favorire l’azione del primo semiguscio di formazione 2.
Chiaramente, la prima porzione 21 può occupare un’area della superficie di riscontro 20 avente estensione variabile a seconda delle necessità, ovvero a seconda della forma del contenitore C che si vuole ottenere. Allo stesso modo, la prima porzione 21 può essere più estesa, meno estesa, o avere un’uguale estensione rispetto alla seconda porzione 22 della superficie di riscontro 20.
Secondo una preferita forma di realizzazione dell’invenzione, la prima porzione 21 può presentare un profilo arcuato, convesso rispetto al piano giacitura P ed alla seconda porzione 22. Tale specifica offre al contenitore C così ottenuto un aspetto estetico migliorato rispetto ai contenitori di tipo noto. Infatti, considerando ad esempio figura 6, la parete frontale W3 il contenitore C viene sagomata in modo da presentare porzioni concave e convesse che si susseguono (rispetto all’asse longitudinale di sviluppo Y del contenitore).
Alternativamente, la prima porzione 21 e la seconda porzione 22 della superficie di riscontro 20 del primo semiguscio di formazione 2 presentano, ciascuna, un profilo definito da linee spezzate.
Secondo la preferita forma di realizzazione, la superficie di riscontro 20 del primo semiguscio di formazione 2 comprende ulteriormente una terza porzione 23 conformata in modo da risultare sporgente rispetto alla seconda porzione 22, secondo la direzione trasversale al piano di giacitura P della superficie di riscontro 20 (vedasi figura 2). Nel dettaglio, la seconda porzione 22 risulta interposta tra la prima porzione 21 e la terza porzione 23, lungo un asse di sviluppo L della superficie di riscontro 20 (l’asse L è illustrato in figura 2).
Con tale forma di realizzazione, ad esempio, è possibile ottenere un contenitore C come quello di figura 6.
Chiaramente, è possibile prevedere più di due porzioni sporgenti rispetto al citato piano di giacitura P.
Ad esempio, la superficie di riscontro 30 del secondo semiguscio di formazione 3 può essere piana.
Alternativamente, secondo una variante non illustrata, la superficie di riscontro del secondo semiguscio di formazione può presentare le medesime caratteristiche descritte per la superficie di riscontro del primo semiguscio di formazione (ovvero può presentare almeno una sporgenza ed almeno una rientranza). In altre parole, anche la superficie di riscontro del secondo semiguscio di formazione può comprendere una prima porzione ed una seconda porzione, conformate in modo che la prima porzione risulti sporgente rispetto alla seconda porzione, e la seconda porzione risulti rientrante rispetto alla prima porzione, secondo una direzione trasversale al piano di giacitura della superficie di riscontro del secondo semiguscio di formazione. In questo caso, il profilo della superficie di riscontro del secondo semiguscio di formazione non è necessariamente identico al profilo della superficie di riscontro del primo semiguscio di formazione.
Secondo una forma di realizzazione dell’invenzione, la stazione di formazione 1 comprende ulteriormente un primo elemento piegatore 6 ed un secondo elemento piegatore 7, disposti bilateralmente3 (ovvero disposti in corrispondenza di lati opposti) rispetto al primo semiguscio di formazione 2 ed al secondo semiguscio di formazione 3 ed al disotto di questi ultimi. Ciascun elemento piegatore 6, 7 risulta ruotabile attorno ad un relativo asse di articolazione, per consentire la piegatura di porzioni (ad esempio egli angoli Z) del contenitore C.
Preferibilmente, l’asse di articolazione del primo elemento piegatore 6 e l’asse di articolazione del secondo elemento piegatore 7 sono obliqui rispetto ai citati ad assi di articolazione H del primo semiguscio di formazione 2 e del secondo semiguscio di formazione 3. Con riferimento al contenitore C di figura 6 ed alla figura 2, l’asse di articolazione del primo elemento piegatore 6 e l’asse di articolazione del secondo elemento piegatore 7 sono paralleli agli spigoli che congiungono, in corrispondenza della parete superiore W1) la parete frontale W3 con la parete posteriore W4.
Vantaggiosamente, questa specifica consente di ottenere la tipologia di contenitore C di figura 6, ovvero un contenitore con parete superiore W1 e parete inferiore W2 trapezoidali. Infatti, il primo elemento piegatore 6 ed il secondo elemento piegatore 7, così inclinati, permettono di andare perfettamente a battuta contro le pareti del contenitore C di figura 6.
L’invenzione attiene ulteriormente ad una macchina M (illustrata solo parzialmente) per la produzione di contenitori C per prodotti alimentari versabili, comprendente una stazione di formazione 1 secondo una delle forme di realizzazione sopradescritte; mezzi di saldatura (non illustrati) per saldare il tubo formato e riempito in corrispondenti incarti chiusi e riempiti; mezzi di taglio (non illustrati), per separare gli incarti ad individuare i contenitori C riempiti e formati nella stazione di formazione 1.
La macchina M comprende, inoltre, un’unità di convogliamento e definizione 10, disposta a valle dei mezzi di taglio, comprendente almeno un dispositivo di contenimento e definizione 100 il quale è mobile lungo un percorso di convogliamento. Il dispositivo di contenimento e definizione 100 comprende almeno una prima parete di contenimento 11 ed una seconda parete di contenimento 12, per ricevere e trattenere tra le stesse un contenitore C riempito e formato nella stazione di formazione 1 (vedasi figura 3). Ciascuna parete di contenimento 11, 12 comprende una superficie di contenimento 110, 120, per riscontrare una corrispondente parete (ad esempio la parete frontale W3 e la parete posteriore W4) del contenitore C.
In particolare, la superficie di contenimento 110 della prima parete di contenimento 11 comprende una prima porzione 111 ed una seconda porzione 112, conformate in modo che la prima porzione 111 risulti sporgente rispetto alla seconda porzione 112, e la seconda porzione 112 risulti rientrante rispetto alla prima porzione 111, secondo una direzione trasversale al piano di giacitura G (per chiarezza rappresentato solo parzialmente in figura 4) della superficie di contenimento 110 della prima parete di contenimento 11.
Preferibilmente, la prima porzione 111 e la seconda porzione 112 della prima parete di contenimento 11 hanno il medesimo profilo rispettivamente della prima porzione 21 e della seconda porzione 22 della superficie di riscontro 20 del primo semiguscio di formazione 2.
In questo modo, vantaggiosamente, l’unità di convogliamento e definizione 10 ottimizza la forma finale del contenitore C, come sarà reso più evidente nel seguito della presente trattazione.
Secondo un’alternativa, il profilo della prima porzione e della seconda porzione della prima parete di contenimento potrebbe non essere identico al profilo della prima porzione e della seconda porzione della superficie di riscontro del primo semiguscio di formazione.
Secondo la preferita forma di realizzazione illustrata (analogamente a quanto detto per il primo semiguscio di formazione 2), la superficie di contenimento 110 della prima parete di contenimento 11 può comprendere ulteriormente una terza porzione 113 conformata in modo da risultare sporgente rispetto alla seconda porzione 112, secondo una direzione trasversale (preferibilmente perpendicolare) al piano di giacitura G della superficie di contenimento 110 (vedasi sd esempio figura 5). Nel dettaglio, la seconda porzione 112 risulta interposta tra la prima porzione 111 e la terza porzione 113, lungo un asse di sviluppo della superficie di contenimento 110.
Con riferimento alle figure 3-5 allegate, l’unità di convogliamento e definizione 10 comprende una ruota R (rappresentata solo in maniera schematica) girevole attorno all’asse passante per il relativo centro e comprendente una pluralità di dispositivi di contenimento e definizione 100, portati in rotazione dalla ruota R lungo il citato percorso di convogliamento (che è, quindi, circolare).
Lungo il percorso di convogliamento suddetto sono previste, ad esempio, una o più stazioni, parte della macchina M secondo l’invenzione, in corrispondenza delle quali il contenitore C subisce operazioni finali.
A tal proposito, in corrispondenza dell’unità di convogliamento e definizione 10 la macchina M può comprendere, ad esempio, almeno un dispositivo riscaldatore (non illustrato) per riscaldare gli angoli Z od altre parti) di un contenitore C durante il relativo trasporto lungo il percorso di convogliamento. Inoltre, possono essere previsti mezzi manipolatori (anch’essi non illustrati), per portare a contatto gli angoli Z riscaldati con una parete W2, W5, W6 del corrispondente contenitore C.
In questo modo, il contenitore C mantiene la relativa forma sagomata come sopra descritto durante le citate operazioni finali.
In particolare, ciascun dispositivo di contenimento e definizione 100 comprende due ganasce tra loro incernierate che fungono da sede per ricevere e trattenere un contenitore C inserito al suo interno (vedasi ad esempio figg.4, 5).
Con riferimento alle figure 3 e 4, la macchina M può comprendere ulteriormente: mezzi di convogliamento N per convogliare i contenitori C in uscita dalla stazione di formazione 1 verso l’unità di convogliamento e definizione 10; e mezzi di inserimento (ad esempio uno spingitore, non illustrato), per consentire l’inserimento di ciascun contenitore C portato dai mezzi di convogliamento tra la prima parete di contenimento 11 ed la seconda parete di contenimento 12 di un dispositivo di contenimento e definizione 100.
Ad esempio, come anticipato precedentemente, la superficie di riscontro 30 del secondo semiguscio di formazione 3 può essere piana, in modo da definire una parete piana nel contenitore C (la parete posteriore W4 del contenitore c di figura 6. Analogamente, la superficie di contenimento 120 della seconda parete di contenimento 12 è piana, in modo da definire la citata parete piana W4 del contenitore C (ovvero in modo da mantenerne la conformazione).
Con riferimento alle figure 3 e 4, i mezzi convogliatori N comprendono un nastro di convogliamento N (ad es. una cinghia avvolta ad anello chiuso). Ad esempio, sul nastro di convogliamento N possono essere presenti delle battute B per riscontrare ciascuna un contenitore C durante il relativo convogliamento sul nastro N.
Preferibilmente, la stazione di formazione 1 è predisposta il modo che i contenitori C in uscita dalla stessa siano ricevuti con la relativa parete piana W4 sul nastro di convogliamento N.
In questo modo, vantaggiosamente, la forma sagomata del contenitore C non si deforma durante il trasporto sul nastro N. Questo inconveniente si verificherebbe, invece, se il contenitore C venisse trasportato con la relativa parete W3 provvista di sporgenze in appoggio sul nastro N.
La macchina M può comprendere ulteriormente, a monte della stazione di formazione 1: un’unità di alimentazione (non illustrata) del nastro di materiale di confezionamento lungo un primo verso di avanzamento; un’unità di sterilizzazione del nastro (non illustrata); un’unità di sigillatura longitudinale del nastro sterilizzato (non illustrata) atta a formare un tubo continuo di materiale di confezionamento. Ad esempio, le citate unità di sterilizzazione del nastro ed unità di sigillatura longitudinale di del nastro essendo disposte consecutivamente lungo il primo verso di avanzamento del nastro di materiale di confezionamento.
Preferibilmente, la stazione di formazione 1 è predisposta il modo che i contenitori C in uscita dalla stessa presentino un secondo verso di avanzamento, discorde rispetto al primo verso di avanzamento (ad esempio opposto al primo verso di avanzamento). Tale specifica consente al contenitore C di essere convogliato in uscita dalla stazione di formazione 1 sul nastro di convogliamento N con la relativa parete piana (ad esempio la parete posteriore W4) in appoggio su quest’ultimo. Il contenitore C viene trasportato, quindi, con assetto orizzontale sul nastro di convogliamento.
Alternativamente, secondo una soluzione non rappresentata, i contenitori in uscita dalla stazione di formazione sono trasportati sul nastro di convogliamento con la relativa parete superiore o parete inferiore in appoggio sul nastro di convogliamento medesimo (ovvero con assetto verticale rispetto al nastro di convogliamento).
La stazione di formazione 1 e la macchina M secondo l’invenzione permettono di ottenere contenitori C con almeno una parete presentante sporgenze e rientranze, quindi avente una conformazione differente dai contenitori parallelepipedi con pareti piane di arte nota, nonché, eventualmente, presentante una parete superiore W3 ed una parete inferiore W2 trapezoidali.

Claims (10)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1) Stazione di formazione (1) per la produzione di contenitori (C) per prodotti alimentari versabili a partire da un tubo di materiale di confezionamento, comprendente: un primo semiguscio di formazione (2) ed un secondo semiguscio di formazione (3), tra loro contrapposti lungo una direzione di riscontro e predisposti per ricevere tra gli stessi una porzione del tubo destinata ad originare un contenitore (C) per prodotti alimentari versabili; il primo semiguscio di formazione (2) ed il secondo semiguscio di formazione (3) essendo incernierati rispetto ad assi di articolazione (H) tra loro paralleli per risultare mobili in mutuo avvicinamento ed in mutuo allontanamento; ciascun semiguscio di formazione (2, 3) comprende una superficie di riscontro (20, 30), per riscontrare ciascuna la porzione di tubo, riempito con il prodotto alimentare versabile; caratterizzata dal fatto che: la superficie di riscontro (20) del primo semiguscio di formazione (2) comprende una prima porzione (21) ed una seconda porzione (22), conformate in modo che la prima porzione (21) risulti sporgente rispetto alla seconda porzione (22), e la seconda porzione (22) risulti rientrante rispetto alla prima porzione (21), secondo una direzione trasversale al piano di giacitura (P) della superficie di riscontro (20) del primo semiguscio di formazione (2).
  2. 2) Stazione di formazione (1) secondo la rivendicazione 1, in cui la superficie di riscontro (20) del primo semiguscio di formazione (2) comprende ulteriormente una terza porzione (23) conformata in modo da risultare rientrante rispetto alla prima porzione (21), secondo alla direzione trasversale al piano di giacitura (P) della superficie di riscontro (20) del primo semiguscio di formazione (2); la prima porzione (21) risultando interposta tra la seconda porzione (22) e la terza porzione (23), lungo un asse di sviluppo (L) della superficie di riscontro (20) del primo semiguscio di formazione (2).
  3. 3) Stazione di formazione (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, comprendente ulteriormente un primo elemento piegatore (6) ed un secondo elemento piegatore (7), disposti bilateralmente rispetto al primo semiguscio di formazione (2) ed al secondo semiguscio di formazione (3) ed al disotto di questi ultimi; ciascun elemento piegatore (6, 7) essendo ruotabile attorno ad un asse obliquo rispetto ai citati ad assi di articolazione (H) del primo semiguscio di formazione (2) e del secondo semiguscio di formazione (3), per consentire la piegatura degli angoli (Z) del contenitore (C).
  4. 4) Macchina (M) per la produzione di contenitori (C) per prodotti alimentari versabili, comprendente: una stazione di formazione (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni; mezzi di taglio, per separare i contenitori (C) riempiti e formati nella stazione di formazione (1); un’unità di convogliamento e definizione (10), disposta a valle dei mezzi di taglio, comprendente almeno un dispositivo di contenimento e definizione (100) mobile lungo un percorso di convogliamento e comprendente almeno una prima parete di contenimento (11) ed una seconda parete di contenimento (12), per ricevere e trattenere tra le stesse un contenitore (C) riempito e formato nella stazione di formazione (1); ciascuna parete di contenimento (11, 12) comprende una superficie di contenimento (110, 120), per riscontrare una corrispondente parete (W3, W4) del contenitore (C); la superficie di contenimento (110) della prima parete di contenimento (11) comprende una prima porzione (111) ed una seconda porzione (112), conformate in modo che la prima porzione (111) risulti sporgente rispetto alla seconda porzione (112), e la seconda porzione (112) risulti rientrante rispetto alla prima porzione (111), secondo una direzione trasversale al piano di giacitura (G) della superficie di contenimento (110) della prima parete di contenimento (11).
  5. 5) Macchina (M) secondo la precedente rivendicazione, in cui la prima porzione (111) e la seconda porzione (112) della prima parete di contenimento (11) hanno il medesimo profilo rispettivamente della prima porzione (21) e della seconda porzione (22) della superficie di riscontro (20) del primo semiguscio di formazione (2).
  6. 6) Macchina (M) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 4 o 5, in cui l’unità di convogliamento e definizione (10) comprende una ruota girevole attorno all’asse passante per il relativo centro e comprendente una pluralità di dispositivi di contenimento e definizione (100), portati in rotazione dalla ruota lungo il citato percorso di convogliamento.
  7. 7) Macchina (M) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 4 a 6, comprendente, in corrispondenza dell’unità di convogliamento e definizione (10), almeno un dispositivo riscaldatore per riscaldare gli angoli (Z) di un contenitore (C) durante il relativo trasporto lungo il percorso di convogliamento; e mezzi manipolatori, per portare a contatto gli angoli (Z) riscaldati con una parete (W2, W5, W6) del contenitore (C).
  8. 8) Macchina (M) secondo la precedente rivendicazione, comprendente ulteriormente mezzi di convogliamento (N) per convogliare i contenitori in uscita dalla stazione di formazione verso l’unità di convogliamento e definizione (10); e mezzi di inserimento, per consentire l’inserimento di ciascun contenitore (C) portato dai mezzi di convogliamento (N) tra la prima parete di contenimento (11) ed la seconda parete di contenimento (12) del dispositivo di contenimento e definizione (100).
  9. 9) Macchina (M) secondo la precedente rivendicazione, in cui: la superficie di riscontro (30) del secondo semiguscio di formazione (3) è piana, in modo da definire una parete piana (W4) nel contenitore (C); la superficie di contenimento (120) della seconda parete di contenimento (12) è piana, in modo da definire la citata parete piana (W4) nel contenitore (C); i mezzi convogliatori comprendono un nastro di convogliamento (N); in cui la stazione di formazione (1) è predisposta il modo che i contenitori (C) in uscita dalla stessa siano ricevuti con la relativa parete piana (W4) sul nastro di convogliamento (N).
  10. 10) Macchina (M) secondo la precedente rivendicazione, comprendente ulteriormente, a monte della stazione di formazione (1): un’unità di alimentazione del nastro lungo un primo verso di avanzamento; un’unità di sterilizzazione del nastro; un’unità di sigillatura longitudinale del nastro sterilizzato atta a formare un tubo continuo di materiale di confezionamento; le citate unità di sterilizzazione del nastro ed unità di sigillatura longitudinale di del nastro essendo disposte consecutivamente lungo il primo verso di avanzamento; ed la stazione di formazione (1) è predisposta il modo che i contenitori (C) in uscita dalla stessa presentino un secondo verso di avanzamento discorde rispetto al primo verso di avanzamento.
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