ITUA20164002A1 - Metodo e dispositivo per la pulizia di rulli di un gruppo di spalmatura - Google Patents

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ITUA20164002A1
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roller
rollers
metering roller
metering
washing product
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ITUA2016A004002A
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Sergio Piga
Lorenzo Anselmi
Corrado Periti
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Remac Converting S R L
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    • B05CAPPARATUS FOR APPLYING FLUENT MATERIALS TO SURFACES, IN GENERAL
    • B05C1/00Apparatus in which liquid or other fluent material is applied to the surface of the work by contact with a member carrying the liquid or other fluent material, e.g. a porous member loaded with a liquid to be applied as a coating
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Description

“METODO E DISPOSITIVO PER LA PULIZIA DI RULLI DI UN GRUPPO DI SPALMATURA”
Il presente trovato ha per oggetto un metodo per la pulizia dei rulli di un gruppo di spalmatura di un adesivo del tipo utilizzato in macchine accoppiatrici o simili. Il trovato concerne altresì un dispositivo di pulizia e, più nel dettaglio, un gruppo di spalmatura nel quale detto dispositivo di pulizia è integrato.
Com’è noto, le macchine accoppiatrici o laminatrici, utilizzate per realizzare film flessibili multistrato, sono provviste di gruppi di spalmatura per spalmare un adesivo su uno strato di film in movimento il quale, in seguito, è unito ad almeno un altro strato di film.
Solitamente tali gruppi di spalmatura comprendono una pluralità di rulli, che ruotano a contatto gli uni con gli altri, atti a prelevare dell'adesivo da una zona di accumulo e a trasferirlo al film in forma di uno strato sottile e uniforme. Un gruppo di spalmatura di questo tipo è descritto nel brevetto EP 0324892 A2.
Più in dettaglio, un tale gruppo di spalmatura comprende un primo rullo dosatore, in genere fisso, e un secondo rullo dosatore, affacciato al primo, e posto in rotazione rispetto ad esso. Il gruppo comprende inoltre un rullo trasportatore, che ruota a contatto con il secondo rullo dosatore in un senso di rotazione opposto, e un rullo di spalmatura, che ruota a contatto con il rullo trasportatore e a contatto con il film sul quale è spalmato l'adesivo.
Questi gruppi di spalmatura noti sono impiegati prevalentemente con adesivi senza solvente bicomponente i cui due componenti sono miscelati prima di essere alimentati nella zona di accumulo dell'adesivo del gruppo di spalmatura.
La miscelazione dei due componenti dà luogo a una reazione chimica la quale, gradualmente, fa aumentare la viscosità dell'adesivo sino al suo completo indurimento.
Dopo la miscelazione, l'applicazione dell'adesivo sul film deve quindi avvenire in un intervallo temporale limitato, denominato "pot life", nel quale la sua viscosità è tale da permetterne la deposizione in uno strato uniforme di spessore adeguato.
Se la macchina accoppiatrice è arrestata per un tempo superiore a detto tempo limite, ad esempio per un guasto o un malfunzionamento o comunque al termine di ogni ciclo di produzione, è necessario rimuovere rapidamente l'adesivo dai rulli del gruppo di spalmatura.
In particolare, per garantire la massima efficienza e precisione di spalmatura, dai rulli deve essere rimossa qualsiasi traccia di adesivo per evitare che, indurendosi, questo vada ad alterare la superficie dei rulli con conseguenze negative sulle lavorazioni di spalmatura successive.
Ad oggi, in molti casi, queste operazioni di pulizia sono effettuate manualmente da uno o più addetti utilizzando dei panni e dei liquidi di lavaggio appositi.
Tale metodo di pulizia noto presenta tuttavia degli svantaggi.
Innanzitutto la pulizia manuale comporta l’impiego di manodopera e richiede alcune decine di minuti per completare la pulizia e l'asciugatura di un solo gruppo di spalmatura.
Con tale metodo noto si riscontrano inoltre problemi di sicurezza poiché l’addetto alla pulizia è costretto a operare in prossimità di organi meccanici in movimento, con i dispositivi di sicurezza disattivati.
Oltre a ciò, l’addetto è anche costretto a operare a contatto con prodotti chimici, tipicamente solventi, nocivi se inalati e irritanti per gli occhi e per la pelle.
Per ovviare ai suddetti problemi, recentemente sono stati realizzati dei dispositivi di pulizia da accoppiare a un gruppo di spalmatura per compiere la pulizia dei rulli in maniera semi-automatica. Un esempio di un dispositivo noto è descritto in WO 2013108205 A1.
Tale dispositivo comprende un carrello sul quale sono montati dei serbatoi contenenti liquidi di lavaggio, una pompa per prelevare detti liquidi ed erogarli sui rulli e due tubazioni flessibili, che portano degli ugelli. Dette tubazioni, che possono essere orientate in maniera porre detti ugelli in prossimità della superficie dei rulli, sono montate su un supporto collegabile al dispositivo di traslazione dell'ugello di distribuzione dell'adesivo.
Questo dispositivo noto, in virtù del suo ingombro, quando non è in suo è allontanato dalla zona di lavoro e, pertanto, non rimane nei pressi della macchina accoppiatrice. Per eseguire le operazioni di pulizia è quindi necessario portare il dispositivo vicino al gruppo di spalmatura, connettere l'alimentazione elettrica, ed eventualmente pneumatica, e collegare il supporto delle tubazioni al dispositivo di traslazione dell'ugello dell'adesivo, dopo aver rimosso quest'ultimo.
Tali operazioni, se pur semplici, richiedono comunque un certo tempo per essere eseguite.
Con tale dispositivo, inoltre, la pulizia del primo rullo dosatore, che nei gruppi di spalmatura noti non è motorizzato, deve essere compiuta ancora manualmente da un addetto proprio per la necessità di dover ruotare a mano il rullo per permettere ai liquidi di raggiungere tutta la sua superficie.
In questo contesto, è scopo del presente trovato proporre un metodo e un dispositivo per la pulizia che superino gli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.
E' quindi scopo del presente trovato proporre un metodo che permetta di pulire tutti i rulli di un gruppo di spalmatura in maniera efficace e completamente automatica.
Un altro scopo del presente trovato è di proporre un metodo per la pulizia dei rulli che permetta, alla fine del ciclo di pulizia, di rimuovere anche eventuali residui dei prodotti di lavaggio.
Ulteriore scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione un gruppo di spalmatura e un dispositivo di pulizia, che rendono più semplici e veloci le operazioni di pulizia dei rulli.
Questi scopi, e altri, sono raggiunti con un metodo per la pulizia dei rulli di un gruppo di spalmatura di un adesivo che comprende almeno un primo rullo dosatore, un secondo rullo dosatore, un rullo trasportatore e un rullo spalmatore, il metodo comprendendo almeno una fase L1 nella quale su detti rulli è applicato almeno un primo prodotto di lavaggio e almeno una fase L2, successiva, nella quale su detti rulli è applicato un secondo prodotto di lavaggio.
Secondo un aspetto dell'invenzione, detto primo prodotto di lavaggio comprende preferibilmente una miscela di esteri comprendente dimetil adipato, dimetil glutarato e dimetil succinato.
Tale prodotto di lavaggio risulta particolarmente efficace nel favorire il distacco dalla superficie dei rulli degli adesivi senza solvente utilizzati per questo tipo di applicazioni, fra i quali, ad esempio, adesivi comprendenti isocianati e polioli.
Secondo un aspetto del trovato, il metodo può comprendere almeno un'ulteriore fase nella quale il primo rullo dosatore è posto in rotazione rispetto al secondo rullo dosatore. In tale maniera, contrariamente a quanto accade negli apparati noti, anche la superficie del suddetto rullo può essere pulita in maniera completamente automatica senza l'ausilio della manodopera di un addetto. Tale rotazione, preferibilmente, è impartita da un motore elettrico collegato a detto primo rullo dosatore.
Secondo un altro aspetto del trovato, il metodo, può comprendere ulteriormente almeno una fase, successiva alla fase L2, nella quale su detti rulli è soffiata dell'aria per rimuovere eventuali residui del secondo prodotto di lavaggio. In questo modo si evita che anche piccole quantità del prodotto di lavaggio, che potrebbero rimanere sulla superficie dei rulli, possano inquinare l'adesivo quando il gruppo di spalmatura è impiegato nel ciclo di lavoro successivo alla pulizia.
Secondo un altro aspetto del trovato, i prodotti di lavaggio e l'aria possono essere erogati dallo stesso distributore il quale, preferibilmente, è collocato sopra ad almeno uno dei suddetti rulli.
Secondo un altro aspetto del trovato, prima di applicare il primo e il secondo prodotto di lavaggio, può essere previsto di allontanare il primo rullo dosatore dal secondo rullo dosatore. Così facendo, parte dell'adesivo eventualmente presente in una zona di accumulo compresa fra detti rulli dosatori può defluire verso il basso riducendo la quantità da asportare per mezzo dei prodotti di lavaggio.
Secondo una variante del trovato, il metodo comprende almeno le seguenti fasi, le quali definiscono un ciclo di lavaggio preferito:
- allontanare il primo rullo dosatore dal secondo rullo dosatore per scaricare verso il basso parte dell'adesivo rimasto nella zona d'accumulo e, successivamente, riavvicinare i suddetti rulli;
- porre in rotazione il secondo rullo dosatore in un senso di rotazione, il rullo di spalmatura in un senso di rotazione concorde con quello del secondo rullo dosatore, e il rullo trasportatore in un senso di rotazione opposto rispetto a quello del secondo rullo dosatore;
- prelevare il primo prodotto di lavaggio ed erogarlo sui rulli e, contestualmente, porre in rotazione il primo rullo dosatore in un senso opposto a quello del secondo rullo dosatore;
- portare il rullo trasportatore a contatto con il rullo spalmatore e il secondo rullo dosatore;
- arrestare la rotazione dei rulli e interrompere l'erogazione del primo prodotto di pulizia per un intervallo di tempo e, contestualmente, allontanare il rullo trasportatore dal rullo spalmatore e dal secondo rullo dosatore;
- porre in rotazione il secondo rullo dosatore, il rullo di spalmatura e il primo rullo dosatore e, contestualmente, erogare il secondo prodotto di lavaggio sui rulli;
- portare il rullo trasportatore, mentre ruota, a contatto con il rullo spalmatore e con il secondo rullo dosatore;
- interrompere l'erogazione del secondo prodotto di lavaggio e soffiare aria sulla superficie dei rulli, per rimuovere eventuali residui del secondo prodotto di lavaggio.
I succitati scopi sono raggiunti inoltre da un gruppo di spalmatura di un adesivo comprendente almeno un primo rullo dosatore e un secondo rullo dosatore, fra i quali è definita una zona di accumulo per un adesivo, un rullo trasportatore e un rullo spalmatore. Secondo il trovato il gruppo di spalmatura è provvisto di un dispositivo per la pulizia di detti rulli, completamente integrato a bordo. Il dispositivo comprende almeno un primo contenitore per un primo prodotto di lavaggio, almeno un secondo contenitore per un secondo prodotto di lavaggio, almeno un distributore disposto in prossimità dei rulli e dei mezzi di pompaggio per prelevare detto primo o secondo prodotto di lavaggio dal primo o dal secondo contenitore e trasferirlo a detto distributore.
Secondo il trovato, il dispositivo di pulizia è controllato dalla stessa unità di controllo che comanda il gruppo di spalmatura durante il ciclo di lavoro. Le fasi del ciclo di pulizia sono quindi eseguite e gestite in maniera completamente automatica.
Secondo un aspetto del trovato, il primo rullo dosatore può essere collegato a un motore per mettere in rotazione detto rullo in almeno una fase del ciclo di pulizia dei rulli.
In un altro aspetto del trovato, il suddetto primo rullo dosatore è montato sulle su guide scorrevoli ed è collegato ad almeno un attuatore per avvicinarlo o allontanarlo dal secondo rullo dosatore. Come già accennato, separando i due rulli è possibile scaricare il residuo di adesivo dalla zona di accumulo.
In un altro aspetto del trovato, il distributore è collegato anche a una sorgente di aria compressa. Il distributore può quindi essere utilizzato, oltre che per erogare i prodotti di lavaggio, anche per soffiare dell'aria sulla superficie dei rulli in almeno una fase di un ciclo di pulizia dei rulli.
In un altro aspetto del trovato, detto distributore comprende un condotto, disposto parallelamente agli assi dei rulli e sopra almeno uno di detti rulli. Su detto condotto sono ricavati una pluralità di ugelli di spruzzatura/soffiatura. Tale conformazione e disposizione del distributore permette ai prodotti di lavaggio o all'aria di raggiungere la superficie dei rulli e, allo stesso tempo, non intralcia il movimento delle varie parti durante il ciclo di lavoro. Il dispositivo di pulizia può quindi essere integrato in maniera fissa nel gruppo di spalmatura, differentemente dai dispositivi di pulizia noti.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente trovato appariranno maggiormente chiari dalla descrizione di un esempio di realizzazione preferita, ma non esclusiva, di un gruppo di spalmatura e del relativo dispositivo di pulizia dei rulli, come illustrati nelle figure allegate in cui:
- la figura 1 è una vista laterale schematizzata di un gruppo di spalmatura provvisto del dispositivo di pulizia, secondo il trovato
- la figura 2 è una vista frontale schematizzata del gruppo di spalmatura di figura 1;
- le figure da 3 a 10 sono altrettante viste schematizzate che illustrano le fasi del ciclo di pulizia dei rulli del gruppo di spalmatura di figura 1.
Con riferimento alle figure allegate, il gruppo di spalmatura, indicato nel complesso con 1, comprende un primo rullo dosatore 2 e un secondo rullo dosatore 3, disposti paralleli e affacciati fra loro. Il primo rullo dosatore 2, solitamente, è mantenuto bloccato in rotazione durante il funzionamento del dispositivo. Il secondo rullo dosatore 3, invece, è posto in rotazione rispetto al primo in un senso di rotazione indicato dalla freccia R3.
Nello spazio compreso fra i due rulli dosatori 2, 3, nella parte superiore, è definita una zona d'accumulo 4 nella quale può essere depositato un adesivo che rimane a contatto con una parte della superficie esterna dei rulli.
Il gruppo di spalmatura comprende inoltre un rullo trasportatore 5 che ruota, in un senso di rotazione opposto R5, a contatto con il secondo rullo dosatore 3.
Il compito del rullo trasportatore 5 è di prelevare uno strato di adesivo dal secondo rullo dosatore 3 e di trasferirlo a un rullo di spalmatura 6 che ruota, in un senso di rotazione opposto R6, a contatto con esso.
Il rullo trasportatore 5 tipicamente è montato su dei supporti scorrevoli, non illustrati, ed è collegato a degli attuatori per allontanarlo dal secondo rullo dosatore 3 e dal rullo spalmatore 6.
Il rullo di spalmatura 6, a sua volta, è posto a contatto con uno strato di film sul quale l'adesivo è depositato in uno strato sottile e uniforme.
Secondo il trovato, il primo rullo dosatore 2 è sostenuto alle estremità da una coppia di supporti 2a i quali, a loro volta, sono sorretti dalle spalle 10 del gruppo di spalmatura per mezzo di guide scorrevoli 7.
Nel dettaglio, dette guide scorrevoli 7 permettono al primo rullo dosatore di traslare rispetto al secondo rullo dosatore 3, allontanandosi o avvicinandosi ad esso. Lo spostamento del primo rullo dosatore 2 è comandato da uno o più attuatori 8, preferibilmente di tipo pneumatico.
Nella posizione allontanata, il primo rullo dosatore è distanziato dal secondo di alcuni millimetri, tipicamente da 10 a 40 mm. Tale posizione allontanata serve a scaricare verso il basso l'adesivo presente nella zona d'accumulo 4, prima di cominciare il ciclo di pulizia dei rulli.
Secondo il trovato, il primo rullo dosatore 2 è montato rotabilmente sulle spalle 10 del gruppo di spalmatura ed è collegato a un motore 9 o a un gruppo motoriduttore. Come sarà descritto meglio nel seguito, il primo rullo dosatore 2 è posto in rotazione durante il ciclo di pulizia de rulli.
Per effettuare le suddette operazioni di pulizia, il gruppo di spalmature, secondo il trovato, è fornito di un dispositivo di pulizia integrato a bordo.
Detto dispositivo di pulizia comprende un primo contenitore 11 e un secondo contenitore 12 per contenere rispettivamente il primo prodotto di lavaggio e il secondo prodotto di lavaggio.
Rispettive tubazioni 11a, 12a collegano detti contenitori 11, 12 a una valvola d'intercettazione 13, preferibilmente a 2/3 vie di tipo pneumatico, la quale comanda il passaggio di uno solo dei due prodotti di pulizia. Dalla valvola 13, un'unica tubazione 13a convoglia detto prodotto di pulizia verso una pompa 14, preferibilmente elettrica o, in alternativa, pneumatica. Preferibilmente, i contenitori 11, 12, la valvola 13 e la pompa 14, sono montati in un alloggiamento 10b ricavato in corrispondenza di una delle spalle 10 del gruppo di spalmatura.
Una tubazione di mandata 15 collega la pompa 14 a un distributore 16 posto sopra ai rulli del gruppo di spalmatura e, più nello specifico, nella zona sopra il rullo trasportatore 5 e il rullo spalmatore 6.
Secondo un modo di realizzazione del trovato, detto distributore 16 comprende un condotto disposto parallelamente agli assi dei rulli e con una lunghezza circa equivalente alla larghezza dei rulli o almeno alla larghezza massima della zona di lavoro di questi.
Detto condotto è in comunicazione con una pluralità di ugelli, preferibilmente distribuiti in maniera sostanzialmente equispaziati lungo la sua estensione. Più nel dettaglio il distributore comprende due serie di ugelli 16a, 16b rispettivamente diretti verso il rullo trasportatore 5 e verso il rullo spalmatore 6.
Secondo una variante preferita, detti ugelli 16a, 16b, comprendono dei fori ricavati sulla parete del condotto del distributore 16.
Vantaggiosamente, secondo il trovato, il distributore è connesso a un'ulteriore tubazione 17 collegata a una sorgente di aria. In corrispondenza dell'innesto della tubazione 17 sul condotto del distributore è disposta una valvola di non ritorno, non illustrata nelle figure, che impedisce ai prodotti di lavaggio di fluire attraverso detta tubazione.
Quando la pompa 14 non è in funzione, alimentando dell'aria nella tubazione 17 è possibile convogliare dei getti di aria sulla superficie dei rulli attraverso gli ugelli 16a, 16b.
Una valvola d'intercettazione 18, elettrica o pneumatica, è montata sulla tubazione 17 per consentire o bloccare il passaggio dell'aria verso il distributore 17.
Qui di seguito è descritto un ciclo di lavaggio dei rulli secondo il metodo del presente trovato. Il ciclo è memorizzato nell'unità di controllo della macchina accoppiatrice la quale comanda tutti i componenti del dispositivo di pulizia, quali ad esempio l'attuatore 8, il motore 9, la valvola d'intercettazione 13, la pompa 14 e la valvola d'intercettazione 18.
La partenza del ciclo di pulizia dei rulli può essere pilotata da un addetto tramite il pannello di comando del gruppo di spalmatura o della macchina accoppiatrice, quando il ciclo di funzionamento di quest'ultima è stato arrestato. In queste condizioni tutti i rulli del gruppo di spalmatura sono fermi. Come già accennato, il ciclo può essere completamente memorizzato nell'unità di controllo della macchina; l'addetto deve pertanto solamente selezionare il comando di avvio del ciclo il quale avviene in maniera automatica senza richiedere interventi manuali.
Un prima fase del ciclo comprende la separazione dei due rulli dosatori 2, 3, per scaricare verso il basso almeno parte dell'adesivo rimasto nella zona d'accumulo 4. In questa fase l'attuare 8 allontana il primo rullo dosatore dal secondo rullo dosatore per alcuni secondi (fig. 3). Tipicamente la prima fase di scarico dell'adesivo ha una durata T1 compresa fra 5 e 25 secondi, e preferibilmente di circa 10 secondi. Al termine, il primo rullo dosatore è riportato a contatto con il secondo.
Dopo questa fase, o eventualmente prima, il rullo trasportatore 5 è allontanato dal secondo rullo dosatore 3 e dal rullo spalmatore 6.
Partendo da tale condizione, la seconda fase del ciclo prevede di porre in rotazione il secondo rullo dosatore 3 nel senso di rotazione R3' e il rullo di spalmatura 6 nel senso di rotazione R6', concorde con quello del rullo dosatore (fig. 4). In pratica, il secondo rullo dosatore è ruotato in un senso opposto rispetto al senso di rotazione R3 del ciclo di lavoro. In questo modo è possibile eliminare dalla superficie di detto secondo rullo dosatore 3 la patina di adesivo che, dopo lo scarico della zona d'accumulo, rimane comunque adesa alla sua superficie. Poiché il secondo rullo dosatore 3 e il rullo trasportatore 5 sono collegati allo stesso motore, in questa fase anche il rullo trasportatore è posto in rotazione in un senso R5'.
La seconda fase ha una durata T2 compresa preferibilmente fra 10 secondo e 50 secondi e più preferibilmente è di circa 30 secondi.
Nella terza fase del ciclo, mantenendo i rulli in rotazione come nella seconda fase, la pompa 14 è attivata per aspirare il primo prodotto di lavaggio dal contenitore 11 ed erogarlo attraverso gli ugelli 16a, 16b sui rulli (fig. 5). In questa condizione il primo prodotto di lavaggio raggiunge la superficie del rullo spalmatore 6, del secondo rullo dosatore 3 e del primo rullo dosatore 2. Contestualmente, nella terza fase, il motore 9 è azionato per porre in rotazione il primo rullo dosatore 2 in un senso R2, opposto al senso R3'. La durata T3 della terza fase del ciclo è compresa preferibilmente fra 1 secondo e 10 secondi e più preferibilmente è di circa 3 secondi.
Da questa configurazione, con i rulli in rotazione e la pompa 14 attivata, nella quarta fase del ciclo il rullo trasportatore 5 è riportato a contatto con il rullo spalmatore 6 e il secondo rullo dosatore 3 (fig. 6). La durata T4 della quarta fase è compresa preferibilmente fra 2 secondi e 15 secondi e più preferibilmente è di circa 5 secondi.
Nella quinta fase del ciclo, sono arrestati la pompa 14 e i motori che pongono in rotazione i rulli. Contestualmente il rullo trasportatore 5 è allontanato dal rullo spalmatore 6 e dal secondo rullo dosatore 3 (fig. 7). Il gruppo di spalmatura è lasciato in questa condizione per un certo tempo così da permettere al primo prodotto di lavaggio di agire efficacemente sui residui di adesivo depositati sui rulli.
Vantaggiosamente, detto primo prodotto di lavaggio può comprendere una miscela comprendente dimetil adipato, dimetil glutarato e dimetil succinato. Un prodotto di lavaggio con caratteristiche simili e idonee per questa applicazione è commercializzato con il marchio Polurflex Cleaner SL dall'azienda SAPICI S.p.A.
Secondo il trovato, questa fase di riposo, nella quale il suddetto prodotto è lasciato agire, ha una durata T5 compresa fra 20 secondi e 3 minuti e più preferibilmente è di circa un minuto.
Nella sesta fase del ciclo di lavaggio, il secondo rullo dosatore 3 è posto in rotazione nel un senso di rotazione R3', il rullo di spalmatura 6 nel senso di rotazione R6' e il primo rullo dosatore 2 è posto in rotazione nel senso di rotazione senso R2 (fig. 8). Contestualmente la pompa 14 è attivata per aspirare il secondo prodotto di lavaggio dal contenitore 12 ed erogarlo sui rulli attraverso gli ugelli 16a, 16b del distributore 16. Tale fase ha una durata T6 preferibilmente compresa fra 3 secondi e 20 secondi e più preferibilmente è di circa 10 secondi.
Preferibilmente, detto secondo prodotto di lavaggio comprende un solvente a base di acetato di etile.
In una settima fase del ciclo di lavaggio, partendo dalla configurazione della fase precedente, il rullo trasportatore 5 è portato nuovamente a contatto con il rullo spalmatore 6 e il secondo rullo dosatore 3, mentre ruota in un senso R5' (fig. 9). La settima fase ha una durata T7 preferibilmente compresa fra 5 secondi e 30 secondi e più preferibilmente è di circa 15 secondi.
Nell'ottava fase del ciclo, la pompa 14 è arrestata e, appena successivamente, la valvola d'intercettazione 18 è aperta per permettere all'aria di fluire attraverso la tubazione 17 nel condotto del distributore 16 e, attraverso gli ugelli 16a, 16ab, di essere diretta sulla superficie dei rulli per rimuovere completamente eventuali residui del secondo prodotto di lavaggio (fig.10). L'ottava fase ha una durata T8 preferibilmente compresa fra 2 secondi e 20 secondi e più preferibilmente è di circa 8 secondi.
Secondo il trovato, in funzione delle esigenze, i tempi sopra indicati possono essere programmati nell'unità di controllo del gruppo di spalmatura, o della macchina accoppiatrice, con valori differenti, tipicamente compresi fra un secondo e 999 secondi.
Il trovato è stato descritto a scopo illustrativo e non limitativo, secondo alcune forme preferite di attuazione. Il tecnico esperto del settore potrà trovare numerose altre forme di attuazione e varianti, tutte ricadenti nell'ambito di protezione delle rivendicazioni che seguono.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo per la pulizia dei rulli di un gruppo di spalmatura di un adesivo che comprende almeno un primo rullo dosatore (2), un secondo rullo dosatore (3), un rullo trasportatore (5) e un rullo spalmatore (6), detto metodo comprendendo almeno una fase (L1) nella quale su detti rulli (2, 3, 5, 6) è applicato un primo prodotto di lavaggio e almeno una fase (L2) successiva nella quale su detti rulli (2, 3, 5, 6) è applicato un secondo prodotto di lavaggio.
  2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1 comprendente almeno un'ulteriore fase nella quale il primo rullo dosatore (2) è posto in rotazione rispetto al secondo rullo dosatore (3).
  3. 3. Metodo secondo la rivendicazione 1 o 2 comprendente un'ulteriore fase nella quale su detti rulli (2, 3, 5, 6) è soffiata aria per rimuovere eventuali residui del secondo prodotto di lavaggio.
  4. 4. Metodo secondo la rivendicazione 3 nel quale i prodotti di lavaggio e la suddetta aria sono erogati da un medesimo distributore collocato sopra ad almeno uno di rulli (2, 3, 5, 6).
  5. 5. Metodo, secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti nel quale, nel quale detto primo prodotto di lavaggio comprende una miscela comprendente dimetil adipato, dimetil glutarato e dimetil succinato.
  6. 6. Metodo, secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti nel quale, prima di applicare detto primo e detto secondo prodotto di lavaggio, è previsto di allontanare il primo rullo dosatore (2) dal secondo rullo dosatore (3) per far defluire verso il basso dell'adesivo eventualmente presente in una zona di accumulo (4) compresa fra detti rulli dosatori (2, 3).
  7. 7. Metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti comprendente almeno le seguenti fasi: - allontanare il primo rullo dosatore (2) dal secondo rullo dosatore (3) per scaricare verso il basso parte dell'adesivo rimasto nella zona d'accumulo (4) e, successivamente, riavvicinare i suddetti rulli; - porre in rotazione il secondo rullo dosatore (3) in un senso di rotazione (R3'), il rullo di spalmatura (6) in un senso di rotazione (R6'), concorde con quello del secondo rullo dosatore (3), e il rullo trasportatore (5) in un senso di rotazione (R5') opposto rispetto a quello del secondo rullo dosatore (3); - prelevare il primo prodotto di lavaggio ed erogarlo sui rulli e, contestualmente, porre in rotazione il primo rullo dosatore (2) in un senso R2, opposto a quello del secondo rullo dosatore (3); - portare il rullo trasportatore (5) a contatto con il rullo spalmatore (6) e il secondo rullo dosatore (3); - arrestare la rotazione dei rulli e interrompere l'erogazione del primo prodotto di pulizia per un intervallo di tempo (T5) e, contestualmente, allontanare il rullo trasportatore (5) dal rullo spalmatore (6) e dal secondo rullo dosatore (3); - porre in rotazione il secondo rullo dosatore (3) in un senso di rotazione (R3'), il rullo di spalmatura (6) in senso di rotazione (R6') e il primo rullo dosatore (2) in senso di rotazione (R2) e, contestualmente, erogare il secondo prodotto di lavaggio sui rulli; - portare il rullo trasportatore (5), mentre ruota in un senso (R5'), a contatto con il rullo spalmatore (6) e con il secondo rullo dosatore (3); - interrompere l'erogazione del secondo prodotto di lavaggio e soffiare aria sulla superficie dei rulli per rimuovere eventuali residui del secondo prodotto di lavaggio.
  8. 8. Gruppo di spalmatura di un adesivo comprendente almeno: - un primo rullo dosatore (2); - un secondo rullo dosatore (3), fra i quali è definita una zona di accumulo (4) per un adesivo; - un rullo trasportatore (5); - un rullo spalmatore (6); e - un dispositivo integrato per la pulizia di detti rulli, detto dispositivo comprendendo almeno: - un primo contenitore (11) per un primo prodotto di lavaggio; - almeno un secondo contenitore (12) per un secondo prodotto di lavaggio; - almeno un distributore (16) disposto in prossimità dei rulli; e - mezzi di pompaggio (14) per prelevare detto primo o secondo prodotto di lavaggio dal primo dal secondo contenitore e trasferirlo a detto distributore.
  9. 9. Gruppo di spalmatura secondo la rivendicazione 8 nel quale il primo rullo dosatore (2) è collegato a un motore (9) per mettere in rotazione detto rullo in almeno una fase di un ciclo di pulizia dei rulli.
  10. 10. Gruppo di spalmatura, secondo la rivendicazione 8 o 9, nel quale il primo rullo dosatore (2) è montato sulle su guide scorrevoli (7) ed è collegato ad almeno un attuatore (8) per avvicinarlo o allontanarlo dal secondo rullo dosatore (3).
  11. 11. Gruppo di spalmatura, secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 8 a 10, nel quale detto distributore (16) è collegato a una sorgente di aria compressa per una fase di un ciclo di pulizia dei rulli.
  12. 12. Gruppo di spalmatura, secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 8 a 11, nel quale detto distributore (16) comprende un condotto disposto parallelamente agli assi dei rulli, su detto condotto essendo ricavati una pluralità di ugelli di spruzzatura/soffiatura (16a, 16b).
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