ITUA20163925A1 - Macchina elettrica ad architettura tangenziale con raffreddamento ad aria migliorato - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE
CAMPO DI APPLICAZIONE
La presente invenzione riguarda una macchina elettrica ad architettura tangenziale con raffreddamento ad aria migliorato.
STATO DELLA TECNICA
Come è noto, le macchine elettriche sono munite di un’elettronica di potenza per il relativo azionamento e controllo. Detta elettronica, che comprende relative schede, necessita di un relativo raffreddamento. A questo proposito sono note nell’arte svariate soluzioni che prevedono sia soluzioni di raffreddamento a liquido, tipicamente acqua, che soluzioni di raffreddamento ad aria.
Le soluzioni di raffreddamento ad acqua consentono un maggiore smaltimento del calore ma, d’altra parte, comportano maggiori costi, ingombri e peso; inoltre occorre munire gli impianti di raffreddamento di tenute idrauliche affidabili, per evitare possibili perdite di liquido refrigerante.
Le soluzioni di raffreddamento ad aria sono invece più leggere, semplici ed economiche da realizzare; infatti prevedono il calettamento di una o più ventole sull’albero del rotore della macc
questo modo durante la rotazione del rotore si genera automaticamente un flusso di aria che asporta calore dalle parti della macchina da raffreddare.
La soluzione di raffreddamento ad aria comporta però alcune problematiche, a causa della limitata capacità di smaltimento del calore dei sistemi di raffreddamento ad aria, rispetto a quelli ad acqua.
Infatti il mezzo gassoso, in particolare l’aria, ha minori capacità di raffreddamento rispetto ad un liquido refrigerante. Inoltre l’efficienza e la capacità di raffreddamento delle ventole calettate sull’albero del rotore dipende ovviamente dalla velocità di rotazione dell’albero stesso, in quanto la portata del flusso di aria generato dipende direttamente dalla velocità di rotazione del rotore medesimo.
Di conseguenza l’efficienza e l’efficacia del raffreddamento calano quando si riduce la velocità di rotazione del rotore. Questo limite può comportare grossi inconvenienti, ad esempio quando la macchina elettrica lavora sotto coppia, a bassa velocità di rotazione: in tale condizione di funzionamento, la macchina elettrica richiederebbe un maggiore smaltimento di calore ma, a causa della bassa velocità di rotazione, il flusso di
insufficiente a fornire un’adeguata refrigerazione.
Ne consegue che quando si utilizzano macchine elettriche con sistemi di raffreddamento ad aria, diventa fondamentale incrementare il più possibile l'efficienza degli impianti medesimi in modo da garantire un adeguato raffreddamento dell’elettronica di potenza della macchina elettrica in tutte le condizioni di funzionamento. In caso contrario, e soprattutto quando aumentano le potenze delle macchine elettriche da impiegare, ad oggi si tende a passare agli impianti di refrigerazione a liquido che però comportano gli inconvenienti sopra citati, legati principalmente a costi, ingombri e dimensioni.
I problemi sopra citati sono ulteriormente accentuati quando si devono raffreddare macchine elettriche aventi un’architettura tangenziale, ossia aventi l’elettronica di potenza, con relativa scheda elettronica, disposta tangenzialmente rispetto al corpo cilindrico dello statore. Infatti, con questa specifica architettura, quando si utilizzano sistemi di raffreddamento ad aria si incontrano maggiori problematiche a veicolare un adeguato flusso di aria verso le porzioni della macchina elettrica da refrigerare. Per questi motivi, quando si utilizzano macchine elettriche ad architettura tangenziale, si pr
sistemi di raffreddamento ad acqua, con i limiti e gli inconvenienti sopra citati.
PRESENTAZIONE DELL'INVENZIONE
E’ quindi sentita l’esigenza di risolvere gli inconvenienti e limitazioni citati in riferimento all’arte nota.
Pertanto è sentita l’esigenza di mettere a disposizione una macchina elettrica con raffreddamento ad aria che garantisca un’adeguata ed efficiente refrigerazione in tutte le condizioni di funzionamento della macchina, anche quando il rotore ruota a pieno carico e a bassa velocità rotazione.
Tale esigenza è soddisfatta da una macchina elettrica in accordo con la rivendicazione 1.
DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Ulteriori caratteristiche ed i vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente comprensibili dalla descrizione di seguito riportata di suoi esempi preferiti e non limitativi di realizzazione, in cui: - la figura 1 rappresenta una vista in sezione di una macchina elettrica ad architettura tangenziale in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione;
- la figura 2 rappresenta una vista prospettica di un rotore della macchina elettrica di f
- la figura 3 rappresenta una vista frontale di una ventola di raffreddamento di una macchina elettrica in accordo con la presente invenzione;
- la figura 4 rappresenta una vista in sezione della ventola di raffreddamento di figura 3, lungo il piano di sezione IV-IV di figura 3;
- la figura 5 rappresenta una vista in sezione della ventola di raffreddamento di figura 3, lungo il piano di sezione V-V illustrato in figura 4;
- la figura 6 rappresenta una vista in sezione della ventola di raffreddamento di figura 3, lungo il piano di sezione VI-VI illustrato in figura 4;
- la figura 7 rappresenta una vista frontale di una ventola di raffreddamento di una macchina elettrica in accordo con una ulteriore forma di realizzazione della presente invenzione;
- la figura 8 rappresenta una vista in sezione della ventola di raffreddamento di figura 7, lungo il piano di sezione VIII-VIII di figura 7;
- la figura 9 rappresenta una vista in sezione della ventola di raffreddamento di figura 7, lungo il piano di sezione IX-IX illustrato in figura 8;
- la figura 10 rappresenta una vista in sezione della ventola di raffreddamento di figura 7, lungo il piano di sezione X-X illustrato in figura
- la figura 11 rappresenta una vista prospettica di una macchina elettrica ad architettura tangenziale secondo una ulteriore forma di realizzazione della presente invenzione;
- la figura 12 rappresenta una vista prospettica di un rotore secondo una ulteriore forma di realizzazione della presente invenzione;
- la figura 13 rappresenta una vista in sezione della macchina elettrica ad architettura tangenziale di figura 11;
- - la figura 14 rappresenta una vista frontale di una ventola di raffreddamento di una macchina elettrica in accordo con una ulteriore forma di realizzazione della presente invenzione;
- la figura 15 rappresenta una vista in sezione della ventola di raffreddamento di figura 14, lungo il piano di sezione XV-XV di figura 14;
- la figura 16 rappresenta una vista in sezione della ventola di raffreddamento di figura 14, lungo il piano di sezione XVI-XVI illustrato in figura 15;
- la figura 17 rappresenta una vista in sezione della ventola di raffreddamento di figura 14, lungo il piano di sezione XVII-XVII illustrato in figura 15;
- la figura 18 rappresenta una vista laterale di un elemento dissipatore ad alette sec
forma di realizzazione della presente invenzione;
- la figura 19 rappresenta una vista frontale di una macchina elettrica ad architettura tangenziale comprendente un elemento dissipatore ad alette secondo una possibile forma di realizzazione della presente invenzione.
Gli elementi o parti di elementi in comune tra le forme di realizzazione descritte nel seguito saranno indicati con medesimi riferimenti numerici.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA
Con riferimento alle suddette figure, con 4 si è globalmente indicata una vista schematica complessiva di una macchina elettrica in accordo con la presente invenzione.
Ai fini dell’ambito di tutela della presente invenzione non è rilevante la specifica tipologia di macchina elettrica, intendendosi per macchina elettrica una qualsiasi macchina adatta a funzionare come motore e/o come generatore, di qualsiasi taglia, ossia forma, dimensione e potenza.
La macchina elettrica 4 comprende un rotore 8, rotante attorno ad un asse di rotazione X-X, e uno statore 12, coassiale al rotore 8 rispetto a detto asse di rotazione X-X. Lo statore 12 comprende un involucro 16 che ingloba almeno parzialmente
macchina elettrica 4 comprende inoltre un corpo 20 che ingloba mezzi di controllo (non illustrati) per l’azionamento, l’alimentazione e il controllo della macchina elettrica 4. I mezzi di controllo, ai fini della presente invenzione, possono essere di qualsiasi tipologia, dimensione, potenza.
Il corpo 20 è disposto esternamente allo statore 12 e parallelamente all’asse di rotazione X-X in posizione sostanzialmente tangente all’involucro 16 dello statore 12: da questo specifico posizionamento ‘tangenziale’ del corpo 20, con i relativi mezzi di controllo, rispetto allo statore deriva la denominazione di macchina elettrica ad architettura tangenziale.
Vantaggiosamente, il rotore 8 comprende una prima e una seconda ventola di raffreddamento 24,28, calettate su rispettive prima e seconda estremità assiali 32,36 del rotore 8, opposte lungo detto asse di rotazione X-X. Dette prima e seconda ventola di raffreddamento 24,28 sono configurate per generare rispettivamente, con la rotazione del rotore 8 con il quale ruotano solidalmente, un primo e un secondo flusso di aria di raffreddamento indipendenti tra loro.
In particolare, il primo flusso di aria di raffreddamento è diretto verso la prima estremità assiale 32 del rotore 8, e il second
raffreddamento è diretto verso il corpo 20 in modo da raffreddare i mezzi di controllo.
Preferibilmente, dette prima e seconda ventola di raffreddamento 24,28 sono ventole radiali che aspirano aria in direzione assiale A-A, sostanzialmente parallela a detto asse di rotazione X-X, e la espellono in direzione radiale R-R, sostanzialmente perpendicolare a detta asse di rotazione X-X.
L’involucro 16 delimita, in prossimità della prima estremità assiale 32, una prima camera di ventilazione 40 avente almeno un’apertura frontale 44 affacciata alla prima ventola di raffreddamento 24, in modo che questa aspiri aria attraverso l’apertura frontale 44, la convogli nella prima camera di ventilazione 40 per lambire la prima estremità assiale 32 del rotore 8 e la espella radialmente in corrispondenza di almeno una apertura radiale 48 disposta in prossimità della medesima prima estremità assiale 32.
La prima camera di ventilazione 40 è sostanzialmente isolata fluidicamente da una seconda camera di ventilazione 52, delimitata dall’involucro 16 e alloggiante la seconda estremità assiale 32 del rotore 8.
L’involucro 16 delimita, in corrispondenza della seconda estremità assiale 36, la
ventilazione 52 che alloggia la seconda ventola di raffreddamento 28. La seconda camera di ventilazione 52 è fluidicamente connessa con un canale di raffreddamento 56 adiacente ai mezzi di controllo. In questo modo, un flusso di aria di raffreddamento che attraversa il canale di raffreddamento 56 è in grado di asportare calore da detti mezzi di controllo.
Preferibilmente, il canale di raffreddamento 56 si estende lungo una direzione assiale prevalente, parallela all’asse di rotazione X-X, tra la prima e la seconda estremità assiale 32,36 del rotore 8.
Secondo una forma di realizzazione, il canale di raffreddamento 56 si estende da una bocca d’ingresso 60, disposta dalla parte della prima estremità assiale 32, ad una bocca di uscita 64 della seconda camera di ventilazione 52, in modo da convogliare il secondo flusso di aria di raffreddamento dalla prima estremità assiale 32 alla seconda camera di ventilazione 52, lambendo e dunque raffreddando i mezzi di controllo. Secondo una possibile forma di realizzazione (figura 1), detta bocca d’ingresso 60 è orientata secondo un asse di estensione prevalente assiale A-A parallelo all’asse di rotazione X-X.
Secondo una ulteriore forma di realizzazione (figure 11, 13) detta bocca d’ingresso 60
un asse di estensione prevalente tangenziale T-T perpendicolare all’asse di rotazione X-X e sostanzialmente tangente all’involucro 16 dello statore 12.
Il flusso di aria di raffreddamento che attraversa il canale di raffreddamento 56 può essere convogliato verso la seconda camera di ventilazione 52 mediante 1 opportuno canale di convogliamento 68.
La bocca d’ingresso 60 è fluidicamente separata dall’apertura frontale 44 della prima camera di ventilazione 40. In questo modo i rispettivi primo e secondo flusso di aria di raffreddamento non interferiscono tra di loro e non creano turbolenze che potrebbero compromettere l’efficacia dei flussi medesimi e dunque l’efficienza delle ventole di raffreddamento 24,28.
Il canale di raffreddamento 56 può avere svariate configurazioni; secondo una possibile forma di realizzazione, il canale di raffreddamento 56, rispetto ad un piano di sezione perpendicolare a detto asse di rotazione X-X, presenta una sezione poligonale (figura 19) delimitata tra l’involucro 16 dello statore 12, il corpo 20 e una coppia di pareti laterali.
Preferibilmente, all’interno del canale di raffreddamento 46 è alloggiato a
dissipatore ad alette 72, munito di una pluralità di alette di raffreddamento 76 aventi altezza 80 variabile lungo l’estensione angolare dell’involucro 16 dello statore 12, detta altezza essendo definita dalla distanza tra una parete di supporto 84 del corpo 20, connessa ai mezzi di controllo, e l’involucro 16 dello statore 12. La parete di supporto 84 del corpo 20 è connessa ai mezzi di controllo, direttamente o mediante l’interposizione di mezzi di fissaggio a conduzione termica, al fine di consentire il flusso di energia termica dai mezzi di controllo verso le alette di raffreddamento 76, e dunque verso il canale di raffreddamento 56.
Dette alette di raffreddamento 76 sono separate tra loro in modo da suddividere il canale di raffreddamento 56 in una pluralità di condotti di ventilazione di tipo lamellare 88, diretti assialmente.
Per quanto riguarda la tipologia delle ventole di raffreddamento calettate sullo rotore 8, secondo una possibile forma di realizzazione, la prima e/o la seconda ventola di raffreddamento 24,28 comprendono una pluralità di pale rettilinee radiali 92, aventi una sezione rettilinea radiale passante per l’asse di rotazione X-X, rispetto ad un piano di sezione perpendicolare a detto asse di rotaz
Secondo una ulteriore possibile forma di realizzazione, la prima e/o la seconda ventola di raffreddamento 24,28 comprendono una pluralità di pale curvilinee 96, aventi una sezione curvilinea, rispetto ad un piano di sezione perpendicolare a detto asse di rotazione X-X.
Verrà ora descritto il funzionamento di una macchina elettrica secondo la presente invenzione.
In particolare, la prima ventola di raffreddamento 24, ad esempio disposta dal lato di una puleggia, aspira attraverso delle adeguate aperture frontali 44, convoglia l’aria aspirata sulla corrispondente prima estremità assiale 32 del rotore 8, che viene dunque raffreddata, ed espelle l’aria tramite apposite aperture radiali 48. Questo flusso di aria è dedicato al raffreddamento della prima estremità assiale 32 del gruppo rotore-statore della macchina elettrica 4.
La seconda ventola di raffreddamento 28, in modo analogo, aspira e convoglia l’aria tramite apposite bocche d’ingresso 60. Diversamente dal primo flusso di aria di raffreddamento, l’aria così aspirata attraversa assialmente tutta la macchina elettrica 4, per mezzo del canale di raffreddamento 56 che alloggia i dissipatori ad alette 72, opportunamente sagomati in modo da ricalcare la geometria esterna del motore.
Il secondo flusso di aria di r
realizzato è disposto funzionalmente sia al raffreddamento dell’elettronica di potenza, ossia dei mezzi di controllo, sia al raffreddamento della rimanente porzione assiale di rotore 8 e statore 12 della macchina elettrica 4: infatti, dopo aver raffreddato l’elettronica di potenza, raggiunge la seconda estremità assiale 36 del rotore 8 e fuoriesce in direzione radiale R attraverso la bocca di uscita 64.
Le due portate di aria di raffreddamento così realizzate costituiscono pertanto due flussi d’aria indipendenti l’uno dall’altro, la cui funzionalità consiste nel raffreddamento di specifiche porzioni di macchina elettrica 4, senza che detti due flussi possano influenzarsi l’un l’altro.
Come si può apprezzare da quanto descritto, la macchina elettrica secondo l’invenzione consente di superare gli inconvenienti presentati nella tecnica nota.
In particolare, la soluzione ricercata adotta ventole radiali direttamente calettate sull’albero così da assicurare una soluzione affidabile e contenuta nei costi.
Le due ventole, disposte ad opposte estremità assiali del rotore, generano flussi di aria di raffreddamento indipendenti tra loro, ciascuno
refrigerazione di una relativa porzione della macchina elettrica.
In questo modo è possibile ottimizzare ciascun flusso di aria di raffreddamento senza che questo possa venire influenzato dall’altro. In altre parole, l’indipendenza dei due flussi di aria di raffreddamento consente di ottimizzare ciascuno dei flussi, evitando che l’uno possa compromettere o comunque ridurre l’efficienza dell’altro, in tutte le condizioni di funzionamento della macchina elettrica.
La specifica disposizione e configurazione delle ventole consente un efficace raffreddamento ad aria in macchine elettriche ad architettura tangenziale, in quanto vengono raffreddate efficacemente sia l’elettronica di potenza che ulteriori parti del rotore e dello statore.
In particolare, per quanto riguarda l’elettronica di potenza, viene impiegata una specifica ventola di raffreddamento in grado di indirizzare un flusso di aria di raffreddamento in uno specifico canale o meato disposto tra la scheda elettronica e la superficie laterale esterna dello statore, in direzione sostanzialmente tangenziale a quest’ultima.
L’utilizzo di specifiche alette di raffreddamento dell’elettronica di potenza, almeno
sa rispetto la superficie laterale esterna dello statore, contribuisce sinergicamente al miglioramento dell’efficienza del raffreddamento dell’elettronica di potenza. Infatti tale conformazione delle alette di raffreddamento consente di sfruttare al massimo il volume a disposizione tra la superficie laterale esterna del rotore e l’elettronica di potenza medesima; in questo modo da un lato si aumenta la superficie di scambio termico a disposizione per le alette di raffreddamento, e dall’altro si delimita ancor meglio la direzione del flusso di raffreddamento generato dalla ventola specificamente preposta al raffreddamento dell’elettronica di potenza.
Inoltre la presente invenzione mette a disposizione 1 impianto di raffreddamento ad aria per macchine elettriche particolarmente leggero ed economico da realizzare. Infatti, la soluzione adotta ventole radiali direttamente calettate sull’albero rotore, così da assicurare una soluzione affidabile e contenuta nei costi. L’utilizzo di un impianto di raffreddamento ad aria consente inoltre di evitare l’utilizzo di pompe, condotti e relative guarnizioni di tenuta tipiche di impianti di raffreddamento a liquido.
Un tecnico del ramo, allo scopo di soddisfare esigenze contingenti e specifiche, potrà
modifiche e varianti alle macchine elettriche sopra descritte, tutte peraltro contenute nell’ambito dell’invenzione quale definito dalle seguenti rivendicazioni.
Claims (15)
- RIVENDICAZIONI 1. Macchina elettrica (4) ad architettura tangenziale comprendente: - un rotore (8), rotante attorno ad un asse di rotazione (X-X), - uno statore (12), coassiale al rotore (8) rispetto a detto asse di rotazione (X-X), - lo statore (12) comprendendo un involucro (16) che ingloba almeno parzialmente il rotore (8), - un corpo (20) che ingloba mezzi di controllo per l’azionamento, l’alimentazione e il controllo della macchina elettrica (4), il corpo (20) essendo disposto esternamente allo statore (12) e parallelamente all’asse di rotazione (X-X) in posizione sostanzialmente tangente all’involucro (16) dello statore (12), caratterizzato dal fatto che - il rotore (8) comprende una prima e una seconda ventola di raffreddamento (24,28), calettate su rispettive prima e seconda estremità assiali (32,36) del rotore (8), opposte lungo detto asse di rotazione (X-X), - dette prima e seconda ventola di raffreddamento (24,28) essendo configurate rispettivamente, con la rotazione del rotore (8), un primo e un secondo flusso di aria di raffreddamento indipendenti tra loro, - in cui il primo flusso di aria di raffreddamento è diretto verso la prima estremità assiale (32) del rotore (8), - in cui il secondo flusso di aria di raffreddamento è diretto verso il corpo (20) in modo da raffreddare i mezzi di controllo.
- 2. Macchina elettrica (4) ad architettura tangenziale, secondo la rivendicazione 1, in cui dette prima e seconda ventola di raffreddamento (24,28) sono ventole radiali che aspirano aria in direzione assiale (A-A), sostanzialmente parallela a detto asse di rotazione (X-X), e la espellono in direzione radiale (R-R), sostanzialmente perpendicolare a detta asse di rotazione (X-X).
- 3. Macchina elettrica () ad architettura tangenziale, secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui l’involucro (16) delimita, in prossimità della prima estremità assiale (32), una prima camera di ventilazione (40) avente almeno un’apertura frontale (44) affacciata alla prima ventola di raffreddamento (24), in modo che questa aspiri aria attraverso l’apertura frontale (44), la convogli nella prima camera di ve lambire la prima estremità assiale (32) del rotore (8) e la espella radialmente in corrispondenza di almeno una apertura radiale (48) disposta in prossimità della medesima prima estremità assiale (32).
- 4. Macchina elettrica (4) ad architettura tangenziale, secondo la rivendicazione 3, in cui detta prima camera di ventilazione (40) è sostanzialmente isolata fluidicamente da una seconda camera di ventilazione (52), delimitata dall’involucro (16) e alloggiante la seconda estremità assiale (36) del rotore (8).
- 5. Macchina elettrica (4) ad architettura tangenziale, secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui l’involucro (16) delimita, in corrispondenza della seconda estremità assiale (36), una seconda camera di ventilazione (52) che alloggia la seconda ventola di raffreddamento (28), detta seconda camera di ventilazione (52) essendo fluidicamente connessa con un canale di raffreddamento (56) adiacente ai mezzi di controllo.
- 6. Macchina elettrica (4) ad architettura tangenziale, secondo la rivendicazione 5, in cui detto canale di raffreddamento (56) si estende lungo una direzione assiale (A-A) prevalente, parallela all’asse di rotazione (X-X), tra la prima e l assiale (32,36) del rotore (8).
- 7. Macchina elettrica (4) ad architettura tangenziale, secondo la rivendicazione 5 o 6, in cui detto canale di raffreddamento (56) si estende da una bocca d’ingresso (60), disposta dalla parte della prima estremità assiale (32), ad una bocca di uscita (64) della seconda camera di ventilazione (52), in modo da convogliare il secondo flusso di aria di raffreddamento dalla prima estremità assiale (32) alla seconda camera di ventilazione (52), lambendo i mezzi di controllo.
- 8. Macchina elettrica (4) ad architettura tangenziale, secondo la rivendicazione 7, in cui detta bocca d’ingresso (60) è orientata secondo un asse di estensione prevalente assiale (A-A), parallelo all’asse di rotazione (X-X).
- 9. Macchina elettrica (4) ad architettura tangenziale, secondo la rivendicazione 7, in cui detta bocca d’ingresso (60) è orientata secondo un asse di estensione prevalente tangenziale (T-T), perpendicolare all’asse di rotazione (X-X) e sostanzialmente tangente all’involucro (16) dello statore (12).
- 10. Macchina elettrica (4) ad architettura tangenziale, secondo la rivendicazione 7, 8 o 9, in cui la bocca d’ingresso (60) è fluidicamente separata dall’apertura frontale (44) della ventilazione (40).
- 11. Macchina elettrica (4) ad architettura tangenziale, secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 5 a 10, in cui il canale di raffreddamento (56), rispetto ad un piano di sezione perpendicolare a detto asse di rotazione (X-X), presenta una sezione poligonale delimitata tra l’involucro (16) dello statore (12), il corpo (20) e una coppia di pareti laterali.
- 12. Macchina elettrica (4) ad architettura tangenziale, secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 5 a 11, in cui all’interno del canale di raffreddamento (56) è alloggiato almeno un elemento dissipatore ad alette (72), munito di una pluralità di alette di raffreddamento (76) aventi altezza (80) variabile lungo l’estensione angolare dell’involucro (16) dello statore (12), detta altezza (80) essendo definita dalla distanza tra una parete di supporto (80) del corpo (20), connessa ai mezzi di controllo, e l’involucro (16) dello statore (12).
- 13. Macchina elettrica (4) ad architettura tangenziale, secondo la rivendicazione 12, in cui dette alette di raffreddamento (76) sono separate tra loro in modo da suddividere il canale di raffreddamento (56) in una pluralità di condotti di ventilazione di tipo lamellare (88), diretti assialmente.
- 14. Macchina elettrica (4) ad architettura tangenziale, secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la prima e/o la seconda ventola di raffreddamento (24,28) comprendono una pluralità di pale rettilinee radiali (92), aventi una sezione rettilinea radiale passante per l’asse di rotazione (X-X), rispetto ad un piano di sezione perpendicolare a detto asse di rotazione (X-X).
- 15. Macchina elettrica (4) ad architettura tangenziale, secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la prima e/o la seconda ventola di raffreddamento (24,28) comprendono una pluralità di pale curvilinee (96), aventi una sezione curvilinea, rispetto ad un piano di sezione perpendicolare a detto asse di rotazione (X-X).
Priority Applications (4)
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