IT202100031481A1 - Ventola assiale - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
?VENTOLA ASSIALE?
La presente invenzione riguarda una ventola assiale ed un elettroventilatore comprendente tale ventola. In particolare, la presente invenzione ? destinata ad autoveicoli ed altre applicazioni automotive per l?asportazione di calore da masse radianti e simili.
Nel settore degli autoveicoli ? sempre pi? frequente l?impiego di elettroventilatori per asportare calore dalle masse radianti previste per raffreddare gli impianti del veicolo in particolare quando la dinamica del veicolo non assicura un adeguato flusso di aria.
Normalmente, gli elettroventilatori comprendono un motore elettrico di azionamento della ventola, la ventola ed un cosiddetto ?convogliatore? che supporta il motore e consente l?installazione dell?elettroventilatore ove previsto; l?insieme formato dall?elettroventilatore e dal corrispondente convogliatore ? detto anche unit? o modulo di ventilazione.
Nel mercato ? sempre pi? elevata la richiesta di unit? di ventilazione elettrificate dotate di motori con potenze uguali o superiori al kilowatt, ad esempio, per camion, macchine movimento terra, autobus, autovetture Contestualmente, il mercato richiede elettroventilatori con durata di vita sempre maggiore, fino oltre 30000 ore per determinate applicazioni.
La struttura del motore elettrico comprende una carcassa, chiusa o aperta, al cui interno si trova un motore elettrico con un avvolgimento conduttore ed eventualmente un'elettronica di pilotaggio.
L'avvolgimento ? sede di passaggio di una corrente elettrica che innesca fenomeni di riscaldamento per effetto Joule che si estendono per l'intero ingombro dell'avvolgimento stesso e nelle zone della macchina elettrica ad esso adiacenti.
Considerando che la vita dell?elettroventilatore in generale e dei suoi componenti in particolare decresce all?aumentare della temperatura di esercizio e che la temperatura di esercizio aumenta con la potenza richiesta, ? sentita l?esigenza di un miglior raffreddamento dell?elettroventilatore per ridurre le temperature di funzionamento (a parit? di altre condizioni, ad esempio mantenendo le stesse dimensioni e gli stessi componenti elettronici) e ottenere un aumento significativo della vita utile.
In questo contesto, si vuole proporre una ventola ed un elettroventilatore in grado di soddisfare la suddetta esigenza.
In particolare, ? scopo della presente invenzione mettere a disposizione una ventola in grado di migliorare il raffreddamento dell?elettroventilatore anche per potenze relativamente elevate ed aumentarne la vita utile.
Tale scopo ? raggiunto da una ventola comprendente un mozzo presentante una struttura a tazza definita da una parte di fondo, trasversale ad un asse di rotazione della ventola, e da una parete laterale protendentesi assialmente dalla parte di fondo.
La parte di fondo comprende una porzione centrale, radialmente interna, una porzione esterna, radialmente esterna, ed una porzione intermedia di collegamento fra la porzione centrale e la porzione esterna.
La ventola comprende una pluralit? di pale protendentesi radialmente dalla parete laterale del mozzo ed un elemento discoidale solidale al mozzo e disposto da parte opposta della parete laterale rispetto alla parte di fondo. L?elemento discoidale ? distanziato dalla parte di fondo e delimita con la stessa un?intercapedine anulare.
La parte di fondo del mozzo presenta una pluralit? di fori definenti un primo passaggio fra l?interno della struttura a tazza e l?intercapedine anulare. Il mozzo e l?elemento discoidale delimitano un secondo passaggio o bocca fra l?intercapedine e l?esterno della struttura a tazza.
Preferibilmente, l?elemento discoidale ha un diametro massimo maggiore del diametro massimo della parete laterale.
Preferibilmente, l?elemento discoidale comprende una superfice periferica curva avente concavit? rivolta verso la parete laterale e le pale della ventola assiale.
Preferibilmente, i fori sono ricavati nella porzione intermedia della parte di fondo del mozzo.
Preferibilmente, l?elemento discoidale ? solidale alla porzione centrale o alla porzione esterna della parte di fondo del mozzo.
Preferibilmente, la porzione centrale ? allontanata dalla porzione esterna verso l?esterno della struttura a tazza lungo l?asse della ventola, in particolare quando l?elemento discoidale ? solidale alla porzione centrale della parte di fondo.
Preferibilmente, la ventola assiale comprende una pluralit? di pale disposte nell?intercapedine. La parete di fondo del mozzo, le pale nell?intercapedine e l?elemento discoidale definiscono una ventola centrifuga che ha un ingresso assiale definito dai fori nella parte centrale del mozzo (ovvero dal primo passaggio) ed una uscita radiale definita dal secondo passaggio.
Preferibilmente, le pale della ventola centrifuga si estendono dalla porzione centrale alla porzione esterna della parte di fondo del mozzo.
Preferibilmente, le pale della ventola centrifuga sono realizzate in corpo unico con il mozzo o con l?elemento discoidale.
La descrizione riguarda inoltre un elettroventilatore comprendente una ventola come precedentemente descritta ed un motore elettrico di azionamento della ventola. Il motore elettrico comprende una carcassa termicamente conduttrice, uno statore ed un rotore inseriti nella carcassa, ed una calotta accoppiata alla carcassa a definire un involucro per lo statore ed il rotore. La ventola ? accoppiata al rotore tramite la parte di fondo del mozzo e il motore ? almeno in parte alloggiato nel mozzo della ventola, all?interno della struttura a tazza. La carcassa comprende una parete frontale, inserita nella struttura a tazza ed affacciata alla parte di fondo del mozzo, ed una parete laterale, circondata almeno in parte dalla parete laterale del mozzo. Il motore elettrico comprende una pluralit? di alette di dissipazione del calore ricavate nella parete frontale e rivolte verso la parte di fondo del mozzo. Le alette di dissipazione sono conformate in modo da definire dei canali di convogliamento di aria verso i fori nella parte di fondo del mozzo.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della ventola e dell?elettroventilatore appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di una ventola e di un elettroventilatore comprendente tale ventola.
Tale descrizione verr? esposta qui di seguito con riferimento agli uniti disegni, forniti a solo scopo indicativo e, pertanto, non limitativo, nei quali:
- la figura 1 illustra un?applicazione di un elettroventilatore in accordo con la descrizione in una vista laterale schematica in una prima condizione operativa;
- la figura 2 illustra un?applicazione di un elettroventilatore in accordo con la descrizione in una vista laterale schematica in una seconda condizione operativa;
- la figura 3 illustra una forma di realizzazione di una ventola in accordo con la descrizione in una vista prospettica schematica;
- la figura 4 illustra la ventola di figura 3 in una vista laterale schematica; - la figura 5 illustra la ventola di figura 3 in una vista prospettica schematica in esploso;
- la figura 6 illustra la ventola di figura 3 in una vista prospettica schematica in esploso;
- la figura 7 illustra un particolare della ventola di figura 3 in una vista in pianta schematica;
- la figura 8 illustra una forma di realizzazione di una ventola in accordo con la descrizione in una vista prospettica schematica;
- la figura 9 illustra la ventola di figura 7 in una vista laterale schematica; - la figura 10 illustra un elettroventilatore in accordo con la descrizione in una vista prospettica in esploso;
- la figura 11 illustra una porzione dell?elettroventilatore di figura 10 in una vista prospettica schematica con alcune parti asportate per maggiore chiarezza;
- la figura 12 illustra una porzione dell?elettroventilatore di figura 10 in una vista in sezione schematica.
Con riferimento agli uniti disegni, con il numero 1 ? indicata una unit? o modulo di ventilazione.
L?unit? 1, di seguito descritta limitatamente alle parti necessarie alla comprensione della presente invenzione, comprende, schematicamente, una ventola 100 assiale, un motore elettrico 200 di azionamento della ventola ed un convogliatore 300 di supporto del motore elettrico 200.
Il motore elettrico 200 e la ventola 100 definiscono nel complesso un elettroventilatore che il convogliatore 300 consente di installare in una applicazione di destinazione, ad esempio ad uno scambiatore di calore o radiatore 400 per asportare calore dallo stesso.
Nella forma di realizzazione illustrata ad esempio, il motore elettrico 200 ? un motore brushless a rotore interno comprendente un?elettronica di pilotaggio integrata anch?essa al proprio interno.
Secondo quanto illustrato, la ventola 100 comprendente un mozzo 101 per l?accoppiamento con il motore 200.
Il mozzo 101 presenta una struttura a tazza definita da una parte 102 di fondo, trasversale ad un asse R di rotazione della ventola, e da una parete 103 laterale protendentesi assialmente dalla parte 102 di fondo.
La parte 102 comprende una porzione centrale 102a, radialmente interna, una porzione esterna 102b, radialmente esterna, ed una porzione intermedia 102c di collegamento fra la porzione centrale 102a e la porzione esterna 102b.
La parte 102 e la parete 103 sono raccordate con uno spigolo 104 arrotondato nel quale sono previsti dei fori 105 di scarico di eventuali impurit? presenti all?interno del mozzo 101.
La parte 102 presenta una pluralit? di fori 106 ricavati in particolare nella porzione intermedia 102c. I fori 106 definiscono nel mozzo 101 dei bracci 107 che costituiscono preferibilmente delle lame elastoplastiche del tipo descritto nella domanda WO2017021935 che qui si richiama integralmente per completezza di descrizione.
Nella forma di realizzazione illustrata ad esempio nelle figure da 3 a 7, la porzione centrale 102a ? allontanata dalla porzione esterna 102b verso l?esterno della struttura a tazza lungo l?asse R di rotazione della ventola. Nell?esempio illustrato, la porzione intermedia 102c risulta essere sostanzialmente conica. In forme di realizzazione alternative non illustrate, la porzione intermedia 102c ? ortogonale all?asse R di rotazione della ventola 100.
La ventola 100 comprende pale 108 protendentesi radialmente dalla parete 103 laterale del mozzo 101 e realizzate in corpo unico con lo stesso.
Secondo quanto illustrato, la ventola 100 comprende un elemento 109 solidale al mozzo 101. L?elemento 109 ? sottoforma di piastra o disco o simile e si presenta discoidale.
Nelle preferite forme di realizzazione illustrate, l?elemento 109 ? circolare. In forme di realizzazione alternative non illustrate, l?elemento 109 ? poligonale e pu? essere conformato come poligono regolare.
L?elemento 109 definisce un coperchio di protezione dei fori 106 ed ? nel seguito indicato come elemento discoidale 109.
L?elemento discoidale 109 ? coassiale al mozzo 101 ed in particolare alla parete laterale 103 dello stesso.
Nelle forme di realizzazione illustrate come esempio, l?elemento discoidale 109 ha un diametro massimo D maggiore del diametro massimo d della parete laterale 103.
In forme di realizzazione alternative non illustrate, l?elemento discoidale 109 ha il diametro massimo D che corrisponde sostanzialmente al diametro massimo d della parete laterale 103.
L?elemento discoidale 109 ? disposto da parte opposta della parete laterale 103 rispetto alla parte di fondo 102 ed ? distanziato dalla parte di fondo 102 in modo da delimitare con la stessa un?intercapedine 110.
L?intercapedine 110 ? anulare e si sviluppa dalla porzione centrale 102a della parte 102 verso la parete laterale 103 del mozzo 101.
L?intercapedine 110 ha larghezza assiale ovvero misurata lungo l?asse R, dipendente dalle esigenze di raffreddamento dell?applicazione (in genere qualche millimetro, ad esempio compresa fra 1 mm e 20 mm, preferibilmente compresa fra 2 mm e 10 mm).
I fori 106 definiscono un passaggio fra l?interno della struttura a tazza del mozzo 101 e l?intercapedine 110.
Il mozzo 101 e l?elemento discoidale 109 delimitano un passaggio o bocca 112, sostanzialmente anulare, fra l?intercapedine 110 e l?esterno della struttura a tazza ovvero verso l?esterno del mozzo 101 stesso.
L?elemento discoidale 109 comprende una superfice periferica curva 113 avente concavit? rivolta verso la parete laterale 103 e le pale 108.
In tal modo, la bocca 112 risulta rivolta verso la parete laterale 103 Nella forma di realizzazione illustrata nelle figure da 3 a 6, l?elemento discoidale 109 ? solidale alla porzione centrale 102a.
In figura 6 ? illustrato ad esempio un meccanismo 114 di aggancio dell?elemento discoidale 109 alla porzione centrale 102a del mozzo 101. Nella forma di realizzazione illustrata nelle figure da 7 a 10, l?elemento discoidale 109 ? solidale alla porzione esterna 102b.
Preferibilmente, l?elemento discoidale 109 ? solidale solo a una fra la porzione centrale 102a e la porzione esterna 102b, in modo che i bracci 107 siano liberi di esercitare un?azione di smorzamento delle vibrazioni come descritta nella citata domanda WO2017021935.
Con riferimento alle figure da 8 a 12, si osserva che la ventola 100 comprende una pluralit? pale 115 che risultano disposte nell?intercapedine 110.
Nell?esempio illustrato, le pale 115 sono del tipo ?all?indietro? mentre in forme di realizzazione alternative non illustrate possono essere del tipo ?in avanti? o ?radiali? in base all?applicazione dell?unit? di ventilazione 1.
Secondo quanto illustrato, le pale 115 si estendono, preferibilmente, fra la porzione centrale 102a e la porzione esterna 102b della parte di fondo 102 del mozzo 101.
Con particolare riferimento alla figura 11, si osserva che nell?esempio illustrato le pale 115 comprendono delle pale 115a che si estendono dalla porzione centrale 102a alla porzione esterna 102b fino al diametro massimo della parte di fondo 102.
Le pale 115 comprendono delle pale 115b pi? corte delle pale 115a che non interessano tutta la porzione intermedia 102c della parte di fondo 102.
In forme di realizzazione alternative non illustrate, le pale 115, 115a e/o 115b possono estendersi oltre il bordo della parte di fondo 102 fino anche al diametro massimo D dell?elemento discoidale 109.
Nell?esempio illustrato, le pale 115a si sviluppano ciascuna come prolungamento e/o in corrispondenza di un braccio 107.
Nell?esempio illustrato, le pale 115 sono realizzate in corpo unico con il mozzo 101 e l?elemento discoidale 109 ? unito al mozzo 101 tramite le pale 115. In forme di realizzazione alternative non illustrate, le pale 115 sono realizzate in corpo unico l?elemento discoidale 109.
In forme di realizzazione non illustrate, anche la ventola 100 delle figure da 3 a 7 pu? essere provvista delle pale 115 nell?intercapedine 110.
La parte di fondo 102 del mozzo 101, le pale 115 e l?elemento discoidale 109 definiscono una ventola centrifuga 116 avente un ingresso assiale definito dal passaggio 111 ovvero dai fori 106 ed un?uscita radiale definita dal passaggio o bocca 112.
Secondo quanto illustrato ad esempio nella figura 12, la ventola 100 comprende delle palette 117 all?interno del mozzo 101 per generare in uso, come sar? di seguito meglio chiarito, un moto vorticoso di aria intorno al motore 200 che ? almeno in parte alloggiato all?interno del mozzo 101.
Con riferimento alla figura 12, le palette 117 sono di tipo sostanzialmente noto e si sviluppano prevalentemente in senso assiale e radiale.
Nella forma di realizzazione illustrata nelle figure 6 e 7 la ventola 100 comprende delle palette 118 all?interno del mozzo 101 per generare, in uso, un moto vorticoso di aria intorno al motore 200, che ? almeno in parte alloggiato all?interno del mozzo 101, avente anche una componente assiale. Le palette 118 hanno sviluppo prevalente in senso assiale e secondo una direzione inclinata rispetto ad una direzione tangenziale con un angolo d?attacco compreso fra 5? e 45?, preferibilmente fra 10? e 20?.
In una forma di realizzazione non illustrata, le palette 118 sono rettilinee. Nella preferita forma di realizzazione illustrata le palette 118 sono conformate come profilo alare con angolo di attacco compreso fra 5? e 45?, preferibilmente fra 10? e 20?.
Il motore 200 comprende una carcassa 201 termicamente conduttrice, ad esempio in alluminio o metallica, ed una calotta 202, termicamente conduttrice, ad esempio in alluminio o metallica, accoppiata alla carcassa 201 a definire un involucro che nell?esempio illustrato ? chiuso a tenuta. Il motore 200 comprende uno statore 203, un rotore ed un?elettronica di pilotaggio, non illustrati, inseriti nell?involucro chiuso.
La carcassa 201 comprende una parete frontale 204, inserita nella struttura a tazza del mozzo 101 ed affacciata alla parte di fondo 102 del mozzo 101 stesso; ed una parete laterale 205 circondata almeno in parte dalla parete laterale 103 del mozzo 101.
Il motore elettrico 200 comprende una pluralit? di alette 206 di dissipazione del calore ricavate nella parete frontale 204 e rivolte verso la parte di fondo 102 del mozzo 101.
Le alette 206 sono conformate in modo da definire dei canali 207 di convogliamento di aria dalla parete laterale 205 della carcassa verso i fori 106 nella parte di fondo 102 del mozzo 101.
Le alette 206 sono conformate in modo che l?aria si imbocchi e venga accompagnata verso il centro della carcassa dove un raccordo 208, anch?esso preferibilmente ricavato nella parete frontale 204 della carcassa 201, la indirizza assialmente verso l?ingresso 106 della ventola centrifuga 116.
In uso, normalmente, lo scambiatore di calore 400 si trova nel lato di aspirazione della ventola 100 ed il flusso aspirato ? indicato con F1.
In una condizione di veicolo fermo o a bassa velocit?, illustrata in figura 1, la ventola 100 determina una pressione maggiore nella parte posteriore del motore 200 pertanto l?aria si insinua fra motore 200 e mozzo 101 della ventola per uscire dai fori frontali 106, definendo un flusso di raffreddamento F2. La ventola centrifuga 106 concorre all?aspirazione del flusso F2 in quanto aspira, attraverso i fori nella parte frontale del mozzo, l?aria entrante nel mozzo della ventola 100 dalla parte posteriore e la rilascia in direzione radiale.
? importante osservare che anche la realizzazione fatta senza le pale 115, 115a, 115b, genera anche un effetto centrifugo, per mezzo delle sole forze di attrito tra l?aria che passa tra il coperchio e la parte di fondo del mozzo ventola, che distano tra di loro di pochi mm, concorrendo all?aspirazione del flusso F2.
Con riferimento a condizioni dinamiche, illustrate ad esempio nella figura 2 in cui l?elettroventilatore ? soggetto ad un flusso principale F3 dovuto all?avanzamento del veicolo, si pu? osservare quanto segue.
La porzione periferica dell?elemento discoidale con concavit? rivolta verso il mozzo ? configurata per realizzare, insieme alla geometria del mozzo stesso, in particolare nel suo diametro esterno, un ?diffusore? rivolto nella stessa direzione dell?aria entrante nella ventola 100. Questo design realizza un effetto ?aspirante?, per effetto ?Venturi?, che succhia aria dalla bocca 112 attraverso i fori 106 contribuendo al flusso F2.
Il flusso principale F3 determina una depressione alla bocca 112 pertanto l?aria di raffreddamento del motore circola anche in condizioni dinamiche, analogamente alle condizioni statiche.
Rispetto ad una situazione senza coperchio, la dinamica aiuta comunque la circolazione di aria di raffreddamento del motore perch? succhia l?aria all?uscita dell?intercapedine.
Ad alta velocit? del veicolo, per esempio oltre 120 Km/h, la ventola non funziona come elemento aspirante, in quanto la dinamica del veicolo spinge pi? aria di quanto l?elettroventilatore riesca a gestire. L?elettroventilatore, in queste condizioni, anzich? essere aspirante, diventa una resistenza e anzich? una depressione, immediatamente a valle dello scambiatore, si ha una pressione. Ad alta velocit? quindi, in assenza dell?elemento discoidale, il flusso F2 si invertirebbe di senso. In pratica, ad una determinata velocit?, in assenza dell?elemento discoidale, il flusso F2 si azzererebbe vanificando l?effetto di raffreddamento del motore dato dal flusso F2. Vantaggiosamente, la presenza dell?elemento discoidale e dell?intercapedine favorisce la circolazione di aria di raffreddamento che lambisce la carcassa del motore sempre nello stesso verso, senza mai azzerarsi, qualsiasi sia la velocit? del veicolo.
Le alette sulla parete frontale della carcassa aumentano del 40% la superficie di scambio della stessa concorrendo ad incrementare la capacit? del sistema nel raffreddamento del motore elettrico.
La preferita conformazione delle alette consente di invitare l?aria verso i fori nel mozzo forzandone anche il passaggio lungo la parete frontale della carcassa, in corrispondenza degli avvolgimenti dello statore.
I fori nella parte di fondo del mozzo sono preferibilmente al centro sia per il funzionamento della ventola centrifuga sia perch? forzano l?aria a lambire la carcassa in corrispondenza degli avvolgimenti di statore che sono causa fino ad oltre il 50% del calore generato dal motore.
Le palette previste all?interno del mozzo trascinano l?aria conferendole una componente tangenziale che sommandosi alla componente assiale aumenta il coefficiente di scambio termico fra motore e aria e dunque il suo raffreddamento.
In caso di palette non radiali ma disposte con un angolo di incidenza, ottimizzato a CFD, rispetto alla tangente, le palette stesse spingono l?aria anche con una componente di velocit? centripeta.
La componente centripeta, in particolare, spinge l?aria verso il centro della carcassa, eventualmente nei canali di convogliamento di aria se previsti, e verso i fori della parte di fondo del mozzo contribuendo in questo modo alla circolazione F2.
Nel caso, ancora pi? avanzato, in cui le palette all?interno del mozzo siano realizzate con profilo alare si riducono le resistenze all?avanzamento migliorando nel complesso le prestazioni e l?efficienza della ventola, in particolare nell?asportazione del calore dal motore.
La presente soluzione consente un miglior raffreddamento del motore rispetto alle soluzioni note in quanto determina una maggiore portata d'aria ad una velocit? maggiore. Tale aria entra sempre nell?intercapedine fra motore e mozzo dalla parte opposta rispetto allo scambiatore di calore quindi alla temperatura pi? bassa possibile. L?aria di raffreddamento, inoltre, circola sempre nello stesso verso, in ogni condizione di funzionamento del veicolo. L?elemento discoidale definisce come accennato un coperchio per i fori nel mozzo e oltre alla citata funzione fluidodinamica blocca eventuali indesiderati ingressi di polvere e detriti all?interno del mozzo.
La soluzione descritta consente quindi di ridurre le temperature di funzionamento di tutti i componenti del motore/elettronica nell?elettroventilatore, mediante un sistema ottimizzato di raffreddamento a convezione forzata, aumentandone la vita utile. Il calore viene trasferito dalla carcassa del motore all'aria fra il motore stesso ed il mozzo della ventola e da qui rimosso sfruttando l?aria esterna prelevata alla pi? bassa temperatura ambiente disponibile che si trova nella parte posteriore del motore.
Claims (18)
1. Ventola assiale comprendente un mozzo (101) presentante una struttura a tazza definita da una parte di fondo (102), trasversale ad un asse di rotazione (R) della ventola, e da una parete laterale (103) protendentesi assialmente dalla parte di fondo (102), detta ventola assiale comprendendo una pluralit? di prime pale (108) protendentesi radialmente dalla parete laterale del mozzo ed essendo caratterizzata dal fatto di comprendere un elemento discoidale (109) solidale al mozzo e disposto da parte opposta della parete laterale rispetto alla parte di fondo (102), detto elemento discoidale essendo distanziato dalla parte di fondo e delimitando con la parte di fondo un?intercapedine (110),
detta parte di fondo (102) comprendendo una porzione centrale (102a), radialmente interna, una porzione esterna (102b), radialmente esterna, ed una porzione intermedia (102c) di collegamento fra la porzione centrale (102a) e la porzione esterna (102b), la parte di fondo (102) presentando una pluralit? di fori (106) definenti un primo passaggio fra l?interno della struttura a tazza e detta intercapedine (110), detto mozzo e detto elemento discoidale delimitando un secondo passaggio o bocca (112) fra detta intercapedine (110) e l?esterno della struttura a tazza.
2. Ventola assiale secondo la rivendicazione 1 in cui detto secondo passaggio o bocca (112) ? anulare.
3. Ventola assiale secondo una delle rivendicazioni 1 o 2 in cui detto elemento discoidale (109) ha un diametro massimo (D) maggiore di un diametro massimo (d) della parete laterale (103).
4. Ventola assiale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui detto elemento discoidale (109) comprende una superfice periferica curva (113) avente concavit? rivolta verso detta parete laterale (103) e dette prime pale (108).
5. Ventola assiale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui detti fori (106) sono ricavati in detta porzione intermedia (102c).
6. Ventola assiale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui detta intercapedine (110) ha larghezza assiale compresa fra 1 mm e 20 mm, preferibilmente fra 2 e 6 mm.
7. Ventola assiale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui detto elemento discoidale (109) ? solidale a detta porzione centrale (102a).
8. Ventola assiale secondo la rivendicazione 7 in cui detta porzione centrale (102a) ? allontanata da detta porzione esterna (102b) verso l?esterno della struttura a tazza lungo l?asse (R) di rotazione della ventola, la porzione intermedia (102c) essendo preferibilmente conica.
9. Ventola assiale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6 in cui detto elemento discoidale (109) ? solidale a detta porzione esterna (102b).
10. Ventola assiale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti comprendente una pluralit? di seconde pale (115, 115a, 115b) disposte in detta intercapedine (110), la parte di fondo (102) del mozzo, le seconde pale (115, 115a, 115b) e l?elemento discoidale (109) definendo una ventola centrifuga (116) avente un ingresso assiale definito da detto primo passaggio (111) ed una uscita radiale definita da detto secondo passaggio (112).
11. Ventola assiale secondo la rivendicazione 10 in cui dette seconde pale si estendono fra la porzione centrale (102a) e porzione esterna (102b) della parte di fondo (102) del mozzo (101).
12. Ventola assiale secondo la rivendicazione 10 o 11 in cui dette seconde pale (115, 115a, 115b) sono realizzate in corpo unico con il mozzo (101).
13. Ventola assiale secondo la rivendicazione 10 o 11 in cui dette seconde pale (115, 115a, 115b) sono realizzate in corpo unico con detto elemento discoidale (109).
14. Ventola assiale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 10 a 13 in cui detto elemento discoidale (109) ? unito al mozzo (101) tramite dette seconde pale (115, 115a, 115b).
15. Ventola assiale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti comprendente una pluralit? di palette (118) all?interno della struttura a tazza e sviluppantesi dalla parte di fondo (102) di detto mozzo (101), dette palette (118) avendo sviluppo prevalente in senso assiale e secondo una direzione inclinata rispetto ad una direzione tangenziale di un angolo d?attacco compreso fra 5? e 45?, preferibilmente fra 10? e 20?.
16. Ventola assiale secondo la rivendicazione 15 in cui dette palette (118) sono conformate come profilo alare con angolo di incidenza compreso fra 5? e 45?, preferibilmente fra 10? e 20?.
17. Elettroventilatore comprendente una ventola (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti ed un motore elettrico (200) di azionamento della ventola (100) detto motore elettrico (200) comprendendo una carcassa (201) termicamente conduttrice, uno statore (203) ed un rotore inseriti in detta carcassa (201), una calotta (202) accoppiata alla carcassa (201) a definire un involucro per lo statore ed il rotore, detta ventola (100) essendo accoppiata a detto rotore tramite la parte di fondo (102) di detto mozzo (101), detto motore (200) essendo almeno in parte alloggiato in detto mozzo (101), la carcassa comprendendo una parete frontale (204), inserita nella struttura a tazza del mozzo (101) ed affacciata alla parte di fondo (102) del mozzo, ed una parete laterale (205) circondata almeno in parte dalla parete laterale (103) del mozzo, detto motore elettrico (200) comprendendo una pluralit? di alette (206) di dissipazione del calore ricavate in detta parete frontale (204) e rivolte verso la parte di fondo (102) del mozzo (101), dette alette (206) di dissipazione essendo conformate in modo da definire dei canali (207) di convogliamento di aria dalla parete laterale (205) della carcassa verso detti fori (106) in detta parte di fondo (102) del mozzo (101).
18. Elettroventilatore secondo la rivendicazione 17 in cui detta parete frontale (204) ? conformata in modo da presentare un raccordo (208) sagomato per definire un?uscita assiale per detti canali (207) in sostanziale corrispondenza di detti fori (106).
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- 2021-12-15 IT IT102021000031481A patent/IT202100031481A1/it unknown
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- 2022-12-13 EP EP22213090.8A patent/EP4198318A1/en active Pending
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