ITUA20163781A1 - Sistema di sicurezza antiaffondamento e antincendio per imbarcazioni. - Google Patents
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Description
“SISTEMA DI SICUREZZA ANTIAFFONDAMENTO E ANTINCENDIO PER IMBARCAZIONI”
Descrizione
Campo della tecnica
La presente invenzione riguarda il settore dei sistemi di sicurezza e di emergenza e, in dettaglio, concerne un aiuto al galleggiamento e, allo stesso tempo, una prevenzione contro gli incendi, installabile su qualsiasi tipo di imbarcazione. Arte nota
Le imbarcazioni di tipo noto comprendono uno scafo avente una chiglia che, se osservata lungo l’asse longitudinale, assume, almeno nella porzione frontale, una forma a “V”. Tale forma a “V” facilita il galleggiamento dell’imbarcazione in movimento, ed è caratteristica delle imbarcazioni di tipo planante, la cui sezione di carena immersa in acqua diminuisce al crescere della velocità di navigazione grazie all’effetto portante prodotto dalla forma della carena stessa. Le imbarcazioni di tipo planante si contrappongono alle imbarcazioni di tipo dislocante. Qualsiasi imbarcazione di tipo noto comprende, inoltre, un pagliolo, sul quale l’utente tipicamente cammina, che separa la porzione superiore da quella inferiore che è tecnicamente nota con il termine sentina. Al fine di conferire sufficiente rigidità allo scafo, le imbarcazioni, nella zona di sentina, comprendono una pluralità di travature di rinforzo che si estendono sia da prua a poppa (longheroni) che tra i due bagli di babordo e tribordo (traverse).
È noto che le imbarcazioni possono essere soggette a urti contro il fondale, scogli, strutture portuali o altre imbarcazioni, in grado di provocare falle nello scafo. Tali falle fanno sì che l’acqua penetri all’interno dell’imbarcazione, rischiando di causarne l’affondamento.
Nelle navi di grosse dimensioni, il problema delle falle è risolto alternativamente o in combinazione mediante l’impiego di paratie stagne e del doppio scafo. La prima soluzione consiste nella delimitazione di sezioni di scafo in modo da renderle totalmente isolate dalle altre. In questo modo, in caso di allagamento, solamente la sezione interessata dalla falla verrebbe a riempirsi d’acqua, ma la spinta di galleggiamento della nave rimarrebbe comunque sufficiente a prevenirne l’affondamento. Tuttavia, tale soluzione non è applicabile su imbarcazioni di piccole dimensioni e imbarcazioni a vela, la cui sentina ha dimensioni ridottissime, incompatibili con l’installazione di dette paratie.
L’altra soluzione antiaffondamento, presente nelle navi di grosse dimensioni, è l’utilizzo del doppio scafo che garantisce, in caso di urto, l’integrità almeno dello scafo interno. Ancora una volta, però, tale soluzione non è applicabile sulle piccole imbarcazioni, sia per ragioni di peso, che per ragioni di costo. Non solo un doppio scafo causerebbe un significativo incremento del costo dell’imbarcazione, ma ne limiterebbe anche la manovrabilità e ne aumenterebbe il peso. Manovrabilità e peso sono due degli aspetti maggiormente tenuti in conto nelle piccole imbarcazioni, perché permettono maggiore facilità di guida e consentono di installare motori dalla potenza ridotta, con un risparmio economico ed energetico non trascurabile.
Sono noti diversi sistemi costituiti da dispositivi gonfiabili azionabili manualmente o automaticamente attraverso dei sensori, come ad esempio il sistema descritto dal brevetto US 2006 016 380 A1 che prevede l’installazione di almeno un dispositivo gonfiabile di galleggiamento in una qualsiasi posizione all’interno della sentina dello scafo. Detto dispositivo è connesso ad un complesso sistema di sensori che rilevano la presenza di acqua all’interno dello scafo e, se necessario, azionano dei mezzi di insufflazione responsabili del gonfiaggio del dispositivo.
Il brevetto WO 2008 096095 A1, inoltre, descrive un sistema anti-affondamento simile, ma costituito da una pluralità di dispositivi gonfiabili.
Sebbene detti sistemi precedentemente brevettati garantiscano in ogni caso il galleggiamento dello scafo danneggiato, a meno di rotture dei dispositivi gonfiabili, essi hanno la caratteristica di funzionare allo stesso modo indipendentemente dalla posizione della falla rispetto allo scafo e dalla sua grandezza. Un altro loro difetto consiste nel fatto che essi non limitano in alcun modo l’ingresso dell’acqua nello scafo. Non sembra esistere, allo stato dell’arte, un sistema antiaffondamento in grado di determinare la posizione del danno sullo scafo, attivandosi solo in corrispondenza della porzione interessata, con la duplice funzione di limitare l’ingresso dell’acqua e aiutare il galleggiamento della barca. Un altro rischio che corrono le navi, in particolar modo le petroliere, che trasportano liquidi altamente infiammabili, sono gli incendi o, comunque, la possibilità di esplosioni. Tale rischio è presente anche nei traghetti passeggeri, che dispongono sempre di almeno un ponte dedicato al trasporto delle automobili dei passeggeri. Vista l’assenza di controlli sugli autoveicoli che entrano nel traghetto, il rischio aumenta e i sistemi di sicurezza sono pressoché inesistenti. La cronaca recente ci informa del fatto che i comuni sistemi antincendio, attualmente installati sulle navi, non sono sufficienti ad arginare gli effetti devastanti di questi eventi.
Scopo della presente invenzione è di proporre un sistema applicabile ad imbarcazioni di qualsiasi tipologia e dimensione, che consenta di limitare l’ingresso dell’acqua nello scafo in caso di rottura, di consentire il galleggiamento della barca anche con lo scafo danneggiato, di prevenire incendi a bordo e, nel caso in cui si verifichino, di limitarne i danni.
Descrizione dell’invenzione
Secondo la presente invenzione viene realizzato un sistema di sicurezza antiaffondamento e antincendio per qualsiasi tipo di imbarcazione. Vantaggiosamente detto sistema di sicurezza è costituito da una pluralità di dispositivi gonfiabili 100 che coprono tutta la superficie interna dello scafo 200 della barca. Come noto, lo scafo 200 è rinforzato da una pluralità di longheroni 202 e una pluralità di traverse 203 che si incrociano formando angoli sostanzialmente retti e suddividendo la superficie interna dello scafo 200 in una pluralità di rettangoli. Detti dispositivi gonfiabili 100 sono vantaggiosamente di forma rettangolare, quando sgonfi, e sono atti ad aderire, in modo preferibilmente impermeabile, ad una porzione di due longheroni 202 e una porzione di due traverse 203.
Vantaggiosamente detti dispositivi gonfiabili 100 sono installati inizialmente in configurazione sgonfia, atta ad occupare il minor spazio possibile.
Vantaggiosamente detti dispositivi gonfiabili 100 sono connessi ciascuno ad un corrispondente erogatore 103, a sua volta connesso ad un corrispondente mezzo di attivazione 104.
Detti mezzi di attivazione 104 sono vantaggiosamente connessi ad un sistema di controllo 105, attraverso il quale l’utente ne provoca l’attivazione in caso di emergenza. Quando il comando è inviato a detti mezzi di attivazione 104 essi azionano i corrispondenti erogatori 103 che rilasciano una predeterminata quantità di schiuma ininfiammabile 106 atta ad espandersi irreversibilmente all’interno dei corrispondenti dispositivi gonfiabili 100, facendo loro assumere una seconda configurazione gonfia, caratterizzata da un volume sensibilmente superiore rispetto a quella della prima configurazione sgonfia.
Vantaggiosamente detto sistema di controllo 105 è costituito da un comune processore 109 atto a scambiare dati, tramite un’interfaccia di comunicazione 101, con l’utente.
Vantaggiosamente, detto processore 109, può anche ricevere informazioni da tre tipi di sensori eventualmente installati sull’imbarcazione: sensori di bagnato 110, sensori di funzionamento 102 e sensori inerziali 111.
Detti sensori di bagnato 110, sono vantaggiosamente installati nello spazio esistente tra detti dispositivi gonfiabili 100 e la superficie interna dello scafo 200; essi sono atti a rilevare l’eventuale entrata di acqua all’interno dell’imbarcazione e, attraverso detto processore 109, azionare automaticamente i corrispondenti dispositivi gonfiabili 100 quando l’acqua rilevata supera una certa soglia di tolleranza.
Detti sensori di funzionamento 102, sono vantaggiosamente atti ad effettuare una verifica di funzionamento di tutte le parti del sistema di sicurezza e di comunicarne l’esito a detto processore 109. Questa verifica è effettuata automaticamente ad intervalli di tempo predeterminati e presenta il vantaggio di consentire all’utente di sostituire le eventuali parti malfunzionanti prima che si verifichi una situazione di emergenza.
Detti sensori inerziali 111, sono vantaggiosamente atti a rilevare eventuali urti e, attraverso detto processore 109, a far entrare i funzione i mezzi di attivazione 104 in modo automatico quando viene rilevato un urto che superi una certa soglia di tolleranza.
Vantaggiosamente detto sistema di sicurezza, è costituito anche da una pluralità di erogatori 103, connessi ai relativi mezzi di attivazione 104, installati nello spazio tecnico interno inferiore 201 dell’imbarcazione e in tutti gli eventuali spazi considerati a rischio di incendi 204. In caso di emergenza, dopo l’attivazione dei dispositivi gonfiabili 100, detti erogatori 103 sono atti a liberare, negli spazi in cui sono installati, una predeterminata quantità di schiuma ininfiammabile 106.a atta a sublimare entro un certo tempo dopo la sua espansione.
Questo consente, vantaggiosamente, di prevenire possibili incendi nelle aree più a rischio e di recuperare gli oggetti presenti in dette aree dopo la sublimazione della schiuma ininfiammabile 106.a.
Nel caso in l’incendio si verifichi ugualmente, la presenza di detti dispositivi gonfiabili 100 in configurazione gonfia e l’espansione della schiuma ininfiammabile sublimante 106.a nei rimanenti spazi, hanno la funzione di togliere l’ossigeno all’area interessata dall’incendio e quindi, vantaggiosamente, delimitarne l’espansione e accelerarne l’estinzione.
Vantaggiosamente, tramite detta interfaccia di comunicazione 101, l’utente ha facoltà di selezionare quali dispositivi gonfiabili 100 far gonfiare, agendo sui corrispondenti mezzi di attivazione 104, in base alla collocazione del danno che gli viene comunicata dal processore 109 tramite detti sensori.
Un altro vantaggio del sistema di sicurezza della presente invenzione, consiste nel fatto che esso è installabile su tutte le navi già esistenti, con particolare riferimento ai traghetti che trasportano allo stesso tempo passeggeri e auto.
Detto sistema di sicurezza è vantaggiosamente installabile anche all’interno dei vari compartimenti 300-300’ delle navi petroliere.
Vantaggiosamente, in questa possibile realizzazione, detto sistema di sicurezza è dotato di una pluralità di dispositivi reversibilmente gonfiabili 100’, ciascuno dei quali connesso al relativo erogatore di gas 107, a sua volta connesso al relativo mezzo di attivazione 104. In questo caso, detti erogatori di gas 107 sono atti a immettere, all’interno del relativo dispositivo gonfiabile 100, una predeterminata quantità di un qualsiasi gas, atta a far assumere a detto dispositivo gonfiabile 100 un volume tale da occupare, insieme agli altri dispositivi gonfiabili 100 installati in corrispondenza di ogni compartimento 300-300’, tutta la porzione di compartimento 300-300’ libera dal liquido infiammabile trasportato. Preferibilmente il gas utilizzato sarà azoto.
In questo modo, vantaggiosamente, i gas altamente infiammabili evaporati dal liquido trasportato, non hanno spazio per espandersi e il rischio di incendi è, così, sensibilmente abbattuto.
Vantaggiosamente, ogni compartimento 300-300’, può essere dotato di almeno una valvola di sfiato 310, connessa ad un comune sensore di pressione 320.
Questi ulteriori dispositivi sono vantaggiosamente installati nella porzione superiore del compartimento 300-300’, in modo da non risultare mai sommersi dal liquido trasportato. Lo scopo di detto sensore di pressione 320 è, vantaggiosamente, quello di misurare la pressione interna del compartimento 300-300’ e, qualora detta pressione superi un determinato valore di soglia, il sensore di pressione 320 attiva la valvola di sfiato 310 che espelle detti gas altamente infiammabili evaporati dal liquido trasportato, al di fuori della nave, riportando la pressione interna ad un valore accettabile.
Vantaggiosamente, detti dispositivi reversibilmente gonfiabili 100’, sono sempre in configurazione gonfia nei compartimenti 300-300’ pieni, mentre la nave è in movimento.
Detti dispositivi reversibilmente gonfiabili 100’ sono altresì vantaggiosamente dotati di almeno una valvola 108 atta ad assumere una configurazione chiusa quando il relativo dispositivo reversibilmente gonfiabile 100’ deve trovarsi in configurazione gonfia, essendo detta valvola 108 anche atta ad assumere una configurazione aperta per consentire l’uscita del gas da detto dispositivo reversibilmente gonfiabile 100’, quando quest’ultimo deve assumere nuovamente una configurazione sgonfia.
Anche per la possibile realizzazione della presente invenzione, i mezzi di attivazione 104 sono vantaggiosamente connessi ad un sistema di controllo 105’, attraverso il quale l’utente ne provoca l’attivazione quando il carico del compartimento 300-300’ è completo.
Vantaggiosamente detto sistema di controllo 105’ è costituito da un comune processore 109 atto a scambiare dati, tramite un’interfaccia di comunicazione 101, con l’utente.
Vantaggiosamente, detto processore 109, è anche atto a ricevere le informazioni da detti sensori di pressione 320 e, conseguentemente, ad attivare le corrispondenti valvole di sfogo 310.
Al termine del viaggio, per consentire lo scarico dei compartimenti 300-300’, detto sistema di controllo 105’ è anche atto ad agire sulle valvole 108 di ogni dispositivo reversibilmente gonfiabile 100’ per causarne il passaggio alla configurazione sgonfia.
Descrizione delle figure
Il sistema di emergenza antiaffondamento e antincendio per imbarcazioni oggetto della presente invenzione verranno qui di seguito descritti facendo riferimento alle figure allegate nelle quali:
- FIGURA 1 mostra una sezione trasversale di una qualsiasi imbarcazione, in cui si vede lo scafo 200 rinforzato da longheroni 202 e traverse 203 e lo spazio tecnico interno inferiore 201; si vedono inoltre i dispositivi gonfiabili 100 connessi ciascuno al relativo erogatore 103 a sua volta connesso al relativo mezzo di attivazione 104, sulla superficie esterna dei dispositivi gonfiabili 100 si vedono i sensori di bagnato 110;
- FIGURA 2 mostra la stessa imbarcazione della precedente figura in occasione di un urto con uno scoglio che ne danneggia lo scafo 200, si vedono i due dispositivi gonfiabili 100 in corrispondenza della falla che si gonfiano di schiuma ininfiammabile 106 grazie ai corrispondenti erogatori 103 connessi ai relativi mezzi di attivazione 104;
- FIGURA 3 illustra come, dopo l’apertura della falla, lo scafo 200 sia comunque in grado di galleggiare per raggiungere il porto più vicino grazie ai dispositivi gonfiabili 100, riempiti di schiuma ininfiammabile 106, che ricreano approssimativamente il profilo originale dello scafo 200 e limitano l’entrata di acqua nello spazio tecnico interno inferiore 201;
- FIGURA 4 mostra il caso in cui, anche in assenza di falle nello scafo 200, lo spazio tecnico interno inferiore 201 e lo spazio a rischio 204, siano riempiti di schiuma ininfiammabile 106.a che sublima in un intervallo di tempo noto, dai relativi erogatori 103 e dai mezzi di attivazione 104 ad essi connessi, per prevenire il rischio incendi;
- FIGURA 5 mostra uno schema a blocchi che rappresenta il funzionamento del sistema di controllo 105 in cui un processore 109 comunica e ricevere informazioni da e verso l’utente tramite un’interfaccia di comunicazione 101, detto processore 109 riceve input dai sensori di bagnato 110, dai sensori inerziali 111 e dai sensori di funzionamento 102 ed invia, in caso di necessità, il comando di accensione ai mezzi di attivazione 104 che aprono gli erogatori 103 contenenti schiuma ininfiammabile 106-106.a che si espande all’interno dei dispositivi gonfiabili 100 oppure liberamente negli spazi a rischio 204 e nello spazio tecnico interno inferiore 201;
- FIGURA 6 mostra un’assonometria di una porzione di scafo 200 di una petroliera atta a trasportare due diversi liquidi all’interno di due diversi compartimenti 300-300’, si vede la porzione superiore di ogni compartimento 300-300’ il cui volume libero dal liquido è quasi totalmente occupato dai dispositivi reversibilmente gonfiabili 100’ ognuno dei quali è dotato di un relativo erogatore di gas 107, di una valvola 108 e di un corrispondente mezzo di attivazione 104; in corrispondenza della porzione di compartimento 300-300’ libera dal liquido trasportato, si vedono la valvola di sfiato 310 e il sensore di pressione 320 ad essa connesso;
- FIGURA 7 illustra uno schema a blocchi del funzionamento del sistema di sicurezza in cui un processore 109 comunica e ricevere informazioni da e verso l’utente tramite un’interfaccia di comunicazione 101, detto processore 109 invia il comando di accensione ai mezzi di attivazione 104 che aprono gli erogatori di gas 107 relativi ai dispositivi reversibilmente gonfiabili 100’ e invia altresì il comando di apertura alle valvole 108 di ogni dispositivo reversibilmente gonfiabile 100’ per causarne lo sgonfiaggio; detto processore 109 riceve anche dati input relativi ai sensori di pressione 320 e invia, in caso di necessità, il comando si apertura alle corrispondenti valvole di sfiato 310.
Descrizione dettagliata dell’invenzione
Con riferimento alla FIG. 1, è rappresentata la sezione di una qualsiasi imbarcazione caratterizzata da uno scafo 200 rinforzato da una pluralità di longheroni 202 e traverse 203. Queste strutture di rinforzo suddividono la superficie interna dello scafo 200 in una pluralità di porzioni sostanzialmente rettangolari. Come si vede in figura, ognuna di queste porzioni è rivestita da un dispositivo gonfiabile 100 che, inizialmente è installato in una prima configurazione sgonfia che occupa il minor spazio possibile.
Ovviamente è anche possibile installare dispositivi gonfiabili 100 più grandi, che rivestano più porzioni di scafo definite da due porzioni di longheroni 202 non consecutivi e/o due porzioni di traverse 203 non consecutive.
Detti dispositivi gonfiabili 100 coprono l’intera superficie interna dello scafo 200, sia nella parte immersa che nella parte emersa di quest’ultimo.
Ogni dispositivo gonfiabile 100 è connesso ad almeno un erogatore 103, a sua volta collegato ad almeno un mezzo di attivazione 104. Preferibilmente ad ogni mezzo di attivazione 104 corrisponde un solo erogatore 103 e ad ogni erogatore 103 corrisponde un solo dispositivo gonfiabile 100. Per ragioni di sicurezza è anche possibile installare più erogatori 103 connessi allo stesso dispositivo gonfiabile e più mezzi di attivazione 104 connessi allo stesso erogatore 103, in modo che, in caso di mancato funzionamento di un mezzo di attivazione 104 o di un erogatore 103, il funzionamento del sistema sia garantito dalla presenza dell’altro.
Con riferimento alla FIG. 2 si vede lo stesso scafo 200 della precedente figura che urta contro uno scoglio, danneggiandosi gravemente. In corrispondenza della falla si nota come i dispositivi gonfiabili 100 corrispondenti si siano gonfiati di schiuma ininfiammabile 106, emessa dagli erogatori 103, ed espansa all’interno di detti dispositivi gonfiabili 100, portandoli irreversibilmente ad una seconda configurazione gonfia, caratterizzata da un volume sensibilmente superiore a detta prima configurazione sgonfia.
L’accensione dei mezzi di attivazione 104 connessi, attraverso gli erogatori 103, ai dispositivi gonfiabili 100 relativi alla porzione di scafo 200 danneggiata, può avvenire anche automaticamente installando, nello spazio esistente tra detti dispositivi gonfiabili 100 e la superficie interna dello scafo 200, una pluralità di sensori di bagnato 110. Quando detti sensori di bagnato 110 rilevano una quantità di acqua superiore ad una certa soglia di tolleranza reimpostata, comunicano al processore 109 l’anomalia e, senza necessitare del comando manuale dell’utente, gli opportuni mezzi di attivazione 104 si azionano automaticamente.
Il funzionamento del processore 109, è rappresentato in FIG. 5 in cui si vede come possano essere installati anche altri due tipi di sensori: sensori di funzionamento 102 e sensori inerziali 111. I primi sono responsabili di un controllo di funzionalità che il sistema effettua automaticamente ad intervalli di tempo predeterminati. I risultati di questa verifica vengono visualizzati dall’utente sull’interfaccia di comunicazione 101 che sarà costituita da un comune dispositivo elettronico. La presenza di questi sensori di funzionamento 102 consente la sostituzione o la riparazione per tempo di qualsiasi componente del sistema di sicurezza, evitando inaspettati malfunzionamenti.
I sensori inerziali 111 sono in grado di rilevare gli urti e sono impostati con una certa soglia di tolleranza. Quando viene rilevato un urto che eccede questa soglia, anche in questo caso il processore 109 provoca l’accensione dei mezzi di attivazione 104 opportuni, in modo automatico.
Sebbene la schiuma 106 che si espande all’interno dei dispositivi gonfiabili 100 sia ininfiammabile, esiste un’altra tutela di sicurezza messa in atto dal sistema della presente invenzione. Nello spazio tecnico interno inferiore 201 e in tutti gli spazi a rischio incendi 204, sono installati una pluralità di erogatori 103, connessi ai relativi mezzi di attivazione 104, che, dopo il passaggio dei dispositivi gonfiabili 100 dalla prima configurazione sgonfia alla seconda configurazione gonfia, fanno espandere in questi locali una particolare schiuma ininfiammabile sublimante 106.a che riempie tutto il volume rimanente. La caratteristica di questo secondo tipo di schiuma ininfiammabile sublimante 106.a consiste nel fatto che essa è destinata a sublimare in un intervallo di tempo noto a partire dal momento della sua espansione. Si pensi al caso di un traghetto passeggeri, una delle zone a rischio incendi è sicuramente il ponte occupato della auto. Dopo un urto violento, il sistema entra in azione e tutto il ponte viene invaso da detta schiuma ininfiammabile sublimante 106.a. In questo modo, lo spazio di propagazione del possibile incendio viene sensibilmente ridotto, così come viene ridotta la presenza di ossigeno in questi spazi, abbattendo il rischio del verificarsi e della propagazione di incendi. Inoltre, grazie alla capacità di detta schiuma di sublimare, dopo la cessazione dello stato di emergenza, basterà attendere il verificarsi del fenomeno per recuperare le macchine.
Una delle particolarità di questo sistema di sicurezza, consiste nel fatto che, tramite l’interfaccia di comunicazione 101, l’utente è in grado di visualizzare il punto esatto dell’imbarcazione dal quale scaturisce l’emergenza e può provocare l’accensione dei mezzi di attivazione relativi ai soli dispositivi gonfiabili 100 o ai soli spazi a rischio incendi 204 interessati dall’evento.
In questo modo, come rappresentato in FIG. 3 anche in caso di incidenti gravi, l’imbarcazione è in grado di ritrovare un equilibrio di galleggiamento per raggiungere autonomamente il porto più vicino.
Con riferimento alle FIGG. 6 e 7, è rappresentata una possibile variante dell’invenzione, in questo caso installata su una petroliera atta a trasportare all’interno dei suoi compartimenti 300-300’ dei liquidi altamente infiammabili. Quello che rende ogni compartimento 300-300’ ad alto rischio di incendi, è la presenza, nel volume libero dal liquido, di gas infiammabili evaporati dal liquido trasportato. Per ridurre il volume disponibile all’espansione di detti gas, il sistema di sicurezza della presente invenzione è, in questo caso, costituito da una pluralità di dispositivi reversibilmente gonfiabili 100’ installati in ogni compartimento 300-300’. Ognuno di detti dispositivi reversibilmente gonfiabili 100’, è connesso ad un erogatore di gas 107, a sua volta connesso al relativo mezzo di attivazione 104, comandato dal sistema di controllo 105’. Una volta terminato il carico del compartimento 300-300’, detti dispositivi reversibilmente gonfiabili 100’, vengono portati alla configurazione gonfia fino ad occupare quasi tutto il volume libero dal liquido trasportato.
Durante il viaggio, una certa quantità di gas evapora inevitabilmente dal liquido trasportato, facendo aumentare la pressione interna del relativo compartimento 300-300’. A questo scopo, in corrispondenza di ogni compartimento 300-300’, è installato almeno un sensore di pressione 320 che, qualora rilevasse una pressione interna eccedente una determinata soglia di tolleranza, è atto, tramite detto processore 109, ad aprire la corrispondente valvola di sfiato 310 per far fuoriuscire detti gas di evaporazione fuori dal compartimento 300-300’, riportandone la pressione interna ad un valore accettabile.
Terminato il viaggio, per consentire lo scarico del liquido trasportato all’interno di ogni compartimento 300-300’, detti dispositivi reversibilmente gonfiabili 100’ vengono riportati alla configurazione sgonfia dal sistema di controllo 105’, aprendo la valvola 108 posta sulla superficie di ogni dispositivo reversibilmente gonfiabile 100’.
È infine chiaro che all’invenzione fin qui descritta possono essere apportate modifiche, aggiunte o varianti ovvie per un tecnico del ramo, senza per questo fuoriuscire dall’ambito di tutela che è fornito dalle rivendicazioni annesse.
Claims (14)
- Rivendicazioni 1. Sistema di sicurezza antiaffondamento e antincendio per imbarcazioni, caratterizzato dal fatto di essere costituito da una pluralità di dispositivi gonfiabili (100), di forma sostanzialmente rettangolare appiattita, quando sgonfi, i cui quattro bordi perimetrali sono connessi a una porzione di due longheroni (202), preferibilmente consecutivi, e ad una porzione di due traverse (203), preferibilmente consecutive, di un qualsiasi scafo (200); essendo ogni dispositivo gonfiabile (100) inizialmente installato in una prima configurazione sgonfia, caratterizzata dal fatto di occupare il minor spazio possibile, ed essendo detti dispositivi gonfiabili (100) suscettibili di assumere una seconda configurazione gonfia, caratterizzata da un volume sensibilmente superiore rispetto a detta prima configurazione sgonfia; essendo ognuno di detti dispositivi gonfiabili (100) connesso ad almeno un erogatore (103), atto a riempire il corrispondente dispositivo gonfiabile (100) con una predeterminata quantità di schiuma ininfiammabile (106) atta ad espandersi all’interno di detto dispositivo gonfiabile (100) fino a consentirgli di assumere il massimo volume desiderato e prestabilito in detta seconda configurazione gonfia; essendo ognuno di detti erogatori (103) connesso ad almeno un mezzo di attivazione (104) atto a far entrare in funzione il corrispondente erogatore (103) tramite comando remoto dell’utente, inviato tramite un comune sistema di controllo (105); essendo detto sistema di sicurezza, caratterizzato dal fatto di essere costituito da una pluralità di erogatori (103), connessi ai corrispondenti mezzi di attivazione (104), atti a far espandere, tramite comando remoto dell’utente inviato tramite detto sistema di controllo (105), una predeterminata quantità di schiuma ininfiammabile (106.a) all’interno dello spazio tecnico interno inferiore (201) e, segnatamente, tra gli spazi liberi presenti tra i dispositivi gonfiabili (100) già gonfi, ed in qualsiasi altro spazio interno della nave considerato come spazio a rischio incendi (204); essendo detta schiuma ininfiammabile (106.a) atta a sublimare dopo un intervallo di tempo noto dalla sua espansione; essendo detto sistema di controllo (105) costituito da un comune processore (109) atto a consentire all’utente, tramite un’interfaccia di comunicazione (101), di azionare una parte o tutti detti mezzi di attivazione (104) in caso di apertura di una falla sullo scafo (200) o in caso di rischio di incendio a bordo.
- 2. Sistema di sicurezza antiaffondamento e antincendio per imbarcazioni, secondo la precedente rivendicazione, caratterizzato dal fatto che ogni erogatore (103) è connesso ad un solo dispositivo gonfiabile (100).
- 3. Sistema di sicurezza antiaffondamento e antincendio per imbarcazioni, secondo una delle precedenti rivendicazioni 1 o 2, caratterizzato dal fatto che ogni mezzo di attivazione (104) è connesso ad un solo erogatore (103).
- 4. Sistema di sicurezza antiaffondamento e antincendio per imbarcazioni, secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che la connessione di ciascun lato del perimetro di ogni dispositivo gonfiabile (100) con le relative porzioni di due longheroni (202) consecutivi e di due traverse (203) consecutive, è di tipo perfettamente stagno.
- 5. Sistema di sicurezza antiaffondamento e antincendio per imbarcazioni, secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che la superficie esterna di ogni dispositivo gonfiabile (100), sul lato rivolto verso lo scafo (200), è dotata di una pluralità di sensori di bagnato (110), atti a rilevare l’eventuale entrata di acqua all’interno dello scafo (200), essendo detti sensori di bagnato (110) anche atti, tramite detto processore (109) di detto sistema di controllo (105), ad azionare automaticamente i mezzi di attivazione (104) relativi al dispositivo gonfiabile (100) in corrispondenza del quale è stata rilevata la falla, nel caso in cui l’entrata di acqua superi una soglia di tolleranza predeterminata.
- 6. Sistema di sicurezza antiaffondamento e antincendio per imbarcazioni, secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detti dispositivi gonfiabili (100) sono configurati in modo da coprire l’intera superficie interna dello scafo (200), sia per la parte immersa, opera viva, che per la parte emersa, opera morta.
- 7. Sistema di sicurezza antiaffondamento e antincendio per imbarcazioni, secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detta schiuma ininfiammabile (106) è costituita da un qualsiasi polimero reperibile sul mercato, preferibilmente poliuretano espanso, atto ad aumentare rapidamente di volume una volta fuori da detto erogatore (103), e atto a mantenere nel tempo le caratteristiche di resistenza al fuoco e galleggiabilità.
- 8. Sistema di sicurezza antiaffondamento e antincendio per imbarcazioni, secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detto sistema di controllo (105) è dotato anche di una pluralità di sensori di funzionamento (110), connessi a detto processore (109), atti ad effettuare, ad intervalli di tempo predeterminati, una verifica di funzionalità di tutto il sistema e atti a comunicare all’utente l’esito di detta verifica tramite detta interfaccia di comunicazione (101).
- 9. Sistema di sicurezza antiaffondamento e antincendio per imbarcazioni, secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che tutti detti mezzi di attivazione (104) sono connessi ad almeno un sensore inerziale (111) atto ad azionare automaticamente detti mezzi di attivazione (104) qualora fosse rilevato un urto o uno sbandamento oltre una predeterminata soglia di tolleranza.
- 10. Sistema di sicurezza antiaffondamento e antincendio per imbarcazioni, secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detto sistema di controllo (105) consente all’utente la possibilità di selezionare quale o quali dei mezzi di attivazione (104) far entrare in funzione in base alla collocazione della falla che viene visualizzata tramite detta interfaccia di comunicazione (101).
- 11. Sistema di sicurezza antiaffondamento e antincendio per imbarcazioni, caratterizzato dal fatto di essere costituito da una pluralità di dispositivi reversibilmente gonfiabili (100’), inizialmente installati in una prima configurazione sgonfia, caratterizzata dal fatto di occupare il minor spazio possibile, ed essendo detti dispositivi reversibilmente gonfiabili (100’) suscettibili di assumere una seconda configurazione gonfia, caratterizzata da un volume sensibilmente superiore rispetto a detta prima configurazione sgonfia; essendo ognuno di detti dispositivi reversibilmente gonfiabili (100’) connesso ad almeno un erogatore di gas (107), atto a riempire il corrispondente dispositivo reversibilmente gonfiabile (100’) con una predeterminata quantità di un qualsiasi gas atto ad espandersi all’interno di detto dispositivo reversibilmente gonfiabile (100’) fino a consentirgli di assumere il massimo volume desiderato e prestabilito in detta seconda configurazione gonfia; essendo ognuno di detti erogatori di gas (107) connesso ad almeno un mezzo di attivazione (104) atto a far entrare in funzione il corrispondente erogatore di gas (107) tramite comando remoto dell’utente, inviato tramite un comune sistema di controllo (105’); essendo detti dispositivi reversibilmente gonfiabili (100’) installati in corrispondenza della porzione superiore di ogni compartimento (330-300’) di una comune nave atta a trasportare sostanze infiammabili ed essendo detti dispositivi reversibilmente gonfiabili (100’), quando in configurazione gonfia, atti ad occupare la quasi totalità del volume di ogni compartimento (300-300’) lasciato libero dalla sostanza trasportata; essendo ciascun dispositivo reversibilmente gonfiabile (100’) dotato di almeno una valvola (108), atta ad aprirsi reversibilmente, su comando di detto sistema di controllo (105’), per consentire la fuoriuscita del gas all’interno di detto dispositivo reversibilmente gonfiabile (100’) e la conseguente nuova assunzione di detta configurazione sgonfia; essendo detto sistema di controllo (105’) costituito da un comune processore (109) atto a consentire all’utente, tramite un’interfaccia di comunicazione (101), di azionare una parte o tutte dette valvole (108) e/o detti mezzi di attivazione (104), relativi a detti dispositivi reversibilmente gonfiabili (100’).
- 12. Sistema di sicurezza antiaffondamento e antincendio per imbarcazioni, secondo la precedente rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto di essere dotato di almeno un comune sensore di pressione (320), posto in corrispondenza della porzione superiore, libera dalla sostanza trasportata, di ciascun compartimento (330-300’) di detta imbarcazione, atto ad aprire reversibilmente, tramite detto processore (109) di detto sistema di controllo (105’), almeno una corrispondente valvola di sfiato (310), quando viene rilevata una pressione interna di detto compartimento (300-300’) superiore ad una determinata soglia di tolleranza; essendo detta valvola di sfiato (310) posta in corrispondenza della porzione superiore, libera dalla sostanza trasportata, di ciascun compartimento (330-300’) di detta imbarcazione.
- 13. Sistema di sicurezza antiaffondamento e antincendio per imbarcazioni, secondo la precedente rivendicazione 11 o la precedente rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che ogni erogatore di gas (107) è connesso ad un solo dispositivo reversibilmente gonfiabile (100’).
- 14. Sistema di sicurezza antiaffondamento e antincendio per imbarcazioni, secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni da 11 a 13, caratterizzato dal fatto che ogni mezzo di attivazione (104) è connesso ad un solo erogatore di gas (107).
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