ITUA20163460A1 - Impianto di tintura in continuo con indaco per catene di ordito e relativo apparato di ossidazione a capacita’ variabile e recuperabile. - Google Patents

Impianto di tintura in continuo con indaco per catene di ordito e relativo apparato di ossidazione a capacita’ variabile e recuperabile. Download PDF

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Description

IMPIANTO DI TINTURA IN CONTINUO CON INDACO PER CATENE DI ORDITO E RELATIVO APPARATO DI OSSIDAZIONE A
CAPACITA’ VARIABILE E RECUPERABILE
La presente invenzione si riferisce in generale a un impianto di tintura di filati e, in particolare, a un apparato di ossidazione applicabile agli impianti di tintura in continuo, in piano e con colorante indaco, dei filati di ordito per tessuti denim. L’apparato di ossidazione è configurato per ossidare, dopo ogni singola tintura e con capacità variabile e recuperabile, i filati incorsati nell’impianto di tintura.
Il denim è il tessuto maggiormente prodotto al mondo, in quanto viene impiegato per la confezione dei jeans. Come è noto, infatti, i jeans sono pantaloni di uso e diffusione praticamente universali.
Il denim è prodotto per tessitura di una catena di filati di ordito, preventivamente tinta con indaco, con un filato di trama greggio. Entrambi i filati sono di cotone. Le catene di ordito vengono tinte, in continuo, con indaco. L’indaco è un colorante dalle caratteristiche molto particolari, che richiede uno speciale metodo di applicazione. Questo colorante, dalla molecola relativamente piccola, ha pochissima affinità con la fibra cellulosica, quale il cotone, e per la sua applicazione richiede non solo di essere ridotto in soluzione alcalina, ma anche di essere sottoposto a una pluralità di impregnazioni inframezzate da disidratazione e susseguente ossidazione all’aria. In pratica, un tono di colore medio o scuro si ottiene solamente sottoponendo il filato a una prima tintura entro un’apposita vasca, seguita immediatamente da più sovratinture entro vasche successive.
Gli impianti che effettuano questa particolare tintura dovrebbero essere costruiti rispettando determinati parametri base, relativi ai tempi di immersione e di ossidazione del filato. Ciò per permettere al filato un ottimale assorbimento del bagno di tintura e, dopo la spremitura, una completa ossidazione prima di entrare nella vasca successiva, in modo da poter “rimontare”, cioè scurire il proprio tono di colore. In pratica, però, ogni costruttore di impianti di tintura applica parametri diversi dai suoi concorrenti e quindi questi parametri sono molto variabili. Inoltre, molto spesso gli utilizzatori richiedono parametri specifici per adattare alle loro particolari esigenze i risultati ottenibili.
In un generico impianto di tintura il numero delle vasche di tintura varia da 6 a 8, il tempo di immersione del filato nel bagno di tintura varia da circa 8 secondi a circa 20 secondi, mentre il tempo per l’ossidazione del filato stesso, dopo la spremitura, varia da circa 60 secondi a circa 80 secondi. Ciò significa che il filato deve rimanere esposto all’aria per circa 60-80 secondi prima di venire reimmerso nella vasca di tintura successiva. Questo tempo di esposizione all’aria si ripete per tutte le vasche dell’impianto di tintura.
La velocità media di tintura può considerarsi variabile da 25 a 40 metri al minuto. Di conseguenza, per ogni vasca di tintura, la quantità di filato immersa nel rispettivo bagno di tintura è mediamente pari a circa 4-11 metri, mentre la quantità di filato esposto all’aria tra una vasca di tintura e l’altra va dai 30 ai 40 metri circa.
Quindi, prendendo come esempio un impianto standard con otto vasche di tintura, risulta che il filato incorsato nelle sole vasche di tintura e nei relativi gruppi di cilindri di ossidazione può raggiungere una notevole lunghezza. La lunghezza massima del filato, in questo caso, è pari a 408 metri in base alla seguente formula: [(11 metri x 8 vasche = 88 metri) (40 metri x 8 apparati di ossidazione = 320 metri)]. Questa quantità di filato, con l’aggiunta di quantità minori dovute all’incorsatura delle altre parti dell’impianto di tintura (vasche di pretrattamento e lavaggi finali del filato, imbozzimatrice a cui l’impianto di tintura è collegato, ecc.), raggiunge in realtà un totale di circa 500/600 metri, cosa che contribuisce a rendere più difficile la governabilità dell’impianto stesso.
Un grosso inconveniente che si verifica negli impianti di tintura tradizionali è causato dalla grande quantità di filato che si perde a ogni cambio partita. In questa condizione operativa, infatti, tutta la quantità di filato sopra menzionata, che costituisce la coda della partita di filato, la cui tintura è finita e che rimane nell’impianto dopo il suo arresto, si deve considerare persa, in quanto non uniformemente tinta. Similmente, anche la medesima quantità di filato che costituisce l’inizio della nuova partita e che, collegata al filato di coda, lo sostituisce nell’incorsatura dell’impianto di tintura (effettuata a bassa velocità per esigenze tecniche e di sicurezza), risulta non uniformemente tinta e deve quindi essere eliminata.
Va precisato che una riduzione della summenzionata quantità di filato è già possibile nei pochissimi impianti che dispongono della nuova tecnologia di tintura in ambiente inerte, descritta nei documenti EP 1771617 B1 e EP 1971713 B1 a nome della stessa richiedente, che permette la riduzione del numero delle vasche di tintura, nonché nei pochi impianti che dispongono di intensificatori di ossidazione, come ad esempio quello descritto nel documento EP 0533286 B1 sempre a nome della stessa richiedente.
Tuttavia, sono parte della storia industriale le difficoltà e le diffidenze che hanno sempre fatto seguito all’introduzione di nuove tecnologie. Anche gli impianti di tintura sotto azoto, quindi, per conformismo, uniformità produttiva, inerzia tecnologica, particolari condizioni di mercato, di moda, ecc., sono stati fabbricati solo in poche unità.
Gli intensificatori di ossidazione, invece, hanno avuto decisamente un maggior successo, ma il numero degli impianti di tintura che ne sono dotati rappresenta una parte trascurabile di tutti gli impianti di tintura in funzione e anche di quelli di nuova produzione, che per la maggior parte adottano ancora, come apparati di ossidazione, i classici gruppi di cilindri in aria. Gli intensificatori di ossidazione hanno permesso una riduzione, non significativa ma parziale, della quantità di filato esposta all’aria. Questa riduzione della quantità di filato esposta all’aria viene comunque ottenuta con l’applicazione di apparati meccanici che richiedono non solo un certo investimento economico, ma anche un continuo costo energetico e costanti operazioni di pulizia dei filtri, così come la necessaria manutenzione.
Alla luce di quanto sopra, appare evidente la necessità di poter ridurre drasticamente il quantitativo di filato esposto all’aria negli apparati di ossidazione, che è causa del relativo deterioramento sia durante le operazioni di fine partita, cioè prima dell’arresto dell’impianto di tintura necessario per l’introduzione della nuova partita di filato, sia durante le operazioni di avvio della nuova partita di filato, quando cioè l’impianto è riavviato a bassa velocità. Questa possibilità, nelle operazioni di cui sopra, porterebbe a un notevole risparmio economico, quantificabile in via prudenziale nel recupero di almeno 400/500 metri di catena di ordito, e inoltre darebbe anche un responsabile contributo all’ecologia e alla sostenibilità ambientale.
Scopo della presente invenzione è pertanto quello di realizzare un impianto di tintura di filati, in particolare un apparato di ossidazione applicabile agli impianti di tintura in continuo con indaco, che sia in grado di risolvere gli inconvenienti sopra citati della tecnica nota in una maniera estremamente semplice, economica e particolarmente razionale e funzionale.
Nel dettaglio, è uno scopo della presente invenzione quello di realizzare un apparato di ossidazione per impianti di tintura in continuo con indaco che permetta di ridurre drasticamente, sia alla fine di ogni partita di filato, cioè prima dell’arresto dell’impianto per l’introduzione della nuova partita di filato, sia all’inizio di una nuova partita di filato, la quantità di filato esposto all’ossidazione in aria. Si otterrebbe in tal modo il vantaggio, secondario ma non poco importante, di avere la possibilità, senza dover cambiare l’incorsatura come richiedono gli apparati di ossidazione standard, di poter variare la quantità di catena di filato esposta all’aria per l’ossidazione, portandola al minimo necessario a seconda delle esigenze del processo tintoriale, del titolo del filato, della velocità di lavoro, ecc., per facilitare la governabilità dell’impianto. Un ulteriore vantaggio consiste nella possibilità di utilizzare l’apparato di ossidazione, opportunamente completato dei necessari dispositivi attuatori, per svolgere la funzione di regolazione del sincronismo tra un gruppo di tintura e quello successivo, in sostituzione del classico cilindro ballerino, per mantenere costante la tensione del filato.
Questo e altri scopi secondo la presente invenzione vengono raggiunti realizzando un impianto di tintura di filati, in particolare un apparato di ossidazione applicabile agli impianti di tintura in continuo con indaco, come esposto nella rivendicazione 1.
Ulteriori caratteristiche dell’invenzione sono evidenziate dalle rivendicazioni dipendenti, che sono parte integrante della presente descrizione.
Le caratteristiche e i vantaggi di un apparato di ossidazione per impianti di tintura in continuo con indaco secondo la presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione seguente, esemplificativa e non limitativa, riferita ai disegni schematici allegati nei quali:
la figura 1 è una vista in alzata laterale di un generico impianto di tintura in continuo con indaco, provvisto di una pluralità di gruppi di tintura/spremitura, sul quale può essere montato un apparato di ossidazione a capacità variabile e recuperabile secondo la presente invenzione;
la figura 2 è una vista schematica di una parte di un generico impianto di tintura, provvisto di tre gruppi di tintura/spremitura, tra i quali è disposto un apparato di ossidazione a capacità fissa secondo la tecnica nota;
la figura 3 è una vista schematica di una parte di un generico impianto di tintura, provvisto di tre gruppi di tintura/spremitura, tra i quali è disposto un apparato di ossidazione a capacità variabile e recuperabile secondo la presente invenzione, mostrato nella posizione di massima capacità;
la figura 4 è una vista schematica di una parte di un generico impianto di tintura, provvisto di tre gruppi di tintura/spremitura, tra i quali è disposto un apparato di ossidazione a capacità variabile e recuperabile secondo la presente invenzione, mostrato nella posizione di minima capacità;
la figura 5 è una vista in prospettiva di un particolare esempio di realizzazione dell’apparato di ossidazione a capacità variabile e recuperabile secondo la presente invenzione, mostrato nella posizione di massima capacità; e
la figura 6 è una vista in prospettiva dell’apparato di ossidazione a capacità variabile e recuperabile di figura 5, mostrato nella posizione di minima capacità.
Con riferimento in particolare alla figura 1, viene mostrato un generico impianto di tintura in continuo per filati, indicato complessivamente con il numero di riferimento 10. In particolare, l’impianto 10 è un impianto predisposto per operare secondo il sistema di tintura in largo.
L’impianto 10 comprende una pluralità di gruppi di tintura/spremitura 12 disposti in linea, ciascuno dei quali è provvisto di una rispettiva vasca 14A, 14B, 14C di impregnazione o tintura nella quale un tappeto di filato 100, che avanza da sinistra verso destra con riferimento alla rappresentazione dell’impianto di figura 1, viene immerso in un bagno di tintura. Il bagno di tintura può essere costituito, ad esempio, da una soluzione alcalina di colorante indaco.
Come mostrato nelle figure 2-4, il tappeto di filato 100 arriva in ogni vasca 14A, 14B, 14C passando sopra un rispettivo rullo di guida 16 e si immerge quindi nella vasca 14A, 14B, 14C stessa avvolgendosi su una pluralità di rulli di rinvio 18. All’uscita di ogni vasca 14A, 14B, 14C il tappeto di filato 100 subisce una spremitura passando tra una coppia di cilindri spremitori 40 che costituiscono il cosiddetto foulard di spremitura.
L’ossidazione del tappeto di filato 100 viene effettuata nella zona dell’impianto di tintura 10 interposta tra la coppia di cilindri spremitori 40 all’uscita di una prima vasca 14A e il rullo di guida 16 associato alla vasca 14B successiva. L’ossidazione del tappeto di filato 100 viene quindi effettuata da un apposito apparato di ossidazione 20 che comprende una pluralità di rulli di rinvio 22A, 22B configurati per disporre il tappeto di filato 100, che si trova in movimento continuo, su una pluralità di piani verticali tra loro paralleli (vedere figure 2-4), così da aumentarne la superficie esposta all’aria.
Gli apparati di ossidazione 20 di tipo tradizionale, come ad esempio quello mostrato in figura 2, sono costituiti da un telaio di supporto 24 sul quale sono ruotabilmente montati i rulli di rinvio 22A, 22B. Il telaio di supporto 24 è normalmente posizionato al di sopra dei gruppi di tintura/spremitura 12. Il telaio di supporto 24 comprende almeno un sotto-telaio superiore 26 e almeno un sotto-telaio inferiore 28 sui quali sono rispettivamente montati una pluralità di rulli di rinvio 22A superiori e una pluralità di rulli di rinvio 22B inferiori. La distanza tra il sottotelaio superiore 26 e il sotto-telaio inferiore 28 e, quindi, tra i rulli di rinvio 22A superiori e i rulli di rinvio 22B inferiori è fissa. Di conseguenza, l’apparato di ossidazione 20 di tipo tradizionale è a capacità fissa o, in altre parole, è costante la quantità di filato 100 esposto all’aria tra due vasche 14A, 14B, 14C contigue.
Anche l’apparato di ossidazione 20 secondo la presente invenzione, illustrato schematicamente nelle figure 3 e 4, comprende un telaio di supporto 24 costituito da un sotto-telaio superiore 26 e da un sotto-telaio inferiore 28. Sul sotto-telaio superiore 26 è montata una pluralità di rulli di rinvio 22A superiori, mentre almeno una parte dei rulli di rinvio 22B inferiori è ruotabilmente montata su almeno un rispettivo dispositivo di supporto 30A, 30B, 30C mobile. Nel dettaglio, ciascun dispositivo di supporto 30A, 30B, 30C è mobile in direzione verticale tra una prima posizione operativa (figura 3), in cui tale dispositivo di supporto 30A, 30B, 30C è posto in prossimità del sotto-telaio inferiore 28 del telaio di supporto 24 per mantenere i rulli di rinvio 22B inferiori a una massima distanza predefinita dai corrispondenti rulli di rinvio 22A superiori, e una seconda posizione operativa (figura 4), in cui tale dispositivo di supporto 30A, 30B, 30C è posto in prossimità del sotto-telaio superiore 26 del telaio di supporto 24 per mantenere i rulli di rinvio 22B inferiori a una minima distanza predefinita dai corrispondenti rulli di rinvio 22A superiori.
In altre parole, l’apparato di ossidazione 20 secondo la presente invenzione è provvisto di una pluralità di dispositivi di supporto 30A, 30B, 30C che operano da pianali mobili per almeno una parte dei rulli di rinvio 22B inferiori. Ciascun pianale mobile 30A, 30B, 30C, opportunamente guidato e tensionato, può salire e scendere all’interno del telaio di supporto 24 dell’apparato di ossidazione 20, potendo così variare la capacità di utilizzo dell’apparato di ossidazione 20 stesso e ridurre drasticamente, nella fase di cambio partita del tappeto di filato 100 (arresto/ripartenza dell’impianto di tintura 10), la quantità di filato 100 contenuto nell’impianto di tintura 10 per evitarne lo scarto.
Con riferimento al particolare esempio di realizzazione delle figure 5 e 6, ciascun dispositivo di supporto 30A, 30B, 30C mobile dell’apparato di ossidazione 20 secondo la presente invenzione può essere movimentato verticalmente lungo uno o più montanti di guida lineari 32, inferiormente solidali al sotto-telaio inferiore 28 del telaio di supporto 24 e superiormente solidali al sotto-telaio superiore 26 di tale telaio di supporto 24. Ciascun dispositivo di supporto 30A, 30B, 30C mobile dell’apparato di ossidazione 20 può anche essere provvisto di un proprio sotto-telaio superiore 26 separato da quelli di dispositivi di supporto 30A, 30B, 30C mobili a esso contigui, in maniera tale da rendere modulare l’intero apparato di ossidazione 20.
Ciascun dispositivo di supporto 30A, 30B, 30C mobile dell’apparato di ossidazione 20 può essere provvisto di almeno un mezzo di movimentazione 34 operativamente associato al telaio di supporto 24 dell’apparato di ossidazione 20. In alternativa, può essere previsto un singolo mezzo di movimentazione 34, oppure una pluralità di mezzi di movimentazione 34 operativamente associati da un lato al telaio di supporto 24 dell’apparato di ossidazione 20 e dall’altro lato, tramite corrispondenti mezzi di trasmissione del moto (non mostrati), a una pluralità di dispositivi di supporto 30A, 30B, 30C mobili tra loro separati.
Ciascun mezzo di movimentazione 34 può essere indifferentemente di tipo pneumatico, idraulico, elettrico o meccanico, oppure può essere costituito da una combinazione di tali sistemi. Nell’esempio di realizzazione mostrato nelle figure 5 e 6, il mezzo di movimentazione 34 è di tipo pneumatico ed è costituito da un cilindro attuatore pneumatico 36, solidale a una porzione fissa del telaio di supporto 24, il cui stelo 38 è solidale a un rispettivo dispositivo di supporto 30A, 30B, 30C tramite l’interposizione di un’asta di guida 42.
L’apparato di ossidazione 20 secondo la presente invenzione permette di far variare la quantità di filato 100 esposto all’aria per l’ossidazione con un procedimento che presenta le seguenti fasi. Durante il processo di tintura con indaco, tutti i dispositivi di supporto 30A, 30B, 30C dell’impianto di tintura 10 sono normalmente posizionati in basso, vale a dire nella loro prima posizione operativa di figura 3, sul rispettivo telaio di supporto 24. Il tappeto di filato 100, in maniera di per sé nota, è tensionato secondo necessità da pesi, da uno o più pistoni pneumatici o altro. In questa prima posizione operativa dei dispositivi di supporto 30A, 30B, 30C si ha la massima quantità di filato 100 esposta all’aria per l’ossidazione.
Mediante un trasduttore di posizione (non mostrato) è anche possibile posizionare uno o più dispositivi di supporto 30A, 30B, 30C a una quota intermedia predefinita tra il sotto-telaio inferiore 28 e il sotto-telaio superiore 26 del telaio di supporto 24. Questa quota intermedia può essere impostabile e/o modificabile automaticamente e/o manualmente per aumentare o ridurre la quantità di filato 100 incorsato nell’impianto di tintura 10, adattandola a eventuali esigenze produttive.
Al termine di ogni partita di filato destinato alla tintura, il tappeto di filato 100 che alimenta l’impianto di tintura 10 è praticamente tutto incorsato, a eccezione dei pochi metri di riserva che sono necessari per annodarlo a quello della nuova partita di filato. In questa condizione operativa si arrestano tutti i motori di trazione del tappeto di filato 100 a partire dalla calandrina di traino fino ai cilindri spremitori 40 della prima vasca 14A di tintura, lasciando in funzione tutti i rimanenti motori della parte di impianto di tintura 10 posta a valle di tale prima vasca 14A di tintura.
L’arresto di tutti i motori di trazione del tappeto di filato 100 che sono posti a monte della prima vasca 14A di tintura, nonché dei motori di trazione del tappeto di filato 100 che appartengono alla prima vasca 14A di tintura stessa, obbliga l’impianto di tintura 10 ad alimentarsi con il tappeto di filato 100 incorsato nella porzione di apparato di ossidazione 20 posta immediatamente a valle della prima vasca 14A di tintura. Di conseguenza, il primo dispositivo di supporto 30A mobile interposto tra la prima vasca 14A di tintura e la seconda vasca 14B di tintura viene sollevato in maniera proporzionale alla diminuzione della quantità di filato 100 incorsato nella suddetta porzione di apparato di ossidazione 20 posta immediatamente a valle della prima vasca 14A di tintura.
Il sollevamento del primo dispositivo di supporto 30A mobile continua fino al raggiungimento della rispettiva seconda posizione operativa di figura 4, vale a dire fino al raggiungimento del limite massimo di fine corsa superiore. L’unità elettronica di controllo dell’impianto di tintura 10, una volta individuato mediante appositi sensori (non mostrati) il raggiungimento del limite massimo di fine corsa superiore da parte del primo dispositivo di supporto 30A, provvede quindi ad arrestare i motori di azionamento dei cilindri spremitori 40 della seconda vasca 14B di tintura.
Le operazioni sopra descritte si ripeteranno per il secondo dispositivo di supporto 30B mobile interposto tra la seconda vasca 14B di tintura e la terza vasca 14C di tintura nonché, in modo identico e sequenziale, per tutte le vasche di tintura successive. Lo svuotamento della porzione terminale dell’apparato di ossidazione 20, vale a dire dell’ultimo dispositivo di supporto mobile, arresterà tutti i restanti motori dell’impianto di tintura 10 ancora in funzione, ossia quelli delle vasche di lavaggio 44 poste a valle di tutti i gruppi di tintura/spremitura 12.
Si è così visto che l’apparato di ossidazione 20 applicabile agli impianti di tintura in continuo con indaco secondo la presente invenzione realizza gli scopi in precedenza evidenziati. All’evidente vantaggio di poter recuperare per due volte, e quindi poter utilizzare, prudenzialmente almeno l’80% della quantità di filato 100 incorsato nell’apparato di ossidazione 20, che negli impianti di tintura dotati di apparati di ossidazione tradizionali viene scartata, si aggiunge il vantaggio di una sensibile riduzione del tempo necessario all’operazione del cambio partita.
L’aver ridotto al minimo la quantità di filato 100 contenuta nella sezione di tintura, posizionando al limite superiore massimo i pianali mobili che costituiscono i dispositivi di supporto 30A, 30B, 30C dei rulli di rinvio 22A, 22B dell’apparato di ossidazione 20, riduce drasticamente il tempo necessario al passaggio dei nodi di congiunzione delle due partite di filato 100 e dei pettini che ne regolano la larghezza, durante le operazioni di cambio partita, che devono essere effettuate a velocità ridotta per motivi tecnici e di sicurezza.
Inoltre, gli stessi vantaggi sopradescritti e riferiti alle operazioni di fine tintura si ottengono anche nelle successive operazioni di avviamento della nuova partita di filato 100. Queste operazioni vengono eseguite in senso contrario, ossia immettendo nell’impianto di tintura 10, a bassa velocità, la nuova partita di filato 100 con tutti i dispositivi di supporto 30A, 30B, 30C mobili incorsati con il minimo quantitativo di filato 100, vale a dire nella seconda posizione operativa di figura 4. Successivamente si provvede a ripristinare la totale capacità dell’apparato di ossidazione 20, muovendo verso il basso in modo sequenziale i dispositivi di supporto 30A, 30B, 30C mobili, partendo da quello della prima vasca 14A di tintura fino a quello dell’ultima vasca di tintura, per poi proseguire le operazioni di tintura del filato 100 in maniera convenzionale. In tal caso l’unità elettronica di controllo dell’impianto di tintura 10 è configurato per individuare il raggiungimento del limite massimo di fine corsa inferiore da parte dei vari dispositivi di supporto 30A, 30B, 30C, così da avviare sequenzialmente i motori di azionamento dei gruppi di tintura/spremitura 12.
L’apparato di ossidazione 20 a capacità variabile e recuperabile secondo la presente invenzione può essere inserito in un qualsiasi impianto tradizionale di tintura con indaco. Può inoltre essere previsto, nello stesso impianto di tintura 10, un numero variabile di dispositivi di supporto 30A, 30B, 30C mobili a seconda delle esigenze.
L’apparato di ossidazione applicabile agli impianti di tintura in continuo con indaco della presente invenzione così concepito è suscettibile in ogni caso di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nel medesimo concetto inventivo; inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da elementi tecnicamente equivalenti. In pratica i materiali utilizzati, nonché le forme e le dimensioni, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze tecniche.
L’ambito di tutela dell’invenzione è pertanto definito dalle rivendicazioni allegate.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Impianto di tintura (10) in continuo per un tappeto di filato (100) comprendente: - una pluralità di gruppi di tintura/spremitura (12) disposti in linea, ciascuno di detti gruppi di tintura/spremitura (12) essendo provvisto di una rispettiva vasca (14A, 14B, 14C) di impregnazione o tintura nella quale viene immerso il tappeto di filato (100); e - un apparato di ossidazione (20) che comprende una pluralità di rulli di rinvio (22A, 22B) superiori e inferiori, configurati per disporre il tappeto di filato (100) su una pluralità di piani verticali tra loro paralleli, e un telaio di supporto (24) costituito da almeno un sotto-telaio superiore (26) e da almeno un sotto-telaio inferiore (28), sul sottotelaio superiore (26) essendo montata una pluralità di rulli di rinvio (22A) superiori, l’impianto di tintura (10) essendo caratterizzato dal fatto che almeno una parte dei rulli di rinvio (22B) inferiori è ruotabilmente montata su almeno un rispettivo dispositivo di supporto (30A, 30B, 30C) mobile in direzione verticale tra una prima posizione operativa, in cui detto dispositivo di supporto (30A, 30B, 30C) è posto in prossimità del sotto-telaio inferiore (28) per mantenere i rulli di rinvio (22B) inferiori a una massima distanza predefinita dai corrispondenti rulli di rinvio (22A) superiori, e una seconda posizione operativa, in cui detto dispositivo di supporto (30A, 30B, 30C) è posto in prossimità del sotto-telaio superiore (26) per mantenere i rulli di rinvio (22B) inferiori a una minima distanza predefinita dai corrispondenti rulli di rinvio (22A) superiori.
  2. 2. Impianto di tintura (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che ciascun dispositivo di supporto (30A, 30B, 30C) mobile è movimentato verticalmente lungo uno o più montanti di guida lineari (32), inferiormente solidali al sotto-telaio inferiore (28) e superiormente solidali al sotto-telaio superiore (26).
  3. 3. Impianto di tintura (10) secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che ciascun dispositivo di supporto (30A, 30B, 30C) mobile è provvisto di un proprio sotto-telaio superiore (26) separato dai sottotelai superiori (26) di dispositivi di supporto (30A, 30B, 30C) mobili a esso contigui.
  4. 4. Impianto di tintura (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto che ciascun dispositivo di supporto (30A, 30B, 30C) mobile è provvisto di almeno un mezzo di movimentazione (34) operativamente associato al telaio di supporto (24).
  5. 5. Impianto di tintura (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto di comprendere uno o più mezzi di movimentazione (34) operativamente associati da un lato al telaio di supporto (24) e dall’altro lato, tramite corrispondenti mezzi di trasmissione del moto, a una pluralità di dispositivi di supporto (30A, 30B, 30C) mobili tra loro separati.
  6. 6. Impianto di tintura (10) secondo la rivendicazione 4 o 5, caratterizzato dal fatto che ciascun mezzo di movimentazione (34) è scelto nel gruppo costituito da: - mezzi di movimentazione di tipo pneumatico; - mezzi di movimentazione di tipo idraulico; - mezzi di movimentazione di tipo elettrico; e - mezzi di movimentazione di tipo meccanico.
  7. 7. Impianto di tintura (10) secondo la rivendicazione 4 o 5, caratterizzato dal fatto che ciascun mezzo di movimentazione (34) è di tipo pneumatico ed è costituito da un cilindro attuatore pneumatico (36), solidale a una porzione fissa del telaio di supporto (24), il cui stelo (38) è solidale a un rispettivo dispositivo di supporto (30A, 30B, 30C).
  8. 8. Impianto di tintura (10) secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che ciascuno stelo (38) è solidale a un rispettivo dispositivo di supporto (30A, 30B, 30C) tramite l’interposizione di un’asta di guida (42).
  9. 9. Impianto di tintura (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il telaio di supporto (24) è posizionato al di sopra dei gruppi di tintura/spremitura (12) e ciascun dispositivo di supporto (30A, 30B, 30C) è posto a valle di una prima vasca (14A) di impregnazione o tintura e a monte della successiva vasca (14B) di impregnazione o tintura.
  10. 10. Impianto di tintura (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un trasduttore di posizione configurato per posizionare uno o più dispositivi di supporto (30A, 30B, 30C) a una quota intermedia predefinita tra il sotto-telaio inferiore (28) e il sotto-telaio superiore (26) del telaio di supporto (24).
  11. 11. Impianto di tintura (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere una unità elettronica di controllo provvista di sensori configurati per individuare il raggiungimento del limite massimo di fine corsa superiore e/o inferiore da parte di ciascun dispositivo di supporto (30A, 30B, 30C).
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