ITTV990113A1 - Struttura di parete particolarmente nella partizione d'interni del tipo con clips cooperanti con profili d'aggancio per l'assemblaggio rapid - Google Patents

Description

Brevetto per invenzione industriale

Titolo:

STRUTTURA DI PARETE, PARTICOLARMENTE NELLA PARTIZIONE D'INTERNI, DEL TIPO CON CLIPS COOPERANTI CON PROFILI D'AGGANCIO PER L'ASSEMBLAGGIO RAPIDO DEI PANNELLI DI TAMPONAMENTO.

DESCRIZIONE

II presente trovato ha per oggetto una struttura di parete, particolarmente nella partizione d'interni, del tipo con clips cooperanti con profili d'aggancio per l'assemblaggio rapido dei pannelli di tamponamento.

L'innovazione trova particolare se pur non esclusiva applicazione nel settore dell'arredamento, come elemento per la suddivisione di ambienti polifunzionali, da destinare in prevalenza ad uffici, esercizi commerciali o più semplicemente per l'allestimento di aree espositive.

PREMESSA

Si conoscono le pareti prefabbricate. Alcune di queste per le loro peculiarità strutturali, come quelle cd. attrezzate, trovano largo impiego in ambito civile, ad esempio anche in associazione con un determinato genere di mobilio, nella fattispecie per letti o per cucine, potendosi adattare secondo delle posizioni registrabili a supportare orizzontalmente dei ripiani, contenitori ed ogni altra sorta di accessori. Altre ancora, le quali, sempre in funzione delle loro caratteristiche e della particolare versatilità, come le interpareti, sono prevalentemente destinate a particellizzare gli ambienti.

Della prima famiglia, fanno parte le pareti modulari a montaggio prevalentemente verticale, poi evolute in quelle del tipo orizzontale. Le prime, ricorrono sostanzialmente all'impiego di una serie di pannelli piani, uniti l'uno a fianco dell'altro mediante l'interposizione di appositi profili montanti in alluminio, la cui sezione può ricordare grosso modo una conformazione ad "H". Ogni pannello, lungo entrambi i bordi, in tal caso quelli minori, prevede la realizzazione di una scanalatura verticale entro la quale si inserisce ad incastro il corrispondente dente a conformazione di trattenuta ricavato di lato lungo il montante. SI ottiene in tal modo una logica continuità della parete formata dai detti pannelli, intervallata da una serie di guide verticali che distanziano ogni pannello da quello successivo. Alternativamente, con analogo sistema di interposizione, può essere previsto l'impiego di un montante classico con profilo ad "U" da disporre complanare alla parete per consentirne l'ancoraggio di questo mediante delle viti e quindi dell'intera struttura. Sulla base dei montanti è ottenuta a tutta altezza la tranciatura a passo costante di una serie di feritoie le quali consentono l'incastro dei ganci accessori ricavati all'estremità di una serie di segmenti metallici aggettanti perpendicolarmente rispetto alla parete ed i quali fungono da aste di supporto per i ripiani così registrabili in altezza.

E' poi nota una seconda categoria di pareti come le interpareti, le quali possono prevedere una serie di pannelli, diversamente conformati, da impegnare l'uno con l'altro, nonché a pavimento ed a soffitto, mediante l'impiego di una complessa accessoristica e che in genere, richiede dei tempi eccessivamente lunghi per la posa in opera, non facilitando affatto le operazioni di intervento successivo, come la predisposizione di cablaggi e la semplice rimozione delle singole pannellature.

Altre soluzioni di pannelli, ad esempio, prevedono sistemi di collegamento localizzati per punti, come squadrette o piastrine, eventualmente anche in grado di permettere l'orientabilità di un pannello rispetto all'altro come ad esemplo le cerniere, oppure ancora, dei sistemi di collegamento di testa di tipo rigido eventualmente anche con soluzione ad incastro od a serraggio mediante mezzi tradizionali di connessione a vite. Gli inconvenienti rilevabili, consistono nel fatto che se sono per punti; non si ha una continuità di parete fra pannello e pannello per cui si realizzano delle luci, quindi risultando antiestetici, se poi questi ultimi sono del tipo continuo, non si ha la richiesta flessibilità del collegamento stesso.

Ancora una soluzione è stata proposta dal brevetto italiano per invenzione n.1 210 108. Questo, utilizza dei profili di testa lungo i bordi di unione, rispettivamente costituenti mezzi di battuta vincolata al pannello e mezzi mobili di serraggio contro la battuta, formanti due scanalature longitudinali quindi allargagli e serrabili, uguali e contrapposte, a profilo trasversale preferibilmente sagomato che sboccano longitudinalmente lungo od in prossimità degli spigoli rispettivi. Sono così in grado di accogliere ad incastro scorrevole longitudinalmente un corrispondente profilo di collegamento di materiale flessibile comportante corrispondenti bordi longitudinali contrapposti di incastro in dette scanalature in modo che a serraggio, i detti pannelli possano essere uniti con bordi coincidenti di testa tramite almeno uno o due di questi profili, rispettivamente lungo almeno uno od entrambi i rispettivi spigoli contrapposti dei due pannelli da collegare.

Sistemi decisamente più funzionali dei precedenti, ai quali peraltro si ricollegano la maggior parte delle tecniche attualmente in essere, richiedono la predisposizione di una ossatura o orditura di supporto e successivamente l'intervento, assai laborioso, di applicazione da un lato e dall'altro, dei pannelli di rivestimento. A titolo esemplificativo, può essere prevista una orditura primaria ed una secondaria; la prima costituita da montanti, la seconda da traversi. Per consentire la predisposizione di detta orditura è necessario fissare a terra ed a soffitto, un profilo canaletta ad "U" nel quale ortogonalmente mediante opportune viti si fissano in battuta e di testa i detti montanti. Le traversine vengono fissate, anch'esse di testa, direttamente ed in battuta sui detti montanti. L'applicazione dei pannelli di rivestimento sull'orditura viene attuata mediante agganciamento, essendo previsti su un lato del pannello dei ganci atti ad intestarsi in analoghi mezzi ricevitori fissati preventivamente all'orditura. Gli svantaggi, consistono nell'inefficacia di trattenuta del pannello ed una assoluta mancanza di solidità. Il sistema di aggancio, inoltre, parrebbe essere insicuro, potendo causare la caduta degli stessi. Può risultare infine, una struttura non modulare, priva di versatilità. Non ultimo, non consente una comoda canalizzazione per la distribuzione delle connessioni idriche ed elettriche, che a causa dell'articolata struttura, presenta delle limitazioni.

Una variante alla soluzione precedente, consiste nel prevedere una struttura portante comprendente dei montanti con terminali di spinta per l'ancoraggio, impegnati nel profilato a pavimento ed a soffitto. Anche in questo caso, i montanti consentono la sospensione dei pannello di rivestimento, essendo ottenuta, longitudinalmente, una guida, entro la quale è scorrevole una piastrina, regolabile quindi in altezza. Ciò nonostante, sono rilevabili inconvenienti molto simili a quelli illustrati in precedenza.

Un ennesimo esempio, è costituito da un sistema comprendente dei pannelli nei quali è inserito un gancio ortogonale ruotabile mediante azionamento di una vite ad esso connessa trasversalmente. Naturalmente l'applicazione di tale parete richiede un adeguato montante il quale presuppone comunque l'esistenza di piccole traverse estese da lato a lato del profilato sul quale il detto mezzo si aggancia. La soluzione proposta, presenta delle problematiche tendenti ad incrementare quelle precedenti, infatti è rilevabile la possibilità di rottura del pannello nel punto di inserimento del gancio dovuto all'eccessivo sforzo al quale viene sottoposto.

Uno dei perfezionamenti alle citate tecniche, è consistito nel prevedere una struttura portante per pannellature particolarmente per la realizzazione di pareti divisorie, costituita da:

- un'orditura primaria comprendente mezzi di aggancio dei pannelli essendo azionabili simultaneamente;

- un'orditura secondaria, ortogonale, intersecante la detta prima, gli elementi, essendo connessi gli uni con gli altri di testa ammorsando la detta orditura primaria;

- mezzi di rivestimento, essendo costituiti da pannelli nei quali sono ottenuti corrispondenti mezzi per l'aggancio dei primi sull'orditura primaria;

- terminali di spinta dell'orditura primaria per profili di tenuta mediante interposizione di mezzi di distanziamento.

Nelle soluzioni sopraevidenziate sono riscontrabili diversi inconvenienti più o meno comuni. Tra questi, è anzitutto citabile il fatto che richiedono delle lavorazioni piuttosto complesse, sia per quanto riguarda la realizzazione dei singoli pannelli, sia per la ferramenta, che di altri componenti, necessari per la posa in opera. Inoltre, la complessità di assiemaggio, richiesta da ogni sistema, soprattutto in relazione alla necessaria coincidenza reciproca dei mezzi di aggancio ed alla manipolazione degli stessi, non consente una rapida e flessibile posa in opera, nè tantomeno una semplice rimozione dei singoli pannelli per effettuare la manutenzione del caso, o comunque un qualsivoglia intervento.

STATO DELL'ARTE

Alcuni dei problemi ora rilevati, sono stati risolti dalla proposta contenuta nella domanda di brevetto italiana n° TV98A000014 (Faram). In essa, si descrive sostanzialmente una struttura di parete, particolarmente nella partizione d'interni, del tipo con clips per l'assemblaggio rapido, sulle facciate a vista, dei pannelli di tamponamento, comprendente una serie di montanti simmetrici, impegnati sulle sommità a corrispondenti profili o zoccoli di ancoraggio a pavimento ed a soffitto, ai quali sono agganciati una serie di pannellature verticali, dette pannellature, lungo ogni lato verticale prospiciente i detti montanti ed in prossimità del bordo, essendo finalizzate a prevedere dei mezzi di aggancio reciproco alla corrispondente porzione di montante, consistendo in delle clips, preventivamente introdotte in corrispondenti sedi ricavate lungo l'intradosso, prossime alle estremità verticali dei detti pannelli, ed cui dette clips, ottenute in acciaio armonico, ottengono da un lato mezzi per l'ancoraggio al pannello di tamponamento, dall'altro mezzi femmina emergenti per accogliere e cosi trattenere reciprocamente l'estremità maschio con testa a cuneo e continua di una porzione del montante di collegamento così interessato.

Scopo del presente trovato è quello di realizzare una parete alternativa, molto flessibile nel suo impiego, sostanzialmente più completa e maggiormente stabile della precedente, al tempo stesso costituendone una ottimizzazione.

RIASSUNTO DELL'INVENZIONE

Questo ed altri scopi vengono raggiunti con la presente innovazione secondo le caratteristiche di cui alle annesse rivendicazioni mediante una struttura di parete, particolarmente nella partizione d'interni, del tipo con clips che interagiscono con profili d'aggancio per l'assemblaggio rapido dei pannelli di tamponamento, comprendente: dei montanti, che cooperano con corrispondenti profili ed altri mezzi di ancoraggio a soffitto ed a pavimento anche di una parete monoblocco, ai quali montanti, sono uniti sui due lati opposti, dei componenti della parete, come: almeno un pannello di tamponamento o le parti di un telaio finalizzate al sostegno dello stesso, ciascuno dei quali lungo ogni bordo verticale adiacente i detti montanti, prevede una sede longitudinale per allocare un corrispondente profilo d'aggancio trattenuto di lato da almeno una clip, che, a sua volta, è introdotta in una corrispondente sede di ritenuta, ricavata in continuo lungo il fianco del montante interessato; ed ancora in cui, in corrispondenza di ciascuna clip insiste perpendicolarmente una guarnizione di tenuta che contestualmente occlude l'interspazio residuo con la porzione di pannello adiacente impegnata allo stesso modo al comune montante.

VANTAGGI

In tal modo, attraverso il notevole apporto creativo il cui effetto costituisce un immediato progresso tecnico, vengono conseguiti diversi vantaggi.

In primo luogo, si consente un ancoraggio decisamente più solido di ogni singolo pannello di tamponamento, al corrispondente montante, conferendo complessivamente alla parete, una maggiore stabilità di forma ed una indubbia solidità d'assieme. Al tempo stesso, si ottimizzano i pregi, relativi all'insonorizzazione, eliminando od isolando i punti di contatto diretti tra i diversi componenti che in precedenza potevano agevolare la propagazione delle onde sonore.

A questi, deve essere sommato il fatto che la posa in opera viene ulteriormente velocizzata, rendendo più comodo e particolarmente efficace la rimozione e viceversa delle pannellature, indipendentemente dal tipo di intervento all'interno dei complessi di partizione, e ciò anche senza essere assistiti da attrezzature ed utensili particolari.

Ancora un pregio, consiste nel fatto che della tradizionale ossatura permangono solo le ordinate, venendo ad essere eliminate completamente le sottostrutture intermedie trasversali. Il vantaggio dunque, oltre che nella ineguagliabile flessibilità del sistema per molteplici motivi come la possibilità di utilizzare diverse tipologie di pannellature, consiste anche nel fatto che viene allegerita l'intera struttura.

Un ennesimo vantaggio riguarda il fatto che contrariamente alle soluzioni precedenti, ove si ricorreva all'utilizzo prevalente di profili di alluminio estrusi, in questa proposta vengono utilizzati dei profilati di lamiera, dal costo estremamente più contenuto che non i primi.

Sempre in relazione ai costi, essi risultano beneficiare di ulteriori riduzioni, poiché viene contenuta sostanzialmente la quantità di ferramenta ed i profili impiegati.

Questi ed altri vantaggi appariranno dalla successiva particolareggiata descrizione di alcune soluzioni preferenziali di realizzazione con l'aiuto dei disegni schematici allegati i cui particolari di esecuzione non sono da intendersi limitativi ma unicamente esemplificativi.

BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI

La Figura 1., rappresenta una vista in sezione orizzontale di una porzione di parete, del tipo con pannelli nobilitati di tamponamento, uniti alla struttura portante, da ambo i lati.

La Figura 2., rappresenta una vista in sezione orizzontale di una alternativa alla precedente parete, essendo ottenuta con pannelli di tamponamento in metallo.

La Figura 3., rappresenta una vista in sezione orizzontale di una alternativa alle precedenti pareti, essendo ottenuta con pannelli di tamponamento in vetro, uniti alla struttura, ciascuno sul corrispondente lato, incollati o infilati.

La Figura 4., rappresenta una vista in sezione orizzontale di una alternativa alle precedenti pareti, essendo ottenuta con un singolo pannello di tamponamento in vetro.

La Figura 5., rappresenta una struttura di parete, vista in sezione orizzontale, di un nodo preso in corrispondenza di una porta cieca.

La Figura 6., rappresenta in una struttura di parete, una vista, in sezione orizzontale di un nodo preso in corrispondenza di una porta a vetro.

La Figura 7., rappresenta in una struttura di parete, una vista, in sezione orizzontale di un nodo di collegamento a tre vie.

La Figura 8., rappresenta in una struttura di parete, una vista, in sezione orizzontale di un raccordo ad angolo.

La Figura 9., rappresenta una vista, in sezione verticale, di una struttura di parete, alla quale sono uniti da ambo i lati due pannelli di tamponamento, in pseudolegno nobilitato.

La Figura 10., rappresenta una una vista, in sezione verticale, di una struttura di parete monoblocco, alla quale sono uniti da ambo i lati due pannelli nobilitati, di tamponamento.

La Figura 11., rappresenta una vista, in sezione verticale, di una alternativa alla struttura di parete di cui in Figura 9, alla quale sono uniti da ambo i lati due pannelli di tamponamento, in metallo.

La Figura 12., rappresenta una vista, in sezione verticale, di una alternativa alla struttura di parete monoblocco, di cui in Figura 10., alla quale sono uniti da ambo i lati due pannelli di tamponamento in metallo.

La Figura 13., rappresenta una vista in sezione verticale di una alternativa alle precedenti pareti, essendo ottenuta con un singolo pannello di vetro.

La Figura 14., rappresenta una vista in sezione verticale di una struttura di parete monoblocco, del tipo con un singolo pannello di vetro.

La Figura 15., rappresenta una vista in sezione verticale di una struttura di parete, del tipo con due pannelli in vetro, incollati.

La Figura 16., rappresenta una vista in sezione verticale di una struttura di parete monoblocco, del tipo con due pannelli in vetro, incollati, ciascuno sul corrispondente lato da tamponare.

La Figura 17., rappresenta una vista in sezione verticale di una struttura di parete, del tipo con due pannelli in vetro, infilati.

Infine, la Figura 18., rappresenta una vista in sezione verticale di una struttura di parete monoblocco, del tipo con due pannelli in vetro, infilati, ciascuno sul corrispondente lato da tamponare.

DESCRIZIONE DI ALCUNI ESEMPI DI REALIZZAZIONE

Osservando le figure, si rileva che una interparete (A), particolarmente per l'arredamento d'interni, è del tipo modulare consentendo, secondo le necessità del caso, l'associazione in logica continuità di analoghe pareti (A1, A2, A<n>), od il raccordo di una terminazione direttamente a muro, oppure ancora il collegamento, sempre con analoghe pareti (A1 , A2, A<n>) ma mediante dei nodi a più vie di interconnessione. Ogni parete (A), à ottenuta dall'assemblaggio a sandwich di almeno due elementi piani verticali, che, nel caso di specie, possono essere costituiti da un pannello di tamponamento (1) applicato su entrambi i lati faccia a vista della detta parete (A), del tipo in melaminico, cartongesso o simili, inclusi materiali trasparenti come il vetro, fra i quali, eventualmente, si interpone uno strato di materiale coibente ed ignifugo (2).

La struttura portante od ossatura che consente l'ancoraggio verticale e parallelamente dei detti pannelli di tamponamento contrapposti (1), è data esclusivamente da una serie di montanti (3), in linea di massima collocati preventivamente, equidistanti gli uni rispetto agli altri, dovendo rispettare delle dimensioni preferibilmente uniformate, date dalla larghezza delle pannellature (1). Per quanto riguarda le estremità dei detti montanti (3), rispettivamente superiore ed inferiore, esse vengono fissate secondo tecniche più o meno note, a pavimento ed a soffitto, mediante l'utilizzo di convenienti profili, zanche o zoccoli d'ancoraggio, in modo tale da garantire una richiesta stabilità della struttura.

Ciascun montante (3) di una interparete (A), si compone di due parti monolitiche, speculari, (31) unite solidalmente in contrapposizione sul dorso, (311), e ricavate nel caso di specie, da una lamiera zincata piegata e ripiegata più volte. La conformazione di ciascuna parte (31) di un montante (3), è tale da ricavare lungo entrambi i lati verticali (312), che corrispondono ai due fianchi contrapposti, una sagoma essenzialmente ad “L", piegando più volte il profilo, per poi sull'estremità (313), essere ripreso ulteriormente e ripiegato verso l'interno, dapprima a formare un labbro sporgente (314), quindi ottenendo uno scatolato. Si rileva, conseguentemente, che unendo le due parti monolitiche (31), con le sagome ad “L" di ciascun lato verticale in contrapposizione, si ottiene una sede continua (32) in un montante assemblato (3), con un profilo essenzialmente ad “U". Ancora più in particolare, ciascun lato verticale (312), come si è osservato, realizza lungo l'estremità, un inspessimento, in particolare un labbro con funzione di dente di ritenuta (314) a su perii ci inclinate, il quale con le parti (31) unite, sporge dal lato interno della sede ad "U" (32), così ottenuta.

Per quanto riguarda il tratto intermedio (315), che, in ciascuna delle parti (31) di un montante (3), unisce le opposte estremità sagomate ad "L" (312), si rileva che esso comprende un dorso, centralmente al quale è ricavata sempre lungo la verticale, una sagoma continua essenzialmente ad "U" con pareti leggermente divergenti. Con le parti (31) unite, detta sagoma ad "U" partecipa con l'analoga sagoma speculare di un profilo adiacente, a realizzare una sagoma quadrilatera di irrobustimento strutturale, sostanzialmente emergente dall'estradosso del profilato (3).

Al fine di consentire l'unione dei pannelli di tamponamento (1) alla rispettiva ossatura portante, costituita dai montanti (3), ciascun pannello (1), è dato da un semilavorato il quale prevede lungo le teste, ovvero lungo ciascun bordo verticale (11) prospiciente l'analogo bordo di un pannello adiacente, la realizzazione di almeno una cava longitudinale (111), che si sviluppa in profondità e parallelamente alla facciata a vista. Più in dettaglio, detta cava (111 ), appare disassata, ovvero più prossima all'intradosso del pannello (1) che non all'estradosso. Essa inoltre, verso il iato interno, prevede anche l'asportazione sottosquadra di una porzione di bordo del pannello (1), di modo tale da ottenere, in corrispondenza del bordo (11) un dente continuo.

All'interno della detta cava (111), si rinviene allocato un profilo d'aggancio (4) del pannello (1 ), il quale è del tipo ricavato dalla lavorazione di una lamina d'acciaio. Più in particolare, detto profilo d'aggancio (4) si compone di una parte atta ad essere introdotta nella sede (111), ed una parte che, fuoriuscendo dalla stessa si dispone all'interno della adiacente sede ad "U" (32) ricavata longitudinalmente al montante (3), ed al quale il pannello (1) si ancora. La prima parte del profilo (4), è caratterizzata da una porzione piramidale (41) centrale, che emerge da un tratto piano (43) ed una porzione d'estremità (42) il cui lato terminale essendo ripiegato sulla porzione precedente (43), risulta inclinato. Sia l'altezza della porzione piramidale (41), che l'estremità ripiegata (42) realizzano sostanzialmente degli inspessimenti della lamina, tali da compensare la larghezza della cava (111). Questi inspessimenti, ne contrastano leggermente l'introduzione, di modo che detta parte risulti sostanzialmente forzata all'interno della rispettiva sede (111) e tale da impedire lo sfilamento accidentale. Essa inoltre, comunque consente una certa funzione ammortizzante al movimento naturale del pannello (1). La parte del profilo (4) che fuoriesce dalla sede (111) e che si protende verso l'interno della sede ad "U" (32), è costituita da un breve tratto (44) complanare rispetto al fianco del pannello (1), al quale segue un tratto sagomato a "V (45) con la parte aperta volta verso l'interno della sede ad "U· (32).

Accostando il pannello (1), al montante (3), l'estremità (45) del profilo (4), preventivamente introdotto nella sede (11 1 ), forza leggermente sul labbro (314), il quale prevedendo un invito, consente di cedere elasticamente all'estremità (45), affinchè oltrepassi il detto labbro sino a sovrapporsi parzialmente, percependo un tipico scatto. Allo stesso modo, si opera per il pannello adiacente (1), di modo che una volta uniti e dal medesimo lato entrambi i pannelli di tamponamento al rispettivo montante (3), sia possibile assicurarli.

Questa assicurazione viene condotta, mediante una clip di aggancio (5), definita giustappunto di sicurezza ed ottenuta anch'essa in acciaio. Più in dettaglio, la clip (5) si compone di due ali (51), ai lati di una porzione centrale (52) sagomata ad "U". Nel caso di specie, essa viene introdotta lungo l'interspazio esistente tra i due pannelli (1) così agganciati lungo il fianco del montante (3), di modo tale da risultare con il fondo (521) a contatto del dorso della sede ad "U" (32) prevista dal montante (3). Nell'introdurre la detta clip (5) le ali (51), forzano su entrambe le pareti (44) del profilo d'aggancio (4), cedendo elasticamente, per poi ciascuna insinuarsi nella corrispondente sede a "V" (45) della porzione esterna del profilo d'aggancio (4). In tal modo si impedisce il cedimento della porzione (44, 45) del profilo di aggancio, assicurandone la ritenuta del pannello di tamponamento (1) al lato (32) del montante (3).

Per occultare la clip di aggancio (5) e comunque per occludere parzialmente l'interspazio tra due teste dei pannelli (1) così ancorati al comune montante (3), si prevede l'impiego di una guarnizione di tenuta (6) in PVC estruso. Detta guarnizione (6), si compone di un corpo centrale (61), sviluppato longitudinalmente ed almeno pari all'altezza dei pannelli, il quale corpo con l'estremità (611) si insinua all'interno della sede ad "LT (52) della clip (5). La pressione esercitata dalla guarnizione (6) sulla clip (5), è consentita mediante una serie di lamelle (62), nel caso di specie in numero di quattro, ricavate, leggermente oblique, longitudinalmente per ciascuno dei due lati longitudinali del corpo centrale (61 ) .

Una prima variante alla soluzione di pannello di tamponamento (1) nobilitato in melaminico, illustrato alla Figura 1., può consistere nel prevedere l'accostamento al montante (3) di pannelli di metallo (7), ovvero di lamiera. In Figura 2., ne è riportato un esempio di applicazione. Più in dettaglio, detto pannello (7), prevede un’anima (71) di materiale dal basso peso specifico, accoppiato da un iato con uno strato di lamiera (72), il quale può interessare, rivestendo, cinque dei sei lati dell'anima (71). Ancora più in dettaglio, il rivestimento metallico (72) di ciascun pannello (7), eccede in larghezza l'anima (71), con le teste (721) piegate ortogonalmente rispetto al lato a vista (72), in modo tale da residuare uno spazio (711) tra la testa del materiale (71 ) che costituisce l'anima ed il lato ripiegato (721) che costituisce la testa verticale del pannello di tamponamento (7). La porzione terminale (722) di ciascun lato ripiegato (721), realizza una sagoma a "V, con il lato aperto volto verso l'interno della sede (32) nella quale così si insinua. Nel caso di specie, la porzione terminale (722) si dispone in battuta sul fondo della detta sede (32) del montante (3). Allo stesso tempo, le estremità verticali della sede (32) del montante (3), ovvero ciascuna parete (312), vengono ad essere parzialmente accolti all'interno dello spazio residuo (711). Anche in questo caso una clip (5), del tipo descritta in precedenza, garantisce la sicurezza di ritenuta del pannello (7) al fianco di un rispettivo montante (3), insinuando le alette (51) all'interno delle corrispondenti sedi (722) previste lungo le teste di ciascun pannello di tamponamento (7). Infine, allo stesso modo della soluzione precedente una guarnizione di tenuta (6) insiste sulla clip (5) ed occlude lo spazio residuo tra le teste dei due pannelli complanari (7).

Una terza variante alle soluzioni sopraevidenziate, riguarda una porzione di parete ottenuta con un rivestimento, ovvero con dei pannelli di tamponamento del tipo in vetro. Si tratta nel caso di specie, dell'ipotesi descritta in Figura 3., dove in luogo di pannelli di tamponamento (1) o (7), sono previste delle lastre di vetro (8). Si premette, che la lastra (8), può essere del tipo incollata ad un telaio di supporto (9), come previsto dalle Figure 15. e 16. od infilato, come si rileva dalle Figure 17. e 18. In entrambi i casi, per l'ancoraggio laterale del pannello di vetro, si prevede la cooperazione di un telaio metallico (9). Si tratta più in dettaglio, di una trafila di alluminio (9), che prevede, lungo le estremità laterali, due superfici piane (91), lungo le quali appoggia sul medesimo lato il vetro (8) trattenuto in sede da due ali (92) ortogonali ai rispettivi piani (91), che così ne consentono la battuta di testa della corrispondente lastra di vetro (8). Nell'area immediatamente sottostante il piano (91) si prevede una sede (93) con l'imboccatura aperta verso la sede (32) del montante (3). Cosicché all'interno di detta sede (93) viene ad insinuarsi il profilo di aggancio (4) con la porzione (41-43) sollecitata. Al fine di impedire la fuoriuscita del profilo (4) dalla sede (93), dalla trafila (9) è ottenuto un dentino (931) sul quale si arresta, la terminazione (43) del detto profilo (4). Anche in tal caso una clip (5), introdotta lungo la sede (32) del montante (3) ne assicura la ritenuta, poiché in tal modo le ali (51) insistono sulla porzione di protilo (45) sovrapposto al labbro (314). Infine, una analoga guarnizione (6) occlude l'interstizio esistente con l'elemento di rivestimento adiacente essendo introdotta, sempre longitudinalmente, ad insistere sulla clip (5).

Le conformazioni del telaio, ed in questo caso della trafila (9) finalizzata a sostenere lateralmente almeno una lastra di vetro (8), sono diverse.

Ad esempio, in un caso, come previsto a lato della Figura 3., la trafila (9) può comprendere almeno un lato scatolato (10) il quale realizza una sede a "C (101) finalizzata ad accogliere il bordo verticale della lastra di vetro (8). Anche in questa ipotesi la sede (93) per l'accoglimento lungo un fianco del profilo di aggancio (4) è ottenuta nella parte immediatamente sottostante la porzione scatolata (10).

Oltre all'impegno, lungo i lati verticali, dei singoli pannelli di tamponamento (1 , 7 ed 8), si rilevano delle particolarità anche per quanto riguarda la conformazione degli elementi trasversali del telaio, sia superiori che inferiori che partecipano a sostenere uno o più dei detti pannelli.

Ad esempio, per i pannelli di vetro (8) quali quelli rappresentati dalla Figura 13. alla 18., sono diverse le conformazioni del telaio di sostegno, a seconda che si tratti di versione normale o della versione monoblocco, ed anche a seconda del fatto che si tratti del sostegno di uno o due pannelli di tamponamento costituiti da lastre di vetro od equivalenti (8) .

Più in detaglio, in Figura 13, è rappresentato un pannello di vetro singolo (8), il quale inferiormente appoggia all'interno di una sede ad "LT (121) ricavata lungo la trafila (12) delle due trafile di ammorsamento laterale (12, 12A) che interessano almeno ciascun lato inferiore della parete. A sua volta, ciascuna trafila, lato destro e sinistro, (12, 12A) si sovrappone ad un canale (13) otenuto in lamiera, all'interno del quale si dispongono i piedini di sostegno (14). L'estremità (141) del piedino di sostegno (14), incerniera un elemento di supporto ad "U" (142) le cui estremità si dispongono in battuta del lato sottostante di un elemento trasversale, monolitico, (15) sopra II quale vanno direttamente in appoggio, inferiormente, le due trafile (12, 12A). La conformazione di tale traverso (15) otenuto sempre in lamiera, prevede ancora una sagoma ad "U" che interessa la parte centrale (151), la quale, sposa il profilo interno del detto elemento di supporto ad "U" (142). Sempre il traverso (15), prevede da ambo i lati della sagoma centrale (151), un tratto (152) ripiegato parallelamente rispetto alla parete della sagoma centrale (151), la cui estremità è piegata verso l'esterno a 90°, a formare un appoggio (153). Scopo di quest'ultima è quella di consentire II sostegno, dal lato inferiore, di ciascuna trafila (12, 12A) accogliendone in battuta ì bordi scatolati (122). Per quanto riguarda la parte superiore, per trattenere il pannello di vetro (8), si rileva la sola interazione delle trafile (12, 12A) contrapposte, analoghe a quelle previste per il lato inferiore. In questo caso, si prevede uno spintore a molla (16), che da un lato insiste al soffito, dall'altro sollecita l'estremità ad "U” capovolta (161) a trattenere entrambe le trafile (12, 12a) quali parti del telalo di sostegno del vetro ( 8) .

Nella versione monoblocco della parete con pannello singolo in vetro (8), quale quella illustrata nella successiva Figura 14., anche per il lato superiore, cosi come per il lato inferiore del telaio di sostegno del vetro, vi è la medesima cooperazione del traverso (15), interposto tra un elemento di spinta, in questo caso (161) e le due trafile (12, 12A). Sicché, pure in questa ipotesi, si rileva che per il lato superiore, ciascun pannello di vetro (8) è trattenuto in sede, prevedendo delle ali di battuta (153) ricavate dal traverso (15), perimetralmente al bordo scatolato (122) di ciascuna trafila (12, 12A), consentendone la battuta, lungo il bordo di una corrispondente lastra di vetro (8).

Ancora in una versione di parete, quale quella illustrata in Figura 15., si rileva la presenza di due pannelli di tamponamento in vetro (8), rispettivamente uno per ciascun lato della detta parete. In questa ipotesi, diversamente dalla corrispondente versione con pannello singolo ed illustrata In Figura 13., varia la conformazione delle singole trafile. Più in particolare, dovendo sostenere due pannelli di vetro (8), nella fattispecie incollati, ciascuna trafila (17, 17A) è speculare all'altra. Essa quindi, da ambo i lati della parete, comprende almeno un traverso inferiore e superiore scatolato (171), dal quale sporge, ortogonalmente una ala (172). Ogni ala (172) si sovrappone ad almeno due, dei lati perimetrali del vetro interessato (8), rispettivamente inferiore e superiore. Nella versione base, di parete, l'elemento di sostegno dell'assieme, ovvero il traverso (15), è presente unicamente nel lato inferiore della parete, essendo interposto tra l'elemento di supporto ad “U" (142) del piedino (141) e le due trafile (17, 17A). Per converso, nella parete illustrata in Figura 16., del tipo monoblocco a due pannelli di vetro (8), uno per ciascun lato della parete, l'impiego del traverso (15), interposto tra l'elemento di supporto ad "U", in questo caso (161) dello spintore (16) e le due trafile (17, 17A), viene previsto anche per il lato superiore.

Le versioni di parete, previste nelle Figure 17. e 18., riguardano le conformazioni trasversali degli elementi che partecipano a sostenere due pannelli di vetro (8), uno per ciascun lato, del tipo infilati. Anche in questo caso, sono due le tipologie di pareti previste, una di base ed una cosiddetta monoblocco.

Più in particolare, in entrambe le soluzioni varia la conformazione del telaio, il quale si compone almeno per il lato superiore ed il lato inferiore, di due trafile (18, 18A) simmetriche. Ciascuna trafila (18, 18A), prevede tanto lungo il lato superiore, quanto lungo il lato inferiore, la realizzazione di bordi scatolati (181). In proposito, tra due, di questi bordi scatolati (181), relativamente ad ogni lato della parete interessata, si realizza una camera destinata ad accogliere il relativo vetro (8). Ancora più in dettaglio, lungo il lato inferiore del bordo scatolato superiore (181), e lungo il lato superiore dell'analogo bordo scatolato inferiore (181), è ricavata una sede ad "U", (182) la quale si dispone a cavallo, lungo i rispettivi lati, del pannello di vetro interessato (8). Nella versione base, della parete, si rileva che il traverso (15) interessa il solo lato inferiore, di ciascuna delle due trafile (18, 18A). Più in dettaglio, analogamente alle soluzioni già citate, esso risulta interposto tra l'elemento di supporto ad "LT (142) del piedino (141) e le due soprastanti trafile (18, 18A). Diversamente, nella parete illustrata in Figura 18., del tipo monoblocco e sempre con due pannelli di vetro, uno per ciascun lato della parete, l'impiego del traverso (15), interposto tra l'elemento di supporto ad "U", in questo caso (161 ) dello spintore (16) e le due trafile (18, 18A), viene previsto ad interessare anche il lato superiore del telaio.

Da ultimo, si rileva che le medesime varianti costruttive si ripetono nelle soluzioni di cui alle Figure 9. e 10. per una parete con pannelli di rivestimento nobilitati in melaminico (1), rispettivamente di tipo base e monoblocco, nonché nelle pareti di cui alle Figure 11. e 12., sempre di tipo base e monoblocco, ma con pannelli di rivestimento del tipo in lamiera (7). In queste ipotesi, tuttavia, non ricorrono le trafile in alluminio necessarie per il supporto dei pannelli di vetro (8). Ne consegue che è l'elemento trasversale (15) ed in dettaglio le ali (153) ad essere direttamente interessate nel supporto inferiore dei singoli pannelli (1 , 7). La parte centrale (151 ) con la sede ad "U" dell'elemento trasversale è invece finalizzata a contenere l'estremità inferiore del pannello coibentante (2), la quale si interpone tra i due pannelli speculari (1) o (7).

Per quanto concerne, particolari applicazioni della parete, come ad esempio un raccordo angolare (v. Fig. 8), si rileva che l'unione ortogonale di due pareti, avviene mediante l'interposizione di un elemento angolare (19). Detto elemento angolare (19), nel caso di specie ottenuto in trucciolare nobilitato, prevede lungo le due estremità laterali, la realizzazione di una cava longitudinale (111), tal quale quella prevista lungo i pannelli della medesima specie (1). In tal modo si consente l’accostamento, del medesimo angolare (19) a due montanti (3), che posizionati lungo le estremità (191) del raccordo (19), consentono di fruire del medesimo sistema di agganciamento previsto per l'unione dei pannelli di tamponamento (1, 7 ed 8). In questa ipotesi, per favorire l'ancoraggio ai montanti (3), è dunque prevista una controcassa (192), da disporre all'interno del raccordo (19), ottenuta ripiegando sostanzialmente ad "W<u >una lamiera, alla quale è unito esternamente, un corpo (193) con funzione di appoggio per il lato di testa del montante (3).

Ulteriori applicazioni speciali, riguardano ad esempio un raccordo a tre vie (v. Fig. 7). Anche in questo caso è previsto un elemento di lamiera, (20) il quale si interpone tra i tre montanti (3), che circondano la struttura, rispettivamente due diametralmente opposti ed un primo tra i detti due. L'elemento di interposizione (20), dunque, realizza sostanzialmente tre sporgenze (21), posizionate a ca. 90° l'una dall'altra, lungo ciascuna delle quali viene ad essere accostato il rispettivo montante (3). Un quarto lato, peraltro aperto, dell'elemento (20) è tamponato da uno stesso pannello di rivestimento, ad esempio (1), il quale consente, da un lato la logica continuità della parete. Al fine di consentire la battuta del lato di testa di tutti e tre i montanti (3) cooperanti, il corpo sporgente intermedio (21) prevede su due lati, un elemento scatolato di compensazione (22), analogo al corpo (193) utilizzato per il raccordo angolare (19).

Nella struttura di parete (A), vi è anche la possibilità di prevedere delle porte di accesso (23, 24), illustrate nelle Figure 5. e 6.. Dette porte, prevedono ciascuna un piedritto scatolato (25), ottenuto anch'esso in lamiera ed avvitato lungo il lato di testa del montate (3). Lo stesso profilo di lamiera, utilizzato con funzione di piedritto (25) per il supporto delle relative cerniere, funge anche da stipite della porta (23, 24), sicché anche In questo caso esso risulterà semplicemente avvitato al lato a vista del montate (3).

Infine, concorrono delle guarnizioni (26) interposte tra gli elementi di supporto di ciascun tipo di parete ed i singoli pannelli di rivestimento (1 , 7 e 8).

Claims (29)

1. RIVENDICAZIONI 1. Struttura di parete, particolarmente nella partizione d'interni, del tipo con clips che interagiscono con profili d'aggancio per l'assemblaggio rapido dei pannelli di tamponamento, comprendente: dei montanti (3), che ; cooperano con corrispondenti profili ed altri mezzi di ancoraggio a soffitto (16) ed a pavimento (13) anche di una parete monoblocco, ai quali montanti (3), sono ancorati di fianco sui due lati opposti, dei pannelli di tamponamento, caratterizzata dal fatto che almeno un pannello di tamponamento (1 , 7, 8) od un telaio finalizzato al sostegno dello stesso, prevede lungo il bordo verticale adiacente i detti montanti (3), una sede longitudinale (111 , 711 , 93) che impegna un corrispondente profilo d'aggancio trattenuto dai lato opposto, da almeno una clip (5), detta clip (5) essendo a sua volta, introdotta in una corrispondente sede di ritenuta (32), ricavata lungo il fianco del montante interessato (3).
2. 2. Struttura di parete, particolarmente nella partizione d'interni, secondo la rivendicazione 1., caratterizzata dal fatto che il profilo d'aggancio prevede almeno una porzione di lamina (45, 722) che si sovrappone ad una delle due pareti (312) che definiscono la sede (32) ricavata longitudinalmente al montante (3).
3. 3. Struttura di parete, particolarmente nella partizione d'interni, secondo le rivendicazionil . e 2., caratterizzata dal fatto che il profilo d'aggancio è ricavato da una lamina preferibilmente d'acciaio sagomata ad "L", di cui: - una prima parte comprendente una porzione piramidale (41) centrale, che emerge da un tratto piano (43) ed una porzione d'estremità (42) il cui lato terminale essendo ripiegato sulla porzione precedente (43), risulta inclinato; - ed una seconda parte ortogonale alla detta prima, costituita da un breve tratto (44) al quale segue un tratto sagomato a “V" (45).
4. 4. Struttura di parete, particolarmente nella partizione d'interni, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che almeno un pannello di tamponamento (1 , 8), prevede lungo almeno una delle due teste, ovvero lungo un bordo verticale (11 , 92), la realizzazione di una cava longitudinale (111 , 93), che si sviluppa in profondità e parallelamente alla facciata a vista.
5. 5. Struttura di parete, particolarmente nella partizione d'interni, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che all'interno della cava (111 , 93), è introdotta una parte del profilo d'aggancio (4), detta parte essendo costituita da una porzione piramidale (41) centrale, che emerge da un tratto piano (43) ed una porzione d'estremità (42) il cui lato terminale essendo ripiegato sulla porzione precedente (43), risulta inclinato, ed ancora in cui sia l'altezza delia porzione piramidale (41), che l'estremità ripiegata (42) realizzano degli inspessimenti della lamina, tali da compensare la larghezza della cava (111 , 93).
6. 6. Struttura di parete, particolarmente nella partizione d'interni, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la parte esterna del profilo d'aggancio, che fuoriesce dalla cava (111 , 93), rispettivamente composta da un breve tratto (44) al quale segue un tratto sagomato a "V" (45), si dispone all'interno della adiacente sede ad “U" (32) ricavata longitudinalmente al montante (3), ed ai quale il pannello (1) si ancora.
7. 7. Struttura di parete, particolarmente nella partizione d'interni, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la parte del profilo d'aggancio che si protende verso l'interno della sede ad "U" (32), è costituita da un breve tratto (44) complanare rispetto alla testa (11, 92) del pannello (1 , 8), al quale segue un tratto sagomato a "V (45) con la parte aperta volta verso l'interno della sede ad "U" (32), sovrapponendosi alla parete (312).
8. 8. Struttura di parete, particolarmente nella partizione d'interni, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che un pannello di di tamponamento (1) di legno nobilitato, prevede asportata verso la facciata interna, una porzione sottosquadra di pannello (1), ottenendo, un dente (1 1 2) .
9. 9. Struttura di parete, particolarmente nella partizione d'interni, secondo le rivendicazioni da 1. a 8., caratterizzata dal fatto che un pannello di tamponamento (8) di vetro od equivalenti, è del tipo supportato lungo le teste da un telaio di supporto (9), ricavato da almeno una trafila di alluminio, il quale telaio (9) lungo il lato di testa ortogonale al lato di appoggio del pannello di tamponamento (8), prevede una sede (93), all'interno della quale è introdotta la porzione del profilo di aggancio (4), costituita da una porzione piramidale (41) centrale, che emerge da un tratto piano (43) ed una porzione d'estremità (42) il cui lato terminale essendo ripiegato sulla porzione precedente (43), risulta inclinato.
10. 10. Struttura di parete, particolarmente nella partizione d'interni, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che un telaio (9) prevede, lungo le estremità laterali, due superile! piane (91), lungo le quali appoggia sul medesimo lato il vetro (8) trattenuto in sede da due ali di battuta (92) ortogonali ai rispettivi piani (91), ed in cui nell'area immediatamente sottostante il piano (91) si prevede una sede (93) con rimboccatura aperta verso la sede (32) del montante (3).
11. 11. Struttura di parete, particolarmente nella partizione d'interni, secondo la rivendicazione 9., caratterizzata dal fatto che la trafila può comprendere almeno un lato scatolato (10) il quale da un lato realizza una sede a "C" (101) finalizzata ad accogliere il bordo verticale della lastra di vetro (8), ed in cui la sede (93) per l'accoglimento lungo la testa del corrispondente profilo di aggancio (4) è ottenuta nella parte immediatamente sottostante la porzione scatolata (10).
12. 12. Struttura di parete, particolarmente nella partizione d'interni, secondo le rivendicazioni 1. e 2., caratterizzata dal fatto che il pannello di tamponamento (7) prevede un'anima (71) di materiale dal basso peso specifico, accoppiato da un lato con uno strato di lamiera (72), il quale, eccede rispetto l'anima (71), con le teste (721) piegate ortogonalmente rispetto al lato a vista (72), in modo tale da residuare uno spazio (711) tra la testa del materiale (71) che costituisce l'anima ed il lato ripiegato (721) che costituisce la testa verticale del pannello di tamponamento (7).
13. 13. Struttura di parete, particolarmente nella partizione d'interni, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la porzione terminale (722) di ciascun lato ripiegato (721), realizza una estremità d'aggancio avente una sagoma a "V", con il lato aperto volto verso l'interno della sede (32) nella quale così si insinua.
14. 14. Struttura di parete, particolarmente nella partizione d'interni, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che almeno un montante (3) di una interparete (A), si compone di due parti monolitiche, speculari, (31) unite solidalmente in contrapposizione sul dorso, (311), e ricavate nel caso di specie, da una lamiera zincata piegata e ripiegata più volte, in cui la conformazione di ciascuna parte (31) di un montante (3), è tale da ricavare lungo entrambi i lati verticali (312), che corrispondono a due pareti contrapposte, una sagoma essenzialmente ad "L“, piegando più volte il profilo, per poi sull'estremità (313), essere ripreso ulteriormente e ripiegato verso l'interno, a formare un labbro sporgente (314) .
15. 15. Struttura di parete, particolarmente nella partizione d'interni, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che unendo le due parti monolitiche (31), con le sagome ad "L“ di ciascun lato verticale in contrapposizione, si ottiene lungo un fianco del montante (3), una sede continua (32), con una sezione essenzialmente ad "U“, nella quale ciascun lato verticale (312), realizza lungo l'estremità, un labbro con funzione di dente di ritenuta (314) a superfici inclinate, che sporge dal lato interno della sede ad "U" (32), così ottenuta.
16. 16. Struttura di parete, particolarmente nella partizione d'interni, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che in un pannello di tamponamento (7) almeno una parete (312), viene ad essere parzialmente accolta all'interno dello spazio residuo (711).
17. 17. Struttura di parete, particolarmente nella partizione d'interni, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che l'estremità (45) del profilo d'aggancio (4) di un pannello di tamponamento (1 , 8) ovvero l'estremità d'aggancio (722) di un pannello di tamponamento (1), sono assicurate ad un montante (3) prevedendo almeno una clip di aggancio (5).
18. 18. Struttura di parete, particolarmente nella partizione d'interni, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la clip (5) si compone di due ali (51), ai lati di una porzione centrale (52) sagomata ad "U", introdotta lungo l'interspazio esistente tra due pannelli di tamponamento (1 , 7 e 8) così agganciati lungo il fianco del montante (3), di modo tale da risultare con il fondo (521) prossima o; a contatto del dorso della sede ad "U" (32) prevista dal montante (3).
19. 19. Struttura di parete, particolarmente nella partizione d'interni, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che le ali (51), si insinuano ciascuna nella corrispondente sede a "V (45, 722) della porzione esterna del profilo d'aggancio.
20. 20. Struttura di parete, particolarmente nella partizione d'interni, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che una guarnizione di tenuta (6) insiste sulla clip (5) ed occlude lo spazio residuo tra le teste di due pannelli complanari di tamponamento (1 , 7 e 8).
21. 21. Struttura di parete, particolarmente nella partizione d'interni, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che all'Interno di una sede (93) viene ad insinuarsi il profilo di aggancio (4) con la porzione (41-43) sollecitata, nella quale sede (93), dalla trafila (9) è ottenuto un dentino (931) sul quale si arresta, la terminazione (43) del detto profilo (4).
22. 22. Struttura di parete, particolarmente nella partizione d'interni, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che almeno due pannelli di tamponamento (1, 7 ed 8), paralleli, che rivestono il lato destro e sinistro di ciascuna parete, sono sostenuti, lungo il lato inferiore da un elemento trasversale (15), detto elemento trasversale essendo costituito da un profilo con una sagoma ad "U" che si dispone a cavallo del canale inferiore (13), prevedendo da ambo i lati della sagoma centrale (151 ), un tratto (152) ciascuno, ripiegato parallelamente rispetto alla parete della sagoma centrale (151), la cui estremità è piegata verso l'esterno a 90°, a formare un appoggio (153)* per il sostegno del pannello di tamponamento (1 , 7, 8) o del suo telaio di supporto.
23. 23. Struttura di parete, particolarmente nella partizione d'interni, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che ciascuna trafila, lato destro e sinistro, rispettivamente (12, 12A), (17, 17A), (18, 18A) va in appoggio di un corrispondente elemento trasversale (15), il quale si sovrappone ad un canale (13) ottenuto in lamiera, all'interno del quale si dispongono i piedini di sostegno (14).
24. 24. Struttura di parete, particolarmente nella partizione d'interni, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che ciascuna estremità (141) del piedino di sostegno (14), coopera con un elemento di supporto ad "U" (142) le cui estremità si dispongono in battuta del lato sottostante dell'elemento trasversale, monolitico, (15) sopra il quale vanno in appoggio, inferiormente, le corrispondenti trafile (12, 12A), (17, 17A), (18, 18A).
25. 25. Struttura di parete, particolarmente nella partizione d'interni, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che l'elemento trasversale, monolitico, (15) è previsto ad interessare anche il lato superiore di ciascuno dei due pannelli paralleli di tamponamento (1 , 7 e 8).
26. 26. Struttura di parete, particolarmente nella partizione d'interni, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che l'unione ortogonale di due pareti, avviene mediante l'interposizione di un elemento angolare (19), il quale prevede lungo le due estremità laterali, la realizzazione di una cava longitudinale (111).
27. 27. Struttura di parete, particolarmente nella partizione d'interni, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che è prevista una controcassa (192), da disporre all'interno del raccordo (19), ottenuta ripiegando sostanzialmente a 'W<a >una lamiera, alla quale è unito esternamente, un corpo (193) con funzione di appoggio per il lato di testa di ciascuno dei due montanti (3).
28. 28. Struttura di parete, particolarmente nella partizione d'interni, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che si prevede un raccordo a tre vie, il quale comprende un elemento di lamiera, (20) che si interpone tra i tre montanti (3), che circondano la struttura, rispettivamente due diametralmente opposti ed un primo tra i detti due, detto elemento di interposizione (20), prevedendo tre sporgenze (21), posizionate a ca. 90° l'una dall'altra, lungo ciascuna delle quali viene ad essere accostato il rispettivo montante (3).
29. 29. Struttura di parete, particolarmente nella partizione d'interni, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che una guarnizione di tenuta (6) in PVC estruso, si compone di un corpo centrale (61), il quale corpo con l'estremità (611) si insinua all'interno della sede ad "U" (52) della clip (5), detto corpo centrale prevedendo una serie di lamelle (62), ricavate, leggermente oblique, longitudinalmente per ciascuno dei due lati longitudinali del corpo centrale (61).