ITTV970146A1 - Coprisella anatomico particolarmente per sella di bicicletta. - Google Patents

Description

Brevetto per invenzione industriale

Titolo:

COPRISELLA ANATOMICO, PARTICOLARMENTE PER SELLA DI BICICLETTA.

DESCRIZIONE

Il presente trovato ha per oggetto un coprisella anatomico particolarmente per sella di bicicletta.

L'innovazione, trova particolare se pur non esclusiva applicazione nel settore degli accessori tecnico-funzionali per il tempo libero.

Stato dell'arte·

La bicicletta è parte storica dello stato della tecnica, essa, per anni è rimasta pressoché immutata dal punto di vista strutturale e delle prestazioni, per subire solo nell'ultimo ventennio una forte accelerazione sotto il profilo tecnologico, anche per effetto della grave crisi di settore che inizialmente l'aveva vista coinvolta. Sicché, sono proliferate molte innovazioni le quali hanno dapprima interessato il gruppo del cambio ed il sistema di trasmissione, partendo dai pedali e relative leve, per arrivare alle corone tecnicamente molto evolute. Per alti versi, un’altra parte della bicicletta, colpita dai processi evolutivi, è stata senza dubbio il telaio, proposto nelle forme più disparate a seconda delle specifiche destinazioni, sino ad intervenire sulle forcelle dotandole di ammortizzatori, come nelle moutain bike, nei confronti delle quali le nuove proposte sono altrettanto ricorrenti.

L'unica parte, che per la verità è rimasta piuttosto trascurata, riguarda il sellino della bicicletta. Il motivo non è chiaro, anche perchè secondo logica ad una maggiore comfortevolezza del fruitore dovrebbe corrispondere una maggior resa, non solo dal punto di vista sportivo ma anche dilettantistico. Così tuttavia non è stato, sicché per anni si è continuato ad utilizzare la tradizionale sella, sottovalutandone i problemi a cui dava luogo. Questa, si può suddividere essenzialmente in due categorie, una prima destinata all'uso quotidiano, chiamiamola, per un uso prevalente nei centri urbani ed una seconda per uso sportivo. Entrambe, partono dal concetto di offrire una superficie sulla quale appoggiare il nostro peso corporeo, alleviando la fatica durante la pedalata, ma anche consentendo la designazione di un punto fisso per contrastare la forza di spinta impressa dalle nostre gambe sui corrisponenti pedali. Brevemente, si può dire che la differenza principale tra la sella diciamo comune e quella per uso sportivo,' consiste nel fatto che nel primo caso sarà privilegiata la comodità, nel secondo le prestazioni tecniche, ne consegue una diversa struttura. Sempre entrambe, dispongono di un sottostante telaio di sostegno, al quale si associa la flangia di ancoraggio al canotto, e prevedono per il sellino tradizionale, l'impiego di un sistema ammortizzatore, mentre per il sellino sportivo si può dire che esso si compone di un telaio del tipo statico. La sella del primo tipo, prevede una serie di molle disposte appieno lungo la superficie e longitudinalmente, le quali interagiscono con una coppia di molle ortogonali di compressione, collocate a sbalzo posteriormente, costituendo il sistema ammortizzatore, il tutto racchiuso in una struttura pseudo-morbida che comprende un leggero strato dì gommapiuma o di schiumato sopra il quale viene associato del materiale similpelle di rivestimento. Distinguendosi dal precedente, invece, al telaio del sellino sportivo è unicamente associata una scocca rigida, tutt'al più accoppiato ad un leggero strato di rivestimento di materiale plastico morbido. Questo tipo di sellino, contrariamente al precedente, privilegia forme non eccessivamente larghe nella parte posteriore, strette anteriormente e protratte longitudinalmente per terminare rastremate. Per altri versi ed attualmente, al sellino primordiale ottenuto dalla sola scocca, talvolta rivestito con del tessuto di vellutino si è pervenuti al sellino più comune composto da una struttura rigida, sostenuta dal telaio, sopra II quale vi è del poliuretano espanso, quale materiale d'imbottitura, il tutto racchiuso da una scocca .in termoformatura, talvolta, nelle soluzioni di peggio, comprendente come finitura del vellutino.

Tra i problemi più comuni a carico di pressoché tutte le categorie di selle, ve n'è uno assai ricorrente e che riguarda sostanzialmente la confortevolezza per il fruitore. Essa infatti, attualmente, è senz'altro una delle prerogative cui maggiormente il consumatore guarda con attenzione, soprattutto per quei sellini destinati ad essere impiegati sulle biciclette più tradizionali. Proprio queste infatti, che peraltro sono le più diffuse sul territorio, trascurano in parte il poblema, e ciò probabilmente a causa dell'errata considerazione, che, tuttosommato è già sufficiente il telaio di sostegno ammortizzato per conferire un buon grado di comfort. Così infatti non è, in quanto, come noto, le asperità del suolo durante la corsa, tendono solo in parte ad essere ammortizzate dal sistema di cedimento della sella, mentre le altre vibrazioni e sollecitazioni in ge tere, non escluse quelle di lieve entità vengono continuamente trasmesse, al corpo del ciclista ed in particolare all’inguine ed ai glutei i quali appoggiano costantemente su una superficie pressoché rigida. Tale circostanza, è fonte senza dubbio dì disagio, quantomeno provocando, con l'andare del tempo, l'arrossamento della cute ed un certo indolenzimento osseo, tutte delle patologie che fanno presuppore una mancanza di comfort. La situazione, non muta nemmeno nei confronti delle selle, ritenute a torto più comfortevoli, quali quelle con imbottitura schiumata o di gommapiuma. Anche in tale circostanza, l'assenza di una superficie con uno spessore coni istente, ne rende pressoché nulla l’efficacia, dappoiché, molto spesso è di per sé sufficiente il peso, corporeo per annullare l'efficacia dell’imbottitura che compone la sella. Ma gli inconvenienti rilevati in precedenza, possano addirittura peggiorare nei confronti di quei sellini sportivi, che alla comfortevolezza prediligono la funzionalità. Ci riferiamo più in dettaglio ai sellini con scocca rigida, i quali ben si prestano da un lato per la competizione, ma mal si adattano al dì fuori di tate circostanza, obbligando gli sportivi dilettanti, a dolorose performance, soprattutto per quei tratti di strada ove non è richiesto alcun particolare impegno sportivo.

Infine, anche il Iato estetico ha una certa importanza. In proposito, si osserva che la maggior parte dei consumatori, tende naturalmente, dopo un certo periodo, a stancarsi -esteticamente- dell'oggetto sella, molto spesso ricorrendo ad acquistarne una nuova con diverse tonalità cromatiche. Non solo, ma un motivo che induce ulteriormente il consumatore a non più accontentarsi della sella, diciamo "vecchia”, deriva anche dalla frequente usura della stessa, che oltre a far venir meno le caratteristiche cromatiche, ne interessa il rivestimento, con strappi, fuoriuscita di imbottitura e quant'altro. A fronte di ciò, non tutti sono propensi a sostituire la vecchia sella, anche a causa del costo della stessa, talvolta proibitivo, comportando il ricorso alla classica fodera. Quest'ultima, nota da tempo memorabile, ha trovato e trova tuttora largo impiego unicamente in quei casi in cui occorra rivestire la vecchia sella perchè oramai consunta. Essa infatti, è ottenuta da un tradizionale tessuto prima normale e successivamente elasticizzato, come ad esempio la maglina, ricavata secondo la conformazione della sella da rivestire, lungo il bordo della quale è cucito un elastico, o tutt'al più un cordino di pretensionamento. Essa, dal lato pratico, viene calzata dall'alto verso il basso sulla sella, necessitando poi del risvolto del tessuto, con un lieve cedimento, lungo il bordo perimetrale del telaio sottostante il rivestimento della originaria. Nonostante ciò, pure questa soluzione è afflitta da inconvenienti i quali si riferiscono i sistemi di fissaggio. Nel caso di specie, essi non si sono dimostrati sufficienti, in quanto non conferiscono la necessaria stabilità della fodera, la quale dopo poco tempo, tende a fuoriuscire dalla propria sede, sino a causarne la rottura. In conclusione si rileva che questa ma anche altri tipi di fodera, come ad esempio quelle in pvc, hanno il solo pregio di occultare, per quanto possibile e temporaneamente, l'usura della sella e non anche quello di conferire maggiore comfortevolezza all’utilizzatore.

Scopo del presente trovato è anche quello di ovviare ai succitati inconvenienti.

Questo ed altri scopi, vengono raggiunti con la presente innovazione secondo le caratteristiche di cui alle annesse rivendicazioni, risolvendo i problemi esposti mediante un copriseila anatomico, particolarmente per sella di bicicletta, ricavato da materiale termoformabile con una conformazione di pianta che richiama essenzialmente una sella, la cui struttura morbida anche a densità differenziata è accoppiata ad un tessuto di rivestimento, ed in cui, la parte sottostante rispetto alla seduta, prevede mezzi di ancoraggio alla sella originaria, detti mezzi consistendo in un puntale calzato su quesfultima ed una parte posteriore in cui si prevedono due lembi, impegnati lateralmente alla detta struttura morbida ed posizione mediana sovrapposti, finalizzati per una porzione, ad interferire l'uno con l'altro mediamente reciproci mezzi di ritenuta.

In tal modo, attraverso il notevole apporto creativo il cui effetto costituisce un immediato progresso tecnico, vengono conseguiti diversi vantaggi. Un primo aspetto, consiste essenzialmente nel fatto che per talune selle viene ottimizzata la comfortevolezza, per altre considerevolmente incrementata. Ed in effetti, nei confronti delle selle tradizionali, il suo impiego permette contestualmente di conferire maggiore morbidezza alla seduta con una buona ergonomia, soprattutto senza trascurare l’aspetto estetico, il quale può essere personalizzabile ed ottenibile in una m oltitudine di varianti dagli aspetti cromatici più accattivanti. Anche per le selle sportive, tale coprisella, è portatore di indubitabili vantaggi, tra i quali il fatto di essere particolarmente stabile e di non comprimersi con ('utilizzo, partecipando attivamente ad una migliore funzione assorbente degli urti e sollecitazioni in genere, alla quale la seduta del ciclista è sottoposta, ed in qualsiasi condizioni esso si trovi. Ulteriormente, si rileva che la particolare chisura, rende tale accessorio estremamente versatile, in grado di adattarsi comodamente e con una ineguagliabile stabilità a qualsiasi struttura di sella, salvaguardandola anche dall’usura. Per quanto riguarda il materiale che lo compone, essendo a cellule chiuse, esso è particolarmente indicato dal punto dì vista igienico, poiché oltre che impermeabile, è lavabile in lavatrice a temperature consuetudinarie.

Vantaggi, sono riscontrabili anche nelle caratteristiche strutturali dell'accessorio, che non richiede cura particolare e non pare porre particolari problematiche costruttive, riuscendo a coniugare in modo conveniente, la qualità con il prezzo modico.

Un ulteriore aspetto vantaggioso, infine, riguarda il fatto che per l'applicazione del suddetto accessorio, non è richiesta alcuna modifica alla, tradizionale sella di bicicletta, e può essere indrssato senza la necessità di particolare esperienza od accorgimenti tecnici.

Questi, ed altri vantaggi appariranno dalla successiva particolareggiata descrizione di una soluzione preferenziale di realizzazione con l'aiuto dei disegni schematici allegati, i cui particolari di esecuzione non sono da intendersi limitativi ma solo esemplificativi.

La Figura 1 ., rappresenta una vista in prospettiva e dal di sopra di un coprisella anatomico ottenuto con del materiale termoformato.

La Figura 2., è una vista , sempre in prospettiva, ma dal di sotto del coprisella di cui in Figura precedente, evidenziando i mezzi di ritenuta alla sella originaria.

Infine, la Figura 3., è una vista in sezione longitudinale del coprisella di cui alle Figure precedenti, presa lungo l'asse A-A, di figura 2.

Descrizione di una esecuzione.

Facendo riferimento anche alle figure citate, un coprisella (A) è del tipo ottenuto con una struttura morbida, con una conformazione che di pianta, richiama sostanzialmente una sella, superiormente (a1) sagomata anatomicamente, detto coprisella, essendo ottenuto con del materiale a cellule chiuse termoformabile (1) e nell'eventualità, localmente a densità differenziata.

Ad esempio, detto materiale termoformabile (1) può essere del tipo PE, PV, PVC, Feltro ed altri ancora, !a cui sagoma con diverso spessore viene conferita da un conveniente stampo durante il processo di termoformatura. Almeno la parte superiore del coprisella (A) viene rivestita con un tessuto di finitura, (2) sul quale possono essere ricavati dei motivi ornamentali anche policromatici, detto rivestimento potendo essere in poliestere, poliammide, elastomeri cotone ed altro ancora, accoppiato mediante fiamma, colla, film, mtp, ed altre tecniche.

La parte sottostante (a2), prevede dei mezzi di ancoraggio, anteriore e posteriore, del detto coprisella (A) alla sella originaria. Essi consistono in un puntale (3), ottenuto in neoprene rivestito con del materiale bielastico, il quale viene cucito o saldato in HF (alta frequenza), successivamente al processo di termoformatura, lungo il perimetro della sagoma (1) di coprisella (A). In questo modo si realizza una sede anteriore (31), cedevole elasticamente quanto basta e sufficiente ad accogliere, essendo calzata, la punta del sellino della bicicletta. Per quanto riguarda la parte posteriore, si prevedono due lembi di materiale (4, 41), ricavati anch’essi in neoprene rivestito con del materiale bielastico, ed impegnati lungo il perimetro delia sagoma (1). Più in dettaglio, l'unione interessa parte dei fianchi ed il lato di collegamento posteriore, secondo tecnica di cucitura o di saldatura in HF. Detti due lembi (4, 41), inoltre, sono parzialmente sovrapposti in posizione mediana, in modo tale da prevedere sull’intradosso dei convenienti mezzi di ritenuta (5). Essi, possono consistere in del Velcro® od altri convenienti mezzi, in modo tale da registrare, avvolta la struttura inferiore di sella originaria, il tendimento tra i rispettivi lembi (4, 41) accentuando o diminuendo la deformazione delia sagoma (1).

Claims (6)

1. RIVENDICAZIONI 1. Coprisela anatomico, particolarmente per sella di bicicletta, caratterizzato dal fatto di essere ricavato da materiale a cellule chiuse termoformabile (1) con una conformazione di pianta che richiama essenzialmente una sella, la cui struttura morbida anche a densità differenziata è accoppiata almeno superiormente (a1) ad un tessuto di rivestimento {2), ed in cui, la parte sottostante (a2) rispetto alla seduta, prevede mezzi di ancoraggio (3) e (4, 41) alla sella originaria.
2. 2. Coprisella, secondo la rivendicazione 1., caratterizzato dal fatto che detti mezzi di ancoraggio, consistono in un puntale (3) ed una parte posteriore in cui si prevedono due lembi (4, 41), impegnati lateralmente alla detta struttura morbida (1) ed in posizione mediana sovrapposti, finalizzati per una porzione, ad interferire l’uno con l'altro mediamente reciproci mezzi di ritenuta (5).
3. 3. Coprisella anatomico, secondo le rivendicazioni 1. e 2., caratterizzato. dal fatto che la parte sottostante (a2), prevede dei mezzi di ancoraggio anteriore e posteriore, del detto coprisella (A) alla sella originaria, consistendo in: - un puntale (3), ottenuto in neoprene rivestito con del materiale bielastico, il quale è cucito o saldato in HF (alta frequenza), lungo il perimetro della sagoma (1) di coprisella (Α', realizzando una sede anteriore (31) ; - due lembi di materiale (4, 41), ricavati anch’essi in neoprene rivestito con del materiale bielastico, ed impegnati lungo il perimetro della sagoma
4. 4. Coprisetla anatomico, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l'unione dei lembi di materiale (4, 41) alla sagoma (1) interessa parte dei fianchi ed il lato di collegamento posteriore, secondo tecnica di cucitura o dì saldatura in HF, detti due lembi (4, 41), essendo parzialmente sovrapposti in posizione mediana, in modo tale da prevedere sull’intradosso dei convenienti mezzi di ritenuta (5).
5. 5. Copriselia anatomico, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i mezzi di ritenuta (5) previsti localmente sulle superfici prospicienti della porzione sovrapposta di lembi (4, 41), consistono in Velcro®.
6. 6, Copriselia anatomico, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il materiale termoformabile (1) può esseré dei tipo RE, PV, PVC, Feltro ed altri ancora, in cui almeno ia parte, superiore dei copriselia (A) viene rivestita con un tessuto di finitura, {2) in poliestere, poliammide, elastomeri, cotone ed altro ancora, accoppiato mediante fiamma, colla, film, mtp.