ITTV950010A1 - Dispositivo di supporto, particolarmente per calzature sportive - Google Patents

Abstract

La presente domanda ha per oggetto un dispositivo di supporto, particolarmente per calzature sportive, il quale è costituito da due o più elementi i quali risultano tra loro assialmente ed elasticamente connessi.Tali due o più elementi risultano inoltre associati longitudinalmente alla zona posteriore della calzatura gli stessi presentando, in corrispondenza della reciproca giunzione, una conformazione arcuata.Tale dispositivo permette di effettuare un controllo della articolazione della caviglia, ed in particolare un controllo della flessibilità sia longitudinale che laterale della calzatura.

Description

"DISPOSITIVO DI SUPPORTO, PARTICOLARMENTE PER CALZATURE SPORTIVE"

R I A S S U N T O

La presente domanda ha per oggetto un dispositivo di supporto, particolarmente per calzature sportive, il quale è costituito da due o più elementi i quali risultano tra loro assialmente ed elasticamente connessi .

Tali due o più elementi risultano inoltre associati longitudapalmente alla zona posteriore della calzatura gli stessi presentando, in corrispondenza della reciproca giunzione, una conformazione arcuata.

Tale dispositivo permette di effettuare un controllo della articolazione della caviglia, ed in particolare un controllo della flessibilità sia longitudinale che laterale della calzatura

D E S C R I Z I O N E

La presente domanda ha per oggetto un dispositivo di supporto, particolarmente per calzature sportive.

Oggigiorno è sentita l 'esigenza tecnica di controllare la flessibilità in calzature sportive, ad esempio del tipo costituite da scarponi da sci o da snow-board.

Nel primo caso il controllo viene ef f ettuato sulla sola flessibilità longitudinale , in quanto la pratica dello sci richiede che lo scarpone sia rigido lateralmente al f ine di consentire l 'ottimale trasmissione degli sforzi per la conduzione dello sci .

Nel secondo caso il controllo viene effettuato sia sulla flessibilità longitudinale che laterale, in quanto 1 a pratica dello snow-board richiede che l 'articolazione della caviglia sia libera in tutte le direzioni per consentire gli spostamenti del baricentro del corpo dello sportivo necessari alla conduzione della tavola.

A tal fine è noto il brevetto francese n. 1.126.589 inerente una calzatura da sci in cui si evidenzia sostanzialmente la presenza, in corrispondenza della zona posteriore della tomaia, una apertura definente una coppia di lembi tra loro serrabili mediante dei lacci , nel mentre lateralmente alla tomaia sono previste predisposte tasche, leggermente inclinate, entro le quali vengono poste delle barrette, la cui funzione è quella di irrigidire la tomaia stessa trasmettendo direttamente alla gamba la maggior parte della reazione per la inclinazione dello sci, limitando la componente dello sforzo di torsione che coinvolge la caviglia durante questa fase della sciata.

Tale soluzione però non consente un controllo dell ' articolazione longitudinale della caviglia , demandata esclusivamente alla cedevolezza dello scarpone, nel mentre per quanto concerne l'articolazione laterale della caviglia, questa è inibita dalla presenza delle barrette di irrigidimento.

E' anche noto il brevetto francese n. 1.193.946 in cui è illustrata una calzatura da sci, la quale comprende degli elementi di rinforzo disposti essenzialmente in corrispondenza della superficie laterale della tomaia interessante la zona della caviglia: anche tale soluzione però non risulta ottimale in quanto, pur controllando l'articolazione longitudinale della caviglia ed irrigidendo lateralmente la tomaia, tali elementi risultano lavorare direttamente sulla tomaia stessa, cosi da creare zone lizzate di pressione che possono recare fastidio o danno caviglia; la soluzione risulta inoltre complessa cost.

te

E‘ anche noto il brevetto U . S . 3.747 . 235 illustrante un dispositivo atto a consentire l'utilizzo di una calzatura bassa che, in combinazione con una leva interessante la zona posteriore della gamba e ad essa associabile in corrispondenza del polpaccio, permette di controllare la flessione longitudinale della gamba dell'utilizzatore e di trasmettere efficacemente gli sforzi allo sci, una volta associata la calzatura ad uno sci.

Anche tale soluzione presenta un inconveniente dovuto ad una complessità costruttiva ed al fatto che si ha un controllo solamente dell'articolazione longitudinale della caviglia, mentre l'articolazione laterale è completamente inibita.

Ε' anche noto il brevetto francese n. 2.358.119 il quale illustra una calzatura da sci comprendente un gambale posteriore, il quale risulta suddiviso trasversalmente in tre distinti elementi tra loro parzialmente e mutualmente scorrevoli in senso longitudinale.

Anche tale soluzione non risolve completamente i problemi tecnici evidenziati; infatti, pur consentendo di agevolare la flessione in avanti della gamba ed un limitato controllo della flessione all ' indietro, in quanto una volta che i suddetti elementi interagiscono in battuta tra loro, l 'ulteriore flessione all ' indietro è contrastata solamente dalla deformabilità del gambale stesso, non vi è alcuna possibilità di permettere e di controllare l 'articolazione laterale della caviglia.

Una ulteriore soluzione è illustrata nel brevetto U.S.

5.193.294 intestato alla medesima richiedente in cui è illustrato uno scarpone da sci comprendente un gambale composto da due o più elementi a fascia indipendenti ed associati tra loro e/o ad uno scafo in modo oscillante; è anche illustrata la presenza di una coppia di barre laterali di irrigidimento.

Anche tale soluzione presenta però degli inconvenienti: pur consentendo il controllo della articolazione sia longitudinale che laterale della caviglia, presenta una notevole complessità costruttiva dei singoli elementi e del loro assemblaggio , e conseguentemente elevati costi di realizzazione.

Compito principale di quanto forma oggetto della presente domanda è quindi quello di risolvere i problemi tecnici evidenziati , eliminando gli inconvenienti di cui alla tecnica nota citata e quindi escogitando un dispositivo, particolarmente per calzature sportive, che permette di effettuare un controllo attivo della articolazione della caviglia sia in senso longitudinale che laterale.

Nell'ambito del compito sopra esposto un altro importante scopo è quello di realizzare un dispositivo che permetta, durante la camminata con calzature sportive, di evitare possibili slogature ed al contempo permetta, durante la pratica sportiva, il controllo della flessibilità longitudinale e laterale della calzatura stessa.

Ancora un importante scopo à quello di realizzare un dispositivo che risulti strutturalmente semplice e semplicemente industrializzabile.

Un altro importante scopo è quello di realizzare un dispositivo che risulti facilmente associabile alla calzatura.

Non ultimo scopo è quello di escogitare un dispositivo che alle caratteristiche precedenti accomuni quella di risultare affidabile e sicuro nell'uso, il medesimo essendo conseguibile con gli usuali e noti macchinari e impianti.

Il compito e gli scopi sopra accennati, nonché altri che più chiaramente appariranno in seguito vengono raggiunti da un dispositivo di supporto, particolarmente per calzature sportive, che si caratterizza per il fatto di essere costituito da due o più elementi, assialmente ed elasticamente connessi tra loro ed associati longitudinalmente alla zona posteriore di detta calzatura, detti due o più elementi presentando, in corrispondenza della zona di reciproca giunzione, una conformazione arcuata atta a consentire una battuta tra gli stessi ad una oscillazione laterale imposta a detta calzatura.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di alcune particolari, ma non esclusive, forme di realizzazione, illustrate a titolo indicativo nelle allegate di disegni in cui:

la fig.1 illustra, in una vista in pianta, il dispositivo; la fig. 2 illustra, in una vista posteriore, una calzatura sportiva, quale una pedula od una scarpa morbida da snow-board con applicato il dispositivo;

la fig. 3 illustra, in una vista laterale, la calzatura di cui alla figura precedente;

la fig. 4 illustra, in una vista analoga a quella di figura 2, una calzatura con una diversa forma predispositiva;

la fig. 5 è una vista operata secondo il piano di sezione V-V di figura 4;

la fig. 6 illustra, in una vista laterale, la calzatura di cui alla figura 4;

la fig. 7 illustra, in una vista di tre quarti laterale, una ulteriore soluzione per il dispositivo;

la fig. 8 illustra, in una vista dall'interno, il dispositivo di cui alla figura 7 in cui, per chiarezza, si è omesso un componente;

la fig. 9 è una vista operata secondo il piano di sezione IX-IX di figura 7;

la fig. 10 illustra, in una vista di tre quarti laterale, il componente mancante nella figura 8;

la fig. 11 illustra, in una vista laterale, una calzatura con applicato il dispositivo ove, per chiarezza, si è messa in rilievo la presenza di una molla;

la fig. 12 illustra, in una vista analoga a quella di figura 7, una ulteriore soluzione per il dispositivo;

la fig. 13 è una vista operata secondo il piano di sezione XIII-XIII di figura 12;

la fig, 14 illustra, in una vista schematica , come agisce dispositivo alle flessioni longitudinali del piede;

la fig. 15 illustra, in una vista schematica, come funziona il dispositivo ad una flessione laterale.

Con riferimento alle figure precedentemente citate, si è indicato con il numero 1 il dispositivo di supporto, il quale risulta particolarmente utilizzabile per calzature sportive 2 quali scarponi da snow-board, calzature per il trekking, scarpe atletiche, pedule ecc. , che consentano la completa articolazione della caviglia.

Il dispositivo di supporto risulta essere costituito da due o più elementi, indicati con il numero 3, i quali risultano tra loro assialmente ed elasticamente connessi mediante un predisposto ponticello 4.

Tali elementi sono ad esempio ottenuti per termoformatura di materia plastica e presentano una forma sostanzialmente arcuata.

Ciascuno di tali elementi quindi comprende un corpo 5 dal quale sporgono lateralmente una coppia di prime appendici 6a e 6b nel mentre vantaggiosamente sul corpo 5 è ricavato uno scarico 7; in prossimità delle estremità terminali delle prime appendici 6a, 6b, sono presenti predisposti primi fori 8a, 8b atti a consentire l'accoppiamento degli elementi stessi alla calzatura 2.

Il ponticello 4 raccorda quindi il bordo perimetrale inferiore 9 di ciascun corpo 5 al bordo perimetrale superiore 10 del corpo 5 sottostante, il tutto preferibilmente corrispondenza di un asse medio longitudinale.

Il dispositivo quindi presenta una disposizione essenzialmente longitudinale, il medesimo essendo associabile preferibilmente in corrispondenza della zona 11 posteriore della calzatura in corrispondenza dell'asse medio longitudinale della stessa.

Ciascuno degli elementi 3 presenta inoltre il bordo perimetrale inferiore 9 ed il bordo perimetrale superiore 10 che, nella forma illustrata nella figura 1, risultano sostanzialmente conformati ad arco di cerchio in cui il raggio R1 del bordo perimetrale inferiore 9 risulta diverso dal raggio di curvatura R2 del bordo perimetrale superiore 10.

La diversità di tali raggi di curvatura consente una rotazione a ciascun elemento 3 rispetto a quello contiguo: cosi facendo a ciascun elemento è consentita, in funzione ad esempio di una f lessione l aterale , una oscillazione sino a che quest 'ultima porti in battuta tra loro il bordo perimetrale inferiore di un elemento ed il bordo perimetrale superiore di quello contiguo.

L'interconnessione longitudinale invece tra i singoli elementi permette di controllare la flessibilità in senso longitudinale della calzatura.

Vantaggiosamente lo scarico 7 di ciascun elemento 3 risulta posizionabile in corrispondenza di un controsagomato risalto 12 sporgente posteriormente alla tomaia della calzatura 2.

Si è cosi constatato come il trovato abbia raggiunto il compito e gli scopi prefissati, essendosi ottenuto un dispositivo che permette di supportare in modo ottimale la caviglia e la gamba dell'utilizzatore, nonché di controllare efficacemente l'articolazione della caviglia stessa in tutte le direzioni: è infatti possibile controllare l'articolazione laterale della caviglia in quanto l'entità dell’oscillazione della stessa è determinata dalla sommatoria dei differenziali dei raggi di curvatura R1 e R2 degli elementi costituenti il dispositivo di supporto, il recupero del movimento è inoltre agevolato grazie alla presenza dei ponticelli 4.

Anche per una articolazione in senso longitudinale è possibile effettuare un controllo che è legato alla deformabilità assiale del dispositivo stesso.

Naturalmente il trovato è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del medesimo concetto inventivo.

Cosi, ad esempio, nelle figure 7, 8, 9, 10 e 11 è illustrato un dispositivo di supporto 101 il quale risulta essere costituito da un primo elemento superiore 103a,un secondo elemento centrale 103b ed un terzo elemento inferiore 103c, distinti tra loro.

Tali primo, secondo e terzo elemento sono costituiti da un corpo 105, di conformazione essenzialmente ellissoidale, che nel primo elemento superiore 103a e nel terzo elemento inferiore 103c presenta alle estremità laterali una coppia di prime appendici 106a, 106b, 106c e 106d.

Tali coppie di appendici presentano in prossimità delle estremità terminali predisposti primi fori 108a, 108b, 108c e 108d per l'interconnessione alla calzatura sportiva.

Vantaggiosamente la coppia di prime appendici 106a, 106b del primo elemento superiore 103a presenta un bordo perimetrale inferiore 109 presentante un raggio di curvatura uguale o diverso a quello del bordo perimetrale superiore 110 della coppia di prime appendici 106c e 106d del terzo elemento inferiore 103c,ma con centro rivolto da parte opposta.

Sia il primo elemento superiore 103a che il secondo elemento centrale 103b che il terzo elemento inferiore 103c presentano, in corrispondenza della superficie 113 addossabile alla calzatura sportiva, una prima sede indicata con i numeri 114a, 114b e 114c ricavata secondo il medesimo asse longitudinale al dispositivo di supporto 101.

Tali prime sedi risultano quindi tra loro allineate, le stesse presentando preferibilmente in una sezione trasversale una conformazione essenzialmente a "W" in corrispondenza delle quali sono ricavati, secondo due assi tra loro paralleli, predisposte coppie di secondi fori 115a, 115b, 115c, 115d, 115e e 115f.

Tali prime sedi 114a, 114b e 114c consentono l'alloggiamento nelle stesse di un controsagomato elemento di interconnessione 116 il quale presenta dei mezzi di interconnessione al primo elemento superiore, al secondo elemento centrale e al terzo elemento inferiore, detti mezzi essendo costituiti da una pluralità di funghetti 117 selettivamente ed amovibilmente inseribili in corrispondenza dei predisposti secondi fori 115a 115b, 115c, 115d, 115e e 115f ricavati su detti primo, secondo terzo elemento.

Vantaggiosamente tale elemento di interconnessione 116 presenta predisposti setti 118a e 118b anulari atti a mantenere tra loro separati il primo elemento superiore 103a, il secondo elemento centrale 103b ed il terzo elemento inferiore 103c.

Sull'elemento di interconnessione 116 sono inoltre ricavate, secondo due assi tra loro paralleli e corrispondenti circa a quelli di giacitura dei funghetti 117,una seconda sede 119 e una terza sede 120, assiali, di contenimento per predisposti elementi elasticamente deformabili quali ad esempio una prima molla 121 ed una seconda molla 122.

Essendo anche l'elemento di interconnessione 116 elasticamente deformabile, si ha che anche tale soluzione consente il raggiungimento del compito e gli scopi prefissati, il controllo della flessione longitudinale e laterale essendo prevalentemente demandata all'elemento di interconnessione stesso ed alla prima e seconda molla.

Nelle figure 12, 13, 14 e 15 é illustrata una ulteriore forma realizzativa per un dispositivo di supporto 201 il quale risulta essere costituito da un primo elemento superiore 203a, un secondo elemento centrale 203b ed un terzo elemento inferiore 203c, distinti tra loro.

Tali primo, secondo e terzo elemento sono costituiti da corpo 205, di conformazione essenzialmente ellissoidale, che nel primo elemento superiore 203a e nel terzo elemento inferiore 203c presenta alle estremità laterali una coppia di prime appendici 206a, 206b, 206c e 206d.

Tali coppie di appendici presentano in prossimità delle estremità terminali predisposti primi fori 208a, 208b, 208c e 208d per l’interconnessione alla calzatura sportiva.

Vantaggiosamente la coppia di prime appendici 206a, 206b del primo elemento superiore 203a presenta un bordo perimetrale inferiore 209 presentante un raggio di curvatura uguale o diverso a quello del bordo perimetrale superiore 210 della coppia di prime appendici 206c e 206d del terzo elemento inferiore 203c, ma con centro rivolto da parte opposta.

Al pari della soluzione precedente, sia il primo elemento superiore 203a che il secondo elemento centrale 203b che il terzo elemento inferiore 203c presentano, in corrispondenza della superficie addossatile alla calzatura sportiva, una sede, tra loro allineate, per l'alloggiamento nelle stesse di un controsagomato elemento di interconnessione 216 il quale presenta dei mezzi di interconnessione al primo elemento superiore, al secondo elemento centrale e al terzo elemento inferiore, detti mezzi essendo costituiti da una pluralità di funghetti 217 selettivamente ed amovibilmente inseribili in corrispondenza dei predisposti secondi fori ricavati su detti primo, secondo e terz elemento.

Sull'elemento di interconnessione 216 sono inoltre ricavate secondo due assi tra loro paralleli e corrispondenti circa a quelli di giacitura dei funghetti 217, una seconda ed una terza sede, assiali, di contenimento per predisposti elementi elasticamente deformabili quali ad esempio una prima molla 221 ed una seconda molla 222.

Il secondo elemento centrale 203b é costituito da un corpo 205 presentante mezzi di presa per controsagomati mezzi di aggancio presenti in detti primo elemento superiore 203a e terzo elemento inferiore 203c; i mezzi di presa sono costituiti da una coppia di seconde appendici 223a e 223b sporgenti da parte opposta al corpo 205 e secondo un plano mediò longitudinale al dispositivo, le stesse essendo alle estremità terminali forate.

Tali estremità terminali di detta coppia di seconde appendici 223a e 223b sono posizionabili esternamente a detti primo elemento superiore 203a e terzo elemento inferiore 203c o in corrispondenza di una predisposta coppia di terze sedi 224a è 224b ricavate internamente agli stessi a partire dai rispettivi bordi perimetrale inferiore 209 e superiore 210.

I mezzi di aggancio sono costituiti da predisposti naselli sporgenti esternamente a detti primo elemento superiore 203a e terzo elemento inferiore 203c in corrispondenza delle estremità terminali forate della seconda coppia di appendici o da predisposti rivetti passanti in corrispondenza di i predisposti fori ricavati su detti primo elemento superiore 203a e terzo elemento inferiore 203c e detta seconda coppia di appendici detti rivetti essendo atti a bloccare tra loro detti componenti.

Anche in questo caso é possibile controllare l'articolazione longitudinale e laterale della caviglia; nel primo caso si può ipotizzare il raggiungimento di una escursione pari ad un angolo Q acuto, come illustrato in figura 14,mentre nel secondo caso al dispositivo é consentita una variazione di un angolo β prima che il corpo 205 del secondo elemento centrale 203b interagisca in battuta con i bordi perimetrali inferiore 209 del primo elemento superiore 203a e perimetrale superiore 210 del terzo elemento inferiore 203c, come illustrato nella figura 15.

Anche tale soluzione consente il raggiungimento del compito e gli scopi prefissati.

Naturalmente la struttura del dispositivo di supporto descritta per le forme realizzative di figg.7-11 e di figg. 12-15 potrà prevedere una pluralità di elementi, da un minimo di due, a seconda dell'altezza della calzatura e delle esigenze di controllo e di supporto della caviglia.

Claims (19)

1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo di supporto, particolarmente per calzature sportive, che si caratterizza per il fatto di essere costituito da due o più elementi, assialmente ed elasticamente connessi tra loro ed associati longitudinalmente alla zona posteriore di detta calzatura, detti due o più elementi presentando, in corrispondenza della zona di reciproca giunzione, una conformazione arcuata atta a consentire una battuta tra gli stessi ad una oscillazione laterale imposta a detta calzatura.
2. 2) Dispositivo come alla rivendicazione 1 che si caratterizza per il fatto che detti due o più elementi sono tra loro assialmente ed elasticamente connessi mediante almeno un predisposto ponticello elasticamente deformabile.
3. 3) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 2 che si caratterizza per il fatto che ciascuno di detti elementi comprende un corpo dal quale sporgono lateralmente una coppia di prime appendici presentanti in prossimità delle estremità terminali predisposti primi fori atti a consentire l'accoppiamento di detti elementi a detta calzatura.
4. 4) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 3 che si caratterizza per il fatto che su detto corpo é ricavato uno scarico entro cui é posizionabile un controsagomato risalto sporgente posteriormente alla tomaia di detta calzatura.
5. 5) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 3 che si caratterizza per il fatto che detto almeno un ponticello raccorda il bordo perimetrale inferiore di ciascun corpo al bordo perimetrale superiore del corpo sottostante, il tutto preferibilmente in corrispondenza di un asse medio longitudinale.
6. 6) Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto ciascuno di detti elementi presenta detti bordo perimetrale inferiore e bordo perimetrale superiore che risultano sostanzialmente conformati ad arco di cerchio con raggi di curvatura, rispettivamente R1 e R2, giacenti o meno sul medesimo asse e presentanti il centro dal medesimo lato o da parte opposta, detti raggi di curvatura essendo uguali o diversi tra loro.
7. 7) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 6 che si caratterizza per il fatto che preferibilmente detto raggio di detto bordo perimetrale inferiore é diverso da detto raggio R2 di detto bordo perimetrale superiore a consentire una rotazione a ciascuno di detti elementi rispetto a quello contiguo a permettere per una flessione laterale,una oscillazione sino a che quest'υltima porti in battuta tra loro detti bordi perimetrali inferiore e superiore di due di detti elementi contigui.
8. 8) Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto di essere costituito da un primo elemento superiore, un secondo elemento centrale ed un terzo elemento inferiore, distinti tra loro.
9. 9) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 8 che si caratterizza per il fatto che detti primo, secondo e terzo elemento sono costituiti da un corpo, di conformazione essenzialmente ellissoidale, che in detti primo e terzo elemento presenta alle estremità laterali una coppia di prime appendici in prossimità delle cui estremità terminali sono ricavati predisposti primi fori per l'interconnessione a detta calzatura mediante mezzi di aggancio noti quali dei rivetti.
10. 10) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 9 che si caratterizza per il fatto che detta coppia di prime appendici di detto primo elemento superiore presenta un bordo perimetrale inferiore con un raggio di curvatura uguale o diverso a quello di detto bordo perimetrale superiore di detta coppia di prime appendici di detto terzo elemento inferiore, ma con centro rivolto da parte opposta.
11. 11) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 10 che si caratterizza per il fatto che sia detto primo elemenito superiore che detto secondo elemento centrale che detto terzo elemento inferiore presentano, in corrispondenza della superficie addossabile a detta calzatura sportiva, una prima sede ricavata secondo il medesimo asse longitudinale al dispositivo di supporto stesso, dette prime sedi risultando tra loro allineate, le stesse presentando preferibilmente in una sezione trasversale una conformazione essenzialmente a "W" in corrispondenza delle quali sono ricavati, secondo due assi tra loro paralleli, predisposte coppie di secondi fori.
12. 12) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 11 che si caratterizza per il fatto che dette prime sedi consentono l'alloggiamento nelle stesse di un controsagomato elemento di interconnessione presentante mezzi di interconnessione a detti primo elemento superiore, secondo elemento centrale e terzo elemento inferiore, detti mezzi essendo costituiti da una pluralità di funghetti selettivamente ed amovibilmente inseribili in corrispondenza di predisposti secondi fori ricavati su detti primo, secondo e terzo elemento.
13. 13) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 12 che si caratterizza per il fatto che detto elemento di interconnessione presenta predisposti setti anulari atti a mantenere tra loro separati detti primo elemento superiore , secondo elemento centrale e terzo elemento inferiore.
14. 14) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 12 che si caratterizza per il f atto che su detto elemento di interconnessione sono ricavate, secondo due assi tra loro paralleli e corrispondenti circa a quelli di giacitura di detti fungheti una seconda ed una terza sede, assiali, di contenimento per predisposti elementi elasticamente deformabili una prima ed una seconda molla.
15. 15) Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detto secondo elemento centrale é costituito da un corpo presentante mezzi di presa per controsagomati mezzi di aggancio presenti in detti primo elemento superiore e terzo elemento inferiore, detti mezzi di presa essendo vantaggiosamente costituiti da una coppia di seconde appendici sporgenti da parte opposta a detto corpo e secondo un piano medio longitudinale al dispositivo, le stesse essendo alle estremità terminali forate.
16. 16) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 15 che si caratterizza per il fatto che dette estremità terminali di detta coppia di seconde appendici sono posizionabili esternamente a detti primo elemento superiore e terzo elemento inferiore o in corrispondenza di una predisposta coppia di terze sedi ricavate internamente agli stessi a partire dai rispettivi bordi perimetrale inferiore e superiore.
17. 17) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 16 che si carat terizza per il fatto che detti mezzi di aggancio sono cos ituit da predisposti naselli sporgenti esternamente a detti primo elemento superiore e terzo elemento inferiore in corrispondenza delle estremità terminali forate di detta seconda coppia di appendici o da predisposti rivetti passanti in corrispondenza di predisposti fori ricavati su detti primo elemento superiore terzo elemento inferiore e detta seconda coppia di appendici, detti rivetti essendo atti a bloccare tra loro detti componenti.
18. 18) Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che esso consente il raggiungimento di una flessione longitudinale pari ad un angolo Ω acuto, ed il raggiungimento di una flessione laterale pari ad un angolo β prima che il corpo di detto secondo elemento centrale interagisca in battuta con i bordi perimetrali inferiore di detto primo elemento superiore e superiore di detto terzo elemento inferiore.
19. 19) Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per quanto descritto ed illustrato nelle allegate tavole di disegni.