ITTV940044A1 - Procedimento per nobilitare un pannello di legno povero, particolarmente nella realizzazione di antine per mobili - Google Patents

Description

Brevetto per invenzione industriale

Classificazione Internazionale: B 27 N

Titolo:

PROCEDIMENTO PER NOBILITARE UN PANNELLO DI LEGNO POVERO PARTICOLARMENTE NELLA REALIZZAZIONE DI ANTINE PER MOBILI ANTINA COSI' OTTENUTA.

DESCRIZIONE

Il presente trovato ha per oggetto un procedimento per nobilitare un pannello di legno povero, particolarmente nella realizzazione di antine per mobili ed antina così ottenuta.

L'innovazione trova particolare se pur non esclusiva applicazione nel settore della produzione in serie di componenti per mobili d’arredamento.

Nello stato dell'arte si conoscono diversi processi di lavorazione per nobilitare pannelli di legno, da utilizzare debitamente lavorati in luogo del tradizionale massello. Questo fenomeno pare giustificato almeno da due fattori, da un lato si consente di abbattere considerevolmente il costo di produzione trattandosi in genere di pannelli di legno o succedanei di poco pregio e quindi dal costo pressoché irrisorio, aumentando la platea del possibile acquirente, dall'altro poiché le proprie caratteristiche strutturali renderebbero fattibili le più svariate lavorazioni e combinazioni sia di forme che di colori. Un terzo vantaggio, non sempre riscontrabile, riguarderebbe il fatto che per merito dell'applicazione di rivestimento plastico al pannello di supporto, si dovrebbe conferire una maggiore resistenza nel tempo soprattutto alle infiltrazioni di acqua ed in genere in presenza di umidità.

Un tipico esempio di nobilitazione del pannello nella realizzazione di antine, è costituito dal rivestimento in laminato, i cui processi di esecuzione possono essere così riassunti:

- primi, partendo da soli elementi piani in truciolare {o MDF) grezzi successivamente sagomati, in corrispondenza di uno, due o quattro bordi e rivestiti una o due parti piane, in fasi successive e interscambiabili tra loro (postforming e pressatura);

- secondi, partendo da elementi piani ad esempio, in truciolare o MDF già nobilitato con carte melaminiche adatte ad essere piegate o meno, e successivamente scorniciate per ottenere bordi sagomati. Un sistema cosiddetto di preforming e softforming.

Se nelle soluzioni appena descritte è possibile utilizzare anche il comune pannello di truciolare, nei procedimenti in cui si ricorre all'impiego di fogli di pvc, in sostituzione del tradizionale laminato, non risulta una operazione qualitativamente accettabile. In quest'ultimo caso, si prevede a monte la lavorazione di un pannello in mdf (mediodensity), il quale dopo essere stato ad esempio pantografato secondo la forma voluta, viene poi rivestito con una pellicola di materiale pvc, o polipropilene e simili. Un ciclo di produzione può prevede ad esempio, dapprima, la spruzzatura sulla superficie del pannello lavorato, di una colla, poi fatta asciugare, e poi introdotto, assieme alla pellicola di pvc adagiata su entrambe le superfici maggiori, all'interno di una pressa. Qui, mediante deformazione di un cuscino in temperatura che va a copiare la sagoma del pannello, od addirittura per altre soluzioni in assenza di questo, si ottiene l'associazione del rivestimento plastico alla superficie del pannello.

Nella soluzione appena descritta sono presenti inevitabilmente degli inconvenienti, i quali derivano In primo luogo dall'impiego necessario dell'mdf. Questo infatti, si presta particolarmente per il genere di lavorazione potendo disporre di superfici perfettamente liscie, una condizione assolutamente irrinunciabile poiché in assenza, la pellicola di pvc, essendo altamente copiativa, ne rimarcherebbe verso l'esterno ogni difetto, ottenendo un prodotto di bassa qualità. Ma al di là dell'essere sempre perfettamente piano, altri inconvenienti incombono, quale ad esempio il notevole appesantimento dell'antina, comportando nel mobile l'adozione di cerniere adeguate. Ulteriori inconvenienti possono derivare anche dalla difficile messa a punto del procedimento, poiché con l'incollaggio a caldo si viene a modificare la struttura molecolare del collante, sino ad ottenere delle deformazioni, quali l'imbarcamento del pannello. Infine, non viene resa possibile la realizzazione di forme più complesse al di là di quelle piane, o leggermente sagomate, poiché comporterebbe un alto scarto di materiale, con costi particolarmente elevati per l'ottenimento del semilavorato.

Nonostante ciò, esigenze di mercato, hanno spostato e mantenuto l'attenzione degli operatori del settore nel confronti dell'antina rivestita in materiale plastico rigido del tipo, abs o pvc, soprattutto in rapporto alla qualità-prezzo. Trae origine così, una soluzione più recente di rivestimento a freddo, la quale, in primo luogo parte dal concetto di prevedere l'impiego di un semilavorato, In pratica una scocca, ottenuta secondo le più svariate sagome mediante nota tecnica di termoformatura. Dall’altro lato, nel contempo, si procede con la preparazione di un pannello, sempre in mdf, già sagomato con forme molto simili alla detta scocca ma non uguali e leggermente ridotte dimensionalmente. Una volta distribuita uniformemente la colla, si procede all'unione dei detti due corpi più un terzo, generalmente piano costituito dal dorso dell'antina, mediante l'introduzione del sandwich in un dispositivo strettoio sino a rapprendere il collante.

Ma anche questa soluzione non è esente da inconvenienti. Ci riferiamo più in dettaglio al fatto che si sarebbe ancora obbligati nella scelta del materiale riempitivo e di supporto. Fra questi il più frequente è sempre l'mdf, il quale come abbiamo già visto, è portatore di notevoli inconvenienti. Ricordiamo infatti l'estremo peso, e la necessità di prevedere sempre una superficie perfettamente piana. Ve ne sono altri infine, peculiari a questo tipo di lavorazione, e che riguardano prevalentemente la sensazione di vuoto nel maneggiare l'antina finita, quindi come un prodotto di scarsa affidabilità, a causa delle intercapedini non completamente riempite fra il pannello di supporto e la scocca esterna sagomata. Inoltre, sempre a causa delle Intercapedini ed in presenza di fonti di calore, come possono essere assoggettati i mobili da cucina, la scocca in materiale plastico, tende a deformarsi, attenuando l'accentuazione della sagoma soprattutto in corrispondenza degli spigoli, sino a modificare negativamente l'aspetto originario.

Scopo del presente trovato è anche quello di ovviare ai succitati inconvenienti.

Questo ed altri scopi vengono raggiunti con la presente innovazione secondo le caratteristiche di cui alle annesse rivendicazioni risolvendo i problemi esposti mediante un procedimento per nobilitare un pannello di legno povero, particolarmente nella realizzazione di antine per mobili ed antlna cosi ottenuta, in cui, un ciclo di lavorazione prevede l'impiego di una scocca in materiale plastico rigido, del tipo abs o pvc preventivamente formata, all'interno della quale, una volta introdotta in un banco strettoio, dapprima viene effettuata una colata di un prodotto collante tipo poliuretanico pluricomponente, ed in un secondo tempo associato un corrispondente pannello di legno truciolare preriscaldato ad una temperatura oscillante tra I 45° ed i 70°, dipendendo dal grado di umidità esterno e dal tipo di essenza utilizzata, per essere infine sopra questo, prevista l'associazione previo incollaggio, del dorso costituito da un foglio di materiale plastico generalmente piano.

In tal modo attraverso il notevole apporto creativo il cui effetto costituisce un immediato progresso tecnico vengono conseguiti diversi vantaggi. In primo luogo à possibile impiegare del legno povero, come ad esempio il pannello truciolare, il quale come noto, oltre a rendersi disponibile in grosse quantità ed a costi decisamente inferiori è caratterizzato dal ridotto peso, allegerendo in definitiva Iantina. Ancora un vantaggio, è anche dato dal fatto che si usa un pannello non necessariamente presagomato, con un considerevole risparmio di costi e di tempi di lavorazione, inoltre l'acoppiamento a freddo, limita l’effetto di imbarcamento del pannello, osservato nei processi di lavorazione a caldo Non da ultimo, l’impiego di uno strato di materiale che forma una sorta di cuscino fra la superficie del pannello rigido e la scocca, non pone limiti alla fantasia del costruttore, potendo prevedere le forme più svariate. Infine, si otterrà un prodotto con un elevato grado di impermeabilità, potendo essere comodamente collocato anche negli ambienti più umidi.

Questi ed altri vantaggi appariranno dalla successiva particolareggiata descrizione di soluzioni preferenziali di realizzazione con l’aiuto dei disegni schematici allegati i cui particolari di esecuzione non sono da intendersi limitativi ma solo esemplificativi.

La Figura 1 rappresenta una vista di fronte di una antina, in cui il riquadro principale è del tipo sagomato.

La Figura 2, rappresenta una porzione dell’antina, presa lungo le direttrici X-X di Figura 1.

Facendo riferimento anche alle figure, si rileva che un procedimento per nobilitare un pannello di legno povero, particolarmente nella realizzazione di antine per mobili, ed antina (A) così ottenuta, richiede dapprima la realizzazione di una scocca (1), mediante noti processi come ad esempio per termoformatura, la quale ricalchi la forma desiderata. Nel caso di specie, la scocca (1), dal lato a vista è provvista di una superficie sagomata con una conformazione a tapparellina (1 ')- prevedendo una serie di piani obliqui e paralleli disposti trasversalmente, racchiusi all'interno di una cornice di alcuni centimetri che così viene a definire il bordo. Dal lato interno, trattandosi di una scocca contenitrice, con la superficie sagomata (1') sono ricavate monoliticamente delle sponde (1"), le quali essendo ottenute perimetralmente svolgono la funzione di limitare I'area conferendo così una forma scatolata.

All'interno di una scocca così ottenuta (1), preferibilmente predisposta in posizione capovolta, viene iniettato uniformemente uno spessore di collante (2), di tipo poliuretanico a due o più componenti, il quale, riempendo gli spazi eventualmente determinati dalla conformazione in negativo del riquadro centrale della scocca (1 ), consente di ottenere una superficie piana. In una soluzione preferenziale, lungo i bordi della scocca (1) ed in particolare corrispondendo alla cornice, possono essere introdotti dei listelli riempitivi, in mdf (3), od altro materiale il quale si presti particolarmente per conferire la smussatura degli spigoli senza evidenziarne i difetti sulla superficie a vista della scocca.

Nel frattempo, si procede al riscaldamento delia superficie di un pannello (4) da accoppiare alla scocca (1), portandola sino ad una temperatura che può oscillare dai 45° ai 70°, dipendendo dall'umidità esterna e dall'essenza con il quale il detto pannello preferibilmente truciolare (4) è stato ottenuto. Il pannello (4) può essere sia del tipo con le superfici piane, ma anche, per ridurre la quantità di collante impiegato, con un leggero abbozzo della sagoma che riproduce in positivo la scocca (1).

A questo punto la scocca (1) riempita del collante (2), unitamente al soprastante pannello di truciolare (4) ed eventuali listelli riempitiv (3), viene ammorsata in un banco strettoio, consentendo al collante d rapprendersi. Infine, al pannello così ottenuto, mediante tecnica di incollaggio tradizionale viene associato il dorso (5), generalmente costituito da un foglio di materiale plastico.

Claims (8)

1. RIVENDICAZIONI 1. Procedimento per nobilitare un pannello di legno povero particolarmente nella realizzazione di antine per mobili ed antina cosi ottenuta, caratterizzato dal fatto in cui, un ciclo di lavorazione prevede l'impiego di una scocca in materiale plastico rigido preventivamente formata, all'interno della quale viene introdotto del collante di tipo poliuretanico, ed associato un corrispondente pannello di legno povero preriscaldato per essere infine, dal lato opposto prevista l'associazione previo incollaggio, del dorso costituito da un foglio di materiale plastico generalmente piano.
2. 2. Procedimento secondo la rivendicazione 1 ., caratterizzato dal fatto che si prevede la realizzazione di una scocca (1), preferibilmente in abs o pvc, la quale sul lato a vista ricalca la forma desiderata, mentre sul lato interno, trattandosi di una scocca contenltrice, con la superficie sagomata (1') sono ricavate monoliticamente delle sponde {1"), che essendo ottenute perimetralmente svolgono la funzione di limitare l'area, conferendo una forma scatolata.
3. 3. Procedimento secondo le rivendicazioni 1. e 2., caratterizzato dal fatto che all'interno di una scocca così ottenuta (1 ), viene iniettato uniformemente uno spessore di collante (2), di tipo poliuretanico a due o più componenti, il quale, riempendo gli spazi eventualmente determinati dalla conformazione in negativo del riquadro centrale della scocca (1), consente di ottenere una superficie piana.
4. 4. Procedimento secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che lungo i bordi della scocca (1) ed in particolare corrispondendo alla cornice, sono annegati dei listelli riempitivi (3).
5. 5. Procedimento secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la superficie di un pannello (4) da accoppiare alla scocca (1), viene preriscaldata ad una temperatura che oscilla dai 45° ai 70% dipendendo dall'umidità esterna e dall'essenza con il quale il detto panne è stato ottenuto.
6. 6. Procedimento secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il pannello (4) può essere previsto sia del tipo con le superfici piane, ma anche con un leggero abbozzo della sagoma che riproduce in positivo la scocca (1).
7. 7. Procedimento secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la scocca (1) riempita di collante (2), unitamente al soprastante pannello di truciolare (4) ed eventuali listelli riempitivi (3), viene ammorsata in un banco strettoio, per poi, mediante tecnica di incollaggio tradizionale associare il dorso (5), generalmente costituito da un foglio piano di materiale plastico.
8. 8. Antina secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di essere costituita da una struttura stratificata, in cui la superficie a vista è data dalla scocca sagomata in materiale plastico rigido, mentre la parte interna comprende uno strato intermedio di collante nel quale sono annegati eventuali listelli ed il corrispondente pannello riempitivo, preferibilmente in truciolare, rivestito dal lato opposto a costituire il dorso, con un foglio di materiale plastico piano.