ITTV20120218A1 - "procedimento per confezionare vaschette di alimenti termo - rigenerabili ed auto - riscaldanti, e vaschetta cosi' prodotta" - Google Patents

"procedimento per confezionare vaschette di alimenti termo - rigenerabili ed auto - riscaldanti, e vaschetta cosi' prodotta" Download PDF

Info

Publication number
ITTV20120218A1
ITTV20120218A1 IT000218A ITTV20120218A ITTV20120218A1 IT TV20120218 A1 ITTV20120218 A1 IT TV20120218A1 IT 000218 A IT000218 A IT 000218A IT TV20120218 A ITTV20120218 A IT TV20120218A IT TV20120218 A1 ITTV20120218 A1 IT TV20120218A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
phase
tray
sub
food
container
Prior art date
Application number
IT000218A
Other languages
English (en)
Inventor
Amedeo Pagotto
Original Assignee
Smc Technology Srl
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Smc Technology Srl filed Critical Smc Technology Srl
Priority to IT000218A priority Critical patent/ITTV20120218A1/it
Publication of ITTV20120218A1 publication Critical patent/ITTV20120218A1/it

Links

Classifications

    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B29WORKING OF PLASTICS; WORKING OF SUBSTANCES IN A PLASTIC STATE IN GENERAL
    • B29DPRODUCING PARTICULAR ARTICLES FROM PLASTICS OR FROM SUBSTANCES IN A PLASTIC STATE
    • B29D22/00Producing hollow articles
    • B29D22/003Containers for packaging, storing or transporting, e.g. bottles, jars, cans, barrels, tanks
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47JKITCHEN EQUIPMENT; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; APPARATUS FOR MAKING BEVERAGES
    • A47J36/00Parts, details or accessories of cooking-vessels
    • A47J36/24Warming devices
    • A47J36/28Warming devices generating the heat by exothermic reactions, e.g. heat released by the contact of unslaked lime with water
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
    • B65DCONTAINERS FOR STORAGE OR TRANSPORT OF ARTICLES OR MATERIALS, e.g. BAGS, BARRELS, BOTTLES, BOXES, CANS, CARTONS, CRATES, DRUMS, JARS, TANKS, HOPPERS, FORWARDING CONTAINERS; ACCESSORIES, CLOSURES, OR FITTINGS THEREFOR; PACKAGING ELEMENTS; PACKAGES
    • B65D81/00Containers, packaging elements, or packages, for contents presenting particular transport or storage problems, or adapted to be used for non-packaging purposes after removal of contents
    • B65D81/34Containers, packaging elements, or packages, for contents presenting particular transport or storage problems, or adapted to be used for non-packaging purposes after removal of contents for packaging foodstuffs or other articles intended to be cooked or heated within the package
    • B65D81/3484Packages having self-contained heating means, e.g. heating generated by the reaction of two chemicals
    • CCHEMISTRY; METALLURGY
    • C09DYES; PAINTS; POLISHES; NATURAL RESINS; ADHESIVES; COMPOSITIONS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR; APPLICATIONS OF MATERIALS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • C09KMATERIALS FOR MISCELLANEOUS APPLICATIONS, NOT PROVIDED FOR ELSEWHERE
    • C09K5/00Heat-transfer, heat-exchange or heat-storage materials, e.g. refrigerants; Materials for the production of heat or cold by chemical reactions other than by combustion
    • C09K5/16Materials undergoing chemical reactions when used
    • C09K5/18Non-reversible chemical reactions

Landscapes

  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Chemical & Material Sciences (AREA)
  • Chemical Kinetics & Catalysis (AREA)
  • Food Science & Technology (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Physics & Mathematics (AREA)
  • General Chemical & Material Sciences (AREA)
  • Combustion & Propulsion (AREA)
  • Thermal Sciences (AREA)
  • Materials Engineering (AREA)
  • Organic Chemistry (AREA)
  • Life Sciences & Earth Sciences (AREA)
  • Bathtubs, Showers, And Their Attachments (AREA)
  • Control For Baths (AREA)
  • Central Heating Systems (AREA)

Description

PROCEDIMENTO PER CONFEZIONARE VASCHETTE DI ALIMENTI
TERMO - RIGENERABILI ED AUTO - RISCALDANTI, E VASCHETTA
COSI’ PRODOTTA
[0001 ] Il presente trovato, ha per oggetto un procedimento per confezionare vaschette di alimenti a lunghissima conservazione, termo -rigenerabili e che anche integrano un sistema di auto - riscaldamento di tipo progressivo e migliorato: inoltre, il trovato ha per oggetto la vaschetta così prodotta,
Campo di applicazione
[0002] L'innovazione, trova esclusiva applicazione nel settore dell'industria alimentare per la produzione di contenitori per porzioni individuali e sigillate di cibo che comprendono un sistema di auto -riscaldamento, altrimenti denominati self - heating box in lingua inglese; in particolare, tali recipienti risultano adatti a contenere e servire singole porzioni di alimenti a lunga conservazione, del tipo pre - trattato e rigenerabile, essendo destinati al consumo in situazioni di emergenza od in luoghi disagevoli, oppure essendo anche adatti a mense e collettività.
[0003] I convenzionali contenitori monodose per alimenti confezionati e destinati ad essere consumati in un luogo diverso dalla produzione sono generalmente conformati a guisa di vaschetta o barattolo, con anche un elemento di chiusura rimovibile o strappabile; inoltre, sono generalmente del tipo monouso essendo di basso costo e non adatti al riutilizzo. Tali contenitori vengono maggiormente utilizzati per alimenti da conservare in ambiente condizionato, ad esempio i gelati, i surgelati, i latticini, essendo quindi confezionati in atmosfera idonea e opportunamente sigillati; oppure, sono adatti al semplice trasporto di determinate porzioni di un alimento venduto a peso, come ad esempio accade nelle gastronomie, essendo generalmente destinati ad un rapido consumo e non sigillati.
[0004] Per gli alimenti destinati ad essere trasportati e consumati caldi o refrigerati, talvolta vengono utilizzati contenitori con potere isolante, essendo ad esempio realizzati in un polimero espanso quale il polistirene per alimenti, al fine di prolungare il mantenimento della corretta temperatura, particolarmente durante il consumo.
[0005] Sono note da anni, inoltre, soluzioni di trattamento di alimenti preparati industrialmente per contenitori del tipo mono - porzione e mono -uso, che sono alternativi al convenzionale surgelamento essendo in grado di allungare notevolmente la durata del contenuto anche in condizioni di conservazione non condizionata, ad esempio in magazzini a temperatura ambiente. A titolo di esempio, si ricorda il procedimento di sterilizzazione basato sull’uso delle microonde descritto in ITTV20020120 (Pagotto), che anche consente di ottenere contenitori sigillati mono - porzione di alimenti a lunghissima conservazione che risultano adatti, ad esempio, in casi di emergenza quali le calamità naturali o gli interventi militari. Gli alimenti così sterilizzati prevedono, generalmente, una rigenerazione del materiale edibile per il tramite di calore apportato dall’esterno, al momento del consumo, con metodi tradizionali.
[0006] Sono anche ritenute note e convenzionali diverse soluzioni di contenitori per alimenti del tipo auto - riscaldante, a doppia camera o doppio fondo contenente almeno due sostanze separate, solide e liquide; dette sostanze, miscelandosi a seguito di un’operazione volontaria eseguita dal consumatore quale, ad esempio, il taglio o la foratura del recipiente interno contenente il liquido di attivazione, generano una reazione chimica esotermica in grado di riscaldare l’alimento soprastante, che à ̈ igienicamente isolato all’interno di un piatto, per portarlo alle condizioni di temperatura idonee al consumo. Tale sistema di auto - riscaldamento viene generalmente denominato flameless Chemical heating in lingua inglese.
[0007] Le sostanze maggiormente economiche ed agevolmente reperibili per generare tali reazioni esotermiche sono l’ossido di calcio e l’acqua; tuttavia, à ̈ noto l’utilizzo di sostanze diverse al fine di ottenere reazioni migliorate in funzione della specifica applicazione, ad esempio il magnesio come reagente solido con anche sali e additivi aggiunti all’acqua per controllare la temperatura e la durata della reazione. Negli ultimi vent’anni, le reazioni chimiche esotermiche per l’auto - riscaldamento degli alimenti sono state ampiamente studiate in ambito militare e scientifico con anche numerose applicazioni in prodotti industriali, si veda a titolo di esempio il documento US8062528 (Back et al.). Sul mercato, sono oggi reperibili diverse configurazioni realizzative di bevande calde od alimenti monodose a lunga conservazione ed auto - riscaldanti ad uso di atleti, pescatori, cacciatori, militari ed anche per gli impiegati che consumano il pranzo in ufficio; tali prodotti, in particolare, sono denominati convenzionalmente self - heating box lunch in lingua inglese. E’ anche noto, tuttavia, che tali soluzioni convenzionali presentano alcuni aspetti problematici e migliorabili, risultando peraltro migliorabili anche i relativi procedimenti produttivi.
Stato dell’arte
[0008] Al fine di determinare lo stato dell'arte relativo alla soluzione proposta à ̈ stata effettuata una verifica convenzionale, interrogando data base pubblici, che ha portato all'individuazione di alcune anteriorità, di seguito riportate.
DI : US2012/0006314 (Sunol et al.)
D2: US201 2/01 93367 (Baker)
D3: US2009007871 1 (Farone)
D4: US6248257 (Bell et al.)
D5: CN2021 86623 (Zhenyuan)
D6: W0201 1/063505 (Sendel)
D7: GB2391 851 (Goding)
D8: US6539935 (Ichikawa et al.)
D9: US5220909 (Pickard et al.)
[0009] In DI viene descritto un sistema di auto - riscaldamento per alimenti od per abbigliamento in grado di modulare il calore provocato dalla reazione chimica tra un primo reagente solido scelto tra un gruppo comprendente ad esempio ossidi metallici e di calcio, un secondo reagente solido del tipo zeolite, ed una miscela liquida di acqua con almeno un agente tensioattivo quale il glicole polietilenico; detti componenti, essendo tra loro suddivisi da membrane di tipo frangibile.
[001 0] D2 e D3 propongono un contenitore per alimenti quali bevande calde, a guisa di barattolo dotato di sistema di auto - riscaldamento, del tipo a doppia camera inferiore e laterale. Il contenitore di D2 comprende lateralmente tasche contenenti le sostanze reagenti solide ed anche il liquido di attivazione, essendo miscelate a seguito di un’azione volontaria di attivazione quale la rotazione del coperchio; à ̈ prevista un’eventuale azione smorzante di materiali atti ad assorbire il calore eccessivo. D3 presenta un doppio fondo contenente un reagente solido comprensivo di cloruro di magnesio, cloruro di calcio od ossido di calcio, essendo separato dalla camera superiore contenente il componente liquido mediante una membrana orizzontale e frangibile in alluminio, detta camera superiore comprendente il contenitore dell’alimento che à ̈ inferiormente conformato a punta in modo tale da consentire la rottura della membrana per il tramite di pressione dall’alto, essendo l’intero contenitore esterno deformabile.
[0011 ] In D4 viene descritta una reazione esotermica migliorata che prevede l’aggiunta dall’esterno di una soluzione acquosa, con reagenti acidi e basici in modo tale da provocare una reazione in grado di fornire anche calore aggiuntivo; un rilascio progressivo del calore à ̈ consentito mediante l’aggiunta di additivi di tipo inerte e controllando l’entrata del liquido.
[0012 ] D5 propone un contenitore portatile per alimenti del tipo self -heating box lunch che comprende internamente, tra il fondo della scatola ed il fondo del piatto, una busta in fibra tessile di poliestere contenente il reagente solido e posta all’interno di un involucro trasparente con indicata la linea per il taglio manuale ed il livello dell’acqua da introdurre, essendo non compresi nella confezione l’acqua e lo strumento di taglio; l’alimento pre - confezionato à ̈ collocato superiormente all’interno di una busta, sopra il film che sigilla il piatto vuoto. Il detto contenitore viene confezionato in un involucro scatolare esterno di cartone.
[0013 ] In D6, D7 e D8 viene descritto un contenitore del tipo self -heating box lunch comprensivo del liquido di attivazione; particolarmente in D6, detto liquido à ̈ acqua in soluzione salina con aggiunta di agenti tensioattivi e alghicidi, ed à ̈ singolarmente confezionato in busta sigillata, collocata sotto il piatto, da estrarre ed aprire al fine di versarne il contenuto nel vassoio esterno sul componente solido, che à ̈ conformato a guisa di panetto poroso. In D7 l’acqua à ̈ contenuta separatamente, in posizione affiancata; inoltre, il cartone à ̈ rinforzato sul fondo per assorbire la maggior parte del calore e presenta, esternamente, un inchiostro di tipo termocromico che evidenzia il raggiungimento della temperatura corretta. In D8 il detto componente liquido à ̈ separato e contenuto in una vaschetta avente, sul fondo, specifiche cavità che sono controsagomate sulle protrusioni coniche che salgono dal fondo del vassoio esterno, in modo tale da consentirne l’alloggiamento ed anche fungere da punte di foratura quando detto contenitore viene estratto dalla sede, capovolto e premuto contro le punte delle dette protrusioni al fine di rompere la membrana frangibile di chiusura e consentire al liquido di fuoriuscire.
Stato dell’arte maggiormente pertinente
[001 ] D9 propone un contenitore modulare portatile per alimenti del tipo self - heating box lunch, comprensivo di scatola in cartone, un vassoio esterno abbinato ad un piatto interno, entrambi in Polipropilene termoformato di circa 1 , 1 mm di spessore, con anche un involucro allungato a guisa di borsa, in Polipropilene coestruso con il copolimero denominato EVOH ad effetto barriera, contenente una soluzione elettrolitica di acqua, glicole propilenico e acido adipico; tale involucro à ̈ compreso nel vano ricavato tra il vassoio esterno ed il piatto interno, tra loro saldati perimetralmente, essendo in posizione affiancata al reagente solido e direttamente comunicante. Detto reagente à ̈ conformato a panetto sottile, in una lega di magnesio e ferro, in matrice polimerica, e si trova in diretto contatto con il fondo del vano superiore formato dal piatto contenente l’alimento da scaldare, essendo invece isolato dal lato opposto per il tramite di distanziatori che ricavano un vano d’aria tra il vassoio e la scatola esterna. In particolare, il detto contenitore del componente liquido viene aperto in modo agevolato mediante l’estrazione laterale di una linguetta che ne provoca la rottura; il vassoio viene poi rimesso, unito al piatto, dentro la detta scatola per il tempo necessario al completo riscaldamento dell’alimento, che dipende dalla temperatura dell’aria.
[001 5] Tutto ciò considerato, si può ragionevolmente affermare che sono noti contenitori scatolari portatili per alimenti, del tipo self - heating box lunch, caratterizzati da:
• una confezione scatolare in cartone che funge da imballaggio ed isolante per la fase di riscaldamento, anche accoppiata internamente ad un foglio di alluminio;
• un vassoio comprensivo superiormente di un piatto che contiene e serve l’alimento, entrambi realizzati in materiale plastico, essendo sagomati in modo tale da ricavare inferiormente al detto piatto un vano in grado di alloggiare il reagente solido ed anche un vano laterale per contenere separatamente il componente liquido, in comunicazione diretta ed affiancato;
• un involucro con il componente liquido di attivazione, a guisa di busta o borsa con anche una parte frangibile quale una membrana atta ad essere strappata o forata; sono anche noti mezzi di rottura della membrana compresi o integrati nella confezione, quali linguette da tirare o protrusioni coniche utilizzabili come punte di foratura previa estrazione e capovolgimento;
• una saldatura perimetrale tra il detto vassoio ed il detto piatto, eventualmente con una fessura atta alla fuoriuscita della linguetta; • un reagente solido composto da ossido di calcio in polvere oppure una miscela di magnesio e ferro in polvere od in panetti porosi, anche comprensivi di ulteriori sostanze migliorative;
• un liquido di attivazione quale l’acqua od una soluzione acquosa, con anche sali, tensioattivi od altri additivi aventi particolari funzioni migliorative;
• elementi assorbenti o isolanti, posti inferiormente o lateralmente rispetto al vano dove avviene la reazione;
• un vassoio convenzionalmente realizzato in un materiale isolante, quale lo Styrofoam od un foglio plastico accoppiato con cartone.
Inconvenienti
[001 6] Si può ragionevolmente convenire che le soluzioni note e convenzionali di confezioni mono - dose per alimenti a lunga conservazione che anche comprendono un sistema di auto - riscaldamento del tipo a reazione chimica esotermica, presentano alcuni inconvenienti e delle limitazioni. Una prima limitazione si riferisce alle soluzioni comprensive di un reagente solido a base di magnesio o configurato in panetti, essendo il costo del magnesio considerevolmente più alto rispetto all’ossido di calcio od alla polvere di ferro ed anche essendo la configurazione compattata in panetti (D6, D8, D9) comportante una lavorazione aggiuntiva con additivi e con l’apporto di una notevole quantità di energia, risultando di costo industriale sostanzialmente maggiore rispetto alle soluzioni in polvere utilizzata tal quale.
[0017 ] Una seconda limitazione si riferisce ai prodotti che non comprendono all'interno della confezione il componente liquido per l’attivazione della reazione (D4, D5), essendo più leggeri in peso ma talvolta eccessivamente scomodi nel reperimento del liquido stesso, si pensi ad esempio agli usi militari o sportivi; inoltre, risulta talvolta difficile introdurre nella confezione l’esatta quantità di liquido al fine di una corretta miscelazione per la detta reazione chimica esotermica.
[0018 ] Ancora una limitazione riguarda i sistemi che prevedono operazioni lunghe o disagevoli, impossibili da eseguire in piedi od in luoghi scomodi; si pensi, ad esempio, all’estrazione dalla scatola del piatto comprensivo dell’alimento al fine di appoggiarlo temporaneamente su di una superficie piana, quindi all’apertura dell’involucro contenente il liquido di attivazione per versarlo sul componente solido, particolarmente evitando dispersioni pericolose, e ricomponendo infine gli strati superiori e l’intera confezione fino al termine del riscaldamento (D4 - D8). Ulteriormente, in taluni casi à ̈ necessario reperire un mezzo di taglio o foratura, ad esempio un coltello od
D'AGOSTINI
una forbice, al fine di aprire la busta del liquido o frangerne la membrana di separazione. Più nel dettaglio, invece, di quei sistemi che già integrano una soluzione atta a frangere la detta membrana si rileva che, talvolta, obbligano il consumatore ad eseguire una sequenza particolarmente scomoda di operazioni manuali quali, ad esempio, l’estrazione dalla scatola, il sollevamento del coperchio, del piatto e del contenitore del liquido di attivazione, il successivo capovolgimento di solo quest’ultimo elemento per comprimerne con forza la membrana frangibile contro le protrusioni appuntite integrate sul fondo del vassoio (D8), al fine di romperla e consentire al liquido di fuoriuscire verso il reagente solido; à ̈ quindi necessario ricomporre la confezione chiudendo la scatola per isolare termicamente la reazione esotermica. Risulta evidente che tali complessità operative, con anche la necessità di un luogo adeguato all’esecuzione, mal si addicono alle situazioni di emergenza, militari od agli sport estremi quali l’alpinismo; le dette complessità operative, inoltre, non sono adatte ai bambini.
[001 9] Un’ulteriore limitazione che accomuna i prodotti formati da un elevato numero di componenti riguarda la complessità realizzativa e produttiva, con anche i considerevoli costi industriali e di smaltimento a fine utilizzo (D5, D8, D9).
[0020] Ancora una limitazione riguarda l’efficacia nella modulazione del calore generato dalla reazione chimica, essendo talvolta migliorata da reagenti particolari che ne rallentano, incrementano o prolungano l’effetto (D1 , D3 - D9), oppure mitigato con assorbitori al fine di abbassarne i picchi (D2, D7), resta ad oggi comunque insoddisfatto l’obiettivo di ottenere un
D'AGOSTINI
riscaldamento progressivo e non violento, ed anche prolungato per il tempo necessario al consumo dell’alimento, che sia realizzato industrialmente in modo agevole ed a costi contenuti.
[0021 ] Un’ulteriore limitazione, riguarda l’omogenea miscelazione degli elementi liquidi e solidi, essendo talvolta il detto contenitore del liquido disposto lateralmente ed a considerevole distanza, quindi lo sversamento può risultare non uniforme (D4, D8, D9).
[0022] Ancora una limitazione riguarda la conduzione del calore attraverso i materiali delle confezioni, essendo ampiamente disperso verso l’esterno; inoltre, il detto calore risulta eccessivo verso il basso, a contatto con il supporto o con le mani. E’ anche noto che i tentativi di accoppiare materiali riflettenti alla superficie interna dell’involucro esterno di cartone, oppure inserire uno strato aggiuntivo sotto la camera di reazione, od anche usare materiali isolanti, ad oggi non hanno portato a risultati soddisfacenti in termini di isolamento termico, confortevolezza di utilizzo e contenimento dei costi di produzione (D6, D7).
[0023] Di qui la necessità di individuare delle soluzioni alternative, anche maggiormente efficaci, rispetto alle soluzioni sino ad ora in essere. Scopo del presente trovato à ̈ anche quello di ovviare ai descritti inconvenienti.
Breve descrizione del trovato
[0024] Questo ed altri scopi vengono raggiunti con la presente innovazione secondo le caratteristiche di cui alle annesse rivendicazioni risolvendo i problemi esposti mediante un procedimento di realizzazione di vaschette trasportabili per alimenti a lunga conservazione (10), con auto riscaldamento progressivo, che comprende almeno le seguenti fasi operative: Fase A) realizzazione del vassoio esterno ( 100) per il tramite di stampaggio delle due parti sovrapposte ( , 120), in un polimero espanso; Fase B) realizzazione del piatto pre - confezionato (200) contenente l’alimento, chiuso con pellicola protettiva; Fase C) trattamento di sterilizzazione del piatto (200) mediante un procedimento basato sull’uso delle microonde; Fase D) realizzazione e posizionamento dei componenti atti alla reazione chimica esotermica, essendo l’acqua contenuta in un contenitore (300) di forma cilindrica, allungata e flessibile, che à ̈ posizionato sul fondo del vassoio a guisa di “C†, con al centro il reagente solido in polvere (302) composto da ossido di calcio (CaO), ferro (Fe) e Magnesio (Mg); Fase E) assiemaggio del piatto sul vassoio; Fase F) confezionamento finale della vaschetta (10) nell’imballaggio (500).
Scopi
[0025] In tal modo, attraverso l’apprezzabile apporto creativo il cui effetto ha consentito di raggiungere un considerevole progresso tecnico, sono conseguiti alcuni scopi e vantaggi.
[0026] Un primo scopo ha inteso ottenere un prodotto che integra un sistema di auto - riscaldamento dall’efficacia migliorata nella modulazione del calore, particolarmente risultando progressivo e uniforme, non violento ed anche prolungabile per il tempo necessario al consumo dell’alimento, ed ulteriormente migliorata dalla disposizione centralizzata dei componenti; detto sistema, essendo costituito da materiali economici, facilmente reperibili ed anche risultando di agevole produzione industriale.
[0027] Un secondo scopo ha inteso ottenere un prodotto di agevole e veloce utilizzo in ogni condizione, ad esempio nelle situazioni di emergenza e militari, essendo compreso all’interno della confezione ogni elemento necessario; particolarmente, il contenitore del componente liquido à ̈ frangibile dall’esterno per il tramite di un mezzo di rottura già compreso e posizionato in modo pronto all’uso di modo tale da procurare una lacerazione. Il prodotto intende essere utilizzabile a seguito di un numero minimo di operazioni, eventualmente eseguibili in piedi senza la necessità di appoggiare provvisoriamente alcun componente su di un piano, né di ricomporlo, né di rimetterlo all’interno dell’involucro esterno.
[0028] Un terzo scopo ha inteso ottenere un prodotto di agevole trasporto e immagazzinamento, essendo di dimensioni compatte.
[0029] Un quarto scopo ha inteso ottenere un prodotto dal sicuro utilizzo, anche in condizioni disagevoli o da parte di bambini.
[0030] Un’ulteriore scopo ha inteso ottenere un prodotto caratterizzato da un numero contenuto di componenti, con una configurazione realizzativa che agevola la produzione, riduce i costi industriali ed anche semplifica il riciclo a fine utilizzo essendo composto da componenti riciclabili.
[0031 ] Ancora uno scopo ha inteso prolungare sensibilmente i tempi di durata dell’alimento, particolarmente in condizioni di conservazione non condizionata, rispetto alle soluzioni convenzionali di self - heating box lunch.
[0032] Ancora uno scopo ha inteso ottimizzare l’isolamento termico del vassoio esterno, limitando la dispersione di calore all’esterno ed incrementando l’efficacia riscaldante, quindi limitando la quantità ed il peso delle sostanze che provocano la reazione esotermica, incrementando inoltre la confortevolezza d’utilizzo; ulteriormente, la detta efficacia à ̈ anche incrementata combinando il detto isolamento con la forma interna a base allargata, essendo il calore convogliato anche verso i lati del piatto, e con la detta disposizione centralizzata dei componenti che generano la reazione.
[0033] Questi ed altri vantaggi appariranno dalla successiva particolareggiata descrizione d’alcune soluzioni preferenziali di realizzazione con l'aiuto dei disegni schematici allegati, i cui particolari d’esecuzione non sono da intendersi limitativi ma solo esemplificativi,
Contenuto dei disegni
La Figura 1 Ã ̈ una vista frontale del vassoio esterno di contenimento, in corrispondenza della sezione X - X di cui in Figura 3, con le due parti che lo compongono rappresentate verticalmente esplose;
La Figura 2 à ̈ una vista frontale del vassoio di cui in Fig. 1 , con i componenti riscaldanti all’interno e con il piatto pre - confezionato contenente l’alimento rappresentato verticalmente esploso;
La Figura 3 à ̈ una vista dall’alto del vassoio esterno senza il piatto pre -confezionato, con i componenti della reazione posizionati all’interno ed il mezzo di rottura inserito lateralmente per l’innesco della reazione;
La Figura 4 à ̈ una vista frontale della vaschetta confezionata pronta all’uso, in corrispondenza della sezione X - X di cui in Figura 3;
La Figura 5 à ̈ una vista frontale della vaschetta confezionata pronta all’uso di cui in Fig. 4, comprensiva anche dell’imballaggio esterno.
Pratico esempio di realizzazione del trovato
[0034] Il procedimento di realizzazione della vaschetta pronta all’uso ( 10) come previsto dal presente trovato, consente di superare i noti problemi e raggiungere gli scopi prefissati; con anche riferimento alle figure (Figg. 1 -5) che schematizzano sequenzialmente il prodotto in alcuni momenti del ciclo produttivo, il detto procedimento di realizzazione comprende almeno le seguenti fasi operative principali: Fase A) realizzazione del vassoio esterno ( 100) per il tramite di stampaggio delle due parti sovrapposte ( , 120), in un polimero espanso; Fase B) realizzazione del piatto pre -confezionato (200) contenente l’alimento, chiuso con pellicola protettiva;
Fase C) trattamento di sterilizzazione del piatto (200) mediante un procedimento basato sull’uso delle microonde; Fase D) realizzazione e posizionamento dei componenti atti alla reazione chimica esotermica, essendo il contenitore dell’acqua (300) di forma cilindrica, allungata e flessibile, posizionato sul fondo del vassoio a guisa di “C†, con al centro il reagente solido in polvere (302) composto da ossido di calcio (CaO), ferro (Fe) e Magnesio (Mg); Fase E) assiemaggio del piatto sul vassoio; Fase F) confezionamento finale della vaschetta (10) nell’imballaggio (500).
[0035] Più nel dettaglio, le dette fasi principali sopra descritte prevedono alcune sotto - fasi, come di seguito riportato.
• Fase A) prevede almeno (Figg. 1 e 2): sotto - fase Al ) stampaggio delle due parti ( , 120) costituenti il vassoio per il tramite della tecnologia dello stampaggio ad iniezione di un polimero termoplastico espanso, quale il polistirene; sotto - fase A2) deposito in modo automatizzato, all’interno della sede di accoppiamento ( 1 1 1 ), dell’adesivo di incollaggio (400) di tipo hot melt, ad esempio il prodotto denominato commercialmente Adelow della società Forbo International SA - CH6341 Baar/Switzerland; sotto - fase A3) unione delle due parti sovrapposte ( , 120), con il bordo inferiore ( 121 ) ed il bordo laterale (122) in aderenza nella sede di accoppiamento ( 1 1 1 ).
• Fase B) prevede almeno (Fig. 2): sotto - fase B l ) termo -formatura del piatto (210), da lastra in polipropilene accoppiato a polietilene oppure polietilentereftalato per alimenti; sotto - fase B2) riempimento del piatto (210) con l’alimento (220) in ambiente non contaminato per alimenti ed in modo automatizzato; sotto - fase B3) chiusura del piatto così riempito per il tramite di una pellicola protettiva (230) di tipo termosigillante (230), in polipropilene accoppiato a polietilene oppure polietilentereftalato per alimenti. · Fase C) prevede almeno: trattamento di sterilizzazione del piatto pre - confezionato (200) mediante un procedimento basato sull’uso delle microonde, ad esempio del tipo descritto in ITTV20020120 (Pagotto), al fine di ottenere un contenitore sigillato mono - porzione a lunghissima conservazione ed agevolmente rigenerabile per il tramite di apporto di calore al momento del consumo.
• Fase D) consiste nella realizzazione e posizionamento del 100%, in peso, dei componenti che compiono la reazione chimica esotermica in modo ottimizzato per la specifica applicazione ed utilizzo, prevedendo almeno (Figg. 2 e 3): sotto - fase D I ) realizzazione del contenitore per il componente liquido (300) in lattice, essendo di forma cilindrica e allungata, flessibile, a guisa di palloncino; sotto - fase D2) riempimento del contenitore (300) con il componente liquido (301 ), particolarmente acqua additivata con antialga, in una quantità compresa tra il 49% ed il 56 % in peso sul totale dei detti componenti, preferibilmente il 51%, per il tramite di impianto automatizzato di riempimento con chiusura sigillata; sotto - fase D3) posizionamento del detto contenitore (300) sul fondo interno ( ) del vassoio esterno ( 100), essendo piegato orizzontalmente a guisa di “C†per alloggiare, in aderenza, su almeno tre lati in corrispondenza dello spigolo interno arrotondato ( ); sotto - fase D4) deposito sul fondo del vassoio ( ), all’interno del detto contenitore (300), del reagente solido in polvere (302) essendo composto da ossido di calcio (CaO) in polvere, polvere di ferro (Fe) e Magnesio in polvere (Mg), detti componenti solidi nelle quantità rispettivamente comprese tra 16% e 23%, preferibilmente 19% (CaO), 24% e 31%, preferibilmente 27% (Fe), 1% e 5%, preferibilmente 3% (Mg), in peso sul totale dei detti componenti. • Fase E) consiste nell’assiemaggio del piatto pre - confezionato (200) e pre - trattato sul vassoio (100) già comprendente i componenti per la reazione (301 , 302) (Figg. 2, 3 e 4), prevedendo almeno: sotto - fase E l ) deposito in modo automatizzato, all’interno della sede di accoppiamento ( 123), dell’adesivo di incollaggio (401 ), ad esempio del tipo hot melt sopra descritto; sotto - fase E2) accoppiamento del piatto (200) sul vassoio ( 100), con la protrusione laterale ( ) in appoggio e con l’aletta piegata (212) inserita nella detta sede (122) contenente l’adesivo (401 ); sotto - fase E3) integrazione di un mezzo di rottura (320) atto alla perforazione del contenitore (300), conformato a guisa di spillone, con la punta verso l’interno del vassoio ( 100) e la testa all’esterno. · Fase F) consiste nel confezionamento finale della vaschetta ( 10) dentro un imballaggio esterno (500), preferibilmente un involucro di cartone di tipo convenzionale.
[0036] Il procedimento oggetto del trovato, come sopra descritto, consente di produrre industrialmente ed a basso costo vaschette trasportabili per alimenti a lunghissima conservazione (10), di tipo migliorato essendo pronte all’uso, di agevole utilizzo, dalle dimensioni contenute, ed anche essendo rigenerabili per il tramite di un sistema di auto - riscaldamento incorporato caratterizzato da una reazione chimica ad effetto progressivo ed uniforme, per la particolare composizione delle sostanze (301 , 302), per la loro disposizione centralizzata (300, 302) ed anche per la conformazione migliorata del contenitore. Più nel dettaglio, il detto sistema à ̈ integrato in un vassoio sigillato ed isolante ( 100), quindi non necessitante della scatola esterna (500) ai fini del funzionamento e della sicurezza d’uso; il detto vassoio, inoltre, à ̈ sagomato internamente con lo spigolo inferiore arrotondato ( ) e con un allargamento laterale, rispetto al volume occupato dal piatto (200), che à ̈ realizzato dalla mensola aggettante (1 24) in modo tale da rendere più omogenea la distribuzione del calore attorno all’alimento, provenendo da sotto il detto piatto, centralmente, ed anche risalendo dai lati in modo convergente, a guisa di pentola (Fig. 4).
[0037] In particolare, la singola vaschetta (10) nella preferenziale configurazione realizzativa comprende almeno (Figg. 1 - 5):
• un vassoio esterno di contenimento ( 100) formato da due parti sovrapposte inferiore ( ) e superiore (120) in plastica espansa isolante; e dove le dette parti sono accoppiate lungo il bordo inferiore (121 ) e laterale ( 122) in modo tale da formare una mensola aggettante (124) con sopra una sede perimetrale continua ( 123); e dove il fondo interno ( ) presenta spigoli arrotondati in pianta ed anche in sezione ( ), in modo tale da consentire un alloggiamento in aderenza del contenitore (300) e realizzare un allargamento sottosquadra tale da rendere omogenea la distribuzione del calore verso l’alimento, da sotto e dai lati convergendo verso il centro, a guisa di pentola;
• un piatto pre - confezionato e pre - trattato (200) che contiene e serve l’alimento, essendo formato dal piatto (210) in plastica termoformata a guisa di recipiente con protrusioni laterali ( ) aventi l’estremità piegata ad aletta (212); e dove tale piatto (210) presenta l’interno riempito dall’alimento (220) ed il bordo superiore interamente chiuso da una pellicola protettiva e sigillante (230);
· i componenti di tipo liquido (301 ) e solido in polvere (302) atti ad ottenere la reazione chimica esotermica di tipo uniforme e progressivo, essendo in particolare combinazione e disposti in modo centralizzato sul fondo ( ) del vassoio ( 100); e dove il detto componente liquido à ̈ acqua additivata di antialga, posta all’interno di un contenitore (300) forabile, di forma cilindrica, allungata e flessibile, posizionato in aderenza sul fondo ( ), almeno a guisa di “C†o disposto ad anello, in corrispondenza degli spigoli interni arrotondati ( ); e dove il detto componente liquido à ̈ in una quantità compresa tra il 49% ed il 56 % in peso sul totale dei detti componenti (301 , 302); e dove il reagente solido (302) à ̈ depositato centralmente rispetto al detto contenitore (300), sul fondo ( ); e dove il detto reagente solido à ̈ composto da ossido di calcio (CaO), ferro (Fe) e Magnesio (Mg); e dove dette sostanze in polvere (302) sono nelle quantità rispettivamente comprese tra 16% e 23% (CaO), 24% e 31% (Fe), 1 % e 5% (Mg) in peso sul totale dei detti componenti (301 , 302);
• un mezzo di rottura (320) del tipo almeno atto alla perforazione e/o lacerazione, anche conformato a guisa di spillone; e dove il detto mezzo (320) à ̈ inserito nel vassoio (100) in modo tale da presentare la punta verso l’interno, in corrispondenza della superficie esterna del detto contenitore dell’acqua (300), ed avendo la testa all’esterno del vassoio ( 100), con una corsa libera che risulta sufficiente per consentire la foratura del contenitore (300) mediante pressione manuale. Il mezzo di rottura à ̈ del tipo atto a procurare una lacerazione lungo lo sviluppo del detto contenitore, essendo il contenitore (300) ricavato in un materiale lacerabile a rottura frammentata.
[0038] La detta vaschetta ( 10) realizzata come sopra descritto, viene preferibilmente confezionata all’interno di un imballaggio protettivo esterno (500) di tipo semplificato, convenzionale ed economico, ad esempio un involucro scatolare in cartone, essendo sostanzialmente indipendente dal contenuto e dal suo utilizzo; in particolare, tale imballaggio non influisce sull’effetto della reazione chimica esotermica ed anche non influisce sulla conservazione dell’alimento e delle parti interne, essendo tra loro assiemate in modo solidale e sigillate.
Legenda
(10) vaschetta confezionata pronta all’uso
(100) vassoio esterno di contenimento, formato da due parti sovrapposte ( ) parte inferiore del vassoio esterno
( sede di accoppiamento e incollaggio della parte superiore
( ) spigolo arrotondato
( ) fondo interno
(1 20) parte superiore del vassoio esterno
(121 ) bordo inferiore di accoppiamento
(1 22) bordo laterale di accoppiamento
(1 23) sede per adesivo e aletta
(1 24) mensola aggettante
(200) piatto contenente l’alimento, pre - confezionato e pre - trattato (210) piatto, recipiente atto a contenere e servire alimenti
( protrusione laterale orizzontale
(212) aletta d’estremità piegata verso il basso
(220) alimento
(230) pellicola protettiva e sigillante
(300) contenitore del componente liquido
(301 ) componente liquido, di attivazione della reazione chimica esotermica (302) componente solido, reagente
(320) mezzo di perforazione per l’innesco della reazione
(400) adesivo di incollaggio delle due parti sovrapposte
(401 ) adesivo di incollaggio piatto sul vassoio
(500) imballaggio

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1 . Procedimento industriale per ottenere vaschette per alimenti a lunga conservazione (10), del tipo denominato self - heating box lunch incorporante un sistema di auto - riscaldamento basato su reazione chimica esotermica, secondo un ciclo di lavorazione che comprende le seguenti fasi operative: Fase A) realizzazione del vassoio esterno; Fase B) realizzazione e riempimento del piatto; Fase C) trattamento di sterilizzazione del piatto; Fase D) realizzazione e posizionamento dei componenti per la reazione; Fase E) assiemaggio del piatto sul vassoio; Fase F) confezionamento finale, caratterizzato dal fatto che le dette fasi operative dalla Fase A) alla Fase E) constano delle seguenti sotto - fasi specifiche: • Fase A) prevede almeno: sotto - fase A l ) stampaggio ad iniezione del vassoio in due parti ( , 120), in un polimero termoplastico espanso; sotto - fase A2) deposito in modo automatizzato dell’adesivo di incollaggio (400) all’interno della sede di accoppiamento ( ; sotto - fase A3) accoppiamento delle due parti sovrapposte; · Fase B) prevede almeno: sotto - fase B l ) termo - formatura del piatto (210) da lastra in un materiale plastico per alimenti; sotto - fase B2) riempimento automatizzato del detto piatto (210) con l’alimento (220), in ambiente non contaminato; sotto -fase B3) chiusura del piatto così riempito per il tramite di termosigillatura con pellicola protettiva (230), in un materiale plastico per alimenti; • Fase C) prevede almeno: trattamento di sterilizzazione mediante l’uso delle microonde di modo tale da prolungare la durata degli alimenti a temperatura ambiente e consentire la rigenerazione per il tramite di apporto di calore; • Fase D) prevede almeno: sotto - fase D I ) realizzazione del contenitore in lattice per il componente liquido (300) di forma cilindrica e allungata, flessibile, a guisa di palloncino; sotto -fase D2) riempimento del detto contenitore (300) con il componente liquido (301 ), particolarmente acqua con additivi antialga, in una quantità compresa tra il 49% ed il 56 % in peso sul totale dei componenti solidi e liquidi, per il tramite di un impianto automatizzato di riempimento che anche realizza una chiusura sigillata; sotto - fase D3) posizionamento del detto contenitore (300) giacente sul fondo interno ( ) del detto vassoio esterno ( 100), essendo piegato almeno a guisa di “C†ed alloggiando, in aderenza, su almeno tre lati in corrispondenza dello spigolo interno arrotondato ( ); sotto - fase D4) deposito sul fondo del vassoio ( ), internamente ed in aderenza rispetto al detto contenitore (300) già posizionato, del reagente solido in polvere (302) composto da ossido di calcio (Ca in polvere, polvere di ferro (Fe) e Magnesio in polvere (Mg), detti componenti solidi nelle quantità rispettivamente comprese tra 16% e 23% (CaO), 24% e 31% (Fe), 1 % e 5% (Mg) in peso sul totale dei componenti solidi e liquidi; • Fase E) prevede almeno: sotto - fase E l ) deposito in modo automatizzato dell’adesivo di incollaggio (401 ) all’interno della sede di accoppiamento (123); sotto - fase E2) accoppiamento del piatto pre - confezionato e pre - trattato (200) sul vassoio (100), con la protrusione laterale (21 1 ) in appoggio e l’aletta piegata (212) inserita nella sede (123); sotto - fase E3) inserimento nel vassoio di un mezzo di rottura (320) atto almeno alla perforazione del contenitore (300), essendo conformato a guisa di spillone con la punta rivolta all’interno e la testa all’esterno.
  2. 2. Procedimento industriale come da rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che il polimero utilizzato per lo stampaggio nella detta sotto - fase Al ) Ã ̈ polistirene espanso.
  3. 3. Procedimento industriale come da rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che la lastra utilizzata nella detta sotto - fase Bl ) Ã ̈ in polipropilene accoppiato a polietilene.
  4. 4. Procedimento industriale come da rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che la lastra utilizzata nella detta sotto - fase Bl ) Ã ̈ in polietilentereftalato per alimenti.
  5. 5. Procedimento industriale come da rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che la pellicola protettiva utilizzata nella detta sotto - fase B3) Ã ̈ in polipropilene accoppiato a polietilene.
  6. 6. Procedimento industriale come da rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che la pellicola protettiva utilizzata nella detta sotto - fase B3) Ã ̈ in polietilentereftalato per alimenti.
  7. 7. Una vaschetta trasportabile per alimenti a lunga conservazione ( 10), del tipo denominato self - heating box lunch incorporante un sistema di auto - riscaldamento basato su reazione chimica esotermica, comprensiva di un vassoio esterno di contenimento ( 100) il quale à ̈ unito superiormente al piatto pre - confezionato (200), che contiene e serve l’alimento, ed anche integra i componenti solidi (302) e liquidi (301 ) per la detta reazione chimica con anche un mezzo di rottura che la attiva, esternamente contenuta da un imballaggio scatolare (500), detta vaschetta caratterizzata dal fatto che: • il vassoio esterno di contenimento ( 100) à ̈ formato da due parti sovrapposte inferiore ( ) e superiore ( 120) in plastica espansa isolante; e dove le dette parti sono accoppiate lungo il bordo inferiore (121 ) e laterale (122) in modo tale da formare una mensola aggettante ( 124) con sopra una sede perimetrale continua ( 123); e dove il fondo interno ( ) presenta spigoli arrotondati in pianta ed anche in sezione ( ), in modo tale da consentire un alloggiamento in aderenza del contenitore (300) e realizzare lateralmente al piatto un allargamento sottosquadra tale da rendere omogenea la distribuzione del calore verso l’alimento, da sotto e dai lati convergendo verso il centro, a guisa di pentola; • il piatto che contiene e serve l’alimento à ̈ del tipo pre -confezionato e pre - trattato (200), essendo formato da un piatto (210) in plastica termoformata a guisa di recipiente con protrusioni laterali (21 1 ) aventi l’estremità piegata ad aletta (212) verso il basso; e dove tale piatto (210) presenta l’Interno riempito dall’alimento (220) ed il bordo superiore interamente chiuso da una pellicola protettiva e sigillante (230); e dove il detto piatto pre - confezionato à ̈ anche sterilizzato a microonde; • i componenti (301 , 302) sono atti ad ottenere una reazione chimica esotermica di tipo uniforme e progressivo con anche una disposizione sul fondo ( 1 13) del vassoio (100) di tipo centralizzato; e dove il componente liquido (301 ) à ̈ acqua additivata di antialga, posta all’Interno di un contenitore forabile (300) di forma cilindrica, allungata e flessibile, a guisa di palloncino, che à ̈ posizionato sul fondo ( 1 13) in modo tale da formare almeno una “C†in aderenza agli spigoli interni arrotondati (1 12); e dove il componente liquido (301 ) à ̈ in una quantità compresa tra il 49% ed il 56 % in peso sul totale dei detti componenti (301 , 302); e dove il reagente solido (302) à ̈ in polvere ed à ̈ depositato sul fondo ( 1 13), internamente ed in aderenza rispetto al detto contenitore (300); e dove il detto reagente solido à ̈ composto da ossido di calcio (CaO), ferro (Fe) e Magnesio (Mg); e dove dette sostanze in polvere (302) sono nelle quantità rispettivamente comprese tra 16% e 23% (CaO), 24% e 31 % (Fe), 1 % e 5% (Mg) in peso sul totale dei detti componenti (301 , 302); • il mezzo di rottura (320) à ̈ del tipo atto a determinare la rottura del contenitore (300) di modo tale da risultare frammentata lungo il suo sviluppo; e dove il detto mezzo (320) à ̈ incorporato nel vassoio (100) in corrispondenza del detto contenitore; • l’imballaggio protettivo esterno (500) à ̈ del tipo semplificato, convenzionale ed economico, essendo indipendente dal sistema di auto - riscaldamento e dall’uso della vaschetta.
  8. 8. Una vaschetta trasportabile per alimenti come da rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che il mezzo di rottura (320) à ̈ del tipo perforante, conformato a guisa di spillone; e dove il detto mezzo (320) à ̈ inserito nel vassoio ( 100) con la punta verso l’Interno in corrispondenza della superficie esterna del detto contenitore dell’acqua (300), e la testa all’esterno del detto vassoio, con anche una corsa libera sufficiente a consentire la foratura del contenitore (300) mediante pressione manuale.
IT000218A 2012-11-15 2012-11-15 "procedimento per confezionare vaschette di alimenti termo - rigenerabili ed auto - riscaldanti, e vaschetta cosi' prodotta" ITTV20120218A1 (it)

Priority Applications (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT000218A ITTV20120218A1 (it) 2012-11-15 2012-11-15 "procedimento per confezionare vaschette di alimenti termo - rigenerabili ed auto - riscaldanti, e vaschetta cosi' prodotta"

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT000218A ITTV20120218A1 (it) 2012-11-15 2012-11-15 "procedimento per confezionare vaschette di alimenti termo - rigenerabili ed auto - riscaldanti, e vaschetta cosi' prodotta"

Publications (1)

Publication Number Publication Date
ITTV20120218A1 true ITTV20120218A1 (it) 2014-05-16

Family

ID=47522854

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT000218A ITTV20120218A1 (it) 2012-11-15 2012-11-15 "procedimento per confezionare vaschette di alimenti termo - rigenerabili ed auto - riscaldanti, e vaschetta cosi' prodotta"

Country Status (1)

Country Link
IT (1) ITTV20120218A1 (it)

Citations (6)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US4510919A (en) * 1982-11-05 1985-04-16 Simon Benmussa Self heating receptacle
US5220909A (en) * 1992-05-28 1993-06-22 The United States Of America As Represented By The Secretary Of The Army Self-heating individual meal module
US6341602B1 (en) * 1999-03-09 2002-01-29 Fred Fulcher Package for flameless heating and heater for the package
US20030000517A1 (en) * 2001-06-29 2003-01-02 Joseph Gary Curtis Self-heating/self-cooling package
US6539935B2 (en) * 1999-12-14 2003-04-01 Kabushiki Kaisha Hosokawa Yoko Package for warming food
WO2010103347A1 (en) * 2009-03-12 2010-09-16 Winter Breeze Trading 179 (Pty) Ltd T/A Instant Hot Meals A food container with integral heating means

Patent Citations (6)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US4510919A (en) * 1982-11-05 1985-04-16 Simon Benmussa Self heating receptacle
US5220909A (en) * 1992-05-28 1993-06-22 The United States Of America As Represented By The Secretary Of The Army Self-heating individual meal module
US6341602B1 (en) * 1999-03-09 2002-01-29 Fred Fulcher Package for flameless heating and heater for the package
US6539935B2 (en) * 1999-12-14 2003-04-01 Kabushiki Kaisha Hosokawa Yoko Package for warming food
US20030000517A1 (en) * 2001-06-29 2003-01-02 Joseph Gary Curtis Self-heating/self-cooling package
WO2010103347A1 (en) * 2009-03-12 2010-09-16 Winter Breeze Trading 179 (Pty) Ltd T/A Instant Hot Meals A food container with integral heating means

Similar Documents

Publication Publication Date Title
EP2619279B1 (en) Flexible container having a built-in auto-heating or auto-refrigerating element.
CA2401831C (en) Portable heating/cooling and dispensing devices
EP2813442B1 (en) Packaging in flexible material for food products to be consumed after heating in the oven
US7744940B2 (en) Food product warming or cooling package
WO2005115871A1 (ja) 複室構造の密封収納用バッグ
CN103608269A (zh) 冷热袋及其制造方法
CN208876093U (zh) 一种自热便当火锅装置
JP2017518938A (ja) 食品トレイおよび食品トレイを製造するための方法
WO2013146592A1 (ja) 容器入り即席食品、容器入り即席食品の調理方法、及び即席食品用容器
JP6390345B2 (ja) 冷凍にぎり寿司収納用二重容器及び冷凍にぎり寿司収納物
ES2819895T3 (es) Contenedores autocalentables de alta eficiencia
ITTV20120218A1 (it) "procedimento per confezionare vaschette di alimenti termo - rigenerabili ed auto - riscaldanti, e vaschetta cosi' prodotta"
US3091091A (en) Cooling package for beverages and food
JP5747523B2 (ja) 包装袋
JP4523663B1 (ja) 四面包装体
KR101236901B1 (ko) 파우치
CN207275313U (zh) 双腔联体式包装袋
KR20190037310A (ko) 패키징
KR20170141333A (ko) 파우치 음료
KR102005089B1 (ko) 액체팩 개봉 장치 및 이를 포함하는 식품 발열 용기
US20180184832A1 (en) Ultimate Communion
US10716432B2 (en) Self-heating pouch and method of manufacture thereof
JP3094458U (ja) 加熱機構付き携帯食品
CN203111767U (zh) 一种防潮的自热式食品包装桶
CN103385590B (zh) 即食自热餐盒