ITTV20090043A1 - Dispositivo per agevolare la calzata, particolarmente per calzature sportive. - Google Patents

Dispositivo per agevolare la calzata, particolarmente per calzature sportive. Download PDF

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ITTV20090043A1 IT000043A ITTV20090043A ITTV20090043A1 IT TV20090043 A1 ITTV20090043 A1 IT TV20090043A1 IT 000043 A IT000043 A IT 000043A IT TV20090043 A ITTV20090043 A IT TV20090043A IT TV20090043 A1 ITTV20090043 A1 IT TV20090043A1
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Giorgio Baggio
Nicola Salatin
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Giorgio Baggio
Premec Spa
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    • A43FOOTWEAR
    • A43BCHARACTERISTIC FEATURES OF FOOTWEAR; PARTS OF FOOTWEAR
    • A43B11/00Footwear with arrangements to facilitate putting-on or removing, e.g. with straps
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A43FOOTWEAR
    • A43BCHARACTERISTIC FEATURES OF FOOTWEAR; PARTS OF FOOTWEAR
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  • General Health & Medical Sciences (AREA)
  • Physical Education & Sports Medicine (AREA)
  • Footwear And Its Accessory, Manufacturing Method And Apparatuses (AREA)

Description

TITOLO: DISPOSITIVO PER AGEVOLARE LA CALZATA, PARTICOLARMENTE PER CALZATURE SPORTIVE
DESCRIZIONE
Il presente trovato ha per oggetto un dispositivo per agevolare la calzata, particolarmente per calzature sportive.
Oggigiorno le calzature sportive, ad esempio gli scarponi da sci od i pattini, sia a rotelle che da ghiaccio, sono usualmente costituiti da uno scafo a cui risulta articolato almeno un gambale; lo scafo presenta un primo ed un secondo lembo che sono del tipo divaricabili per consentire l'accesso del piede dell'utilizzatore all'interno di una scarpetta morbida preventivamente inserita dentro lo scafo stesso.
La scarpetta presenta un linguettone o pattella anteriore che può essere spostato verso la punta dello scafo per consentire l'introduzione del piede proprio grazie alla divaricazione che può essere imposta al primo e secondo lembo.
Tale conformazione impone, al fine di poter conseguire una ottimale trasmissione degli sforzi dalla gamba/piede dell 'utilizzatore all'attrezzo sportivo o alle ruote o alla lama, che il primo ed secondo lembo, nonché il gambale, vengono tra loro serrati per limitare il gioco della gamba e del piede all'interno dello scarpone.
A tal fine à ̈ noto utilizzare delle leve che, abbracciando sia i lembi del gambale che quelli dello scafo, li mantengono serrati durante la pratica sportiva.
Inoltre à ̈ da ricordare che tali calzature sportive sono realizzate usualmente in materia plastica che, soprattutto alle basse temperature, presenta una scarsa deformabilità che rende oggettivamente non agevole per lo sciatore impugnare, con i guanti, i lembi, quindi divaricarli, quindi spostare in avanti il linguettone della scarpetta interna e quindi calzare il piede, il tutto assumendo una posizione coricata in avanti.
A parziale soluzione di tale inconveniente si potrebbe ipotizzare l'uso di calzature sportive, ad esempio scarponi da sci, realizzate con materiali morbidi anche alle basse temperature, in particolare per quanto compete la realizzazione dello scafo e dei lembi che devono essere tra loro sovrapposti; tale soluzione però penalizzerebbe gravemente la reattività della calzatura sportiva nonché la sensibilità per 1'utilizzatore nel trasmettere gli sforzi dalla gamba/piede all'attrezzo sportivo e quindi risulterebbero penalizzate gravemente le prestazioni sportive. Si potrebbe inoltre ipotizzare la realizzazione di scafi presentanti forme interne sufficientemente ampie in prossimità del collo del piede, al fine di consentire all 'utilizzatore di imporre una minore divaricazione dei lembi pur permettendo l'inserimento all'interno della scarpetta del piede; anche tale soluzione però comporterebbe degli inconvenienti, in quanto una eventuale ampiezza interna elevata dello scafo ridurrebbe l'appoggio del collo del piede allo scafo stesso, penalizzando ancora la trasmissione degli sforzi all'attrezzo sportivo e quindi le prestazioni globali per 1'utilizzatore .
Ancora sarebbe possibile realizzare scarponi con delle scarpette interne ad esempio poco imbottite nella zona del collo del piede, del tallone e della linguetta; tale soluzione però risulterebbe ancora presentare notevoli inconvenienti in quanto la scarsità delle imbottiture ed anche la loro scarsa portanza dovuta alla loro eccessiva morbidezza non permetterebbe né un ottimale comfort per 1 'utilizzatore, né un buon bloccaggio del piede all'interno dello scarpone, a scapito ancora delle prestazioni ottenibili.
Anche l'eventuale realizzazione di scarpette interne con materiali scivolosi del tipo ad esempio noti con il marchio "LYCRA" non risolverebbe il problema, in quanto questi materiali, oltre ad essere costosi, non bloccherebbero il piede in modo soddisfacente potendo il medesimo "scivolare" all'interno della scarpetta ad ogni suo movimento.
E' anche noto l'uso di scarpette interne presentanti sistemi di riscaldamento al loro interno : se anche tale riscaldamento, oltre a migliorare il comfort per 1 'utilizzatore, conferisce un leggero ammorbidimento dei materiali, Ã ̈ da notare anche che tale ammorbidimento viene usualmente effettuato in corrispondenza della suola della scarpetta risultando la zona del collo del piede di fatto a temperatura quasi immutata e pari a quella esterna .
Compito principale di quanto forma oggetto del presente trovato à ̈ quindi quello di risolvere i problemi tecnici evidenziati, eliminando gli inconvenienti di cui alla tecnica nota citata e quindi escogitando un trovato che permetta all 'utilizzatore di calzare in modo rapido ed agevole la calzatura permettendo al contempo di ottenere, per la stessa, un ottimale comfort di utilizzo ed un serraggio che permetta di trasferire in modo ottimale gli sforzi dalla gamba e dal piede ad uno sci o a delle ruote o ad una lama da ghiaccio.
Nell'ambito del compito sopra esposto, un altro importante scopo del trovato à ̈ quello di realizzare un dispositivo che risulti di facile ed immediata applicazione risultando il medesimo, nella condizione di non applicazione, non intralciare in alcun modo l 'utilizzatore durante la pratica sportiva,
Ancora uno scopo à ̈ quello di ottenere un dispositivo che presenti un impatto estetico limitato sulla calzatura.
Un altro scopo à ̈ quello di ottenere un dispositivo che possa essere utilizzato anche su calzature di tipo noto, presentando il medesimo una struttura semplice e di rapida applicazione.
Non ultimo scopo à ̈ quello di ottenere un trovato che alle caratteristiche precedenti accomuni quelle di presentare costi realizzativi contenuti e di essere utilizzabile anche in calzature sportive realizzate in materia plastica di una voluta rigidezza pur permettendo per l 'utilizzatore una agevole attivazione del medesimo .
Il compito e gli scopi accennati, nonché altri che più chiaramente appariranno in seguito, vengono raggiunti da un dispositivo per agevolare la calzata, particolarmente per calzature sportive comprendenti un primo ed un secondo lembo da riunire, che si caratterizza per il fatto di essere costituito da un mezzo per il tensionamento temporaneo di almeno un elemento di trazione atto a divaricare detti primo lembo e secondo lembo.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una particolare, ma non esclusiva, forma di realizzazione, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nelle tavole di disegni allegate, in cui:
la fig. 1 illustra uno scarpone da sci in una vista laterale;
la fig. 2 illustra, in una vista frontale, lo scarpone da sci con il gambale aperto ed il primo e secondo lembo riuniti;
la fig. 3 illustra, in una vista analoga alla precedente, la condizione in cui il primo e secondo lembo risultano divaricati;
la fig. 4 Ã ̈ una vista operata secondo la sezione IV-IV di fig. 1;
la fig. 5 illustra, in una vista analoga a quella di fig. 1, una seconda forma realizzativa;
la fig. 6 illustra, in una vista analoga alla precedente, una terza forma realizzativa;
la fig. 7 Ã ̈ una vista operata secondo una sezione VII-VII di fig. 6;
a figure 8, 9 e 10 illustrano in varie viste una ulteriore forma realizzativa per il dispositivo .
Negli esempi di realizzazione che seguono, singole caratteristiche, riportate in relazione a specifici esempi, potranno in realtà essere intercambiate con altre diverse caratteristiche, esistenti in altri esempi di realizzazione.
Inoltre à ̈ da notare che tutto quello che nel corso della procedura di ottenimento del brevetto si rivelasse essere già noto, si intende non essere rivendicato ed oggetto di stralcio (disclaimer) dalle rivendicazioni.
Con riferimento alle figure precedentemente citate, si à ̈ indicata con il numero (1) una calzatura sportiva, quale ad esempio uno scarpone da sci, costituita da uno scafo (2) a cui à ̈ articolato, in corrispondenza della zona malleoli, un gambale (3).
Lo scafo (2) risulta comprendere, nella zona del collo del piede, un primo lembo (4) ed un secondo lembo (5), tra loro parzialmente sovrapponibili e divaricabili per consentire l'inserimento, all'interno dello scafo stesso e del gambale, di una scarpetta (6) morbida e quindi del piede dell'utilizzatore .
Nella soluzione illustrata il primo ed il secondo lembo (4,5) sono sovrapponibili tra loro sia in corrispondenza della zona superiore del dorso del piede che della zona del collo del piede .
Sempre nella particolare soluzione illustrata il gambale (3) presenta a sua volta un terzo lembo (7) ed una coppia di quarti lembi (8a,8b), tra loro sovrapponibili nella zona del collo del piede e serrabili mediante predisposte leve (9).
Queste ultime sono utilizzate anche per serrare il primo lembo (4) ed il secondo lembo (5) in corrispondenza della zona superiore del dorso del piede .
II. dispositivo (10) per agevolare la calzata à ̈ costituito da un mezzo (11) per il tensionamento temporaneo di almeno un elemento di trazione (12), quale un cordino od una fascetta od un cavetto, il quale à ̈ posto esternamente e lateralmente al gambale (3),preferibilmente dal lato esterno del piede, e viene fatto passare scorrevolmente ed internamente al gambale (3) attraverso uno tra primi fori (13) ricavati sul gambale stesso, preferibilmente in una zona intermedia tra due leve (9) attigue; in alternativa i primi fori. (13) possono essere ottenuti in una posizione diversa, ad esempio in prossimità del bordo perimetrale superiore (27) del gambale (3).
Il cavetto viene quindi fatto scorrevolmente passare dall 'esterno del primo lembo (4) al suo interno attraverso un secondo foro (14) ricavato preferibilmente in una zona non interessata dalla sovrapposizione con il secondo lembo (5).
Il cavetto viene poi scorrevolmente rinviato sul primo lembo, facendolo così passare dall'interno all'esterno del primo lembo stesso, attraverso un terzo foro (15) ricavato preferibilmente in una zona attigua il primo bordo libero (16) del primo lembo (4) stesso.
Il cavetto viene quindi collegato, alla sua estremità libera, ad un supporto (17), quale una piastra od un elemento filiforme conformato, nella particolare forma realizzativa illustrata, ad anello aperto e sagomato essenzialmente ad M, alle estremità terminali (18a,18b) vincolato, mediante viti o borchie (19a,19b), esternamente a detto secondo lembo (5) in una zona attigua il secondo bordo libero (20).
Il collegamento del cavetto avviene in corrispondenza della estremità terminale del supporto (17) o, nel caso dell'anello aperto, del vertice (21) del medesimo rivolto verso il secondo lembo (5).
La dimensione del supporto (17), e quindi 1 'entità della sua sovrapposizione al, sottostante, primo lembo (4), à ̈ tale per cui la sua estremità terminale od il suo vertice (21) risulta posizionarsi vantaggiosamente, nella condizione di non attivazione del dispositivo, ad una distanza tale dal secondo bordo libero (20) del secondo lembo (5) da consentire, ad una trazione imposta al cavetto, un avvicinamento al terzo foro (15) che consente di ottenere la voluta divaricazione del primo e del secondo lembo (4,5).
Il mezzo (11) per il tensionamento temporaneo dell'elemento di trazione (12) può ad esempio essere costituito da un avvolgitore elettrico o meccanico od una maniglia (22) impugnabile dall 'utilizzatore anche qualora calzi dei guanti; in alternativa può essere costituito, come illustrato in fig. 6, da una levetta (23) associata esternamente al gambale (3) in una zona compresa tra due leve (9) attigue.
Sia impugnando la maniglia (22) che la levetta (23) l'utilizzatore può quindi imporre un tensionamento all'elemento di trazione (12) che forza il divaricamento tra il primo ed il secondo lembo (4,5), la dimensione del braccio leva (24) essendo naturalmente consona alla entità della divaricazione che si vuole ottenere detti primo e secondo lembo,
Nella condizione di levetta chiusa, illustrata in fig. 6, l’elemento di trazione (12) risulta non tensionato e comunque tale da permettere la sovrapposizione ed il serraggio reciproco tra il primo ed il secondo lembo (4,5) nonché del terzo e dei quarti lembi (7,8a,8b) del gambale (3).
Nel caso venga utilizzata una maniglia (22) questa può essere, come illustrato nelle figg. da 1 a 4, direttamente ottenuta ad una estremità dell'elemento di trazione (12).
E' previsto, in questo caso, ma potrebbe essere omesso, un mezzo di bloccaggio (25) della posizione dell'elemento di trazione (12) il quale à ̈ costituito da uno strozzacime o strozzacavo (26) associato alla superficie laterale del gambale (3) in una zona circa soprastante a quella dei malleoli .
Lo strozzacavo (26) Ã ̈ del tipo costituito da una lama, conformata essenzialmente ad L, a definire una prima ala (28), vincolata esternamente al gambale (3), e una seconda ala (29), elasticamente deformabile.
Tra la prima e la seconda ala à ̈ interponibile l'elemento di trazione (12) il quale viene temporaneamente bloccato nella sua posizione sporgendo dalla prima ala (28), in direzione della seconda ala (29), un aggetto (30).
In alternativa, come illustrato in fig. 5, la maniglia (22) può essere associata ad un distinto cavo (31) il quale interagisce con lo strozza cavo (26) e viene rinviato in corrispondenza di un predisposto anello (32) a cui à ̈ associata l'estremità dell'elemento di trazione (12) esterna al gambale (3).
Il cavo (31) risulta quindi alla sua estremità libera vincolato al gambale (3) ad esempio in corrispondenza ancora dello strozzacavo (26).
In questo caso la lunghezza del cavo (31) sarà tale da consentire il tensionamento dell'elemento di trazione (12) della voluta entità e comunque tale da consentire sia la divaricazione del primo e del secondo lembo (4,5) sia la loro usuale sovrapposizione e serraggio mediante le leve (9), L'uso specifico di tale strozzacavo avviene nel momento in cui 1'utilizzatore ha tensionato l'elemento di trazione (12) per divaricare il primo ed il secondo lembo: in questa condizione à ̈ sufficiente bloccare l'elemento di trazione (12) facendolo interagire temporaneamente con l'aggetto (30) della lama.
Nelle figure 8, 9 e 10 à ̈ illustrata una variante semplificata del dispositivo in cui à ̈ presente un mezzo (111) costituito da un avvolgitore elettrico o meccanico o da una maniglia (122) per il tensionamento temporaneo di almeno un elemento di trazione (112), quale un cordino od una fascetta od un cavetto, il quale à ̈ posto esternamente e lateralmente al gambale (103), preferibilmente dal lato esterno del piede ed in prossimità del bordo perimetrale superiore (127) del gambale (103) in una zona soprastante il bordo perimetrale superiore (133) del primo lembo (104).
L'elemento di trazione (112) viene poi fatto passare scorrevolmente ed internamente al gambale (103) attraverso uno tra primi fori (113) ricavati sul gambale stesso.
Il cavetto viene quindi posizionato all'interno del primo lembo (104) e fatto scorrevolmente passare all'esterno dello stesso attraverso un secondo foro (114) ricavato preferibilmente in una zona non interessata dalla sovrapposizione con il secondo lembo (105) e in una zona attigua il primo bordo libero (116) del primo lembo (104) stesso.
Il cavetto viene quindi collegato, alla sua estremità libera, ad un supporto (117), quale una piastra od una appendice sporgente dal primo lembo (104) od un elemento filiforme conformato, nella particolare forma realizzativa illustrata, ad anello aperto e sagomato essenzialmente ad M, alle estremità terminali vincolato, mediante viti o borchie (119a,119b), esternamente a detto secondo lembo (105) in una zona attigua il secondo bordo libero (120) del secondo lembo (105) stesso.
Il collegamento del cavetto avviene in corrispondenza della estremità terminale del supporto (117) o, nel caso dell'anello aperto, del vertice (121) del medesimo rivolto verso il secondo lembo (105).
In questo caso 1 'utilizzatore ottiene la divaricazione del primo e del secondo lembo semplicemente tirando verso l'alto la maniglia
(122).
Si à ̈ così constatato come il trovato abbia raggiunto il compito e gli scopi preposti, essendosi ottenuto un dispositivo che consente all 'utilizzatore di calzare in modo rapido ed agevole la calzatura permettendo al contempo di ottenere, per la stessa, un ottimale confort di utilizzo ed un serraggio che permetta di trasferire in modo ottimale gli sforzi dalla gamba e dal piede ad uno sci o a delle ruote o ad una lama da ghiaccio.
Inoltre il dispositivo risulta di facile ed immediata applicazione risultando il medesimo, nella condizione di non applicazione, non intralciare in alcun modo 1 'utilizzatore durante la pratica sportiva, dato che il tale condizione il cavo presenta una lunghezza, esterna allo scarpone, ridotta, questo lasciando inoltre quasi immutato l'impatto estetico della calzatura.
Il dispositivo può essere utilizzato anche su calzature di tipo noto, presentando il medesimo una struttura semplice e di rapida applicazione alle stesse, il medesimo presentando così costi realizzativi contenuti ed essendo utilizzabile anche in calzature sportive realizzate in materia plastica di una voluta rigidezza pur permettendo per l'utilizzatore una agevole attivazione.
Naturalmente i materiali impiegati nonché le dimensioni costituenti i singoli componenti il trovato potranno essere più pertinenti a seconda delle specifiche esigenze.
I diversi mezzi per effettuare certe differenti funzioni non dovranno certamente coesistere solo nella forma di realizzazione illustrata, ma potranno essere di per sé presenti in molte forme di realizzazione, anche non illustrate.
Le caratteristiche indicate come vantaggiose, opportune o simili, possono anche mancare od essere sostituite da equivalenti.
Ad esempio, il dispositivo può anche essere costituito da un mezzo per il Pensionamento temporaneo di almeno un elemento di trazione scorrevolmente rinviato da un passacavo, pref eribilmnete del tipo a puleggia o a sfera, posto esternamente ad uno di detti primo o secondo lembo; tale passacavo permette sia di ridurre l'attrito nella attivazione dell'elemento di trazione sia di consentire il posizionamento di detto elemento di trazione esternamente a detti primo e secondo lembo e quindi senza forare i medesimi e/o il gambale.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1 .Dispositivo per agevolare la calzata particolarmente per calzature sportive comprendenti un primo ed un secondo lembo da riunire, che si caratterizza per il fatto d essere costituito da un mezzo per il tensionamento temporaneo di almeno un elemento di trazione atto a divaricare detti primo lembo e secondo lembo. 2 .Dispositivo come alla rivendicazione 1 che si caratterizza per il fatto di essere costituito da un mezzo per il tensionamento temporaneo di almeno un elemento di trazione scorrevolmente passante e rinviato su detto primo lembo e collegato ad un supporto vincolato e sporgente da detto secondo lembo in direzione di detto primo lembo. 3. Dispositivo come alla rivendicazione 1 o 2, particolarmente per una calzatura costituita da uno scafo (2) a cui à ̈ articolato, in corrispondenza della zona dei malleoli, un gambale (3), detto scafo (2) comprendendo, nella zona del collo del piede, un primo lembo (4) ed un secondo lembo (5) sovrapponibili tra loro sia in corrispondenza della zona superiore del dorso del piede che della zona del collo del piede, detto gambale (3) presentando un terzo lembo (7) ed una coppia di quarti lembi (8a,8b), tra loro sovrapponibili nella zona del collo del piede e serrabili mediante predisposte leve (9) utilizzate anche per serrare detti primo lembo (4) e secondo lembo (5) in corrispondenza della zona superiore del dorso del piede, che si caratterizza per il fatto che detto mezzo (11) per il tensionamento temporaneo di almeno un elemento di trazione (12) à ̈ costituito da un cordino o da una fascetta o da un cavetto posto esternamente e lateralmente a detto gambale (3), preferibilmente dal lato esterno del piede, detto cavetto essendo fatto passare internamente a detto gambale (3) attraverso uno tra primi fori (13) ricavati su detto gambale stesso, preferibilmente in una zona intermedia tra due di dette leve (9) attigue o in prossimità del bordo perimetrale superiore (27) di detto gambale (3). 4. Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 3 che si caratterizza per il fatto che detto cavetto à ̈ quindi fatto passare dall'esterno di detto primo lembo (4) al suo interno attraverso un secondo foro (14) ricavato preferibilmente in una zona non interessata dalla sovrapposizione con detto secondo lembo (5) e quindi rinviato su detto primo lembo, facendolo così passare dall'interno all'esterno di detto primo lembo stesso, attraverso un terzo foro (15) ricavato preferibilmente in una zona attigua il primo bordo libero (16) di detto primo lembo (4) stesso, detto cavetto essendo quindi collegato, alla sua estremità libera, ad un supporto (17). 5 .Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 4 che si caratterizza per il fatto che detto supporto (17) à ̈ costituito da una piastra o da una appendice sporgente da detto secondo bordo libero (20) o da un elemento filiforme conformato ad anello aperto e sagomato essenzialmente ad M, alle estremità terminali (18a,18b) vincolato, mediante viti o borchie (19a,19b), esternamente a detto secondo lembo (5) in una zona attigua detto secondo bordo libero (20), il collegamento di detto cavetto a detto supporto (17) avvenendo in corrispondenza della estremità terminale o del vertice (21) di detto supporto stesso rivolto verso detto secondo lembo (5). 6 .Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che la dimensione di detto supporto (17), e quindi l'entità della sua sovrapposizione a detto, sottostante, primo lembo (4), à ̈ tale per cui il suo vertice (21) risulta posizionarsi vantaggiosamente, nella condizione di non attivazione del dispositivo, ad una distanza tale dal secondo bordo libero (20) di detto secondo lembo (5) da consentire, ad una trazione imposta a detto cavetto, un avvicinamento a detto terzo foro (15) che consente di ottenere la voluta divaricazione di detti primo e secondo lembo (4,5). 7. Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detto mezzo (11) per il tensionamento temporaneo di detto elemento di trazione (12) à ̈ costituito da un avvolgitore elettrico o meccanico o da una maniglia (22) impugnabile dall 'utilizzatore o da una levetta (23) associata girevolmente ed esternamente a detto gambale (3) in una zona preferibilmente compresa tra due di dette leve (9) attigue tra loro, detta maniglia essendo direttamente ottenuta ad una estremità di detto elemento di trazione (12). 8. Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto di comprendere un mezzo di bloccaggio (25) della posizione di detto elemento di trazione (12) il quale à ̈ preferibilmente costituito da uno strozzacavo (26) associato alla superficie laterale di detto gambale (3) in una zona circa soprastante a quella dei malleoli o in una zona soprastante dette leve (9), detto strozzacavo (26) essendo costituito da una lama, conformata essenzialmente ad L a definire una prima ala (28), vincolata esternamente a detto gambale (3), e da una seconda ala (29), elasticamente deformabile , tra dette prima e seconda ala (28,29) essendo selettivamente interponibile detto elemento di trazione (12) il quale viene temporaneamente bloccato nella sua posizione sporgendo da detta prima ala (28) un aggetto (30). 9. Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che la dimensione del braccio leva (24) di detta levetta (23) à ̈ determinata dalla entità della divaricazione che si vuole ottenere per detti primo e secondo lembo (4,5), nella condizione di levetta chiusa detto elemento di trazione (12) risultando non tensionato e comunque tale da permettere la sovrapposizione ed il serraggio reciproco tra detti primo e secondo lembo (4,5) e di detti terzo e quarti lembi (7,8a,8b) di detto gambale (3). 10. Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detta maniglia (22) à ̈ associata ad un distinto cavo (31) il quale interagisce con detto strozzacavo (26) e viene rinviato in corrispondenza di un predisposto anello (32) a cui à ̈ associata l'estremità di detto elemento di trazione (12) esterna a detto gambale (3), detto cavo (31) essendo alla sua estremità libera vincolato a detto gambale (3) in corrispondenza di detto strozzacavo (26), la lunghezza di detto cavo (31) essendo tale da consentire il tensionamento dell'elemento di trazione (12) della voluta entità e comunque tale da consentire sia la divaricazione del primo e del secondo lembo (4,5) sia la loro usuale sovrapposizione e serraggio mediante le leve (9). 11 .Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detto mezzo di bloccaggio (25) à ̈ associato esternamente a detta calzatura e consente di bloccare temporaneamente detto elemento di trazione in una posizione fissa rispetto a detta calzatura stessa. 12 .Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detto mezzo (11) per il tensionamento temporaneo di detto elemento di trazione (12) à ̈ costituito da una leva utilizzata per il serraggio di detta calzatura. 13 .Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detto almeno un elemento di trazione (12,112), quale un cordino od una fascetta od un cavetto, à ̈ posto esternamente e lateralmente a detto gambale (3,103), preferibilmente dal lato esterno del piede ed in prossimità del bordo perimetrale superiore (27,127) di detto gambale (3.103) in una zona soprastante il bordo perimetrale superiore (133) di detto primo lembo (104), detto elemento di trazione (12,112) essendo poi fatto passare scorrevolmente ed internamente a detto gambale (3,103) attraverso uno tra primi fori (13,113) ricavati su detto gambale stesso. 14 .Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detto cavetto viene quindi posizionato all'interno di detto primo lembo (4.104) e fatto scorrevolmente passare all'esterno dello stesso attraverso un secondo foro (14,114) ricavato preferibilmente in una zona non interessata dalla sovrapposizione con detto secondo lembo (5,105) e in una zona attigua il primo bordo libero (16,116) di detto primo lembo (4,104) stesso. 15 .Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detto cavetto viene quindi collegato, alla sua estremità libera, ad un supporto (17,117), quale una piastra od una appendice sporgente da detto primo lembo (4,104) od un elemento filiforme conformato, nella particolare forma realizzativa illustrata, ad anello aperto e sagomato essenzialmente ad M, alle estremità terminali vincolato, mediante viti o borchie (19a,119a,19b, 119b), esternamente a detto secondo lembo (5,105) in una zona attigua il secondo bordo libero (20,120) di detto secondo lembo (5,105) stesso, il collegamento di detto cavetto avvenendo in corrispondenza della estremità terminale di detto supporto (17,117) o del vertice (21,121) di detto anello aperto rivolto verso detto secondo lembo (5,105) . 16. Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto di essere costituito da un mezzo per il tensionamento temporaneo di almeno un elemento di trazione scorrevolmente rinviato da un passacavo, preferibilmente del tipo a puleggia o a sfera, osto esternamente ad uno di detti primo o secondo lembo, al fine di ridurre l'attrito e di consentire il posizionamento di detto elemento di trazione esternamente a detti primo e secondo lembo .
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Citations (4)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US5230171A (en) * 1991-09-30 1993-07-27 Cardaropoli Paul R Shoe fastener
US20040250388A1 (en) * 2003-06-10 2004-12-16 K-2 Corporation Single finger pull cord lock release
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